23 December, 2024
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La commissione Sanità, presieduta da Domenico Gallus (Udc) ha ascoltato i rappresentanti delle associazioni dei malati oncologici.
In tutti gli interventi (hanno parlato Maria Grazia Caligaris di Socialismo, diritti e riforme, Alfredo Schirru della Lilt di Cagliari, Francesca Pisu di Sinergia territoriale, Salvatore Piu di Cittadinanza attiva, Vanna Fenu del Comitato ex pazienti di Decimomannu, Giorgio Vargiu di Adiconsum e Mercedes Licheri della Lilt di Oristano) è stata sottolineata la necessità di migliorare il rapporto con le istituzioni regionali, chiamate a dare risposte, punti di riferimento e prospettive ai malati oncologici, aprendosi di più al contributo propositivo e qualificato dell’associazionismo.
Secondo i rappresentanti dei pazienti la qualità complessiva del servizio sanitario in oncologia è peggiorata, soprattutto a causa della politica degli “accorpamenti” portata avanti sia negli anni precedenti (Businco-Brotzu) che annunciata per il futuro (Policlinico universitario).
Al di là dei problemi più evidenti della chemio-terapia nel centro di riferimento regionale del Businco di Cagliari, emerge che tutta la struttura è in grande sofferenza: ritardi nella diagnostica (con liste d’attesa di 40/50 giorni) nell’utilizzo della sale operatorie (attese di 6/8 ore) e, sul piano organizzativo, nella predisposizione del registro regionale dei tumori. In definitiva, i disagi per i pazienti sono aumentati perché manca ancora una “rete oncologica territoriale” che metta al centro la specificità del paziente e della sua famiglia e garantisca alle persone, oltre alle cure, il necessario supporto psicologico.
Qualcosa si sta muovendo, hanno detto ancora le associazioni esprimendo apprezzamento per le nuove strutture del Santissima Trinità ed Is Mirrionis, ma ciò che più interessa è una nuova prospettiva dell’oncologia in Sardegna che auspichiamo sia anche il risultato di una condivisione delle scelte e degli obiettivi.
Nelle conclusioni il presidente Domenico Gallus ha affermato di «condividere molti dei contenuti che le associazioni hanno sottoposto alla commissione. Non ho mai provato grande entusiasmo per gli accorpamenti, ha affermato, e comunque li discuteremo entrando nel merito prestando la massima attenzione al paziente ed alla qualità del servizio».
«Sono convinto – ha aggiunto Domenico Gallus -, che una buona riforma debba essere fondata sul decentramento e non sui grandi ospedali, perché sul territorio si fa meglio la prevenzione, si risparmia e le risposte sono più rapide ed efficaci. Concentreremo quindi il nostro impegno, fra l’altro, proprio nella costruzione di una “rete” oncologica efficiente.
Il supporto psicologico ai pazienti oncologici è l’elemento centrale di una sanità che guarda al futuro e vuole crescere. E’ vero, ha precisato, che in questi anni l’oncologia ha fatto molti passi avanti ma non bisogna dimenticare la percezione delle persone che associano il concetto di tumore a quello di “male incurabile”, con tutto ciò che questo comporta.»
Il vice presidente Daniele Cocco si è invece soffermato sul problema delle strutture di breast unit in Sardegna ribadendo la volontà di migliorare anche con questi strumenti la qualità del servizio pubblico. Riprendendo, infine, le affermazioni del presidente Domenico Gallus ha condiviso la scelta di accompagnare le buone cure ad un supporto psicologico dei pazienti, mettendo l’accento sul fatto che il malato oncologico ha il particolare bisogno di sentire attorno a sé un “ambiente” inclusivo, positivo ed accogliente.

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La clamorosa azione di protesta del sindaco di Iglesias Mauro Usai, sostenuto dal presidente del Consiglio comunale Daniele Reginali e da alcuni assessori, con l’occupazione della sala riunioni dell’assessorato regionale della Sanità, per protestare contro la chiusura del laboratorio analisi dell’ospedale Santa Barbara ed il conseguente dirottamento di tutte le attività all’ospedale Sirai di Carbonia, ha prodotto i risultati auspicati.

Il presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, ha chiamato il sindaco di Iglesias, al quale ha comunicato «martedì prossimo, 21 agosto, nel laboratorio analisi del Santa Barbara, riprenderà l’esecuzione degli esami in urgenza a supporto dell’attività del Pronto Soccorso e dell’Ostetricia e Gineologia». La rassicurazione arriva dai vertici dell’Ats, come si legge in un post pubblicato nella pagina Facebook della Giunta regionale.

Mauro Usai ha incontrato il capo di Gabinetto dell’assessore Luigi Arru, Alfredo Schirru, e sentito telefonicamente anche il direttore sanitario dell’Ats, Francesco Enrichens. Dopo aver avuto le rassicurazioni del presidente Francesco Pigliaru, il sindaco di Iglesias ha lasciato il presidio.

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Si è svolto ieri, 11 giugno 2018, a Cagliari, un incontro tra una delegazione di Europa Donna Italia, il movimento per i diritti delle donne operate al seno) e l’assessorato della Salute della Regione Sardegna.

Scopo dell’incontro la richiesta di intervento per migliorare l’organizzazione dei tre centri ospedalieri che dovrebbero fungere da Centri di Senologia Multidisciplinari (o Breast Unit) a Cagliari, Sassari e Nuoro.

In particolare per quello di Cagliari si richiede che il polo ospedaliero dedicato all’oncologia preservi la divisione chirurgica dedicata alla patologia del carcinoma mammario secondo gli standard europei ed indicati dal Ministero nelle “Linee di indirizzo sulle modalità organizzative della rete dei centri di senologia” recepite dal Consiglio della Regione Sardegna nella seduta del 25/10/2017, contestualmente all’approvazione della ridefinizione della rete ospedaliera. La preoccupazione, infatti, è che il concorso per la direzione del Centro preveda la figura di un chirurgo oncologo generico e non dedicato alla chirurgia senologica.

Per Sassari e Nuoro, inoltre, viene richiesto che l’Assessorato intervenga sulle lunghe liste d’attesa, la mancanza di personale dedicato e l’insufficienza delle sale operatorie.

In tutta la Regione Sardegna poi la delegazione sottolinea la mancanza di protocolli per le donne ad alto rischio e l’inadeguata organizzazione, e di conseguenza la scarsa adesione, dello screening mammografico, tra le più basse a livello nazionale.

Europa Donna Italia era rappresentata dal presidente Rosanna D’Antona, dal consigliere Loredana Pau e dalla delegata delle associazioni della Sardegna Rosa Soru Marchi, di Nuoro Donna.

In vece dell’assessore, è intervenuto il direttore di Gabinetto Alfredo Schirru, che ha così ribattuto alle rilevazioni del Movimento: «La regione è sensibile al tema della chirurgia senologica poiché, come previsto dall’atto dell’azienda ospedaliera Brotzu, è stato avviato un concorso per il coordinatore della chirurgia oncologica e si sta impegnando per dar corso alla nomina entro l’anno o i primi mesi del 2019. Per Sassari – ha concluso – sta provvedendo alla riorganizzazione per migliorare il servizio della Breast Unit esistente e subito dopo verrà presa in considerazione anche un potenziamento di quella di Nuoro.»