24 December, 2024
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Questa mattina, al ristorante La Rosella di Giba, il cavaliere Casimiro Fois è stato festeggiato per il suo 101° compleanno. Come un anno fa, in occasione della festa per il 100°, i festeggiamenti sono stati organizzati in occasione dell’assemblea annuale della sezione di Carbonia dell’ANMIG, l’associazione dei mutilati ed invalidi di guerra, della quale è socio da anni ed oggi è presidente onorario.

Ai lavori dell’associazione ha partecipato anche il sindaco di Giba, Andrea Pisanu, che ha fatto gli auguri dell’Amministrazione comunale a Casimiro Fois.

Dieci anni fa Casimiro Fois ha voluto racchiudere i suoi ricordi e memorie di guerra in un piccolo libro che ha dedicato a sua moglie «Maddalena, che mi è sempre stata vicina nei momenti di gioia e di dolore della vita, sopportandomi per oltre sessant’anni e della quale, ancora oggi, sono innamorato; ai miei amati figli, Mario, Learco (ex sindaco di Giba, n.d.r.), Teresina, Luisella e Pier Paolo, i quali mi hanno spronato affinché lasciassi un segno tangibile della mia drammatica esperienza bellica e, infine, ai miei adorati nipoti, Alessia, Daniele, Nicola, Michele e Carlo, che sono la gioia della mia vecchiaia. A tutti loro va la mia più affettuosa e sentita riconoscenza».

Al termine del pranzo, Casimiro Fois, comprensibilmente un po’ stanco, ha ringraziato e salutato tutti i presenti, dando loro appuntamento tra 12 mesi, per il suo 102° compleanno.

 

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Il salone parrocchiale di Villarios ha ospitato ieri sera la presentazione del libro “Villarios – La vecchia borgata tra storia e racconti”, scritto da Guido Floris e pubblicato da Giampaolo Cirronis. Sono state numerose le persone, non solo di Villarios e Giba, che nonostante la calda giornata di agosto, non sono voluti mancare all’appuntamento, nel corso del quale è stato ripercorso quasi un secolo di storia della comunità, con un’attenzione particolare a quanto accadde negli anni ’60, prima dell’abbandono del vecchio paese e nei primi anni di vita nel vuoto centro abitato, costruito per porre rimedio ai gravi danni provocati dalla realizzazione della diga di Monte Pranu (inaugurata nel 1950).

Dopo la breve presentazione dell’editore e i saluti del sindaco di Giba, Andrea Pisanu, Guido Floris ha ricostruito i contenuti del libro commentando le fotografie pubblicate, proiettate su uno schermo. Molti dei presenti, non più giovanissimi, hanno rivissuto con emozione un’indimenticabile fase della loro vita.

Nel salone parrocchiale è stata allestita anche una mostra di fotografie (stampate in formato 30×40) sulla storia del paese, parte delle quali sono contenute nel libro.

Per documentare compiutamente i contenuti del libro, pubblichiamo la presentazione allo stesso fatta dall’autore.

«Nel 1054, dopo lo scisma d’Oriente, il giudice Orzocco I per divulgare meglio la religione, la cultura e le idee innovatrici nel Sud Sardegna, diede in dono ai benedettini di Montecassino sei chiese del Sulcis, tra cui Santa Marta, presso il vecchio borgo di Villarios. E’ la prima volta che compare il nome di Villarios. Compare ancora nell’atto di donazione paga del 1485 con cui Pietro De Aragall figlio di Giacomo, fa in favore di un altro Giacomo figlio di Filippo.

In seguito Villarios, Giba e Masainas ebbero le stesse vicende di spopolamento.

Nel XV secolo il Sulcis risulta quasi interamente spopolato a causa delle frequenti invasioni turche.

Questo lavoro non vuole essere un documento storico nel senso stretto del termine. Non ci interessava produrre date e avvenimenti. Certo i fatti narrati sono documentati attingendo a varie fonti e restituiscono l’intreccio delle storie di Villarios, Masainas e Giba. Una storia di ripopolamento. Di gente che si è ripresa i propri territori dopo le incursioni barbariche e in quei salti costruì le loro dimore con attività agricole e pastorali che lì crebbero fino a diventare, alternativamente, sedi municipali.

