22 December, 2024
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Si è riunita oggi a Cagliari la Giunta regionale convocata dal presidente della Regione Christian Solinas.

Su proposta dell’assessore della Pubblica istruzione Andrea Biancareddu, di concerto con l’assessore della Programmazione Giuseppe Fasolino, la Giunta ha approvato la ripartizione per l’anno 2019 delle risorse destinate alle aziende di editoria libraria (150mila euro) e periodica (50mila). Via libera anche alla ripartizione delle somme destinata ai Centri per il servizi culturali (CSC) della Società Umanitaria e dell’UNLA (Unione Nazionale Lotta all’Analfabetismo) per un totale di 1 milione e 880mila euro; queste le risorse stanziate: la sede di Alghero dell’Umanitaria riceverà 250mila euro; 880mila euro andranno all’Umanitaria di Cagliari; 250mila euro ciascuno all’Umanitaria di Carbonia, all’UNLA di Macomer e a quella di Oristano.

E’ stata poi deliberata l’istituzione di tre borse di studio annuali, ciascuna del valore di 23 mila euro, destinate agli studenti sardi, o figli di emigrati sardi, che risultino vincitori del concorso per merito indetto dalla Commissione italiana per i Collegi del Mondo Unito. Approvati dalla Giunta anche i criteri, per l’anno accademico 2019/2020, per l’assegnazione dei benefici a favore di studenti, capaci e meritevoli e privi di mezzi, iscritti presso le Università, le Istituzioni dell’Alta Formazione Artistica e Musicale, le Scuole superiori per mediatori linguistici, la Pontificia Facoltà Teologica e gli Istituti Superiori di Scienze Religiose abilitati a rilasciare titoli universitari, aventi sede legale in Sardegna. Questi gli importi stabiliti secondo la tipologia degli studenti: 5.231,58 euro per lo studente fuori sede, 2.884,09 euro per lo studente pendolare e 1.971,89 euro per lo studente in sede. Gli ERSU provvederanno ora alla pubblicazione dei bandi. Lo stanziamento complessivo è di 13 milioni 650mila euro.

Sempre su proposta dell’assessore della Pubblica istruzione, l’Esecutivo ha dato il via libera allo stanziamento di 150mila euro destinate alle emittenti radiofoniche private e locali per la realizzazione di programmi in lingua italiana sui temi della cultura (storia, archeologia, arte, spettacolo e cinema), della scuola, e dello sport riguardanti la Sardegna. Il contributo è finalizzato a sostenere e ad incentivare la crescita strutturale e professionale nel settore della radiodiffusione. L’intervento tende a sostenere le emittenti radiofoniche locali nell’impegno economico per l’organizzazione della programmazione ed intende promuovere le nuove tecnologie di comunicazione per garantire un’informazione di qualità, meditata ed efficace su temi di sicuro interesse per le comunità locali. Il sostegno regionale costituisce per le radio locali un importante stimolo sia a trasmettere su altri mezzi di comunicazione elettronica – attraverso il proprio sito internet e creazione di app – che a garantire, altresì, un’ulteriore possibilità di rapporto con l’utenza attraverso l’utilizzo dei social network con la creazione della propria pagina dedicata.

In materia di sport, l’Esecutivo ha deliberato il programma preliminare 2019 degli interventi: la dotazione finanziaria disponibile è comunque insufficiente a soddisfare le diverse esigenze e aspettative dei sodalizi sportivi isolani, rimarcando l’esigenza che, in sede di legge di variazione di bilancio, il budget relativo alla programmazione annuale in materia di sport, possa essere incrementato di almeno ulteriori 3.500.000 euro.

Su proposta dell’assessore dell’Igiene e Sanità Mario Nieddu, la Giunta ha dato il via libera definitivo al programma di investimenti in edilizia sanitaria e ammodernamento tecnologico per il triennio 2019-2021. Sempre su proposta dell’assessore della Sanità, l’Esecutivo ha approvato l’atto d’indirizzo sulla ripartizione delle risorse a fare dei Comuni e ATS per gli interventi rivolti a malati affetti da particolare patologie e non autosufficienti, per un totale di 54 milioni 500mila euro. Per l’annualità 2019 i comuni della Sardegna dovranno a continuare a richiedere l’attestazione ISEE 2019, invitando a presentarla anche a coloro che non hanno aderito nell’annualità 2018.

La Giunta, su proposta dell’assessore degli Affari generali, Valeria Satta, ha poi approvato il bilancio di esercizio per l’anno 2018 della società in house SardegnaIT e il suo budget economico di previsione al 31 dicembre 2019.

Su proposta dell’assessore della Programmazione l’Esecutivo ha deciso di sottoscrivere il rinnovo della convenzione con l’Agenzia delle Entrate per la gestione dell’IRAP e dell’addizionale regionale IRPEF. La Giunta ha poi confermato, sino al 31 dicembre, la dottoressa Francesca Lissia nelle funzioni di vice direttore del Centro regionale della programmazione. Via libera, d’intesa con l’assessore della Sanità, anche al disegno di legge di variazione di bilancio per l’avvio delle attività del Mater Olbia.

