5 November, 2024
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654ª Sagra di Sant'Antioco Martire 1

Dopo un accurato restauro, ha fatto rientro in Basilica, a Sant’Antioco, la scultura realizzata nel 1854 dallo scultore desulese Giuseppe Zanda caratterizzata per la tipologia di figura a “manichino”, raffigurante Sant’Antioco Martire, patrono della città, del Sulcis e della Sardegna. Sfilerà in processione in occasione della sagra del primo agosto, giunta quest’anno alla 655/ma edizione. Il momento più importante della festa sarà la solenne processione che si terrà venerdì.

I festeggiamenti religiosi prevedono per giovedì 31 agosto, alle 17,30, il trasporto del simulacro al porto di Ponti, da dove si snoderà il corteo a mare che proseguirà per le vie cittadine sino alla Basilica. Alle 20.00 sarà celebrata la messa solenne.

Venerdì primo agosto Sante Messe in basilica alle 7,30 e alle 9.00. Alle 18,30 la concelebrazione eucaristica presieduta dal vescovo di Iglesias Monsignor Giovanni Paolo Zedda. Seguirà alle 19,30 la solenne processione per le vie dalla città.

I festeggiamenti civili prevedono giovedì alle 21,30 in piazza De Gasperi una rassegna folk internazionale. Venerdì primo agosto, alle 22.00, fuochi artificiali alla marina e, alle 22,30, concerto di Omar Pedrini in piazza Umberto. La scultura, dopo l’arrivo in Basilica, è stata preparata col costume della festa pronta per le celebrazione della festa patronale estiva.

«Da tempo il simulacro aveva bisogno di un restauro – spiega il rettore della Basilica don Mario Riu – che è stato possibile realizzare grazie all’aiuto dei parrocchiani.»

L’intervento è stato realizzato dalla restauratrice Annalisa Deidda, diretto dall’architetto Angelo Marongiu, la collaborazione del dottor Giovanni Nieddu e la supervisione dello storico dell’arte Roberto Concas, della Soprintendenza ai beni artistici di Cagliari.

«È importante sottolineare che la scultura torna splendente nei suoi colori originali – spiega l’architetto Angelo Marongiu – senza che cromia e tono abbiano cambiato l’aspetto del Santo, venuto dalle coste africane, conosciuto per la carnagione scura.»

Tito Siddi

Dedicazione a Marco Pittoni 1 CER. AULA CONSILIARE copia

E’ stata la madre di #Marco Pittoni, il tenente dei carabinieri di Villarios medaglia d’oro alla memoria, ieri mattina, a tagliare il nastro inaugurale della sede di Sant’Antioco dell’associazione nazionale dei carabinieri in congedo dedicata a suo figlio. E’ stato l’epilogo, tra la commozione dei presenti, della cerimonia organizzata dall’associazione cittadina dei carabinieri in congedo e dal Comando provinciale dell’Arma, di dedicazione della sede di piazza Italia.

La manifestazione, alla presenza di amministratori comunali cittadini e dell’hinterland, autorità civili, militari e religiose, è iniziata alle 10,30 con la Santa Messa concelebrata dal vescovo di Iglesias, monsignor Giovanni Paolo Zedda, con i tre sacerdoti delle parrocchie cittadine. Per l’occasione, nella chiesa di Santa Maria Goretti è stato esposto l’altorilievo, realizzato dallo scultore cittadino l’architetto Angelo Marongiu, che raffigura Marco Pittoni.

Dopo la messa, tra lo sventolare di bandiere, insegne e labari si è snodato un corteo che ha raggiunto l’aula consiliare. Presente il comandante della  Sardegna generale Antonio Bacile, il comandante della Compagnia di Carbonia capitano Giuseppe Licari, il presidente dell’associazione sarda dei carabinieri in congedo Colonnello Antonio Casu, comandanti di stazione del territorio, amici e commilitoni, è stata commemorata la figura dell’ufficiale dei carabinieri, medaglia d’oro al valore militare, ucciso il 6 giugno 2008, all’età di 32 anni, nell’ufficio postale di Pagani, nel corso di una rapina.

Dall’aula consiliare, infine, accompagnato dal suono della banda musicale, il corteo ha raggiunto Piazza Italia, per la cerimonia dell’inaugurazione della sede e la benedizione della targa da parte del vescovo.

«Un momento di incontro bello e importante – ha sottolineato Paolo Locci, presidente dall’associazione cittadina – che contribuisce a rinnovare l’impegno dell’associazione verso la città.»

Non meno soddisfatto il comandante della Compagnia dei carabinieri di Carbonia: «Una grande partecipazione di cittadini che si sono voluti stringere intorno all’associazione dei carabinieri in congedo – ha sottolineato il capitano Giuseppe Licari – che ha voluto intitolare la propria sezione, impegnata in attività sociali e di volontariato, ad un ragazzo del territorio che ha dato la propria vita in difesa dei cittadini».

Tito Siddi