22 December, 2024
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 “3791663230 Filo diretto psicologico Coronavirus COVID-19″, è questo il numero telefonico che è possibile fare, a partire dalle ore 17.00 di oggi, lunedì 2 marzo, per avere assistenza psicologica in riferimento al Coronavirus COVID-19.
«Abbiamo attivato questo servizio – ha detto Angela Quaquero, presidente dell’Ordine degli Psicologi della Sardegna – in collaborazione con le associazioni: Psicologi per i Popoli, SIPEM e EMDR ITALIA, sotto il coordinamento della Protezione Civile, per le implicanze psicologiche ed emotive che il pericolo oggettivo che il Coronavirus può suscitare. In soggetti, che hanno già delle fragilità sia di natura psicologica, che di natura fisica, per patologie pregresse  o altro,”la paura” di contrarre il virus, può accentuare la condizione oggettiva e soggettiva di fragilità, amplificando emozioni, pensieri, preoccupazioni, con il rischio di un peggioramento della condizione generale e di un abbassamento delle stesse difese organiche.»
Anche in Sardegna è stato registrato da ieri il primo caso sospetto al SS. Trinità, e come è noto sono state attivate tutte le misure sanitarie e di prevenzione previste dai protocolli.
Il servizio,  attivo tutti i giorni dalle ore 17.00 alle ore 19.00, salvo modifiche che si rendessero necessarie, è svolto da psicologhe e psicologi di comprovata  esperienza e competenza, è gratuito ed diretto a tutte le cittadine ed i cittadini, che ne sentano la necessità. Si attende, infatti, l’attivazione del  numero verde, che nel frattempo è stato richiesto.
«La nostra assistenza psicologica – ha aggiunto Angela Quaquero – è diretta anche ai professionisti e agli operatori coinvolti nell’emergenza sanitaria, medici, infermieri, personale di assistenza, che sono stati mobilitati per fronteggiare ogni evenienza legata alla eventuale diffusione del contagio anche in Sardegna. Seguiamo con attenzione gli sviluppi della situazione e delle azioni che sono state messe in campo dalle autorità sanitarie, che, come sappiamo hanno già predisposto presidi anche esterni alle strutture sanitarie e mobilitato il personale, con azioni restrittive su permessi e ferie. Una condizione di pressione e stress di cui occorre tener conto e per cui siamo pronti a intervenire.»

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Il comune di Carbonia è in prima linea nella lotta contro la violenza sulle donne con l’imminente attivazione delle procedure di affidamento della gestione di un Centro Antiviolenza, ubicato nell’immobile dell’ex Scuola Materna di vico Filzi, al fine di garantire protezione, sostegno psico-sociale, ascolto e consulenza alle donne vittime di stalking e violenza. A ciò si aggiunge la lunga serie di incontri pubblici promossi in questi ultimi anni dall’Amministrazione comunale per sensibilizzare e informare la cittadinanza sul tema, tra cui si segnala, in particolare, nella giornata di domani, venerdì 29 novembre, alle ore 16.00, nella sala consiliare di piazza Roma, il convegno intitolato “Contro la violenza sulle donne. Codice Rosso e Revenge Porn”, che vedrà la presenza dell’on. Elvira Lucia Evangelista, senatrice della commissione Giustizia e relatrice del disegno di legge sul “Codice Rosso”.

Al convegno parteciperanno il sindaco Paola Massidda, l’assessore alle Politiche sociali Loredana La Barbera, la psicoterapeuta Angela Quaquero, il referente dell’Osservatorio Cybercrime Antonello Marotto, la consigliera regionale Carla Cuccu, la consigliera comunale Daniela Garau, la presidentessa dell’associazione “Donne al Traguardo” Silvana Migoni e la referente territoriale Maria Mameli, il comandante della Compagnia dei carabinieri di Carbonia Lucia Dilio, il commissario di Polizia di Carbonia Gabriella Chiara Comi. Il dibattito sarà moderato dalla giornalista Stefania Piredda, caporedattrice del Sulcis Iglesiente per il quotidiano “L’Unione Sarda”.

«L’obiettivo dell’incontro è mantenere alta l’attenzione su un tema prioritario per la nostra società e per le istituzioni ponendo in essere azioni in grado di garantire un impegno concreto alle donne in difficoltà e realizzando attività di sensibilizzazione, informazione e prevenzione sul tema», ha detto il sindaco Paola Massidda.

