22 December, 2024
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Prima il tumore al seno, la chemioterapia, la disperazione e il rischio di non farcela. Poi la guarigione, la ricostruzione e infine la nascita di una splendida bambina. È una storia a lieto fine quella di Giorgia Sanna, 35 anni, del marito Mauro Frau, 36, e della piccola Margherita.

Lei, Giorgia, è una paziente del professor Andrea Figus, direttore della Chirurgia Plastica e Microchirurgia del Policlinico Duilio Casula. «A febbraio del 2017racconta la donnami sono accorta di avere un nodulo al seno, è iniziato tutto da lì».

Nell’aprile di quell’anno viene operata la prima volta con una quadrantectomia, seguita da radioterapia. «In quei giornispiega decido di sottopormi a un test genetico dove viene evidenziata una mutazione del gene BRCA 1, che aumenta il rischio dell’80% di sviluppare tumore mammario durante tutto l’arco della vita. Per questo motivo, dopo averci pensato su, opto per una mastectomia profilattica bilaterale, trovando però difficoltà per l’intervento di ricostruzione, in quanto qua a Cagliari mi veniva proposta solamente la ricostruzione con le protesi».

È in quel momento che le strade di Giorgia e del professor Figus si incrociano. «L’ho conosciuto dice ancora la donnae con lui ho avuto la possibilità di poter fare un altro tipo di intervento che mi avrebbe permesso in un unico tempo di ridurre i rischi dovuti all’inserimento della protesi in una mammella irradiata». L’operazione eseguita dal professore si basa sulla ricostruzione attraverso i tessuti dello stesso paziente, senza l’utilizzo di protesi.

«L’anno scorsospiega professor Andrea Figus una volta completato il ciclo di radioterapia, Giorgia è stata sottoposta a un intervento durato 8 ore: le sono state asportate le ghiandole mammarie e contestualmente è stato prelevato il tessuto dall’interno delle cosce (PAP flap bilaterale) per poi ricostruire entrambi i seni, con un risultato positivo sia dal punto di vista clinico sia estetico.»

È stata una dura prova per la giovane coppia: hanno condiviso paure, incertezze, dolori ma insieme sono riusciti a superarla.

Il 30 ottobre del 2020 la nascita di Margherita. Papà Mauro racconta: «Si prospettava l’eventualità dell’ovariectomia, uno degli interventi da mettere in atto per la profilassi e per evitare l’insorgenza di nuovi tumori. Purtroppo la mutazione espone a una probabilità maggiore di un’insorgenza di tumori a carico dell’ovaio. Avevamo una finestra di tempo molto ristretta e fortunatamente lei è arrivata, non si è fatta attendere».

Il professor Andrea Figus è felice: «È una bella storia che aiuta le persone ad avere fiducia nel futuro e nella medicina. Anche in una situazione di grande difficoltà come questa, pur dovendosi sottoporre a cure e terapie impegnative è bello guardare al domani».

 

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La struttura complessa di Chirurgia Plastica e Microchirurgia del Policlinico Duilio Casula, diretta dal professor Andrea Figus è leader della tecnica innovativa contro il tumore al seno, con la nuova frontiera della ricostruzione “Pap flap” e “Diep flap”, cioè con il prelievo di lembi dalle cosce e dall’addome.

Il professor Andrea Figus in questi giorni si trova a Bologna, invitato al Congresso Mondiale di Microchirurgia proprio per presentare i risultati ottenuti con questa tipologia di intervento.

«Ad aprile ci hanno invitato in Danimarca presso la Società Danese di Microchirurgia – spiega il professor Andrea Figus – a maggio nel prestigioso teatro della Oxford University in Inghilterra: c’è grande interesse per i successi ottenuti nella ricostruzione mammaria microchirugica in particolare con il lembo “pap”, tecnica innovativa nella quale la AOU di Cagliari è capofila in Italia e tra i centri più conosciuti in Europa.»

Attiva ufficialmente da febbraio, la Struttura Complessa di Chirurgia Plastica e Microchirurgia si sta affermando in Sardegna e rappresenta ormai una realtà nel panorama nazionale ed internazionale della chirurgia ricostruttiva.

«Il servizio di Chirurgia Plastica Ricostruttiva del Policlinico – dice ancora professor Andrea Figus – offre in maniera costante e routinaria, la possibilità di avvalersi delle più moderne tecniche microchirurgiche ampliando le possibilità ricostruttive per le pazienti affette da tumore mammario e di altri distretti come quello testa-collo e degli arti  attraverso la collaborazione con le altre discipline chirurgiche, anche degli altri ospedali cagliaritani.»

Negli ultimi due anni sono stati eseguiti più di 140 interventi complessi con lembi microchirurgici, un numero altamente significativo per un centro appena costituito, che lo mette al livello dei principali centri di microchirurgia in Italia.

