25 November, 2024
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Lab. di sculture di sabbia al Poetto 2 Laboratorio di sculture di sabbia al PoettoI partner, gli organizzatori e alcuni giovani coinvolti nel progetto

Accoglienza e interazione multiculturale si possono fare anche con l’arte e azioni capaci di liberare emozioni positive e creatività. L’esempio arriva da “Navigare i confini”, il progetto ideato dall’associazione Carovana SMI, portato avanti in questi mesi a Cagliari insieme a organismi e mediatori culturali che si dedicano ad attività per il dialogo interculturale, la valorizzazione delle differenze e la coesione.

Primo classificato sui 21 ammessi tra 400 progetti  presentati da tutta Italia al Mibact per il programma MigrArti, Navigare i confini è un momento di formazione e informazione rivolto ai giovani di diverse culture e provenienze: asiatici, africani, italiani. Obiettivo è rafforzare i legami tra immigrati (migranti in attesa di permesso di soggiorno, altri richiedenti asilo politico,  sino a ma anche studenti universitari arrivati qui con progetti di scambi rivolti agli studenti) e popolazione locale, ma anche rafforzare i legami col proprio paese d’origine.

Sin da aprile il progetto ha organizzato diverse attività: danza, musica, scrittura creativa, video, pratiche di cura del corpo e della persona, nuove tecnologie per la realizzazione di collegamenti virtuali con i paesi d’origine, sport. Dopo un primo percorso propedeutico, i partecipanti sono quindi passati ai laboratori veri e propri. In quest’ultimo scorcio di luglio le attività, tenute da artisti altamente qualificati di rilevanza internazionale (l’ex giocatore del Cagliari dello Scudetto Beppe Tommasini, l’ex campione di basket Massimo Antonelli, il videoartista Marc Mercier, i mediatori cultuale Celerina de Claro e  Mamadou M’Bengue, la cantante tunisina Alia Sellami e il coreografo dal Marocco Said Ait Elmoumen, solo per citarne alcuni), si aprono all’esterno con un ricco e interessante calendario di appuntamenti per il pubblico.

Dopo la presentazione, lunedì 18 nell’Hostel Marina, dei risultati del laboratorio “Cartoline video” tenuto da Marc Mercier insieme al videoartista sardo Matteo Fadda e la direttrice artistica del progetto Ornella D’Agostino, in cui i partecipanti hanno creato con la scrittura multimediale e visiva messaggi da inviare a persone care lontane o a interlocutori in generale, oggi alle 21 l’appuntamento è nel Centro sportivo Scuola basket Cep (in via Talete 1) con Music BasketBall. Si tratta di una performance di hip hop con il danzatore di break dance Nippon (Ormus Force è il nome del suo gruppo) e i rapper di Navigare i Confini. L’evento chiude il corso di basket tenuto da Massimo Antonelli, l’ex campione della squadra Virtus Bologna, fondatore del metodo Music Basket Ball, un sistema innovativo e divertente che usa la musica per insegnare i fondamentali della pallacanestro. Dopo il basket domani, giovedì 21, alle 19.00, nel Centro Calcio Sant’Elia (in via Schiavazzi), è la volta di “Calcio oltre i confini”, realizzato in collaborazione con l’Associazione ex calciatori rossoblu. L’iniziativa è una vera e propria disputa calcistica finalizzata a selezionare i calciatori migranti più dotati di talento. L’incontro sarà inframezzato da momenti di danza e musica. Calcio oltre i confini è l’ultimo atto di un progetto sul calcio ispirato da Beppe Tommasini, il campione del Cagliari dello scudetto, che in questi mesi ha incontrato i giovani migranti appassionati di calcio.

Sempre da domani, e sino a sabato 23, in alcune residenze private della città è in programma “Navigare i confini”: installazioni, flash mob, incursioni urbane, percorsi sensoriali e storie di viaggio a cura dei partecipanti al progetto e degli artisti che hanno fatto un’esperienza di residenza artistica. Per partecipare è necessario prenotarsi inviando una mail a carovana.smi@gmail.com.

Venerdì 2,2 alle 17.30, nel Centro d’arte e cultura comunale Il Lazzaretto, è il momento della riflessione con la tavola rotonda “Politiche innovative d’interazione multiculturale per la riqualificazione dei territori. Viaggio consapevole e sensibile ai luoghi dell’incontro”. Moderato da Patrizia Manduchi, docente del Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università di Cagliari, l’incontro mira a favorire lo scambio di esperienze per uno sviluppo responsabile e sostenibile dei territori. Oltre ai rappresentanti della Regione Sardegna e del comune di Cagliari, parteciperanno personalità come Maurizio Davoli, presidente dell’Associazione Italiana Turismo Responsabile, Enrico Marletto, presidente Viaggi Solidali e rappresentante del Progetto Internazionale Migrantour, Giuseppe Tommasini, Franco Contu, co-fondatore di Sardex, Massimo Mancini, direttore TRIC Sardegna, referente progetto NOIS / MigrArti.

