23 December, 2024
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Ultimo impegno dell’anno per Spaziomusica, l’associazione cagliaritana attiva dal 1982 nella promozione e diffusione della musica contemporanea e di ricerca. Doppio appuntamento, domani sera (domenica 13 dicembre) a Cagliari, al Ghetto, il Centro Comunale d’Arte e Cultura in via Santa Croce, nel quartiere di Castello. Protagonista del primo, con inizio alle 21.00, è Marek Choloniewski, compositore, sound artist e performer polacco (di Cracovia, classe 1953): un artista in continua ricerca (non a caso ha studiato composizione con il guru della nuova musica polacca, Bogusław Schaeffer), autore di musica strumentale ed elettroacustica, di installazioni sonore e video, fondatore o cofondatore di svariati gruppi e associazioni, impegnato a vari livelli in molte collaborazioni internazionali. Nella sua esibizione cagliaritana proporrà due lavori, “Like Breathing” e “Passage” che, insieme alla sua elettronica, vedranno in azione tre musicisti locali: Martina Marongiu al flauto, Simone Floris al clarinetto e Andrea Angioni al violino. Completa il programma di Marek Choloniewski “Cymatic Brain”, per onde celebrali, luci e elettronica.

Il secondo set della serata (ore 22.00) vede invece di scena Terminale 3: fondato nel 2009, il sodalizio artistico di Filippo Mereu e Marco Salaris si è orientato verso una forma insolita di musica elettroacustica, ispirata principalmente all’improvvisazione radicale e approdata l’anno scorso al primo album, “I-son”.

Con la serata di domani, Spaziomusica suggella dunque la sua programmazione per il 2015. In arrivo invece un duplice impegno per l’associazione consorella, Spaziomusica Ricerca, che martedì e mercoledì (15 e 16, ore 18.00) presenta nell’Aula Magna del Conservatorio di Cagliari la rassegna Music in Touch. In programma martedì un concerto per percussioni di Roberto Migoni con musiche di John Cage, Mario Garuti, Marcello Pusceddu e Jeffrey Treviño; mercoledì di scena invece Kintsugi, progetto di ricerca e sperimentazione musicale, con Mario Frezzato (oboe e corno inglese) e Michele Uccheddu (live electronics) alle prese con brani propri e di Jocy de Oliveira e Marcello Pusceddu.