5 November, 2024
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È Fabio Vacca il vincitore dell’edizione 2019 di “Sa Fregulada”, la tradizionale gara di cucina con ricette originali a base di fregula, che si è tenuta sabato pomeriggio (5 ottobre) a Neoneli  nell’ambito di Licanìas e Lichitos, la tre giorni di eventi all’insegna delle culture e dei sapori dei paesaggi rurali promossa dal Comune del piccolo centro del Barigadu.

Lo chef del ristorante Chia Laguna si è imposto nella competizione gastronomica, tutta giocata sull’interpretazione della caratteristica pasta sarda di semola di grano duro, che ha visto sfidarsi tra i fornelli altri sette cuochi provenienti da tutta l’isola:Andrea Atzori (ristorante La Rinascente, Cagliari), Giacomo Cicalò (sous chef Frades Bottega, Porto Cervo), Cristian Deriu(ristorante Hub, Macomer), Davide Diana, Mattia Pippia (ristorante Craf, Oristano), William Pitzalis (chef del Cagliari Calcio), Nicolò Vellino (Dolci Sfizi, Macomer).

Fabio Vacca si è imposto con un’interpretazione della “pezza imbinada”, un piatto tipico del suo paese, Bonarcado, ma in versione vegetariana, con i funghi e un formaggio a pasta filata, conquistando così le preferenze della giuria composta da Dario Cappelloni (collaboratore della “Guida Essenziale ai vini d’Italia – Doctor Wine”), Paolo Zaccaria (critico gastronomico del Gambero Rosso), Luciano Tona (responsabile della didattica della Scuola Internazionale di Cucina Alma), Erica Battellani (autrice di “Via dei Gourmet”), Tommaso Fratini (executive chef “Rimessa Roscioli”, Roma), Leonardo Lucarelli (chef e scrittore), Giuseppe Carrus (collaboratore della guida Gambero Rosso), Maurizio Valeriani (collaboratore della guida “Vinodabere”) e Guido Murtas (docente di formazione professionale alberghiera).

«Se il tema di questo appuntamento è la fregula – ha spiegato Luciano Tona a nome della giuria – è ovvio che il metro del giudizio guarda a chi valorizza, o ha valorizzato o interpretato la fregula nel migliore dei modi. Quando si mette al centro del progetto un prodotto, è quel prodotto che si deve valorizzare. L’accompagnamento serve solo a dare valore al prodotto

Insieme al plauso della giuria, Fabio Vacca, il secondo classificato Cristian Deriu ed il terzo Davide Diana, hanno portato a casa i premi in palio per questa edizione di “Sa Fregulada”: un cestino di prodotti tipici e un piatto in terracotta realizzato ad hoc dalle ceramiche Terrapintada di Bitti.

Tra gli altri chef in gara, una menzione particolare è andata a Nicolò Vellino (Dolci Sfizi, Macomer) perché, come ha spiegato Paolo Zaccaria nel corso delle premiazioni, «forse per la prima volta abbiamo avuto un piatto dolce, un dessert a base di fregula. Non è tra i premiati, ma ci teniamo a sottolineare che ci ha particolarmente colpito».

