21 November, 2024
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Andrea Corda copia

Carbonia è uno dei dieci comuni dell’ex provincia di Carbonia Iglesias, nei quali il 5 giugno 2016, i cittadini saranno chiamati ad eleggere il nuovo sindaco e il nuovo Consiglio comunale. Dopo quella fatta con l’ex sindaco Ugo Bruno Piano, vi proponiamo oggi l’intervista ad Andrea Corda, giovane candidato della lista del movimento Unidos. 

35 anni, laureato in Scienza della comunicazione, giornalista pubblicista, Andrea Corda è alla prima esperienza politica ed elettorale. Lo ha intervistato Nadia Pische.

Nei prossimi giorni toccherà agli altri quattro candidati (a meno di sorprese degli ultimi giorni, visto che le candidature saranno presentate dalle ore 8.00 del 30º giorno – 6 maggio 2016, alle ore 12.00 del 29º giorno – 7 maggio 2016, antecedenti la data della votazione): Francesco Cicilloni, Daniela Garau, Paola Massidda e Giuseppe Casti.

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Quando mancano ormai solo 7 giorni al termine ultimo per la presentazione delle liste per l’elezione del sindaco e del Consiglio comunale, a Carbonia sono in campo ormai da tempo sei candidati alla carica di sindaco e… non c’è traccia del centrodestra.

Dalla vecchia maggioranza di centrosinistra che stravinse le elezioni al primo turno cinque anni fa, eleggendo a sindaco Giuseppe Casti, con il 62,36% dei voti, sono scaturite tre diverse proposte, con la ricandidatura del sindaco uscente e quelle dell’ex sindaco Ugo Bruno Piano e del consigliere uscente Francesco Cicilloni.

Si propongono per la prima volta il Movimento 5 Stelle, con la candidata a sindaco Paola Massidda e il movimento Unidos, fondato dal parlamentare Mauro Pili, che candida a sindaco il giornalista Andrea Corda; scendono in campo tre liste civiche che candidano a sindaco l’avvocato Daniela Garau.

In questo scenario, non c’è traccia della vecchia coalizione di centrodestra, con qualche presenza nelle diverse coalizioni, con candidati inseriti in liste civiche e, in qualche caso, in liste schierate con il centrosinistra.

Non c’è traccia, soprattutto, di Forza Italia. Il 14 marzo, il coordinatore di Forza Italia Giovani per il Sulcis, Roberto Demurtas, lanciò l’idea delle “Gazebarie” anche a Carbonia per scegliere il candidato sindaco della coalizione di centrodestra.

«Il centrodestra non ha ancora trovato il suo candidato unitario – scrisse Roberto Demurtas in una nota stampa -. Attualmente pare sia in corso una riflessione volta all’identificazione di un soggetto politico in grado di identificarsi come alternativa al dualismo venutosi a creare nel centrosinistra.»

«Così come accaduto a Roma, dove il presidente Silvio Berlusconi è sceso in campo recandosi presso i vari gazebo allestiti nella Capitale – aggiunse Roberto Demurtas -, anche per la città di Carbonia chiedo che qualsiasi persona, prima di tutto, venga scelta dai cittadini, diventando così non solo il candidato del centrodestra, ma il candidato di tutti. La voglia di partecipazione dei cittadini di Carbonia nella scelta del futuro candidato sindaco deve essere al primo posto nell’agenda politica del partito o della coalizione che si candida alla guida della città… L’attività politica dei cittadini non può risolversi in un consenso ai candidati scelti dai partiti.»

A distanza di un paio d’ore, a Roberto Demurtas, rispose il consigliere regionale Ignazio Locci, coordinatore di Forza Italia per il Sulcis Iglesiente.

«Ottimo e lodevole richiamo quello del coordinatore dei giovani di Forza Italia del Sulcis, Roberto Demurtas, il quale chiede che, in vista dell’elezione del sindaco e del rinnovo del Consiglio comunale di Carbonia, il candidato a primo cittadino per il centrodestra venga scelto passando per le “gazebarie”, così come accaduto per Roma – disse Ignazio Locci -. Ebbene, faremo esattamente come hanno indicato il presidente Silvio Berlusconi e il coordinatore della Sardegna Ugo Cappellacci: sceglieremo il miglior candidato possibile da presentare al nostro elettorato (se donna, anche meglio), affinché rappresenti non soltanto il centrodestra, ma tutti i cittadini. E naturalmente lo faremo coinvolgendo la popolazione di Carbonia attraverso le “gazebarie”.»

Sono trascorsi 46 giorni, ne mancano solo 7, come già sottolineato, alla presentazione delle liste, ma delle “gazebarie” nessuno ha più parlato e, soprattutto, di liste di Forza Italia e degli altri partiti del centrodestra, non c’è traccia. Ancora una volta, dunque, il centrodestra a Carbonia fa un grande regalo ad un centrosinistra lacerato dalle divisioni interne, nelle quali, viceversa, cercherà di infilarsi il Movimento 5 Stelle, per “espugnare” quella che molti definiscono una delle ultime “roccaforti” rosse, da sempre amministrata dalla Sinistra.

Municipio e via Manno 0

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Carbonia è uno dei dieci comuni dell’ex provincia di Carbonia Iglesias, nei quali il 5 giugno 2016, i cittadini saranno chiamati ad eleggere il nuovo sindaco e il nuovo Consiglio comunale. A partire da oggi, proponiamo le interviste ai candidati alla carica di sindaco, uno spazio di 10 minuti ciascuno, nei quali verranno esposti progetti politico-amministrativi e principali linee programmatiche per l’amministrazione della città nei prossimi cinque anni.