«Queste importanti attività informative e di sensibilizzazione sono tese ad affermare una nuova cultura in grado di prevenire e contrastare la violenza perpetrata sulle donne, promuovendo cambiamenti nei comportamenti socio-culturali ed eliminando gli annosi pregiudizi e qualsiasi altra pratica basata sull’idea dell’inferiorità della donna o su modelli stereotipati dei ruoli delle donne e degli uomini», ha concluso Loredana La Barbera, organizzatrice dell’evento.

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L’Ordine degli Psicologi della Sardegna ha espresso forte preoccupazione sulle dichiarazioni dell’on.le Domenico Gallus, presidente della Commissione Sanità del Consiglio Regionale, contro il diritto degli psicologi ad accedere alla direzione dei centri di salute mentale. «Spero che si tratti di un’opinione personale dell’on.le Domenico Gallus – ha dichiarato Angela Quaquero, presidente dell’Ordine degli Psicologi della Sardegna – opinione che peraltro non è assolutamente condivisibile. Lo psicologo, così come lo psichiatra, è un professionista della salute mentale, con una posizione riconosciuta in tutta Italia, come sancito, inoltre, da importanti sentenze ai diversi livelli amministrativi.»
Per fare chiarezza in merito, l’Ordine degli Psicologi, insieme l’AUPI regionale (sindacato autonomo Psicologi) e con il Servizio di Psicologia dell’ATS, ha chiesto un’audizione urgente nella VI Commissione. Urgenza dettata dalla volontà espressa dall’on.le Gallus di chiedere all’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu il blocco dei bandi del 19 luglio scorso, che consentono la partecipazione anche agli psicologi per il concorso alla direzione dei centri di salute mentale.

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Un film e tre dibattiti per approfondire il rapporto tra donne e lavoro e denunciare ancora una volta la vergogna delle differenze di trattamento economico tra uomini e donne chiamati a svolgere lo stesso impegno lavorativo. Appuntamento a Cagliari mercoledì 14, giovedì 15 e venerdì 16 novembre con una iniziativa voluta dall’Ufficio della Consigliera di Parità della Città Metropolitana di Cagliari diretto da Susanna Pisano, nell’ambito della rassegna “Viva le libertà!”. Alla proiezione del film “Il diritto di contare”, che racconta la vera storia di tre scienziate afroamericane che riuscirono a superare la doppia barriera (razziale e di genere) e imporsi alla Nasa negli anni sessanta, seguiranno tre dibattiti. 

I tre appuntamenti sono organizzati dall’Ufficio della Consigliera di Parità della Città Metropolitana di Cagliari, insieme all’Ordine degli Avvocati di Cagliari, Ordine dei Medici, Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Cagliari, Ordine degli Psicologi della Sardegna, Ordine dei Giornalisti della Sardegna, Cug dell’Università degli Studi di Cagliari, e  in collaborazione con l’associazione Se Non Ora Quando ed Eureka Rete degli Studenti medi di Cagliari.

Il primo appuntamento, aperto a tutti e con ingresso gratuito, è per mercoledì 14 a partire dalle 20.00 presso la Cineteca Sarda, in viale Trieste 118. Coordinate dalla giornalista Carmina Conte, al termine della proiezione interverranno la Rettrice dell’Università di Cagliari Maria Del Zompo, la filosofa e componente del Comitato nazionale per la bioetica Monica Toraldo di Francia, Diletta Mureddu del Centro Donna Cgil, e la presidente dell’Ordine degli Psicologi della Sardegna Angela Quaquero.

Giovedì 15 l’appuntamento è invece alle 11.00, nell’aula magna del Liceo Scientifico Pacinotti, in via Liguria 9. Anche in questo caso, al film seguirà un dibattito che, moderato dalla giornalista Carmina Conte, vedrà protagoniste la preside Valentina Savona insieme a Monica Toraldo di Francia,
Diletta Mureddu ed Angela Quaquero.
 