Nell’agosto del 2017, l’associazione culturale “Su Estrai”, con un progetto intitolato “Ricostruiamo la memoria”, volle festeggiare il 50° anno del trasferimento della vecchia borgata alla nuova, riproponendo il cammino della comunità attraverso una serie di foto antiche e il ripristino, parziale, dei luoghi e delle vie della vecchia borgata. L’interesse della comunità fu grande. Vedere sfilare numerosissime persone alla mostra fotografica, soffermarsi a commentare le foto dei personaggi e dei luoghi, fu una gioia immensa per gli organizzatori. E poi percorrere le vie antiche, i luoghi, i resti che racchiudevano ricordi ancora vivi, fu un’esperienza bellissima.

Questo lavoro nasce per raccontare quella storia. Storia di ricordi, di sentimenti, di fatica, di dolore e di gioie. Accanto ai dati storici abbiamo cercato di ricostruire la sua vita contadina, le sue abitudini, la sua vita sociale, il suo lavoro, le sue credenze. Lo abbiamo fatto attraverso numerose interviste con i più anziani del paese. Il sardo, in genere, è persona chiusa, discreta. Non ama parlare del suo passato. Nelle interviste, dopo un’iniziale diffidenza, i ricordi fluivano velocemente, sempre più chiari, sempre più popolati di persone e di luoghi.

Come in un film, raccontiamo quel vissuto. Un villaggio un tempo importante, fino a diventare Comune che ha visto fiorire, anche se non direttamente coinvolto, un’economia industriale nella zona di Porto Botte con la peschiera, l’imbarco del carbone di legna proveniente da Pantaleo, il Carbonia Lido.

Gli affioramenti d’acqua provenienti dalla diga di Monte Pranu resero le abitazioni pericolanti. Da quel momento tutto cambiò. Iniziò la lunga fase della costruzione della nuova borgata. Le discussioni sulla scelta del nuovo sito e, infine, il trasferimento tra l’ottobre e novembre del 1967.

Non lontano il rumore delle ruspe cancellava ogni ricordo.»

                  

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Lunedì 23 ottobre il comitato promotore, i rappresentanti dei sindaci che hanno aderito alla campagna referendaria sull’insularità (sono ben 180 i primi cittadini che hanno aderito alla promozione del referendum) ed il comitato scientifico, terranno una conferenza stampa per illustrare l’iter verso l’atteso appuntamento referendario. «I sindaci hanno ben chiaro il ritardo nello sviluppo e lo spopolamento delle comunità – spiega Roberto Frongia, presidente del comitato -, sia stato sinora affrontato dallo Stato in prevalenza con interventi di tipo assistenziale, che hanno impedito di sviluppare un’economia autopropulsiva. Per questo motivo hanno aderito in modo massiccio per promuovere il referendum». 

Alla conferenza stampa saranno presenti, tra gli altri, i seguenti sindaci:

  • Stefano Delunas, Quartu
  • Tomaso Locci, Monserrato
  • Paola Secci, Sestu
  • Giacomo Porcu, Uta
  • Andrea Pisanu, Giba
  • Laura Cappelli, Buggerru
  • Elio Mameli, Villaspeciosa
  • Alessandro Scano, Decimoputzu 
  • Marco Pisano, Mandas
  • Alessio Piras, Selegas
  • Celestino Pitzalis, Tuili
  • Marco Floris, Siris
  • Fausto Piga, Barrali
  • Nello Cappai, Guamaggiore.

Saranno invece collegati via Skype sindaci dalle diverse zone del territorio regionale, tra i quali Nicola Sanna, sindaco Sassari, Andrea Soddu, sindaco Nuoro, Andrea Lutzu, sindaco di Oristano, Flavia Loche (Tonara), Costantino Tidu (Teti), Ester Satta (Olzai), Roberto Ragnedda (Arzachena), Gianni Orrù (Busachi), Franceschino Serra (Pau), Andrea Nieddu (Berchidda).

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Il sindaco di Masainas, Ivo Melis, 55 anni lunedì 23 ottobre, è il nuovo presidente dell’Unione dei Comuni del Sulcis. E’ stato eletto dall’assemblea nella seduta del 16 ottobre 2017, nel corso della quale è stato rinnovato anche il Consiglio di Amministrazione. Ivo Melis succede al sindaco di Perdaxius, Gianfranco Trullu.