Su proposta dell’assessore degli Enti locali Quirico Sanna, la Giunta ha nominato un commissario ad acta con lo scopo di provvedere all’approvazione del progetto definitivo-esecutivo dei lavori di manutenzione straordinaria delle strade rurali Pauli Arbarei-Nostra Signora d’Itria e Pauli Arbarei-Lunamatrona. E’ stato deciso  di fissare alla data del 30 giugno 2019 il termine ultimo entro il quale gli enti locali interessati dovranno trasmettere agli uffici regionali gli atti di programmazione e la rendicontazione delle risorse assegnate nel triennio 2011-2013 per finanziare gli interventi speciali per la montagna; il mancato rispetto della scadenza fissata comporterà la revoca del finanziamento e la cancellazione dei corrispondenti residui passivi.

Via libera anche alla sostituzione di due precedenti deliberazioni, perché contenenti alcune criticità riscontrate dagli uffici regionali successivamente alla loro adozione, sui criteri di agevolazione e modalità di attuazione degli interventi di manutenzione, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione finalizzati al recupero e alla riqualificazione del patrimonio immobiliare privato ricadente nel territorio regionale, previsti in attuazione della legge regionale di stabilità 2019. Approvato il disegno di legge sulla ridefinizione dei confini fra i comuni di Magomadas e Tresnuraghes in particolare riguardante la porzione di territorio “Noesola”, a seguito del referendum svoltosi lo scorso 28 aprile. Sempre su proposta dell’assessore Quirico Sanna, la Giunta ha deliberato i criteri per l’assegnazione dei contributi ai Comuni per la manutenzione ordinaria, straordinaria e gestione dei porti con strutture dedicate al traffico passeggeri (Palau, La Maddalena, Santa Teresa di Gallura, Tortolì – Arbatax, Carloforte, Sant’Antioco, Calasetta, Portoscuso-Portovesme); l’importo complessivo stanziato per l’annualità è pari a 400mila euro. Via libera allo scioglimento dei consigli comunali di Tempio Pausania e Siamaggiore, a seguito della dimissioni presentate dai sindaci Andrea Biancareddu e Anita Pili.

Su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, la Giunta ha espresso un giudizio positivo, con prescrizioni, sulla compatibilità ambientale riguardante alcuni progetti proposti da Abbanoa nel territorio di Bosa, Magomadas e Tresnuraghes. L’esecutivo ha inoltre espresso l’intesa con la Capitaneria di Porto di Olbia sull’aggiornamento 2019/2021 del piano di raccolta e gestione dei rifiuti e dei residui del carico prodotti dalle navi che fanno scalo nel porto di La Caletta, Siniscola. Sempre su proposta dell’assessore Gianni Lampis, la Giunta ha approvato le spese adottate da 8 comuni, a seguito degli eventi eccezionali e calamitosi verificatesi del 2018, per l’esecuzione di opere ed interventi in emergenza. L’importo complessivo riconosciuto e stanziato è pari a 432.934 euro. Via libera anche alla ripartizione delle risorse, per complessivi 400 mila euro, destinate alle attività di soccorso e recupero della fauna selvatica ferita o in difficoltà; 240mila euro sono destinate alla Città Metropolitana di Cagliari, provincia di Sassari, provincia del Sud Sardegna, provincia di Nuoro e provincia di Oristano; i rimanenti 160 mila euro arriveranno alla rete regionale per la conservazione della fauna marina formata dalle cinque Aree Marine Protette (Isola dell’Asinara, Capo Caccia-Isola Piana, Capo Carbonara, Tavolara-Punta Coda Cavallo, Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre), dal Parco nazionale di La Maddalena e dal comune di Pula.

Su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, la Giunta ha dato il nulla osta all’esecutività del bilancio di previsione dell’Agenzia Agris per gli anni 2019/2021.

Su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici, Roberto Frongia, l’Esecutivo ha autorizzato l’utilizzazione dei fondi Fsc 2014-2020 destinati alla portualità del Piano Sulcis, includendo la progettazione degli interventi dei porti di Calasetta (6 milioni di euro per opere di sottoflutto, banchinamenti ed escavo fondali), Carloforte (4 milioni per nuovi attracchi traghetti e dragaggio fondali) e Sant’Antioco (12 milioni per opere di sottoflutto, banchinamenti ed escavo fondali) che non hanno trovato copertura finanziaria nelle risorse 2007-2013.

