Il programma di formazione continua dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna riprenderà venerdì prossimo, 12 gennaio, a Cagliari.
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Il programma di formazione continua dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna riprenderà venerdì prossimo, 12 gennaio, a Cagliari con il seminario organizzato con l’Università di Cagliari dal titolo “Comunicare con cura: il controverso caso dei vaccini, storia, filosofia, etica e cronaca di un dibattito aperto”. Si svolgerà dalle 14,30 alle 18,30, presso l’Aula Magna Boscolo, della Cittadella Universitaria di Monserrato e darà diritto a 4 crediti formativi.
I lavori saranno introdotti da Francesco Birocchi (presidente Odg Sardegna). Seguiranno le relazioni dei professori Andrea Grignolio (Università di Roma “La Sapienza”) “Chi ha paura dei vaccini? Storia e psicologia della resistenza ai vaccini”; Paolo Contu (Università di Cagliari), “Il contesto vaccinale in Sardegna: dati/statistiche”; Marcello Montibeller (Università di Sassari), “Costruire prove: il movimento no-vax e l’uso dei dati”; Elisabetta Lalumera (Università Milano-Bicocca), “Resitenza alla vaccinazione e comunicazione etica: il ruolo della fiducia e dei valori”; Francesca Ervas (Università di Cagliari), “Un nuovo lessico per i vaccini? Metafore e comunicazione in ambito sanitario”.
L’evento è organizzato dall’Ordine dei giornalisti della Sardegna con l’Azienda Ospedaliero Universitaria di Cagliari, il Corso dl laurea in Scienza della Comunicazione/Filosofia e Teorie della Comunicazione dell’Università di Cagliari e l’Osservatorio socioterritoriale per la comunicazione pubblica.
L’immunizzazione della popolazione dalle malattie infettive è un obiettivo primario per la salute pubblica. Tuttavia, nonostante l’ampio successo dei vaccini, testimoniato dalla scomparsa di alcune malattie infettive, in Italia si assiste ad un pericoloso calo della copertura vaccinale. Il seminario ha l’obiettivo di comprendere le ragioni di questo calo, indagando il modo in cui comunicano tanto i sostenitori quanto i detrattori delle vaccinazioni. Secondo studi recenti, infatti, alla base del fenomeno di resistenza ai vaccini ci sono sia la persuasione retorica di testi disponibili nella rete, la cui efficacia sembra andare molto oltre l’informatività scientifica, sia la mancanza di fiducia negli esperti (immunologi, comunicatori scientifici, operatori sanitari), nelle loro competenze e conoscenze sul tema di sicurezza dei vaccini.