Il nuovo Consiglio di Amministrazione è così composto:

Presidente: Ivo Melis (sindaco del comune di Masainas)

Consigliere: Paola Massidda (sindaco del comune di Carbonia), Marco Antonio Piras (sindaco del comune di Tratalias), Andrea Pisanu (sindaco del comune di Giba), Elio Sundas (sindaco del comune di Santadi).

L’assemblea dell’Unione dei Comuni del Sulcis è composta dai sindaci di 12 Comuni: Ivo Melis (Masainas), Andrea Pisanu (Giba), Mariano Cogotti (Piscinas), Elvira Usai (San Giovanni Suergiu), Elio Sundas (Santadi), Paola Massidda (Carbonia), Pier Andrea Deias (Nuxis), Teresa Pintus (Sant’Anna Arresi), Marco Antonio Piras (Tratalias), Antonello Pirosu (Villaperuccio), Gianfranco Trullu (Perdaxius), Giorgio Alimonda (Portoscuso).

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Giovedì 5 ottobre il cavaliere Casimiro Fois ha tagliato il traguardo del secolo di vita circondato da parenti ed amici nella sua casa al centro di Giba; ieri i festeggiamenti si sono spostati di alcune centinaia di metri, nei locali del ristorante La Rosella, dove la sezione di Carbonia dell’ANMIG, l’associazione dei mutilati ed invalidi di guerra, della quale è socio da anni, ha convocato l’assemblea annuale. Casimiro Fois è stato per diverse ore al centro dell’attenzione, riuscendo a “sopportarne” il peso con un’invidiabile serenità e resistenza fisica.

A festeggiare il centenario di Giba sono arrivati a La Rosella, tra gli altri, il comandante della Guardia Costiera di Sant’Antioco, tenente di vascello Maria Teresa Ostuni; i vice comandanti del 1° Reggimento Corazzato e del 3° Reggimento Bersaglieri di Teulada, il tenente colonnello Giuseppe Ciuchetti ed il tenente colonnello Attilio Burdi; il presidente regionale onorario dell’ANMIG Antonio Manca (98 anni e mezzo, arrivato da Sassari); il presidente della sezione ANMIG di Oristano Francesco Bianchina (91 anni); la signora Lucia, vedova di Modesto Melis, scomparso lo scorso gennaio a quasi 97 anni, uno dei sopravvissuti ai campi di concentramento di Mauthausen e Gusen e, negli ultimi anni, presidente della sezione ANMIG di Carbonia, con la figlia Teresa ed una nipote; ed il sindaco di Giba, Andrea Pisanu.

Dopo gli interventi degli ospiti, Casimiro Fois ha raccontato alcune delle esperienze vissute nel corso del servizio militare in Marina, raccolte 9 anni fa nel piccolo libro “Ricordi e memorie di guerra” che ha donato ai presenti, sottolineando come sia riuscito ad uscire vivo da tante situazioni drammatiche ma di portarne ancora i segni nel corpo, con centinaia di schegge.

Al termine della cerimonia, il pranzo ha visto Casimiro Fois ancora protagonista, gustare tutte le portate della raffinata cucina de La Rosella, dagli antipasti di terra e mare fino ai dolci preparati dalla signora Delogu, madre di Agnese, presidente regionale dell’ANMIG, alle torte, due preparate dalla famiglia, una con 100 candeline che ha concorso ad accendere e poi a spegnere, e una dall’associazione ANMIG.

Vediamo ora l’intervista realizzata prima del pranzo, allegata con un ricco album di fotografie.

Giampaolo Cirronis

         

                  

         

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Il presidente dell’Unione dei Comuni del Sulcis, Gianfranco Trullu (sindaco di Perdaxius) e i sindaci di altri 14 Comuni (Calasetta – Antonio Vigo, Carbonia – Paola Massidda, Giba – Andrea Pisanu, Masainas – Ivo Melis, Narcao – Danilo Serra, Nuxis – Pier Andrea Deias, Perdaxius – Gianfranco Trullu, Piscinas – Mariano Cogotti, Portoscuso – Giorgio Alimonda, San Giovanni Suergiu – Elvira Usai, Santadi – Elio Sundas, Sant’Anna Arresi – Teresa Pintus, Sant’Antioco – Ignazio Locci, Tratalias – Marco Antonio Piras, Villaperuccio – Antonello Pirosu), hanno inviato una lettera al prefetto di Cagliari, Tiziana Giovanna Costantino, sul «grave stato di dissesto e di pericolo delle strade provinciali e statali del Sulcis».

