22 November, 2024
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Il gruppo napoletano La Maschera s’è aggiudicato l’11° Premio Andrea Parodi, l’unico contest italiano di world music, conclusosi questa sera all’Auditoriun conunale di Cagliari. Il premio della critica è andati all’estero, ai ciprioti Monsieur Doumani. La menzione per il miglior testo se l’è aggiudicata Giuseppe Di Bella con “Ncucciarisi” (cantata in siciliano). Quelle per miglior musica e migliore interpretazione sono andate ancora a La Maschera (che hanno proposto il brano “Te vengo a cerca’ “, cantato in napoletano e wolof), mentre i Monsieur Doumani (con “Gongs”) si sono aggiudicati anche la menzione per la migliore reinterpretazione di un brano di Andrea Parodi, quella per il miglior arrangiamento e la menzione dei ragazzi in sala.

Nel contest, in programma da giovedì ad oggi, il premio della critica internazionale se lo sono meritati i Kor con “Albore” (in logudorese). La menzione dei concorrenti, infine, se la sono divisa a pari merito i Feral Cor con “La Sajetana” (in genovese) e Giuseppe Di Bella.

A contendersi la vittoria sono stati anche Aniello Misto con “Aumm aumm” (cantata in napoletano); Ararat Ensemble Orchestra con “Nietaan” (in wolof); Dindùn con “L’amur” (in piemontese) e Terrasonora con “Padre vostro” (in napoletano e swahili).

Prima della proclamazione dei vincitori, c’è stata una splendida jam session che ha visto protagonisti la direttrice artistica Elena Ledda, alcuni degli artisti in giuria e gli ospiti della serata, che si erano appena esibiti, ovvero il peruviano Jorge Pardo, accompagnato dal chitarrista Francisco Rey Soto, il macedone Stracho Temelkovski e, dal Veneto, il Duo D’Altrocanto.

Durante la serata Daniele Cossellu, storico fondatore dei Tenores di Bitti “Remunnu ‘e Locu”, ha ricevuto il Premio Albo d’oro 2018, il riconoscimento assegnato ogni anno ad una figura di rilievo del mondo culturale e artistico italiano.

Il festival nasce per omaggiare un grande artista sardo come Andrea Parodi, che dal pop d’autore dei Tazenda era arrivato come solista ai vertici della musica d’impronta etnica. Tutti i concorrenti e gli ospiti hanno proposto un suo brano lungo le tre serate del Premio.

A condurre l’edizione 2018 sono stati Ottavio Nieddu e Gianmaurizio Foderaro. La serata finale è stata trasmessa in diretta streaming sulla pagina Facebook di Rai Radio Tutta Italiana.

Molti i premi ed i bonus per il gruppo vincitore del “Parodi”: avrà l’opportunità di esibirsi alle edizioni 2019 dell’“European Jazz Expo” in Sardegna, di Folkest in Friuli, del Negro Festival di Pertosa (Salerno), del Premio dei Premi al Mei di Faenza, dello stesso Premio Parodi ed in vari altri eventi e serate che saranno man mano annunciati. Inoltre per La Maschera c’è un tour di otto concerti, realizzato grazie a NuovoImaie (progetto finanziato con i fondi dell’art. 7 della legge 93/92), ed una borsa di studio di 2.500 euro.

Al Premio della critica va invece la produzione di un videoclip offerto dalla Federazione degli Autori.

I finalisti sono frutto di un’approfondita selezione fra ben 220 iscritti, provenienti da da ogni parte del mondo, dal Messico alla Siberia, dal Senegal a Cipro. Indice, questo, del rilievo assunto da questa manifestazione nel corso degli anni.

La giuria che ha deciso il premio assoluto era composta da Gianfranco Cabiddu (Regista, musicista), Gigi Camedda (musicista), Lucia Campana (partner Premio Città di Loano), Gesuino Deiana (musicista), Gaetano D’Aponte (partner Premio Bianca D’Aponte), Andrea Del Favero (Partner Folkest), Giovanni Gianluca Floris (musicista, presidente del Conservatorio di Cagliari), Kaballà (musicista), Elena Ledda (musicista), Silvano Lobina (musicista), Annamaria Loddo (operatrice culturale), Marco Lutzu (musicista, etnomusicologo), Roberto Mancinelli (I Mean), Gino Marielli (musicista), Nicola Meloni (operatore culturale), Michele Palmas (produttore S’Ard Music), Andrea Ruggeri (musicista), Gisella Vacca (musicista, attrice).

Quella critica vedeva presenti Claudio Agostoni (Popolare Network), Gabriele Antonucci (Panorama), Matteo Bruni (Radio Super Sound), Angela Calvini (Avvenire), Stefano Carboni (Radio Montecarlo), Simone Cavagnino (Unica Radio), Flavia Corda (Rai 3 Sardegna), Valerio Corzani (Radio 3), Tore Cubeddu (Eja TV), Ciro De Rosa (Blogfoolk / Songlines), Daniela Deidda (Sardegna Eventi 24), Felice Liperi (Repubblica), Monica Magro (Radio Sintony), Elisabetta Malantrucco (Rai Radio Techetè), Luigi Mameli (Radiolina), Marco Mangiarotti (Quotidiano Nazionale / Il Giorno), Andrea Massidda (La Nuova Sardegna), Duccio Pasqua (Radio 1), Piersandro Pillonca (Uff. Stampa Consiglio Regionale della Sardegna), Timisoara Pinto (Radio 1), Walter Porcedda (Musica Jazz), Emanuela Teodora Russo (NuovoImaie), Cristiano Sanna (Tiscali), Claudio Scaccianoce (Linkiesta), Giacomo Serreli (giornalista musicale), Stefano Starace (Mo’l’estate), Mario Tasca (Sardegna 1), Jacopo Tomatis (Il giornale della musica).