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Dopo “Licanìas”, la rassegna letteraria dello scorso giugno, Neoneli ospita altre tre intense giornate, ora all’insegna della gastronomia e delle riflessioni sulle “culture e i sapori dei paesaggi rurali“. Si intitola “Licanias e Lichitos” il cartellone di eventi allestito dal Comune del piccolo centro del Barigadu con il contributo dell’assessorato regionale del Turismo, Artigianato e Commercio e della Fondazione di Sardegna, che tiene banco da venerdì 4 a domenica 6 ottobre: degustazioni e laboratori gastronomici, incontri con esperti e con imprenditori che scommettono sulle produzioni agroalimentari e il saper fare locale. E, ancora, mostre, concerti e – sabato 5 ottobre – la tradizionale gara di cucina a base di “fregula”, la caratteristica pasta sarda di semola di grano duro, che l’indomani – domenica 6 – sarà anche protagonista dell’immancabile festa gastronomica con i piatti simbolo della cucina locale: “sa fregula istuvada e sa cassola”, due squisitezze, o “lichitos”, del territorio.
Prologo alla manifestazione, giovedì 3, alle 17.00, al salone Corrale, l’inaugurazione di “Sèberu da Alghero, Street Photography Awards 2019″, una mostra fotografica di una selezione degli scatti vincitori del concorso ASPA promosso nella cittadina sardo-catalana dall’associazione Officine di Idee al Festival Internazionale della Fotografia di Strada e d’Autore. Ideata e curata da Sonia Borsato, direttrice artistica dell’ASPA, in collaborazione con l’associazione Su Palatu, l’esposizione è strutturata in base alle sezioni del concorso, che per la sua seconda edizione si concentra sul tema delle Migrazioni: fotografia di Viaggio, di Strada, Documentaria, di Ricerca e Insula/Insulae (tema speciale interamente realizzato in Sardegna), più una sezione dedicata ai giovanissimi, oltre al Premio Blow up, conferito a lavori che, fra tutti i progetti presentati in tutte le categorie, si distinguono per un’audace lettura di argomenti rilevanti nel quotidiano. In mostra le foto dell’ungherese Simon Móricz-Sabján (primo premio fotografia documentaria), della tedesca Sandra Hoyn (premio Blow up), del sardo Andrea Cappai (premio Insula/Insulae), della spagnola Maria Contreras Coll (premio Blow up), del canadese Amy Friend (premio Blow up).
Venerdì (4 ottobre) Licanìas e Lichitos entra nel vivo. Il primo appuntamento in agenda è alle 8.30 del mattino: con partenza dal piazzale delle scuole in via Scano, si rinnova il rito della vendemmia “all’antica”, con il coinvolgimento degli alunni delle scuole dell’infanzia e primaria di Neoneli, Ardauli, Nughedu Santa Vittoria e Ula Tirso.  
Alle 17.00, all’oratorio in via San Pietro, si ragiona su Enogastronomia: radici e identità per la cultura e lo sviluppo economico di un territorio, in un convegno moderato dal gastrosofo Alex Revelli Sorini, docente presso Università San Raffaele di Roma, rettore dell’Accademia Italiana di Gastronomia e Gastrosofia, coautore del Manuale di Gastrosofia e di numerose pubblicazioni, e giornalista scientifico in programmi Rai come “La vita in Diretta” e “Mi manda Raitre”. In scaletta gli interventi di diversi ospiti: l’agronomo Maurizio Fadda, impegnato da vent’anni con ragazzi e agricoltori per una nuova rinascita rurale su basi etiche ed ecologiche e per la creazione e gestione di reti di filiera corta; Marianna Virdis, titolare insieme a Francesco Mascia dell’azienda agricola Sa Laurera, con sede a Villanovaforru, specializzata in agricoltura storica, studio, ricerca, recupero e valorizzazione di antiche razze e varietà della Sardegna, conservazione di pratiche agricole tradizionali, tutela del paesaggio rurale e degli agro ecosistemi; Gianmatteo Baldi, amministratore delegato di “Isteddu”, progetto che scommette sulla produzione enologica dei territori nella zona di confine tra il Barigadu e il Mandrolisai, che, come spiega il general manager dell’azienda, ha la sua prima origine dalla scoperta di Neoneli in occasione di un dibattito su il famoso libro-diario di Mario Soldati “Vino al Vino“; il Master of Food del Miele Luigi Manias, direttore tecnico “Apiaresos”, la più importante associazione di apicoltori nell’Isola, erede e continuatore di una tradizione familiare iniziata dal nonno materno Luigi Olla ad Ales, che nel 1917 fu tra i primi in Sardegna a introdurre l’apicoltura col favo mobile; Michelangelo Salis, titolare de I Salis di Ploaghe, azienda partner con il Consorzio del Bue Rosso di Seneghe per la diffusione e commercializzazione del bovino di razza Sardo Modicana, esperto nello studio e nella realizzazione di prodotti di salumeria tradizionale dal suino sardo e nella produzione di prodotti innovativi a base di bovini, pecora, capra e suino; Antonio Moi, allevatore e promotore progetto pilota Seulo dell’azienda agricola Su Mannali, con sede nel piccolo e caratteristico comune di montagna compreso nella fascia sud del Gennargentu; la sua specialità è l’allevamento semibrado di suini di razza ibrida con prevalenza sarda, da cui ricava i classici prodotti tramandati dalla cultura seulese; Cinzia Loi, archeologa specializzata nel campo dell’archeologia dei paesaggi e dell’etnoarcheologia, che ha condotto il censimento dei monumenti archeologici del territorio del Comune di Neoneli. Prevista anche, per le conclusioni, la presenza dell’assessora regionale all’agricoltura e riforma agro-pastorale Gabriella Murgia.
Alle 22.00 musica in piazza Italia con il duo Fantakolk di Andrea Pisu alle launeddas e Vanni Masala all’organetto. Riconosciuti maestri dei loro rispettivi strumenti, apprezzati per le capacità virtuosistiche e la piena padronanza del repertorio tradizionale, ma non solo, nel 2016 i due si sono aggiudicati il Premio Maria Carta per la loro musica coinvolgente e dal forte carattere personale.
Giornata densa di appuntamenti sabato 5 ottobre. Alle 10.00 si inaugura una seconda mostra al salone Corrale: curata da Baingiu Cuccu, ANIMA, artigianato a Neoneli. Iconografie del mondo agropastorale– questo il titolo – vedrà la partecipazione di una quindicina di maestri ceramisti, coltellinai, artigiani del ferro e del rame, del tessile, cestineria, vestiario e calzoleria. Tutti i prodotti in mostra fanno parte, da tempi remoti, della quotidianità del mondo contadino e pastorale. Al taglio del nastro è prevista la presenza dell’assessore regionale al turismo, artigianato e commercio Giovanni Chessa.