E’ stata quindi approvata la programmazione per il completamento ed il miglioramento della rete stradale: tra gli interventi, completamento ed adeguamento dell’asse viario SP 92, collegamento del Porto canale SS 195; circonvallazione di Olbia; collegamento Burcei-Sinnai-Maracalagonis-SS 125; collegamento alla Provinciale Abbasanta-Buddusò-Olbia della SS 389 (tratto Alà dei Sardi-bivio Padru). La Giunta ha poi approvato il Bilancio di previsione finanziario 2019/2021 ed il Bilancio di previsione cassa 2019 dell’Ente acque della Sardegna (Enas). E’ stato anche deliberato lo stralcio del programma di spesa per le opere di prevenzione per interventi urgenti di ripristino di opere pubbliche danneggiate da alluvioni, frane e altre calamità naturali. Sono stati così destinati 300.000 euro per la manutenzione straordinaria degli argini e dell’alveo del fiume Cedrino e 400.000 euro per la ricostruzione e il ripristino delle opere danneggiate dalle mareggiate in località Museddu, demandando la realizzazione degli interventi rispettivamente al Consorzio di bonifica della Sardegna centrale ed al comune di Cardedu. Sempre su proposta dell’assessore Roberto Frongia, l’Esecutivo ha deciso  di predisporre e pubblicare il bando e definire i criteri per individuare i destinatari dei contributi del fondo per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione, destinato alle famiglie in condizioni di disagio economico. Lo stanziamento della Regione ammonta a 5 milioni di euro, da integrare successivamente con altri fondi che si rendessero disponibili.

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Domenica 30 giugno il Parco naturale del Molentargius ospiterà “Bentu de notas”, originale spettacolo dove musica, recitazione, danza e giochi di luci e proiezioni sull’acqua si incrociano dando vita a suggestioni pensate per valorizzare una delle più amate aree di Cagliari e del suo hinterland.

Il progetto, ideato e musicato dall’apprezzato chitarrista Cristian Marcia, si avvale della regia e dei testi di Orlando Forioso, e vedrà sul palco oltre allo stesso Cristian Marcia, l’attrice cagliaritana Caterina Murino, la danzatrice Elodie Sicard e l’ensemble di chitarre Meras Notas.

I particolari della serata saranno illustrati nella conferenza stampa in programma domani, venerdì 21 giugno alle 11 nella sala congressi dell’edificio dei Sali Scelti, nel Parco di Molentarius.

All’incontro con i giornalisti parteciperanno il presidente e il direttore del Parco naturale regionale Molentargius-Saline, Paolo Passino e Claudio M. Papoff, il responsabile della coop sociale Gianluca Mantega, il direttore organizzativo del progetto Gianluca Marcia (che è anche responsabile di Artinnova Sardegna, team ideatore dell’evento), il direttore artistico Cristian Marcia.

Sono stati invitati a partecipare alla conferenza stampa anche il presidente della Regione, Christian Solinas, e l’assessore regionale della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, Andrea Biancareddu.

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Domani, mercoledì 19 giugno, si riuniranno la Prima, la Seconda e la Quinta Commissione. La “Autonomia”, alle 16.00, sentirà in audizione il presidente dell’Anci Sardegna sulle prospettive di riforma della disciplina regionale in materia di enti locali.

Il parlamentino delle “Attività Produttive”, alle 10.00, proseguirà l’indagine conoscitiva sulla vertenza latte con l’audizione delle associazioni provinciali e interprovinciali degli allevatori e dell’associazione allevatori della regione Sardegna. Nel pomeriggio, alle 16,00, saranno invece sentiti: una delegazione della FRTS (Federazione regionale toelettatori sardi) sulle problematiche della categoria, i rappresentanti sindacali di Filtcem CGIL, Femca CISL, Flaei CISL e Uiltec UIL sulle problematiche relative alla produzione di energia elettrica e termica in Sardegna e una delegazione di amministratori locali sui danni provocati nei loro territori dall’invasione di cavallette.

Alla stessa ora si riunirà la Commissione “Lavoro, cultura e formazione  professionale” per le audizioni degli assessori alla Pubblica Istruzione, Andrea Biancareddu ed al Lavoro Alessandra Zedda sul DL 17.

Andrea Biancareddu riferirà sullo stato dell’istruzione, della cultura e dell’informazione in Sardegna, mentre Alessandra Zedda illustrerà il disegno di legge della Giunta per gli interventi a favore degli ex lavoratori di Sardinia Green Island, Keller, Vesuvius, Ottana Polimeri, Ottana Energia e S&B di Olmedo.

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Il Consiglio regionale si riunirà giovedì prossimo alle 10.00. All’ordine del giorno la proposta di proroga del Piano Casa, il programma di attività del Corecom per il 2019 e la richiesta di istituzione della commissione d’inchiesta sull’Aias.

Domani, martedì 18 giugno, riprenderanno invece i lavori delle commissioni permanenti. In mattinata, alle 10.oo, si riunirà la Sesta “Sanità”. In programma diverse audizioni su specifiche problematiche del sistema socio-sanitario regionale. Saranno sentiti i rappresentanti del soccorso alpino e speleologico della Sardegna, degli operatori socio-sanitari, dei veterinari che operano nei dipartimenti di prevenzione dell’Ats, del Comitato per il censimento dei fibromialgici e dell’Associazione “Meigos-giovani medici della Sardegna”. I lavori proseguiranno nel pomeriggio con l’audizione dei rappresentati della FRTS (Federazione regionale toelettatori).

