24 November, 2024
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Alle 15.30 il Carbonia di Diego Mingioni affronta la Nuorese, allo stadio “Frogheri” di Nuoro, in uno dei tre anticipi della decima giornata del campionato di Eccellenza regionale. La squadra biancoblù affronta questa trasferta dopo aver battuto 2 a 0 il Bosa, ritorno alla vittoria dopo sette giornate di digiuno e ben quattro pareggi consecutivi. L’obiettivo sono i tre punti, con i quali continuare a coltivare le speranze, minime ma ancora vive, di accesso ai play off, se questi verranno disputati (al momento il divario tra la seconda, il Sassari Calcio Latte Dolce, e la terza, il San Teodoro Porto Rotondo, è tale da escludere questa possibilità, essendo superiore ai 7 punti divario ultimo previsto)

La Nuorese, da parte sua, battuta all’andata 4 a 0 al Comunale “Carlo Zoboli”, è ultima in classifica con 16 punti, ed è obbligata a vincere se vuole continuare a sperare nella salvezza.

Dirige Samira Curia di Ascoli Piceno, assistenti di linea Mirko Pili di Oristano e Luca Staffieri di Olbia.

Diego Mingioni deve fare a meno degli infortunati Nicola Muscas, Nicola Mancini, Niccolò Agostinelli e James Cohen Kirby. Questi i convocati. Adam Idrissi (P), Francesco Satta 2007 (P), Fabio Mastino, Andrea Mastino, Ayrton Hundt, Alessio Orru 2005, Mattia Pitzalis, Danilo Cocco 2006, Lorenzo Isaia, Nicola Serra, Jesus Prieto, Gabriele Dore, Rafael Monteiro, Alessio Pusceddu, Fabio Porru, Lorenzo Sartini 2005, Enrico Fontana 2005, Andrea Porcheddu, Christian Fidanza 2005, Nicolò Deluna 2005.

Gli altri due anticipi della giornata sono Calangianus-San Teodoro Porto Rotondo e Ghilarza-Ferrini.

Il Carbonia rimonta un goal subito a freddo a Calangianus e coglie il quarto pareggio consecutivo. La squadra di Diego Mingioni continua a giocare bene ma non vince dalla prima giornata del girone di ritorno, 1 a 0 al Lanusei. Da allora cinque pareggi e due sconfitte (3 a 1 a Cagliari con la Ferrini, 2 a 1 a Ghilarza. Col il punto ottenuto oggi la squadra biancoblù resta ottava, con 38 punti.
Il Calangianus ha sbloccato il risultato dopo soli 2′ con l’attaccante sammarinese Matias Barbuio. Il Carbonia ha reagito subito, ha costruito diverse situazioni interessanti ma non ha trovato la via del goal per tutto il primo tempo.
La fisionomia della partita non è cambiata in avvio di ripresa, con il Carbonia più propositivo.
Al 65′ Diego Mingioni ha effettuato quattro cambi, inserendo Rafael Monteiro x Nicolo Agostinelli, Mattia Pitzalis per Fabio Porru, Nicola Serra per Jesus Prieto e Gabriele Dore per Andrea Porcheddu. Alla mezz’ora il Carbonia ha riportato il risultato in parità: calcio d’angolo di Fabio Mastino, colpo di testa di Ayrton Hundt, il pallone ha terminato la sua traiettoria su un palo e sulla ribattuta Gabriele Dore ha ribadito con successo alle spalle del portiere gallurese.
A quel pun to il Carbonia ha provato a vincere la partita. Al 37′ sugli sviluppi di un’azione avviata da Nicola Serra, è arrivato alla conclusione Rafael Monteiro che ha trovato puntuale a negargli la gioia del goal il difensore connazionale Vinicius Ciganha Marques. Rafael Monteiro è stato vivace fino alle battute finali, quando ha reclamato invano il calcio di rigore su un assist di Gabriele Dore e l’intervento alla disperata del portiere.
Dopo il fischio finale, la squadra biancoblù ha salutato e ringraziato il gruppo degli ultras, arrivato anche oggi a Calangianus a sostenere i propri beniamini.
La formazione del Carbonia: Idrissi, Mastino Fabio, Orrù, Mastino Andrea, Hundt, Prieto (65′ Serra), Agostinelli (65′ Monteiro), Porcheddu (65′ Dore), Isaia, Porru ()65′ Pitzalis), Muscas. A disposizione: Kirby, Sartini, Fidanza, Cocco. All. Diego Mingioni.

La maledizione dei calci di rigore si abbatte ancora una volta sul Carbonia nella finale della Coppa Italia con il Budoni, capolista del campionato di Eccellenza. Come nel 2010 nella finale della Coppa Italia di Eccellenza con il Porto Torres, a Nuoro; come nel 2016 e nel 2018 nelle finali della Coppa Italia di Promozione, ad Oristano, con il Bosa e la Dorgalese; anche questo pomeriggio la Coppa Italia di Eccellenza è sfuggita al Carbonia nella roulette finale dei calci di rigore. Ma questa volta la mancata conquista del prestigioso trofeo fa ancora più male, perché è sfuggita prima al secondo minuto di recupero del secondo tempo supplementare, quando il Budoni ha pareggiato con un calcio di rigore realizzato dall’ex Giuseppe Meloni, già autore del primo goal che aveva portato in vantaggio la squadra di Raffaele Cerbone al 24′ del secondo tempo.

