23 November, 2024
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Il sindaco di Giba, Andrea Pisanu, ha firmato l’ordinanza n. 15 dell’8 maggio 2020, che dispone la riapertura di diverse attività a partire da lunedì 11 maggio. Con tale provvedimento, è consentita la riapertura delle attività inerenti servizi alla persona, saloni di parrucchieri ed estetisti e egli esercizi commerciali di vendita di profumerie, abbigliamento e calzature.

«Ci saranno ovviamente delle regole da rispettare meglio specificate nell’ordinanzaspiega il sindaco, Andrea Pisanu -. Quotidianamente terremo sotto controllo il parametro dell’indice di trasmissibilità Rt (R con t) che, inferiore a 0,5, consentirà di proseguire nel faticoso ritorno alla normalità. Anche a nome dell’Amministrazione comunale che mi onoro di rappresentareconclude Andrea Pisanu -, a coloro che in questi giorni hanno ripreso l’attività ed a coloro che si accingono a farlo, formulo i miei migliori auguri di buon lavoro. Arrendersi…mai!!!»

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Il comune di Giba ha chiuso l’istruttoria delle 191 istanze presentate dai cittadini per la misura di sostegno al reddito regionale fino a 800 euro.

«Il lavoro svolto è stato immane – dice il sindaco, Andrea Pisanu -. Infatti, in queste settimane sono state presentate 191 istanze per l’esame delle quali è stato necessario un intenso lavoro interpretativo della Legge Regionale n. 12 del giorno 8 aprile 2020. Nei prossimi giorni verrà pubblicata la graduatoria relativa a tutte le domande finora presentate. Successivamente, si procederà alla liquidazione ed al pagamento della complessiva somma di € 108.000,00 (Cento-ottomila euro) che verrà erogata in favore dei cittadini beneficiari.»
«Nulla succede per caso! Soltanto l’impegno ed il lavoro degli uffici comunali coinvolti potevano portare ad un risultato finale di questo tipoconclude Andrea Pisanu -. In ogni caso, potranno essere ancora presentate istanze da parte di coloro che, in possesso dei requisiti, non hanno finora potuto farlo. Avanti tutta!»

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I sindaci di 14 comuni del Sulcis, Perdaxius, Masainas, Villaperuccio, Tratalias, Giba, Domusnovas, Nuxis, Narcao, Santadi, San Giovanni Suergiu, Carbonia, Sant’Anna Arresi, Portoscuso e Piscinas, hanno inviato una nota al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nella quale scrivono che sono «legittimi portatori tutti di interesse, ma illegittimamente non sono stati individuati tra le amministrazioni interessate a partecipare alla Conferenza di servizi “PIANO SULCIS – S.S. 126 DIR Sud Occidentale Sarda – Realizzazione del nuovo collegamento terrestre dell’istmo con l’Isola di Sant’Antioco e della Circonvallazione di Sant’Antioco.”, nonostante siano i destinatari dei provvedimenti tutti inseriti nel Piano Sulcis».