Per la giuria internazionale, infine, c’erano Bastiaan Springer (ConcertZender, Olanda), Andrew Cronshaw (Froots magazine – Rough Guide to World Music, Regno Unito), Thorsten Bednarz (DeutchlandFunk Kultur, Germania), Petr Doruzka (Czech Radio, Praga), Sergio Albertoni (RSI Svizzera).

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Il deserto, la guerra e una bambina armata che insegue la sua liberazione. È intenso ed emozionante il nuovo video di “Pitzinnos in sa gherra” – il brano scritto da Fabrizio De André e Gino Marielli ed interpretato da Andrea Parodi con i Tazenda – nella versione della cantautrice milanese Patrizia Cirulli, che lo ha inserito nel suo ultimo lavoro discografico “Sanremo d’Autore”; album che ha riscosso un ottimo successo di critica arrivando in cinquina alle Targa Tenco 2018 nella categoria “Interpreti”.

Firmato dal regista sassarese Gianpaolo Stangoni, il video si fregia del marchio della Fondazione Andrea Parodi e sarà presentato il 9 novembre a Cagliari (ore 12,30 Sala Conferenze Search, al Palazzo Civico in Largo Carlo Felice), durante il Premio dedicato all’artista sardo. 

Più che un clip musicale questo lavoro è un piccolo film, un viaggio ricco di significati simbolici attraverso il dolore e la sofferenza dei bambini costretti a fare la guerra, che rende ancora più “sacra” l’interpretazione della Cirulli, accompagnata dal fondamentale bouzouki di Giorgio Cordini, che quasi trasforma il brano in una preghiera.

L’idea nasce da un’intuizione della stessa cantautrice, dal suo lavoro con i bambini grazie alla sua formazione in musicoterapia e counseling.

«Durante una lezione – racconta la cantautrice – un bimbo di un anno nel momento della danza, non camminando ancora, ha alzato le braccia verso di me: voleva ballare. I bimbi vogliono essere accuditi, protetti, difesi e ce lo chiedono facendosi capire a modo loro. Qualche giorno dopo questo episodio mi è arrivata un’immagine mentale di me che camminavo in un deserto con in braccio un bambino piccolo. Ne ho parlato a Gianpaolo Stangoni e abbiamo deciso di tenera l’immagine del deserto. Tutto è partito così.»

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Sono arrivate da tutto il mondo, dal Messico alla Siberia, da Cipro al Senegal, le 220 iscrizioni all’11° Premio Andrea Parodi, l’unico concorso italiano dedicato alla world music, che terrà le sue finali dall’8 al 10 novembre come sempre a Cagliari, al Teatro Auditorium Comunale di Piazza Dettori. Una intensa tre giorni dedicata a un grande artista sardo come Andrea Parodi, che dal pop d’autore dei Tazenda era arrivato come solista ai vertici della musica d’impronta etnica.

Nove gli artisti selezionati per le finali: Aniello Misto con “Aumm aumm” (cantata in napoletano); Ararat Ensemble Orchestra con “Nietaan” (in wolof); Dindùn con “L’amur” (in piemontese); Giuseppe Di Bella con “Ncucciarisi” (in siciliano); Feral Cor con “La Sajetana” (in genovese); Kor con “Albore” (in logudorese); La Maschera con “Te vengo a cerca’ “ (in napoletano e wolof); Monsieur Doumani con “Gongs” (in cipriota); Terrasonora con “Padre vostro” (in napoletano e swahili).

Con loro vari ospiti, scelti dalla direttrice artistica Elena Ledda: i peruviani Jorge Pardo & Francisco Rey Soto, il macedone Stracho Temelkovski, il Duo D’Altrocanto, dal Veneto, e Daniela Pes, vincitrice del Parodi 2017.

L’ingresso agli spettacoli è libero e gratuito, previa prenotazione presso il Boxoffice Tickets di Cagliari.

Si comincerà già il 7 novembre con una anteprima al club Jazzino con Jorge Pardo & Francisco Rey Soto.

Giovedì 8 la serata inaugurale, che, dalle 20.30, vedrà la prima esibizione dei finalisti con il brano in gara ed un altro brano del proprio repertorio.

Venerdì 9 prenderà il via il denso calendario di incontri e appuntamenti diurni (tutti a ingresso gratuito, ospitati nella Sala Conferenze Search, al Palazzo Civico di Cagliari, in Largo Carlo Felice). Alle 10.00 ci sarà un seminario sui diritti connessi per gli artisti interpreti ed esecutori tenuto dall’avvocato Emanuela Russo. A seguire, alle 11.15, la conferenza “L’autore e l’editore” a cura dell’avvocato Maria Grazia Maxia, che proporrà una panoramica sul diritto d’autore e sull’editoria. In chiusura, alle 12.30, la proiezione del video di “Pitzinnos in sa gherra” cantata da Patrizia Cirulli. La canzone, scritta da Fabrizio De André e Gino Marielli, era stata originariamente interpretata da Andrea Parodi con i Tazenda nel 1992 a Sanremo.

