22 November, 2024
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Nuova manifestazione di protesta dei disoccupati di Domusnovas, questa mattina, con l’occupazione della sala consiliare. La ragione della protesta è la stessa che ha portato alle precedenti manifestazioni, l’ultima delle quali si è svolta qualche giorno fa a Cagliari, davanti all’assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente: il mancato avvio dei cantieri di forestazione sul Marganai.

«Mentre la crisi economica si aggrava ogni giorno di più – ha denunciato anche a Cagliari il sindaco, Angelo Deidda, che ha chiesto un incontro urgente al nuovo governatore, Francesco Pigliaru – vengono continuamente disattese le speranze di un minimo di ripresa occupazionale rappresentata dalla prospettiva di circa 200 posti di lavoro che il Piano può offrire al territorio. Mentre la situazione socio-economica del nostro comune diventa sempre più insopportabile, aggravata dai continui e, purtroppo, crescenti flussi migratori verso l’estero di tanti nostri giovani, l’inerzia della burocrazia calpesta i diritti dei più deboli e dei più esposti ad una crisi implacabile. Non saranno più tollerati ritardi. Affermiamo con forza che questo grande progetto di pulizia forestale di 1.000 ettari deve essere attuato secondo quanto già discusso con l’Ente.»

Municipio Domusnovas 3 copia

 

 

Angelo Deidda e Marco Cuccu copia

Nuova manifestazione di protesta dei disoccupati forestali di Domusnovas venerdì mattina, alle 9.30, davanti alle sedi dell’Ente Foreste e dell’assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente.

Ne dà notizia, Angelo Deidda, sindaco di Domusnovas, che in una nota denuncia, ancora una volta, il mancato rispetto degli impegni assunti verbalmente in merito al Piano organico della pulizia di circa 1.000 ettari di bosco del Marganai.

«Nonostante il confronto sia stato avviato nel 2011 – denuncia Angelo Deidda – il comune di Domusmovas è ancora in attesa di definire l’accordo con l’Ente Foreste per poter partire con l’attuazione del Piano stesso. Sono ormai trascorsi due anni e ancora nulla si è mosso.»

«Mentre la crisi economica si aggrava ogni giorno di più – aggiunge Deidda – vengono continuamente disattese le speranze di un minimo di ripresa occupazionale rappresentata dalla prospettiva di circa 200 posti di lavoro che il Piano può offrire al territorio. Mentre la situazione socio-economica del nostro comune diventa sempre più insopportabile, aggravata dai continui e, purtroppo, crescenti flussi migratori verso l’estero di tanti nostri giovani, l’inerzia della burocrazia calpesta i diritti dei più deboli e dei più esposti ad una crisi implacabile. Non saranno più tollerati ritardi. Affermiamo con forza che questo grande progetto di pulizia forestale di 1.000 ettari deve essere attuato secondo quanto già discusso con l’Ente.»

«Mi trovo costretto a rappresentare che la pazienza è ormai finita e non saranno più sopportate lungaggini incomprensibili e ingiustificabili – sottolinea ancora il sindaco di Domusnovas -. Avvieremo una campagna di manifestazioni a Cagliari contro l’inerzia dell’Ente Foreste che sta ulteriormente aggravando e penalizzando un’importante risorsa economica. La società Coop Mediterranea ’94 ha già realizzato uno stabilimento per la produzione di pellet. E’ previsto che i prodotti della pulizia del bosco siano conferiti al suddetto impianto e utilizzati per la produzione di pellet di alta qualità, creando una concreta economia sul territorio e fornendo certezza occupazionale a tanti nostri giovani disoccupati. Il tempo è fondamentale, in quanto il mercato non aspetta ed è ora giunto il momento di misurarsi contro la crisi mediante azioni imprenditoriali capaci di incidere positivamente nell’economia locale

«E’ tempo di reinventare il lavoro – dice Angelo Deidda -. Le miniere sono ormai un ricordo del passato che ha lasciato un territorio da mettere in sicurezza, spesso inquinato e bisognoso di urgenti bonifiche. Il comparto industriale di Portovesme è ormai una cattedrale nel deserto che non assorbe più nessun disoccupato ma, anzi, necessita anch’esso di piani di messa in sicurezza e di bonifiche. Segnaliamo, inoltre, che i forestali di Fluminimaggiore stanno operando nel territorio di nostra competenza creando molto malcontento tra i disoccupati di Domusnovas, i quali risultano già penalizzati negli organici dell’Ente.»

Angelo Deidda conclude annunciando la manifestazione di venerdì mattina a Cagliari e chiedendo «un urgente incontro non interlocutorio ma concreto e risolutivo per la definizione di un protocollo d’intesa per attivare immediatamente i cantieri».

