22 November, 2024
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Dopo 6mila chilometri, 20 Regioni e altrettante città attraversate, la Carovana dello Sport Integrato ha portato a termine la sua lunga missione d’inclusione sociale. Lunedì pomeriggio la prestigiosa Aula Giulio Cesare, abituale sede delle riunioni dell’Assemblea Capitolina, è stata la cornice dell’evento conclusivo della kermesse targata Csen. I componenti dei 4 Equipaggi si sono ritrovati in Piazza del Campidoglio, laddove la lunga avventura era partita, e sono stati accolti con grande calore dalle autorità della capitale oltre che dai vertici nazionali Csen.

Dopo l’esecuzione solenne dell’Inno di Mameli da parte della Banda della Polizia locale di Roma, la comitiva ha preso posto nella sala Giulio Cesare. E qui, a fare gli onori di casa, è stato Enrico Stefàno, vice presidente vicario dell’Assemblea Capitolina: «Siamo orgogliosi di ospitarvi. E sono emozionato, perché iniziative come questa riempiono di gioia. Come Roma Capitale siamo ben felici di condividere con voi questi momenti e di darvi tutto il supporto necessario». Breve ma sentito l’intervento del Responsabile Csen Progetti Andrea Bruni: «Non voglio togliere spazio alle relazioni degli ospiti – ha affermato – dopo aver parlato tanto nel corso della Carovana, mi armo di carta e penna per trarre spunti dalle idee da chi ci ha seguiti». Il presidente Csen Nazionale Francesco Proietti ha invece voluto mettere al centro dell’attenzione il lavoro degli operatori sul campo: «La situazione è nelle mani soprattutto dei comitati periferici, che da anni lavorano in questo settore. Siamo un Ente pieno di risorse e talvolta ce lo dimentichiamo. Queste occasioni, invece, ci consentono di stare tutti insieme e di crescere».

Dopo i primi interventi istituzionali c’è stato spazio per i grandi protagonisti dell’evento, ovvero i quattro Equipaggi, che hanno avuto modo di rivivere le emozioni del loro viaggio e di raccontare quanto la Carovana abbia permesso di realizzare un’inclusione sociale reale grazie anche al supporto degli alunni degli istituti coinvolti nell’alternanza scuola-lavoro. Assieme a loro hanno preso la parola anche i rappresentanti delle istituzioni che hanno sposato l’iniziativa della Carovana dello Sport Integrato. A partire da Cinzia Nava, presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione Calabria, per passare poi a Sergio Cantiani, sindaco di Marsicovetere, Isabella Lettori, assessore dei Servizi sociali del comune di Brindisi, Eddy Tosi, sindaco di Vigasi, Lorenzo Lucarelli, assessore dello Sport del comune di Narni, Luca Santambrogio, sindaco di Meda e Nicola Sassu, primo cittadino di Sennori.

Il vice presidente nazionale Gianfranco Sartini ha sottolineato i notevoli traguardi raggiunti dal progetto, che ha ottenuto delle medaglie da parte del presidente della Repubblica, della Regione Emilia Romagna e della Regione Lombardia: «Dentro questa Carovana c’è un mondo strepitoso e un messaggio importantissimo che abbiamo voluto lanciare tutti assieme – ha dichiarato – il nostro intento è quello di fare rete sul sociale e sul territorio, avvicinando le persone e creando ponti».

Commoventi le parole del presidente Csen Lazio Giampiero Cantarini, che ha voluto raccontare un episodio che lo ha riguardato in prima persona: «Una mattina, su invito di Andrea Bruni, mi sono recato nel quartiere San Lorenzo di Roma, dove si teneva una manifestazione di Sport Integrato. Dopo la presentazione ufficiale ho tentato qualche approccio in campo. Poi mi si è avvicinata una bimba. Io sono una bambina disabile – ha detto – e mi pare che tu non abbia capito molto di questo gioco. Non ti preoccupare, tanto se sbagli ti applaudiamo lo stesso. L’importante è stare assieme». In quel momento ho capito cosa è l’inclusione sociale. La capitale dello sport siamo noi, e lo abbiamo mostrato a tutta l’Italia”. Henrika Zecchetti, presidente del Csen provinciale di Roma, ha poi voluto accendere un focus sulla Carta dei Valori dello Sport Integrato: «Il Comitato di Roma ha sostenuto fortemente questa nobile iniziativa che pone in primo piano l’inclusione sociale e che ha avuto un’importante cassa di risonanza nazionale. Ne approfitto per invitare tutti voi alla giornata dello sport dedicata a Mario Pappagallo, che vuole ulteriormente sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema».

