21 November, 2024
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Sabato 11 marzo, a Carbonia, si terrà un evento dedicato alla lotta alla mafia con la speciale partecipazione di Giuseppe Lumia, ex presidente di Commissione parlamentare antimafia, organizzato dai Giovani democratici.
«Come Giovani Democratici del Sulcis Iglesiente abbiamo molto a cuore questo tema e abbiamo il piacere di trasferire sul territorio le conoscenze di un grandissimo esperto che ci racconterà quali sono le “armi” che lo Stato ha a disposizione per combattere la mafiasi legge in una nota -. Ci affiancheranno Andrea Frailis come moderatore e Pietro Morittu, sindaco di Carbonia. Sarà un’occasione per confrontarci sulla criminalità organizzata e per analizzare la complessità di questo fenomeno, non mancheranno momenti interattivi nei quali il pubblico sarà coinvolto in prima persona nel dibattito semplicemente utilizzando il proprio smartphone.»

Il circolo culturale Soci Euralcoop, in piazza Marmilla, a Carbonia, ha ospitato ieri sera un dibattito sulla transizione energetica per l’ambiente ed il lavoro, organizzato dal Partito Democratico del Sulcis Iglesiente.

In oltre 4 ore di dibattito, si è parlato di energie rinnovabili come un bene per la comunità da sottrarre alla speculazione; comunità energetiche; metano nella transizione; problematiche legate alla chiusura della Centrale Grazia Deledda che Enel non intende riconvertire; il Piano per la giusta transizione. 

Il dibattito, coordinato da Giorgia Meli, assessore della Cultura del comune di Carbonia, è stato introdotto da Daniele Reginali, segretario della federazione e dal sindaco Pietro Morittu.

Dopo la relazione di Alfonso Damiano, professore ordinario del Dipartimento di Ingegneria elettrica ed elettronica dell’Università di Cagliari, sono intervenuti Claudio Atzori, presidente della Lega delle cooperative, che ha illustrato le iniziative in corso per le comunità energetiche; Samuele Piddiu, segretario regionale della Cgil; Salvatore Vincis, segretario territoriale Cisl; Fabrizio Floris, lavoratore della Portovesme srl; Alessio Dessì, ingegnere industriale; Pietro Cocco, sindaco di Gonnesa; Giacomo Guadagnini, consigliere comunale di Carbonia e consigliere d’amministrazione del Consorzio industriale; Piero Comandini, consigliere regionale; Alberto Bionducci, ingegnere, già direttore di una centrale elettrica a Portovesme; Emanuele Madeddu, segretario territoriale Filctem Cgil; Roberto Forresu, segretario regionale Fiom Cgil; Francesco Garau, segretario regionale Filctem Cgil.
Hanno concluso gli interventi, il deputato Andrea Frailis ed il senatore Gianni Marilotti, prima delle conclusioni di Tore Cherchi.

La posizione del PD sulle materie trattate, può essere così sintetizzata, come riportato in un documento:
• Piena condivisione dello sviluppo delle energie rinnovabili. Le Istituzioni, a partire dal Governo e dalla Regione, devono garantire che sole, vento, acqua, territorio e paesaggio siano considerati come beni della collettività per il suo benessere sociale e non come merci per la speculazione a profitto di pochi gruppi, come, spesso, attualmente accade.
• Sostegno alle comunità energetiche. Queste costituiscono una modalità di utilizzazione delle energie rinnovabili con effetti economici molto positivi sui cittadini. I Comuni devono dare impulso alla loro organizzazione.
• Agire per soddisfare interamente con fonti rinnovabili l’intero fabbisogno energetico pubblico a partire da quelli dei Comuni.
• Programmare i grandi impianti di energia rinnovabile in funzione degli interessi economici e sociali della collettività cioè cambiare metodo rispetto all’attuale mercato selvaggio.
• La filiera dell’idrogeno sia sviluppata nel Sulcis. Anche Enel vi abbia un ruolo attivo.
• Il gas naturale liquefatto nella transizione energetica è indispensabile. Senza la disponibilità del GNL, aziende rilevanti sono destinate alla chiusura e la già pesante situazione sociale si aggraverà.
• La sicurezza degli impianti per il GNL deve essere sempre ricercata. Per questo fine, sono indispensabili valutazioni pubbliche e trasparenti delle soluzioni più idonee, come del resto prevedono le leggi e come si è fatto in altre parti d’Italia e di Europa. In ogni sede devono esserci atteggiamenti responsabili e costruttivi.
• Il Governo e la Regione impediscano che l’Enel chiuda la centrale e scappi. il problema non si risolve accompagnando alla pensione gli attuali dipendenti e costruendo un parco batterie. Altrove, anche in Sardegna, le aziende elettriche, quando chiudono un impianto a carbone, propongono investimenti per la riconversione a gas. In altri casi nazionali ed
europei, sviluppano la filiera energia rinnovabile/idrogeno.
• Nella situazione di alti prezzi dell’energia cittadini ed imprese soffrono mentre le aziende energetiche italiane, comprese Enel e Eni, realizzano extra profitti stimati in 26 miliardi euro. Governo e Parlamento agiscano per risolvere la situazione della Portovesme che assicura il lavoro a 1500 persone non dimenticando che Enel ha nel Sulcis la sua più grande centrale eolica.