Sabato 23 alle 18 appuntamento ancora una volta nel Lazzaretto di Sant’Elia per “Palestina in Sardegna”, festa a cura dell’associazione Sardegna-Palestina in collaborazione con Carovana SMI. Dopo la cena palestinese (prenotazioni al numero 338 378854), la serata si chiude con “Se fossi una candela nel buio”, spettacolo a cura dei SANDAL FALASTIN, ensemble di danza, musica, teatro con la direzione artistica Fabrizio Lai.

Domenica 24 cala il sipario sul ciclo di appuntamenti: alle 19 tra i Lazzaretto e il resto del quartiere Sant’Elia si ricorda il patrono Sant’Elia con “Navigare i confini”, rito in mare in onore anche dei migranti. L’evento, che vede la collaborazione dei pescatori e dell’intera comunità di Sant’Elia, proporrà la processione con le barche e i pescherecci, musica, canti e poemi dal mare a cura degli artisti e partecipanti del progetto. Si prosegue alle 20,30 con “Navigare i Confini. Tra Asia e Africa in un’isola che c’è!”, performance, installazioni video, percorsi sensoriali, con i partecipanti ai laboratori. Alle 21.30 la rassegna si chiude sulle note della serata danzante “InterNation Disco”, con il DJ DYAS  Said Ait Elmoumen e interventi musicali e coreografici a cura dei partecipanti e degli artisti del progetto.

Eventi collaterali. Faranno da corollario alle iniziative alcune esposizioni allestite nel Centro d’arte e cultura comunale il Lazzaretto: dal 21 al 23 luglio la mostra, a cura dell’associazione Amici Sardegna Palestina, di artigianato palestinese, abiti e videoinstallazioni che proporranno, tra l’altro, filmati storici e di repertorio della Palestina prima del 1948.

Dal 22 al 24 luglio ci saranno “Migrazioni di corpi e d’immagini”, installazione video d’arte dall’archivio del Festival di “Instants Video” Marsiglia a cura di Marc Mercier, e “Dal Ciusa a….Ciusa (Francesco)”, mostra di disegni e dipinti dei corsisti dell’ex CTP 23, Scuola Media “Ciusa”, via Meilogu. Quest’ultimo è un progetto di Marina Pisano in collaborazione di Franca Angioi.

«Navigare i confini nasce per la creazione di mandala emozionali nel viaggio tra sé e l’altro – spiega Ornella d’Agostino – ovvero per far sì che ci sia una libera espressione dei sentimenti e per favorire l’incontro e il rinsaldamento di relazioni creative tra i giovani». Un percorso, quello proposto, che valorizza i rapporti sociali più genuini, faccia a faccia, senza tuttavia inibire l’utilizzo delle nuove tecnologie, ma ponendo al centro dell’interesse l’esplorazione della sensorialità, del contatto con la natura, con il paesaggio e con il corpo.

Nei mesi precedenti, dopo gli incontri propedeutici con i giovani che seguono i corsi di alfabetizzazione dall’italiano nelle sedi dei Centri provinciali per l’istruzione degli adulti (CPIA) di Cagliari e Quartu Sant’Elena, hanno scandito le attività del progetto  i più diversi laboratori. Oltre a quelli già citati, si è trattato di:

– Laboratori di danza e musica con i giovani della comunità Filippina

– Festa di fine anno scolastico dei CPIA

– Festa di commemorazione della liberazione delle Filippine dalla dominazione spagnola

– Happening di scultura e fotografia, in cui, nel Poetto di Quartu, sono state realizzate sculture di sabbia con l’artista Stefania Lai

• AAA! un percorso sul comico per rigenerare spirito e gusto del gioco a cura di Maria Benoni

– L’arte della narrazione, laboratorio sul gioco con Mamadou M’Bengue

– Il corpo rituale, laboratorio di danza e musica con Ornella d’Agostino e i coreografi marocchini

– Viaggio nel corpo della memoria, una scoperta di diversi siti archeologici della Sardegna in compagnia di Jo Azer, maestro di antiche arti marziali indiane.

Navigare i confini si avvale, per la parte relativa al web e a social media, del supporto della testata Mediterraneaonline, mensile di cultura mediterranea che al progetto dedicherà interamente uno dei suoi prossimi numeri.

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Marilisa Piga e Nicoletta Nesler L'attore David Bower del SignDance Collective InternationalVeronica Pivetti in Lunàdigas

Da Barbie a Coco Chanel. Da Giovanna D’Arco ad Adelasia di Torres. Una costellazione di icone femminili che non ha avuto figli sarà protagonista domani, sabato 21 novembre, delle Icone Lunàdigas di Approdi, spettacolo-installazione in scena alle 17.00 (con due repliche alle 19 e alle 21) in un appartamento privato del quartiere cagliaritano Villanova. L’appuntamento è inserito nel secondo modulo di Approdi, festa d’arte e comunità organizzata da Carovana SMI insieme a numerosi partner.

Nato dai Monologhi impossibili scritti dall’arteologo Carlo Antonio Borghi per il web doc “Lunàdigas”, delle registe e autrici Marilisa Piga e Nicoletta Nesler, lo spettacolo vedrà in scena, nelle vesti delle eroine protagoniste, Alia Sellami, cantante e musicista tunisina, Isolte Avila, performer cubana fondatrice del SDC, e Adele Madau, nota musicista sarda, attualmente trapiantata in Catalogna e presente sulla scena internazionale.

