20 November, 2024
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Ai nastri di partenza la nuova rassegna del Crogiuolo, sotto la direzione artistica di Rita Atzeri. “Giro di vite”, il titolo, Memoria Società Teatro, il sottotitolo, a voler significare un carosello di temi e vicende esistenziali, diversi fra loro, in una giostra dedicata al teatro sociale e della memoria.

Il via con un’anteprima domani, domenica 21 gennaio, alle 17.00, nello spazio Fucina Teatro della Vetreria di Pirri: in scena “Il mestiere più antico del mondo”, di Gabriella Pacini, con Laura Nardi – attrice diplomata all’Accademia d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”, allieva poi di Nekrosius e Ronconi, molto teatro ma anche tv e cinema nel suo carniere – e la regia di Amandio Pinheiro (una produzione Causa Teatro, con il sostegno di Vita di Donna, il Melograno e Freedom for birth roman action group – segnalato dal Premio Sonia Bonacina per l’importanza del tema).

«… Breve e feroce come una frustata… ha la forza di affondare come una lama in una piaga sanitaria, sociale, culturale», così è stato definito lo spettacolo tratto dal libro omonimo di Gabriella Pacini, che Laura Nardi ha voluto adattare e mettere in scena.

Anna è un’ostetrica di 45 anni, fa partorire in ospedale le donne da 25 anni. Sottopone le partorienti alle pratiche ospedaliere “di routine”, senza mai mettere in dubbio il limite tra controllo medico e sadismo. Ma Anna un figlio non lo ha mai avuto, perché su quel lettino da parto non ci si è mai voluta mettere…

«Il mestiere più antico del mondo, la prostituzione? Il primato si declina sempre al femminile, ma è l’ostetrica ad averne la supremazia. Non una donna che vende il suo corpo al maschio ma una donna che dovrebbe aiutare e sostenere le altre donne nel parto – è scritto nelle note sullo spettacolo -. Gabriella Pacini, ostetrica con esperienza più che ventennale, restituisce con il suo testo, uno spaccato veritiero e crudele degli abusi che le donne subiscono all’interno del sistema sanitario. Nonostante l’organizzazione Mondiale della sanità, nel non lontano 2014, abbia redatto un documento dal titolo “La prevenzione e l’eliminazione della mancanza di rispetto e dei maltrattamenti durante il parto nelle strutture sanitarie”, il problema della violenza rimane diffuso e irrisolto nella società odierna. Ma almeno oggi ne iniziamo a parlare. La campagna “#Basta Tacere: le madri hanno voce”, condotta sui social media, ha fatto emergere il fenomeno della violenza ostetrica anche in Italia, grazie alle testimonianze di migliaia di madri che, coraggiosamente, hanno narrato gli abusi e i maltrattamenti subiti durante l’assistenza al parto. Ma il mestiere più antico del mondo non è solo uno spettacolo contro la violenza nel parto, ma contro la violenza sulla donna, in questo caso istituzionalizzata ed esercitata quando essa è più indifesa e spaventata.»

Il monologo di Laura Nardi sarà preceduto, alle 16.00, da una conversazione sul tema della nascita, con interventi di Elena Cecchetto, ostetrica, Angela Secci, dell’associazione “Mamme x mamme” di Carbonia, e Veronica Spano, dell’associazione “Feminas” di Olbia. 

La serata si chiuderà alle 18.30 con “Naturalmente essere”, primo studio per uno spettacolo, di e con Chiara Giuliani (produzione Teatro del Sottosuolo).

 

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Imparare a condurre impianti per la produzione di energia da biomasse di derivazione agricola e acquisire competenze professionali nel settore della bioenergia, per competere nel mercato delle professioni legate alle energie verdi e per operare nelle imprese della Sardegna o in quelle del resto del mondo.

E’ questa l’opportunità che avranno 17 allieve ed allievi che diventeranno operatori del settore agroenergia, attraverso il corso regionale gratuito che si svolgerà nel sud Sardegna, che inizierà il 15 settembre prossimo, al quale potranno candidarsi donne e uomini maggiorenni e residenti in Sardegna, inattivi o inoccupati o disoccupati.

L’iniziativa è stata presentata questa mattina a Cagliari, nella sede regionale di Coldiretti, dal segretario regionale di Confartigianato Sardegna, Stefano Mameli, dalla responsabile di Campagna Amica-Coldiretti di Cagliari, Enrica Corona, e dalla direttrice di Artigian Service, Angela Secci.

Organizzato dagli enti Artigian Service e Scuola&Formazione, le cui iscrizioni scadranno improrogabilmente il prossimo 26 giugno, nasce da uno studio sul fabbisogno regionale che evidenza come il numero degli impianti energetici a biomassa sia in forte aumento e, di conseguenza, sia sempre più necessaria la presenza di figure in grado di: operare efficacemente all’interno di tali impianti; saper lavorare la terra per la produzione delle masse di natura biologica (cereali, etc.); saper gestire i rifiuti degli allevamenti animali. Questo grazie alla collaborazione della Coldiretti ed al coinvolgimento attivo delle aziende aderenti alle Coldiretti provinciali. Si tratta, infatti, di un settore in grande espansione in Sardegna, grazie alla sempre più crescente richiesta di energie rinnovabili e pulite. Verranno interessate aziende del settore ceralicolo, dell’allevamento suinicolo e dell’ortofrutta.

Il percorso formativo proposto, nell’ambito del bando “Attività integrate per l’empowerment, la formazione professionale, la certificazione delle competenze, l’accompagnamento al lavoro, la promozione di nuova imprenditorialità, la mobilità transnazionale negli ambiti della Green & Blue Economy”, LINEA B “Percorsi di formazione professionale finalizzati al conseguimento di una certificazione di competenze e all’inserimento lavorativo”, si basa sull’acquisizione delle competenze relative a 3 U.C. a carattere fortemente tecnico, ma declinate in ambito agro-energetico.

Particolarmente importante e innovativa risulta non solo la formazione di una figura che nell’Isola è quasi assente (di contro ad un fabbisogno sempre maggiore), ma anche il profondo coinvolgimento delle realtà produttive ed associative dei territori di riferimento.

Alle corsiste e ai corsisi, che presso la sede del Liceo Euclide di Cagliari saranno impegnati per 468 ore tra formazione e accompagnamento al lavoro, verranno insegnate materie come i fondamenti di chimica e agraria, biomasse a uso energetico, meccanica, impiantistica, sicurezza sul lavoro e antincendio, comunicazione e gestione dei gruppi di lavoro e informatica applicata agli impianti. L’attività di alternanza, invece, verrà realizzata presso aziende con esperienza pluriennale nel settore.

A conclusione del percorso formativo, previo superamento esame finale, le allieve e gli allievi conseguiranno la certificazione delle competenze.