Iniziamo questa serie di interviste, con Ugo Bruno Piano, 66 anni, già sindaco di Carbonia dal 1983 al 1990. Nei prossimi giorni toccherà agli altri cinque candidati (a meno di sorprese degli ultimi giorni, visto che le candidature saranno presentate dalle ore 8.00 del 30º giorno – 6 maggio 2016, alle ore 12.00 del 29º giorno – 7 maggio 2016, antecedenti la data della votazione): Francesco Cicilloni, Daniela Garau, Andrea Corda, Paola Massidda e Giuseppe Casti.

Ugo Piano 9

 

 

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Questo pomeriggio, la Piazza Anfiteatro, a Carbonia, ha ospitato una manifestazione «contro le lobby che stanno chiudendo il Sulcis», organizzata dal gruppo Unidos che ha il suo leader nel parlamentare Mauro Pili. Nel corso della manifestazione è stata avviata la class action contro le bollette Enel.

Alle 17.30 Luciano La Mantia, leader locale del gruppo Unidos fondato da Mauro Pili, presenta al pubblico di Carbonia presente, il candidato a sindaco Andrea Corda.

Poche parole e lascia il microfono al giovane che con entusiasmo inizia a parlare raccogliendo da subito numerosi consensi.

Uno stralcio del suo discorso…

«Carbonia è una città che perde giovani, il 25% della popolazione è sopra i 60… Carbonia è una città che presenta criticità…

Noi vogliamo dare un segnale di speranza… io non voglio essere un sindaco che sta dentro l’ufficio, voglio stare in mezzo a voi, voglio stare tra la gente!

Forse non lo sapete ma da quest’anno il sindaco di Carbonia sarà anche il presidente della rete urbana e si ritroverà a coordinare 20 comuni… dovrà avere un’ottica sovracomunale…

Io per terminare il mio programma aspetto i vostri suggerimenti…

Io voglio essere un sindaco che salvaguarda questi posti di lavoro… Alcoa, ex Ila, Eurallumina, ma allo stesso tempo voglioproporre qualcosa in alternativa. La città muore, al centro ci sono almeno 27 serrande abbassate…e lo sono perchè tanti lavoratori hanno perso il posto…

Occorre diversificare il settore… Sapete che di tutti i turisti che vengono in Sardegna solo il 2% arriva nel Sulcis Iglesiente…

Dobbiamo imparare a salvaguardare il turismo… non solo quello balneare, ma anche quello architettonico e archeologico…senza parlare poi delle tante terre che qui intorno potrebbero essere coltivate e dar così il via alla filiera corta con un abbattimento dei prezzi dei prodotti che guadagnerebbero anche in qualità…»

Il candidato poi prosegue parlando del centro intermodale, “cattedrale del deserto”, inadeguato e poco attrezzato, senza servizi igienici o box informazioni turistiche e ancora di come si potrebbero proporre al centro parcheggi con disco orario per un ricambio più equo delle automobili.

Quindi conclude il suo discorso ribadendo che il suo programma deve essere concordato e compartecipato con i cittadini «Non vi prometto posti di lavoro ma… ci metterò il cuore!»

Numerosi applausi che lo accompagnano nel lasciar il posto al deputato Mauro Pili.

Anche l’ex sindaco di Iglesias, nato a Carbonia 49 anni fa, precisa che vuole assolutamente che si salvino i posti di lavoro nel polo industriale di Portoscuso… chiede un applauso per gli operai di Ottana, perché «la lotta non è solo per loro ma per tutti. La solidarietà sta nel non chiudere iniziando a costruire qualcosa di nuovo, continuiamo a vivere di indennizzi… ma noi vogliamo essere liberi, senza ricatti e senza condizionamenti. Vogliamo una città che da grigia diventi a colori!»

Affronta poi il problema bollette Enel che hanno sforato e per cui la classe politica non ha fatto niente e passa quindi a rimarcare l’importanza di andare a votare per “le trivelle”.

Facciamo vedere una Sardegna che non china il capo, cerchiamo di reagire… noi andremo in giro a testa alta, con la schiena dritta, a viso aperto per dare un segnale chiaro e per ridare ai cittadini di Carbonia il ruolo da protagonisti… ormai perso da tempo.

La serata si conclude con i saluti e i ringraziamenti di Luciano La Mantia mentre il pubblico si avvicina al banchetto predisposto per raccogliere le adesioni per la “class action”.

Di seguito alcuni scatti della serata…

Nadia Pische

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Andrea Corda pestelli Andrea Corda foto pestelli

Dopo aver ottenuto il Premio Spadolini, Andrea Corda qualche giorno fa ha ricevuto un nuovo prestigioso riconoscimento.
Il Centro Studi sul giornalismo Gino Pestelli di Torino ha premiato la sua tesi di dottorato in Storia del giornalismo, elaborata e discussa con la prof.ssa Laura Pisano, dal titolo “Il giornalismo in Sardegna dall’istituzione della Regione Autonoma ai giorni nostri. Tra conservazione e innovazione”.

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Si è svolta questa mattina, nella sala del Gonfalone di palazzo Panciatichi, sede del Consiglio regionale della Toscana, la cerimonia di consegna dei riconoscimenti ai vincitori della XIX edizione del Premio Spadolini Nuova Antologia, riservato a tesi di laurea specialistica e di dottorato su un tema relativo alla storia politica e culturale dell’Italia contemporanea (‘800 – ‘900).

Il premio è stato assegnato ad Andrea Corda (originario di Carbonia), Gianluigi di Giangirolamo, Giorgio Lucaroni, Giulia Medas, Ignazio Veca, Giulia Dodi e da Salvatore La Lota di Blasi. A consegnare i premi è stato il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Eugenio Giani.

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Andrea Corda