Nel lingua sarda si chiamano lunàdigas le pecore che non figliano: Marilisa Piga e Nicoletta Nesler nell’omonimo web documentario, svelano quella parte del mondo femminile che sceglie di non avere figli, attraverso testimonianze di donne come Maria Lai, Lea Melandri, Margherita Hack, Lidia Menapace, Veronica Pivetti.

Fanno parte di questo lavoro anche i “Monologhi Impossibili” di Carlo Antonio Borghi: figure femminili della letteratura, della storia, dei fumetti, del cinema, dell’arte, si raccontano attraverso la sua penna e nel documentario sono impersonate dalle attrici Lia Careddu, Tiziana Troja, Michela Sale Musio, Vanessa Podda, Gisella Vacca e Cinzia Mocci.

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Con il lutto nel cuore per i tragici accadimenti di Parigi e le morti ingiuste nei paesi vicini e lontani, nel rione cagliaritano Sant’Elia riprende la programmazione di Approdi, festa d’arte e comunità organizzata da Carovana SMI insieme a numerosi partner.

Partita il 22 ottobre, dopo una pausa di quasi un mese, la rassegna nel suo secondo modulo vedrà venerdì 20 novembre alle 18.00, negli spazi del Lazzaretto, la presentazione di “Lunàdigas”, un progetto multimediale di Marilisa Piga e Nicoletta Nesler, registe e autrici. Nel dialetto sardo si chiamano lunàdigas le pecore che non figliano: Marilisa Piga e Nicoletta Nesler nell’omonimo web documentario (webdoc.lunadigas.com), di cui saranno proposte alcune parti, svelano quella parte del mondo femminile che sceglie di non avere figli, attraverso testimonianze di donne come Maria Lai, Lea Melandri, Margherita Hack, Lidia Menapace, Veronica Pivetti. Nella serata sarà la stessa Marilisa Piga a raccontare al pubblico questo lavoro, e l’omonimo film in lavorazione, arricchito dai Monologhi Impossibili dell’arteologo Carlo Antonio Borghi: figure femminili della letteratura, della storia, dei fumetti, del cinema, dell’arte che parlano attraverso la sua penna. Sabato 21 novembre, dai Monologhi Impossibili si passa alle Icone Lunàdigas di Approdi, nello spettacolo- installazione in programma alle 17.00 (con repliche rispettivamente alle 19.00 e alle 21.00) in un appartamento del quartiere Villanova: si potrà assistere allo spettacolo solo su prenotazione, chiamando al numero 339 7932095. Saranno in scena Alia Sellami, cantante e musicista tunisina, Isolte Avila, performer cubana fondatrice del SDC, e Adele Madau, nota musicista sarda, attualmente trapiantata in Catalogna e presente sulla scena internazionale.

L’attività di novembre di Approdi vede protagonista anche il SignDance Collective International, un gruppo di artisti disabili con base a Londra, nato nel 2001. In questi giorni i suoi componenti (ospiti di una residenza artistica, altra caratteristica di Approdi) sono al lavoro nelle scuole degli istituti comprensivi Randaccio e Colombo. Attraverso il linguaggio dei segni, della danza, del teatro, il SignDance Collective parla di disabilità attraverso lo spettacolo “Gertrude Mc Fuzz”, la parabola di un uccello che sogna di essere come tanti suoi simili. “Scuola Creattiva” di Approdi: percorsi interdisciplinari, sensoriali e ambientali riservati agli studenti delle scuole di primo e secondo grado della città, per combattere la dispersione scolastica. Lunedì 23 novembre, alle 19.00, il SignDance Collective sarà al Lazzaretto per le prove aperte di “Carthage”, spettacolo basato su testi di Caridad Svich, vincitrice del premio Village Voice (New York City) attribuito per la sua ricca produzione di testi teatrali. Un testo che esplora lo spostamento, la migrazione forzata e la tratta di persone, e le conseguenze di questa condizione esistenziale. L’appuntamento sarà anche l’occasione per riflettere tutti insieme sui tragici eventi che dai paesi arabi, africani, fino alla vicina Francia, compromettono la salvaguardia della vita, dei diritti umani e la libera espressione e mobilità. “Non possiamo procedere nella routine del nostro quotidiano ma vorremo provare a dire: noi ci siamo per contribuire ad invertire lo stato di guerra in atto”, dichiara la direttrice artistica di Approdi, Ornella D’Agostino.

Marilisa Piga e Nicoletta NeslerL'attore David Bower del SignDance Collective InternationalVeronica Pivetti in Lunàdigas

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Danza, cinema, installazioni, ricerca sociale, benessere, azioni partecipate dove tutti, non solo gli artisti, possono contribuire a indagare la realtà e a valorizzare un quartiere ai margini. Dal 22 al 25 ottobre, con alcune code anche nei mesi di novembre e dicembre, a Cagliari, nel borgo Sant’Elia, torna “Approdi”, festa d’arte e comunità giunta quest’anno alla terza edizione.