Per le 16.00 è convocata anche la commissione “Governo del territorio” che si occuperà della proposta di modifica al Piano Casa e delle problematiche relative alla vertenza Air Italy. Su quest’ultimo tema sarà sentito l’assessore dei Trasporti Giorgio Todde.

Mercoledì 19 giugno si riuniranno la II e la V commissione. Il parlamentino delle “Attività produttive” proseguirà l’indagine conoscitiva sulla vertenza latte con l’audizione delle associazioni provinciali e interprovinciali degli allevatori e dell’associazione allevatori della regione Sardegna. Nel pomeriggio, alle 16,00 saranno invece sentiti i rappresentanti sindacali di Filtcem CGIL, Femca CISL, Flaei CISL e Uiltec UIL sulle problematiche relative alla produzione di energia elettrica e termica in Sardegna e una delegazione di amministratori locali sui danni provocati nei loro territori dall’invasione di cavallette.

Alla stessa ora si riunirà la commissione “Lavoro, cultura e formazione professionale” per le audizioni degli assessori alla Pubblica Istruzione, Andrea Biancareddu, ed al Lavoro Alessandra Zedda.

Andrea Biancareddu riferirà sullo stato dell’istruzione, della cultura e dell’informazione in Sardegna, mentre Alessandra Zedda illustrerà il disegno di legge della Giunta per gli interventi a favore degli ex lavoratori di Sardinia Green Island, Keller, Vesuvius, Ottana Polimeri, Ottana Energia e S&B di Olmedo.

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della pubblica istruzione, Andrea Biancareddu, ha approvato il calendario scolastico per l’annualità 2019/2020 ed ha integrato una precedente deliberazione sulla rete scolastica e l’offerta formativa inserendo il comune di Suelli.

Su proposta dell’assessore della Programmazione e bilancio, Giuseppe Fasolino, ha preso atto della parificazione di bilancio 2017 da parte della Corte dei conti e ha dato il via libera al Rendiconto generale per l’esercizio 2018.

Su proposta dell’assessore degli affari generali e personale, Valeria Satta, l’esecutivo ha deliberato l’attribuzione alle direzione generali dei fondi per la retribuzione di rendimento per i dipendenti regionali, relativi all’annualità 2018.

Su proposta dell’assessore della difesa dell’ambiente, Gianni Lampis, infine, la Giunta ha approvato lo schema di convenzione fra il Corpo forestale e l’Arma dei Carabinieri che prevede una più stringente collaborazione nelle materie di tutela ambientale e forestale; in materia di antincendio, l’esecutivo ha poi dato il via libera all’atto di indirizzo fra la Regione e l’Università libanese teso a sviluppare metodologie condivise nell’ambito della pianificazione antincendio, della ricerca in materia investigativa e nella pianificazione forestale. Sempre su proposta dell’assessore Gianni Lampis la Giunta ha approvato i criteri di assegnazione e le modalità di erogazione dei contributi, per l’annualità 2019, alle organizzazioni di volontariato di protezione civile.

 

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Nessuna sorpresa, questo pomeriggio, in Consiglio regionale. In apertura di seduta, prima del dibattito sulle dichiarazioni programmatiche presentate dal presidente della Giunta regionale Christian Solinas, hanno prestato giuramento i sette nuovi assessori, sei già annunciati nel corso della precedente seduta, la settima annunciata oggi, Anita Pili, sindaco di Siamaggiore, indicata dal movimento Sardegna 20Venti, che si occuperà di Industria. Gli altri assessori che hanno prestato giuramento sono Roberto Frongia (Riformatori Sardi) ai Lavori pubblici; Quirico Sanna (PSd’Az) all’Urbanistica ed Enti locali; Gabriella Murgia (indicata dal presidente Solinas) all’Agricoltura; Valeria Satta (Lega) agli Affari generali; Giorgio Todde (Lega) ai Trasporti. Andrea Biancareddu (Udc), neo assessore della Pubblica istruzione e Cultura, aveva già giurato il 4 aprile scorso da consigliere eletto.

I primi cinque assessori, già in carica dalla riunione d’insediamento del 4 aprile, sono: Giuseppe Fasolino (Forza Italia); Alessandra Zedda (Forza Italia) al Lavoro; Mario Nieddu (Lega) alla Sanità, Gianni Lampis (Fratelli d’Italia) all’Ambiente, Gianni Chessa (PSd’Az) al Turismo.

Subito dopo il giuramento dei nuovi assessori, è iniziato il dibattito sulle dichiarazioni problematiche del presidente della Giunta Christian Solinas, dirette dal presidente del Consiglio Michele Pais.

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Ieri mattina, in apertura di seduta, il presidente del Consiglio regionale, Christian Solinas, ha iniziato a esporre le sue dichiarazioni programmatiche rivolgendo un tributo all’assemblea legislativa, ricordando la recente commemorazione di Sa die e “la frontiera paradiso della nazione sarda”, come pensata dal compianto professor Giovanni Lilliu, accademico dei Lincei.

