4 November, 2024
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«Il presidente della Regione Christian Solinas trovi una alternativa seria al progetto di passaporto sanitario per i turisti in arrivo in Sardegna, rivelatosi finora solo un pessimo slogan capace di far perdere clienti e reputazione alla nostra industria turistica.»

Lo chiedono 13 parlamentari sardi del Movimento 5 Stelle (Pino Cabras, Luciano Cadeddu, Emanuela Corda, Paola Deiana, Elvira Lucia Evangelista, Emiliano Fenu, Ettore Licheri, Alberto Manca, Gianni Marilotti, Nardo Marino, Mario Perantoni, Lucia Scanu e Andrea Vallascas) secondo cui «il presidente deve elaborare un chiaro e preciso modello alternativo al passaporto sanitario, rendendo note le relative linee guida. È questo l’unico modo per tranquillizzare i turisti che vogliono venire nell’isola, unitamente al potenziamento della nostra rete sanitaria e al rispetto di rigorose procedure igienico-sanitarie da parte delle compagnie di trasporto aereo e navale. Tutte le altre soluzioni vagheggiate da Christian Solinas rischiano di arrivare fuori tempo massimo e di rivelarsi un boomerang per l’economia sarda. Gli operatori turistici chiedono certezze ma con le dichiarazioni rilasciate irresponsabilmente negli ultimi giorni, il presidente Solinas ha creato un clima di incertezza che sta affossando una stagione già difficilissima».

«Il presidente Christian Solinas deve orientare la comunicazione su altri punti di forza dell’offerta turistica sardaaggiungono i 13 parlamentari del M5S -. La scarsa circolazione del virus nell’isola è uno di questi, ma da solo non basta se ai turisti non verrà assicurata la garanzia che potranno giovarsi di servizi sanitari di eccellenza. Allo stesso modo, bisognerà vigilare perché le compagnie aeree e marittime adottino protocolli severissimi, a tutela della nostra isola che finora è stata solo sfiorata dalla Covid 19. Quella del passaporto sanitario si sta rivelando invece solo una suggestione che ora sta purtroppo affossando, quasi più del virus stesso, l’economia sarda.»

«Christian Solinas rischia di vanificare gli sforzi che il Governo sta facendo per impedire che l’Italia rientri in una sorta di black list europea. Proprio in questi giorni, il nostro ministro degli Esteri, Luigi Di Maio è al lavoro per mettere nero su bianco un piano turistico sicuro e concreto e in un vertice con i suoi omologhi di Germania, Austria, Croazia, Cipro, Grecia, Spagna, Portogallo, Slovenia e Malta ha portato a casa un accordo importante per lavorare tutti insieme ed evitare che alcuni Stati siano penalizzati rispetto ad altri concludono i 13 parlamentari pentastellati -. In questo modo però la Sardegna rischia di auto-penalizzarsi, e Christian Solinas con le sue proposte insensate rischia di trasformare una stagione difficile in una vera e propria catastrofe.»

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Nonostante il nuovo pronunciamento favorevole del ministero dell’Ambiente per la realizzazione del tratto nord della dorsale del gas in Sardegna, il M5S continua la sua battaglia tesa a contrastare il progetto. La nuova iniziativa di opposizione arriva da 14 parlamentari: Pino Cabras, Luciano Cadeddu, Emanuela Corda, Paola Deiana, Elvira Evangelista, Emiliano Fenu, Maria Lapia, Ettore Licheri, Alberto Manca, Gianni Marilotti, Nardo Marino, Mario Perantoni, Lucia Scanu e Andrea Vallascas, secondo i quali «con il passare delle settimane stiamo leggendo ormai quotidianamente dichiarazioni mirabolanti sulla dorsale del gas come infrastruttura salvifica e risolutrice di ogni male esistente in Sardegna. Sentiamo parlare di numeri legati ai fabbisogni e ai consumi, ma i numeri ufficiali che l’Autorità per l’Energia ha commissionato alla società di ricerca RSE saranno disponibili soltanto nel prossimo mese di aprile. Solo su quei numeri e solo allora si potrà fare una valutazione sul sistema di trasporto gas, come espresso in modo inequivocabile dal Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (Pniec). A che cosa servirebbe infatti un tubo se la sua convenienza non fosse più che certificata? Ogni analisi che oggi sta circolando sulla base di numeri immaginari ha i piedi saldamente piantati sulle nuvole».