Organizzata dall’associazione culturale Carovana SMI (Suono Movimento Immagine),  in collaborazione con Indisciplinarte e la cooperativa Sant’Elia 2003, la rassegna anche stavolta si avvarrà di importanti contributi internazionali, ribadendo così la sua peculiarità di trasformare i luoghi che la ospitano in un punto di riferimento per la trasmissione di processi creativi.

Già illustrata a Roma lo scorso giugno, insieme agli altri progetti della rete Finestate festival, Approdi 2015 prende le mosse giovedì 22 ottobre dal quartiere La Marina. Qui sarà presentato un originale progetto che arriva dalla Svizzera: “12parole7pentimenti”, di Rubidori Manshaft: un’installazione sociale spiazzante in cui in quattro distinte postazioni (partendo dall’Hostel Marina) si  potranno ascoltare storie sui temi dell’amore, della morte, del sesso e del denaro. Conversazioni che Manshaft ha registrato furtivamente nei bar, nelle fermate della metropolitana, nei taxi, e in altri contesti, per indagare gli argomenti maggiormente battuti. L’itinerario, riservato a partecipanti dai 16 anni in su, sarà proposto per tre giornate consecutive, con tre repliche giornaliere (il 22 e il 23 ottobre ore 17.30; 19.00; 20.30, il 24 ottobre alle ore 12.00; 16.00 e 17.30). Potranno accedere, dietro prenotazione, 16 persone per volta. 12parole7pentimenti è inserita nel progetto Swiss time con la rete Finestate Festival.

Venerdì 23 ottobre, alle 18.00, ci si sposta nel centro culturale Il Lazzaretto, a Sant’Elia, per “La promessa del mare”, di Pauline Fondevila, secondo dei tre progetti della rassegna che animeranno la programmazione di ottobre. Si tratta di un’installazione, al suo debutto in Italia, in cui una flotta di piccoli velieri con affissi poemi e aforismi, faranno bella mostra di sé (dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00) sino a domenica 25 ottobre, giorno in cui, alle 11.00, alcuni di questi saranno calati in mare per una breve navigazione da parte dei bambini dello Yatch club di Cagliari. Prodotta dall’associazione l’Entorse, con sede a Lille, nella Francia settentrionale, l’installazione (che ispira diverse attività rivolte ai bambini e ragazzi che partecipano al progetto di Scuola CreAttiva) vuole mettere in comunicazione due mondi di solito poco propensi a dialogare tra loro: quello dell’arte e quello dello sport. Domenica 25 ottobre, alle 12.00, il progetto si arricchisce con “A loro che sono in mare”, azione partecipata che vedrà i pescatori e gli abitanti di Sant’Elia protagonisti di una processione laica sul lungomare con i velisti della Regata Regionale Approdi a cura del Yacht Club di Cagliari.

“La Promesse de la mer” sarà accompagnata anche da diversi incontri in programma al Lazzaretto: venerdì 23 ottobre alle 18, in occasione dell’inaugurazione dell’installazione, Mario Marongiu, ingegnere appassionato di vela, presenterà il suo libro “Navigare oggi come il popolo Shardana”, frutto di una lunga e attenta ricerca su reperti archeologici. L’appuntamento è curato dallo Yatch Club Cagliari.  Sabato 24, alle 18.00, l’appuntamento è  con “I giganti del Mediterraneo. L’amore disperato per gli squali e le balene”: parlerà il grande conoscitore di squali Alberto Luca Recchi, conosciuto per la sua partecipazione a diverse puntate del programma tv Superquark. Domenica 25 (ore 16.30) l’appuntamento è con “Sardegna mari e coste – Le identità più profonde del paesaggio costiero sardo” e “Salvato dal mare”, incontri, rispettivamente con il fotografo esperto di paesaggi marini Luca Tamagnini, e con l’ex  campione olimpionico di windsurf Gigi Barrella. Modera il giornalista Sergio Benoni. In chiusura di programma c’è Milonga del mare, serata danzante rivolta agli amatori del tango a cura di Tangosardinia. “La promesse de la mer” crea anche l’occasione per lanciare un concorso di scrittura creativa rivolto a persone dagli otto anni in su.

Prende spunto dal film “L’arbitro” di Paolo Zucca, “La partida” spettacolo in programma sabato 24 ottobre alle 21.00 nell’impianto comunale di via Schiavazzi. Vincitrice a settembre dell’Award Moritz come , questa coreografia dell’artista catalana , che lo scorso inverno ha indagato il tema in occasione di una sua residenza artistica a Sant’Elia, è una vera e propria disputa calcistica che vedrà fronteggiarsi una squadra di cinque danzatrici e una di cinque calciatori. Un modo per raccontare la vita attraverso il calcio, la musica, la danza. Le musiche originali portano la firma di Adele Madau.  In occasione dello spettacolo sarà organizzato un “coro di tifosi” a cui tutti, senza distinzione di età e sesso, possono partecipare.