Venerdì 16 novembre l’iniziativa si sposta nell’aula magna della facoltà di Ingegneria in via Marengo 2. Qui, dopo la proiezione che avrà inizio alle 16.00, interverranno al dibattito Aide Esu dell’Università di Cagliari, Bruna Biondo (presidente dell’associazione “Se Non Ora Quando” e componente del Comitato Unico di Garanzia dell’Università di Cagliari), la presidente della Commissione Pari Opportunità del comune di Cagliari Rosanna Mura, e Tiziana Curreli dell’Ordine degli Psicologi della Sardegna.
Conduce l’incontro la giornalista Claudia Sarritzu.

 

 

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La Seconda commissione ha aperto questa mattina il ciclo di audizioni sulla proposta di legge n. 496 (Comandini e più) finalizzata alla prevenzione e al contrasto dei fenomeni del bullismo e del cyber bullismo. Un iter accelerato – così ha dichiarato in apertura dei lavori il presidente del parlamentino dell’Istruzione, Piero Comandini (Pd) – sollecitato direttamente dal presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau, per portare all’esame dell’Aula il testo di legge in tempi brevi, anche alla luce del riproporsi del fenomeno e delle negative conseguenze in termini sociali e familiari.

«Siamo una delle poche regioni italiane – ha affermato Piero Comandini – a non aver ancora approvato specifiche norme che siano in armonia con i provvedimenti statali e con gli orientamenti e le azioni di prevenzione e di contrasto adottate dal ministero e rivolte a sensibilizzare genitori, studenti e pubblica opinione in genere, soprattutto per ciò che attiene i pericoli derivanti dal cyber bullismo.»

Apprezzamento per l’iniziativa legislativa è stato espresso dall’assessore regionale della Pubblica istruzione, Giuseppe Dessena, che ha lamentato le difficoltà nel quantificare con precisione il fenomeno che si è riproposto in tutta la sua drammaticità con la riapertura degli istituti scolastici. Il responsabile dell’Istruzione ha quindi auspicato un incremento degli stanziamenti indicati nella proposta di legge (250.000 euro per il triennio 2018-2020).

Più cauto il direttore dell’ufficio scolastico regionale, Francesco Feliziani, che ha parlato di “quadro normativo complesso” ed ha affermato: «Non c’è una carenza di regolamentazione nella lotta al bullismo e al cyber bullismo e non è corretto affrontare i problemi solo legiferando, ciò che serve è snellire le procedure e applicare le norme in vigore, garantendo risorse e azioni adeguate». La direzione scolastica ha inoltre rimarcato l’assenza di servizi ad hoc nell’ambito delle strutture sanitarie regionali. 

Il presidente del Corecom, Mario Cabasino, la garante per l’infanzia, Maria Grazia De Matteis, e la presidente dell’ordine degli psicologi, Angela Quaquero, nel corso dei rispettivi e distinti interventi e stimolati anche dai quesiti posti dai consiglieri, Angelo Carta (Psd’Az), Paolo Zedda (Art. 1 – Sdp) e Rossella Pinna (Pd), hanno invece mostrato piena condivisione per l’iniziativa legislativa promossa in Consiglio regionale ed hanno proposto una serie di suggerimenti e modifiche utili, principalmente finalizzati alla creazione di un osservatorio permanente ed all’istituzione di uno sportello di immediato supporto alle vittime.

