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Una serata vivace ed eclettica all’insegna del multiculturalismo, scambio e confronto tra tradizioni diverse, scandita da stages, sonorità e movimento. Così, sabato 20 luglio 2019, a partire dalle ore 19,00, presso la Facoltà di Scienze Economiche, Giuridiche e Politiche di Cagliari – spazio all’aperto viale Sant’Ignazio 74, si svolgerà l’evento “Sardegna e Cuba si incontrano – laboratori, musica e danze” promosso dal Circolo Ricreativo dell’Università degli Studi di Cagliari, in collaborazione con l’Associazione Culturale Palazzo d’Inverno e la Regione Autonoma della Sardegna Assessorato Pubblica Istruzione, Beni Culturali Informazione Spettacolo e Sport.
L’evento costituisce un’ulteriore tappa del percorso pluriennale dell’Associazione Culturale Palazzo d’Inverno, volto alla continua valorizzazione delle risorse artistiche locali e internazionali, in collaborazione con organizzazioni ed enti istituzionali. Al centro del concept “Sardegna e Cuba si incontrano” la musica dal vivo e le sue strette declinazioni, secondo il principio di scambio e reciproco arricchimento attraverso la tradizione e le sue evoluzioni nel tempo. Un confronto e interazione che da Cuba si estende poi alla più ampia conoscenza del mondo latino, dal sincretismo religioso alle memorie di pratiche magiche e misteriose.
La musica e le sue espressioni collaterali, rappresentano una forma creativa che a livello comunicativo arrivano direttamente all’anima, sprigionando dal nostro potenziale emotivo, una risposta immediata e travolgente. Sono linguaggi universali che avvicinano l’umanità in modo spontaneo, fortemente aggreganti. Per tale motivo l’Associazione Culturale Palazzo d’Inverno, da anni sfrutta questo potente canale comunicativo per favorire il dialogo tra popoli e l’incontro tra diverse tradizioni.
“Sardegna e Cuba si incontrano – laboratori, musica e danze” sarà una serata intensa e multidisciplinare, animata da una scaletta artistica che vede protagonisti affermati musicisti, danzatori, cantanti sardi e cubani, uniti nel comune intento di avvicinare attivamente il pubblico alle radici etnografiche della nostra isola e a quelle di Cuba.
Un evento caratterizzato in modo incisivo dalle attività laboratoriali, per offrire ai partecipanti l’opportunità di conoscere ed approfondire le matrici delle varie culture attraverso la diretta esperienza e coinvolgimento. La mappa per questa profonda immersione in mondi ancestrali, in cui emergono storie e tradizioni nelle loro accezioni meno note, è segnata dall’aspetto divertente ed emotivamente stimolante dei laboratori e delle esibizioni, dove la musica, la voce e il ballo si esprimono con straordinaria gioia ed allegria. Il tutto in una cornice informale che pone l’accento sulla necessità sempre più urgente di avvicinare mondi geograficamente lontani, ma caratterizzati da profonde analogie storiche, politiche, artistiche e sociali, esaltando il valore del reciproco scambio e della varietà delle idee. Ampio spazio quindi alla narrazione verbale ed emozionale dei contenuti della musica e delle danze sarde e cubane, uniti nel comune codice universale di suoni potenti, evocativi e antichi.
Si parte alle ore 19.00 con due laboratori che si svolgeranno in contemporanea.
Si tratta del laboratorio di Danze Popolari Sarde condotto da Andrea Pisu (Launeddas), Pietro Tanda (Organetto) ed Antonello Piras (Coreutica) e di quello di Danze Popolari Cubane con Alexis Castor.
L’attività sulle danze isolane, è un momento per rafforzare il valore della Sardegna come la miniera più ricca di danze tradizionali in Italia, che appunto nel ballo esprime al meglio le radici identitarie. Analogamente, anche lo stage di Danze Cubane, attraverso il trascinante temperamento dei suoi interpreti, racconta una terra dove la musica e il movimento scandiscono la quotidianità, creando condivisione, divertimento e senso di aggregazione.
Si prosegue alle ore 20,15 con il laboratorio di Musica d’insieme “Sonheros”, direzione e basso Rinaldo Pinna, con la partecipazione di Tres – Fabrizio Ambu, fisarmonica – Antonello Carta, chitarra – Pino Bronzini, Cajon – Toni Piliu. Un lavoro mirato alla promozione e alla partecipazione attiva all’esperienza musicale di gruppo che assicura un approccio al “suonare” non come pratica fine a se stessa, ma come stimolo alla socializzazione e scambio in cui la bontà della riuscita finale è legata alla positiva partecipazione di tutti e all’armonizzazione delle diverse competenze.
Infine, la serata si chiuderà alle ore 21.30 con il concerto “I Suoni della Tradizione” con Andrea Pisu alle launeddas, Pietro Tanda all’organetto ed Antonello Piras coreutica.