Il goal del 2 a 2 è maturato sugli sviluppi di un’azione molto contestata dal Carbonia, non tanto per la concessione del calcio di rigore, quanto perché il recupero di oltre due minuti è parso eccessivo per gli sviluppi del secondo tempo supplementare e perché l’azione che lo ha generato è partita da un calcio di punizione concesso dal direttore di gara per un fuorigioco del Carbonia, battuto almeno venti metri più avanti rispetto al punto in cui lo stesso fuorigioco era stato segnalato; e poi al decimo calcio di rigore, quando Ayrton Hundt ha avuto sui piedi il pallone della vittoria, con il Carbonia avanti 4 a 3 dal dischetto, ed il centrale difensivo biancoblù non è riuscito a dare forza alla sua conclusione, consentendo la facile parata a terra del portiere gallurese Antonio Faustico. I tiri dal dischetto sono proseguiti fino al 16°, quando Andrea Mastino ha calciato il suo sulla traversa, ponendo fine alla sfida infinita e consegnando la Coppa Italia, per la prima volta nella sua storia, al Budoni.

Le due squadre si sono presentate sul terreno di gioco del Comunale di Abbasanta in differenti condizioni. Il Budoni praticamente al completo, con l’ex Giuseppe Meloni, autore del goal partita nella finale di tre anni fa tra Carbonia ed Atletico Uri ad Oristano, e con il morale altissimo per il primato riconquistato recentemente nella classifica del campionato, al fianco del Sassari Calcio Latte Dolce. Il Carbonia privo degli squalificati Jesus Prieto (ex di turno insieme a Rafael Monteiro) e Fabio Porru e senza Diego Mingioni in panchina, alla seconda giornata di squalifica, dopo l’espulsione rimediata nella gara di andata della semifinale con la Tharros.

In tribuna un pubblico numeroso, circa 500 spettatori, con folta rappresentanza di tifosi del Carbonia ed il gruppo ultras caldissimo fin dalle battute iniziali dell’incontro.

L’avvio di gara ha visto un Budoni più vivace ma senza occasioni da goal, mentre il Carbonia alla prim apparizione nell’area del Budoni, è andato ad un passo dal vantaggio, al 9′, con un’azione del giovanissimo attaccante Nicola Muscas (classe 2005) che si è liberato benissimo di due avversari per la conclusione, risultata poi leggermente imprecisa, con pallone fuori di pochi centimetri alla sinistra del portiere gallurese Antonio Faustico.

    

L’occasione mancata non ha demoralizzato il Carbonia che due minuti dopo si è reso ancora pericolosissimo con Rafael Monteiro.

Il doppio pericolo ha scosso il Budoni che ha replicato al 17′ con una conclusione di Giacomo Santoro, neutralizzata dalla difesa del Carbonia con un provvidenziale intervento di Ayrton Hundt, al rientro in squadra dopo un infortunio ed aver scontato una giornata di squalifica.

La partita è andata avanti sul filo dell’equilibrio con continui ribaltamenti di fronte ed al 19′ il Carbonia ha messo ancora paura alla difesa del Budoni con una combinazione Porcheddu-Monteiro. Due minuti dopo il Budoni s’è reso pericoloso con un’azione orchestrata dal tridente Santoro-Meloni-Spano.

Alla mezz’ora il Carbonia ha chiesto il calcio di rigore per un intervento di Sandro Scioni su Andrea Porcheddu ma il direttore di gara non è intervenuto. I primi cartellini gialli sono stati sanzionati prima a Fabio Mastino del Carbonia, poi a Sandro Scioni del Budoni, in una partita ancora equilibratissima fino all’intervallo.

La musica non è cambiata in avvio di ripresa e la prima occasione da goal è arrivata al 49′, quando Adam Idrissi (23 anni oggi) si è disteso in tuffo per deviare in angolo una conclusione di Sandro Scioni.

Al 55′ il Carbonia vicinissimo al goal del vantaggio: Fabio Mastino ha battuto un calcio di punizione concesso per un fallo commesso da Sandro Scioni su Andrea Porcheddu e sul pallone filtrante in area sono arrivati con una frazione di secondo di ritardo sia Rafael Monteiro sia Lorenzo Isaia. Sandro Scioni, già ammonito in precedenza, ha terminato anzitempo la sua partita, al 57′, sostituito da Marco Ortenzi.

Al 69′ il Budoni ha sbloccato il risultato con l’ex Giuseppe Meloni che sul lancio di Nicola Raimo, con un preciso colpo di testa, quasi senza saltare, ha superato Adam Idrissi.

Diego Mingioni, letteralmente scatenato sull’estremo lato destro della tribuna, ha ordinato un triplo cambio al 77′: dentro Niccolò Agostinelli per Rafael Monteiro, Gabriele Dore per Nicola Mancini e per l’equilibrio dei due fuoriquota (essendo uscito quest’ultimo), è stato costretto ad inserire tra i pali James Cohen Kirby per Adam idrissi.

All’80’ occasione per il pareggio per il Carbonia, su un’incursione del nuovo entrato Gabriele Dore, neutralizzata in calcio d’angolo, con ammonizione di Andrea Mastino, per proteste, a seguito di una seconda richiesta di calcio di rigore per un fallo di mano di un difensore del Budoni in area di rigore.

All’83’ il Carbonia ha ristabilito la parità con un goal di capitan Nicola Serra, a conclusione di una splendida iniziativa avviata da Gabriele Dore e rifinita da Mattia Pitzalis.

 

Il pareggio del Carbonia ha scosso il Budoni che ha cercato di riportarsi subito in vantaggio per evitare i supplementari, con Giuseppe Meloni, prima su assist di Samuele Spano all’86’, poi al 2′ di recupero quando James Cohen Kirby è stato bravo ad opporsi al suo tocco da pochi passi spedendo in calcio d’angolo, sugli sviluppi del quale lo stesso centravanti ha spedito sul fondo, sempre a ridosso della linea di porta.

Partita ai tempi supplementari.

L’avvio del primo extra time ha visto il Budoni più intraprendente e James Cohen Kirby subito reattivo sul colpo di testa da pochi passi di Giuseppe Meloni su assist di Idris Zouhair Assoumani, con pallone deviato oltre la traversa. Subito dopo Giacomo Santoro ha spedito il pallone di poco fuori dallo specchio della porta.