Fitto anche il programma pomeridiano. Alle 16.30 “Metti che talvolta noi si possa tornare…”, presentazione del brano “Il sogno”, contenuto in “Quando sarò più giovane”, il nuovo album di Gigi Marras, e scritto e cantato con Parodi. Condurrà Claudio Agostoni che tirerà le fila anche degli appuntamenti successivi, in programma dalle 17: la presentazione di due libri, “Ribelli e ostinati – I suoni del ‘68” di Felice Liperi e “Amico Faber”, Fabrizio De Andrè raccontato da amici e colleghi di Enzo Gentile.

La serata, dalle 20.30, vedrà tutti i finalisti proporre la canzone in gara insieme ad un brano del repertorio di Andrea Parodi. Come ospite salirà sul palco Daniela Pes.

Il 10, giornata finale, si comincerà alle 10.30 (sempre nella sala conferenze Search) con la presentazione del Cd “Palma De Sols” di Mauro Palmas, intervistato da Jacopo Tomatis e Duccio Pasqua. Alle 11.15, si terrà la 4ª edizione del dibattito internazionale sulla World Music. Il titolo quest’anno è “Dall’’autentico’ al cliché – Stereotipi nella world music”, a cura di Jacopo Tomatis in collaborazione con Labimus e Università degli Studi di Cagliari, Dipartimento di Storia, Beni Culturali e Territorio. Interverranno Ignazio Macchiarella, Marco Lutzu, Ciro De Rosa, Timisoara Pinto, Mauro Palmas e Andrea Del Favero.

L’appuntamento al Teatro Auditorium sarà stavolta alle 18.30 con “Il canto a chiterra”, un dialogo fra Marco Lutzu ed Ottavio Nieddu tra immagini e racconti. Dalle 20.30 la serata finale con l’esibizione dei concorrenti (con il solo brano in gara) e con Jorge Pardo & Francisco Rey Soto, Stracho Temelkovski e il Duo D’Altrocanto.

Sarà anche consegnato a Daniele Cossellu, storico fondatore dei Tenores di Bitti “Remunnu ‘e Locu”, il Premio Albo d’oro 2018, assegnato ogni anno ad una figura di rilievo del mondo culturale e artistico italiano. Premio realizzato dall’artista artigiano Roberto Ziranu. Poi, prima della proclamazione dei vincitori, la ormai tradizionale jam session finale con gli ospiti, gli artisti presenti in giuria ed Elena Ledda.

A condurre l’edizione 2018 sarà Ottavio Nieddu con la collaborazione e gli interventi di Gianmaurizio Foderaro.

Molti i premi e i bonus per il vincitore del “Parodi”: avrà l’opportunità di esibirsi alle edizioni 2019 di alcuni festival partner: l’“European Jazz Expo” in Sardegna, Folkest in Friuli, il Negro Festival di Pertosa (Salerno). Ed inoltre al Premio dei Premi al Mei di Faenza, allo stesso Premio Parodi e in vari altri eventi e serate che saranno man mano annunciati. Oltre a questo, avrà diritto a una borsa di studio per la propria crescita artistica di 2.500 euro. Al Premio della Critica andrà un videoclip offerto dalla Federazione degli Autori.

In palio ci sarà poi anche un tour di otto concerti, realizzato grazie a NuovoImaie (progetto finanziato con i fondi dell’art.7 L. 93/92).

Saranno assegnate anche una serie di menzioni specifiche: al testo, alla musica, all’arrangiamento, all’interpretazione, alla reinterpretazione del brano di Andrea Parodi. Ed inoltre: la menzioni della Critica Internazionale, dei ragazzi in sala e degli stessi concorrenti.

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Andrà a Daniele Cossellu, storico fondatore dei Tenores di Bitti “Remunnu ‘e Locu”, il Premio Albo d’oro 2018, il riconoscimento assegnato ogni anno nell’ambito del Premio Andrea Parodi di Cagliari ad una figura di rilievo del mondo culturale e artistico italiano.

Daniele Cossellu ha avuto il merito di diffondere tra i giovani e nel mondo la cultura ancestrale del Canto a tenore della Sardegna, suscitando anche l’attenzione di un personaggio come Peter Gabriel che nel 1996 ha voluto produrre l’album “S’amore ‘e mama” della formazione di Bitti con la Real World, la sua casa discografica. Il premio sarà un oggetto d’artigianato artistico realizzato ad hoc da Roberto Ziranu.

Un ulteriore tassello si aggiunge così alla ricca programmazione della undicesima edizione del “Parodi”, in programma dall’8 al 10 novembre a Cagliari al Teatro Auditorium Comunale.

Come da tradizione, il contest dedicato ad artisti emergenti di world music (l’unico in Italia) verrà arricchito dalla presenza di importanti ospiti provenienti da tutto il mondo. Il tutto con la direzione artistica di Elena Ledda.