Di grande impatto, e con una forte ricaduta sociale, è anche la proposta (le date sono ancora in via di definizione) che Approdi presenterà nei mesi di novembre e dicembre: si va dall’atto performativo “Mancanza-Purgatorio” (Olanda), i cui protagonisti sono i 17 abitanti di Sant’Elia che hanno partecipato alla realizzazione dell’omonimo film di Stefano Odoardi, sulla condizione del riscatto (quella girata a Cagliari è la seconda parte di una trilogia cinematografica partita con “Mancanza- Inferno”, girata all’Aquila) a “TENUE_radiodramma tattile”, da un’idea di Caterina Poggesi, per la regia della stessa Poggesi e di Cesare Torricelli, interpretato da attori non professionisti non vedenti dopo un percorso di ricerca e studio sul gesto fisico e vocale. In collaborazione con Unicoop Firenze sarà proposta “Giro di Stile”, a cura di Fosca, una installazione performativa dedicata alle donne, sui temi del consumo e della cura del sé.

Coinvolge artisti non udenti, e altri disabili, “Gertrude McFuzz”, del Signdance Collective International, performance di teatro-danza dei segni che trascendono barriere linguistiche.

Sarà presentato anche Lunàdigas (così si chiamano in sardo le pecore che non figliano), progetto multimediale di Marilisa Piga e Nicoletta Nesler su quella parte del mondo femminile che sceglie di non avere figli.  Insieme al web doc (è in via di preparazione anche un film), il progetto comprende, a firma dell’arteologo Carlo Antonio Borghi, i cosiddetti Monologhi impossibili: testi in cui figure femminili della letteratura, della storia, dei fumetti, del cinema, dell’arte parlano attraverso la sua penna. La ricerca sul tema Lunàdigas si sviluppa anche nel quartiere Sant’Elia, dove è altissimo il numero di donne che diventano madri spesso in giovanissima età. Diverse artiste  come Alia Sellami (Tunisia) e Isolte Avila (Cuba-Inghilterra), realizzano delle Icone performative ispirate al tema nell’ambito di Approdi.

Spazio anche al progetto performativo, di Angela Trentanovi e Stefania Zampiga, “La Colonna d’appartamento”, che combina osteopatia e poesia in appartamenti di quartieri disagiati, per imprimere movimenti poetici ai luoghi dove si abita. Punta invece ad avvicinare alla danza contemporanea “As It Happens_territori dell’istante”, progetto di Tecnologia Filosofica, da un’idea di Francesca Cinalli e Paolo De Santis. Con “Made Sant’Elia”, di Carolina Melis, si sperimenterà  come fare impresa utilizzando la creatività. Ruota attorno al tema della stanchezza “Lavare stanca”, a cura di Carovana SMI, idea e regia di Ornella D’Agostino. Si tratta di un percorso esperienziale che indaga la malattia cronica del nostro tempo. Una stanchezza profonda che genera distanza dal corpo e immobilismo. Nelle culture popolari e in quelle olistiche, la cura del corpo comprende pratiche e rimedi che “lavano” la stanchezza. Si renderanno sensibilmente pubbliche alcune tradizionali cure del corpo nelle diverse culture delle comunità multietniche coinvolte nel progetto. Con Alia Sellami, Francesca Cinalli, Paolo De Santis.

Il programma targato 2015 di Approdi porta avanti anche diverse altre attività:

  • Scuola CreAttiva. Da ottobre a dicembre Approdi ospita, come consuetudine, la Scuola CreAttiva: percorsi interdisciplinari, sensoriali e ambientali riservati agli studenti delle scuole di primo e secondo grado della città, per motivarli allo studio, prevenendo così le motivazioni che stanno alla base dei tristi dati sulla dispersione scolastica. Polo della Scuola sarà il Lazzaretto di Sant’Elia. Sono stati firmati accordi di collaborazione con gli istituti comprensivi Randaccio, Colombo e con il Liceo artistico “Foiso Fois”.
  • Residenze d’autore. Sino alla fine dell’anno Approdi accoglie progetti e processi di ricerca artistica e di microimprese creative, dà spazio e voce agli autori di percorsi, desideri e sogni. Quest’anno parteciperanno: Rita Spadola, Franco Casu, Isolte Avila, Signdance Collective International, Marco Peri, Compagnia Vero Cendoya, Alia Sellami, Tecnologia filosofica, Fosca, Marta Benoni, Ornella D’Agostino.
  • Creative Academy. Spazio anche al programma interdisciplinare di professionalizzazione artistica, che propone laboratori, gruppi di ricerca, seminari e incontri realizzati in collaborazione con: Spaziomusica, SpazioDanza, CompagniaB, TconZero.
  • Voce al corpo. Laboratori di parkour, arrampicata, danza aerea, laboratorio interdisciplinare di danza, teatro del corpo, arti marziali, performance di arte urbane.

Approdi promuove l’iniziativa curata dal WWF Italia nell’ambito di EXPO’ 2015 “La natura del cibo. Una sola terra per nutrire il pianeta”, in programma il 25 ottobre (ore 9.00-17.00) nell’oasi di Monte Arcosu, Località Sa Ganna, a Uta e Scilla di Luigi Erriu.