Riflettori puntati, ovviamente, anche sul mondo della scuola. Nell’Aula Giulio Cesare c’è stato spazio anche per gli studenti e gli insegnanti che hanno contribuito fattivamente alla stesura della Carta dei Valori dello Sport Integrato: «I ragazzi sono stati fantastici – ha evidenziato Piera Di Nisio, insegnante dell’Istituto Tito Acerbo di Pescara – ed hanno tirato fuori tutto ciò che di bello hanno dentro. Inizialmente erano incerti e titubanti, ma poi hanno svolto un lavoro encomiabile. I ragazzi di oggi non sono aridi e non pensano solo alle tecnologie. Sono orgogliosa di loro».

Ha portato la sua preziosa testimonianza anche lo psichiatra Santo Rullo, che ha raccontato ai presenti la sua esperienza con la Nazionale Italiana dei pazienti psichiatrici, che lo scorso maggio a Roma si è laureata Campione del Mondo. Silvia Bracci, responsabile del Distretto Asl Rm 1, ha sottolineato quanto sia importante la pratica sportiva anche per la salute dei più giovani. Presente anche il mondo del pallone professionistico, con una rappresentanza dell’A.C. Chievo Verona e della Virtusvecomp (Serie C): «Stiamo imbastendo un progetto che ha a che fare con il mondo della disabilità – ha detto direttore generale Diego Campedelli – speriamo di poterlo mettere in pratica già dalla prossima stagione agonistica».

Il Vice Presidente Csen Nazionale Giuliano Clinori ha invece sottolineato il grande clima di collaborazione trovato negli istituti scolastici e delle amministrazioni locali per la diffusione dello Sport Integrato: «Questa è una rivoluzione – ha detto – tutti hanno dato la loro massima disponibilità, e solo così è stato possibile dare qualità a questo progetto. Una società che si ferma ad aspettare chi vive una situazione di disagio ci dà fiducia per il futuro. L’Ufficio Progetti Csen ha lanciato un messaggio importante all’Italia intera».

Tra le Regioni che hanno sviluppato meglio il Football Integrato c’è senz’altro la Sardegna, rappresentata nell’Aula Giulio Cesare dal presidente Francesco Corgiolu: «Siamo riusciti a organizzare due campionati regionali e questo grazie alla Regione Sardegna, che su nostra proposta ha finanziato un progetto che per due anni che ha coinvolto circa 140 atleti – ha spiegato – il grosso del lavoro, però, è stato fatto dagli educatori del territorio. Non è finita qui: dal 23 al 29 settembre, a Stintino, si terrà il Campus del Football Integrato. Ciò significa che mentre qualcuno chiede, l’Ente è già avanti e sta pianificando».

C’è stato anche l’intervento, breve ma sentito, di Andrea Borney, considerato il padre del Football Integrato: «Questo è sogno – ha detto – la Carovana rappresenta il successo di chi crede nello sport come strumento di crescita della persona».

La chiosa finale è stata affidata ancora al presidente Francesco Proietti: «Faremo il massimo per dar seguito ai progetti sullo Sport Integrato, anche se il momento è incerto sotto il profilo della politica sportiva. Ad ogni modo faremo tutto ciò che è possibile usando tutte le nostre forze. Stiamo chiedendo al Coni l’inquadramento delle attività di Sport Integrato. Oggi ci ringraziate, ma non abbiamo nessun merito. Stiamo semplicemente assecondando la vostra passione e il vostro entusiasmo».

Martedì mattina, negli impianti sportivi del Centro Italiano Paralimpico si è tenuta un’ulteriore festa di sport, con i quattro Equipaggi che si sono sfidati in un quadrangolare disputato su due campi. E’ stata, ovviamente, l’occasione per salutarsi con allegria e spiensieratezza, anche se non sono mancati interventi toccanti e spunti di riflessione. A partire da quelli offerti dal Sottosegretario di Stato Vincenzo Zoccano, che ha raccolto il libro delle sottoscrizioni alla Carta dei Valori dello Sport Integrato (giunto a 1400 firme) e ha preso l’impegno di incontrare il responsabile del progetto al fine di pianificarne la continuità: «L’Italia è il paese delle idee, dei cervelli, ma anche del cuore – ha sottolineato – può insegnare tanto al mondo intero e quello che sta facendo Csen è emblematico, perché rivela l’alto valore sociale che riveste lo Sport Integrato. Mi piace veder esibire la disabilità, perché non è una malattia ma solo condizione. Mi ha colpito la meccanica di assegnazione del ruolo, perché si basa sulle abilità. Si tratta di un esempio che tutti dovrebbero cogliere. Sono le abilità residue che ci rendono uomini e donne dignitosi all’interno di un Paese civile. Dove vive meglio una persona con disabilità viviamo meglio tutti». A cimentarsi in pantaloncini e maglietta all’interno del quadrangolare anche l’assessore dello Sport del comune di Roma Daniele Frongia: «Sono molto contento della presenza del Sottosegretario – ha esordito – ringrazio e faccio i complimenti a Csen per aver costruito un progetto importante per chi è portatore di disabilità, ma anche per i normodotati. Ricordiamoci che senza una crescita culturale da parte di tutti non si arriva da nessuna parte».