• Si denuncia, una volta di più, il grave ritardo nella predisposizione del “Piano territoriale per la giusta transizione” per il quale l’Unione Europea ha messo a disposizione centinaia di milioni di euro di finanziamenti. La Regione è perfettamente latitante.
La Giunta regionale guidata dal presidente Solinas si è rivelata incapace di affrontare questioni cruciali come la transizione energetica, il piano per la giusta transizione, il piano nazionale di ripresa e resilienza. Ha abbandonato il piano Sulcis. Nel vuoto di iniziative della Giunta regionale, è necessaria una forte iniziativa politica e sociale nel territorio. Un ruolo cruciale di progettazione del futuro e di guida unitaria spetta alle Amministrazioni locali in raccordo con le organizzazioni sociali a partire da sindacati.
Il Partito Democratico, direttamente e attraverso sindaci e amministratori, parlamentari e consiglieri regionali, agirà ricercando l’unità con l’insieme delle forze che vogliono contribuire seriamente ad affrontare questioni cruciali come la transizione energetica, a difendere le aziende pesantemente colpite da una congiuntura dei prezzi alti dell’energia e a cogliere le opportunità offerte dal Piano nazionale di ripresa e resilienza e dal Fondo per la giusta transizione.

 

 

Stamane, nella Caserma “Trieste”, sede della Scuola allievi carabinieri di Iglesias, alla presenza del comandante delle Scuole dell’Arma dei carabinieri, generale di Corpo d’Armata Adolfo Fischione, ha avuto luogo la cerimonia di intitolazione dell’Aula magna dell’Istituto in memoria del carabiniere scelto Vittorio Iacovacci, barbaramente ucciso in Goma (Repubblica Democratica del Congo) mentre tentava di difendere l’ambasciatore Luca Attanasio, anch’egli caduto insieme all’autista congolese, durante un agguato teso da uno dei gruppi criminali che gravitano nella regione del nord-est del paese africano.
Nel pieno rispetto delle norme sanitarie che impongono, in questo periodo, prudenti misure anti Covid, il solenne evento si è svolto rispettando i necessari distanziamenti, assolutamente in forma statica, alla presenza delle autorità regionali e provinciali dell’Isola e con gli Allievi in collegamento video dalle loro aule.
Sono intervenuti, oltre al comandante delle Scuole dell’Arma dei carabinieri, generale di Corpo d’Armata Adolfo Fischione, l’assessore dei LL. PP. della Regione Sardegna, on. Aldo Salaris in rappresentanza del Presidente, il prefetto di Cagliari S.E. Gianfranco Tomao, gli onorevoli Andrea Frailis e Massimo Deidda, il sindaco di Iglesias Mauro Usai, il questore di Cagliari dott. Paolo Rossi, il comandante della Legione Carabinieri Sardegna Generale di Brigata Francesco Gargaro, il Comandante provinciale dei carabinieri di Cagliari colonnello Cesario Totaro, oltre a varie autorità civili e militari nonché una rappresentanza del Quadro permanente, del Co.I.R. Scuole e del Co.Ba.R. della stessa Scuola allievi.
Particolarmente significativa è stata la presenza dei numerosi familiari del carabiniere Vittorio Iacovacci, ovvero la sorella Alessia ed il fratello Dario con i rispettivi congiunti e figlioletti, e la fidanzata Domenica Benedetto. Avrebbero voluto partecipare anche i genitori Angela e Marcello Iacovacci, rispettivamente madre e padre del militare, impossibilitati loro malgrado a presenziare.