Saranno promossi anche alcuni cortometraggi sul tema dell’ambiente, sostenuti dalla Sardegna Film commission, e realizzati all’interno del progetto Heroes 20.20.20. Si tratta di: “ll filo di lana”, puntata pilota della web serie di Kuiles-Ovili, regia di Tomaso Mannoni; del teaser di  “Piccoli grandi Eroi”, regia e produzione di Giorgia Soi; del cortometraggio “La vita in  verde”, per la regia di Joe Bastardi; di “Ogni cosa al suo posto”, per la regia di Paolo Zucca.

La partida fotoLa promessa del mare foto  conferenza stampa 5 conferenza stampa 3 conferenza stampa 2

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Terra Mobile 1Terra Mobile 4 Terra Mobile 2

Dagli insetti giganti, costruiti con maestria utilizzando vecchia ferramenta, alla processione laica di decine di sposi. Dalla vendemmia in mare a una riflessione sul Mediterraneo oggi, pescando a piene mani dagli elementi della tradizione greca. E’ un programma fittissimo quello che domani, domenica 27 settembre, nel quartiere cagliaritano di Sant’Elia, chiude la prima parte di Terra Mobile, la rassegna che celebra lo spazio urbano attraverso progetti di contaminazione con la cultura rurale.

La giornata si apre la mattina alle 10.00 al Lazzaretto (via Dei Navigatori) con il laboratorio per bambini, cominciato nei giorni scorsi, “La sfida degli spaventapasseri”, dedicato alla costruzione dei fantocci utilizzati dai contadini per tenere lontani gli uccelli, e curato da Angela Iurilli e Maria Benoni. Dalle 17,30, in diversi spazi del quartiere (giardini, strade, Lazzaretto e piazza Lungomare), l’appuntamento è con percorsi sensoriali, performance, installazioni: da Giardini e Case della Sardegna. Forme, tipi e organizzazione”, risultato di un lavoro di mappatura artistica in diversi comuni del GAL SGT (Armungia, Villasalto, Ballao, Escalaplano) a cura di Paolo Carta e Carlo Spiga, alla processione laica (nel Lungomare Sant’Elia) Nuptiae Albas, una sorta di gioco a cura di Pascale Pilloni con la collaborazione poetica di Marc Mercier, in cui si vogliono rievocare le memorie e l’immaginario del rito del matrimonio, sino a Il suono scolpito, performance conclusiva di un laboratorio di composizione, improvvisazione e nuove tecnologie a cura di Christian Cassinelli.

Nel corso della serata, spazio anche a Terza bellezza, ealizzazione, curata da Lello Porru, di un graffito che rievoca quelli delle antiche pitture rupestri, e a Baballotis progetto di arte partecipata, curato da Mariano Corda, sulla creazione di insetti utilizzando vecchia ferramenta. Nel video ExPlò, a cura Paola Riviezzo e Massimo Congiu, sarà possibile conoscere le bombe arboree (piante senza vaso sostenute da una palla di terra avvolta da filo di lana o muschio) mentre nell’installazioneAcqua e Vino, a cura di Luigi Erriu (presidente Su Niu e S’Achili, San Nicolò Gerrei) e della cooperativa Pescatori Porticciolo Sant’Elia, un viticoltore di Barrali mostrerà dal vivo in che cosa consiste la vendemmia, mentre i pescatori faranno vedere come costruire le reti.

Il fitto intreccio artistico proporrà ancheIl dio minato/Paesaggi interrotti, performance di teatro-danza:, per la regia di Ornella D’Agostino e La periferia della storia e la poesia dell’impossibile. Riflessione sul futuro, il presente e il passato delle differenze del Mediterraneo, oratoria con l’artista greco Alexandros Mistriotis. A far calare il sipario su questa prima edizione di Terra Mobile sarà il concerto Voce dal Mediterraneo in paesaggi urbani”, che vedrà sul palco la cantante tunisina Alia Sellami.

E’ rimandata invece al 3 ottobre (alle 21.00 nello spazio Osc di via Newton 12) la performance Eleilò!”, della compagnia L’Aquilone di Viviana e Kyber Teatro.

Anche domani saranno proiettati, inoltre, alcuni cortometraggi sul tema dell’ambiente, sostenuti dalla Sardegna Film commission, e realizzati all’interno del progetto Heroes 20.20.20. Si tratta di: ll filo di lana”, puntata pilota della web serie di Kuiles-Ovili, regia di Tomaso Mannoni, produzione Andrea Di Blasio e Luca Cabriolu (Ombre rosse); del teaser di Piccoli grandi Eroi, regia e produzione di Giorgia Soi; del cortometraggio La vita in verde”, per la regia di Joe Bastardi, prodotto da “Il circolo della confusione di Claudio Marceddu”; di Ogni cosa al suo posto, per la regia di Paolo Zucca, una produzione Andrea Di Blasio e Luca Cabriolu (Ombre rosse).