Il Carbonia si è rifatto vivo al 99′ con Gabriele Dore che ha prima conquistato un calcio di punizione e poi lo ha battuto impegnando il portiere del Budoni in una parata spettacolare. Fino al termine del primo tempo supplementare non è accaduto più niente di rilevante.

Il primo squillo del secondo tempo supplementare lo hanno dato ancora Giuseppe Meloni (classe 1985), con il portiere del Carbonia James Cohen Kirby (classe 2005), che ha respinto con i piedi la sua conclusione.

Al 108′ il Carbonia si è portato in vantaggio: lancio sulla destra di Gabriele Dore per Niccolò Agostinelli che si è liberato sulla destra e ha inventato una parabola di destro straordinaria, con il pallone che ha terminato la sua corsa sotto l’incrocio dei pali di destra della porta del Budoni! Entusiasmo alle stelle tra i biancoblù e sulla tribuna, con il gruppo ultras letteralmente scatenato.

 

Raffaele Cerbone ha tentato gli ultimi cambi per riacciuffare il risultato di parità, inserendo al 111′ Ndyaye Bara Mamadou Lamine per Giacomo Santoro ed Alessio Pio Rossi per Idris Zouhair Assoumani, ma il Carbonia s’è difeso con ordine fino al 120′ quando è stato indicato il recupero, prima 1′, poi 2′. E al termine del secondo minuto di recupero, l’arbitro ha fischiato un fuorigioco al Carbonia, i calciatori del Budoni hanno avanzato il pallone di una ventina di metri dentro il cerchio di centrocampo, l’arbitro non ha ascoltato le proteste della panchina e dei calciatori del Carbonia e sugli sviluppi dell’azione, ha fischiato un calcio di rigore per il Budoni, per un intervento ai danni di Marco Ortenzi. Inutili ancora le proteste dei calciatori del Carbonia.

 

L’arbitro ha segnalato che il tiro dagli undici metri avrebbe messo fine ai tempi supplementari e Giuseppe Meloni ha trasformato con grande freddezza e precisione il penalty, spiazzando James Cohen Kirby ed allungando così la sfida infinita ai calci di rigore.

I primi sei rigori sono stati impeccabili, Lancioni, Farris e Meloni per il Budoni, Porcheddu, Mastino e Agostinelli per il Carbonia. Il settimo rigore, calciato per il Budoni da Ndyaye Bara Mamadou Lamine è terminato sul palo alla destra di James Cohen Kirby! Gabriele Dore ha realizzato il suo senza esitazione alcuna, rendendo decisivi gli ultimi due rigori. Danilo Greco ha trasformato il suo per il Budoni e sul dischetto si è portato Ayrton Hundt, per il Carbonia, per il rigore che, se realizzato avrebbe consegnato la Coppa Italia 2023 al Carbonia. Rincorsa e tiro debole tra le braccia di Antonio Faustico che ha fatto suo il pallone facilmente, quasi incredulo!

Rigori ad oltranza. Altri quattro rigori impeccabili, Esteban De Goicoechea e I Ruiz Edgar Caparros per il Budoni, Nicola Muscas e Mattia Pitzalis per il Carbonia.

La svolta decisiva al 15° e 16° rigore. Nicola Raimo ha trasformato il suo per il Budoni mentre Andrea Mastino ha spedito il suo sulla traversa, facendo esplodere la gioia dei calciatori del Budoni che hanno raggiunto quella Coppa Italia tanto inseguita che, ad un certo punto, prima nel finale dei tempi supplementari, poi al 10° tiro dagli ultimi metri, hanno temuto di aver perso nell’infinita sfida con il Carbonia.

Al termine, la cerimonia della consegna delle medaglie e della Coppa Italia al Budoni, al Carbonia restano, purtroppo, solo i complimenti per una splendida prestazione da applausi, come spesso è accaduto quest’anno. Vedersi sfuggire la Coppa Italia, che sarebbe tornata a Carbonia dopo soli tre anni, per quel rigore di Giuseppe Meloni al 122′ e poi per l’errore di Ayrton Hundt al decimo calcio di rigore decisivo, fa male, molto male, al Carbonia dei giovani di Diego Mingioni contro la corazzata Budoni.

Carbonia: Idrissi (77′ Kirby), Mastino Fabio, Serra, Mastino Andrea, Hundt, Monteiro (77′ Agostinelli), Porcheddu, Pitzalis, Isaia, Mancini (77′ Dore), Muscas. A disposizione: Orrù, Fidanza, Sartini, Pintus, Cocco. All. Diego Mingioni.

Budoni: Faustico, Caparros, Raimo, Greco, Farris, De Goicoechea, Assoumani (111′ Rossi), Scioni (56’ Ortenzi), Meloni, Spano (96′ Lancioni), Santoro (111′ Ndiaye). A disposizione:; Riccio, Steri, Diaw, Lamacchia, Diop. All. Raffaele Cerbone.

Arbitro: Salvatore Fresu di Sassari.

Assistenti di linea: Giacomo Sanna di Cagliari e Daniele Marcello Bognolo di Olbia.

Marcatori: 69′ Meloni (B), 83′ Serra (C), 3′ 2° ts Agostinelli (C), 17′ 2° ts Meloni (B) su calcio di rigore.

Spettatori: 500.

Ammoniti: Mastino Fabio (C), Scioni (B), Mancini (C), Hundt (C), Raimo (B).

Giampaolo Cirronis

 

 

E’ finita senza goal, al Comunale “Carlo Zoboli” di Carbonia, la prima partita del 2023 per Carbonia e Villacidrese. Un risultato sostanzialmente giusto, per quanto espresso dalle due squadre nell’arco dei 95′ di gioco, con la squadra di Graziano Mannu (alla prima da avversario in panchina contro la squadra della sua città, che ha allenato ad inizio carriera per sette stagioni consecutive e con la quale ha giocato ben nove campionati) più pericolosa nel corso del primo tempo, ed il Carbonia più aggressivo e vicino al goal del vantaggio nella ripresa.