A contendersi la vittoria saranno Aniello Misto con “Aumm aumm” (cantata in napoletano); Ararat Ensemble Orchestra con “Nietaan” (in wolof); Dindùn con “L’amur” (in piemontese); Giuseppe Di Bella con “Ncucciarisi” (in siciliano); Feral Cor con “La Sajetana” (in genovese); Kor con “Albore” (in logudorese); La Maschera con “Te vengo a cerca’ “, (in napoletano e wolof); Monsieur Doumani con “Gongs” (in cipriota); Terrasonora con “Padre vostro” (in napoletano e swahili). I finalisti sono frutto di una approfondita selezione fra ben 220 iscritti.

Sul versante degli ospiti, a salire sul palco del Teatro Auditorium saranno, nella serata finale, i peruviani Jorge Pardo & Francisco Rey Soto (che si esibiranno anche il 7 novembre al Jazzino in una anteprima del Premio), il macedone Stracho Temelkovski e, dal Veneto, il Duo D’Altrocanto. Un importante spazio andrà poi alla trionfatrice del Premio Parodi 2007, Daniela Pes, sul palco venerdì 9 novembre. Per lei ci sarà un intero concerto il 31 ottobre, proprio in qualità di vincitrice del Parodi 2017, all’Exma di Cagliari nell’ambito dell’European Jazz Expo.

A condurre l’edizione 2018 sarà Ottavio Nieddu con la collaborazione e gli interventi di Gianmaurizio Foderaro.

L’ingresso agli spettacoli è libero e gratuito, previa prenotazione presso il Boxoffice Tickets di Cagliari.

Il festival nasce per omaggiare un grande artista sardo come Andrea Parodi, che dal pop d’autore dei Tazenda era arrivato come solista ai vertici della musica d’impronta etnica. Durante le giornate del festival sue canzoni (insieme a quelle degli ex vincitori del concorso) saranno diffuse nelle attività commerciali del centro storico di Cagliari, mentre nella seconda serata del Premio tutti i finalisti proporranno un suo brano.

Nel corso della manifestazione verrà ricordato anche durante gli appuntamenti pomeridiani, con la presentazione del brano “Il sogno”, contenuto in “Quando sarò più giovane”, il nuovo album di Gigi Marras, e scritto e cantato proprio con Andrea Parodi. Ci sarà inoltre la proiezione del video di “Pitzinnos in sa gherra” cantata da Patrizia Cirulli. La canzone, scritta da Fabrizio De André e Gino Marielli, era stata originariamente interpretata da Parodi con i Tazenda nel 1992 a Sanremo.

Molti altri sono gli appuntamenti previsti nelle mattine e nei pomeriggi. Attualmente in via di definizione, saranno comunicati prossimamente.

Molti i premi e i bonus per il vincitore del “Parodi”: avrà l’opportunità di esibirsi alle edizioni 2019 di alcuni festival partner: l’“European Jazz Expo” in Sardegna, Folkest in Friuli, il Negro Festival di Pertosa (Salerno). Ed inoltre al Premio dei Premi al Mei di Faenza, allo stesso Premio Parodi e in vari altri eventi e serate che saranno man mano annunciati. Oltre a questo, avrà diritto a una borsa di studio per la propria crescita artistica di 2.500 euro.

In palio ci sarà poi un tour di otto concerti, realizzato grazie a NuovoImaie (progetto finanziato con i fondi dell’art. 7 L. 93/92).

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Francesca Incudine, siciliana di Enna, ha vinto con il brano “Quantu stiddi” il 14° Premio Bianca d’Aponte, il contest italiano riservato alle cantautrici, che si è tenuto al Teatro Cimarosa di Aversa (Caserta). Il premio della critica “Fausto Mesolella” se lo sono aggiudicate ex aequo la stessa Incudine e Irene (all’anagrafe Irene Scarpato) da Napoli, che ha presentato “Call center”.

A quest’ultima è andata anche la menzione per la migliore musica, mentre quella per il testo ha visto prevalere Giulia Pratelli da Pisa con “Non ti preoccupare” e quella per l’interpretazione Meezy da Foggia con “Temporale”.

Un caleidoscopio di colori diversi per le dieci finaliste, ognuna delle quali ha portato in scena un suo peculiare mondo musicale e stilistico, testimoniando così le tante sfaccettature di quella che viene chiamata canzone d’autore. In questo caso: d’autrice.

Oltre al concorso, molte sono le emozioni arrivate dai tanti ospiti che hanno calcato il palco nelle due serate.

Venerdì, in quella di apertura, dopo la prima esibizione delle dieci finaliste, c’è stato un susseguirsi di set di grande intensità, da Giuseppe Anastasi a Giovanni Block, da Tony Bungaro al quartetto femminile napoletano delle SesèMamà. Fino alla chiusura con l’Orchestra di Piazza Vittorio che con Petra Magoni ha offerto uno stralcio del “Don Giovanni” in scena al Teatro Bellini di Napoli proprio in questi giorni. Ha conquistato il pubblico anche la greca Marina Mulopulos, che ha ricevuto il Premio d’Aponte International (assegnato in collaborazione con il Premio Andrea Parodi di Cagliari)

Sabato, nella serata finale, Simona Molinari in veste di madrina di questa edizione è salita sul palco per interpretare alcune sue canzoni e “Il bagarozzo re”, un brano di Bianca d’Aponte, la cantautrice prematuramente scomparsa a 23 anni a cui il festival è dedicato.