Lungo i viottoli del centro storico, dalle 10.00 fino alle 20.00, saranno allestiti degli stand a cura di artigiani e i produttori agroalimentari, e fino alle 19.00 sarà possibile partecipare all’iniziativa Piccole guide turistiche, con visite guidate alla Chiesa Parrocchiale di San Pietro, a cura dei bambini e ragazzi delle scuole.
All’oratorio in via San Pietro, alle 10.30, spazio alla premiazione dei vincitori del Premiu ‘e poesia sarda Barigadu, bandito lo scorso luglio, che ha contato sessantaquattro partecipanti. Vince la sezione in rima Giangavino Vasco di Bortigali con la poesia “Fizu”, secondo classificato Antonio Sannia di Bortigali con “Làcanas Luadas”, terzo Angelo Maria Ardu di Flussio con “Sighi Poeta”. Per la sezione versi sciolti, invece, il vincitore è Giuseppe Tirotto di Castelsardo con “Li ghjemmi di la vida”, il secondo Andrea Meleddu di Sorgono con “Reu de continu”, il terzo Pier Giuseppe Branca di Cheremule con “Carbuncos”. I primi tre classificati di ciascuna sezione del premio si aggiudicano rispettivamente 300, 200 e 100 euro.
Nel pomeriggio, mentre dalle 16.00 alle 19.00 in piazza Italia si tiene il laboratorio per i bambini GLE, grandi giochi in legno, una prima iniziativa a cura dell’associazione Lughenè, in piazza Barigadu arriva invece il momento più atteso della manifestazione: la gara di cucina con ricette originali a base di fregula, con la conduzione affidata ad Alex Revelli Sorini. Coordinata dallo chef del ristorante HUB di Macomer Leonardo Marongiu e dallo chef, vicepresidente regionale dell’Unione Cuochi Elia Saba, la competizione culinaria vede in gara nove chef: Fabio Vacca (ristorante “Chia Laguna”), Cristian Deriu (ristorante “Hub”, Macomer), William Pitzalis (chef del Cagliari Calcio), Juri Biscione (ristorante “Scorfano Allegro”, Golfo Aranci), Giannu Mannu (Hotel Mannu, Bosa), Mattia Pippia (ristorante Craf, Oristano), Niccolò Vellino (chef Dolci Sfizi, Macomer), Andrea Atzori (ristorante La Rinascente, Cagliari) e Giacomo Cicalò (sous chef Frades Bottega, Porto Cervo).
La giuria, composta da Dario Cappelloni (collaboratore della “Guida Essenziale ai vini d’Italia – Doctor Wine”), Paolo Zaccaria (collaboratore della guida “Gambero Rosso”), Erica Battellani (autrice di “Via dei Gourmet)”, Tommaso Fratini (executive chef “Rimessa Roscioli”, Roma), Leonardo Lucarelli (chef e scrittore), Giuseppe Carrus (collaboratore della guida “Gambero Rosso”), Luciano Tona (responsabile della didattica della scuola Internazionale di Cucina Alma), Maurizio Valeriani (collaboratore della guida Vinodabere), ha il compito di giudicare le ricette a base di “fregula” anche sotto il profilo dell’originalità e innovatività, e della capacità dei concorrenti di utilizzare prodotti “poveri”. Alle 17.00 è prevista una degustazione dei piatti in gara e, alle 20.00, verranno annunciati e premiati i vincitori.
In contemporanea, alle 18.00, all’oratorio in via San Pietro è possibile partecipare ad una degustazione guidata (al costo di 7 euro) di birre artigianali europee con Luca Pretti, ricercatore presso Porto Conte Ricerche, esperto di tecnologie birrarie. Sono quattro le birre in degustazione: la belga Rochefort 8″ (Strong Brown Ale) , le tedesche Ott Edel-Pils (Pilsner) e Schlenkerla Rauchbier Marzen (Rauchbier), l’inglese St. Peter’s Old Style Porter (Porter).
Alle 22.00 in piazza Italia la giornata si conclude sulle note di Brinca, gruppo composto da Paride Peddio all’organetto diatonico, Jonathan Della Marianna alle launeddas, Federico Di Chiara alla voce e all’armonica a bocca, Davide Pudda alla chitarra, Fabio Carta alla batteria e alle percussioni. I Brinca hanno pubblicato nel 2016 il loro primo CD omonimo, che vanta tra i featuring nomi come quelli di Beppe Dettori, Elena Ledda e Carlo Crisponi. Il loro ultimo lavoro è Balla e Brinca, un disco di ampio respiro, che presenta non solo brani in sardo ma anche, nell’ultima traccia, un classico gospel della tradizione americana: When The Saints Go Marching In.
La giornata conclusiva di “Licanias e Lichitos“, domenica 6, è nel segno delle leccornie e squisitezze del territorio. Mentre dalle 10.00 alle 20.00 è ancora possibile fare una passeggiata nel centro storico, visitando gli stand di artigiani e produttori agroalimentari, dalle 10.00, nelle stradine di Neoneli, reduci dal concerto della sera prima, sono di scena in un’esibizione itinerante due membri del gruppo Brinca, Jonathan Della Marianna alle launeddas e Federico Di Chiara all’armonica e voce. Sempre dalle 10.00 (fino alle 19.00), ancora visite guidate a cura dei bambini delle scuole alla Chiesa Parrocchiale di San Pietro, e un appuntamento che si rinnova anno dopo anno: quello con le massaie di Neoneli impegnate (fino alle 13.00) in una dimostrazione – laboratorio sulle tecnica di preparazione della fregula. Per i più piccoli due iniziative a cura dell’associazione Lughenè: alle 10.30 (e fino alle 18.00), in piazza Italia, ritornano il grandi giochi in legno, mentre nella scuola materna Virgo Fidelis, dalle 15.30 alle 17.30, si tiene il laboratorio gastronomico” La felicità in cucina”.
Diverse le degustazioni previste, al costo di 7 euro, all’oratorio in via San Pietro: quella del miele con l’esperto Luigi Manias, alle 11.00, quella dell’olio (alle 15.00 ed alle 16.00) a cura di Giandomenico Scanu, funzionario dell’agenzia regionale AGRIS, esperto olio EVO, e quella del pane (alle 15.00 e alle 16.30).
Regine della giornata sono “sa fregula istuvada e sa cassola”, piatti tipici della cucina neonelese, in degustazione nella tradizionale festa gastronomica in programma alle 13.00 in piazza Barigadu (al costo di 16 euro). Nel pomeriggio, alle 17.00, le battute finali della manifestazione: si balla “a passu ‘e tres” con esibizione dei maestri di launeddas Orlando ed Eliseo Maxia, con il Coro a Tenores Cultura Popolare di Neoneli, prestigiosa istituzione culturale neonelese che in questo 2019 raggiunge il traguardo di quarantatré anni di “storie cantate”.