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Dal 23 settembre al 10 dicembre Cagliari festeggia lo spazio urbano con Terra Mobile, progetto inserito all’interno dell’asse tematica Passaggi e legami di Cagliari 2015 Capitale italiana della cultura. Ideato da una rete di associazioni culturali che lavorano in partenariato (Carovana SMI, Progetto Barega, Sustanaible Happiness, Progetto contemporaneo, Cherinus, L’Aquilone di Viviana con Kyber Teatro), il progetto ha come filo conduttore l’intimo vivere dei territori.

Sostenibilità ambientale, anche attraverso la celebrazione delle produzioni della terra, valorizzazione di giardini e orti urbani, rilancio delle relazioni tra centro e periferia e tra cittadini e migranti della cultura: sono questi gli obiettivi di Terra mobile. Tra gli spazi del quartiere Sant’Elia, i Giardini pubblici e la Mediateca del Mediterraneo il progetto si snoderà attraverso proiezione di corti e mediometraggi,  performance e installazioni di artisti, dibattiti, laboratori per bambini e ragazzi, sino a residenze d’artista e ad attività pensate per anziani e diversamente abili.

Dopo un’anticipazione il 9 settembre, nel Lazzaretto di Sant’Elia, con la manifestazione “Transiti rurali in urbani”, Terra Mobile prende il via mercoledì 23 settembre con una serata interamente dedicata al grande fotografo brasiliano Sebastiao Salgado: si comincia alle 18, ancora una volta nel Lazzaretto di Sant’Elia, con “Il sale della terra”, incontro, moderato dal giornalista Sergio Benoni, con David Rosier – produttore e co-ideatore del magnifico documentario realizzato da Wim Wenders e da Ribeiro Salgado, figlio di Sebastiao – e con Laurent Petigand, autore della colonna sonora. Alle 19.30 Petigand sarà protagonista dell’atteso concerto in programma nella piazza Lungomare Sant’Elia. Alle 21.30 si ritorna nel Lazzaretto per la proiezione del film “Il Sale della Terra” (Francia, 2014, b/n,  110 minuti). L’intensa serata sarà preceduta la mattina (ore 8.00) dall’Arte del camminare, itinerario per celebrare l’equinozio d’autunno a cura di Alessandro Nonnoi, con partenza dall’hotel Calamosca verso il Colle di Sant’Elia.

Dal 24 al 27 settembre performance e installazioni, a cura di Carovana SMI di Ornella D’Agostino: si tratta dei risultati del progetto del Gal SGT “Geografie sommerse, viandanti nella bellezza dell’abitare”, realizzato nei mesi scorsi nei territori del Sarrabus, Gerrei, Trexenta e Campidano di Cagliari, dove esperienze e linguaggi espressivi elaborati in quei territori rurali si spostano nella città, diventando parte integrante di Terra Mobile.

Giovedì 24 settembre l’appuntamento  è alle 20 al  Lazzaretto: saranno presentati il progetto dell’artista Marco Peri “Nuovi occhi. Artisti per l’immagine del paesaggio” – un nuovo modo di concettualizzare il rapporto tra spazio e natura- e quello di Grazia Dentoni “Matrilineare”, ispirato a I racconti della nuragheologia di Raimondo De Muro, in cui si percorre il passaggio di conoscenza legato alla linea materna, dalla spiritualità più profonda al nutrimento, e la trasmissione orale di competenze naturali legate al nostro essere umani sulla terra.

Il giorno dopo (venerdì 25 settembre ) prende il via “Identità, lingue e relazioni nella migrazione”,   conferenza internazionale sul dialogo interculturale, a cura dell’International Center for Intercultural Exchange (Associazione Culturale Ulisse, Siena Italian Studies, Sardinia Italian Studies – Siena, Cagliari). I lavori – le iscrizioni al consesso inizieranno la sera prima-  proseguiranno sino a domenica 27.

Sabato 26, la terra sarà ripercorsa nei legami e nelle tradizioni che si tramandano nelle famiglie generazione dopo generazione: nella performance “Medas. Narrazioni di famiglia in andata e ritorno”, di e con Gianluca e Paolo Medas. I due discendenti della famiglia d’arte Medas (Gianluca, regista e attore, e Paolo, fotografo) riaprono gli archivi della loro famiglia, pioniera del teatro in Sardegna, che già negli anni ’50 raccontava il territorio con l’arte.

Fittissimo il programma di domenica 27 settembre, giorno in cui  su questa prima parte della rassegna cala il sipario: la mattina alle 12 l’appuntamento è al Lazzaretto con lo spettacolo (che conclude il laboratorio dedicato ai bambini sulla costruzione degli spaventapasseri in programma il 26 settembre e la mattina del 27) Lara e il vento, con Angela Iurilli e la sua piccola Fara. Alle 17,30 in diversi spazi del quartiere Sant’Elia (giardini, strade, Lazzaretto e piazza Lungomare)saranno proposti percorsi sensoriali, performance, installazioni: da Giardini e Case della Sardegna. Forme, tipi e organizzazione di Paolo Carta e Carlo Spiga (ore 17.30), risultato di un lavoro di mappatura artistica in diversi comuni del GAL SGT (Armungia, Villasalto, Ballao, Escalaplano) alla processione laica (ore 18) Nuptiae Albas, azione partecipata a cura di Pascale Pilloni con la collaborazione poetica di Marc Mercier  a cui seguirà la performance con due novelli marito e moglie Oggi Sposi per arrivare (ore 18) a  Il suono scolpito, performance conclusiva di un laboratorio di composizione, improvvisazione e nuove tecnologie a cura di Christian Cassinelli.