La squadra biancoblù è stata fortemente condizionata dalle assenze. Non c’era in panchina Diego Mingioni, squalificato dopo l’espulsione per proteste rimediata il 23 dicembre nel corso della partita persa sul campo della Ferrini; non c’erano i quattro squalificati, tre espulsi a Cagliari (Adam Idrissi, Andrea Mastino ed Andrea Porcheddu) ed uno fermato per recidività in ammonizioni (Fabio Porru); e non ha giocato neppure Ayrton Hundt, fermato precauzionalmente per un fastidio accusato nella fase di riscaldamento e rimasto per tutta la partita in panchina. Tenuto conto di tutte le assenze il Carbonia (in difesa totalmente inedita la coppia dei centrali formata da due centrocampisti, Jesus Prieto e Lorenzo Isaia) non ha per niente sfigurato, come ha sottolineato a fine partita Federico Cocco, andato in panchina perché anche l’allenatore in seconda Matteo Crobeddu era indisponibile per un piccolo problema di salute.

La Villacidrese è arrivata a Carbonia memore della pesante sconfitta subita nella partita del girone d’andata (0 a 3 e rigore sciupato da Jesus Prieto) e non s’è illusa per le assenze del Carbonia. Ha iniziato con grande aggressività, impegnando subito seriamente il giovanissimo portiere del Carbonia James Cohen Kirby, e quando è stato necessario s’è difesa con grande attenzione. In avvio di ripresa ha sofferto le manovre avvolgenti del Carbonia che ha impegnato severamente in un paio di occasioni il portiere campidanese Alejandro Quiriti, ma poi è venuta fuori nel finale, cercando di vincere la partita.

La Ferrini ha interrotto la serie positiva dell’Iglesias che si è fermata a due vittorie. La partita al Monteponi è stata decisa da un goal realizzato nella ripresa da Lorenzo Camba su calcio di rigore. La Ferrini si conferma in grande ripresa, con la quinta vittoria nelle ultime sei giornate, che le hanno permesso di dimenticare la striscia negativa precedente (5 punti in 10 partite, con 5 pareggi e 5 sconfitte) e con 31 punti torna vicina alla zona play-off, all’ottavo posto, a cinque lunghezze dal San Teodoro Porto Rotondo che occupa la quinta posizione solitaria, dopo la vittoria per 2 a 1 sul Lanusei ed il pareggio del Carbonia con la Villacidrese. L’Iglesias resta quint’ultima ma ora ferma a quota 20 punti, la salvezza diretta è distante ben 4 punti, perché il Sant’Elena superando la Tharros 4 a 2 ha agganciato la stessa squadra oristanese ed il Lanusei a quota 24 punti.

Il 2023 non è iniziato bene per la capolista Sassari Calcio Latte Dolce che sul campo del Bosa, al Chicchito Chessa di Bonorva, ha perso 3 a 2 la seconda partita stagionale dopo quella interna con il Carbonia ed è stata raggiunta in testa alla classifica dal Budoni, impostosi 2 a 0 sul Li Punti. Al terzo posto c’è ora il Taloro Gavoi che ha battuto 2 a 1 la Kosmoto Monastir ed ha scavalcato l’Ossese che ha riposato.

Bella vittoria della Nuorese sul Calangianus, 2 a 1. Squillante impresa esterna per il Ghilarza ad Arbus, 3 a 0.

Nella foto di copertina la formazione del Carbonia che ha pareggiato 0 a 0 con la Villacidrese.

Giampaolo Cirronis

Allegate le interviste all’allenatore della Villacidrese Graziano Mannu, e a Federico Cocco, componente dello staff tecnico del Carbonia, ieri in panchina per le assenze di Diego Mingioni e Matteo Crobeddu.

 

Era attesa e puntuale è arrivata questo pomeriggio dal giudice sportivo, la stangata sul Carbonia, dopo quanto è accaduto alla vigilia di Natale nel corso della partita Ferrini-Carbonia. Ben cinque le squalifiche, tutte per una giornata: il tecnico Diego Mingioni, allontanato dal campo per proteste; i tre calciatori espulsi: Adam Idrissi, Andrea Mastino ed Andrea Porcheddu; Fabio Porru, per recidività in ammonizioni. Ha raggiunto la diffida per quarta ammonizione Ayrton Hundt. Diffidati anche i calciatori della Ferrini Alessio D’Agostino ed Alberto Usai, autori dei goal con i quali la Ferrini ha rimontato il goal iniziale di Andrea Porcheddu e s’è imposta per 3 a 1.

Giovedì, nell’incontro casalingo con la Villacidrese, Diego Mingioni sarà sostituito in panchina da Matteo Crobeddu e presenterà una formazione con tante novità, questa volta non per scelta, ma forzate.