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Mamadou, 29 anni, è arrivato l’anno scorso al porto di Cagliari con una nave dell’operazione Frontex, al termine di un viaggio durato tre anni. La traversata nel deserto, poi le sofferenze in un centro di detenzione in Libia prima di giungere nell’Isola. La stessa dolorosa esperienza è stata vissuta da Ismail, 21 anni, partito dal Bangladesh e giunto in Sardegna nel 2014.
Le loro testimonianze hanno arricchito l’incontro promosso dalla Regione sul tema delle migrazionii che si è svolto a Macomer, nell’Aula Magna del Liceo “Galilei” alla presenza dell’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu che ha dialogato con gli studenti dello stesso “Galilei” e con i giovani degli Istituti “Satta” e “Amaldi”. Sono inoltre intervenuti, insieme a dirigenti scolastici e docenti, Angela Quaquero, delegata del presidente Francesco Pigliaru per le questioni relative ai migranti, il sindaco di Macomer Antonio Succu, Angely Poulette Arnaez, assistente Progetto Easo dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, la mediatrice culturale Genet Woldu Keflay e Stefania Cossu, psicologa nel Centro di accoglienza Nuraghe Ruju, in località Sant’Ignazio, a Norbello.
«Abbiamo trovato, come nelle precedenti occasioni, all’Istituto “Levi” di Quartu e al “Minerario” di Iglesias, ragazze e ragazzi curiosi e motivati che hanno formulato domande, anche scomode, su un fenomeno che va letto e interpretato con informazioni corrette, senza lasciare spazio a false verità e sensazionalismi. Le scuole superiori sono il luogo ideale per discutere dei temi legati all’inclusione e all’integrazione dei migranti», ha detto l’assessore Spanu.
«I pregiudizi e i luoghi comuni – ha chiarito Angela Quaquero – vanno smontati per migliorare la convivenza civile e costruire solidi diritti di cittadinanza.»
L’assessore Spanu, rispondendo alla domanda di uno studente, si è soffermato sul Centro di permanenza per i rimpatri, di prossima apertura proprio a Macomer. «Il Cpr è un fattore di dissuasione per contrastare gli sbarchi diretti dall’Algeria e favorire il rimpatrio in tempi brevi, una situazione molto diversa rispetto a quella dei migranti che chiedono la protezione internazionale a cui vogliamo offrire occasioni di inserimento e inclusione soprattutto attraverso il potenziamento della rete degli Sprar. I giovani, che arrivano nelle nostre coste dal paese nordafricano, spesso non hanno consapevolezza di quello che stanno facendo. Il Cpr è uno strumento di deterrenza e una risposta a un’azione che secondo le nostre leggi è illegale».
«Siamo pronti a verificare, attraverso autorità terze, che dentro il Centro di permanenza per i rimpatri, quando nascerà, vengano rispettati i diritti di tutte le persone ospiti. Siamo certi comunque che il ministero degli Interni stia ponendo le basi per creare le migliori condizioni di ospitalità pur tenendo conto che siamo davanti a una forma di detenzione amministrativa», ha aggiunto Filippo Spanu.
L’assessore, al termine della mattinata, ha visitato il Centro di Accoglienza “Nuraghe Ruiu”, dove vivono 78 ragazzi, tra i quali 5 minori. Sono seguiti da 14 operatori e ospitati in una struttura aperta, suddivisa in piccole case prefabbricate dotate di riscaldamento e aria condizionata, che nei mesi estivi accoglie anche i villeggianti. In questo Centro hanno trovato ospitalità Mamadou e Ismail. Il primo, laureato in matematica nella sua Guinea, vuole restituire ai sardi quello che ha ricevuto dai primi momenti della sua nuova vita. Ismail ha già trovato un’occupazione: a “Nuraghe Ruiu”, infatti, svolge il lavoro di manutentore.

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“Migranti, inclusione e integrazione” è il tema dell’incontro pubblico, promosso dalla Regione, che si svolge sabato 21 ottobre, nell’Aula Magna degli istituti “Giorgio Asproni” e “Enrico Fermi”, in via Roma, a Iglesias, con inizio alle 9.30.
Al momento di confronto partecipano l’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu, la delegata del presidente Francesco Pigliaru per le questioni che riguardano l’accoglienza dei migranti, Angela Quaquero, gli studenti e gli insegnanti della scuola, la dirigente scolastica Maria Romina Lai, il sindaco di Iglesias Emilio Gariazzo, la mediatrice culturale Genet Woldu Keflay, la direttrice di Casa Emmaus Giovanna Grillo e Angely Poullette Stefano, assistente del progetto EASO Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza.
Nel corso dell’incontro, aperto al pubblico, verrà approfondito, con diversi contributi e punti di vista, il tema dell’accoglienza dei richiedenti asilo con particolare riferimento alla situazione dei minori non accompagnati e delle donne.
Gli studenti dovranno preparare un video sui contenuti del dibattito. Il servizio, con stile giornalistico, sarà costituito da immagini e interviste realizzate al termine della mattinata.
L’evento rientra nel ciclo di conferenze-dibattito “La Regione incontra le scuole”. Lo scorso 27 maggio l’assessore Filippo Spanu si era confrontato, sempre sul tema delle migrazioni, con gli studenti dell’Istituto “Primo Levi” di Quartu.

