15 November, 2024
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Sono iniziati ieri gli appuntamenti culturali inseriti nel programma della 660ª edizione della Festa di Sant’Antioco Martire, in programma dal 4 al 6 maggio. Nel Palazzo del Capitolo (piazza De Gasperi), è stata inaugurata la mostra pittorica dell’artista Angelo Maggi. Angelo Maggi vive e lavora a Sassari. Un artista la cui attività spazia attraverso diversi campi: pittura, scultura, scenografia, decorazione, pubblicità. Allievo di diversi maestri sassaresi: Stanis Dessy, Aldo Contini, Gavino Tilocca, studia nel locale istituto d’arte muovendosi poi negli anni ’70 alla ricerca di un proprio stile in diverse esposizioni nazionali: Milano, Firenze, Roma, Lucca, Berlino sono alcune di queste. Nella serata di inaugurazione della mostra pittorica, in Piazza De Gasperi, si è tenuta una sfilata di moda con gli abiti creati in collaborazione con lo stilista Tore Oppes ed ispirati alle stampe dei quadri che compongono l’esposizione.

Oggi 1° e domani 2 maggio, sono possibili visite guidate al Museo Ferruccio Barreca, al Tofet, al Villaggio Ipogeo, al Museo etnografico e al Forte Sabaudo, al costo ridotto di 10 euro, comprensivo di: mercoledì primo maggio aperitivo al museo “Il vino nell’antichità” presso il MAB; giovedì 2 maggio aperitivo al museo “Il vino nella tradizione” presso il Museo Etnografico ed il Villaggio ipogeo. Venerdì 3 maggio, alle 18.00, presso la sala conferenze de I Sufeti, in Piazza De Gasperi, si terrà una conferenza storica sul Santo Antioco, tenuta da Giampaolo Salice. A seguire, alle 19.30, importante momento culturale con l’inaugurazione della mostra “Italo Diana: ordito e trama di un’arte antica”. La mostra verrà allestita negli spazi del Museo Archeologico di Sant’Antioco Ferruccio Barreca.

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Ad Alghero da oggi a domenica 14 ottobre, la seconda ed ultima parte della quinta edizione di Més a prop, il festival ideato e diretto dalla cantante Franca Masu e sostenuto dal comune di Alghero e dalla Fondazione Alghero. Al giro di boa i protagonisti saranno ancora una volta la forza della parola poetica e la bellezza dell’arte al femminile ma cambieranno gli stili espressivi e il target di riferimento. Dal linguaggio musicale alla poesia fino all’arte illustrativa per una tre giorni di storie, incontri e condivisioni tra generazioni diverse.

La traversata inizia venerdì 12, con inizio alle 19.30, nel salone di San Francesco con il graditissimo ritorno ad Alghero per Joan Elies Adell, poeta catalano che in città ha diretto per anni l’Espai Ramon Llull. Adell, oggi a capo dell’Instituciò de les Lletres catalanes a Barcellona, presenta la sua ultima opera “Res no és personal”, una lunghissima poesia in quattro parti in cui l’autore rivela tutto il suo intimo attraverso la propria memoria, come un viaggio a ritroso tra i ricordi più vividi e i sentimenti più autentici. Insieme all’autore dialogheranno con il pubblico il poeta Raffaele Sari Bozzolo, la docente di letteratura catalana all’Università di Torino Veronica Orazi ed il poeta Antoni Coronzu, curatore della versione italiana di alcuni brani. Invece Franca Masu, accompagnata da Luca Falomi alla chitarra e Salvatore Maltana al contrabbasso, offrirà un vero reading musicale. Sarà anche l’ultima possibilità per ammirare gli allestimenti scenografici curati da Marco Velli con le tele del pittore Angelo Maggi.

Sabato 13 e domenica 14 ancora un cambio di linguaggio e soprattutto di pubblico di riferimento grazie alla presenza della giovane illustratrice toscana Silvia Rocchi. L’artista curerà “Saluti da Alghero”, un laboratorio dedicato al disegno del paesaggio della città attraverso la creazione di vere e proprie cartoline, poi stampate da Panoramika Editrice, workshop in cui i corsisti raffigureranno gli scorci più interessanti del panorama quotidiano della Riviera del Corallo. Il corso è gratuito e si terrà dalle ore 16.00 tra le vie del centro storico e gli spazi del Distretto della Creatività/Respublica. Sempre domenica, alle ore 12.00, la stessa Rocchi presenterà per la prima volta in Sardegna la sua graphic novel “Brucia” (Rizzoli-Lizard). Nel dehors della libreria Cyrano in piazza Porta Terra a dialogare con l’autrice di illustrazione, arte ma anche di morti bianche e conflitto sociale, coprotagonisti del romanzo, l’artista algherese Chiara LaFiùt.

Con questa ultima parte della quinta edizione, il festival Més a prop continua a solcare il proprio sentiero in cui l’incontro tra i diversi linguaggi dell’arte si rafforza dalla bellezza degli scambi intergenerazionali.