«In particolare – prosegue professor Andrea Figus – la ricostruzione mammaria effettuata con il prelievo di lembi di tessuto (grasso e pelle) dall’interno delle cosce (PAP) o dall’addome (DIEP) delle pazienti e trasferiti nella regione mammaria per ricostruire il seno, rappresenta una delle possibilità ricostruttive per la quale la Chirurgia Plastica della Aou di Cagliari è diventata un punto di riferimento nazionale attraendo pazienti dalla Penisola. Alla AOU di Cagliari le pazienti con diagnosi di tumore al seno possono essere trattate, all’interno di un percorso terapeutico, da un team multidisciplinare ricevendo una ricostruzione ritagliata su misura in base a caratteristiche personali, storia clinica e necessità. La ricostruzione mammaria è possibile sia contemporaneamente alla rimozione del tumore (ricostruzione immediata), sia nel caso non sia stata eseguita precedentemente (ricostruzione differita) o nei casi di fallimento o insoddisfazione dopo ricostruzioni con dispositivi protesici (ricostruzione secondaria).»

Un servizio conclude il direttore della Chirurgia plastica del Policlinico che «è oggi in grado di migliorare la qualità di vita delle pazienti con tumore mammario, rispondendo ad un’esigenza di buona sanità che consente alle donne della nostra regione di evitare viaggi impegnativi alla ricerca di trattamenti ricostruttivi costosi al di fuori dei confini regionali».

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Sono stati eseguiti, per la prima volta in Italia, a Cagliari, dal servizio di Chirurgia Plastica e Microchirurgia del professor Andrea Figus del Policlinico Duilio Casula, due interventi di microchirurgia ricostruttiva del seno utilizzando contemporaneamente due lembi di tessuto (grasso e pelle) prelevati dall’interno delle cosce (PAP flap) delle pazienti e trasferiti, uniti insieme, nella regione mammaria per ricostruire un solo seno. Interventi che portano il servizio di Chirurgia Plastica e Microchirurgia della Azienda ospedaliero universitaria (Aou) di Cagliari in prima linea in Italia nella ricostruzione mammaria grazie alle innovative tecniche microchirurgiche, che ampliano le possibilità ricostruttive per le pazienti affette da tumore mammario.

La novità principale di questo tipo di interventi è che questi tessuti, dopo il trasferimento, restano vitali grazie al fatto che, lasciando intatti i muscoli, il chirurgo li preleva con un’arteria e una vena, del calibro di circa 2mm, che vengono anastomizzate, sotto il microscopio, con le arterie e le vene che passano vicino allo sterno. Sono stati utilizzati due lembi prelevati da entrambe le cosce per ricostruire un solo seno in ciascuna delle due pazienti. Entrambe le donne operate erano molto magre e avevano subito una mastectomia seguita da chemioterapia e radioterapia. 

Una ricostruzione con impianto protesico era fallita in precedenza e le possibilità ricostruttive erano limitatissime considerando le dimensioni del seno controlaterale. «Abbiamo valutato insieme alle pazienti – spiega professor Figus – soluzioni che potessero offrire una ricostruzione duratura ed un risultato soddisfacente e abbiamo optato per una ricostruzione nuova e complessa ma che, vista la nostra esperienza, abbiamo potuto eseguire con successo e sicurezza a Cagliari, per la prima volta in Italia».

A circa due mesi dall’intervento, le pazienti stanno bene e stanno ritornando velocemente alla loro vita quotidiana con grande soddisfazione. La microchirurgia ricostruttiva della Aou di Cagliari, in poco tempo, si sta affermando come uno dei servizi di eccellenza della sanità in Sardegna. La sua attività è unica nel suo genere e collabora con tutte le altre discipline chirurgiche, prime fra tutte la Otorinolaringoiatria e la Chirurgia Generale. In meno di 11 mesi sono stati eseguiti 54 interventi complessi con lembi microchirurgici, un numero altamente significativo per un centro Italiano appena costituito, che oggi grazie alla collaborazione con i reparti diretti da Roberto Puxeddu e Pietro Giorgio Calò sono diventati interventi di routine che portano la AOUCA ad essere un punto di riferimento in Sardegna per la ricostruzione della testa e del collo e della mammella.

«Oggi – dice ancora Andrea Figus – la chirurgia oncologica e la chirurgia traumatologica non possono prescindere dalla ricostruzione ed avere in Sardegna un centro di eccellenza che consente di offrire tutte le opzioni ricostruttive disponibili nel settore offre ai cittadini una opportunità di migliorare la qualità di vita associata alla sicurezza del trattamento oncologico». Questo, conclude, «è un passo concreto per rispondere alle esigenze dei pazienti sardi affetti da tumore mammario e della testa e del collo, che non devono essere costretti a ricercare trattamenti ricostruttivi costosi e difficili da affrontare al di fuori della Sardegna.»