La RSU fa un appello al presidente della Regione per superare l’emergenza alla Sotacarbo
[bing_translator]
La RSU della Sotacarbo ha diffuso una nota nella quale dichiara di essere fortemente preoccupata per il perdurare di una situazione di incertezza legata alla mancata nomina del terzo membro del CdA da parte della Regione Sardegna e dell’espletamento di tutti i relativi atti amministrativi necessari al corretto funzionamento del Centro Ricerche. La Regione ha concordato, da circa un anno con il socio ENEA due azioni da intraprendere:
- un aumento da parte della RAS delle sue quote societarie, passando dal 50% al 51%;
- creazione di un fondo di dotazione indispensabile per il proseguo delle attività di ricerca.
«Nulla di quanto concordato tra i soci è stato fatto», spiegano Ivo Puddu della Filctem-CGIL, Alberto Plaisant della Flaei-CISL ed Andrea Porcu della Uiltec UIL.
La RSU chiede una decisa presa di coscienza, per evitare l’irreparabile, da parte del Presidente Solinas, che non può consentire alla realtà isolana di perdere un Centro di Ricerca all’avanguardia, eccellenza nel settore energetico ed in generale dell’economia circolare, apprezzato a livello internazionale per i risultati ottenuti in campo scientifico, ma che non trova pari valorizzazione in ambito regionale.
A tal proposito i ricercatori Sotacarbo lanciano un appello al presidente Christian Solinas, affinché la RAS risponda alla convocazione dell’assemblea straordinaria dei soci convocata per la seconda settimana di febbraio e dia seguito agli impegni presi con l’RSU e le OO.SS al fine di garantire la continuità delle attività di ricerca e scongiurare il mancato pagamento degli stipendi a partire già dal prossimo mese di febbraio.