Dal comitato Porto Solky nuove dure critiche al Piano Sulcis.
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Venerdì 10 novembre, a Sant’Antioco, si è svolto un incontro pubblico organizzato dal comitato Porto Solky sulla storia delle infrastrutture portuali per l’isola.
Rolando Marroccu, uno dei portavoce del comitato, ha evidenziato come «tutte le proposte progettuali hanno come elemento propulsore per l’economia la realizzazione di un nuovo porto polifunzionale nel golfo di Palmas attraverso la riconversione e l’ampliamento dell’attuale porto e la bonifica delle aree Sardamag, così da ospitare senza limitazioni grandi yacht e barche a vela oltre i 10 metri, che rappresentano il target da attrarre affinché l’indotto della nautica sviluppi elevate ricadute occupazionali». «Contrariamente alle aspettative – ha aggiunto Rolando Marroccu – il Piano Sulcis ha invece finanziato altre opere».
Rolando Marroccu ha citato, in particolare, il nuovo ponte e circonvallazione, per un totale di 57,5 milioni di euro.
«Dall’altro lato – denuncia il comitato Porto Solky -, Sant’Antioco rimane ancora priva di un porto turistico adiacente le aree Sardamag (le cui bonifiche necessitano di altri 12-14 milioni di euro), giacché allo stato attuale il Piano Sulcis non contempla alcuna progettazione e tantomeno nessun finanziamento per la sua realizzazione.»
Il comitato Porto Solky propone di rimodulare i 57,5 milioni di euro di ponte e circonvallazione a favore della realizzazione del porto turistico nel Golfo di Palmas, della bonifica delle aree Sardamag e di un intervento di riqualificazione urbana del lungomare di Sant’Antioco, nonché la messa in sicurezza della SS 126 tra Carbonia e Sant’Antioco.
«Un primo passo positivo – commenta Alfonso Curridori, altro portavoce del comitato – è avvenuto grazie al recente avvio da parte dell’amministrazione comunale della procedura di valutazione ambientale strategica del piano regolatore portuale grazie al quale ha affermato il sindaco Locci, intervenuto nell’incontro, si potrà integrare, con il coinvolgimento dei cittadini, la pianificazione – oggi inesistente – per il porto turistico e le aree al contorno.»