Prima di lei si sono esibiti anche Carlo Marrale, Bruno Marro, Mariella Nava, Sasà Calabrese, Joe Barbieri e l’inedito duo formato da Rossana Casale e Kaballà. Ed ancora: Elena Ledda, che ha proposto una splendida versione in sardo di “Ninna nanna in re” di Bianca d’Aponte.

Si è così inaugurata la direzione artistica di Ferruccio Spinetti, che ha raccolto quest’anno l’eredità di Fausto Mesolella, storico direttore artistico della manifestazione scomparso prematuramente nel 2017.

Nel contest, diversi sono stati i premi esterni alla giuria. A Chiara Raggi da Rimini (con “Lacrimometro”) è andato quello dell’etichetta Suoni dall’Italia di Mariella Nava, con la proposta di un contratto discografico. A Kim da Padova (con “Un cane e una moglie”) quello di Soundinside Basement Records, con la realizzazione di un video live in studio.

Meezy si è invece aggiudicata il “Premio ’Na stella” (titolo di una canzone di Mesolella) del Virus Studio, che metterà a disposizione due giorni in sala d’incisione per realizzare un brano con la produzione artistica di Ferruccio Spinetti.

Rai RadioLive e Rai Italia hanno invece deciso di premiare Kim e Meezy con una ospitata radiofonica e televisiva.

Alla vincitrice assoluta andrà un tour di otto concerti, realizzato grazie a un bando del NuovoImaie (progetto finanziato con i fondi dell’art. 7 L. 93/92) e una borsa di studio di 1000 euro offerta da DOC SERVIZI, comprensiva di iscrizione alla cooperativa, di consulenza e tutela. Per il Premio Fausto Mesolella la borsa di studio sarà invece di 800 euro.

Erano in gara anche: Argento da Brindisi con il brano “Goccia”; Roberta De Gaetano da Messina con “Va tutto benissimo”; Chiara Ragnini da Genova con “Un angolo buio”; Elisa Raho da Roma con “Bello”.

Le giurie che hanno scelto le vincitrici sono state come sempre molto ampie e dense di personalità di rilievo. Quella per il Premio assoluto era composta, oltre che dalla madrina Simona Molinari, da Giuseppe Anastasi (cantautore), Joe Barbieri (cantautore), Tony Bungaro (cantautore), Rossana Casale (cantautrice), Giovanni Ceccarelli (musicista e compositore), Mimì Ciaramella (musicista e compositore), Paolo Corsi (produttore), Angelo Franchi (AF47 Music), Massimo Germini (musicista e compositore), Kaballà (cantautore), Elena Ledda (cantautrice), Carlo Marrale (cantautore), Bruno Marro (cantautore), Alberto Menenti (paroliere), Alfredo Rapetti Mogol (paroliere), Mariella Nava (cantautrice), Paolo Romani (discografico), Brunella Selo (cantautrice), Roberto Trinci (Sony/ATV Music Publishing), Dario Zigiotto (operatore culturale).

La Giuria per il Premio della Critica “Fausto Mesolella” comprenderà: Carmine Aymone (Corriere del Mezzogiorno), Roberta Balzotti (RAI), Giovanni Chianelli (Il Mattino), Angiola Codacci Pisanelli (L’Espresso), Enrica Corsi (Premio Bindi), Giorgiana Cristalli (Ansa), Enrico de Angelis (giornalista), Mauro De Cillis (RAI), Giuliano Delli Paoli (Ondarock), Elisabetta Malantrucco (RAI), Alberto Marchetti (Shiver Magazine), Francesco Paracchini (L’isola che non c’era), Paolo Pasi (Tg3), Duccio Pasqua (Radio1), Fausto Pellegrini (Rainews24), Timisoara Pinto (giornalista RAI), Alessia Pistolini (giornalista), Ivan Rufo (Festival Botteghe d’Autore), Paolo Talanca (Fatto quotidiano), Rossella Vetrano (GoldWebTv).

Il Premio Bianca d’Aponte è promosso dall’Associazione Musicale Onlus Bianca d’Aponte, con partner privilegiato il Comune di Aversa e con il patrocinio della Giunta Regionale Campania. Media Partner è Rai Radio Live.

Nella foto: Francesca Incudine durante l’esibizione – foto di Giorgio Bulgarelli

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La madrina Simona Molinari, l’Orchestra di Piazza Vittorio, Ginevra Di Marco, Joe Barbieri e molti altri. È un cast assai composito e molto ricco quello messo insieme da Ferruccio Spinetti, il nuovo direttore artistico del Premio Bianca d’Aponte, per la 14ª edizione della manifestazione, in programma il 26 e il 27 ottobre come sempre, ad Aversa, al Teatro Cimarosa.

Il programma del festival è stato presentato ad Aversa in una partecipata conferenza stampa, in cui, insieme a Ferruccio Spinetti e al padrone di casa Gaetano d’Aponte, erano presenti il sindaco di Aversa Enrico de Cristofaro, l’ assessore alla cultura Alfonso Oliva ed il prof. Arcangelo Pellegrino in rappresentanza del Liceo Classico e musicale “Domenico Cirillo”.