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Sarà un testimonial di prestigio internazionale come il velista Andrea Mura ad aprire i lavori del convegno “Psiche e Sport. Benessere fisico, alte prestazioni, integrazione sociale”, promosso dall’Ordine degli psicologi della Sardegna per sabato 23 settembre alla Sala convegni del C.U.S., in Via Is Mirrionis n° 3, a Cagliari con inizio alle 8,15. Il convegno, che rientra fra le iniziative per “Cagliari Città Europea dello Sport”, apre idealmente le “Settimane del Benessere Psicologico 2107“, che si terranno da ottobre a novembre. E’ prevista  la partecipazione di esperti in materia di sport e psicologia di rilievo nazionale ed europeo, come, fra gli altri, Anne-Marie Elbe, president of the European Federation of Sport Psychology (FEPSAC).

«Abbiamo scelto questo tema – ha detto Angela Quaquero, presidente dell’Ordine degli Psicologi della Sardegna -, da un lato per il nesso profondo fra psiche e attività sportiva, per la crescita armonica e per l’equilibrio psicologico della persona; e dall’altro per la funzione che le attività sportive possono svolgere in fatto di integrazione sociale e, nello specifico, per l’integrazione multiculturale: uno dei temi di maggiore attualità nei tempi nostri, in cui il ruolo degli psicologi è indispensabile:»

“Esperienze di navigazione in solitaria: in regata e non”, è questo il tema che il velista Andrea Mura affronterà nel suo intervento, in apertura dei lavori alle 9,45. Andrea Mura, skipper di “Vento di Sardegna”, ha al suo attivo traguardi straordinari come la vittoria nel 2010 la Route du Rhum, nel 2012 la Twostar, e la Quebec – Saint Malò. Nel 2011 e nel 2014 il Premio “Velista dell’Anno”. Nel 2013 e nel 2017 ha vinto la “Ostar”, 2.850 miglia dall’Inghilterra agli Stati Uniti in solitaria. 

Dopo i saluti delle autorità sono previste quindi le relazioni di Anne-Marie Elbe su “Lo sport come strumento di inclusione nelle società multiculturali”; di Fabio Lucidi su “Meccanismi socio-cognitivi nell’uso di sostanze dopanti: ricerca e intervento“, presidente dell’Associazione Italiana di Psicologia (AIP) è Professore presso la Sapienza – Università di Roma e insegna Psicologia dello Sport nei corsi di laurea magistrale in Psicologia dello Sviluppo, dell’Educazione e del Benessere, e in Psicologia della Salute, Clinica e di Comunità.

Seguiranno dopo il Coffee-break, le relazioni di Fabio Zarra, psicologo responsabile Foresteria del Cagliari Calcio, su “Foresteria e Settore giovanile:esperienze di vita e Psicologia dello Sport”. Sarà quindi Nardino Degortes, docente presso la Scuola Regionale dello Sport CONI Sardegna a parlare di “Aspetti mentali negli sport di resistenza”. L’ultima relazione prevista è quella di Marco Guicciardi, docente di Psicologia dello Sport nei corsi di laurea in Psicologia e Scienze Motorie nell’Ateneo cagliaritano, che parlerà di “Attività fisica e benessere: gli psicologi, una risorsa per lo sport“. Dopo il dibattito e la chiusura dei lavori è prevista una interessante iniziativa sportiva con l’esperienza pratica gratuita di Nordic Walking (camminata nordica), a cura dell’Associazione ASD Sensorizzonte, guidata dalla dott.ssa Silvia Talana, con il raduno alle ore 15.00 presso il C.U.S. Iscrizioni presso il convegno o, nei giorni precedenti, al numero 070 655591.

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incontro migranti

L’assessore degli Affari generali Filippo Spanu, insieme a Angela Quaquero, delegata dal presidente Pigliaru per le tematiche relative all’accoglienza dei migranti, ha preso parte alla riunione del Tavolo regionale di coordinamento sui flussi migratori non programmati. 