Gianfranco Trullu, Ivo Melis, Antonello Pirosu, Marco Antonio Piras, Andrea Pisanu, Massimiliano Ventura, Andrea Deias, Danilo Serra, Elio Sundas, Elvira Usai, Paola Massidda, Maria Teresa Diana, Giorgio Alimonda e Mariano Cogotti «ritengono a pieno titolo che gli stessi debbano essere obbligatoriamente individuati tra i soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale (approvazione del progetto di ponte e circonvallazione) è destinato a produrre effetti (ricaduta economica nel proprio territorio), così come previsto secondo l’art. 14, co.5, l. n. 241/1990 (articolo così sostituito dall’art. 1, comma 1, d.lgs. n. 127 del 2016) “l’indizione della conferenza è comunicata ai soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti e a quelli che per legge debbono intervenirvi nonché ai soggetti individuati o individuabili nei cui confronti possa prodursi un pregiudizio per effetto dell’assunzione del provvedimento (art. 7, l. 241 del 1990). I soggetti richiamati possono intervenire nel procedimento ai sensi dell’art. 9 della medesima legge”; è interesse, pertanto, di queste amministrazioni esprimere il parere in merito alla realizzazione di una infrastruttura che trova tutte le risorse economiche nel Piano, come quella proposta nel progetto in esame; risorse che rientrano tra quelle che questi enti avevano deciso di utilizzare e che erano destinate alla realizzazione delle strutture “parte”; in data 6.03.2018 – aggiungono i 14 sindaci, il comune di Sant’Antioco ha adottato la delibera n. 8, contenente una proposta di modifica del Piano Infrastrutturale di Sant’Antioco, previsto nel Piano Sulcis, relativo all’intervento proposto da ANAS S.p.A., alla Regione Autonoma della Sardegna (R.A.S.). Tale proposta pare finalizzata alla realizzazione di un intervento di “circonvallazione leggera e alterativa, più adeguata al contesto paesaggistico, sociale ed economico”. La modifica progettuale proposta, secondo il comune di Sant’Antioco, conserverebbe la funzione originaria delle infrastrutture di accesso al centro abitato e al Lungomare, consentendo di snellire il traffico in direzione Calasetta-Carloforte e preservando il potenziale economico di tali aree. Nello specifico, la proposta prevede una circonvallazione, in quota parte costruita da rete viaria esistente, quale la bretella che da Bega Trota conduce alla via Trilussa, con adeguamento della stessa che comporta il completamento del tratto mancante di collegamento, con il tratto terminale di via Calasetta. Tale soluzione, sempre secondo della delibera, consentirebbe di rispettare il fine di ridurre il consumo di suolo e riqualificare l’attuale infrastruttura a ponte, con intervento che possano potenziarne la funzionalità, estesa all’uso ciclo-pedonale, con punto di belvedere, e valorizzare il progetto architettonico della grande struttura; il 21 aprile 2020 via PEC è pervenuta copia per conoscenza dell’istanza presentata dal Comitato Porto Solky di Sant’Antioco alla quale sono allegate le osservazioni contro l’approvazione del progetto in oggetto; le osservazioni del Comitato Porto Solky sono a firma condivisa dalle associazioni ambientaliste Italia Nostra Sardegna, Grig-Gruppo di Intervento Giuridico e WWF Sardegna; in data 24 aprile 2020 il Comitato Porto Solky ha trasmesso via PEC per conoscenza il Parere Tecnico NEGATIVO del comune di Sant’Antioco in merito alla soluzione progettuale proposta da ANAS relativamente ai due interventi infrastrutturali di nuovo ponte e circonvallazione; il parere Tecnico del comune di Sant’Antioco esprime parere negativo su entrambi gli interventi funzionali di nuovo ponte e circonvallazione ed è complementare al parere negativo delle osservazioni del Comitato Porto Solky; nel suddetto parere del comune di Sant’Antioco viene altresì proposto il tracciato alternativo di circonvallazione per Calasetta così come definito nella delibera n° 8 del 6.03.2018 del comune di Sant’Antioco, e che tale percorso soddisfa le esigenze delle comunità di Calasetta e Carloforte di poter usufruire di un transito snello e veloce che bypassi il centro urbano di Sant’Antioco; le osservazioni del Comitato Porto Solky condividono altresì la proposta del comune di Sant’Antioco per una circonvallazione alternativa così come definito nella delibera n° 8 del 6.03.2018 del comune di Sant’Antioco; le osservazioni del Comitato Porto Solky auspicano la rimodulazione dei fondi a favore della messa in sicurezza/riqualificazione del porto di Sant’Antioco quale volano di sviluppo per tutto il territorio. In tal senso vi è un travisamento di fatti, di atti e dei provvedimenti fino ad oggi adottati.»
«I comuni di Perdaxius, Masainas, Villaperuccio, Tratalias, Giba, Domusnovas, Nuxis, Narcao, Santadi, San Giovanni Suergiu, Carbonia, Sant’Anna Arresi, Portoscuso e Piscinas, in qualità di soggetti portatori di interesse, devono e vogliono, secondo le disposizioni in materia, esprimere il proprio parere in merito sia al progetto e relativo parere negativo, sia al riutilizzo delle risorse che di diritto devono riconfluire nella disponibilità del Piano Sulcis a favore di tutto il territorio ed in specie assi ed assetti viari dell’intero territorio concludono i 14 sindacie fanno espressa riserva di formulare il loro parere sul progetto definito “Ponte”; intendono e chiedono di esprimere, in ipotesi di bocciatura della soluzione progettuale “Ponte Sant’Antioco”, il loro legittimo parere in ordine alla rimodulazione dei finanziamenti così come previsti dal protocollo Piano Sulcis su tali risorse da utilizzarsi nell’interesse dello sviluppo territoriale ed economico dell’intero Sulcis – settore viabilità.»