Il comandante della Scuola allievi di Iglesias, colonnello Andrea Desideri, oltre a descrivere le brillanti qualità, che già si palesavano, del carabiniere Vittorio Iacovacci “Allievo”, per come i suoi istruttori lo ricordano con affetto e ammirazione, quando, pochi anni fa, aveva frequentato il corso ad Iglesias, ha sottolineato che: «L’intitolazione dell’Aula Magna, quale luogo di massimo ritrovo sia del personale del Quadro permanente sia degli allievi, vuole conseguire l’obbiettivo di non voler disperdere e vanificare, nel culto della memoria, le elevate virtù militari incarnate dal giovane Vittorio, che con abnegazione e coraggio ha servito il nostro Paese sino all’estremo sacrificio della propria vita».
Il comandante delle Scuole dell’Arma dei carabinieri, generale di Corpo d’Armata Adolfo Fischione, nel suo breve intervento, ha voluto sottolineare l’eroismo del carabiniere Vittorio Iacovacci nel fare il proprio dovere e ha ricordato che il giovane è l’esempio più alto «dell’intimo convincimento a cui deve ispirarsi ogni carabiniere perseguendo la cosciente consapevolezza di impegnarsi ogni giorno nel proprio agire quotidiano».
Particolarmente toccanti sono stati i momenti in cui la sorella Alessia ha scoperto la targa e il breve ricordo della fidanzata del giovane carabiniere, Domenica, che ha anche sottolineato, rivolgendosi ai carabinieri che sono presenti e che, in futuro, svolgeranno i corsi in questa Scuola «tutti possono seguire la strada dell’impegno tracciata da Vittorio credendo fermamente in quello che si fa e giurando col cuore fedeltà alla Patria».
La commemorazione è stata fortemente voluta dal comandante della Scuola quale sentito tributo sotteso a ricordare il militare scomparso anche per infondere e rafforzare nelle future generazioni dei giovani allievi, che si avvicenderanno presso questo Istituto di formazione, il giusto sentimento di appartenenza all’Arma dei carabinieri, attraverso la trasmissione tangibile delle tradizioni etiche e storiche e attraverso la valorizzazione dei concetti di “missione” e “impegno” cui gli stessi saranno chiamati ad ispirarsi per non disperdere il fulgido esempio di coraggio e di totale abnegazione del giovane e valoroso carabiniere Vittorio Iacovacci.

Stamane l’ex procuratore Capo presso la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari, dott. Ettore Angioni, ha tenuto un’interessantissima conferenza presso l’Aula Magna della Scuola allievi carabinieri di Iglesias agli allievi del 1° Ciclo semestrale del 140° Corso formativo per carabinieri effettivi, intitolato quest’anno alla memoria del Car. M.O.V.M. Alberto La Rocca.
Alla conferenza, dal tema “Storie e caratteristiche della criminalità sarda dalle bardane ai sequestri di persona”, hanno partecipato, oltre ai 257 allievi carabinieri, numerose autorità civili, Politiche e Militari tra cui gli onorevoli Salvatore Deidda ed Andrea Frailis, membri della Commissione Difesa della Camera dei deputati che “provenivano appositamente da Roma per parteciparvi” nonché l’onorevole Ettore Pais presidente del Consiglio regionale della Sardegna, il dott. Salvatore Gullotta ex prefetto di Cagliari, il dott. Paolo De Angelis procuratore Capo presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Cagliari, Mauro Usai sindaco di Iglesias, il generale di divisione Francesco Olla comandante militare della Regione Sardegna, il colonnello Luca Rollo comandante del 1° Reggimento corazzato di Teulada, il generale di Brigata Giovanni Fiorilla ufficiale dei carabinieri in congedo, il colonnello Antonio Casu ispettore regionale dell’Associazione nazionale carabinieri, oltre a numerosi altri ospiti ed accompagnatori delle Autorità suddette.
La conferenza tenuta dal dottor Ettore Angioni, fortemente voluta dal Comandante della Scuola allievi carabinieri di Iglesias, colonnello Andrea Desideri, alla quale ha assistito anche il Comandante della Legione allievi di Roma, Generale di Brigata Michele Sirimarco con una rappresentanza del Coir Scuole, fa parte di un più ampio programma di incontri, dibattiti, conferenze tenute da magistrati, avvocati, professionisti del Diritto, personalità del mondo giuridico e istituzionale su diversi temi di rilevanza professionale dedicati agli allievi allo scopo di integrare la loro preparazione invitando ed ospitando presso la Scuola le personalità del mondo civile che hanno accettato con entusiasmo di aiutare a completare, così, una preparazione sempre più completa ed attagliata per i giovani carabinieri di domani.