L’associazione culturale Ludus Factory, impegnata nella formazione e diffusione di attività teatrali e culturali, presenta la prima edizione della manifestazione “Gli echi delle miniere”. Il progetto prevede il coinvolgimento del gruppo teatrale De Castro – nato in seno ai laboratori presso l’omonimo liceo classico – costituito da studenti tra 14 e 19 anni e diretti dal regista Matteo Loglisci. Dopo un’intensa attività di formazione, la giovane compagnia porta in scena lo spettacolo Medea di Euripide, già presentato al festival internazionale del teatro classico dei giovani al palazzolo Acreide (Siracusa) e durante l’anteprima del DROMOS festival a Tharros lo scorso 19 luglio. Gli echi delle miniere si svolgerà invece tra il 19 agosto e il 7 settembre in quattro diverse tappe: Gadoni, Iglesias, Fluminimaggiore e Gonnesa. Le location sono state selezionate sulla base degli obiettivi del progetto che includerà alcuni comuni appartenenti al Consorzio del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, partner del progetto insieme alle amministrazioni sopracitate, il Liceo Classico De Castro la Fondazione di Sardegna. Lo scopo è valorizzare le zone storicamente a vocazione mineraria al fine di creare un circolo virtuoso di promozione culturale e turistica, anche tramite il coinvolgimento di attori locali tra cui artigiani e produttori, i quali esporranno oggettistica e articoli enogastronomici negli stand presenti durante le serate. Il progetto si propone di far fronte alla crisi economica e demografica, nel territorio del Sulcis Iglesiente, avvenuta in seguito alla chiusura dell’attività produttiva mineraria”, spiega Matteo Loglisci di Ludus Factory. Il movente, in primo luogo etico, che ha spinto l’associazione Ludus Factory, nell’ideazione del progetto “Gli Echi delle Miniere” è legato all’estrema urgenza ed esigenza di una ricrescita economica che, nella nostra “visione”, può prendere le mosse dal settore culturale; ambito in grado di creare una spirale che possa avviare una ricaduta estremamente positiva sia per il settore turistico che per quello commerciale, ambedue vittime di una crisi di livello mondiale, quanto mai sentita e vissuta nella realtà isolana. Riteniamo, in ultima istanza, che la popolazione dei territori presi in considerazione, possa essere coinvolta in un circolo di virtuosa reintegrazione socio-economica”. Una sensibilizzazione verso le tematiche storico-economiche, inerenti il “mondo” minerario e il lavoro nelle miniere sarde. La tematica prescelta, invece, verte sul dramma greco-antico, visti e considerati i punti d’unione tra la dimensione tragica e i culti nuragici e prenuragici e le affinità e le divergenze tra gli strumenti musicali della tradizione sarda ed ellenica. Gli eventi partiranno con il recital “Il domatore – dai pascoli alle miniere” di Alberto Secci, riconoscendo in questo lavoro una significativa analisi della realtà mineraria sarda, presentato dallo stesso scrittore, affiancato da Eder Secci e l’attore Andrea Atzori e letto da Matteo Loglisci. Dalle 22,00 andrà in scena Medea, tradotto da Maria Grazia Atzeni e Gianluca Pietro Raffaele Arca, nel Parco Comunale di Gadoni il 9 agosto, Castello Salvaterra di Iglesias il 22 agosto, Anfiteatro Parco Riola Fluminimaggiore il 30 agosto e chiude il sipario il Nuraghe Seruci di Gonnesa, il 7 settembre.

