24 November, 2024
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E’ stata una serata straordinaria per i circa 450 bambini “Piccoli Amici e Primi Calci” che venerdì scorso hanno partecipato alla festa provinciale di fine anno organizzata dalla delegazione provinciale FIGC Carbonia-Iglesias in collaborazione con il comune di Carbonia, il Carbonia calcio 1939. la Pro Loco Carbonia e la angeleventianimazione. L’evento si è aperto dalla cerimonia di intitolazione della tribuna dello Stadio Comunale “Carlo Zoboli” a Pepi Gessa, il calciatore del Carbonia Calcio morto il 19/11/1993 durante un allenamento, all’età di soli 20 anni.

Pepi Gessa era arrivato al Carbonia nel 1990, a 17 anni, proveniente dalla Sguotti, a seguito della fusione tra la squadra biancorossa ed il Carbonia che proprio quell’anno iniziava la risalita, dopo il fallimento della società e la promozione dalla Terza alla Seconda Categoria sotto la guida di Gianni Pusceddu. Dopo la prima stagione in Promozione, ancora sotto la guida di Gianni Pusceddu, la prima squadra è stata guidata da Giorgio Asuni, quindi da Checco Fele, con Gianni Uda allenatore della formazione juniores. Pepi Gessa, già ricordato all’interno degli spogliatoi, rimarrà ora per sempre nella memoria del calcio minerario, con l’intitolazione della tribuna dello stadio “Carlo Zoboli”.

Momenti di grande commozione hanno accompagnato la cerimonia. Per ricordare brevemente la figura di Pepi, sono intervenuti il sindaco Pietro Morittu, l’assessora della Cultura e Sport Giorgia Meli, ed il fratello Riccardo Gessa. Hanno preso la parola Marco Fenu, Enzo De Nardis ex presidente del Carbonia, Gianni Puxeddu ex allenatore del Carbonia e Fabrizio Cesaracciu ex compagno di squadra/amico. Presente alla cerimonia una larga rappresentanza degli ex compagni di squadra, nonché amici di Pepi, Agostino Deiana, Riccardo Paulis, Luigi Floris, Maurizio Sodi, William Manca, Danilo Piliu, Andrea Rosas (per citarne solo alcuni). Particolarmente commovente il momento in cui Riccardo e Daniela Gessa hanno scoperto il drappo biancoblù che ricopriva la targa dedicata a Pepi.
Il comitato promotore ha rivolto inoltre un particolare ringraziamento all’ex sindaca Paola Massidda e alla Giunta precedente per aver deliberato l’atto per l’intitolazione della Tribuna centrale dello stadio “Carlo Zoboli” alla memoria di Pepi, a Manolo Cossu ex presidente della Commissione allo Sport, compresi tutti i componenti della stessa, al sindaco Pietro Morittu, all’assessore Giorgia Meli, ed al vice sindaco Michele Stivaletta, a Peppino Carta e Giovanni Sabiu per la preziosa collaborazione.
Al termine della cerimonia di intitolazione, è stato dato spazio al gioco dei bambini, protrattosi sul mano erboso dello stadio “Carlo Zoboli” fin quasi al tramonto…
Giampaolo Cirronis
           

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E’ stato inaugurato questa mattina, nei locali de La Fabbrica del Cinema, presso l’ex Direzione Amministrativa della Grande Miniera di Serbariu a Carbonia, è stato ufficialmente inaugurato il primo corso dedicato a “Sceneggiatura e paesaggio”.

Si tratta di un’iniziativa di alta formazione articolata in 12 masterclass, per lo sviluppo di progetti originali per il cinema e la serialità televisiva ispirati dai paesaggi della Sardegna e dalle storie delle sue comunità.

Il corso è stato presentato da Michele Casula, esperto in ricerche nel settore audiovisivo e rappresentante della società Clapbox, e dalla direttrice della Fondazione Sardegna Film Commission Nevina Satta, a cui si deve l’ideazione e l’organizzazione dell’iniziativa. Gli incontri si svolgeranno fra novembre e febbraio, con il sostegno del comune di Carbonia, rappresentato al taglio del nastro dall’assessore alla cultura Sabrina Sabiu, insieme alla Fondazione di Sardegna e dal Centro Servizi Culturali, rappresentato dal Direttore Paolo Serra. Era presente anche Alberto Zonchello, segretario particolare dell’assessorato regionale della Pubblica istruzione, Beni culturali, Informazione, Spettacolo e Sport.