Il Carbonia non ha sfruttato il turno casalingo per centrare la quinta vittoria stagionale, la terza casalinga, che avrebbe portato in dote tre punti importantissimi per salire verso posizioni di classifica più distanti dalla “zona calda”. Con l’Arbus di Lello Floris, una delle squadre più giovani, è finita 1 a 1, con i goal maturati a cavallo tra il recupero del primo tempo e l’avvio della ripresa.
Diego Mingioni ha dovuto fare a meno degli infortunati Jesus Prieto e Mattia Pitzalis (in panchina ma inutilizzabile) inizialmente ha tenuto in panchina Fabio Mastino e Federico Cappelli. Indisponibile anche Emmanuel Pintus, squalificato per due giornate.
Lello Floris ha dovuto fare i conti con alcuni infortuni e le squalifiche di Leonel Maximili Manfredi e Lorenzo Atzori.
E’ stato l’Arbus a sbloccare il risultato al 46′ della prima frazione di gioco, con Tomas Gaita, pronto ad approfittare di un’indecisione in fase di disimpegno tra il portiere Adam Idrissi ed il centrale difensivo Ayrton Hundt, e a realizzare il goal del vantaggio con un beffardo pallonetto di testa. Lo svantaggio a metà gara è giunto a sorpresa e sicuramente immeritato per il Carbonia, che pur non brillando aveva cercato di fare la partita ed al 15′ era andato vicinissimo al vantaggio, con Gabriele Dore, la cui conclusione è stata deviata dall’attento portiere ospite sul palo, con il pallone che è tornato in campo ed ha consentito alla difesa di disimpegnarsi con successo. E alla mezz’ora ci aveva provato Andrea Porcheddu, su assist di Rafael Monteiro, con conclusione imprecisa.
Diego Mingioni in avvio di ripresa ha presentato un attaccante in più, Niccolò Agostinelli, al posto di un centrocampista, Nicola Mancini (uno dei tre fuoriquota presentati inizialmente con Nicola Muscas ed Alessio Orrù). Ed il cambio ha pagato subito, perché il Carbonia ha sfiorato subito il goal del pareggio con un pallone che ha attraversato tutta la porta a pochi passi dalla linea bianca ed è terminato fuori, ed al 4′ è stato proprio il 21enne Niccolò Agostinelli a sfruttare una palla vagante in area e a battere imparabilmente il portiere Emiliano Manfredi.
Ritrovata la parità, il Carbonia ha creduto di poter vincere ed ha attaccato con continuità, cogliendo un secondo legno, una traversa con Nicola Muscas, ma in contropiede ha rischiato anche di subire il goal dell’1-2, perché prima Tomas Gaita ha colpito la parte superiore della traversa con un tiro dalla lunga distanza e poi c’è voluta una straordinaria parata di Adam Idrissi per togliere il pallone calciato da Sebastiano Galloni dall’incrocio dei pali e spedirlo in calcio d’angolo. Diego Mingioni ha tentato la carta Fabio Mastino, entrato al 73′ al posto di Gabriele Dore, ma il risultato non è più cambiato: 1 a 1.
Il Carbonia, in attesa delle partite di domani, con il sesto risultato utile consecutivo (2 vittorie con Calangianus e Nuorese; quattro pareggi con Bosa, Budoni, Tavolo ed Arbus) sale al 10° posto con 17 punti, dove trova il Sant’Elena. L’Arbus resta 16°, con 10 punti.
Mercoledì 16 novembre, alle ore 15.00, allo stadio Comunale Carlo Zoboli, arriva la Tharros di Giampaolo Murru, per la partita di andata della semifinale di Coppa Italia. Per l’occasione il costo del biglietto d’ingresso in tribuna è stato dimezzato: 5 euro.
Carbonia: Idrissi, Orrù, Serra, Mastino Andrea, Hundt, Porcheddu, Monteiro, Dore (dal 73′ Mastino Fabio), Porru, Mancini (dal 46′ Agostinelli), Muscas. A disposizione: Kirby, Pitzalis, Deluna, Idili, Sartini, Cappelli, Cocco. All. Diego Mingioni.
Arbus: Manfredi, Ibba, Spinale, Carrascosa, Scanu, Canargiu, Carta, Corda, Galloni, Gaita, Atzori. A dfisposizione: Pilloni, Murtas, Pusceddu, Concas Samuel, Concas Edoardo, Pedoni. All. Lello Floris.
Arbitro: Luca Sanna di Sassari.
Assistenti di linea: Giuseppe Puddu di Oristano e Sergio Fara di Tortolì.
Reti: al 46′ Gaita, al 4′ del secondo tempo Agostinelli.
Nel secondo anticipo della 14ª giornata, il San Teodoro Porto Rotondo ha superato 1 a 0 (goal di Alessio Mulas) la capolista Budoni, alla terza sconfitta stagionale. Il Latte Dolce, domani impegnato a Monastir contro la Kosmoto, ultima in classifica, vincendo tornerebbe a guidare da solo la classifica.
Giampaolo Cirronis

Bottino pieno per le tre squadre del Sud Ovest Sardo, Iglesias, Carbonia e Villacidrese, nella quinta giornata del campionato di Eccellenza regionale. La squadra di Alessandro Cuccu dopo le due sconfitte iniziali, sembra aver cambiato marcia ed oggi sul campo del Ghilarza, squadra che era reduce dalla vittoria di Carbonia, ha centrato la seconda vittoria consecutiva, terzo risultato utile con 7 punti in 3 partite. Di Herman Kouadio, il migliore in campo, i due goal. Il Ghilarza ha giocato in 10 uomini a lungo, per l’espulsione di Daniele Orro (autore del goal partita a Carbonia), quando il risultato era ancora sullo 0 a 0.

Il Carbonia a Monastir ha riscattato la brutta prestazione di sette giorni fa che ha prodotto la seconda sconfitta casalinga consecutiva con il Ghilarza. Diego Mingioni ha dovuto rinunciare ancora ad Andrea Mastino ed ha inserito Nicola Mancini (2004) a centrocampo, con Nicola Muscas (2005) al centro dell’attacco, in coppia con Rafael Monteiro. E’ stato Nicola Muscas a realizzare il goal partita, fallendo poi alcune volte il raddoppio. Nel primo tempo il Carbonia ha costruito tanto e sciupato quasi altrettanto, complici le grandi parate del portiere della Kosmoto che si è ripetuto anche nel secondo tempo. Strepitosa la parata su un colpo di testa di Andrea Porcheddu da un paio di metri. Fabio Mastino ha colpito l’incrocio dei pali su punizione.

Nel finale la Kosmoto ha cercato generosamente di pareggiare, il Carbonia ha sofferto ma di occasioni vere e proprie la squadra di Antonio Madau (non in panchina perché squalificato) ne ha costruito solo un paio, trovando attento Adam Idrissi.

