22 November, 2024
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Cagliaritani e oristanesi sono i guidatori più multati della Sardegna; il dato emerge dall’analisi congiunta Facile.itAssicurazione.it realizzata esaminando i rendiconti dei proventi delle violazioni del Codice della Strada pubblicati dalle città capoluogo di provincia sarde.

Cagliari, con quasi 4,4 milioni di euro, è risultato essere il comune sardo che, nel 2022, ha incassato i maggiori proventi derivanti da sanzioni legate all’accertamento delle violazioni al Codice della Strada. Seguono nella graduatoria regionale Sassari (1 milione) ed Oristano (852mila euro). Chiudono la classifica Nuoro, con quasi 301mila euro, e Carbonia (poco meno di 120mila).

Nel 2022 l’importo complessivo raccolto nella regione ha superato i 6,7 milioni.

Rapportando le somme incassate con il numero di autovetture e motocicli iscritti nei registri della motorizzazione, però, la classifica sarda cambia, anche se non per la prima posizione: al primo posto si posiziona Cagliari, dove – nel 2022 – la “spesa pro capite” per multe legate alle violazioni del Codice della Strada è stata di 37 euro.

Seguono nella graduatoria regionale i conducenti oristanesi, che in media nel 2022 hanno dovuto pagare contravvenzioni di importo pari a 34 euro, e – sebbene a grande distanza – quelli sassaresi (11 euro) e quelli nuoresi (10 euro). Chiude la classifica, ancora una volta, Carbonia, dove la “multa pro capite” è stata pari a soli 6 euro.

Limitando l’analisi ai soli proventi derivanti da violazioni ai limiti massimi di velocità, invece, emerge che tra le città capoluogo della Sardegna quella con i maggiori incassi è ancora una volta Cagliari (311mila euro nel 2022).

«Non tutti sanno che violare il Codice della Strada, oltre ad essere estremamente pericoloso, può avere un impatto negativo anche sul premio RC auto dell’assicurato – spiega Andrea Ghizzoni, Managing Director assicurazioni di Facile.it -. Alcune compagnie assicurative, nel valutare il profilo dell’automobilista, tengono conto non solo della classe di merito, ma anche del saldo punti della patente e del rispetto del codice della strada da parte dell’assicurato negli anni precedenti alla stipula della polizza. Ad esempio, aver subito una sospensione della patente oppure aver ricevuto multe per guida in stato di ebbrezza può essere visto come il segnale di un atteggiamento poco prudente al volante e questo potrebbe spingere la compagnia ad aumentare il prezzo dell’Rc auto.»