Sabato 17 agosto, a Iglesias, alle ore 11.00, presso la Sala Remo Branca del Palazzo Municipale, si terrà la conferenza stampa di presentazione della rassegna teatrale “Gli echi delle miniere”, che farà tappa al Castello Salvaterra di Iglesias giovedì 22 agosto, con il Recital tratto dal romanzo “Il Domatore” di Alberto Secci (Letture di Matteo Loglisci, presentate da Eder Secci e Andrea Atzori), e con lo spettacolo “Medea”, a cura del gruppo teatrale De Castro di Oristano (regia e allestimento scenico di Matteo Loglisci).

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Il M5S ha già consegnato le liste per le Regionali nelle circoscrizioni di Cagliari, Sassari, Oristano, Medio Campidano e Ogliastra.

Le restanti tre, quelle di Nuoro, Olbia-Tempio e Carbonia Iglesias, saranno presentate domani mattina.  

Nella circoscrizione di Cagliari i venti candidati del M5S sono Michele Ciusa, Antonietta Congiu (nota Antonella), Luciano Congiu, Carla Cuccu, Claudia Ghiani, Daniela Piras, Antonella Piroddi, Fabio Farris, Teresa Diana, Carla Puddu, Adriano Cossa, Valentina Collu, Alberto Nioi, Valeria Soru, Fabio Surcis, Fabrizio Murgia, Antonio Patta, Amalia Picinelli, Paolo Porcina e Samuele Mereu.

I dodici candidati della circoscrizione di Sassari sono invece Sebastiano Costantino Simone Sassu, Roberto Giovanni Cappuccinelli, Desirè Alma Manca, Nadia De Santis, Davide Sechi, Simonetta Ternullo, Piera Demontis, Ivo Manca, Caterina Oggiano, Tania Nafee Diouf, Andrea Tirotto e Franco Casula.

I sei candidati del Movimento 5 Stelle nella circoscrizione di Oristano saranno invece Andrea Atzori, Barbara Daga, Maria Maddalena Spanu, Alessandro Solinas, Giuseppe Senes e Barbara Cireddu.

Anche nel Medio Campidano il M5S ha depositato la sua lista: i candidati saranno Sara Casula, Giovanni Soro, Renato Pisu e Nicoletta Tassara.

Due invece i candidati nella circoscrizione dell’Ogliastra: Anastasia Agus e Andrea Mascia.

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«L’appuntamento di Fonni dimostra che le periferie e le aree interne dell’isola meritano un maggior coinvolgimento e che il loro inserimento nei circuiti di promozione dell’editoria libraria isolana, compensa e integra efficacemente il quadro già consolidato.»

Con queste parole la presidente dell’AES, Simonetta Castia, ha tracciato in sintesi il bilancio dell’ultima tappa dell’“Isola dei libri”, un’iniziativa conclusa positivamente per partecipazione di pubblico e interesse mostrato. «Ora occorre restituire forza e un robusto sostegno alle case editrici sarde, sempre più bisognose di interventi strutturali e di attenzione da parte della politica», ha specificato la dirigente.

L’evento culturale “Libri in Barbagia”, organizzato dall’AES con il sostegno della RAS, al centro Ceas è stato molto seguito nell’arco delle tre giornate, con picchi di presenze attratte in particolare dall’esibizione del musicista Gavino Murgia e dal momento conclusivo dedicato alla fascia giovanile.

C’era grande attesa per la presentazione in pubblico del teaser del film “Iskìda dalla terra di Nurak”, il video girato per promuovere l’omonimo romanzo fantasy di Andrea Atzori, dal quale il regista americano Anthony La Molinara vorrebbe realizzare un lungometraggio.

Insieme all’autore, l’editore Francesco Cheratzu di Condaghes ha illustrato i dettagli del lavoro, per poi presentare diversi protagonisti del film, a partire dall’interprete di Iskìda, l’attrice Veronica Obinu, l’autore del time-laps, Danilo Atzori ed altri partecipanti alla realizzazione del corto. Tra i protagonisti non poteva mancare il “cane fonnese”. Un giovane esemplare è entrato in sala accompagnato dall’addestratore ed esperto Alberto Chisu, che ha spiegato come è riuscito a gestire i rapporti del suo “Astula” con gli attori e la troupe durante le riprese.

L’ultima serata è stata occasione anche per presentare l’anteprima di “Adotta un libro sardo”. Diego Corraine di Papiros e Francesco Cheratzu di Condaghes, due tra i principali editori sardi che si occupano di libri per ragazzi, hanno mostrato al pubblico le ultime novità librarie per i giovanissimi e per gli studenti, con i quali stanno svolgendo laboratori nelle scuole elementari e medie.

Tra le iniziative di maggior interesse culturale c’è stato il convegno di presentazione della collana “Corpora delle antichità della Sardegna. Archeologia e territorio in età prenuragica e nuragica”. Sono intervenuti il sindaco Daniela Falconi, l’archeologo Alberto Moravetti, l’assessore regionale della Cultura, Giuseppe Dessena, la catalogatrice Gianfranca Salis, responsabile del patrimonio archeologico della soprintendenza di Cagliari e l’editore Carlo Delfino.