«E’ necessario potenziare il sistema degli Sprar secondo il principio da sempre sostenuto dalla Giunta Pigliaru basato su un sistema di accoglienza dei migranti diffuso nel territorio – ha detto Filippo Spanu -. Dobbiamo passare da una fase di pura emergenza a una gestione ordinaria dei flussi migratori attraverso attività e iniziative che favoriscano il processo di inclusione.»
L’assessore ha inoltre ribadito la posizione del presidente Pigliaru e della Giunta sui flussi migratori diretti dall’Algeria: «Rappresentano un forte elemento di preoccupazione e un problema da arginare in modo efficace, con la collaborazione delle autorità del paese nordafricano, secondo un metodo operativo che il Governo, attraverso il ministro Minniti, ha assicurato di voler attuare». 
Si è discusso anche dell’accoglienza dei minori non accompagnati che hanno bisogno di vivere all’interno di strutture a loro esclusivamente destinate», ha spiegato Filippo Spanu.
E’ inoltre operativo l’accordo tra Regione e Questura di Cagliari che prevede un servizio di mediazione linguistico culturale in occasione degli sbarchi dei migranti: «I mediatori sono figure essenziali nella fase della prima accoglienza in grado di offrire, insieme alle altre figure professionali presenti, conforto e assistenza ai migranti». 
Nella sede dell’assessorato degli Affari Generali, a Cagliari. intanto, si è riunito il Tavolo interassessoriale sui flussi migratori non programmati per fare il punto sui progetti promossi dalla Regione per agevolare l’integrazione.

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Il presidente della Regione Francesco Pigliaru, con l’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu e Angela Quaquero, delegata dello stesso presidente alle questioni che riguardano i migranti, è intervenuto alla conferenza stampa in cui è stato presentato l’aggiornamento del Piano regionale per l’accoglienza dei flussi migratori non programmati approvato nei giorni scorsi dalla Giunta regionale.
«Per governare i flussi migratori serve la massima certezza su numeri e regole. Noi facciamo la nostra parte, ma pretendiamo il rispetto delle quote», ha detto il presidente Pigliaru, che ha proseguito annunciando per mercoledì 14 giugno l’incontro con il ministro dell’Interno Marco Minniti richiesto alcune settimane fa. «Anche se i dati, nel calcolo della media, dicono che siamo dentro il 2,96% che ci spetta, dall’inizio dell’anno abbiamo registrato uno sforamento che non vorremmo diventasse una tendenza stabile. Affronteremo il tema e ribadiremo al Ministro la nostra ferma opposizione quando e qualora la quota stabilita venisse costantemente superata – ha spiegato Francesco Pigliaru -. Altro punto che porremo all’attenzione è il problema dell’immigrazione clandestina dall’Algeria: è un flusso diretto che sfrutta la debolezza del sistema e della posizione geografica. Vogliamo un’azione forte del Governo perché quel canale sia chiuso. L’accoglienza è un dovere, e per farla bene e in armonia con chi ospita, è fondamentale garantire ordine e sicurezza.»