Nelle due serate saliranno sul palco, in veste di ospiti, anche altri protagonisti della musica in Italia: Giuseppe Anastasi, Tony Bungaro, SesèMamà, Fausta Vetere, Kaballà, Rossana Casale, Carlo Marrale, Mariella Nava, Elena Ledda, Giovanni Block, nonché la vincitrice dello scorso anno, Federica Morrone. Ci sarà anche uno spazio per una proposta internazionale con Marina Mulopulos (che riceverà il Premio Bianca d’Aponte International 2018, espressione del Premio Andrea Parodi di Cagliari). A presentare saranno Max De Tomassi di Radio1 Rai e Carlotta Scarlatto.

L’evento centrale del festival sarà però sempre il contest, l’unico in Italia riservato alle cantautrici e che vedrà quest’anno in lizza: Argento da Brindisi con il brano “Goccia”; Roberta De Gaetano da Messina con “Va tutto benissimo”; Francesca Incudine da Enna con “Quantu stiddi”; Irene da Napoli con “Call center”; Kim da Padova con “Un cane e una moglie”; Meezy da Foggia con “Temporale”; Giulia Pratelli da Pisa con “Non ti preoccupare”; Chiara Raggi da Rimini con “Lacrimometro”; Chiara Ragnini da Genova con “Un angolo buio”; Elisa Raho da Roma con “Bello”.

Presidente di giuria sarà Simona Molinari, che in veste di madrina salirà sul palco per interpretare, oltre ad alcune sue canzoni, “Il bagarozzo Re”, un brano di Bianca d’Aponte, la cantautrice prematuramente scomparsa a 23 anni a cui il festival è dedicato.

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Anche quest’anno il Premio Andrea Parodi va a pescare i suoi ospiti tra i più talentuosi artisti della world music internazionale. In quest’edizione, in programma dall’8 al 10 novembre a Cagliari al Teatro Auditorium Comunale, la direttrice artistica Elena Ledda ha scelto Jorge Pardo & Francisco Rey Soto (dal Perù), Stracho Temelkovski (dalla Macedonia) ed il Duo D’Altrocanto (dal Veneto) per affiancare sul palco i finalisti del tradizionale concorso dedicato ad Andrea Parodi, il grande artista sardo che dal pop d’autore dei Tazenda era arrivato come solista ai vertici della musica d’impronta etnica.

A completare il cast ci sarà Daniela Pes, la trionfatrice del Parodi 2017, che ha recentemente vinto anche il Premio dei Premi, il contest che riunisce i vincitori dei concorsi italiani di canzone d’autore e world music e che si svolge nell’ambito del Mei di Faenza.

Jorge Pardo è una delle voci più importanti della scena musicale peruviana. Ha sette album all’attivo, tre di musica pop-rock, una raccolta e tre che legano la musica tradizionale peruviana con la fusion. A Cagliari sarà accompagnato dalla straordinaria chitarra di Francisco Rey Soto, erede dello stile musicale del maestro Felix Casaverde.

Anche Stracho Temelkovski è un virtuoso della chitarra, oltre che percussionista, compositore e arrangiatore. Attinge la sua creatività dalle sue profonde radici macedoni, pur risiedendo in Francia.

Il Duo D’Altrocanto, composto da Elida Bellon e Giulia Prete, propone le danze della tradizione popolare italiana e non solo (polke, valzer, mazurke e molte altre ancora) senza l’ausilio di strumenti, a cappella, con risultati di rara suggestione.

Nella tre giorni di Cagliari come sempre il cuore della manifestazione sarà nel contest, l’unico in Italia riservato alla world music. A sfidarsi saranno: Aniello misto con “Aumm aumm” (cantata in napoletano); Ararat Ensemble Orchestra con “Nietaan” (in wolof); Dindùn con “L’amur” (in piemontese); Giuseppe Di Bella con “Ncucciarisi” (in siciliano); Feral Cor con “La Sajetana” (in genovese); Kor con “Albore” (in logudorese); La Maschera con “Te vengo a cerca’ “, (in napoletano e wolof); Monsieur Doumani con “Gongs” (in cipriota); Terrasonora con “Padre vostro” (in napoletano e swahili).

La conduzione sarà a cura di Ottavio Nieddu con la collaborazione e gli interventi di Gianmaurizio Foderaro.

Il vincitore del “Parodi” avrà l’opportunità di esibirsi alle edizioni 2019 dell’“European jazz expo” in Sardegna, di Folkest in Friuli, del Negro Festival di Pertosa (SA), del Mei di Faenza, dello stesso Premio Parodi e in vari altri eventi e serate che saranno man mano annunciati. Oltre a questo, avrà diritto a una borsa di studio per la propria crescita artistica per un importo massimo di 2.500 euro.

In palio ci sarà anche un tour di otto concerti, realizzato grazie a NuovoImaie (progetto finanziato con i fondi dell’art. 7 L. 93/92).

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È la sarda Daniela Pes la vincitrice del “Premio dei Premi” 2018, il contest che riunisce i vincitori dei concorsi italiani di canzone d’autore e world music intitolati ad artisti scomparsi.

L’evento si è tenuto sabato nell’ambito del Mei di Faenza ed ha visto un podio tutto al femminile. Infatti, dietro la vincitrice, che rappresentava il Premio Andrea Parodi di Cagliari, si sono piazzate, a pari merito, Federica Morrone (in lizza il Premio Bianca d’Aponte di Aversa) ed Agnese Valle (per il Premio Mario Panseri di Cairo Montenotte).