In questo specifico incontro, gli allievi della Scuola carabinieri di Iglesias hanno potuto interloquire con un magistrato che è stato in prima linea nella lotta alla criminalità sarda, soprattutto in materia di sequestri di persona, proprio durante gli anni in cui il fenomeno criminale, con la cosiddetta “Anonima Sarda”, aveva raggiunto i suoi livelli più efferati.
Il dott. Ettore Angioni, infatti, nella sua cinquantennale carriera in magistratura, si è occupato dei più eclatanti episodi relativi ai sequestri in Sardegna, che soprattutto negli anni ‘70 e ‘80 hanno fatto registrare una recrudescenza di questo fenomeno criminale portandolo agli onori della cronaca nazionale (nel decennio sono stati effettuati circa 114 sequestri di persona tra tentati e consumati).
Il dott. Ettore Angioni, durante la sua disamina, ha analizzato la storia della criminalità sarda dalle prime “Bardane”, all’evoluzione sfociata nei furti di bestiame e negli assalti stradali alle corriere e alle autovetture sino all’apice dei sequestri di persona. L’alto magistrato, oltre ad essere stato il Pubblico ministero che ha assunto l’accusa nei processi della cosiddetta “Superanonima Sarda”, ha altresì pubblicato una collana di libri su questo pezzo di storia sarda particolarmente cruento, difficile e doloroso soprattutto perché numerose persone sequestrate non sono mai ritornate a casa.
Particolarmente apprezzata, inoltre, è stata la vicinanza dei due parlamentari Sardi l’on. Salvatore Deidda e l’on. Andrea Frailis che nonostante gli impegni istituzionali hanno partecipato con vivo interesse alla conferenza e si sono intrattenuti con il relatore, il comandante della Legione allievi, generale di Brigata Michele Sirimarco, il comandante della Scuola allievi, colonnello Andrea Desideri, e con tutto il personale della Scuola e con gli ospiti intervenuti.
Michele Sirimarco ed il comandante della Scuola allievi carabinieri di Iglesias, colonnello Andrea Desideri, hanno ringraziato il dott. Ettore Angioni per la disponibilità, l’alto valore dell’intervento e la vicinanza all’Arma, facendogli omaggio, quale storico, del Numero Unico del Bicentenario della Storia dell’Arma dei carabinieri.

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«Con l’annunciata liquidazione di Air Italy, ancora una volta la questione trasporti da e per la Sardegna diventa emergenza drammatica da affrontare con urgenza e soluzioni certe, viste anche le imminenti scadenze delle convenzioni attualmente in vigore, sia per la continuità territoriale aerea (16 aprile) che per quella marittima (24 luglio).»

E’ quanto ha dichiarato Serafina Mascia, presidente nazionale della FASI, Federazione delle Associazioni Sarde in Italia, richiamando l’attualità e concretezza del convegno organizzato a Saronno per sabato 15 febbraio, alle ore 14,30, presso l’Hotel La Rotonda. Sarà una occasione di confronto e di analisi sulla questione della continuità territoriale, tra i sardi emigrati, esperti, imprenditori del turismo e dei trasporti, rappresentanti del Governo, del Parlamento e della Regione.

«Ci auguriamo vivamente ha aggiunto Serafina Mascia – che l’incontro di ieri a Bruxelles del presidente della Regione Solinas con la Commissione Trasporti della UE possa produrre risultati concreti e positivi in tempi rapidi.»

“Continuità territoriale per la Sardegna. L’impegno degli emigrati sardi in Italia”: questo il tema a centro del convegno di Saronno, a cui è stata confermata la partecipazione di Alessandra Zedda, vice presidente Giunta Regione Autonoma della Sardegna e di Salvatore Margiotta, sottosegretario di Stato al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. I lavori si apriranno con i saluti di Serafina Mascia, presidente FASI, Luciano Aru, presidente del Circolo di Saronno e di Alessandro Fagioli, sndaco di Saronno. Sono previsti quindi gli interventi di Tonino Mulas, responsabile trasporti FASI; Gianfranco Fancello, docente di Sistemi dei Trasporti facoltà di Ingegneria, Università di Cagliari su “Modelli di continuità nell’Unione Europea”; Michele Cossa, presidente Commissione Insularità, Consiglio regionale della Sardegna su“Il principio di insularità nella Costituzione”; Paolo Manca, Presidente Federalberghi della Sardegna su “Continuità territoriale e turismo”; Andrea Frailis, Gruppo PD – Camera dei deputati su legge sulla continuità su ”Proposta di legge sulla continuità”; Gianni Marilotti, Gruppo 5 Stelle Senato della Repubblica su “Svantaggi dell’insularità e continuità territoriale”; Roberto Patrizi, Tirrenia; Ermanno Sereni, Sardinia Ferries; Laura Nadalini, Grandi Navi Veloci e Eleni Valoglou, Grimaldi.