A Carbonia l’avventura inizia con la prima lezione della produttrice esperta di sviluppo Daniela Masciale. In squadra anche il regista e sceneggiatore Andrea Magnani che terrà la masterclass di domenica 24 novembre e che, insieme a Daniela Masciale, svolgerà un ruolo da story coach, con la gestione di altri 4 appuntamenti cui si legherà il tutoring dei progetti sviluppati dai partecipanti.

Le altre 6 masterclass vedranno il coinvolgimento di professionisti di spicco del panorama audiovisivo nazionale, chiamati a condividere le esperienze creative del dialogo fra “sceneggiatura e paesaggio”.

Fra questi lo scenografo Giancarlo Basili, che raggiungerà Carbonia a metà dicembre dopo l’esperienza sul set della seconda stagione de “L’amica geniale”. Giancarlo Basili sarà accompagnato anche dal regista Marco Cruciani, che legherà alla tappa sarda una fase di location Scouting per il documentario sul cinema italiano visto dagli occhi della scenografia.

Terranno una lezione anche il regista Paolo Zucca, reduce dal successo de “L’uomo che comprò la luna”, lo sceneggiatore Filippo Gravino (“Veloce come il vento”, “Il primo re” e la serie in lavorazione “Romulus”), la regista Laura Lucchetti, che ha firmato e diretto in Sardegna il pluripremiato “Fiore gemello”, e lo sceneggiatore Salvatore De Mola, cui si devono gli adattamenti de “Il Commissario Montalbano”, il recente successo della fiction Rai “Imma Tataranni” e la scrittura, insieme a Gianfranco Cabiddu ed Ugo Chiti, de “La stoffa dei sogni”.

Il percorso si completerà con la condivisione dei risultati di un concept test – gestito dal team Clapbox con la collaborazione della società Ergo research – che misurerà il potenziale dei progetti sviluppati dai partecipanti presso campioni rappresentativi degli spettatori di film e serie tv.

Sono 18 gli autori finalisti, selezionati fra 33 candidati: Lucio Aru, Roberta Balestrucci, Maria Vittoria Durante, Marcello Lasio, Fabrizio Lo Bianco, Maria Elena Mallei, Luigi Manca, Pietro Martinetti, Elisa Meloni, Daniele Mocci, Andrea Pau, Simone Petrucci, Giovanni Davide Piras, Vanessa Podda, Alessandra Pusceddu, Andrea Rosas, Luca Sotgiu, Gabriele Tanda. Arrivano da diverse località della Sardegna e i progetti originali con i quali si sono candidati hanno ambientazioni che spaziano da Portoscuso al villaggio minerario di Ingurtòsu, all’isola de l’Asinara, a Tandalò, al complesso nuragico di Malchittu, da Siniscola alle spiagge della Baronia, ad Orgosolo, fino al colle di San Michele, con storie che attraversano generi ed epoche diverse: il banditismo dei primi del ‘700, lo sviluppo dei collegamenti interni all’isola dell’inizio dell’800, le lotte sindacali della prima parte del secolo scorso, il dopoguerra, il ’68 isolano, fino ai giorni nostri gettando uno sguardo verso il futuro prossimo.

                                               

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Si è concluso domenica 7 ottobre lo step di Portoscuso della rassegna “Sud Ovest Teatro 2018”, organizzata dalla compagnia “La Cernita Teatro” con la direzione artistica di Monica Porcedda e con la partnership e la collaborazione della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport)  e dell’Amministrazione comunale.

A mettere il cappello al trittico di successi è stato lo spettacolo “La gran follia”Rileggere il “Furioso”. Riscrivere l’Amore, una produzione La Cernita Teatro, di e con Andrea Rosas e per la regia di Monica Porcedda, realizzato all’interno della Sala Corpus della Tonara Su Pranu. L’interpretazione magistrale portata in scena da Andrea Rosas ha portato fuori dalle aule uno dei pilastri della letteratura classica, incantando il pubblico presente e riuscendo ad affascinare anche i tanti giovani studenti presenti. La rilettura del capolavoro di Ludovico Ariosto è stata l’occasione per affrontare un tema sempre verde come l’amore e il ruolo delle donne nella società contemporanea.

“La gran follia” è stata preceduta da altri due appuntamenti portati in scena nella cittadina sulcitana. Il giorno settembre presso la Tonnara di Su Pranu è stato portato in scena “ArRaund Casteddu”, dai racconti di Sergio Atzeni, di e con Giovanni Carroni, mentre due giorni più tardi, nella suggestiva spiaggia della Caletta, è stata la volta di “Dell’amore e di altre storie” scritto e interpretato da Monica Porcedda e accompagnato dai ritmi e dalle sonorità del Cilento, eseguiti dal vivo dal musicista Gerardo Ferrara.