La Villacidrese di Graziano Mannu è tornata alla vittoria dopo due sconfitte consecutive. Con il San Teodoro Porto Rotondo è andata sotto di un goal realizzato da Danilo Ruzzittu ma ha saputo recuperare e poi imporsi con due calci di rigore trasformati da Ryduan Palermo. Con 9 punti la Villacidrese è risalita al quinto posto in classifica, insieme alla Tharros di Giampaolo Murru che ha fatto il colpaccio a Lanusei, 2 a 1 con di Alberto Atzori e Simone Calaresu. Di Gianmarco Paulis il goal del Lanusei.

Sugli altri campi, la capolista Budoni ha vinto la quinta partita consecutiva, 2 a 1 a Calangianus, con goal di Giuseppe Meloni e Mauricio Villa su calcio di rigore, di Spano il goal del Calangianus. La vicecapolista Latte Dolce ha battuto 2 a 1 la Nuorese con goal di capitan Marco Cabeccia e Marco Russu (secondo goal stagionale per l’ex Carbonia), di Antonino Piriottu il goal della Nuorese.

La Ferrini ha battuto 3 a 1 il Sant’Elena rimontando lo svantaggio iniziale. L’Arbus ha vinto a Li Punti, 2 a 1, il Taloro Gavoi 3 a 2 ad Ossi.

Nella foto di copertina i festeggiamenti dei calciatori del Carbonia per il goal partita di Nicola Muscas a Monastir.

Villacidrese – Carbonia è la sfida tra una delle quattro squadre a punteggio pieno con la porta imbattuta, quella di Graziano Mannu, e una delle squadre in coda alla classifica ancora all’asciutto di punti e di goal, quella di Diego Mingioni.

Villacidrese – Carbonia è la prima volta del tecnico di casa Graziano Mannu, contro la squadra della sua città, nella quale ha giocato per diversi anni in diversi periodi e che ha allenato per ben sette stagioni consecutive in Eccellenza e Promozione regionale.

Diego Mingioni non è in panchina, perché squalificato dopo l’espulsione di domenica scorsa nella partita persa in casa con la Ferrini, che ha lasciato in eredità anche la squalifica di Federico Cappelli, uno dei pilastri della difesa biancoblù. Nell’undici iniziale non c’è neppure il centravanti spagnolo Luis Casas, del quale la società ha deciso di fare a meno, perché ritenuto non adeguato alla “causa biancoblù”. L’attacco del Carbonia è così affidato ad una coppia di 17enni, Nicola Muscas e Lorenzo Sartini ed in campo c’è anche un altro 17enne, Christian Fidanza.La coppia di centrali è formata dall’argentino Ayrton Hundt e da Andrea Mastino, autentico “jolly” della difesa.

Graziano Mannu presenta un undici con due fuoriquota, Simone Pittau (2005) e Luca Carboni (2003), il 2002 Giacomo Lussu ed il 2000 Diego Pinna, ed alcuni elementi di maggiore esperienza: Bruno Salvatore (1991), Sebastian Ignac Caballero (1992), Ryduan Palermo (1996) e Alejandro Quiriti (1997).

Il Carbonia inizia la partita con grande concentrazione, deciso a riscattare le due sconfitte iniziali ed impiega solo 6′ a sbloccare il risultato, con un gran goal di Andrea Porcheddu, il “faro” del centrocampo, realizzato con un perfetto calcio di punizione. Graziano Mannu cerca di scuotere i suoi, senza successo, perché il Carbonia continua a comandare il gioco, con un pregevole possesso di palla ed al 16′ raddoppia con Gabriele Dore, sugli sviluppi di una manovra portata avanti sulla fascia sinistra del campo. 0 a 2 in poco di un quarto d’ora, chi lo avrebbe previsto alla vigilia?

La Villacidrese appare incapace di costruire un’adeguata reazione e prima del riposo è il Carbonia a sfiorare il terzo goal, con Jesus Prieto. Il portiere del Carbonia Adam Idrissi non è mai stato impegnato seriamente dalle confuse iniziative villacidresi.

Negli spogliatoi Graziano Mannu cerca di scuotere i suoi ma al ritorno in campo, la partita prosegue secondo gli stessi canoni emersi nella prima parte. Ed al 7′ il portiere Alejandro Quiriti evita la terza capitolazione.

Al 14′ matura l’episodio che spegne definitivamente le speranze di una rimonta della Villacidrese. L’arbitro concede un calcio di punizione alla Villacidrese sulla trequarti di campo avversaria. Ryduan Palermo protesta prima nei confronti dell’assistente di linea di destra, poi verso l’arbitro, chiedendo un provvedimento disciplinare nei confronti del calciatore del Carbonia autore del fallo, il direttore di gara non gradisce probabilmente qualche parola di troppo ed estrae il cartellino rosso per il centravanti argentino.

Il Carbonia controlla il gioco ed il risultato con grande sicurezza e costruisce una ghiottissima occasione per chiudere definitivamente i conti, con un calcio di rigore che Jesus Prieto spedisce altissimo oltre la traversa. Il centrocampista spagnolo cerca di farsi perdonare dopo qualche minuto, andando vicinissimo al terzo goal, che è arrivato al secondo minuto di recupero, quando il capitano del Carbonia Nicola Serra “inventa” un goal con una conclusione da metà campo che trova impreparato il portiere Alejandro Quiriti, superato all’incrocio dei pali alla sua sinistra: 0 a 3! Di lì a poco il triplice fischio finale del direttore di gara Andrea Senes di Cagliari.

La Villacidrese subisce i primi goal e la prima sconfitta stagionale e perde il primato in classifica. Il Carbonia realizza i primi goal e conquista la prima vittoria, lasciando l’ultimo posto in classifica e mettendosi alle spalle ben sette squadre in un colpo solo.