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Nella Riviera del Corallo è tutto pronto per la seconda tappa del viaggio per “Més a prop”, il festival di incontro tra arte, parole e musica ideato e diretto da Franca Masu e realizzato con il sostegno di comune di Alghero e Fondazione Alghero. Il filo conduttore di questa quinta edizione dal titolo “artecomeamore” è la bellezza dell’arte delle donne unita alla forza della parola poetica e del suono della voce. Anche questo secondo appuntamento che andrà in scena sabato 15 Settembre al Chiostro di San Francesco sarà declinato al femminile con l’esibizione, per la prima volta ad Alghero, delle straordinarie Gema 4. 

Il festival ha preso il via la settimana scorsa con l’irriverente spettacolo di Rossella Faa, la cantastorie moderna cagliaritana che ha estasiato gli spettatori con il suo spettacolo sulla bellezza della vecchiaia. Més a prop continua ora il proprio viaggio e dalla Sardegna si sposta per raggiungere terre lontane e incontrare sonorità diverse con le quali confrontarsi e accrescere il bagaglio culturale del proprio pubblico. Gema 4 è infatti un quartetto vocale femminile a cappella nato a Cuba nei primi anni del 1990 ed oggi formato da tre cantanti cubane e una di Tel a Viv che hanno scelto Barcellona e la Catalogna come casa. I quattro talenti vocali si avventurano in quella che sarà una delle scelte musicali più illuminanti della loro carriera e cioè la musica cubana, con i suoi celebri boleros, il son, il felling, il guarachas e il chachachá. Un vero e proprio mondo sonoro che le Gema 4 ricreano esclusivamente con la voce attraverso l’armonizzazione contemporanea, stile del quale sono definite tra le migliori al mondo vantando collaborazioni con grandi artisti del calibro di Ibrahim Ferrer, Tito Puente, Buenavista Social Club, Josè Feliciano tra i tanti.
Il concerto che andrà in scena, ad ingresso libero, sabato 15 settembre alle ore 21.30 al chiostro di San Francesco di Alghero si intitola “25años”, in occasione della felice ricorrenza di tanta traiettoria artistica. Come sempre accade al festival Més a prop prima dello spettacolo il pubblico avrà la possibilità di conoscere da vicino gli ospiti, alle 20.30 Franca Masu condurrà l’incontro insieme alla giovane e affermata manager catalana Perla Tuset e alla leader del gruppo Odette Telleria. Anche in questa seconda tappa la splendida location sarà impreziosita dalle tele del pittore Angelo Maggi con allestimenti curati da Marco Velli. 

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Tutto pronto ad Alghero per la quinta edizione di Més a prop, festival di incontro tra arte, parole e musica ideato e diretto da Franca Masu, e realizzato con il sostegno del Comune di Alghero e della Fondazione Alghero. Questa sera l’apertura con il concerto di Rossella Faa, la poliedrica artista cagliaritana porta in scena lo spettacolo tratto dal suo ultimo lavoro discografico “Bella, bella sa beccesa”. Questa edizione dal titolo “artecomeamore” è dedicata alla forza della parola poetica e alla bellezza della creatività al femminile ed è proprio dalle donne che il festival prenderà il via giovedì al Chiostro di San Francesco, nel corso Carlo Alberto.

Attrice, cantante, musicista, compositrice e speaker radiofonica tutto questo e non solo è Rossella Faa. Cantastorie moderna dotata di arguta creatività che l’ha portata ad osservare il quotidiano, soprattutto delle donne dei quartieri più popolari, trovando proprio nelle pieghe di quei vissuti semplici e di quei ritratti umani argomenti e spunti per le sue canzoni che diventano delle storie esilaranti, a volte grottesche, a volte malinconiche ma sempre straordinariamente autentiche. Ha all’attivo diversi lavori discografici che sono dei veri concept-album in cui il libretto interno è sempre una sorpresa di arte illustrativa. Il suo ultimo album “Bella, bella sa beccesa” dedicato alla terza età le è stato ispirato dalla nonna e dalla sua confessione «la vecchiaia è bellissima, perché si può dire tutto quello che non si è mai detto». Nelle proprie creazioni musicali interpreta diverse tipologie di donne, sole e sconsolate oppure maliziose e provocanti, dove gli uomini sono un bersaglio ma non fanno mai “una brutta fine”. Rossella Faa è inoltre impegnata culturalmente e socialmente, nel suo quartiere di Villanova a Cagliari organizza eventi che coinvolgono l’intero rione «perché è importante non sentirsi soli e condividere idee, luoghi e spazi con semplici gesti, affetto e il sorriso». Esattamente lo stesso obbiettivo che ha il festival Més a prop, creare un contatto sempre più stretto tra artisti e pubblico trasformando così quest’ultimo da mero spettatore esterno a partecipante attivo delle performance.

Il concerto, ad ingresso libero, è previsto alle ore 21.30 sul palco con Rossella Faa Giacomo, Deiana alla chitarra, Nicola Cossu al contrabbasso, Stefano Sibiriu alle percussioni e una lavagnetta che funge anche da espositore di fotografie. Prima della pièce Sonia Borsato, docente di arti visive all’Accademia delle Belle Arti di Sassari ed esperta di fotografia e di arte contemporanea dialogherà con la Faa per offrire al pubblico un ritratto inedito dell’artista, curiosando tra le molteplici attività e iniziative culturali che portano la sua firma. A render ancora più suggestiva la preziosa location del chiostro di San Francesco le scenografie del grande pittore sassarese Angelo Maggi e gli allestimenti curati da Marco Velli.