Anche la tappa di Portoscuso, così come quella precedente di Sant’Anna Arresi, ha portato alla ribalta uno punti fermi delle scelte artistiche e sociali della compagnia “La Cernita Teatro”, ossia quella di abitare luoghi simbolo dei paesi del territorio, trasformandoli in meravigliosi palcoscenici e dando al teatro il ruolo di Cicerone nella loro riscoperta. Anche le tematiche scelte rientrano nel DNA artistico della Compagnia, che utilizza il teatro come strumento per non far addormentare e anzi risvegliare le coscienze di tutte e tutti. Il numeroso pubblico che ha partecipato a tutti gli appuntamenti, dimostra che le scelte sono in linea con il grande desiderio di cultura e riflessione degli abitanti del territorio e dei turisti.

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Per motivi tecnici e non prevedibili, è stata spostato a domenica 8 ottobre, alle ore 21.30, presso la Sala Corpus di Portoscuso, l’appuntamento con “La gran follia” – Rileggere il “Furioso”. Riscrivere l’Amore. Lo spettacolo, di e con Andrea Rosas e per la regia di Monica Porcedda, è una produzione La Cernita Teatro e rientra nel più ampio cartellone Sud Ovest Teatro 2018, organizzato dalla Compagnia “La Cernita Teatro”.

I paesaggi e i tramonti suggestivi del nostro Sud Ovest hanno fatto da sfondo agli spettacoli della compagnia, che sempre si è distinta per la sua capacità di intrecciare insieme l’arte e il sociale, il territorio e il mondo.

Lo spettacolo prova a ri-raccontar dell’amore di Orlando per Angelica, per arrivare a parlare di noi, uomini e donne di questo tempo, “nudi” davanti alle fragilità, oggi come ieri. Seguendo questa linea è nato un monologo, che si vuole presentare al pubblico come un’originale rilettura di un filone del “Furioso”, per provare a ri-scrivere insieme le pagine dell’Amore e per testimoniare, se mai ce ne fosse bisogno, che il poema capolavoro dell’Ariosto ha 500 anni – è vero – ma non li dimostra affatto.

 

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Domani, giovedì 20 settembre, alle ore 18.00, nella Biblioteca Comunale di viale Arsia, si svolgerà un nuovo appuntamento con la rassegna “Carbonia Scrive”, l’iniziativa di promozione della scrittura e della lettura organizzata dal comune di Carbonia in collaborazione con lo Sbis (Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis). 

Lo scrittore Francesco Carta presenterà il suo libro “Banditi in miniera”. L’iniziativa sarà coordinata dal giornalista Sandro Mantega. Sono previsti gli interventi dell’assessore della Cultura Sabrina Sabiu, del referente dell’Associazione Storia e radici città di Carbonia il prof. Andrea Rosas, del Presidente dell’Associazione Amici della miniera Mario Zara.
Nel libro, un romanzo storico, Francesco Carta ricostruisce la sua esperienza di minatore nelle gallerie di carbone della Carbosulcis, a cui fa seguito l’assunzione del ruolo di delegato sindacale e in seguito di segretario della Federazione dei Chimici Cgil di Iglesias, in qualità di responsabile dei minatori, per oltre due decenni.

 

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Si terranno il 7 e 8 settembre, a Portoscuso, i primi due appuntamenti con “Sud Ovest Teatro 2018”, che si concluderà sempre a Portoscuso il prossimo 8 ottobre. Le tre tappe in calendario fanno seguito al successo fatto registrare a Sant’Anna Arresi, il 5 e 6 agosto. Il cartellone della manifestazione, organizzata dalla compagnia La Cernita Teatro con la direzione artistica di Monica Porcedda, è organizzata con la partnership e la collaborazione della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport)  e dell’Amministrazione comunale che ha apprezzato il valore culturale della proposta.

Ancora una volta le scelte artistiche fatte dalla Compagnia di Carbonia si caratterizzano per l’alto contenuto sociale e per l’invito alla riflessione.

