22 November, 2024
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E’ stato presentato questa mattina, nella sala “Andrea Versari” del Palazzo “De La Vallèe”, sede del Comando Militare Esercito Sardegna, il programma delle cerimonie e degli eventi culturali organizzati per commemorare in Sardegna i 100 anni della fine della Grande Guerra.

Il complesso ed articolato programma di eventi, promosso da Comando Militare Esercito Sardegna e Comitato Sardo Grandi Eventi, di concerto con Regione Autonoma Sardegna,  Club modellismo storico Cagliari e Ufficio Scolastico Regionale Sardegna, è stato illustrato in conferenza stampa dal generale Giovanni Domenico Pintus, Comandante del Comando Militare Esercito Sardegna, unitamente al presidente del Comitato Sardo grandi eventi professor Aldo Accardo, all’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, al rappresentante dell’Ufficio Scolastico Regionale Rosalba Crobu e al Presidente del Club modellismo storico Cagliari Alberto Monteverde.

«Con la commemorazione del centenario – ha precisato il generale Giovanni Domenico Pintus – si vuole ricordare il sacrificio degli oltre 14.000 sardi caduti sui campi di battaglia, degli innumerevoli feriti e dispersi, e il dolore incommensurabile che ha accompagnato tragici fatti d’arme della Grande Guerra, dai quali però trae spunto la consapevolezza della memoria, ricordare ciò che è stato guardando al futuro, per evitare gli errori del passato.»

A seguire l’intervento dell’assessore degli Enti locali Erriu: «Tutti i Comuni sardi sono stati coinvolti nella Grande Guerra e hanno pagato un enorme tributo di sangue con i sardi caduti al fronte. Queste iniziative aiutano a trasmettere, soprattutto alle giovani generazioni, i valori di fratellanza e unità nazionale per cui hanno combattuto i nostri conterranei. La Regione Sardegna, da anni, sostiene un progetto di recupero dei cimiteri di guerra di Casara Zebio (Vicenza), che custodiscono la memoria di tanti “sassarini” morti sull’altopiano di Asiago. In questo progetto sono coinvolti i tre Comuni che maggiormente hanno legato il loro destino alla storia della Brigata Sassari: Armungia, Tempio Pausania e Sinna. Senza trascurare tutti gli altri centri che non vogliono dimenticare i loro soldati caduti nei furiosi combattimenti sull’Ortigara e sul Monte Zebio».

Il ricco programma di eventi, che avrà inizio il prossimo autunno e interesserà tutta l’isola, è stato suddiviso in due grandi progetti: “I vessilli della Vittoria” e “Trincee profonde del ‘900”, quest’ultimo basato su un ciclo di conferenze e convegni storico-culturali.

Il progetto “I Vessilli della Vittoria” prevede l’allestimento di una mostra storica con l’esposizione delle bandiere di guerra delle unità sarde impegnate nella Prima Guerra mondiale e di altri significativi cimeli, la presentazione di un volume sulla Grande Guerra, la realizzazione di un convegno storico dedicato alla Grande Guerra e ai Caduti e uno spettacolo teatrale. Il tutto con il contributo di collezionisti privati e con il sostegno di enti che privilegiano manifestazioni di utilità sociale e di promozione culturale, quali la Fondazione di Sardegna.

Il ciclo di conferenze prevede invece incontri con relatori che concentreranno l’attenzione su contenuti storici, sociali e culturali, nei 4 capoluoghi di provincia dell’isola (il 27 settembre a Sassari, il 4 ottobre a Oristano, l’11 ottobre a Nuoro ed il 18 ottobre a Cagliari). Il tutto rivolto non solo ad una qualificata platea di rappresentanti del mondo accademico ma anche a comuni cittadini e, soprattutto, agli studenti degli istituti scolastici insistenti nelle provincie interessate. L’11 novembre 2018, con un convegno sulle cause che hanno delineato l’attuale scenario geopolitico dalla fine della prima Guerra Mondiale, si concluderà la celebrazione isolana del centenario della Grande Guerra.

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Domani, martedì 26 giugno 2018, alle ore 10.00, all’interno della sala “Andrea Versari”, presso il palazzo “De La Vallèe” in via Torino 21, a Cagliari, il Comando Militare Esercito Sardegna, unitamente al Comitato sardo grandi eventi, alla Regione Autonoma della Sardegna e all’Associazione Club Modellismo Storico Cagliari, in collaborazione con l’Università di Cagliari, Sassari e l’Ufficio Scolastico della Regione Sardegna, presenteranno il programma di eventi organizzato per commemorare il centenario della fine della Grande Guerra.

Alla presentazione interverranno:

– Generale di Divisione Giovanni Domenico Pintus, comandante del Comando Militare Esercito Sardegna;

– Prof. Aldo Accardo, ordinario di Storia contemporanea all’Università di Cagliari e Presidente del Comitato sardo grandi eventi;

– Giuseppe Dessena, assessore della Pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport;

– Cristiano Erriu, assessore degli Enti locali;

– Dott. Alberto Monteverde, presidente Associazione Club modellismo storico Cagliari.

Il prossimo autunno, nel centenario della conclusione del primo conflitto mondiale, giungeranno in Sardegna e saranno esposti al pubblico i gloriosi vessilli della Brigata Sassari e della Brigata Reggio. Si tratta delle Bandiere di Guerra e le relative Frecce dei Reggimenti 45°, 46°, 151° e 152°, attualmente conservati presso il Sacrario delle Bandiere ubicato nel Complesso del Vittoriano in Roma.

L’evento, che si inquadra nel programma di manifestazioni volto a commemorare il centenario della fine della Grande Guerra, è organizzato dal Comando Militare Esercito Sardegna, dal Club Modellismo Storico Cagliari, dalla Regione Autonoma della Sardegna, dal Comitato Sardo Grandi Eventi con la preziosa collaborazione del Museo Sacrario delle Bandiere delle Forze Armate al Vittoriano in Roma ed il patrocinio dalla Fondazione di Sardegna. 

Non sfugge il suo grande valore storico e morale poiché tali drappi, che sventolarono sul Carso, sull’Altopiano di Asiago, sul Piave e a Trieste redenta, ricordano e rappresentano il sacrificio di oltre 14.000 soldati sardi caduti nel corso del conflitto.

Accanto alle storiche bandiere dei reggimenti “sardi” sarà presentato il Tricolore che sventolò sul Campanile di San Giusto a Trieste il 4 novembre 1918, oggi custodito presso il Museo Risorgimentale “Emanuele Filiberto di Savoia” di Sanluri.

In pieno spirito di pace e concordia e quale omaggio ai Caduti degli antichi avversari, sarà altresì esposta per la prima volta la straordinaria bandiera del Consolato d’Austria Ungheria di Cagliari, fra i pochissimi esemplari sopravvissuti al conflitto ed al crollo dell’impero asburgico, oggi custodito dalla famiglia Lucchese.

La loro esposizione si collocherà nell’ambito di una mostra storica di ampio respiro che intende illustrare una rilettura dei principali eventi bellici del 1918 nel corso dei quali i reparti sardi ebbero modo di illustrarsi. La ricostruzione di fatti ed eventi si avvarrà di un’ampia documentazione d’archivio proveniente in larga misura dall’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito ma anche da importanti raccolte private. Fra i documenti iconografici si segnala per rarità e rilevo una collezione di fotografie inedite della “Sassari” realizzate tra il 1915 e gli anni del primo dopoguerra.

Saranno altresì esposte una serie di rare uniformi storiche originali e alcuni diorami e modelli di mezzi militari in scala, parte della raccolta dell’istituendo Museo Storico Militare della Sardegna.