A seguito, però, di contestazioni dai banchi dell’opposizione verso il presidente Christian Solinas, il presidente Michele Pais ha sospeso la seduta ed ha convocato la conferenza dei capigruppo.

Alla ripresa l’on. Massimo Zedda ha chiesto al presidente Michele Pais: «Perché il presidente Christian Solinas non presenta la Giunta prima di presentare le dichiarazioni programmatiche visto che i decreti di nomina sarebbero già state firmati?»

Il presidente Michele Pais ha replicato affermando che i decreti di nomina non sono stati firmati ma l’on. Francesco Agus (Progressisti) ha detto che «in conferenza dei capigruppo la nomina degli assessori è stata annunciata e sarebbe meglio iniziare la legislatura con tutti gli organi costituzionali ritualmente composti».

Il capogruppo del Psd’Az, on. Franco Mula, ha detto: «Noi vogliamo lavorare e questo è l’accordo che abbiamo preso. Se volete perdere altro tempo, ditemelo».

Per l’on. Stefano Tunis (Sardegna 20/20) «sarebbe opportuno dare un’immagine più alta di questa assemblea legislativa. Ma oggi conta ascoltare le proposte del presidente Christian Solinas per risolvere i problemi dei sardi».

Ancora sull’ordine dei lavori il presidente Michele Pais ha il percorso della conferenza dei capigruppo ed ha invitato il Consiglio, «in un esercizio di democrazia alta, di consentire al governatore di esporre le proprie dichiarazioni programmatiche rinviando ogni discussione e dibattito a una data non troppo vicina a oggi».

L’on. Daniele Cocco (Leu) ha detto. intervenendo sull’ordine dei lavori: «E’ vero che abbiamo chiesto noi il rinvio della discussione a martedì prossimo e ci sta bene ricevere le dichiarazioni integrali del presidente Solinas. Ma se parliamo di perdita di tempo, non è da questa parte che dovete guardare». Anche l’on. Gianfranco Ganau, capogruppo del Pd, ha detto che «non si può spacciare come ostruzionismo la nostra azione per avere una giunta dopo 74 giorni».

Per l’on. Giorgio Oppi (Udc) «il presidente può tranquillamente dare i nomi degli assessori e nessuno qui è santo. Ma all’opposizione dico di ascoltare le dichiarazioni dell’on. Solinas e le commissioni devono iniziare a lavorare».

Dalla maggioranza è intervenuto anche l’on. Paolo Truzzu (Fdi), che ha detto: «Abbiamo fatto un dibattito prima ancora di sentire le dichiarazioni del presidente Christian Solinas».

La capogruppo Cinque Stelle, on. Desirè Manca, ha detto: «In quest’Aula si vive in un continuo distacco tra la realtà e l’istituzione. Noi abbiamo sottoscritto l’accordo per ascoltare le linee programmatiche e la gente aspetta che noi iniziamo a lavorare”».

Anche l’on. Pierluigi Saiu (Lega) ha sollecitato l’Aula per consentire all’on. Christian Solinas, di presentare il programma di governo.

Successivamente ha preso la parola il presidente della Regione Christian Solinas.

Illustrando al Consiglio il programma di legislatura, il presidente della Regione ha ribadito il suo ringraziamento rivolto al Consiglio, respingendo però le critiche, a suo avviso strumentali, per un presunto”blocco dell’attività della Regione” che non esiste nei fatti e va inquadrato, con onestà intellettuale, nel sistema dell’elezione diretta del presidente attraverso la quale, superando il passaggio della fiducia previsto dal precedente sistema parlamentare, consente al Consiglio di essere da subito pienamente operativo.

«Con queste dichiarazioni programmatiche – ha aggiunto Solinas – intendo avviare una stagione di dialogo, confronto e collaborazione proficua con l’Assemblea, superando una certa liturgia fondata sulle appartenenze» anche perché, «essendo stato sia al governo che all’opposizione, ricordo che in occasione della presentazione del programma da oltre 50 anni si dicono più o meno le stesse cose senza un filo conduttore organico e la nostra storia autonomistica ci dice che i nostri problemi strutturali sono diventati storici, senza riuscire ad arrivare ai risultati attesi.»

«Ritengo quindi che oggi si debba cambiare prospettiva – ha continuato il presidente – per raccogliere una sfida nuova sull’idea di Sardegna che vogliamo costruire, con una prospettiva ed una visione che tiene dentro tutto, perché le rapide trasformazioni della società da una parte non consentono facili entusiasmi e dall’altra impongono responsabilità differenti da quelle del passato».