Si inizia venerdì 7 settembre, alle ore 19.00, presso la spiaggia La Caletta, dove andrà in scena “Dell’amore e di altre storie” scritto ed interpretato da Monica Porcedda ed accompagnato dai ritmi e dalle sonorità del Cilento, eseguiti dal vivo dal musicista Gerardo Ferrara. Il racconto è liberamente tratto dal testo “Con il cuore coperto di neve” del giornalista Silvestro Montanaro. Nel corso dello spettacolo gli interpreti navigheranno all’interno della storia e delle mille storie del nuovo medioevo, dove l’amore muore sotto i colpi crudeli della pedofilia, del turismo sessuale e dei traffici di carne umana. Come sostiene la regista «il racconto si focalizza sull’inferno del turismo sessuale e della pedofilia, affrontato con sensibilità e decisione nel testo di Montanaro, da cui si è partiti per portare alla luce un fenomeno sempre più in crescita. Sono vite vissute senza una goccia d’amore quelle di tante bambine e giovanissime donne costrette a prostituirsi per pochi spiccioli, come ad esempio le schiave del sesso di Bangkok e Pattaya».

Si proseguirà il giorno seguente, sabato 8 settembre, alle ore 21.30, presso la Tonnara di Su Pranu, con “ArRaund Casteddu”, dai racconti di Sergio Atzeni, di e con Giovanni Carroni, con le musiche originali dal vivo di Pierluigi Manca e Giampaolo Selloni. I brani di Sergio Atzeni utilizzati per lo spettacolo, una produzione Bocheteatro, sono stati scelti sulla base dei “piaceri del testo”, tenendo conto in particolare dei materiali riferiti alla sua Cagliari, colorita e dinamica, informe e magmatica. “ArRaund Casteddu” attinge inoltre da materiali magmatici, fatti di ricordi, letture, riflessioni, osservazioni della realtà cruda e poetica, che spingono dall’interno e che, attraverso il racconto cominciano a prendere il “volo”, a farsi narrazione più ampia e complessa. A tratti la narrazione è adattata al campidanese e al logudorese, varianti della lingua sarda che a lui piaceva intrecciare.

Dopo una pausa di circa un mese si riprenderà sabato 6 ottobre, alle ore 21, presso la Sala Corpus, con “La gran follia” – Rileggere il “Furioso”. Riscrivere l’Amore. Lo spettacolo, di e con Andrea Rosas e per la regia di Monica Porcedda, è una produzione “La Cernita Teatro”. La “Gran Follia” prova a ri-raccontar dell’amore di Orlando per Angelica, per arrivare a parlare di noi, uomini e donne di questo tempo, “nudi” davanti alle fragilità, oggi come ieri. Seguendo questa linea è nato un monologo, che si vuole presentare al pubblico come un’originale rilettura di un filone del “Furioso”, per provare a ri-scrivere insieme le pagine dell’Amore e per testimoniare, se mai ce ne fosse bisogno, che il poema capolavoro dell’Ariosto ha 500 anni – è vero – ma non li dimostra affatto.

In caso di maltempo tutti gli spettacoli si terranno presso la Sala Corpus.

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Dopo il successo delle due tappe di Sant’Anna Arresi, il 5 e 6 agosto 2018, Sud Ovest Teatro 2018”, prosegue il suo percorso per le città del Sulcis e si trasferisce a Portoscuso. Il cartellone della manifestazione, organizzata dalla compagnia La Cernita Teatro, con la direzione artistica di Monica Porcedda, prevede tre date: 7-8 settembre e 6 ottobre 2018. La tappa di Portoscuso di “Sud Ovest Teatro 2018” è organizzata con la partnership e la collaborazione della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport)  e dell’Amministrazione Comunale che ha apprezzato il valore culturale della proposta.

Il programma si articola in tre giornate dense di significato, sia sociale che artistico.

Venerdì 7 settembre, alle ore 19.00, presso la spiaggia La Caletta, andrà in scena “Dell’amore e di altre storie” scritto ed interpretato da Monica Porcedda ed accompagnato dai ritmi e dalle sonorità del Cilento eseguiti dal vivo dal musicista Gerardo Ferrara. Il racconto è liberamente tratto dal testo “Con il cuore coperto di neve” del giornalista Silvestro Montanaro. Nel corso dello spettacolo gli interpreti navigheranno all’interno della storia e delle mille storie del nuovo medioevo, dove l’amore muore sotto i colpi crudeli della pedofilia, del turismo sessuale e dei traffici di carne umana.