«Illustrissimo sig. Prefetto – esordisce la nota – siamo ad illustrarLe il gravissimo stato di dissesto in cui versano le strade provinciali 77, 78 e 80, nonché la Strada Statale 293, che comporta la loro quasi impercorribilità. Vista la riunione svoltasi ieri 5/10/2017, presso l’assessorato dei Lavori pubblici della Regione Autonoma della Sardegna, dove la provincia del Sud Sardegna, nonostante l’invito, non ha partecipato alla riunione; l’ANAS, attraverso i suoi funzionari non ha assolutamente dato alcuna risposta sugli assi viari indicati; si chiede, pertanto, il Vostro immediato ed urgente intervento affinché, tramite un incontro presso la prefettura con la provincia del Sud Sardegna, l’ANAS ed anche con il coordinatore del Piano Sulcis, si possa addivenire ad un’immediata e non più procrastinabile messa i sicurezza dei tratti di strada che oggi, si ripete, sono impraticabili.»

«In difetto, tutte le Amministrazioni comunali – concludono i Sindaci – saranno costrette ad adottare atti che incidono sull’utilizzo delle dette strade, onde evitare la messa in pericolo di tutti i cittadini che le percorrono.»

  

 

          

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Nuova presentazione, questa sera, alle 19.00, nella sala consiliare del comune di Giba, della guida del Cammino Minerario di Santa Barbara, edita da Terre di Mezzo. Il programma della serata prevede la proiezione del documentario di Antonio Demma trasmesso da Rai Italia, e del documentario “Per conservare la memoria” (intervista del 2004 ad un ex minatore di Giba di 91 anni). E, ancora, la posa del cippo del Cammino Minerario di Santa Barbara nel comune di Giba.

Alla serata, presentata dal giornalista Sandro Mantega, parteciperanno i sindaci di Giba, Andrea Pisanu, e di Buggerru, Laura Cappelli; il parroco di Giba, don Salvatorangelo Manca; il direttore del settimanale diocesano “Sulcis Iglesiente Oggi”, Giampaolo Atzei; il regista del documentario di Rai Italia, Antonio Demma; l’autore della guida del Cammino Minerario di Santa Barbara, nonché presidente dell’omonima fondazione, Giampiero Pinna.

Sono invitati alla manifestazioni tutti i sindaci dei Comuni del Sulcis Iglesiente Guspinese; i vescovi delle diocesi di Iglesias e Ales Terralba (soci della Fondazione del Cammino Minerario di Santa Barbara); gli assessori regionali competenti e, infine, i consiglieri regionali e i parlamentari del territorio.

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E’ stata costituita sabato 8 luglio, nell’aula consiliare del comune di Giba, alla presenza del sindaco di Giba Andrea Pisanu, del presidente provinciale AVIS del Sulcis Iglesiente, Irma Cancedda, e del primario del centro trasfusionale dell’ospedale Sirai di Carbonia, Angelo Zuccarelli, l’assemblea dell’Avis comunale di Giba, che ha provveduto all’elezione del presidente e del direttivo.

Il direttivo eletto è così composto:

Presidente;  Renzo Mongittu

Vice presidente: Francesca Zanda

Vice presidente vicarioIreneo Matzeu

Tesoriere: Angelo Nieddu

Segretaria: Giannina Congias

Consigliere: Luigi Vincis

Consigliere: Mattia Salis

«La nascita dell’Avis comunale di Giba è un valore, non solo per il comune di Giba, ma per tutto il territorio circostante – si legge in una nota della neonata associazione -. La mission dell’Avis è di sensibilizzare la popolazione al significato del gesto di donare il sangue, un atto nobile che non costa nulla a chi lo compie ma che è d’inestimabile valore per chi ne usufruisce. In Sardegna, purtroppo, c’è estremo bisogno di sangue, gran parte delle donazioni è destinata ai pazienti affetti da talassemia ed anemie patologiche varie, ma il sangue occorre anche come prevenzione da eventuali emorragie in caso d’interventi chirurgici o incidenti stradali.»