I sindaci referendari non si arrendono. A distanza di tre giorni dal pronunciamento dell’Ufficio regionale per il referendum che non ha ammesso, perché illegittima, la richiesta di un referendum popolare per l’abrogazione di Abbanoa, questa mattina il sindaco di Domusnovas, Angelo Deidda, portavoce del comitato di sindaci, ha annunciato la convocazione di una manifestazione per il 18 dicembre, alle 9.30, a Cagliari, per la consegna dei moduli contenenti le firme a sostegno della proposta di legge regionale per la gestione diretta delle acque pubbliche da parte dei Comuni.

La manifestazione partirà da Viale Elmas, presso l’ex mercato ortofrutticolo, per poi percorrere il Viale Sant’Avendrace, Viale Trento, Via Cesare Battisti, Viale Trieste, Via Roma, per concludersi presso la sede del Consiglio regionale della Sardegna, dove verranno consegnate le firme.

Ricordiamo che la raccolta di firme venne avviata l’11 luglio, nel corso di una conferenza stampa svolta nella sala consiliare del comune di Domusnovas, dai sindaci di Domusnovas, Angelo Deidda, di Fluminimaggiore, Ferdinando Pellegrini, e di Nuxis, Roberto Lallai.

Ferdinando Pellegrini, Angelo Deidda e Roberto Lallai.

Ferdinando Pellegrini, Angelo Deidda e Roberto Lallai.

L’Ufficio regionale per il referendum non ha ammesso, perché illegittima, la richiesta di un referendum popolare per l’abrogazione di Abbanoa.

La richiesta di un referendum popolare per l’abrogazione di Abbanoa era stata proposta con l’avvio della raccolta di firme l’11 luglio , nel corso di una conferenza stampa svolta nella sala consiliare del comune di Domusnovas, dai sindaci di Domusnovas, Angelo Deidda, di Fluminimaggiore, Ferdinando Pellegrini, e di Nuxis, Roberto Lallai.
«Volete voi l’abrogazione della società pubblica Abbanoa SpA quale gestore unico del servizio idrico integrato dei comuni della Sardegna», questo il quesito proposto a cui era stato aggiunto la richiesta di abrogare tre delibere, una della Giunta regionale e due dell’Ato (l’Autorità d’ambito). Proprio queste ultime hanno portato al rigetto della richiesta di referendum, in quanto l’Autorità d’ambito «non è un ente regionale in senso stretto e nemmeno di un ente strumentale della Regione, configurandosi come un consorzio obbligatorio dei comuni e delle province della Sardegna».
In sostanza una struttura autonoma dotata di personalità giuridica, cui erano state trasferite funzioni spettanti agli enti locali.

Ferdinando Pellegrini, Angelo Deidda e Roberto Lallai.

I promotori del referendum popolare regionale per l’abrogazione della società pubblica “Abbanoa spa” quale gestore unico del Servizio Idrico Integrato dei Comuni della Sardegna, hanno consegnato i moduli contenenti le firme raccolte, presso il popolo sardo, ieri mattina, presso la Corte d’Appello del Tribunale di Cagliari. La raccolta delle firme venne avviata lo scorso 11 luglio nel corso di una conferenza stampa svolta nella sala consiliare del Comune di Domusnovas dai sindaci di Domusnovas, Angelo Deidda, di Fluminimaggiore, Ferdinando Pellegrini, e di Nuxis, Roberto Lallai. In quell’occasione venne avviata anche la raccolta di firme per la presentazione della proposta del disegno di legge di iniziativa popolare su “Norme in materia di gestione da parte dei Comuni della Sardegna del Servizio Idrico Integrato”, che verrà formalizzata presso la stessa Corte d’Appello del Tribunale di Cagliari, tra quindici giorni.

La battaglia dei sindaci, come si ricorderà, è iniziata alcuni anni fa. Già una prima volta giunse alla raccolta e presentazione delle firme per l’abrogazione di Abbanoa e la legge di iniziativa popolare per l’affidamento della gestione del servizio idrico ai Comuni ma per problemi procedurali non giunse al traguardo. Angelo Deidda, Ferdinando Pellegrini e Roberto Lallai hanno spiegato le motivazioni che li hanno portati a questa nuova iniziativa. Non accettano il passaggio del servizio idrico dei loro Comuni ad Abbanoa, servizio che oggi funziona bene con costi contenuti a carico degli utenti e che, se trasferito ad Abbanoa, «avrebbe sicuramente un notevole aggravio di costi a carico dei cittadini ed un peggioramento della qualità, come dimostrano le esperienze maturate dagli altri comuni sardi in tutti questi anni, dacché è iniziata la gestione di Abbanoa come servizio idrico integrato».

Ferdinando Pellegrini, Angelo Deidda e Roberto Lallai.

Ferdinando Pellegrini, Angelo Deidda e Roberto Lallai.