Alberto Moravetti ha evidenziato l’importante ruolo delle università di Sassari e Cagliari nella realizzazione del progetto, che è stato portato a termine con l’apporto delle Soprintendenze regionali competenti e il fondamentale ausilio di una squadra di studiosi che hanno partecipato alle diverse campagne di catalogazione. Il corpus di schede – dato da 1.300 schede per ciascun ambito tematico – è confluito in una complessa e ricchissima banca dati, accessibile e consultabile online. Essa offre una panoramica ampia e aggiornata sulla produzione artistica e artigianale delle diverse civiltà dell’isola per i distinti orizzonti culturali: Prenuragico, Nuragico, Fenicio-punico, Romano e altomedievale.

Giuseppe Dessena ha parlato del piano di scavi messo in campo dalla Regione, definito come l’intervento più massiccio che si ricordi negli ultimi anni a livello regionale, frutto di una concertazione con le università. L’esponente della giunta Pigliaru ha specificato come la scelta dei luoghi sia frutto di una interlocuzione tra Regione, Università, Soprintendenze e Comuni.

Salis ha invece annunciato l’imminente campagna di scavi sul complesso di Gremanu a Fonni. La catalogatrice ha evidenziato la complessità delle avvenute fasi di catalogazione, e l’importanza dell’utilizzo di un registro linguistico capace di centrare l’obiettivo di una corretta comunicazione. Ad analizzare le fasi della pubblicazione è stato Carlo Delfino, curatore di quattro dei cinque volumi della collana, specificando le difficoltà incontrate nell’editare pubblicazioni così complesse, che necessitano di mettere insieme un ampio team di altissima professionalità e competenza.

L’intera manifestazione si è conclusa sulle note dello spettacolo musicale “Un paese ci vuole”, il reading-concerto proposto dall’attore Giacomo Casti e dalla cantautrice Chiara Effe, vincitrice quest’anno del Premio De Andrè. Il viaggio letterario dei due artisti ruota attorno al concetto di paesitudine, di riflessione sul senso di comunità, guidando lo spettatore all’interno delle pagine più significative della letteratura sarda. I brani della cantautrice si sono fusi alla perfezione con alcune emblematiche pagine della letteratura sarda tratte dagli scritti di Satta, Angioni, Deledda e Nivola, e dai testi in campidanese di Benvenuto Lobina.

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Con uno speciale omaggio agli straordinari pani di Sardegna è stata inaugurata stamani a Fonni la manifestazione “Libri in Barbagia”, ultima tappa della mostra diffusa regionale dell’editoria libraria sarda organizzata dall’AES e finanziata dalla Regione. Al centro Ceas, di fronte ai ragazzi delle scuole e un pubblico numeroso, l’assessore regionale alla Cultura, Giuseppe Dessena ha dato il via ai lavori al fianco della sindaca di Fonni Daniela Falconi e della presidente AES Simonetta Castia.

Quella dei pani è una rappresentazione simbolica che unisce bellezza e ricchezza al contempo, un elemento quindi altamente rappresentativo delle manifestazioni di promozione della lettura, nelle quali il valore aggiunto sta da un lato nella crescita culturale in senso intrinseco, e dall’altra nell’indotto economico interconnesso.

Di fronte a una suggestiva esposizione di pani rituali di Fonni e del territorio barbaricino, l’operatrice culturale Serena Meloni ha illustrato le particolarità di un pane tipico del luogo, “Su coccone ‘e flores”, cioè il pane rituale di San Giovanni, tra i più rappresentativi della comunità, e ne ha descritto alcune icone come sos pugioneddos, che «potrebbero in qualche modo essere collegate ai riti di fondazione del paese».

È proseguita una approfondita prolusione a tema in collaborazione con la Ilisso. Anna Pau ha spiegato quanto sia importante conoscere il pane per meglio comprendere la comunità in cui è prodotto. Per comprendere meglio questo concetto, ha illustrato ai ragazzi alcune narrazioni letterarie sulla magia del pane presenti negli scritti di Costantino Nivola, e quindi il carattere evocativo attribuito a questo alimento in uno dei passi più drammatici del Macbeth.

Antonello Cuccu ha invece ricordato l’importanza delle donne nella realizzazione del pane, capaci di realizzare esemplari con una maggiore cura e attenzione rispetto agli uomini, menzionando il rapporto di grande trasporto verso il pane di una grande artista come Maria Lai.

Il programma di domani. Sabato 15 dicembre, alle 11.00, la sala conferenze CEAS accoglierà il dibattito “Bilinguismo e comunità, una lingua alla portata di tutti. I riflessi sull’editoria del nuovo testo unico sulla lingua e cultura sarda”, moderato da Antonello Garau. Parteciperanno gli editori Diego Corraine di Papiros, Francesco Cheratzu di Condaghes e Maria Marongiu di Alfa Editrice.

Gli incontri con gli autori prenderanno il via alle 17.00, con l’intervento dell’autrice Francesca Pau, che presenta “Giorgio Asproni, una vita per la democrazia” (Paolo Sorba Editore) realizzato assieme a Tito Orrù,

Alle 17.45 Isabella Mastino presenta “Ma io non vedevo quella luna. Breve antologia di Grazia Deledda” (Alfa Editrice). L’ultima presentazione, alle 18.30 vedrà impegnato Diego Corraine nell’illustrazione del libro “In mesu de amigos” di Amos Oz  (Papiros). Alle 20 sarà il momento dell’attesa proiezione del film “A tenore”, prima esperienza cinematografica di Gavino Murgia, che subito dopo si esibirà in concerto.