Sabato 8 settembre, alle ore 21.30, presso la Tonnara di Su Pranu, sarà la volta di “ArRaund Casteddu”, dai racconti di Sergio Atzeni, di e con Giovanni Carroni, con le musiche originali dal vivo di Pierluigi Manca e Giampaolo Selloni. I brani di Sergio Atzeni utilizzati per lo spettacolo, una produzione Bocheteatro, sono stati scelti sulla base dei “piaceri del testo”, tenendo conto in particolare dei materiali riferiti alla sua Cagliari, colorita e dinamica, informe e magmatica. A tratti la narrazione e adattata alla varietà sarda del campidanese o logudorese, come a lui piaceva intrecciare.

Il terzo appuntamento con la tappa di Portoscuso è previsto per sabato 6 ottobre, alle ore 21.00, presso la Sala Corpus, con la “La gran follia” – Rileggere il “Furioso”. Riscrivere l’Amore. Lo spettacolo, di e con Andrea Rosas e per la regia di Monica Porcedda, è una produzione La Cernita Teatro. La “Gran Follia” prova a ri-raccontar dell’amore di Orlando per Angelica, per arrivare a parlare di noi, uomini e donne di questo tempo, “nudi” davanti alle nostre certezze e fragilità, oggi come ieri. Seguendo questa linea è nato un monologo, un’originale rilettura di un filone del “Furioso”, per provare a ri-scrivere insieme le pagine dell’Amore e per testimoniare, se mai ce ne fosse bisogno, che il poema capolavoro dell’Ariosto ha 500 anni ma non li dimostra affatto.

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Si alza il sipario sulla Stagione di Prosa e Danza 2017-18 organizzata dal CeDAC al Teatro Centrale di Carbonia, incastonata nel ricco programma delle manifestazioni in occasione degli 80 anni della fondazione della città – 1938-2018 – e realizzata con il patrocinio e il sostegno del comune di Carbonia – nell’ambito del Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna. Otto spettacoli in cartellone da gennaio ad aprile – con suggestivi intrecci fra letteratura e teatro, danza e poesia: focus sulla drammaturgia contemporanea con autori come il britannico Anders Lustgarten e lo statunitense John Patrick, il cantautore Gianmaria Testa e gli scrittori Sergio Atzeni e Marcello Fois accanto all’attore e regista Andrea Tedde, oltre ad affascinanti racconti a passo di danza, tra classici balletti e inedite coreografie.
Soddisfazione è stata espressa stamane, nel corso della conferenza stampa di presentazione, dall’assessore alla Cultura Sabrina Sabiu “per una nuova stagione teatrale che si annuncia di altissimo livello, con il massimo coinvolgimento delle compagnie locali e la presenza di attori di fama nazionale. Abbiamo organizzato la rassegna nei minimi dettagli, con l’obiettivo di festeggiare nel migliore dei modi la nostra città che, nel 2018, taglierà un traguardo importante: il compimento dei suoi primi 80 anni. E proprio l’ottantesimo compleanno di Carbonia ha ispirato il nome che abbiamo dato alla nuova stagione di prosa, Carbonia 80 (1938-2018), la quale ripercorre tutti i cambiamenti sociali che hanno caratterizzato la nostra città in questi decenni”.
Sotto i riflettori nomi di punta della scena nazionale e non solo, da attori del calibro di Giuseppe Cederna, Donatella Finocchiaro e Fabio Troiano alla scrittrice Michela Murgia – che interpreta Grazia Deledda nella pièce di Marcello Fois, accanto ad un’intensa Lia Careddu e a Valentino Mannias, Marco Brinzi e Giaime Mannias, all’étoile Emanuela Bianchini con la Mvula Sungani Physical Dance Company e ai danzatori del Balletto di Roma. Tra i protagonisti anche Marta Proietti Orzella e Andrea Tedde di Batanea Teatro, Andrea Rosas de La Cernita Teatro e la compagnia de La Clessidra Teatro per una stagione che affronta temi cruciali del presente – dalle migrazioni alle inquietudini esistenziali, agli equilibri della vita di coppia, dall’eterno conflitto tra il bene e il male al sottile confine tra ragione e follia.

L’inaugurazione sarà nel segno di Grazia Deledda – domenica 7 gennaio alle 20.45 – con “Quasi Grazia” – la pièce firmata da Marcello Fois, nella mise en scène di Sardegna Teatro con la regia di Veronica Cruciani: sul palco nel ruolo della scrittrice nuorese una convincente Michela Murgia, in un raffinato gioco di specchi tra due donne e artiste, autrici di successo note e apprezzate anche all’estero, e il loro legame con l’Isola e le proprie radici. Una straordinaria Lia Careddu interpreta la madre della futura vincitrice del Premio Nobel, accanto a Valentino Mannias, Marco Brinzi e Giaime Mannias in uno spettacolo dalla cifra contemporanea e immaginifica da cui emerge, tra segni e simboli di una cultura ancestrale, il ritratto di una figura di grande modernità.