 

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Il Giro delle Miniere ha ormai trovato il suo padrone: battendo in volata Andrea Pisanu (Ciclo Club Antonio Manca), Roberto Cesaro ha fatto sua anche la terza tappa della corsa organizzata dalla SC Monteponi. Il corridore del Team Falasca ha completato per primo gli 86 chilometri di mediofondo che hanno caratterizzato la 10ima Coppa Città di Gonnesa – Giro del Nuraghe, mettendo così ulteriormente al sicuro la sua leadership nella classifica generale della Fascia A.

Un centinaio i ciclisti al via della terza frazione del Giro delle Miniere. Tra questi anche il “Diablo” Claudio Chiappucci, accompagnato dal figlio Samuele. Nonostante il gran caldo, fin dai primi chilometri il Team Cesaro Falasca impone al gruppo delle medie orarie particolarmente sostenute. All’altezza della salita di Terras Collu la squadra campana promuove una fuga che coinvolge Roberto Cesaro, Marco Larossa, Pietro Cappuccilli, Fabio Orcame ed Andrea Pisanu. I fuggitivi guadagnano presto un vantaggio che diventa sempre più ampio nonostante gli sforzi di un secondo gruppetto di corridori guidati da Alessandro Nannetti (Team Bike Ballero). Sul rettilineo d’arrivo in leggera ascesa allestito in viale Iglesias a Gonnesa, Roberto Cesaro riesce a far suo il successo in volata nonostante gli sforzi di un ottimo Andrea Pisanu. Terzo posto per Marco Larossa, mentre al quarto si classifica Felice Giangregorio (Apice Tre Colli).

Le quattro maglie rossoblù del Giro delle Miniere non cambiano padrone: Roberto Cesaro intravede già il successo finale nella Fascia A, così come Pietro Cappuccilli in Fascia B, Alessandro Freschi in Fascia C e Michela Gorini tra le donne.

Sarà la IV Coppa Città di Pabillonis – Trofeo della Terracotta a far calare il sipario sull’edizione 2019 del Giro delle Miniere. I ciclisti si cimenteranno in un percorso di medio fondo di 22,5 chilometri da ripetere per quattro volte. Partenza e arrivo previsti in via Ugo Foscolo a Pabillonis. All’ultima tappa del Giro delle Miniere non prenderà parte l’atleta Marco Larossa. Come da comunicazione ufficiale FCI, la Prima Sezione del TNA, in accoglimento dell’istanza proposta dalla Procura Nazionale Antidoping, ha provveduto a sospendere in via cautelare il ciclista del Team Cesaro Falasca, risultato positivo alla sostanza Clostebol Metabolita a seguito di un controllo disposto al termine della “Granfondo del Comino”, disputata ad Atina il 12 maggio scorso.