«Dopo aver fatto la campagna elettorale contro la dorsale del metano, il presidente della Regione Christian Solinas ha cambiato idea e vuole fare arrivare nell’isola costosissimi sistemi di approvvigionamento energetico, vecchi ed obsoleti, che ancora una volta condannerebbero la Sardegna all’arretratezza – sostengono i 14 parlamentari del M5S  –. L’obiettivo del governo nazionale ed il nostro è invece di garantire ai cittadini e alle imprese sarde un sistema energetico moderno, competitivo e coerente con la sfida climatica che tutti noi ci siamo impegnati ad affrontare. La Sardegna merita una discussione seria e costruttiva su come gestire una transizione energetica che sia rispettosa del clima e dell’ambiente e sia basata su numeri e bisogni veri, non sui numeri immaginari che oggi riempiono le cartelline dei lobbisti.»

«Il kit dei lobbisti che promettono il nuovo paradiso terrestre, prevede poi sempre qualche frase disperata che vorrebbe isolare la sottosegretaria Alessandra Todde, incaricata di esprimere la linea del Governo, una linea che in tanti fanno finta di dimenticare: il gas si deve portare dove serve e si deve irrobustire la rete elettrica sarda per aumentare la produzione da fonti rinnovabili in sicurezza e per poter perseguire gli obiettivi di de-carbonizzazione del 2025 e del 2050 – aggiungono i 14 parlamentari del M5S -, invece sentiamo parlare di autorizzazioni per la dorsale mentre ancora non esistono i decreti ministeriali del ministero dell’Ambiente e di quello dello Sviluppo economico. Inoltre, non vi è però alcun dibattito, ma proprio nessuno, su dove questo gas debba approdare e su come alimenterà la dorsale. Dove sono le approvazioni dei rigassificatori in Sardegna a parte i depositi costieri di Oristano, che da soli non possono certo alimentare la dorsale?»

«Il resto del pianeta parla di mobilità e infrastrutture elettriche con auto e treni elettrici sempre più efficienti – concludono i 14 parlamentari 5 Stelle -, ovunque si moltiplicano comunità energetiche che si autoproducono l’energia da fonti rinnovabili e biometano. In Sardegna invece troppi invece sembrano essere solamente interessati a trasformare la nostra isola in un distributore di gas in conto terzi.»

 

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Questo pomeriggio si è svolto a Cagliari un convegno su “Il gas naturale per dare nuova energia alla Sardegna: i benefici per comunità e territorio“. Tra gli ospiti c’era l’on. Andrea Vallascas, deputato del Movimento 5 Stelle. Tra le diverse considerazioni, Andrea Vallascas ha ribadito la posizione contraria al metano e alla dorsale e – come ha riportato questa sera Roberto Puddu, ex segretario generale della Camera del Lavoro CGIL del Sulcis Iglesiente in un post pubblicato su Facebook – «ha detto che oramai è praticamente assodato che le centrali a carbone della Sardegna, non si potranno fermare al 2025».

«Avendo visto e sentito l’on.le – ha aggiunto Roberto Puddu – credo di poter dire che all’affermazione è farina del sacco di suoi “superiori” che stanno al MISE. In ogni modo, se così è, sarebbe il caso di formalizzare questa presa d’atto e programmare urgentemente le nuove scadenze (che non possono essere inferiori ad almeno 10 anni), perché si potrebbero rimettere a correre investimenti, lavoro, sinergie vitali per la salvaguardia occupazionale e la ripresa produttiva dell’apparato industriale. Perché al momento – ha concluso Roberto Puddu – è tutto sospeso e il tempo stringe.»

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Un ciclone a 5 Stelle si è abbattuto sulla Sardegna. Nella giornata che ha visto il Movimento 5 Stelle sfondare in tutto il Centro e Meridione d’Italia, nell’Isola dalle urne è venuto fuori un vero e proprio trionfo, con percentuali schiaccianti e un autentico “cappotto” nei 9 collegi uninominali, 6 della Camera e 3 del Senato. Nel solo collegio uninominale di Olbia della Camera, il forzista Giuseppe Fasolino ha conteso fino all’ultimo l’elezione a Bernardo Marino del Movimento 5 Stelle che lo ha distanziato di circa 2 punti, mentre in tutti gli altri collegi non c’è stata praticamente storia.