Nel corso della serata ci sarà spazio anche per un intreccio tra progetti performativi, musicali e di live grafiti come: da Terza bellezza, azione grafica fortemente evocativa a cura di Lello Porru, a Baballotis (Insetti), progetto di arte partecipata e pubblica sulla creazione di insetti immaginari con vecchia ferramenta a cura di Mariano Corda. Da  ExPlò, tracce video di un percorso performativo ed esperienziale sulle bombe arboree, a cura Paola Riviezzo e Massimo Congiu a Acqua e Vino, installazione sulla vendemmia in riva la mare, a cura di Luigi Erriu (presidente Su Niu e S’Achili, San Nicolò Gerrei) e Giovanni Pala (produttore vitivinicolo). Il fitto intreccio artistico proporrà anche Il dio minato/Paesaggi interrotti:, per la regia di Ornella D’Agostino,  Oratoria contemporanea con l’artista greco Alexandros Mistriotis,Voce arcaica dal Mediterraneo in paesaggi urbani con la cantante tunisina Alia Sellami.

La giornata del 27 settembre si conclude alle 22, nel cortile del Lazzaretto, con  Eleilò!, una produzione transdisciplinare della compagnia L’Aquilone di Viviana (e curata da Nina Zedda e Marco Quandamatteo) che riporta a Cagliari i saperi della cultura rurale del Gerrei, trasferendoli anche attraverso l’uso delle nuove tecnologie.

Per tutta la durata della rassegna è in programma “Incontri e resistenze di culture, Abitare/Danzare/Un territorio, I territori poetici”: proiezioni, con sessioni di arte video a cura di Marc Mercier, direttore artistico di Les Instants Vidéo Numériques et Poétiques  di Marsiglia. Saranno anche proiettati cortometraggi sul tema dell’ambiente e della sostenibilità ambientale sostenuti dalla Fondazione Sardegna Film Commission,  all’interno del progetto Heroes 20.20.20.

Dopo quattro settimane di pausa, il 25 ottobre Terra Mobile ritorna. Il programma, i cui ultimi dettagli sono in via di definizione, sarà incentrato soprattutto sul tema del cibo (a cui è anche dedicata l’Expo 2015 di Milano) con azioni a cura di Sustainable Happiness , tra i partner del progetto, che proporrà, tra l’altro, un incontro tra il pescato e i prodotti della terra grazie all’artista Daniele Pario Perra e alla cooperativa Pescatori Porticciolo di Sant’Elia.

Ancora: nella Mediateca del Mediterraneo ci sarà spazio per gli orti in 3D.: grazie all’arrivo, per la prima volta in Sardegna, della stampante Big Delta (ha un’altezza di quattro metri, ed è stata studiata e progettata per costruire case in argilla) sarà costruito un orto urbano tridimensionale. L’iniziativa è a cura di: Progetto Barega, Sardegna Ricerche e WASP Project. Con il laboratorio “Orto da aspOrto”, a cura di Mazzamurru e delle coop Sant’Elia 2003, Punto a capo Onlus, e in collaborazione con l’Ente foreste della Sardegna e il Gal SGT, sarà realizzato un prototipo di orto mobile. La seconda parte di Terra Mobile vedrà anche la produzione della fregola popolare e l’installazione di un giardino verticale.

In programma ci sono anche due residenze d’artista: “Giardini e case della Sardegna- forme, tipi e organizzazione nell’area di Sant’Elia”, di e con Paolo Carta e Carlo Spiga, e “Côte à Côte”, di e con Yassine Balbzioui (Marocco) e Matteo Rubbi (Italia) a cura di Susana Moliner Delgado  (LA Companyìa DI MADRID) ed Emiliana Sabiu (Cherimus). Si tratta di un progetto sull’osservazione del cielo come luogo ideale dove la costa araba tocca la costa europea (Côte à Côte, appunto) e dove poter innescare un dialogo tra le due culture attraverso l’arte.

Spazio anche alla riflessione con la presentazione del volume, a cura di Paolo Perulli, “Terra Mobile. Atlante della società globale”, un libro che, avvalendosi dei contributi di sociologi, filosofi, geografi, giuristi e storici vuole aiutare a capire come pensare e agire dentro l’attuale, confusa transizione. Nell’incontro con Leandro Pisani (a cura de L’Aquilone di Viviana) si parlerà invece di  “Cultura rurale e nuove tecnologie”. Il  10 dicembre, infine, Giornata mondiale dei diritti umani, si svolgerà l’evento internazionale “Art and food with no borders” a cura di Plexus international e moderato da Sandro Dernini, coordinatore del Forum sulle culture alimentari mediterranee all’Expo 2015 e consulente della Fao. La manifestazione si svolgerà al Lazzaretto e prevede performance dal vivo  e contributi provenienti via streaming dai diversi continenti.

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