La serata è stata una occasione unica per vedere, tutti insieme, i migliori cantautori emergenti del nostro Paese, in quella che è stato definita la “Champions League” della nuova canzone d’autore.

Alla vincitrice numerosi bonus: un “immediate video” della propria canzone, realizzato da Marco Billeci, videomaker e giornalista di Gedi Digital, che sarà pubblicato su repubblica.it; uno speciale su JamTV e una corposa intervista per il bimestrale “Vinile”. Ma per Daniela Pes ci sarà anche la possibilità di partecipare come ospite a “EdicolAcustica” di Grosseto e al Festival Internazionale della Sardegna Città di Uta.

A Federica Morrone invece è andato il premio speciale dell’Officina della Musica e delle Parole di Milano, consistente nella possibilità di partecipare a un corso della stessa Officina del valore di euro 1500.

Nel Premio dei Premi, ideato e diretto da Enrico Deregibus e Giordano Sangiorgi, si sono fronteggiati anche Salvario in rappresentanza del Premio Pierangelo Bertoli, Lisbona per il Premio Bindi, i Yosh Whale per il Premio Buscaglione, La Quadrilla per il Premio Alberto Cesa/Folkest, Luchi per il Premio Ciampi, i Mislead per il Premio Augusto Daolio, Giulio Wilson per il Premio Bruno Lauzi e gli Helena per il Premio Manente.

Ognuno di loro ha eseguito un brano proprio ed una cover di un protagonista della musica italiana, in una sorta di passaggio di testimone. Ad esempio Daniela Pes ha proposto “Carne”, di un personaggio di rilievo della scena indipendente degli ultimi anni come Iosonouncane, mentre Federica Morrone ha cantato “Mi sono innamorato di te” di Luigi Tenco ed Agnese Valle “Un paese di gente bambina” di Mario Panseri. Ma si sono ascoltate anche canzoni di Niccolò Fabi, Fabrizio De André, CCCP, Francesco De Gregori, Piero Ciampi, Mina, Pierangelo Bertoli, Fred Buscaglione.

A presentare lo stesso Deregibus insieme alla cantautrice Roberta Giallo, che era stata la vincitrice della scorsa edizione e che si è anche esibita in chiusura di serata. A salire sul palco in veste di ospiti ci sono stati anche Mauro Ermanno Giovanardi (a cui è andato un premio speciale del Mei) e il duo composto da Roberto Angelini e Rodrigo D’Erasmo che ha presentato un omaggio a Nick Drake. Ad inizio serata spazio anche per la giovane band Il generatore di tensione, presentata dalla Fondazione Lucio Dalla. Il “Premio dei Premi” era dedicato ai 40 anni del disco “Pigro” di Ivan Graziani, omaggiato dal cantautore triestino Cortellino.

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Centotrenta minuti a 100 all’ora (proprio come il titolo di una delle sue canzoni degli esordi), per 39 canzoni, un mix perfetto tra successi vecchi e nuovi, che hanno regalato una serata di inizio autunno da ricordare a lungo per migliaia di fans (una stima non ufficiale parla di quasi 10.000 presenze) di uno dei miti della musica leggera italiana. Gianni Morandi non delude mai e non ha deluso neppure questa volta, la seconda a Carloforte in 23 mesi (la prima risale al 30 ottobre 2016), comunità dalla quale è stato letteralmente conquistato da quando ha iniziato l’esperienza professionale con la fiction “L’Isola di Pietro”, ed alla quale, in segno di riconoscenza per l’ospitalità e l’affetto ricevuti, ha “regalato” la sua musica.

L’inizio del concerto era stato annunciato per le 21.00 e, alle 21.00 in punto, sul palco sistemato sul molo centrale del porto, si sono accese le luci ed è iniziato lo spettacolo, con l’impegno di concludere in tempo utile per rispettare gli orari dei traghetti, chiamati a riportare a Portovesme e Calasetta le migliaia di fans arrivati tra tante difficoltà (non sono mancati i disagi, nonostante l’istituzione di una corsa straordinaria per Portovesme alle 23.30 e la sostituzione della piccola motonave Eolo con la molto più capiente GB Conte, perché l’invasione è andata al di là di ogni più ottimistica previsione).

Gianni Morandi ha aperto il concerto con il suo ultimo successo, “Dobbiamo fare luce“, al quale sono seguiti subito due dei successi “storici“: “Se perdo anche te” e “Occhi di ragazza”. Il clima s’è acceso, la partecipazione del pubblico è salita canzone dopo canzone… Una dietro l’altra, canzoni vecchi e nuove o seminuove (della seconda stagione della sua ultracinquantenaria carriera): “Grazie perché”, “Una vita che ti sogno”, “Al bar si muore”, “La mia nemica amatissima”; poi cinque successi “storici” consecutivi: “Chimera”, “Giocattolo”, “La Fisarmonica”, “Ma chi se ne importa” e “Non son degno di te”.