A far calare il sipario sulla Carovana dello Sport Integrato le parole del Responsabile Ufficio Progetti Andrea Bruni: «Quando tanta bella gente si incontra non è facile capire dove si andrà a finire – ha detto – il progetto è finito, e ora siamo su una grande piazza. C’è chi terrà emozioni e ricordi per sé e chi continuerà a condividere. Noi siamo tra questi ultimi. Sono molto fiducioso sul futuro di questa pratica sportiva».

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L’Equipaggio 3 della Carovana dello Sport Integrato ha vissuto oggi l’ultima tappa del suo entusiasmante viaggio. Tra Biella e Pont Saint-Martin, gli atleti della comitiva Csen hanno ricevuto un nuovo, emozionante abbraccio da parte della comunità e dell’amministrazione locali, che da diversi anni si dimostrano particolarmente sensibili ai temi dello sport e dell’integrazione sociale.

La tappa valdostana della Carovana ha vissuto un prologo ancora sul suolo piemontese. Dopo la partenza da Torino, infatti, i pulmini dell’equipaggio hanno fatto sosta a Biella per ricevere l’accoglienza dei ragazzi dell’Istituto Tecnico Commerciale “Eugenio Bolla”, il cui prezioso apporto nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro ha permesso di arricchire la Carta dei Valori dello Sport Integrato. Numerosi gli interventi durante l’incontro pubblico: a prendere la parola sono stati il vice preside Enrico Furno, la professoressa Silvia Vergnasco, responsabile del percorso di alternanza scuola-lavoro, il presidente provinciale Csen Mauro Benedetti, il presidente Csen Val d’Aosta Gianfranco Nogara e il tutor regionale Simona Barone. Tutti hanno espresso grande soddisfazione nel poter ospitare una tappa della Carovana, sottolineando inoltre la grande partecipazione d’entusiasmo da parte dei giovani studenti biellesi.

La Carovana si è, dunque, trasferita in Val d’Aosta, Regione particolarmente importante nella storia dello Sport Integrato in Italia per il suo ruolo pionieristico. Nella sede municipale di Pont Saint-Martin l’equipaggio ha ricevuto una nuova accoglienza da parte delle autorità locali. Ha portato i saluti di tutta l’amministrazione comunale l’assessore Xavier Laurenzio, quindi alcuni dei componenti della Carovana hanno illustrato nei dettagli i risvolti del progetto che sta raccogliendo consensi in tuta la Penisola. Dopo gli interventi di presentazione del Responsabile Csen Progetti Andrea Bruni e del coordinatore dell’equipaggio Maurizio Paradisi, Andrea Borney ha raccontato un interessante aneddoto sulla nascita del regolamento del Football Integrato, che affonda le sue radici in una semplice partitella in spiaggia tra amici desiderosi di includere dei portatori di disabilità. Ha quindi preso la parola Silvio Tolu, atleta di Oristano che ha vissuto l’esperienza della Carovana sia nelle vesti di arbitro che in quelle di giocatore: «Ringrazio tutti colori i quali mi hanno permesso di vivere un’esperienza di grande arricchimento», ha detto. Lo psicologo (e coordinatore della Carovana) Filippo Iacoponi ha invece sottolineato la presenza, fondamentale ai fini della riuscita del progetto, di figure educative formate sui temi dello Sport Integrato. Filippo Iacoponi ha poi messo in luce la crescente necessità di portare avanti ulteriori percorsi formativi tanto in ambito sportivo quanto in ambito scolastico. «Lo sport unisce, non divide – ha evidenziato l’atleta Helmut Costa – abbiamo l’obiettivo di scrivere un inno formato da versi composti da ciascun atleta dell’Equipaggio 3. Il titolo sarà “Barriere e Conquiste”. In questo viaggio abbiamo già abbattuto le barriere, ora non ci resta che conquistare il più possibile». Una delle anime della terza frazione della Carovana è stato senz’altro l’arbitro Fabrizio Silvestroni: «Dirigo anche partite tra normodotati, e devo dire che in nessun caso mi trasmettono le emozioni positive che invece sono in grado di regalare questi ragazzi. Uno dei tanti obiettivi di questa Carovana è quello di affinare il più possibile il regolamento del Football Integrato, in modo che sia il più possibile inclusivo oltre che appassionante per chi lo osserva dall’esterno».