Nell’incontro con il ministro Minniti, al quale parteciperanno anche Spanu e Quaquero, si discuterà anche sulla proposta del Viminale sull’apertura del Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr) in Sardegna.
«L’obiettivo del piano – ha dichiarato l’assessore Spanu – è quello di consolidare il sistema di accoglienza di primo e secondo livello per far fronte in modo sempre più efficace ai crescenti flussi migratori, nel rispetto delle norme internazionali, assicurando azioni coordinate e massima solidarietà.»
L’esecutivo, nel 2016, si è dotato per la prima volta di un Piano di questo tipo, quale strumento di pianificazione interassessoriale per coniugare e integrare le diverse politiche, prestando attenzione alle specificità del contesto regionale. A un anno dall’approvazione del documento, si è ritenuto di dover procedere al suo aggiornamento sotto il profilo tecnico e finanziario, sulla base delle esigenze manifestate dai territori.
«Il Piano aggiornato – ha spiegato l’assessore Spanu – è in sintonia con l’intesa tra il Governo e l’Anci che, il 14 dicembre 2016, ha regolato la distribuzione equilibrata e sostenibile dei richiedenti asilo e rifugiati tra le varie realtà locali. La Giunta Pigliaru – ha aggiunto – intende migliorare e potenziare il sistema di accoglienza diffusa nei territori e, per questo, ha instaurato un rapporto di collaborazione con l’Anci nel supporto ai Comuni per la predisposizione delle proposte progettuali sui Bandi Sprar, il sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati. La Regione non ha una competenza primaria in materia di accoglienza di flussi migratori non programmati ma vuole fare la sua parte e si confronta con il Governo e con gli enti locali per individuare le migliori strategie di intervento.»
Angela Quaquero ha fatto il punto sui progetti Sprar: «80 comuni hanno presentato la domanda per partecipare ai bandi. Con lo Sprar facciamo un salto di qualità e passiamo a un’accoglienza micro-diffusa che non provoca squilibri nei territori e assicura ai migranti migliori opportunità di inserimento nel contesto sociale».
La Regione svolge inoltre un ruolo significativo nell’accoglienza dei minori non accompagnati: «Attualmente – ha aggiunto Angela Quaquero – le strutture dell’isola ospitano 800 minori. La stessa Regione contribuisce con risorse proprie alla quota destinata ai comuni che ospitano minori, sino a un massimo di 35 euro al giorno pro capite. Sono stati poi avviati progetti integrati di inclusione attiva per ragazzi di età compresa tra i 16 e i 18 anni ospiti in comunità residenziali».
Il nuovo Piano per l’accoglienza dei flussi migratori non programmati prevede in tutto 11 linee d’azione per perseguire i diversi obiettivi, divisi per settore, tramite azioni concordate con gli assessorati competenti. Si tratta di un percorso ben definito nei vari passaggi: dalla prima accoglienza alla tutela della salute dei richiedenti la protezione internazionale (comprendente le visite mediche di primo e secondo livello e l’assistenza sanitaria), fino all’integrazione e alla formazione dei migranti, anche tramite il rafforzamento della rete Sprar. Vengono individuate alcune aree di inserimento lavorativo come l’agricoltura sociale e altri ambiti in cui i migranti possano mettere a frutto competenze già acquisite. Di particolare rilievo, poi, il volontariato sociale (prestazione gratuita in settori di pubblica utilità). I primi progetti saranno attuati nelle aree urbane. A causa dell’attuale particolare situazione, risultano fondamentali soprattutto le prime due linee di intervento previste dal Piano: soccorso e prima assistenza nel punto di sbarco e seconda accoglienza a lungo termine e integrazione. Nel documento è previsto, col finanziamento di circa 2 milioni di euro, l’allestimento, nel porto canale di Cagliari, di punto di sbarco con strutture smontabili per garantire a chi arriva una migliore accoglienza e a tutti gli operatori spazi più funzionali. E’ stato portato a termine l’aggiornamento formativo dei gestori e degli operatori dei centri di accoglienza e dei mediatori culturali
Il Centro permanente per i rimpatri, la cui sede è ancora da individuare, è previsto dal decreto Minniti-Orlando. «Il Cpr, previsto in Sardegna, deve esser destinato – ha osservato l’assessore Spanu – ai migranti che arrivano in Sardegna con gli sbarchi diretti. La Giunta ha più volte sottolineato che la sede del Cpr sarà individuata sulla base di una piena condivisione degli enti locali. Sarà comunque uno dei temi al centro dell’incontro con il ministro Minniti a cui ribadiremo la necessità di garantire un maggior controllo lungo le coste algerine».
Sono previste iniziative di approfondimento sul tema delle migrazioni. Avviato un ciclo di incontri nelle scuole per un confronto e uno scambio di idee con gli studenti sui temi dell’accoglienza e dell’integrazione. Al primo incontro, che si è svolto all’Istituto “Primo Levi” di Quartu Sant’Elena, hanno partecipato, oltre ai ragazzi e ai loro insegnanti, rappresentanti della Giunta, mediatori culturali e responsabili di centri di accoglienza.
È lo strumento più valido ed efficace per bloccare i flussi migratori. L’esecutivo, con l’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu, ha sottoscritto, nel corso di una recente missione in Senegal, un accordo con i rappresentanti istituzionali della Regione di Matam, per uno scambio di buone pratiche che sostiene la crescita di una delle aree più povere del paese sub-sahariano. E’ in corso, inoltre, un proficuo confronto con le autorità tunisine. Nell’ambito della Conferenza delle Regioni, la Sardegna svolge un ruolo di primo piano per dare impulso agli interventi a favore dei paesi da cui hanno inizio i disperati viaggi dei migranti.