ORDINE D’ARRIVO 3/A TAPPA

1 – Roberto Cesaro (Team Cesaro Falasca) 2h6m31s
2 – Andrea Pisanu (Ciclo Club Antonio Manca Ittiri) 2h6m31s
3 – Marco Larossa (Team Cesaro Falasca) 2h6m31s
4 – Felice Giangregorio (Apice Tre Colli) 2h6m34s
5 – Pietro Cappuccilli (Team Cesaro Falasca) 2h8m22s

I LEADER DEL GIRO

FASCIA A – Roberto Cesaro (Team Cesaro Falasca) 5h54m02s
FASCIA B – Pietro Cappuccilli (Team Cesaro Falasca) 5h59m00s
FASCIA C – Alessandro Freschi (Team Bike Ballero) 6h4m18s
DONNE – Michela Gorini (Fausto Coppi Fermignano) 6h22m49s

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E’ scattata questa mattina dalla miniera di Monteponi a Iglesias la 20ª edizione del Giro delle Miniere di ciclismo. Centoquaranta gli iscritti al via della prima tappa, la “Gran Fondo delle Miniere Trofeo Parco Geominerario – Memorial Roberto Saurra”, scelta anche quest’anno dalla Federazione Ciclistica Italiana per l’assegnazione dei campionati italiani Master di specialità.

La gara si è svolta sull’ormai collaudato percorso di 137 Km, con due Gran Premi della Montagna previsti: il primo nel territorio di Arbus, in corrispondenza del Passo Genna Frongia e il secondo sul Passo Genna Bogai, poco oltre il centro abitato di Fluminimaggiore.

A trionfare, al termine di una gara durissima, è stato il napoletano Roberto Cesaro (3h 22m 17s), giunto al traguardo davanti al compagno di squadra Marco Larossa, staccato di 23 secondi. Al terzo posto l’ittirese Andrea Pisanu.

La frazione più ostica del Giro delle Miniere è stata resa ancor più complicata dal vento contrario e dal gran caldo. Fino al 35esimo chilometro il gruppo è andato avanti compatto. Successivamente, in corrispondenza della salita di Genne Frongia, è arrivata una prima scrematura, con dieci atleti che sono riusciti a guadagnare un vantaggio sul resto della corsa. Una caduta all’altezza del Passo Bidderdi ha coinvolto il due volte vincitore della Granfondo Matteo Mascia (SC Monteponi), che, di fatto, è stato messo fuori dai giochi per il successo finale. La vittoria di tappa è diventata dunque affare esclusivo del quartetto composto da Andrea Pisanu (Antonio Manca Ittiri), Andrea Lovicu (Demurtas Nuoro), Marco Larossa e Roberto Cesaro (entrambi del team campano Cesaro Falasca). Nell’ultimo chilometro di salita quest’ultimo ha prodotto uno scatto irresistibile per i compagni di fuga, e ha scritto così il suo nome nell’albo d’oro della Granfondo. La volata per il secondo posto se l’è aggiudicata Larossa, mentre sul gradino più basso del podio c’è Andrea Pisanu, primo tra i sardi. Tra le donne il successo è andato invece a Michela Gorini (Fausto Coppi Fermignano) davanti a Sara Serrau (SC Cagliari).

«E’ stata una bella gara – ha affermato Roberto Cesaro, già professionista tra il 2005 e il 2012 – il lavoro di squadra ha fatto la differenza nei momenti più duri della gara. E’ stato bello venire tornare in Sardegna, dove ero già stato da professionista. Correre in questi splendidi scenari ha reso la fatica molto più sopportabile.»

Ordine d’arrivo

1 – Roberto CESARO (Team Cesaro Falasca) 3h22m17s
2 – Marco LAROSSA (Team Cesaro Falasca) 3h22m40s
3 – Andrea PISANU (Ciclo Club Antonio Manca) 3h22m42s
4 – Andrea LOVICU (Bike Team Demurtas Nuoro) 3h22m54s
5 – Giovanni Battista MURETTI (Cycling Team Gallura) 3h23m48s

Queste, invece, le maglie tricolori assegnate sul podio di Iglesias:

ELMT – Marco LAROSSA (Team Cesaro Falasca)
M1 – Roberto CESARO (Team Cesaro Falasca)
M2 – Andrea LOVICU (Bike Team Demurtas Nuoro)
M3 – Paolo VECCHIONE (Pit Stop Racing Team)
M4 – Giovanni Battista MURETTI (Cycling Team Gallura)
M5 – Christophe MASSEREY (SC L’Oleandro Budoni)
M6 – Giancarlo MELONI (Arkitano Mtb Club)
M7 – Davide CORTESI (Città di Treviglio)
W1/W2 – Michela GORINI (Fausto Coppi Fermignano)