«L’obiettivo – si legge ancora nella nota – è far sì che la popolazione faccia suo il concetto che donando il sangue si salva una vita. Siamo fiduciosi sul fatto che così come la popolazione ci è stata vicina nel far nascere l’Avis a Giba, lo sarà altrettanto nel sostenerla e farla crescere. Il direttivo tutto ringrazia quanti hanno reso possibile la nascita dell’Avis comunale di Giba ed assicura la popolazione che lavorerà con impegno per perseguire l’obiettivo.»

«Per il mese di settembre è prevista la prima giornata di donazione del sangue che avverrà grazie alla presenza dell’autoemoteca. L’Amministrazione comunale – conclude la nota dell’associazione Avis di Giba – ha manifestato la propria soddisfazione per l’ulteriore arricchimento della compagine associativa presente ora nel proprio Comune.»

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Alessandro Nannetti, già campione italiano di specialità nella categoria M3, oltre che vincitore della cronometro Villamassargia-Iglesias nell’edizione 2016 del “Giro delle Miniere”, s’è aggiudicato la terza ed ultima tappa, una cronometro individuale, del 18° “Giro delle Miniere”, completando il percorso di 14 km, da Gonnosfanadiga a Pabillonis, con il tempo di 14’49’’ (56,67 km/h di media), precedendo Eros Piras (15’02’’) ed Antonio Marongiu (15’06’’), entrambi atleti della Techno Bike.

Nessun problema per i tre detentori delle maglie rossoblù, tutti usciti indenni dalla lotta contro il tempo: Matteo Mascia (SC Monteponi) è giunto quinto (15’21’’ il suo crono) ed ha conquistato il suo terzo “Giro delle Miniere” nella categoria A. Ha amministrato al meglio il vantaggio accumulato nella Gran Fondo d’apertura anche Alessandro Freschi (Team Bike Ballero), vincitore nella categoria B, sui pur ottimi Simone Seguro (2000 Ricambi) e Stefano Ferruzzi (Bike Emotion), mentre non ha avuto rivali tra le donne Michela Gorini (Team Fausto Coppi Fermignano), che ha fatto il vuoto alle sue spalle nella classifica generale, ottenendo il successo alla sua prima partecipazione al “Giro delle Miniere”.

«E’ stato bellissimo – afferma l’organizzatore Luigi Mascia – il 18°Giro delle Miniere sarà ricordato per i numeri da record: oltre 200 iscritti al campionato italiano di Gran Fondo, a cui si aggiungono le 140 presenze di media per le altre due tappe. Mi fa piacere inoltre sottolineare le medie spaventose tenute dagli corridori, specie nella cronometro conclusiva, corsa peraltro col vento che soffiava in direzione contraria. Questo fatto ben racconta delle qualità tecniche dei partenti. Il successo di Matteo Mascia? Mi rende felice come presidente ed ovviamente anche come padre. Desidero, infine, rivolgere un ringraziamento al team organizzativo della SC Monteponi, un bel gruppo che lavora prima di tutto con forte spirito di amicizia.»

Classifica maschile 3ª tappa

1° Alessandro Nannetti (Team Bike Ballero) 14’49’’ (56,6 km/h media)
2° Eros Piras (Techno Bike) 15’03’’
3° Antonio Marongiu (Techno Bike) 15’06’’
4° Luca Pizzi (Asd Ciclipazzi) 15’11’’
5° Matteo Mascia (SC Monteponi) 15’21’’

Classifica femminile 3ª tappa

1ª Michela Evaristo (Giorgione Ozierese Carrera) 18’29’’ (45,4 km/h media)
2ª Michela Gorini (Team Fausto Coppi Fermignano) 18’45’’
3ª Kersti Leeman (Team Fausto Coppi Fermignano) 19’34’’

Classifica finale “Categoria A”