Domenica 16 dicembre, la sala conferenze CEAS ospiterà,alle 11.00, il dibattito “Corpora delle antichità della Sardegna. Archeologia e territorio in età prenuragica e nuragica”. Dopo il saluto della sindaca Daniela Falconi interverranno l’assessore regionale Giuseppe Dessena, lo storico Attilio Mastino, l’archeologo Alberto Moravetti, l’archeologa Gianfranca Salis e l’editore Carlo Delfino.

Si riprende nel pomeriggio con l’anteprima di “Adotta un libro sardo”, speciale sezione dedicata alle scuole.

Alle 16.30, per “I libri si raccontano”, con un accenno alle loro pubblicazioni per ragazzi, interverranno Francesco Cheratzu (Tre maghi alla deriva, Nemici, Porci e principesse, Volo nel passato, Janàsa, Rossoblù chestoria!) e Diego Corraine (Sas aventuras de Pinocchio, Càntigu de Nadale, Librigheddu pro pitzinnos de cada colore).

Alle 18.00, per la prima volta sarà proiettato in pubblico il teaser del film “Iskìda dalla terra di Nurak” (Condaghes), a corollario dello speciale per i ragazzi sulla trilogia fantasy ad ambientazione nuragica di Andrea Atzori. Assieme all’autore parteciperanno le illustratrici Dany & Dany, alcuni protagonisti del film e l’editore Francesco Cheratzu.

La manifestazione si conclude alle 20.00, con un reading concerto dal titolo “Un paese ci vuole”, un viaggio letterario e musicale dentro le pagine della letteratura sarda che vedrà protagonisti Giacomo Casti e Chiara Effe.

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Musica, libri, buon cibo e vino del Parteolla per un incontro nel segno dell’ospitalità e della cultura. Sarà una grande festa, nell’incantevole scenario del sagrato della cattedrale di San Pantaleo, ad aprire venerdì 6 luglio a Dolianovala terza edizione del festival Street Books, organizzato dal Circolo dei Lettori Miele Amaro. A partire dalle 21.00, appuntamento con “Viva Street Books (cun Nuragus)!”. Lo scrittore Ricardo Solinas, il duo musicale de Le Pannistesi, gli alunni della 3C della scuola Primaria di Dolianova, il giornalista Piersandro Pillonca, tutto il cast di Street Books 2018 daranno vita ad una grande festa popolare, organizzata in collaborazione con i maestri dell’accoglienza parteollese de Is Bixinaus. Un appuntamento nel segno della condivisione e dell’allegria per presentare al pubblico il programma del Festival e incontrare Ricardo Solinas con il suo nuovo romanzo, “Nuragus”

Quella di venerdì sarà la prima di dieci serate che, con il tema “Le storie siamo noi”, fino a domenica 15 luglio animeranno i paese del Parteolla alle porte di Cagliari, con nomi di prestigio della letteratura, della musica, della cultura e dello spettacolo, tra cui lo scrittore Stefano Benni, il cantautore Mimmo Locasciulli, l’attore comico Francesco Paolantoni, in scena con lo showman Demo Mura e l’attrice Manuela Zero, e gli scrittori Sara Bilotti, Francesco Abate, Andrea Melis, Cristina Caboni, Vanessa Roggeri e Piergiorgio Pulixi.

La giornata di sabato 7 partirà invece nel segno della musica. A Villa de Villa dalle 19.00 il tema del viaggio e del sogno animeranno “I musicanti di Brema”, la fiaba dei fratelli Grimm musicata da Angelo Sormani e messa in scena dal Circolo Musicale Parteollese diretto dal maestro Filippo Ledda e con le letture di Andrea Atzori. Un’ora di musica e narrazione dedicata ai più piccoli.

Alle 20.45, nello spazio food&drink, primo appuntamento con i Racconti DiVini. Protagonista sarà Arenada, un vino Monica di Sardegna DOC delle Cantine di Dolianova.

La serata entrerà nel vivo con un doppio appuntamento nel segno della letteratura e del teatro. Alle 21.00 la scrittrice Cristina Caboni dialogherà con Elisabetta Fois sul suo ultimo libro “La rilegatrice di storie perdute”. Successo dopo successo, Cristina Caboni è diventata una delle autrici italiane più amate dalla stampa e dai lettori. Dopo “Il sentiero dei profumi” e “Il giardino dei fiori segreti”, bestseller sempre in classifica, la scrittrice proporrà a Dolianova un nuovo romanzo sul potere dei libri e in cui grazie ad essi due donne coraggiose, così lontane nel tempo, si incontrano diventando una la forza dell’altra, nella ricerca della libertà e di un futuro migliore.