Giampaolo Cirronis

 

Inizia in trasferta l’avventura di Carbonia e Iglesias nel nuovo campionato di Eccellenza regionale di calcio. La squadra biancoblù, reduce dall’amara retrocessione dal girone G del campionato di serie D, al termine di un mini ciclo durato due stagioni, ritorna nella categoria che tre stagioni fa lo vide protagonista assoluto, mettere a segno il “double”, con la promozione e la conquista della Coppa Italia. Le basi sulle quali è stata costruita la nuova squadra, quasi interamente rinnovata rispetto a quella retrocessa dalla serie D, sono profondamente diverse da quelle sulle quali venne costruita la stagione d’oro 2019/2020. E’ nuovo ed esordiente il tecnico, Diego Mingioni, 31 anni, è nuovo l’organico, giovanissimo, costituito da un mix tra i confermati Idrissi, Serra, Andrea Mastino, Porcheddu, Mancini, Agostinelli; il rientrante Fabio Mastino; i nuovi Prieto, Hundth, Casas, Cappelli, Gungui; i giovanissimi Muscas, Sartini, Orrù, Piras, Fidanza, Fontana, Pusceddu, Cocco, Billai e Saiu. L’organico potrebbe essere completato nei prossimi giorni con 1-2 nuovi elementi, per i quali sono ancora in corso trattative per i relativi tesseramenti.

L’esordio stagionale, in Coppa Italia, è stato molto positivo, al di là di ogni aspettativa, con la larga e meritata vittoria per 3 a 0 sull’Iglesias, nel derby di andata degli ottavi di finale della Coppa Italia.

L’esordio odierno in campionato, sul campo del Lanusei, fischio d’inizio alle ore 17.00, contro un’altra retrocessa dal girone G del campionato di serie D, sulla carta si presenta molto impegnativo. Anche la squadra ogliastrina dopo il passo indietro, maturato al termine di un ciclo durato ben sette stagioni consecutive, ha cambiato completamente volto.

Il campionato di Eccellenza regionale, dopo 15 anni, ritrova tra le sue protagoniste l’Iglesias che fa il suo esordio ad Oristano, contro la Tharros, un’altra grande del calcio sardo tornata in Eccellenza quest’anno, sulla cui panchina da una decina di giorni siede l’ex Giampaolo Murru. Dopo la trionfale stagione 2021/2022 in Promozione, il presidente dell’Iglesias Giorgio Ciccu ha confermato il tecnico Alessandro Cuccu e l’ossatura della squadra, formata da Toro, Lepore, Porcu, Mancusi, Suella, Marci, Todde, Bratzu, Fanni e Biancu. Assai interessanti i volti nuovi, tutti di provata esperienza anche in categorie superiori: Illario, Monteiro, Figos, Virdis e Zedda. Ed il mercato, ancora aperto, potrebbe portare ancora 1-2 nuovi elementi.

L’organico è completato da un gruppo di giovani fuoriquota, tra i quali i convocati nel derby d’esordio, a Carbonia, erano Mura, Piras, Pilleri, Alesandro, Fadda e Casu.

La prima stagionale non è stata positiva, la squadra è apparsa ancora in ritardo di condizione, ma la fiducia e l’ottimismo che hanno caratterizzato il post Promozione e la costruzione del nuovo progetto in Eccellenza, restano intatti. Questo pomeriggio, ad Oristano, fischio d’inizio alle ore 16.00, la squadra fa il suo esordio con la ferma intenzione di partire con il piede giusto, a tre giorni dal ritorno di Coppa Italia, in programma al Monteponi contro il Carbonia, e dall’esordio casalingo in campionato, tra sette giorni, contro il Lanusei.

Questo è il calendario della prima giornata: Calangianus-Latte Dolce, Ferrini-Arbus, Ghilarza-Budoni, Lanusei-Carbonia, Li Punti-Nuorese, Ossese-Bosa, Sant’Elena-San Teodoro Porto Rotondo, Tharros-Iglesias e Villacidrese-Taloro Gavoi. Riposa la Kosmoto Monastir.

Nella foto di copertina, il nuovo Carbonia di Diego Mingioni.

Non sono mancate le sorprese nelle partite di andata degli ottavi di finale della Coppa Italia di Eccellenza regionale di calcio. Il neopromosso Calangianus ha superato 2 a 0 il Budoni, forse la squadra maggiormente accreditata per la promozione in serie D, dopo lo scoppiettante mercato estivo, con una doppietta dell’attaccante Samuele Spano; nel derby sassarese, il Li Punti s’è imposto 2 a 1 sul campo del Latte Dolce; nel ritrovato derby del Sulcis, tutti aspettavano l’Iglesias ma il Carbonia ha sovvertito i pronostici, imponendosi nettamente, 3 a 0, con i goal di Fabio Mastino su uno splendido calcio di punizione, e dei 17enni Nicola Muscas e Lorenzo Sartini. Il migliore in campo nell’Iglesias è stato il portiere 41enne Fabio Toro, che con una serie di eccezionali parate, ha evitato che il punteggio assumesse proporzioni ancora più larghe. Il nuovo Carbonia dei giovani dell’esordiente tecnico Diego Mingioni, ha fornito una prestazione veramente eccellente, al di là di ogni aspettativa.

L’Iglesias, neopromossa, era molto attesa all’esordio, dopo un’ambiziosa e promettente campagna di rafforzamento. Confermata l’ossatura della squadra che ha stravinto il campionato di Promozione, il presidente Giorgio Ciccu ha concluso cinque operazioni di mercato con le quali ha portato a Iglesias tre attaccanti, Rafael Monteiro, Alessio Figos ed Alessio Virdis, il centrocampista Gianluigi Illario e l’esterno difensivo Gioele Zedda (ex Carbonia). E a breve dovrebbe essere ufficializzato un altro nuovo arrivo.