«L’idea centrale – ha poi sostenuto – è quella della sardità, di un’identità sarda che attraversa e comprende ogni politica di settore: identità politica ed istituzionale con un nuovo modello di governance, economica, territoriale ed ambientale, culturale, industriale, artigianale, rurale; tante identità che bisogna affermare come risposta complessiva ed originale alla domanda del come essere sardi oggi, al nostro interno e nel confronto con altre realtà Italiane ed europee; su questo mi sento di rivolgere un appello al parlamento di un popolo che non vuole più essere oppresso ma essere, semmai, all’altezza della propria storia.»

La situazione economica, in particolare, richiede secondo Solinas «politiche nuove che non siano né di sopravvivenza né di ordinaria amministrazione o peggio di rassegnazione, consapevoli del fatto che proprio in questi momenti difficili di deve riaccendere la speranza con una nuova tensione ideale e con un nuovo slancio per orientato ad una grande progettualità fondata sul fare».

Affrontando poi la declinazione delle diverse identità, il presidente della Regione è partito da quella politica che deve esprimere un nuovo modello aderente alla storia della Sardegna ed attento alle comunità locali, all’interno della cornice di un nuovo Statuto elaborato da una Assemblea costituente, che allargando gli spazi di autogoverno consente di affrontare in modo efficace le tante vertenze aperte con lo Stato con in più quella sulle accise. Sul piano interno Christian Solinas ha prefigurato uno schema istituzionale che metta al centro gli Enti locali, semplifichi il quadro superando le Unioni dei Comuni e riporti in superficie le Province come unici Enti intermedi. Per quanto riguarda la Regione, il governatore ha annunciato una riforma organizzativa dell’intero sistema compresi enti ed agenzie, fondata sulla semplificazione e la riqualificazione (anche motivazionale) del personale. Sempre in tema istituzionale, il presidente si è espresso a favore di una nuova legge statutaria elettorale che assicuri la rappresentatività di tutti i territori ed insieme governabilità e stabilità, e di una soggettività internazionale della Regione nel rapporto con la Ue fondata sul riconoscimento degli svantaggi permanenti dell’insularità e su una riforma della programmazione europea attenta alle periferie del continente e non centralista.

Il problema del centralismo, ha inoltre osservato, va affrontato e risolto anche sul piano interno sulla strada tracciata dall’art.44 dello Statuto (molto sottovalutato nella sua applicazione concreta), attribuendo alla Regione alcune funzioni fondamentali e decentrando il più possibile al sistema delle Autonomie, nel rispetto del principio di sussidiarietà, anche attraverso una revisione degli strumenti di Enti ed Agenzie regionali.

Inoltre, ha continuato il presidente, «occorre operare una radicale semplificazione legislativa, perché oggi abbiamo troppe leggi non coordinate fra loro e di difficile interpretazione, e la faremo col supporto di apposite commissioni di esperti per arrivare a testi unici».

Sull’identità economica, Christian Solinas ha fatto riferimento sia allo scenario macro-economico, ricordando che il Pil regionale è calato, determinando il declassamento della Ue che ha inserito la Sardegna da Regione in transizione a  Regione in ritardo di sviluppo che a quello delle imprese, quasi tutte con poco più di 3 addetti in media, con bassa specializzazione e basso livello tecnologico, questo perché sono mancate scelte forti di programmazione, si è trascurato il nostro patrimonio materiale ed immateriale e si sono fatti molti bandi a basso impatto sul sistema (i bandi sulla competitività, ad esempio, sono partiti nel 2015 e ai destinatari non è ancora arrivato un euro).

«Nessuno ha in mano ricette facili – ha riconosciuto il governatore – ma è evidente che è necessario cambiare per agire con più concretezza; penso ad un piano industriale della Sardegna che contenga una serie di misure, dall’accesso al credito alla formazione, dalla diffusione della cultura manageriale all’organizzazione di reti finalizzate all’apertura ai mercati»

Soffermandosi sull’idea di identità territoriale ed ambientale Solinas l’ha collegata alla specificità della Sardegna, al modo di abitare la terra ed al territorio come risorsa per sviluppo. Il paesaggio sardo, ha detto, «è un unicum ma oggi rappresenta per molti aspetti anche il volto della Sardegna sfigurato da interessi esterni, dalla monoculture industriali del passato fino alla chimica verde dei giorni nostri, per continuare con le energie rinnovabili ma senza regole. L’industria è necessaria, in altre parole, se è ma compatibile con identità, ed il turismo deve essere aperto ai capitali stranieri solo se va a beneficio dei sardi, facendo della qualità architettonica il caposaldo della nuova legge urbanistica».

Allargando il suo ragionamento sul turismo, il presidente della Regione ha sottolineato anche la marginalità della Sardegna rispetto al mercato globale del settore, frutto di una identità turistica non pianificata e spesso ostacolata dalla burocrazia, di una politica dei trasporti insufficiente, da una rete di mobilità interna di basso livello, da un grande sommerso commerciale, dalla mancanza di dati di analisi, di una strategia digitale.