Sono 700.000 circa i sardi che vivono con le loro famiglie nella penisola italiana e la questione dei collegamenti con l’isola è al centro dei loro interessi, per questo sono particolarmente sensibili alla questione della Continuità Territoriale e alla condizione di insularità della Sardegna: è una questione che interessa lo sviluppo infrastrutturale ed economico dell’isola e, a livello europeo, il principio di coesione.

«Il diritto alla mobilità dei sardi residenti, in primis – ha sottolineato Tonino Mulas, responsabile trasporti FASI – ma occorre affrontare e risolvere anche lo svantaggio dei sardi emigrati e di tutti coloro che vogliono raggiungere la Sardegna, oltre che per il trasporto delle merci. Richiediamo, pertanto, la massima attenzione della Regione e del Governo Nazionale affinché i sardi emigrati e le loro famiglie siano compresi nella fruizione della continuità territoriale marittima, come avviene attualmente.»

«Per il rinnovo della continuità aerea – ha aggiunto – la FASI resta del parere che la “continuità per tutti” sia la soluzione migliore per incoraggiare anche i segmenti di turismo ambientale e non solo balneare, dentro una riconversione “green”, in linea con la nuova idea di sviluppo della Commissione Ursula von der Leyen. Come pure resta importante la tanto disattesa CT2: la Sardegna è assolutamente sguarnita di voli da numerose regioni di interesse per gli operatori economici sardi, per gli studenti sardi fuori sede e per la presenza di comunità sarde. Per il rinnovo continuità marittima, siamo convinti che mantenere tutte le rotte attuali (Arbatax compresa) a prezzi calmierati sia vitale per la Sardegna.»

La scadenza del 24 luglio è vicina e taglia in due l’alta stagione turistica: la FASI chiede che il governo, per motivi di emergenza stagionale, possa ottenere dall’Unione Europea una proroga adeguata fino alla operatività del nuovo bando. La stesura della nuova convenzione dovrà coinvolgere la Regione Sardegna e con essa le forze politiche, sociali ed economiche dell’isola.

Bisogna anche prevedere (nell’ambito dell’utilizzo dei fondi europei per le politiche di riconversione ambientale) misure concrete per non far ricadere ulteriormente sul costo dei biglietti e del trasporto merci il nuovo obbligo europeo di sostituzione dei carburanti più inquinanti.

«La continuità marittima – ha detto ancora Tonino Mulas – è stata da sempre oggetto di lotta, è ancora oggi la più utilizzata per i rientri estivi e festivi dei sardi emigrati e delle loro famiglie. Ricordiamo che il contributo dei sardi emigrati, in termini economici, alla terra di origine continua in particolare con le ristrutturazioni delle seconde case nelle zone interne e delle case al mare, oltreché con la presenza nelle vacanze estive e con il consumo dei prodotti tipici regionali. Per questo è essenziale che si possa mantenere aperta una possibilità di ritorno anche più volte l’anno.»

  

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Proseguono i lavori della Commissione d’inchiesta sull’insularità. Dopo la seduta della scorsa settimana con una delegazione di senatori sardi, oggi la riunione del parlamentino presieduto da Michele Cossa (Riformatori sardi) è stata interamente dedicata alle audizioni dei deputati eletti in Sardegna. Alla chiamata della Commissione hanno risposto, per ragioni diverse, solo quattro deputati dei 17 eletti in Sardegna: i democratici Andrea Frailis e Romina Mura, il leghista Guido de Martini e Pietro Pittalis di Forza Italia. Da parte di tutti è arrivata la piena disponibilità a lavorare per raggiungere l’obiettivo dell’inserimento del principio di insularità in Costituzione.