Questi, infine, i leader della classifica generale

Roberto CESARO (Fascia A)
Pietro CAPUCCILLI (Fascia B)
Alessandro FRESCHI (Fascia C)
Michela Gorini (Donne)

Il Giro delle Miniere riparte lunedì 17 giugno con la seconda frazione: la IV Coppa Città di Villamassargia – Cronometro del Cixerri. Una tappa di 19 chilometri, prevalentemente pianeggiante, con partenza nel centro storico di Villamassargia e arrivo a Siliqua. I leader delle quattro classifiche generali saranno già chiamati a un grande sforzo per difendere la loro maglia.

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Sono stati attivati lo scorso 28 febbraio, i nuovi ambulatori di Chirurgia ed Urologia della Casa della Salute di Giba. Il progetto è nato un anno fa, su iniziativa del consigliere di maggioranza Francesco Uccheddu, sostenuto dalla Giunta guidata dal sindaco Andrea Pisanu.

Per il raggiungimento del risultato, sono stati di fondamentale importanza l’impegno e la disponibilità del direttore generale della ASSL di Carbonia, dott.ssa Maddalena Giua, e dei primari dei reparti di Urologia, dottor Andrea Solinas, e di Chirurgia, dottoressa Antonella Piredda, dell’Ospedale Sirai. Il progetto porterà grossi benefici non solo ai cittadini di Giba, ma anche a quelli di tutto il Basso Sulcis. Diminuiranno, infatti, i tempi d’attesa per le visite chirurgiche ed urologiche, sarà possibile per coloro che hanno difficoltà a spostarsi, curarsi nel loro paese, realizzando la cosiddetta “dislocazione dei servizi”. Il servizio è finalizzato anche a combattere la mobilità passiva, in quanto molti cittadini che fino ad oggi si sono recati a Cagliari per curare le loro patologie, avranno la possibilità di farlo nel loro territorio.

«L’Amministrazione comunale di Giba – commenta Francesco Uccheddu – ha creato un servizio che ha una grande importanza sociale. Questa è la dimostrazione di come un obiettivo che inizialmente sembrava irraggiungibile, con la sensibilità e la competenza delle persone possa essere raggiunto.»

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Il 12 gennaio scorso si è svolto a Giba l’incontro dibattito sui servizi attualmente erogati nella Casa della Salute di Giba e sull’imminente apertura dei nuovi ambulatori, promosso dal sindaco di Giba Andrea Pisanu e dal consigliere comunale di maggioranza Francesco Uccheddu.

All’incontro, moderato dal consigliere Francesco Uccheddu, hanno partecipato il Direttore di Area Socio Sanitaria di Carbonia Maddalena Giua, il Direttore della Struttura Complessa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (NIPIA) di Sanluri e Carbonia Silvio Maggetti, il Direttore della Struttura Complessa di Urologia del P.O. Sirai Andrea Solinas, il Direttore della Struttura Complessa di Chirurgia Antonella Ivana Piredda ed il Dirigente medico della SC di Chirurgia del P.O. Sirai Nicola Pulix.

Il consigliere Francesco Uccheddu, aprendo i lavori ha presentato l’iniziativa quale momento di partecipazione e confronto con  l’obiettivo di presentare  ai cittadini del comune di Giba le attuali prestazioni sanitarie erogate dagli specialisti presenti all’incontro, al fine di favorire una maggior diffusione delle prestazioni erogate, non sempre conosciute dagli utenti.

il primo relatore, il Direttore della Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (NPIA,) ha illustrato l’attività di questa branca specialistica della medicina, che si occupa della presa in cura dei minori con disturbi dello sviluppo neuropsichico (neurologici e psichici), e garantisce  l’assistenza dei bambini e agli adolescenti in età fra zero e diciotto anni ed alle loro famiglie.