Avviandosi alla conclusione, il presidente ha indicato i contenuti principali della nuova identità sociale, del lavoro e della salute, affermando che «il nuovo modello dovrà essere fondato sulle peculiarità regionali, dovrà essere, capace di declinare tradizione e innovazione investendo sulle nuove professioni e sulle produzioni tipiche, sui marchi e sulla formazione, rivedendo il sistema dei cantieri comunali puntando sulla occupabilità e l’attenzione ai beni archeologici, secondo la lezione di Giovanni Lilliu».

Sulla sanità, il governatore ha ricordato che «è molto cambiata ma in negativo, perché ha di fatto allontanato i cittadini dalla stessa idea di servizio sanitario; oggi siamo fra le Regioni peggiori d’Italia secondo tutti gli indicatori ed abbiamo il maggiore disavanzo, di qui la volontà di cambiare modello con più qualità, una medicina più vicina ai cittadini, con la collaborazione degli Enti locali ed una forte spinta all’innovazione tecnologia riconquistando per migliorare il servizio e riconquistare la fiducia degli utenti». Infine, l’identità rurale che va valorizzata riavvicinando gli operatori del settore alla Regione con provvedimenti mirati come istituzione di zone a burocrazia zero, il riutilizzo dei beni immobili, il potenziamento dei Caf agricoli, il completamento dell’iter istitutivo del pagatore regionale superando, la trasformazione del latte ovino da ingrediente a prodotto.

Giunto alle battute finali, il presidente della Regione ha rivolto al Consiglio ed idealmente ai sardi un messaggio di fiducia e speranza, senza enfasi ma con volontà ed impegno, invitando tutti a «credere nel cambiamento e nella forza di volontà del popolo sardo, con la cui identità ci apriamo al presente e guardiamo a testa alta il futuro. Fortza Paris!».

Subito dopo, prendendo la parola sull’ordine dei lavori, il consigliere di Leu Eugenio Lai, ha ricordato al governatore l’impegno di annunciare i nomi dei nuovi assessori prima della fine della seduta, assunto nella conferenza dei capigruppo.

Il presidente Solinas, dopo aver ricordato che i decreti di nomina sono ancora in fase di registrazione, ha comunicato i nomi dei nuovi componenti della Giunta: Valeria Satta (Affari generali), Gabriella Murgia (Agricoltura), Quirico Sanna (Urbanistica), Roberto Frongia (Lavori pubblici), Andrea Biancareddu (Pubblica istruzione), Giorgio Todde (Trasporti). Per ora la delega all’Industria resta al presidente ad interim.

Dopo quest’ultima comunicazione, il presidente Michele Pais ha tolto la seduta tolta. Il Consiglio tornerà a riunirsi martedì 14 maggio, alle 15.30.

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Il Consiglio regionale si riunirà martedì 14 maggio alle 15,30. All’ordine del giorno la discussione sulle dichiarazioni programmatiche del presidente della Regione Christian Solinas. Ogni consigliere, a norma di Regolamento, potrà intervenire per un tempo massimo di 15 minuti. Nel corso della seduta presteranno giuramento cinque dei sei nuovi assessori nominati ieri dal presidente della Giunta Christian Solinas. Il sesto, Andrea Biancareddu, consigliere eletto, ha già prestato giuramento il giorno dell’insediamento del nuovo Consiglio regionale.

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74 giorni dopo il voto, 34 dopo l’insediamento e la nomina dei primi 5 assessori, questa mattina il presidente della Regione, Christian Solinas, ha ufficializzato la nomina di altri 6 assessori, nel corso della seduta del Consiglio convocata per la presentazione in Aula delle dichiarazioni programmatiche. 2 dei 6 nuovi assessori sono donne: Gabriella Murgia, nuovo assessore dell’Agricoltura e Riforma agro-pastorale; Valeria Satta (Lega), assessore degli Affari generali, Personale e Riforma della Regione; Roberto Frongia (Riformatori sardi), assessore dei Lavori pubblici; Quirico Sanna (PSd’Az), assessore degli Enti locali e Urbanistica; Andrea Biancareddu (Udc), assessore della Pubblica istruzione, Beni culturali, Informazione, Spettacolo e Sport; Giorgio Todde (Lega), assessore dei Trasporti. La settima delega ancora vacante, dodicesima complessiva, quella dell’Industria, resta ancora ad interim al presidente Christian Solinas, fino a quando verrà indicata la quarta donna del nuovo Esecutivo.

Uno dei 6 nuovi assessori, Andrea Biancareddu, unico consigliere eletto, ha già prestato giuramento all’insediamento del Consiglio regionale, il 4 aprile, gli altri 5 assessori giureranno la prossima settimana, in apertura della nuova seduta del Consiglio.

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La Gallura ritorna in Consiglio regionale per chiedere la “restituzione” della provincia Olbia Tempio, cancellata dal referendum regionale del 2012 e “riabilitata” da quello costituzionale e di valenza nazionale, nel dicembre 2016.