Secondo Romina Mura (Pd): «Vivere in un Isola può rappresentare un’opportunità ma prima occorre superare il gap infrastrutturale rispetto ad altre regioni d’Europa – ha detto Romina Mura – sul principio di insularità è opportuno mettere in campo una battaglia di popolo simile a quella portata avanti alcuni anni fa sulla vertenza entrate. Forse sarebbe opportuno, visto lo stallo in cui si trova il Senato, presentare una proposta di legge anche alla Camera. Per portare avanti questa iniziativa serve però creare un fronte comune dei deputati sardi e trovare il sostegno dei rispettivi gruppi parlamentari. Il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, ha mostrato sensibilità su questo tema. Un’altra strada da seguire è quella dell’attuazione della legge delega sul federalismo fiscale che obbliga lo Stato a trovare strumenti perequativi a favore delle regioni più deboli». Dalla deputata del Pd, infine, un invito a tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio regionale e in Parlamento: «Occorre cambiare le regole europee sugli aiuti di Stato – ha sottolineato Romina Mura – le regioni svantaggiate hanno necessità di un allentamento dei vincoli. Per raggiungere questo obiettivo serve assoluta unità tra tutte le forze politiche».

Argomentazioni condivise da Pietro Pittalis che ha però indicato un’altra strada per dare più forza ad un’eventuale iniziativa parlamentare: «Sono d’accordo sulla necessità di presentare una proposta di legge alla Camera – ha detto Pietro Pittalis – per questo ho fatto preparare una bozza all’ufficio legislativo di Montecitorio. Se però vogliamo avere la certezza che la proposta vada avanti è necessario coinvolgere anche i colleghi della Sicilia. Il gruppo dei parlamentari sardi è troppo piccolo per incidere, su un tema come questo il contributo dei siciliani potrebbe essere decisivo. Da tempo stanno chiedendo di potere mutuare un sistema di continuità territoriale simile al nostro e sono d’accordo con la nostra iniziativa sull’insularità».

Proposta sulla quale si è detto d’accordo anche il deputato del Pd Andrea Frailis: «Credo che sia un percorso da seguire. Ho il timore che il clima non sia favorevole in Parlamento. Oggi si discute di autonomia differenziata e le rivendicazioni delle regioni più deboli non sono viste di buon occhio – ha detto Andrea Frailis – bisogna per questo rafforzare le nostre rivendicazioni. Il tema dell’insularità deve essere portato fuori dal palazzo. Magari con un’iniziativa che coinvolga le scuole e spieghi ai giovani quali sarebbero i vantaggi economici e sociali che scaturirebbero dall’inserimento del principio di insularità in Costituzione».

Anche per il deputato della Lega Guido De Martini l’unità delle forze politiche è la condizione irrinunciabile per sperare di ottenere qualche risultato: «La Sardegna è una regione superidentitaria. Caratteristica che manca però in Parlamento tra i rappresentanti eletti nell’Isola. Su questi temi non si può non essere d’accordo. La Commissione d’inchiesta può fare molto e svolgere un ruolo di raccordo che ci consenta di portare avanti una battaglia unitaria».

Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri regionali Antonio Mario Mundula (Fratelli d’Italia), Roberto Li Gioi (M5S), Eugenio Lai (Leu), Giuseppe Meloni (Pd), Roberto Caredda (Misto), Antonello Peru (Udc-Cambiamo) e Francesco Agus (Progressisti). Tutti d’accordo, con diverse sottolineature, nel portare avanti una battaglia comune sull’insularità con un obiettivo prioritario: la modifica delle norme europee sugli aiuti di Stato.

Soddisfatto il presidente della Commissione: «Questa è una battaglia che ci vede tutti coinvolti. E’ una questione che va oltre la trasversalità tra le forze politiche perché investe i sentimenti di tutti i sardi – ha detto Michele Cossa – oggi abbiamo sentito proposte molto interessanti. Su una nuova iniziativa da portare avanti alla Camera suggerisco un confronto con il Comitato promotore della proposta di legge di iniziativa popolare sull’insularità. Ciò che è certo è che la Sardegna ha condizioni differenti rispetto a tutte le altre regioni d’Italia. Da questo concetto occorre partire per vedere riconosciuti i nostri diritti».

La Commissione si riunirà giovedì prossimo. In programma l’audizione dell’ex presidente della Regione Ugo Cappellacci.

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Venerdì 6 dicembre, a Cagliari, il 12° PuntodiVistaFilmFestival, Concorso itinerante internazionale di cinematografia, ospiterà Remo Girone.