La comitiva si è, dunque, trasferita nel Palasport Comunale di Pont Saint-Martin, dove, alla presenza degli studenti dell’Istituto “Eugenio Bolla” – si è tenuta l’esibizione di Football Integrato. Dopo i test di valutazione sono state formate 4 squadre, che hanno dato vita a un quadrangolare vinto in finale dalla formazione rossa su quella gialla. Al fischio finale tutti i componenti dell’Equipaggio si sono mostrati gioiosi ma, al tempo stesso, anche un pizzico malinconici per dover affrontare il termine di un’esperienza di grande crescita personale.

La Carovana dello Sport Integrato si prende qualche giorno di riposo in vista del rush finale. Il grande viaggio ripartirà dalla Sardegna, e più precisamente da Sennori (hinterland di Sassari) venerdì 3 e sabato 4 maggio.

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La Carovana dello Sport Integrato ha raccolto consensi anche in Piemonte. A Torino, sede designata per la quattordicesima tappa, gli atleti hanno ancora una volta conquistato la simpatia e la curiosità del pubblico, compiendo un nuovo importante passo verso la realizzazione dell’integrazione sociale legata allo sport.

La comitiva è stata accolta sabato pomeriggio dalle istituzioni locali. A fare gli onori di casa il tutor Enrico Filippo Franci e il coordinatore regionale (nonché Presidente Csen Piemonte) Gianluca Carcangiu, mentre il responsabile Csen Progetti Andrea Bruni ha come di consueto presentato lo spirito e gli obiettivi della Carovana a tutti i presenti. Parole d’elogio verso l’iniziativa sono arrivate da Claudio Cerrato, presidente della circoscrizione n° 4 di Torino, dal Consigliere Comunale Marco Chessa e dall’assessore allo Sport della Regione Piemonte Giovanni Maria Ferraris. Protagonisti anche i ragazzi della classe 3ª A dell’Istituto Carlo Levi di Torino, che hanno contribuito in maniera preziosa alla crescita dello Sport Integrato. Il loro percorso di alternanza scuola lavoro è stato illustrato dal rappresentante Marius Dregler e dall’insegnante Pina Grimaldi.

Durante l’evento di benvenuto sono stati registrati alcuni significativi interventi da parte degli atleti dell’Equipaggio 3. Matteo ha riavvolto il nastro partendo dall’esperienza in Lombardia e ha dichiarato: «E’ stata molto importante per noi la possibilità di coinvolgere nella gara di Football Integrato una ragazza costretta in sedia a rotelle. E’ così che si realizza veramente l’integrazione». Concetti simili li ha espressi Cristina, che ha poi voluto raccontare anche la sua personale esperienza di viaggio con la Carovana: «E’ la prima volta che trascorro così tanto tempo lontano da casa – ha evidenziato – è tutto più difficile, ma al tempo stesso è bello accettare una nuova sfida che mi permetterà di migliorare in tutto e per tutto».

Domenica pomeriggio è arrivata la tanto attesa esibizione di Football Integrato. Prima della sfida e dei test di valutazione del ruolo, il giovanissimo pubblico accorso ha potuto assistere anche a delle esibizioni di Danza Integrata proposte dalle associazioni sportive del capoluogo piemontese. Interessante inoltre la presentazione della disciplina offerta da Andrea Borney, tra i componenti dell’Equipaggio 3 e considerato tra i “padri fondatori” del regolamento del Football Integrato. Dopo di che i protagonisti sono stati gli atleti, che si sono cimentati in un nuovo “format”: non più gara secca, bensì un triangolare, che ha visto affrontarsi le squadre blu, gialle e verdi. I vincitori? Tutti, con un successo per parte!

Nella mattinata di lunedì, presso la sala stampa del Coni di Torino, si terrà l’evento formativo a beneficio dei docenti e degli operatori del settore sportivo, sociale e socio-sanitario sui temi dello Sport Integrato e sulla Carta dei Valori.

Dal Piemonte alla Lombardia: i pulmini della Carovana scaldano già i motori per la prossima tappa: quella di Pont Saint-Martin, in provincia di Aosta. Dopo il trasferimento e l’evento di benvenuto, gli atleti potranno esibirsi in una delle Regioni che hanno fatto da apripista per lo sviluppo del Football Integrato in Italia.