Il presidente della Provincia di Carbonia Iglesias, Salvatore Cherchi, ha tenuto una conferenza stampa nella tarda mattinata odierna, nella sala consiliare del comune di Iglesias, in presenza degli assessori e di alcuni consiglieri di maggioranza e di opposizione, per l’esposizione del lavoro fatto e dei risultati raggiunti nei tre anni di consiliatura, a poche ore dalla nomina del commissario regionale da parte della Giunta regionale, dopo l’approvazione (avvenuta venerdì 28 giugno 2013 in Consiglio regionale) della legge che prevede il commissariamento delle quattro nuove province e della Provincia di Cagliari.
Prima di entrare nello specifico del provvedimento di commissariamento, Tore Cherchi ha evidenziato i punti salienti del lavoro svolto.
1) Atti di pianificazione e programmazione
• approvazione del Piano urbanistico provinciale
• approvazione del Piano della mobilità
• approvazione del Piano strategico provinciale
• numerosi studi di fattibilità (porti, viabilità, variante ferroviaria) approvati a valle degli atti di pianificazione.
Dal Piano strategico provinciale – ha sottolineato Tore Cherchi – è nato il Piano Sulcis, con una dotazione finanziaria di 580 milioni di euro.
Il presidente della Provincia ha poi sottolineato come anche quest’anno il bilancio preventivo sia stato approvato entro il 31 dicembre, quello consuntivo a febbraio, siano stati sempre rispettati l’equilibrio finanziario ed il Patto di stabilità e non sia stato contratto nessun debito.
Circa la trasparenza dell’attività amministrativa – ha aggiunto Cherchi – il sito internet della Provincia di Carbonia Iglesias rispetta totalmente i parametri ed è al primo posto a livello nazionale, insieme a quello di altre amministrazioni, ma davanti a quelli delle altre province sarde, nella speciale classifica della trasparenza. Ha poi aggiunto che riguardo i costi della politica, l’indagine della classifica in euro/abitante sui costi delle istituzioni, pone la Provincia di Carbonia Iglesias al primo posto come la più economica (era già tra le più economiche in termini di risparmio anche nella precedente gestione – ha rilevato – ma abbiamo lavorato per andare ancora oltre).
Tore Cherchi si è poi soffermato sull’attività in corso ed i servizi erogati: istruzione e formazione 6,4 milioni di euro; cultura 700.000 euro; turismo 480.000 euro; sport 490.000 euro; ambiente 3,7 milioni di euro; politiche sociali 860.000 euro;
sui programmi per il lavoro nei diversi settori (5,5 milioni di euro) e sugli investimenti in lavori pubblici:
• sono in corso effettivo 16 programmi per i quali al 30 giugno sono stati pagati 6,4 milioni di euro;
• sono cantierabili entro 6/12 mesi, 23 opere per 8,790 milioni di euro;
• sono cantierabili entro 12/24 mesi, 21 opere per 13,163 milioni di euro.
Sia Tore Cherchi, sia il presidente del Consiglio Elio Sundas, che ha sottolineato come gli enti regionali abbiano un costo ben superiore al costo complessivo delle otto province sarde, pur rimarcando i forti dubbi di illegittimità e la particolarità del dispositivo di legge che non cancella le province ma, di fatto, sostituisce gli organismi democraticamente eletti con i commissari, hanno detto che non presenteranno ricorso contro la decisione del Consiglio regionale, anche perché non vorrebbero che un’eventuale azione in questa direzione potesse apparire come una difesa strenua di posizioni personali, sottolineando che dovrebbero essere i comuni a farlo, come è accaduto nella provincia di Olbia Tempio.
Al termine dell’esposizione di Cherchi e Sundas, sono intervenuti diversi assessori e consiglieri, unanimi nel contestare il commissariamento deciso dal Consiglio regionale. Il consigliere Angelo Cremone, pur rimarcando il lavoro svolto dal presidente Cherchi e dalla sua Giunta, ha criticato la decisione presa di non presentare ricorso, annunciando una sua azione in tal senso, per la quale ha auspicato di avere il sostegno dei colleghi, con un riferimento esplicito al comportamento tenuto dal presidente della Regione, Ugo Cappellacci, in tutta la vicenda.
Giampaolo Cirronis