La magia di una fiaba sulle punte – sabato 13 gennaio alle 20.45 – con “Lo Schiaccianoci” nell’originale rilettura del coreografo Massimiliano Volpini per il Balletto di Roma, che trasporta la vicenda nelle periferie metropolitane, dove il sogno di Clara e dei suoi amici riflette il desiderio di sfuggire a un destino già scritto, per trasferirsi al di là del muro che separa ricchezza e povertà. Sulle note evocative di Pëtr Il’ič Čajkovskij, l’atmosfera delle feste natalizie si diffonde anche nei quartieri più degradati, tra i senzatetto e gli “invisibili”, dove il dono di un misterioso benefattore, uno strano pupazzo, si trasforma nel simbolo del riscatto. Il finale ripropone un viaggio tra le danze del mondo, quasi una visione onirica e poetica che riaccende la speranza di un futuro migliore.

La tragedia dei migranti rivive sulla scena – martedì 23 gennaio alle 20.45 – in “Lampedusa” di Anders Lustgarten con Donatella Finocchiaro e Fabio Troiano, protagonisti sotto le insegne di BAM Teatro per la regia di Gian Piero Borgia. La pièce affronta un tema drammatico e attuale attraverso il duplice sguardo di un pescatore che si guardagna il pane recuperando i corpi dei profughi annegati in mare e di una studentessa di origine marocchina, immigrata di seconda generazione, esattrice per una società di prestiti. Visioni contrastanti, per «un racconto sulla sopravvivenza della speranza. Dietro il disastro sistematico della politica e delle nazioni, ci sono ancora e fortunatamente le persone, la gentilezza individuale, la sorpresa dei singoli».

S’intitola “Quotidianamente insieme” la commedia scritta, diretta e interpretata da Andrea Tedde, in scena con Marta Proietti Orzella (produzione Batanea Teatro) – sabato 3 febbraio alle 20.45 – per un’indagine tra i fragili equilibri della vita di coppia. Dopo cinque anni di matrimonio, Massimo e Claudia (lui fa l’avvocato, lei è un’insegnante d’aerobica) cercano di risolvere i problemi che minano il loro rapporto rivolgendosi ad un analista, che suggerisce loro di sperimentare il cosiddetto “metodo del terzo”. I due si ritrovano così a discutere parlando di sé in terza persona, con effetti grotteschi e surreali, in un confronto nel quale mettono a nudo tutti gli aspetti critici della loro relazione, «giocandosi tutto come in una partita a tennis, a suon di battute e di risposte».

Una “storia d’amore mediterranea” – martedì 27 febbraio alle 20.45 – con “Odyssey Ballet” del coreografo italo-africano Mvula Sungani, che rilegge il poema omerico in chiave femminile, come il diario di una donna in attesa del ritorno dello sposo, quindi intenta a fantasticare su strani incontri e innumerevoli peripezie di quel lungo viaggio. Sotto i riflettori l’étoile Emanuela Bianchini e i danzatori della Mvula Sungani Physical Dance danno vita ad un intrigante e coinvolgente racconto per quadri sulla suggestiva colonna sonora ispirata alle culture e ai popoli che si affacciano sulle sponde del “mare nostrum”. Tra musiche tradizionali ed elettronica, una performance avvincente in cui si fondono danza classica e contemporanea, acrobazie circensi e arti marziali.

Viaggio tra storie e canzoni con “Da questa parte del mare” giovedì 8 marzo alle 20.45: Giuseppe Cederna (volto noto del grande e del piccolo schermo, da “Marrakech Express” a “1993”) dà voce alle parole di Gianmaria Testa, per una riflessione sulle migrazioni, ma anche sulle radici e sul senso dell’“umano” sulla falsariga del libro del cantautore piemontese e delle sue poesie in musica. Una performance emozionante, impreziosita dai testi di Marco Revelli e di Alessandra Ballerini, per la regia di Giorgio Gallione, una narrazione incentrata sulle questioni cruciali del presente, attraverso lo sguardo ironico e disincantato ma soprattutto l’estrema sensibilità e la generosità di un’artista che ha saputo interpretare le piccole e grandi tragedie dell’esistenza.

