15 November, 2024
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Misteriosi personaggi ritraggono una borghesia fantasma, un’umanità affascinante e grottesca dall’aria decadente. Eterni ed immortali esistono in ogni tempo e attraversano ogni luogo.

Magia, danza e illusione in un racconto danzato che ha il sapore di una fiaba oscura, tra momenti di grande ironia e giochi di illusione, per il 17° appuntamento della rassegna “Cortoindanza/Logos. Un ponte verso l’Europa”. Lo spettacolo “Clue” secondo studio, di e con Lucrezia Maimone al T.Off domenica 7 luglio (ore 21.00), trae ispirazione da alcune riflessioni di Wayne W. Dyer sul tema del pieno sviluppo della personalità. Lo psicologo americano affermava che il cambiamento può iniziare fin da subito e che è possibile sprigionare tutte le energie, i talenti, i desideri che risiedono in noi e che normalmente non siamo consci di possedere.

Un progetto creativo come crocevia e risultato di un corollario di scambi e incontri artistici di grande intensità e valore, tra arte e territorio, bellezza e poesia. In scena anche il collettivo indipendente degli “Erranti” composto da artisti del territorio sardo e provenienti da diversi paesi: Silvia Bandini, Amedeo Podda, Elisa Zedda, Francesca Re, Alessio Rundeddu, Gerardo Gouiveia, Ado Sanna, Davide Vallascas, Elsa Paglitti, Lucia Angèle Paglietti, Elie Chateignier, Sara Perra, Sara Vasarri, Stefania Deiana, Federica Liseni. Produzione Tersicorea, direzione artistica Simonetta Pusceddu, direzione amministrativa Cristina Monti, luci Tommaso Contu.

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Domenica chiude la stagione autunnale della terza edizione della rassegna diretta da Simonetta Pusceddu, la danzatrice Marina Claudio, con lo spettacolo di teatro flamenco prodotto da Akroàma “Sola, sola, sola”.

Convivere con i propri “Uno, nessuno e centomila”, sperimentare il vuoto di una vita assorbita dalla casualità attraverso un corpo, mortificato, che assume mille aspetti diversi: tanti quanti sono i punti di vista che lo animano, alla ricerca spasmodica (e inutile) dell’autenticità. Un percorso di riflessione e ricerca sull’identità che il coreografo, danzatore e autore Giuseppe Muscarello porta avanti ormai da diverso tempo con la compagnia Muxarte (Io sono mia madre, Me-She-It. Anima Carnis in Sangune Est) e che si materializza in questo nuovo spettacolo dal titolo “Sull’identità”, ospite questa sera al Teatro Piccolo Auditorium di Cagliari (ore 21.00) del penultimo appuntamento della 3ª rassegna di danza contemporanea “Sulle Orme – Il Mediterraneo, Il Corpo, Il Viaggio” diretta da Simonetta Pusceddu, in co-organizzazione per questa occasione con CEDAC (Circuito Multidisciplinare Settore Danza). Partendo dall’opera pirandelliana e in particolare alla figura del protagonista Vitangelo Moscarda (Gengé) «un personaggio nato nel 1926 ma che corrisponde più che mai agli uomini d’oggi», Muscarello porta in scena attraverso la danza i sentimenti di un uomo stereotipato, vittima di tutti gli schemi che la società gli impone. Decide quindi di non essere, mosso dalla consapevolezza che il suo corpo è plasmato dalle forme che la società esige.

«Lo spettacolo, trattato con ironia, vede in scena, almeno in una prima fase di studio, due uomini – spiega l’autore – uno il doppio dell’altro che si riflettono a vicenda fino a moltiplicarsi per poi annullarsi, e una donna, personaggio chiave da cui parte il dramma.»

Coreografia e regia di Giuseppe Muscarello, interpreti Giuseppe Muscarello e Simone Zambelli. Con la partecipazione dei selezionati al laboratorio “Cantieri Itineranti”: Alessio Rundeddu, Dreh Busu, Daniele Podda, Giacomo Prencipe, Giovanni Macaluso, Giuseppe GArippa, Roberto Manca, Simone Cogoni. Produzione Muxarte, Fc@pin.D’oc, in collaborazione con Officine Ouragan.

Chiude quindi domenica 19 novembre, ore 21.00, la fase autunnale della rassegna “Sulle Orme” organizzata da Tersicorea, Marina Claudio, ballerina spagnola di danza classica e flamenco, con il suo spettacolo di teatro-flamenco “Sola, sola, sola” (produzione Akroàma), in replica anche al Teatro Piccolo Auditorium per quest’ultimo appuntamento che vede ancora la co-organizzazione con CEDAC (Circuito Multidisciplinare Settore Danza). Teatro, danza ed emozioni vanno di pari passo per mostrare il mondo interiore di una danzatrice matura e di successo, che ci mostra il suo mondo interiore e quello che avviene negli ultimi trenta minuti prima di andare in scena.