Gli eletti del Movimento 5 Stelle nei collegi uninominali sono, alla Camera: Pino Cabras a Carbonia, Andrea Mura a Cagliari, Luciano Cadeddu a Oristano, Mara Lapia a Nuoro, Bernardo Marino a Olbia e Mario Perantoni a Sassari; al Senato, Giovanni Marilotti a Cagliari-Carbonia, Emiliano Fenu a Nuoro-Oristano e Maria Vittoria Bogo a Sassari-Olbia.

Nei collegi plurinominali della Camera, gli eletti dovrebbero essere Emanuela Corda, Andrea Vallascas, Lucia Scanu, Alberto Manca e Paola Deiana del Movimento 5 Stelle, Ugo Cappellacci e Pietro Pittalis di Forza Italia; Romina Mura e Gavino Manca del Partito democratico; Guido De Martini di Lega-PSd’Az e Salvatore Deidda di Fratelli d’Italia; nei collegi plurinominali del Senato Antonio Licheri e Lucia Evangelista del Movimento 5 Stelle; Giuseppe Luigi Cucca del Partito Democratico; Emilio Floris di Forza Italia; Christian Solinas dell’alleanza Lega-PSd’Az (qualora non scattasse l’elezione nell’Isola, sarebbe comunque garantito in un collegio della Lombardia).

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Il Movimento 5 Stelle non avrà una rappresentanza del Sulcis Iglesiente nelle liste che verranno presentate nei collegi plurinominali per la Camera ed il Senato, alle elezioni Politiche del prossimo 4 marzo. La composizione delle liste scaturita dalle cosiddette “Parlamentarie” è stata ufficializzata ieri sera.

Nel collegio Sardegna 1 della Camera dei deputati, i candidati sono, nell’ordine: Emanuela Corda (43 anni, Cagliari), Andrea Vallascas (42 anni, Cagliari), Lucia Scanu (38 anni, Oristano) e Michele Ciusa (30 anni, Cagliari); 2 i supplenti: Daniele Porru ed Alessandro Solinas.

Nel collegio Sardegna 2 i candidati sono, nell’ordine: Alberto Manca (34 anni, Nuoro), Paola Deiola (32 anni, Alghero), Fabio Columbano (39 anni, La Maddalena) e Daria Derriu (28 anni, Alghero); 4 i supplenti: Riccardo Mureddu, Diana Stara, Luca Atzara ed Anastasia Agus.

Nel collegio Sardegna 1 del Senato i candidati sono, nell’ordine: Ettore Antonio Licheri (54 anni, Sassari), Elvira Lucia Evangelista (49 anni, Nuoro), Roberto Giovanni Cappuccinelli (49 anni, Sassari) ed Antonietta Congiu (46 anni, Cagliari); 4 i supplenti: Marco Bardini, Giovanna De Martino, Francesco Desogus ed Angela Salis.

Non sono stati ancora resi noti i nomi dei candidati per i 9 collegi uninominali della Sardegna, che saranno scelti tra le varie categorie della cosiddetta “società civile”.

Sorprende che tra i candidati scelti attraverso le “Parlamentarie”, non vi sia neppure un rappresentante del Movimento 5 Stelle del Sulcis Iglesiente, nonostante lo stesso da un anno e mezzo guidi il comune di Carbonia, “strappato” alla sinistra per la prima volta nella storia della città, e cinque anni fa nel territorio (allora ancora provincia di Carbonia Iglesias), sia stato premiato dagli elettori con un record di consensi che ne fecero il primo partito: 22.732 (30,88%) alla Camera dei deputati e 20.546 (30,38%) al Senato.

 

 

 

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Giovedì pomeriggio, nella Sala Astarte della Grande Miniera di Serbariu, si terrà l’incontro dibattito “Abbanoa, per una rete di cittadini consapevoli e informati”, organizzato dal Movimento 5 Stelle. Una rete di cittadini informati e consapevoli per rafforzare le tutele e le garanzie a difesa degli utenti di Abbanoa è l’obiettivo dell’incontro pubblico che avrà inizio alle 17.00.

«La gestione del servizio idrico integrato da parte di Abbanoa si è caratterizzata negli anni per una molteplicità di disservizi – si legge in una nota degli organizzatori – che hanno determinato una situazione di genera e profondo disagio tra gli utenti. Tra le diverse criticità, stanno avendo particolare importanza i difficili rapporti commerciali con i clienti, tra bollette pazze, conguagli da capogiro e minacce di slaccio.»