Cristina Caboni vive in provincia di Cagliari, con il marito e i suoi tre figli. Oltre a dedicarsi alla scrittura e alla coltivazione di rose, lavora nell’azienda apistica di famiglia. “Il sentiero dei profumi” (Garzanti 2014) è il suo romanzo d’esordio ed è stato un caso letterario, cui sono seguiti “La custode del miele e delle api” (Garzanti 2015), “Il giardino dei fiori segreti” (Garzanti 2016, Premio Selezione Bancarella 2017), ed il recente “La rilegatrice di storie perdute” (Garzanti 2017).

Dopo l’appuntamento con Dario Cosseddu e il suo racconto dello scrittore James Ellroy, la serata si concluderà alle 22.30 con Elio Turno Arthemalle e Rossella Faa protagonisti della commedia “Predi Antiogu e sa perpetua”Tratto da “Sa scomuniga de predi Antiogu”, uno dei testi più conosciuti della tradizione letteraria campidanese, lo spettacolo racconta la storia di un prete derubato che lancia sull’intero paese di Masullas un anatema tanto terribile da muovere al riso e tanto comico da mettere paura. La drammatica invettiva del parroco si trasforma in una commedia, con l’introduzione del personaggio di una petulante e furba perpetua (interpretata da Rossella Faa) che oltre a recitare canta, a modo suo, alcuni brani sacri. Il testo, diretto e rielaborato dalla stessa Rossella Faa, diventa così uno spassoso spettacolo ricco di preziosi riferimenti storici e linguistici, ma comunque godibile da un pubblico di tutte le età.

Da sabato, per ogni giorno del festival, sarà attivo il servizio Bibliositting (grazie al quale anche i più piccoli potranno scoprire il piacere della lettura con Eliana Aramu e Lara Zanda), così come il Bibioterapista Giorgio Polo prescriverà in maniera ironica la lettura di libri ai suoi “pazienti”, tutti i giorni dalle 20.15 alle 21.00, a Villa de Villa.

La serata sarà arricchita dall’Intervallo (con le foto edite e inedite di Dolianova), e verrà chiusa dall’Almanacco di questo giorno e di quello dopo a cura di Gerardo Ferrara, e dai i Titoli di coda a cura di Video Vision.

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A mezzanotte si chiude la campagna elettorale per le elezioni del sindaco e del Consiglio comunale di Fluminimaggiore.

Le liste in campo sono due:

“RipensiAmo Flumini”, candidato a sindaco Marco Corrias, 67 anni, giornalista di Mediaset. Di seguito i 12 candidati alla carica di consigliere comunale: Elisabetta Zanda, Francesco Caboni, Dorotea Lepori, Willy Concas, Alessandra Licheri, Giovanni Gaviano, Paola Liscia, Mattia Montalbano, Enrica Mereu, Bruno Pilurzu, Laura Pinna, Mauro Zanda.

“Tottus impari po Flumini”, candidato il sindaco uscente Ferdinando Pellegrini, 49 anni. Di seguito i 12 candidati alla carica di consigliere comunale: Paolo Sanna, Alessandro Cuccu, Raffaela Ignazia Congia, Filippo Pili, Angelo Floris, Valeria Sanna, Andrea Atzori, Alessandro Burranca, Veronica Pusceddu, Carletta Sanna, Stefano Demontis, Marco Massole.

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Tra i 38 Comuni sardi chiamati alle urne domenica 10 giugno per l’elezione del sindaco e del Consiglio comunale, c’è Fluminimaggiore (3.016 abitanti).

Il sindaco uscente Ferdinando Pellegrini, 49 anni, si ripresenta candidato della lista civica “Tottus impari po Flumini”. Tra i 12 candidati alla carica di consigliere comunale ci sono quattro consiglieri uscenti, eletti nella lista “Rinnovamento comune”, due dei quali hanno ricoperto anche la carica di assessore nella Giunta guidata da Ferdinando Pellegrini.

Lo sfidante è il giornalista di Mediaset Marco Corrias, 67 anni, candidato della lista “RipensiAmo Flumini”. Tra i 12 candidati alla carica di consigliere comunale, ci sono un consigliere uscente di minoranza, eletto cinque anni fa nella lista “Alternativa civica fluminese” ed il candidato più votato, non eletto, della terza lista “Identità Innovazione Progresso”.

Di seguito le liste complete.

Lista “RipensiAmo Flumini” (n° 1 nel manifesto elettorale).

Candidato sindaco: Marco Corrias.

Candidati consiglieri Elisabetta Zanda, Francesco Caboni, Dorotea Lepori, Willy Concas, Alessandra Licheri, Giovanni Gaviano, Paola Liscia, Mattia Montalbano, Enrica Mereu, Bruno Pilurzu, Laura Pinna, Mauro Zanda.

Lista “Tottus impari po Flumini” (n° 2 nel manifesto elettorale).

Candidato alla carica di sindaco:

Ferdinando Pellegrini.

Candidati alla carica di consigliere comunale:

Paolo Sanna, Alessandro Cuccu, Raffaela Ignazia Congia, Filippo Pili, Angelo Floris, Valeria Sanna, Andrea Atzori, Alessandro Burranca, Veronica Pusceddu, Carletta Sanna, Stefano Demontis, Marco Massole.