Il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, insieme con i capigruppo, infatti, ha ricevuto nell’Aula della Terza commissione, i ventisei sindaci che, in rappresentanza dei ventisei Comuni che costituivano la provincia istituita nel 2001, hanno chiesto tempi certi per l’approvazione, prima della conclusione della legislatura, della proposta di legge presentata, il 16 marzo 2017,  dai quattro esponenti galluresi in Regione, Giuseppe Meloni (Pd), Giuseppe Fasolino (Fi), Giovanni Satta (Psd’Az) e Pier Franco Zanchetta (Upc) che, integrando l’articolo 25 della legge n. 2 del 4 febbraio 2016 (legge di riordino del sistema delle autonomie locali) punta alla riconfigurazione della provincia del Nord-Est Sardegna.

In apertura dei lavori il sindaco di Padru, Antonio Satta, con i primi cittadini di Olbia (Settimo Nizzi), Tempio (Andrea Biancareddu) e San Teodoro (Domenico Mannironi) ha ribadito le ragioni della Gallura e illustrato, in sintesi, le peculiarità economiche, sociali e culturali del territorio dell’Isola che ha registrato, anche negli anni dove la crisi è stata più dura, incrementi demografici superiori al 16% a fronte di una media regionale del 2.5% e che vanta il principale scalo passeggeri d’Europa, l’aeroporto turistico più importante del Mediterraneo ed un comparto delle vacanze all’avanguardia e di fama internazionale come lo è la Costa Smeralda.

A sostegno dell’ente intermedio sono intervenuti anche i vertici della Cna Gallura, Benedetto Floris, e il segretario territoriale della Cisl, Marco Idili, ed anche Emiliano Deiana nella sua duplice veste di sindaco di Bortigiadas e presidente dell’Anci Sardegna («registriamo una diffusa ripresa di coscienza sul ruolo istituzionale delle province come unico ente in grado di combattere la tendenza ad un centralismo non più tollerabile»).

Ribadito il no all’accorpamento con Sassari («Non andremo a votare se e quando saremo chiamati alle urne», hanno dichiarato Nizzi e Biancareddu) e rimarcata la volontà di proseguire in una vera e propria mobilitazione istituzionale e popolare («dal prossimo lunedì saremo autoconvocati in assemblea permanente», ha annunciato Antonio Satta) gli amministratori galluresi, hanno chiesto l’impegno dei capigruppo per calendarizzare la proposta di legge per l’istituzione della provincia del Nord Est in tempi utili per l’approvazione («a scrutino palese», è stata la pretesa unanime) prima della conclusione della Legislatura.

Preso atto delle argomentazioni dei sindaci, il presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau, ha ricordato che sul tema delle province regionali è stata presentata anche una proposta di legge del gruppo Art. 1 – Sdp che punta alla ricostituzione di tutte le province abrogate dal referendum e nel dichiarare il suo personale favore per l’elezione diretta dei consigli e dei presidenti delle province, ha auspicato un rapido confronto in commissione così da garantire la discussione del provvedimento in Aula, entro dicembre.

Convintamente a favore di una corsia preferenziale per la proposta di legge Meloni e più si sono dichiarati immediatamente i capigruppo: Pierfranco Zanchetta, Upc («Non si può perdere altro tempo e serve chiarezza sulla volontà politica di procedere speditamente»); Giovanni Satta, Psd’Az («la Gallura è il primo territorio che merita la restituzione immediata dell’ente soppresso da un referendum che nel Nord-Est non aveva raggiunto il quorum»); Paolo Truzzu, FdI («sosteniamo la provincia Gallura») e Giorgio Oppi, Udc («Siamo pronti a dare l’assenso per l’esame della proposta di legge in Aula anche senza il passaggio in commissione»).

Il confronto nella commissione Riforme e Autonomia, prima di una necessaria discussione interna ai gruppi, è stato invece auspicato dal capogruppo del Pd, Pietro Cocco («la Gallura non è l’unico territorio a chiedere che siano ripristinate le province regionali»); da quello di Art. 1 – Sdp, Daniele Cocco («la ricostituzione delle province è una richiesta diffusa e che deve trovare risposte perché serve superare tanto il “Cagliari centrismo” quanto il “Sassari centrismo”») e da Alessandra Zedda (Fi) che ha evidenziato però il poco tempo disposizione per procedere con la discussione e l’approvazione.

«Non metteremo ostacoli al percorso politico e istituzionale che sarà individuato», ha dichiarato, tra l’approvazione dei sindaci presenti, il capogruppo dei Riformatori sardi, Attilio Dedoni, mentre a conclusione dell’incontro, il presidente della Prima commissione, Francesco Agus (Misto, CP)  ha confermato l’impegno perché in tempi brevi il parlamentino delle riforme possa esaminare i due testi di legge sul ripristino delle amministrazioni provinciali, successivamente però alla conclusione del dibattito interno ai gruppi, così da definirne il preciso orientamento politico, e dopo le doverose valutazioni sul rispetto del dettato costituzionale in materia di riproposizione delle norme abrogate attraverso lo svolgimento di consultazioni referendarie.