Nulla succede per caso”, ovvero “Una storia cagliaritana sul bene e sul male” nel segno di Sergio Atzeni – venerdì 23 marzo alle 20.45: La Cernita Teatro porta in scena un racconto dello scrittore cagliaritano, “Il vento soffia, dai bastioni”, con Andrea Rosas nel ruolo del protagonista, per la regia di Monica Porcedda. Una vicenda dal sapore vagamente noir, in cui la scomparsa del capopesca Antonio Melis, uomo stimato e apprezzato da tutti, e in primis dai suoi dipendenti, che lo considerano un padre più che un padrone, costringe il figlio, ancora ragazzo, a fare i conti con la realtà. Egli vede cose che altri non vedono (o non vogliono vedere), finché dopo vent’anni di assordante silenzio troverà il coraggio di “urlare” che «su questa terra… nulla succede per caso».

Suggellerà la Stagione di Prosa e Danza a Carbonia – sabato 7 aprile alle 20.45 – “La signora Savage” di John Patrick nella versione de La Clessidra Teatro, con la regia di Anna Pina Buttiglieri e un numeroso cast, formato da Valentina Aru, Omar Soddu, Davide Maringiò, Francesca Puddu, Giusy Tartaglione, Rita Garau, Simona Lisci, Stefania Altea, Marco Marras e Eleonora Aru. La divertente commedia affronta il tema delicato della follia attraverso la vicenda paradossale della protagonista, che i figliastri hanno fatto rinchiudere in una casa di cura per malati di mente per impedirle di “sperperare” il patrimonio paterno in beneficenza. La donna un po’ stravagante, ma generosa e ben decisa a farsi valere, scoprirà inaspettatamente dentro quelle mura – tra episodi esilaranti e involontarie gags – il vero senso della vita. 

La Stagione di Prosa e Danza 2017-18 a Carbonia è organizzata dal CeDAC/ Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna con il patrocinio e il sostegno del MiBACT/ Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Regione Sardegna e del comune di Carbonia, con il contributo della Fondazione di Sardegna e con l’importante supporto di Sardinia Ferries, che ospita sulle sue navi artisti e compagnie in viaggio da e per l’Isola.

Quasi Grazia – ©alecani 2017 – all rights reserved – info at alecani@gmail.com

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E’ partita la VII edizione di Spazi di Frontiera, la rassegna storica organizzata da La Cernita Teatro. Per questa nuova edizione la rassegna si ripropone in una veste nuova con differenti spazi di rappresentazione a Carbonia, Iglesias e Cagliari, con una sezione dedicata agli Istituti d’Istruzione Superiore ed una serie di eventi collaterali organizzati in cooperazione con altri enti del territorio impegnati in attività culturali e sociali.
Durante l’intero periodo autunnale, ottobre/dicembre 2017, spettacoli e incontri con gli  autori avranno luogo presso Il Teatro di Bacu Abis, La Comunità di via Marconi di Carbonia, Il Centro Culturale Casa del Cinema di Iglesias gestito dall’Arci e lo Spazio Fucina La Vetreria di Pirri del Crogiuolo di Cagliari.

La rassegna si è aperta giovedì 12 ottobre presso il teatro di Bacu Abis, in occasione della Festa del tesseramento organizzata dallo SPI-CGIL del Sulcis Iglesiente, durante la quale La Cernita è andata in scena con “Cose dell’altro mondo“, uno spettacolo incentrato sul tema delle truffe agli anziani, materia inerente agli argomenti trattati nel dibattito svolto durante la serata.

Proseguirà l’11 novembre, a Carbonia, presso il Salone della Comunità di Via Marconi con la sezione Teatro dedicata agli Istituti d’Istruzione Superiore dove Andrea Rosas, autore e attore della compagnia, presenterà “La gran follìa” Rileggere il “Furioso”. Riscrivere l’Amore.

Andrea Rosas racconta dell’amore di Orlando per Angelica e di come si può – per amore (o per qualcosa che si crede sia amore) – perdere il senno e impazzire: «Parlando di Orlando ed Angelica, alla fine mi sono ritrovato a parlar di noi, uomini e donne di questo tempo , noi nudi davanti alle nostre certezze e fragilità, oggi come ieri. Anzi, forse oggi più di ieri“. Un monologo per provare a ri-scrivere insieme le pagine di un Amore oggi sempre più malato, per aiutarlo a “guarire”».

Lo stesso spettacolo, inserito nel programma delle “Giornate del cinema del Mediterraneo”, andrà in replica sabato 18 novembre presso il Centro culturlae-Casa del Cinema di Iglesias, in collaborazione con l’ARCI di Iglesias.

Anche il mese di dicembre sarà ricco di appuntamenti.