Interverranno: Paola Massidda, sindaco di Carbonia; Andrea Vallascas, capogruppo M5s in commissione Attività produttive della Camera dei deputati; Federica Daga, capogruppo M5s in commissione Ambiente della Camera dei deputati; Marco Zusa, legale class action Buggerru/Carloforte.

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«Una situazione a rischio per la qualità dell’ambiente marino e per la salute di residenti e turisti. Carloforte non può continuare ad essere priva di un depuratore delle acque reflue fognarie. Circostanza di per sé grave a cui si aggiunge la beffa di dover pagare un servizio che non c’è.»

È quanto segnala il deputato del Movimento 5 Stelle, Andrea Vallascas, in un’interrogazione al ministro dell’Ambiente, della Salute del Territorio e del Mare, Gian Luca Galletti, a cui chiede di intervenire in merito all’assenza di un depuratore nell’isola di San Pietro, mancanza che mette a rischio la qualità dell’ambiente e che impone ai residenti oneri in bolletta per servizi non erogati.

«L’isola di San Pietro – spiega Vallascas – è servita attualmente da un impianto di pretrattamento delle acque reflue del centro abitato, “collettate” attraverso una rete fognaria di tipo separato. Mentre lo scarico è effettuato mediante una condotta sottomarina, interrata per i primi 50 metri, della lunghezza complessiva di 1.700 metri. In pratica, i reflui fognari pretrattati vengono versati in mare in mezzo a prateria di posidonia e negli habitat marini battuti dagli operatori della piccola pesca.»

«La realizzazione di un impianto di depurazione – aggiunge il deputato del Movimento 5 Stelle – venne pianificata oltre dieci anni fa, con uno stanziamento di 5 milioni di euro, ma l’intervento è tuttora bloccato anche a causa di un contenzioso tra Comune ed Abbanoa.»

«E’ il caso di rilevare – sottolinea ancora Andrea Vallascas – che l’isola di San Pietro, con oltre 6mila residenti, a cui si aggiungono nel periodo estivo decine di migliaia di turisti, è una comunità popolosa, circostanza che rende irrimandabile la realizzazione di un vero e proprio depuratore, visto il sottodimensionamento e l’inadeguatezza dell’attuale impianto di pretrattamento.»

«La situazione, non più sostenibile, ricade sugli abitanti anche sotto il profilo economico, visto che sono costretti a pagare in bolletta un servizio che non viene erogato perché non c’è l’impianto. Proprio per questo, e per ottenere la cancellazione della voce depurazione dalla bolletta, la comunità dell’isola ha avviato una sottoscrizione pubblica in vista di un’azione legale collettiva nei confronti di Abbanoa. La mancanza di un impianto di depurazione rappresenta una componente di forte rischio per la qualità dell’ambiente marino, con ripercussioni per la salute di residenti e turisti. Oltre a questo, però, si potrebbe anche configurare una pratica commerciale non corretta da parte di Abbanoa – conclude Andrea Vallascas -, perché inserisce in bolletta la voce riferita alla depurazione, peraltro particolarmente onerosa, nonostante il servizio non venga erogato.»  

  

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Venerdì 2 dicembre, alle 18.00, la sala Lepori di via Isonzo, a Iglesias, ospiterà un’iniziativa organizzata dal Movimento 5 Stelle per Iglesias a sostegno del NO al referendum costituzionale.

#IOVOTONO “5 Stelle per Iglesias” “Difendiamo la Costituzione” è il motto della serata che vedrà la partecipazione di Andrea Vallascas ed Emanuela Corda, portavoce del Movimento 5 Stelle alla Camera dei deputati; Francesco Desogus, funzionario della Pubblica amministrazione; Mario Puddu, Antonietta Martinez, Fabiola Cardia, Luigi Pilloni, Stefania Sanna, Antonella Cancedda, Giuseppe Piga, Desirè Manca e Maurilio Murru, portavoce del Movimento 5 Stelle nei comuni sardi. E, infine, del professor Costantino Murgia, docente di diritto costituzionale.

La serata si concluderà con una pizza di autofinanziamento presso la pizzeria “Baddy’s”, in via Cappuccini 16.

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Non si placano le polemiche sullo stato delle Motorizzazioni della Sardegna, dopo che il sottosegretario dei Trasporti e delle Infrastrutture, Umberto Del Basso De Caro, rispondendo pochi giorni fa ad un’interrogazione presentata dal deputato Ivan Catalano in Commissione Trasporti della Camera quasi 3 anni fa sulla situazione delle Motorizzazioni della Sardegna, ha affermato che  “Le Motorizzazioni della Sardegna? Stanno bene e l’utenza non è penalizzata”.