Divenuto celebre per il suo ruolo nello sceneggiato La Piovra – in cui ha dato vita a Tano Cariddi, uno dei cattivi più spietati e interessanti della televisione italiana – si è formato in teatro dove ha lavorato con registi del calibro di Luca Ronconi, Enrico D’Amato ed Orazio Costa. Amatissimo dal pubblico e dalla critica, ha interpretato diversi ruoli per il cinema e la televisione apparendo in diversi film e telefilm come Lo scialo (1987), Una vittoria (1988), Dalla notte all’alba (1991) di Cinzia TH Torrini, Morte di una strega (1995) di Cinzia TH Torrini, Dio vede e provvede (1996), Fantaghirò 5 (1996), Il Grande Torino (2005), Questa è la mia terra (2006) e nella  Diritto di difesa (2004). Importanti anche i suoi ruoli in veste di doppiatore: nella versione italiana del film Disney Pocahontas, Remo Girone presta la sua voce al capo pellerossa Powhatan mentre doppia il Saladino nel film di Ridley Scott Le crociate – Kingdom of Heaven.

Girone, in conversazione con il giornalista Andrea Frailis, racconterà al pubblico del PuntodiVistaFilmFestival cosa vuol dire esercitare il mestiere dell’attore, ripercorrendo anche le tappe della sua carriera.

Una serata unica, resa ancor più speciale dalla musica del maestro Gianni Coscia grande fisarmonicista jazz che ha collaborato con Umberto Eco e con i grandi della musica come G. Kramer, P. Fresu, E. Rava, G. Trovesi partecipando ai più importanti festival internazionali.

In programma a partire dalle 20.30, al Teatro Adriano di via Sassari 16, la proiezione il quarto gruppo di opere finaliste al concorso internazionale itinerante del PuntodiVistaFilmFestival:

Lucy” di Roberto Gutierrez (Venezuela);

Mothers of luna” di Alicia Albares (Spagna);
Breathe!” di Matthias Kreter (Germania);

Non è una bufala di Niccolò Gentili (Italia).

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Venerdì mattina, nell’Aula consiliare del comune di Quartu Sant’Elena, le classi del Liceo Classico “Bachisio Raimondo Motzo” hanno trascorso un 8 marzo molto speciale. Dopo gli interventi del preside Sergio Puddu, del sindaco Stefano Delunas, dell’assessora Elisabetta Cossu, delle Giulia Giornaliste Susi Ronchi e Alessandra Addari e dell’on. Andrea Frailis, si è svolto la presentazione del libro “Il profumo della mimosa” letto e analizzato dai ragazzi nel corso dell’anno scolastico all’interno del progetto “Educazione al rispetto e alle differenze di genere”,

I relatori hanno stimolato i liceali a riflettere sui concetti di parità, lotta alla violenza e di linguaggio di genere per stimolare un uso corretto delle parole. I ragazzi e le ragazze sono diventati così i veri protagonisti. Con le loro voci emozionate, le mani tremanti, la spontaneità nei gesti, la timidezza degli sguardi interessati, hanno letto i passi più significativi del  romanzo, intervallate dalle spiegazioni dell’autrice Claudia Musio.

Le loro voci intense hanno raccontato la forza e il coraggio della protagonista, il suo amore per lo studio che le ha consentito con sacrificio e impegno di emanciparsi come donna e di riscattarsi da un destino fatto di povertà, discriminazioni e umiliazioni.

Gli alunni sono riusciti a comprendere, proprio loro che a volte danno per scontato il diritto all’istruzione e pensano che la scuola sia un’inutile perdita di tempo, che la cultura è un potente mezzo di riscatto, perché rende liberi.

Con i loro commenti al romanzo e le loro domande alla scrittrice Claudia Musio le studentesse hanno portato nel dibattito la loro esperienza e le loro idee; hanno compreso che la propria strada va cercata contro tutto e contro tutti, con la ribellione (se necessario) e la testardaggine di chi sa che solo chi crede fortemente nei propri sogni può raggiungerli anche quando sembrano irrealizzabili.

Infine, la proiezione dei video sulle donne del passato, famose e non, realizzati dagli alunni del Motzo ispirandosi alla protagonista del romanzo “Il colore della mimosa”. Mentre le immagini scorrevano, nei loro volti si potevano scorgere emozioni, sorrisi e un mix. di imbarazzo e orgoglio per il lavoro svolto.