Completamente diverso è stato l’approccio del Carbonia alla nuova stagione in Eccellenza, dopo l’amara retrocessione dalla serie D. Sei i confermati (Adam Idrissi, Nicola Serra, Andrea Mastino, Nicola Mancini, Andrea Porcheddu e Nicolò Agostinelli (ieri assente per un infortunio), uno ritrovato dopo una stagione all’Arezzo di Marco Mariotti nel girone E della serie D, sono ad oggi cinque i volti nuovi: i difensori Ayrton Hundt e Federico Cappelli, i centrocampisti Jesus Prieto ed Alessandro Gungui e l’attaccante Luis Casas. Probabile, a breve, l’arrivo di altri due calciatori. La linea scelta, ispirata dal contenimento della spesa, è quella di un organico giovane, “sposata” dal neo tecnico Diego Mingioni.

L’avvio della partita è stato sostanzialmente equilibrato ed è stato Rafael Monteiro a chiamare per primo in causa Adam Idrissi. Il Carbonia, schierato inizialmente col vento contrario, non ha tardato a replicare con Federico Cappelli, sulla cui conclusione Fabio Toro ha risposto presente.

A metà tempo l’arbitro, Eleonora Pili di Cagliari, ha concesso l’ormai abituale cooling break ai calciatori per rifiatare, anche se la giornata non era caldissima, e alla ripresa del gioco Nicola Muscas (classe 2005) ha costretto Fabio Toro ad una complicata deviazione in calcio d’angolo. Il Carbonia è cresciuto ed al 42′ ha sbloccato il risultato. Calcio di punizione diretto dalla sinistra, in diagonale. S’è incaricato della battuta Fabio Mastino che ha lasciato partire con il destro una parabola a giro straordinaria che si è infilata all’incrocio dei pali, alla sinistra di Fabio Toro, rendendo vano il volo del 41enne estremo difensore rossoblù. Il Carbonia ha insistito ed ha sfiorato addirittura il raddoppio prima del riposo, con lo spagnolo Luis Casas.

Al ritorno in campo dopo il riposo, è stato subito il Carbonia ad andare vicinissimo al secondo goal con l’attivissimo ed ispirato Nicola Muscas ed Alessandro Cuccu ha cercato di scuotere la sua squadra, inserendo Alessio Virdis e Silvio Fanni al posto di Alessio Figos e Michele Suella. I risultati per l’Iglesias hanno tardato ad arrivare. Al 55′ è stato Jesus Prieto a provarci su calcio di punizione mancando di poco lo specchio della porta ospite e 3′ dopo il Carbonia ha raddoppiato con il più giovane in campo, Nicola Muscas che ha rubato palla ad Alessandro Mancusi sulla trequarti di campo avversaria, se n’è andati indisturbato verso l’area di rigore e, due metri dentro l’area, ha piazzato un sinistro “chirurgico” che non ha lasciato scampo a Fabio Toro vanamente proteso in tuffo sulla sua destra: 2 a 0.

Diego Mingioni al 63′ ha inserito Danilo Cocco (2006) al posto di Nicola Mancini (2004), Alessandro Cuccu ha risposto con Fabio Todde (1988) per Daniele Porcu (1982). La fisionomia della partita non è cambiata, con il Carbonia sempre padrone del campo che al 72′ ha sfiorato il terzo goal con una conclusione “maligna” di Andrea Porcheddu, sulla quale si è esaltato ancora Fabio Toro, con una deviazione acrobatica in calcio d’angolo. Al 75′ l’unica occasione da goal dell’Iglesias, con il neo entrato Silvio Fanni, che ha impegnato Adam Idrissi, bravo a deviare in calcio d’angolo una conclusione destinato all’angolino basso alla sua destra.

La fiammata dell’Iglesias non ha avuto seguito ed è stato ancora il Carbonia a creare insidie dalle parti di Fabio Toro, prima con Luis Casas, poi con uno scatenato Nicola Muscas che all’86 Diego Mingioni ha richiamato in panchina, inserendo al suo posto un altro 17enne, Lorenzo Sartini. E quest’ultimo, protagonista otto mesi fa nella Coppa Santa Barbara allievi con il primo goal nel 3 a 2 della finale vinta proprio contro la Monteponi, ha impiegato solo 5′ a mettere la sua firma sul goal del definitivo 3 a 0, tra la gioia dei tifosi biancoblù sulla tribuna del Comunale “Carlo Zoboli”.

Il 31 agosto le due squadre si ritroveranno di fronte allo stadio Monteponi. Il Carbonia partirà da un vantaggio robusto ma commetterebbe un grave errore se pensasse di avere già acquisito la qualificazione ai quarti di finale. Tra 9 giorni l’Iglesias avrà sicuramente un volto profondamente diverso da quello spento visto ieri. E domenica prossima scatterà il campionato, con entrambe impegnate in trasferta, il Carbonia a Lanusei, l’Iglesias ad Oristano con la Tharros dell’ex Giampaolo Murru.

Carbonia: Idrissi, Mastino Fabio, Serra (cap.), Hundt, Cappelli, Mastino Andrea, Casas (dal 76′ Gungui), Mancini (dal 63′ Cocco), Prieto, Muscas (dall’86’ Sartini), Porcheddu. A disposizione: Billai, Orrù, Fidanza, Fontana, Porcu e Pusceddu. All. Diego Mingioni.

Iglesias: Toro, Zedda, Mura, Lepore (cap.), Porcu (dal 63′ Todde), Mancusi, Illario, Piras (dal 70′ Casu), Figos (dal 52′ Fanni), Monteiro, Suella (dal 52′ Virdis). A disposizione: Pilleri, Alesandro, Bratzu, Fadda e Biancu. All. Alessandro Cuccu.

Arbitro: Eleonora Pili di Cagliari.

Assistenti di linea: Giuseppe Puddu e Mirko Pili di Oristano.

Marcatori: 42′ Fabio Mastino, 58′ Muscas, 91′ Sartini.

Spettatori: 300.

Al termine della partita abbiamo intervistato l’allenatore del Carbonia Diego Mingioni. Il collega dell’Iglesias, Alessandro Cuccu, non ha rilasciato interviste in sala stampa.