Si è svolta questa mattina nella sala consiliare del Comune di Domusnovas la conferenza stampa dei sindaci di Domusnovas, Angelo Deidda, di Fluminimaggiore, Ferdinando Pellegrini, e di Nuxis, Roberto Lallai, per la presentazione del referendum popolare regionale per l’abrogazione della società pubblica “Abbanoa spa” quale gestore unico del Servizio Idrico Integrato dei Comuni della Sardegna e della proposta del disegno di legge di iniziativa popolare su “Norme in materia di gestione da parte dei Comuni della Sardegna del Servizio Idrico Integrato”.

La battaglia dei sindaci è iniziata alcuni anni fa. Già una prima volta giunse alla raccolta e presentazione delle firme per l’abrogazione di Abbanoa e la legge di iniziativa popolare per l’affidamento della gestione del servizio idrico ai Comuni ma per problemi procedurali non giunse al traguardo ed ora riparte la mobilitazione per la raccolta delle firme. L’obiettivo è costituito da 20.000 firme per l’abrogazione di Abbanoa ed altrettante per la legge di iniziativa popolare.

Angelo Deidda, Ferdinando Pellegrini e Roberto Lallai hanno spiegato le motivazioni che li hanno portati a questa nuova iniziativa. Non accettano il passaggio del servizio idrico dei loro Comuni ad Abbanoa, servizio che oggi funziona bene con costi contenuti a carico degli utenti e che, se trasferito ad Abbanoa, «avrebbe sicuramente un notevole aggravio di costi a carico dei cittadini ed un peggioramento della qualità, come dimostrano le esperienze maturate dagli altri comuni sardi in tutti questi anni, dacché è iniziata la gestione di Abbanoa come servizio idrico integrato».

L’art. 1 della proposta di legge prevede che «la Regione, in deroga alle disposizioni previste dalla Legge Regionale n. 29 del 17 ottobre 1997, conferisce ai singoli Comuni della Sardegna, trasferendo le funzioni dell’Autorità d’ambito territoriale ottimale, la facoltà di decidere autonomamente le modalità di affidamento e gestione del Servizio Idrico Integrato, costituito dall’insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione dell’acqua ad usi civili, di fognatura e di depurazione delle acque reflue.»

L’art. 2 prevede due commi: «1) I Comuni di cui all’art. 1 della presente disposizione, possono esercitare le funzioni sia in forma singola che associata con le modalità previste dal decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267, senza oneri aggiuntivi per la finanza pubblica. 2) I Comuni che intendono gestire il servizio nelle modalità indicate all’art. 2 comma 1, possono procedere all’affidamento diretto della gestione del servizio idrico integrato, a società a totale o a prevalente capitale pubblico. Tali società sono comunque escluse dalle gare per l’affidamento di altri servizi pubblici locali e tale esclusione si estende anche a società collegate o controllate».

L’art. 3 prevede che «I Comuni che all’entrata in vigore della presente disposizione non hanno ancora consegnato gli impianti all’attuale gestore del Sistema Idrico Integrato, possono proseguire l’erogazione del servizio, senza variare quanto già in essere, rispettando le condizioni dettate dall’art. 2».

L’art. 4, infine, prevede due commi: «1) Al fine di razionalizzare i consumi ed eliminare gli sprechi, sarà cura della Regione prevedere nei propri bilanci un fondo economico per sostenere i Comuni relativamente ai seguenti interventi: • realizzazione di nuove reti e nuovi impianti; • sistemazione di quelli esistenti che necessitano di interventi straordinari. 2) I Comuni che intendono usufruire dei fondi di cui al comma precedente formulano ufficiale richiesta alla Regione, inoltrando la documentazione necessaria al fine di provare la spesa da sostenere».

 

L'acqua delle sorgenti di Domusnovas.

L’acqua delle sorgenti di Domusnovas.

Riparte la battaglia di alcune comunità locali contro Abbanoa, gestore unico del sistema unico integrato dei comuni della Sardegna.

Giovedì, 11 luglio, alle 10.30, presso la sala consiliare del Comune di Domusnovas, si terrà una conferenza stampa convocata dai sindaci dei Comuni di Domusnovas, Angelo Deidda, Fluminimaggiore, Giancarlo Pellegrini, e Nuxis, Roberto Lallai.

Nel corso della conferenza stampa si parlerà di:

  • presentazione di un referendum popolare regionale per l’abrogazione della società pubblica Abbanoa, quale gestore unico del sistema idrico integrato dei comuni della Sardegna;
  • proposta del disegno di legge di iniziativa popolare recante norme in materia di gestione da parte dei comuni della Sardegna del servizio idrico integrato;
  • apertura della campagna referendaria per la raccolta delle firme.

Attilio Stera 85

Attilio Stera, 38 anni, già capogruppo Udc nel Consiglio provinciale Carbonia Iglesias, è il nuovo assessore all’Ambiente, turismo e industria del comune di Domusnovas. Subentra a Luigi Bacchis.

La Giunta, guidata dal sindaco Angelo Deidda, è ora così composta: vicesindaco Giampaolo Garau; assessori Marco Cuccu, Alessio Stera, Massimiliano Ventura, Matteo Moi, Attilio Stera.