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Oggi gli assessori regionali dell’Industria, Anita Pili, dei Lavori pubblici, Roberto Frongia, e dell’Ambiente, Gianni Lampis, hanno incontrato a Sanluri i sindaci del Medio Campidano, le associazioni di categoria, i sindacati e le imprese. Al centro del confronto tra la Regione e le Amministrazioni locali, la road map degli interventi da portare avanti nelle aree industriali (ed artigianali) della Sardegna con l’obiettivo di dare risposte alla necessità di infrastrutturazione primaria e secondaria che arriva dalle diverse province dell’Isola.
“Abbiamo recepito le istanze di questa importantissima provincia e condiviso con chi opera nei territori la necessità di avviare una riforma normativa che semplifichi la vita delle aziende, perché è impensabile che oggi chi vuol fare impresa debba scontrarsi con tempi biblici – ha detto l’assessore dell’Industria Anita Pili -. Non si può parlare di infrastrutturazione delle aree industriali e artigianali senza pensare di snellire procedure e gara, costruire bandi più rispondenti alle esigenze delle imprese, o rivedere le leggi, in primis quella, ormai datata, che regola i siti minerari e che quindi interessa da vicino questo territorio.»
Per l’assessore Frongia bisogna puntare sulla sburocratizzazione e snellimento della macchina regionale come arma vincente: “Non è più pensabile che, nel 2019, lungaggini burocratiche, cavilli e carteggi possano essere un freno all’avvio dei cantieri in una regione che ha urgente bisogno di infrastrutture. La necessità delle aree industriali e artigianali di avere un livello di infrastrutturazione primaria e secondaria che consenta alle imprese di operare è un diritto che non può più essere negato».
Gli assessori hanno anche recepito la richiesta di modifica della legge sulle concessioni minerarie (Legge 33/98), che secondo i sindaci costituisce un freno alla fruibilità dei siti stessi a fini turistici.
«In queste occasioni – ha sottolineato l’assessore dell’Ambiente Gianni Lampis – la Giunta regionale esce dal ‘palazzo’ per incontrare il territorio, con amministratori comunali, parti sindacali, imprenditori e mondo del volontariato. Nel Medio Campidano abbiamo sentito le legittime aspettative di crescita e sviluppo di quello che è il territorio della Sardegna ultimo in tutte le classifiche nazionali per qualità della vita, reddito pro capite e prodotto interno lordo. La Giunta metterà in campo tutto quanto a sua disposizione per consentirgli di rimettersi in piedi e l’ambiente può rappresentare il punto di partenza per uscire dalla crisi.»