1° Matteo Mascia (SC Monteponi) 5h 47m 52s
2° Eros Piras (Techno Bike) 5h49m12s
3° Antonio Marongiu (Techno Bike) 5h49m33s
4° Mirko Puglioli (In Bici Cycling Team) 5h49m51s
5° Andrea Pisanu (C.C. Antonio Manca) 5h50m15s

Classifica finale “Categoria B”

1° Alessandro Freschi (Team Ballero) 5h53m35s
2° Simone Seguro (2000 Ricambi) 5h55m 36s
3° Stefano Ferruzzi (Team Bike Emotion) 5h57m29s
4° Massimiliano Cadelano (Sa Vida Noa 2008) 5h58m43s
5° Taeke Oppewai (Team Fryslan) 6h00m00s

Classifica finale Donne

1ª Michela Gorini (Team Fausto Coppi Fermignano) 6h14m47s
2ª Kersti Leeman (Team Fausto Coppi Fermignano) 6h50m53s
3ª Laura Garau (SC Monteponi) 5h11m36s.

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E’ l’olandese Matthejs Steehius il vincitore della seconda tappa del 18° “Giro delle Miniere”. Il ciclista del Team Fryslan, che ha concluso il percorso in 2h 04m 36 s, si è imposto sul traguardo di Villamassargia battendo in volata Luca Pizzi (Asd Ciclopazzi) ed Eros Piras (Technobike).

La seconda frazione si è svolta su un circuito di 90 km, prevalentemente pianeggiante, con partenza ed arrivo nel comune di Villamassargia. Desideroso di recuperare il distacco accusato al termine della prima frazione, Piras è partito solitario in fuga subito dopo il via. Al 25° km, l’atleta della Technobike è stato raggiunto da Luca Pizzi e Matthjs Steenhius. Il caldo non ha rallentato i tre fuggitivi, che hanno mantenuto medie orarie altissime e guadagnato ben presto 2 minuti di vantaggio sul resto del gruppo. Piras, Pizzi e Steenhius si sono presentati appaiati all’ingresso del centro abitato di Villamassargia. Il sardo ha lanciato la volata ai 400 metri, Pizzi è partito deciso ma ha subito il potente affondo di Steenhius, che lo ha superato, aggiudicandosi così la 2ª Coppa “Città di Villamassargia”.

Matteo Mascia della SC Monteponi si è classificato 20° con oltre 2 minuti di distacco da Steenhius, ma ha conservato la maglia rossoblù nella categoria A. Non è cambiato neppure il quadro relativo alla categoria B, con Alessandro Freschi (Team Ballero) che è rimasto leader della classifica, così come Michela Gorini (Team Fausto Coppi Fermignano) nella categoria riservata alle donne.  

Ordine d’arrivo 2ª tappa

1° Matthjus Steenhius (Team Fryslan) 2h 4m 36s
2° Luca Pizzi (Asd Ciclopazzi) s.t.

3° Eros Piras (Techno Bike) 2 s

4 ° Stefano Ferruzzi (Team Bike Emotion) 2m 10s

5° Ruben Hoekstra (Team Fryslan) 2m 11s

Classifica generale “Categoria A”

1° Matteo Mascia (SC Monteponi) 5h 32m 31s

2° Andrea Pisanu (CC Antonio Manca) 5h 33m 52s

3° Mirko Puglioli (In Bici Cycling Team) 5h 33m 56s

Classifica generale “Categoria B”

1° Alessandro Freschi (Team Ballero) 5h 37m 25s

2° Simone Seguro (2000 Ricambi) 5h 39m 02 s

3° Stefano Ferruzzi (Team Bike Emotion) 5h 41m 44s

Classifica generale Donne

1ª Michela Gorini (Team Fausto Coppi Fermignano) 5h 56m 02 s

2ª Kersti Leeman (Team Fausto Coppi Fermignano) 6h 31 m 19 s

3ª Laura Garau (SC Monteponi) 4h 51m 01 s

Domenica 4 giugno si correrà la terza e ultima tappa, decisiva per la composizione delle classifiche finali. Si tratta di una cronometro di 14 km con partenza da Gonnosfanadiga ed arrivo a Pabillonis. Il percorso sarà completamente pianeggiante, eccezion fatta per qualche tratto in leggerissima discesa.