Si tratta di un servizio, ha precisato Silvio Maggetti, che eroga prestazioni di neuropsichiatria dell’età evolutiva, psicologia, riabilitazione ed educative. Per quanto concerne le modalità di accesso al  Servizio, è stato precisato che questo può avvenire chiamando direttamente  la Segreteria (situata presso il PO Santa Barbara di Iglesias) al numero 0781 3922325 (fax: 0781 3922321) dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 14.00. Successivamente, il paziente verrà richiamato per avere la data del primo appuntamento e,  in tale circostanza, verrà informato che dovrà presentare l’impegnativa del pediatra o del medico di medicina generale.

Il Direttore della Struttura di Chirurgia del Sirai, con una interessante comunicazione sull’evoluzione della chirurgia, ha proseguito gli interventi affermando che, nel corso degli anni, la chirurgia e la medicina in generale hanno conosciuto un notevole sviluppo, al punto che la moderna chirurgia non solo cerca di porre rimedio alla patologia del paziente ma allo stesso tempo cerca di minimizzare i disagi dovuti all’intervento e massimizzare il successo terapeutico. Si sta evolvendo, quindi, come una disciplina sempre meno invasiva, che tende a limitare la traumaticità dell’intervento stesso.

Il dirigente della Chirurgia ha, poi, illustrato la casistica generale degli ultimi anni con una particolare attenzione alla chirurgia oncologica e all’aumento della sopravvivenza di questi pazienti, alcuni dei quali presenti in sala. Il Direttore della Struttura di Urologia ha, invece, descritto le diverse patologie che afferiscono alla Struttura di Urologia. Fra i problemi più diffusi,  è stata citata l’iperplasia prostatica benigna, un ingrossamento della prostata che colpisce molti utenti della nostra zona  causando disturbi urinari che minano la qualità della vita, come minzione notturna con interruzione del sonno, elevata frequenza diurna, urgenza ma difficoltà ad iniziare la minzione, gocciolamento post-minzionale e getto urinario di intensità ridotta. Tra le ulteriori patologie che richiedono l’intervento dell’urologo, estremamente frequenti sono poi i calcoli urinari, problemi contro i quali la prevenzione rappresenta un’arma fondamentale. Infine, fra le patologie con cui hanno più spesso a che fare gli uomini sono inclusi il cancro della prostata, l’infertilità e la disfunzione erettile.

Grazie all’introduzione del percorso diagnostico terapeutico assistenziale (PDTA) sul tumore della prostata, ha chiosato il dottor Andrea Solinas, ci sono stati indubbi vantaggi e il coinvolgimento dei medici di Medicina Generale con l’obiettivo finale di garantire a tutti i pazienti una Medicina personalizzata che tiene conto da un lato delle caratteristiche biologiche del tumore, e dall’altro, dei bisogni del singolo paziente, così da ottenere, come ricaduta, la migliore sopravvivenza e qualità di vita dell’individuo.

Il dottor Nicola Pulix ha concluso  le relazioni su tema preordinato, parlando della sua esperienza di chirurgo in assistenza domiciliare a supporto dalle cure domiciliari e dei medici di medicina generale, con particolare enfasi sull’integrazione ospedale territorio. Il manager dell’Area Socio Sanitaria Maddalena Giua, ha chiuso i lavori comunicando l’imminente apertura dei due ambulatori specialistici di urologia e chirurgia e dell’ambulatorio infermieristico, con l’obiettivo di ridare spessore della Casa della Salute di Giba che dovrà diventare il fulcro della sanità territoriale integrata, per una risposta completa e appropriata al cittadino.

I diversi interventi, dei cittadini presenti in sala, hanno richiamato l’attenzione sulla necessità di garantire anche un punto unico di accesso (PUA), capace di ricomporre il processo del cittadino, e di assicurare  le promesse di sviluppo e apertura dei nuovi servizi già fatte dal 2014.

Il Direttore di Area ha, infine, affermato che le Case della Salute non sono tutte uguali, ma si basano su un modello flessibile, capace di adattarsi alle caratteristiche delle diverse realtà territoriali.