Confartigianato Trasporti Sardegna, in una nota, ricorda come occorrono più di 6 mesi per le immatricolazioni “conto terzi”, almeno 13 per le revisioni, e altri 6 per gli esami delle patenti di guida. La perdurante situazione sta mettendo in ginocchio le aziende, le autoscuole e i cittadini costringendoli, in molti casi, anche all’inoperatività.

«Siamo sconcertati e preoccupati da quanto scritto dal Sottosegretario – afferma il presidente di Confartigianato Trasporti Sardegna, Giovanni Antonio Mellino – è una risposta inverosimile vedendo ciò che quotidianamente accade negli uffici delle Motorizzazioni di Nuoro, Cagliari, Oristano e Sassari. Inviteremo subito il Sottosegretario a verificare di persona ciò che da quasi 3 anni accade nei territori.»

Nel documento ufficiale che appare nel sito della Camera dei Deputati, appaiono entrambi di documenti. Quello del Deputato Ivan Catalano, datato giovedì 5 dicembre 2013, che interrogava il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, circa “i forti disservizi all’interno del dipartimento per i trasporti terrestri (Motorizzazione Civile) in Sardegna”. In quello dell’Esponente del Governo, ovvero la risposta pubblicata martedì 13 settembre 2016, tra le altre cose, si legge: «Tuttavia, malgrado la oggettiva riduzione di personale e il corrispondente aumento delle incombenze – si pensi agli esami per il conseguimento della patente di guida così come derivante dall’applicazione della Direttiva 2006/126/CE che ha introdotto dal 19 gennaio 2013 nuove tipologie di patenti e più complesse procedure d’esame – gli uffici della Motorizzazione civile hanno fatto fronte, con le risorse finanziarie e di personale a disposizione, ai propri compiti istituzionali senza penalizzare l’utenza. Quanto all’effettuazione degli esami nella provincia di Nuoro, non risulta alcun blocco dell’attività».

«Dopo 3 anni di nessuna iniziativa e zero riposte da parte del Governo  – aggiunge Mellino – continuiamo a leggere di “riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche ai fini della riduzione dei costi connessi” e di “riforma finalizzata a introdurre significative semplificazioni amministrative allo scopo di migliorare i livelli qualitativi dei servizi all’utenza e di operare una più razionale ed efficace riorganizzazione degli uffici”. L’unica azione che è stata compiuta quella del taglio del personale, dell’abbandono delle strutture e della creazione di disagi alle imprese, alle agenzie e all’utenza. Questo è stato compiuto in maniera impeccabile.»

E’ una lunga battaglia quella che Confartigianato Trasporti Sardegna combatte per il ripristino delle condizioni essenziali per la funzionalità delle Motorizzazioni della Sardegna. L’Associazione iniziò quasi 2 anni fa con pubbliche denunce supportate dalle interrogazioni parlamentari del deputato Andrea Vallascas nel settembre 2015. Nonostante le rassicurazioni del Ministero (risposta al “Question Time” di Del Basso De Caro), nulla è cambiato. All’inizio di luglio 2016, dopo il caos negli sportelli degli uffici delle Motorizzazioni, Mellino scrisse direttamente al ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Graziano Delrio, per renderlo informato sulla situazione e richiedere un suo pronto intervento. In quella occasione, nessuna risposta pervenuta. Dopo qualche giorno, la questione è arrivata nei banchi del Parlamento e della Commissione Trasporti con le interrogazioni dei Deputati sardi Nicola Bianchi e Romina Mura.

La complessa situazione venne affrontata all’inizio di agosto da Confartigianato Imprese Sardegna e dall’Assessore agli Enti Locali, Cristiano Erriu, che si attivò con Governo e ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per risolvere la situazione nella quale operano gli addetti della Motorizzazione e che si abbatte, quotidianamente, su imprese di trasporto, autoscuole e semplici utenti.

All’assessore l’associazione artigiana ricordò la mancanza di almeno 15 operatori nelle Unità Territoriali nelle 4 province e i lunghissimi tempi delle varie “operazioni”, più di 6 mesi per le immatricolazioni “conto terzi”, almeno 13 per le revisioni, e altri 6 per gli esami delle patenti di guida.