In occasione della Festa del Minatore organizzata da “Il comitato Santa Barbara” e “Associazione pensionati di Bacu Abis“ la Cernita, venerdì 1 dicembre alle ore 21.00, presenterà  al Teatro di Bacu Abis il riallestimento di un cavallo di battaglia della Compagnia, “STORIA DI UNA PICCOLA CITTÀ” Prog. Il lavoro mobilita-abitare le storie: Carbonia, una piccola città, appena uscita dalla guerra si stringe tutta intera attorno ai minatori scioperanti per affermare il suo diritto di esistere.

Il giorno seguente, sabato 2 dicembre, alle ore 18.00, al Teatro di Bacu Abis, ancora nell’ambito dei festeggiamenti della “Festa del Mnatore”, andrà in scena la Compagnia la Maschera con “Donne al bivio di…”, performance teatrale tra commedia musicale e cabaret.

Sabato 16 dicembre ci sposteremo a Cagliari, presso lo spazio Fucina della Vetreria, per il terzo e ultimo matinee con gli Istituti Superiori in cooperazione con il Crogiuolo, storica compagnia di Cagliari fondata Mario Faticoni. Durante la mattinata l’autore ed attore Andrea Rosas andrà in scena con un suo secondo lavoro diretto da Monica Porcedda, “Nulla succede per caso“, una storia cagliaritana sul Bene e sul Male liberamente ispirata a “Il vento soffia, dai bastioni” di Sergio Atzeni.

La rassegna si chiude al Teatro di Bacu Abis, sabato 23 dicembre, alle ore 18.00, con “Chàos” ultimo lavoro nato all’interno del “laboratorio teatrale permanente di Bacu Abis” diretto da Monica Porcedda, quest’anno giunto alla sua 9ª edizione con la partecipazione di 16 allievi. La pièce, tratta dalla Teogonia di Esiodo, porterà in scena 16 allievi.

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Tutto è pronto a Bottidda per la 7 edizione del Festival canoro regionale “Maria Paola Dedola”, organizzato dall’Associazione Culturale Musicale “Maria Paola Dedola”, in collaborazione con l’Aics Sardegna e con il patrocinio della Presidenza del Consiglio Regionale della Sardegna e del comune di Bottidda. Venerdì 4 e sabato 5 agosto 2017, dalle ore 21 e 30, all’anfiteatro comunale del Parco Santo Stefano “Su Pizzu” si svolgerà l’attesissimo concorso intitolato a Maria Paola Dedola, curato dal direttore artistico Tore Tilocca, e riservato solamente ad artisti non professionisti.

La settima edizione del Festival sarà impreziosita dalla partecipazione, nella doppia veste di madrina e presentatrice, di Francesca Rossi, l’attrice e modella che ha conquistato la fascia di Miss Sardegna 2013 e che ha affascinato critica e fan con la sua recitazione da protagonista nel film “Bianco di Babbudoiu” di Pino e gli Anticorpi.

Ospiti musicali delle due serate saranno Andrea Rosas, che salirà sul palco venerdì 4 agosto, e i Bertas, che si esibiranno sabato 5 agosto.

La formula del Festival presenta due sezioni libere: una per gli under 15, che quest’anno vedrà cimentarsi al microfono oltre 30 giovani cantanti in pectore, ed una per gli adulti (over 16), con la partecipazione di ben 27 aspiranti artisti provenienti da tutta la Sardegna.

I cantanti della sezione over 16, che si esibiranno la sera di sabato 5 agosto, saranno accompagnati live da una band formata da: Fabio Carta (tastiere), Federico Canu (batteria), Andrea Cossu (chitarra) e Fabrizio Leoni (basso).

Al termine di ciascuna delle due serate saranno premiati il primo, il secondo e il terzo classificato, secondo le valutazioni espresse da una Giuria composta dai musicisti e maestri Antonella Chironi, Paola Puggioni, Anna Maria Carroni e Simone Scicolone. I premi in palio saranno, per gli under 15: 250 euro al primo classificato, 150 euro al secondo, 100 euro al terzo. Per la categoria over 16: 500 euro al primo classificato, 300 euro al secondo, 200 euro al terzo.

Le due serate all’anfiteatro di Bottidda, dove sarà allestito anche un punto ristoro con bibite e panini, inizieranno alle ore 21 e 30; l’ingresso non sarà a pagamento ma quest’anno, per chi volesse, sarà possibile contribuire alle attività musicali dell’Associazione, tra cui la scuola di canto, con un’offerta libera.