Antonello Cuccuru

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https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10217674601884759/?notif_id=1538857075232153&notif_t=feedback_reaction_generic

Questa mattina, al ristorante La Rosella di Giba, il cavaliere Casimiro Fois è stato festeggiato per il suo 101° compleanno. Come un anno fa, in occasione della festa per il 100°, i festeggiamenti sono stati organizzati in occasione dell’assemblea annuale della sezione di Carbonia dell’ANMIG, l’associazione dei mutilati ed invalidi di guerra, della quale è socio da anni ed oggi è presidente onorario.

Ai lavori dell’associazione ha partecipato anche il sindaco di Giba, Andrea Pisanu, che ha fatto gli auguri dell’Amministrazione comunale a Casimiro Fois.

Dieci anni fa Casimiro Fois ha voluto racchiudere i suoi ricordi e memorie di guerra in un piccolo libro che ha dedicato a sua moglie «Maddalena, che mi è sempre stata vicina nei momenti di gioia e di dolore della vita, sopportandomi per oltre sessant’anni e della quale, ancora oggi, sono innamorato; ai miei amati figli, Mario, Learco (ex sindaco di Giba, n.d.r.), Teresina, Luisella e Pier Paolo, i quali mi hanno spronato affinché lasciassi un segno tangibile della mia drammatica esperienza bellica e, infine, ai miei adorati nipoti, Alessia, Daniele, Nicola, Michele e Carlo, che sono la gioia della mia vecchiaia. A tutti loro va la mia più affettuosa e sentita riconoscenza».

Al termine del pranzo, Casimiro Fois, comprensibilmente un po’ stanco, ha ringraziato e salutato tutti i presenti, dando loro appuntamento tra 12 mesi, per il suo 102° compleanno.

 

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Il salone parrocchiale di Villarios ha ospitato ieri sera la presentazione del libro “Villarios – La vecchia borgata tra storia e racconti”, scritto da Guido Floris e pubblicato da Giampaolo Cirronis. Sono state numerose le persone, non solo di Villarios e Giba, che nonostante la calda giornata di agosto, non sono voluti mancare all’appuntamento, nel corso del quale è stato ripercorso quasi un secolo di storia della comunità, con un’attenzione particolare a quanto accadde negli anni ’60, prima dell’abbandono del vecchio paese e nei primi anni di vita nel vuoto centro abitato, costruito per porre rimedio ai gravi danni provocati dalla realizzazione della diga di Monte Pranu (inaugurata nel 1950).

Dopo la breve presentazione dell’editore e i saluti del sindaco di Giba, Andrea Pisanu, Guido Floris ha ricostruito i contenuti del libro commentando le fotografie pubblicate, proiettate su uno schermo. Molti dei presenti, non più giovanissimi, hanno rivissuto con emozione un’indimenticabile fase della loro vita.

Nel salone parrocchiale è stata allestita anche una mostra di fotografie (stampate in formato 30×40) sulla storia del paese, parte delle quali sono contenute nel libro.

Per documentare compiutamente i contenuti del libro, pubblichiamo la presentazione allo stesso fatta dall’autore.

«Nel 1054, dopo lo scisma d’Oriente, il giudice Orzocco I per divulgare meglio la religione, la cultura e le idee innovatrici nel Sud Sardegna, diede in dono ai benedettini di Montecassino sei chiese del Sulcis, tra cui Santa Marta, presso il vecchio borgo di Villarios. E’ la prima volta che compare il nome di Villarios. Compare ancora nell’atto di donazione paga del 1485 con cui Pietro De Aragall figlio di Giacomo, fa in favore di un altro Giacomo figlio di Filippo.

In seguito Villarios, Giba e Masainas ebbero le stesse vicende di spopolamento.

Nel XV secolo il Sulcis risulta quasi interamente spopolato a causa delle frequenti invasioni turche.

Questo lavoro non vuole essere un documento storico nel senso stretto del termine. Non ci interessava produrre date e avvenimenti. Certo i fatti narrati sono documentati attingendo a varie fonti e restituiscono l’intreccio delle storie di Villarios, Masainas e Giba. Una storia di ripopolamento. Di gente che si è ripresa i propri territori dopo le incursioni barbariche e in quei salti costruì le loro dimore con attività agricole e pastorali che lì crebbero fino a diventare, alternativamente, sedi municipali.