Tanto impegno, creatività nelle scelte grafiche e delle musiche hanno premiato la 3ª A delle Scienze Umane dell’opzione Economico Sociale, con un corto su Coco Chanel. A sentire Claudia Musio però «decretare il vincitore è stato difficilissimo, perché, venerdì in verità hanno vinto tutti, nel capire che il futuro è nelle loro mani».

Prof.ssa Elisabeth Piras Trombi Abibatu

Referente progetto

Liceo “B.R. Motzo” di Quartu Sant’Elena

 

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Le studentesse e gli studenti del Liceo Motzo non hanno dubbi: Malala, Grazia Deledda, Simone de Beauvoir, Catherine Johnson e Mary Quant sono tra le donne più influenti di sempre che hanno contribuito all’emancipazione femminile. Per questo venerdì mattina, dalle ore 10.30 alle ore 12.30, presenteranno nell’aula consiliare del comune di Quartu Sant’Elena i loro migliori prodotti multimediali sul tema “Festa della donna 2019. Storie di riscatto al femminile” che chiude il progetto scolastico, patrocinato dall’amministrazione cittadina, “Educazione al rispetto e alle differenze di genere”.

A dialogare con le ragazze e i ragazzi su discriminazioni di genere, femminicidio e il significato della Giornata Internazionale delle donne, l’autrice del romanzo “Il profumo della mimosa” Claudia Musio, l’On. Andrea Frailis e la coordinatrice di Giulia Giornaliste Susi Ronchi.

I lavori saranno aperti dal professor Sergio Puddu, dirigente scolastico del Liceo Classico, Linguistico e delle Scienze Umane B.R. Motzo di Quartu Sant’Elena e saranno presenti per i saluti istituzionali, il Sindaco Stefano Delunas, gli assessori della Pubblica istruzione, Politiche giovanili e della Cultura Elisabetta Cossu e Maria Lucia Baire, e la commissione comunale sulle pari opportunità.

L’evento organizzato dal Liceo Motzo rientra nel “Piano Nazionale Educare al Rispetto”, varato nell’ottobre 2017 dall’allora ministra Valeria Fedeli con l’intento di educare le nuove generazioni alla lotta contro ogni forma di violenza e di discriminazione.

Il progetto PTOF, attuato in orario curricolare, ha coinvolto sette classi del triennio delle Scienze umane sia dell’indirizzo tradizionale sia dell’opzione economico sociale ed ha visto l’impiego dell’innovativa metodologia didattica “Bring your own device” (BYOD). Infatti, tutti i lavori di gruppo che saranno presentati all’iniziativa dell’8 marzo non sono stati realizzati all’interno di un laboratorio scolastico attrezzato di PC, ma in classe, usando i dispositivi delle alunne e degli alunni stessi, quali iphone, ipad, smartphone, laptop e tablet. In questo modo si è ottenuto il doppio obiettivo, auspicato dalle linee guida del Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD), di educare i giovani all’uso corretto e consapevole della rete, guidati sapientemente dai docenti di area umanistica come Scienze Umane, Filosofia, Italiano e Storia.

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«Prima di tutto, consentitemi di ringraziare di cuore il nostro candidato alle suppletive di Cagliari Luca Caschili, che in un mese di campagna elettorale ha rappresentato come meglio non si sarebbe potuto le idee e i valori del Movimento 5 Stelle. Luca ha portato contenuti concreti in una campagna nella quale altri hanno provato a vivere solo di luce riflessa”.»

Lo ha detto poco fa il candidato alla presidenza della Regione Sardegna del M5S Francesco Desogus, commentando i dati delle elezioni suppletive del Collegio di Cagliari per la Camera dei deputati.

«Complimenti e auguri di buon lavoro al vincitore Andrea Frailis. A Roma troverà un governo attento alle esigenze dell’isola», ha aggiunto Francesco Desogus, che poi si è soffermato sull’analisi del voto. «Ciò che balza agli occhi è l’enorme astensionismo che ha caratterizzato questa tornata elettorale e che obbliga tutte le forze politiche ad una seria riflessione sulla loro capacità di interpretare i bisogni della gente. È quello che noi faremo in vista anche delle elezioni regionali». 

«Questo risultato – ha concluso Francesco Desogus – deve quindi spronarci a lavorare con più forza e determinazione, consapevoli di essere l’unica forza in grado di imprimere un vero cambiamento alla Sardegna.»