L’età non è più verde ma l’energia che ha in corpo “l’eterno ragazzo di Monghidoro” è ancora straordinaria e le diverse fasi del concerto sono state tenute insieme da brevissimi interventi parlati. E, dopo ogni breve pausaa,, ha ripreso a cantare con un’energia sempre maggiore… Emozioni particolari, soprattutto per i meno giovani (il Gianni nazionale piace in tutte le fasce d’età, ma ieri sera anche sui traghetti erano tantissime le presenze di persone di mezza età giunte da ogni angolo della Sardegna, con carovane di autobus ed auto private) quando ha iniziato “Se non avessi più te”, “Solo insieme saremo felici“, “Scende la pioggia”, “Canzoni stonate” (la canzone che ha segnato l’inizio della seconda straordinaria fase della sua carriera) e “C’era un ragazzo“. Emozioni fortissime, anche per lui, quando ha interpretato due canzoni dell’amico che non c’è più, Lucio Dalla: Vita e Caruso.

E le emozioni si sono mischiate a non poca commozione, anche quando ha ricordato l’esperienza artistica e l’amicizia che lo hanno legato per alcuni anni all’indimenticabile Andrea Parodi, prima della formazione dei Tazenda, ed ha voluto ricordarlo con una toccante versione di “No potho reposare“.

La temperatura è salita ancora con alcune canzoni degli esordi: “Belinda”, “Andavo a 100 all’ora”, “Se puoi uscire una domenica“, “Fatti mandare dalla mamma”, “In ginocchio da te”… E dopo “In amore” e “Uno su mille”, ha presentato la sua band, la novità rispetto al concerto di due anni fa, che fu organizzato a sorpresa e lo vide protagonista da solo, accompagnato soltanto nel finale dagli attori della fiction…

La chiusura non ha deluso: prima “Un mondo d’amore”, poi tre bis, “Banane e lampone“, “Si può dare di più” e “Una vita che ti sogno”

Alle 23.10 i ringraziamenti ed i saluti, a tutto il pubblico e all’Amministrazione comunale che ha reso possibile l’organizzazione del concerto…

Il pubblico ha iniziato a sfollare, guadagnando gli accessi ai traghetti (durante il concerto Gianni Morandi ha invitato tutti a rispettare gli orari delle prenotazioni, per evitare confusione e disagi) e tutto si è svolto regolarmente, senza particolari disagi, anche se molti hanno dovuto aspettare le corse notturne per Calasetta ed altri, giunti nell’Isola da Portovesme, addirittura la prima corsa del mattino.

Carloforte non è nuova a grandi eventi (uno su tutti, negli ultimi tre lustri, il Girotonno) ma le presenze registrate ieri in una sola serata sono state una novità. Qualche disagio, lamentato ovviamente da coloro che lo hanno dovuto sopportare, era quasi inevitabile, e servirà d’esperienza per il futuro, ma certamente i più ricorderanno a lungo una serata quasi magica, regalata loro da un “giovane” artista di quasi 74 anni (li compirà l’11 dicembre), che non ha ancora smesso di divertirsi e di divertire il suo pubblico con la melodia delle sue canzoni, che tantissimi giovani e meno giovani conoscono a memoria ed hanno cantato insieme a lui per 130 minuti, vissuti “a 100 all’ora”!!!

Giampaolo Cirronis

                           

 

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I vincitori dei più importanti concorsi italiani di canzone d’autore e world music intitolati ad artisti scomparsi saranno in lizza al MEI 2018, nella serata del “Premio dei Premi”.

Al Teatro Masini di Faenza, sabato 29 settembre si fronteggeranno, infatti Salvario, in rappresentanza del Premio Bertoli, Lisbona per il Premio Bindi, i Yosh Whale per il Premio Buscaglione, La Quadrilla per il Premio Cesa/Folkest, Luchi per il Premio Ciampi, Federica Morrone per il Premio Bianca d’Aponte, i Mislead per il Premio Augusto Daolio, Giulio Wilson per il Premio Lauzi, gli Helena per il Premio Manente, Agnese Valle per il Premio Mario Panseri, Daniela Pes per il Premio Andrea Parodi.

Ogni artista eseguirà un brano proprio ed una cover di un nome storico della musica italiana, in una sorta di passaggio di testimone dai grandi protagonisti della nostra canzone ai giovani che ne stanno raccogliendo l’eredità.

A decidere il vincitore sarà una nutrita giuria composta da importanti addetti ai lavori italiani e internazionali e da giornalisti aderenti al Forum del giornalismo musicale.

Nella serata si esibiranno anche vari ospiti di prestigio, tra cui Mauro Ermanno Giovanardi (a cui andrà un premio speciale del Mei) e il duo composto da Roberto Angelini e Rodrigo D’Erasmo con un omaggio Nick Drake. Ad aprire la serata ci sarà la giovane band Il generatore di tensione, presentata dalla fondazione Lucio Dalla.

Ci sarà poi spazio per la cantautrice bolognese Roberta Giallo in qualità di vincitrice della scorsa edizione, quando al secondo posto si erano piazzati i siciliani Pupi di Surfaro e al terzo la siculo-belga Sighanda.

Il “Premio dei Premi” è ideato e diretto da Enrico Deregibus e Giordano Sangiorgi e vede come media-partner JamTV, che realizzerà vari servizi sull’evento, e Radio Popolare, che trasmetterà la serata.

Fra i partner dell’evento ci sarà l’Officina della Musica e delle Parole di Milano, che, grazie ai responsabili Alberto Salerno e Tino Silvestri, offrirà al vincitore una borsa di studio del valore di euro 1.500.

Oltre a questo, il vincitore avrà diritto ad un pacchetto promozionale del circuito del Mei e a vari altri bonus che sono in via di definizione.