Nell’occasione Erriu sottolineò come la soluzione più velocemente percorribile, per arginare una situazione molto complessa, fosse attualmente quella dell’istituto del “comando” ovvero il passaggio del personale, già formato e abilitato a svolgere le mansioni, dalle ex province verso le Motorizzazioni attraverso una norma da portare, nel più breve tempo possibile, in Parlamento.

A seguito dell’incontro anche la deputata Mura, componente della Commissione Trasporti alla Camera che, confermando la necessità del passaggio del personale dalle ex province alle Motorizzazioni, garantì il sostegno parlamentare all’iniziativa.

«Confidiamo nell’impegno e nel lavoro dell’assessore Erriu e dell’Onorevole Mura – conclude Mellino – perché la condizione dei lavoratori delle Motorizzazioni, degli autotrasportatori, delle Agenzie e di tutti gli altri utenti, continua a peggiorare

Sul problema della Sardegna è intervenuto più volte anche Amedeo Genedani, il presidente nazionale di Confartigianato Trasporti e di Unatras (l’Associazione unitaria degli Autotrasportatori italiani).

«Allo stato attuale il passaggio di competenze dalle Province alle Motorizzazioni è un processo di cambiamento che sta generando tanti effetti negativi – ha affermato Genedani – sull’operatività degli uffici e sulla vita delle imprese stesse, poiché non è stato accompagnato da un reale trasferimento di personale competente agli uffici della Motorizzazione, che si sono ritrovati però con ulteriori e gravosi compiti. Abbiamo rappresentato in varie occasioni le difficoltà riscontrate dalle nostre imprese nei vari uffici territoriali, accolto con favore le interrogazioni parlamentari sul tema, partecipato ad incontri a livello tecnico-operativi, senza che i problemi siano stati risolti. Pertanto – ha concluso il presidente nazionale – Confartigianato Trasporti intende proporre al Ministero dei Trasporti una collaborazione sinergica, chiedendo l’attivazione di un tavolo di confronto nazionale e rendendosi disponibile a fornire una mappatura puntuale delle problematiche per una valutazione, caso per caso, per trovare soluzioni efficaci.»

Giovanni Antonio Mellino.

Giovanni Antonio Mellino.

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La complessa situazione che da più di un anno paralizza le Motorizzazioni di Sassari, Cagliari, Nuoro e Oristano, è stata discussa questa mattina a Cagliari dal segretario regionale di Confartigianato Imprese Sardegna, Stefano Mameli, e l’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu.

L’assessore ha confermato all’associazione artigiana come la Regione si stia attivando con Governo e ministero delle Infrastrutture e Trasporti per risolvere una condizione, non più sostenibile, nella quale si trovano a operare gli addetti della Motorizzazione e che si abbatte, quotidianamente, su imprese di trasporto, autoscuole e semplici utenti.

All’assessore, l’associazione artigiana ha ricordato la mancanza di almeno 15 operatori nelle Unità Territoriali nelle 4 province e i lunghissimi tempi delle varie “operazioni”, più di 6 mesi per le immatricolazioni “conto terzi”, almeno 13 per le revisioni, e altri 6 per gli esami delle patenti di guida.

Cristiano Erriu e Stefano Mameli hanno convenuto come la soluzione più velocemente percorribile, per arginare una situazione molto complessa, sia attualmente quella dell’istituto del “comando” ovvero il passaggio del personale, già formato e abilitato a svolgere le mansioni, dalle ex province verso le Motorizzazioni attraverso una norma che verrà portata e breve in Parlamento.

Al colloquio ha partecipato telefonicamente da Roma la Deputata sarda Romina Mura, componente della commissione Trasporti della Camera che, confermando la necessità del passaggio del personale dalle ex province alle Motorizzazioni, ha garantito il sostegno parlamentare all’iniziativa.

Confartigianato Trasporti Sardegna denunciò la situazione delle Motorizzazioni più di un anno fa e un mese fa ha scritto al ministro dei Trasporti e Infrastrutture, Graziano Delrio, per renderlo informato sulla situazione e richiedere un suo pronto intervento.

In oltre un anno di battaglie, la questione è arrivata in Parlamento con le interrogazioni dei Deputati sardi Andrea Vallascas (settembre 2015), cui seguì la risposta al Question Time del sottosegretario dei Trasporti Umberto Del Basso De Caro, Nicola Bianchi (luglio 2016) Romina Mura (sempre luglio 2016).

 Stefano Mameli e Cristiano Erriu-min