Nell’agosto del 2017, l’associazione culturale “Su Estrai”, con un progetto intitolato “Ricostruiamo la memoria”, volle festeggiare il 50° anno del trasferimento della vecchia borgata alla nuova, riproponendo il cammino della comunità attraverso una serie di foto antiche e il ripristino, parziale, dei luoghi e delle vie della vecchia borgata. L’interesse della comunità fu grande. Vedere sfilare numerosissime persone alla mostra fotografica, soffermarsi a commentare le foto dei personaggi e dei luoghi, fu una gioia immensa per gli organizzatori. E poi percorrere le vie antiche, i luoghi, i resti che racchiudevano ricordi ancora vivi, fu un’esperienza bellissima.

Questo lavoro nasce per raccontare quella storia. Storia di ricordi, di sentimenti, di fatica, di dolore e di gioie. Accanto ai dati storici abbiamo cercato di ricostruire la sua vita contadina, le sue abitudini, la sua vita sociale, il suo lavoro, le sue credenze. Lo abbiamo fatto attraverso numerose interviste con i più anziani del paese. Il sardo, in genere, è persona chiusa, discreta. Non ama parlare del suo passato. Nelle interviste, dopo un’iniziale diffidenza, i ricordi fluivano velocemente, sempre più chiari, sempre più popolati di persone e di luoghi.

Come in un film, raccontiamo quel vissuto. Un villaggio un tempo importante, fino a diventare Comune che ha visto fiorire, anche se non direttamente coinvolto, un’economia industriale nella zona di Porto Botte con la peschiera, l’imbarco del carbone di legna proveniente da Pantaleo, il Carbonia Lido.

Gli affioramenti d’acqua provenienti dalla diga di Monte Pranu resero le abitazioni pericolanti. Da quel momento tutto cambiò. Iniziò la lunga fase della costruzione della nuova borgata. Le discussioni sulla scelta del nuovo sito e, infine, il trasferimento tra l’ottobre e novembre del 1967.

Non lontano il rumore delle ruspe cancellava ogni ricordo.»

                  

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Lunedì 23 ottobre il comitato promotore, i rappresentanti dei sindaci che hanno aderito alla campagna referendaria sull’insularità (sono ben 180 i primi cittadini che hanno aderito alla promozione del referendum) ed il comitato scientifico, terranno una conferenza stampa per illustrare l’iter verso l’atteso appuntamento referendario. «I sindaci hanno ben chiaro il ritardo nello sviluppo e lo spopolamento delle comunità – spiega Roberto Frongia, presidente del comitato -, sia stato sinora affrontato dallo Stato in prevalenza con interventi di tipo assistenziale, che hanno impedito di sviluppare un’economia autopropulsiva. Per questo motivo hanno aderito in modo massiccio per promuovere il referendum». 

Alla conferenza stampa saranno presenti, tra gli altri, i seguenti sindaci:

  • Stefano Delunas, Quartu
  • Tomaso Locci, Monserrato
  • Paola Secci, Sestu
  • Giacomo Porcu, Uta
  • Andrea Pisanu, Giba
  • Laura Cappelli, Buggerru
  • Elio Mameli, Villaspeciosa
  • Alessandro Scano, Decimoputzu 
  • Marco Pisano, Mandas
  • Alessio Piras, Selegas
  • Celestino Pitzalis, Tuili
  • Marco Floris, Siris
  • Fausto Piga, Barrali
  • Nello Cappai, Guamaggiore.

Saranno invece collegati via Skype sindaci dalle diverse zone del territorio regionale, tra i quali Nicola Sanna, sindaco Sassari, Andrea Soddu, sindaco Nuoro, Andrea Lutzu, sindaco di Oristano, Flavia Loche (Tonara), Costantino Tidu (Teti), Ester Satta (Olzai), Roberto Ragnedda (Arzachena), Gianni Orrù (Busachi), Franceschino Serra (Pau), Andrea Nieddu (Berchidda).