2 November, 2024
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Nessun problema sulla designazione dell’amministratore unico di Carbosulcis. A confermarlo è l’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili.

«Nelle scorse settimane, a seguito del rinnovo delle cariche avvenuto con delibera della Giunta regionale, ho incontrato sia rappresentanze sindacali, sia operatori impegnati nei progetti innovativi in capo alla società», spiega l’assessore Anita Pili. L’attenzione è massima per la situazione dei lavoratori. E non a caso, proprio ieri, dietro proposta dell’assessore Anita Pili, la Giunta regionale ha deliberato il mantenimento dell’incentivo all’esodo per le donne dipendenti della Carbosulcis.

Attenzione altissima anche per le questioni di cronaca che stanno interessando la società. «Nei giorni scorsi, appresa la notizia di eventuali depositi di resine altamente tossiche dentro una galleria della Carbosulcis, ho immediatamente scritto alla società per fare chiarezza sulla vicenda e accertare lo stato reale delle cose ed eventuali responsabilità», sottolinea l’assessore dell’Industria, che nei prossimi giorni accompagnerà il nuovo amministratore unico nella sede della società per conoscere personalmente i lavoratori. La prossima assemblea è fissata per venerdì 19 luglio, alle ore 11.00.

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Le coop sarde puntano sui mercati esteri. Con particolare attenzione a Cina e Canada, per promuovere enogastronomia ma anche turismo. Questo l’obiettivo della seconda edizione del progetto SardINia beyond the sea, previsto dal programma di internazionalizzazione portata avanti con il supporto della Regione Sardegna (sul POR FESR 2014-2020 Azione 3.4.1 “Promozione nei mercati esteri in favore dei partenariati misti”).
«Chiuso positivamente il primo esperimento – ha detto Gianni Locci, dirigete Legacoop e responsabile progetto – si lavora oggi a una nuova sfida per conquistare nuovi mercati e dare alle imprese sarde, nuove opportunità.»
Dal responsabile del progetto (il budget è di 575mila euro con il 75 per cento a fondo perduto) un appello alla Regione per snellire le procedure e velocizzare le pratiche. Un progetto sostenuto dalla Regione, come ha ribadito nel corso della presentazione del progetto, l’assessore regionale dell’Industria Anita Pili.
«È necessario promuovere il sistema Sardegna – ha detto l’assessore dell’Industria – e sul fatto che tutti assieme abbiamo un valore aggiunto.»
Dall’assessore una richiesta per «essere coinvolta in prima persona in merito ai tempi del progetto». A guardare positivamente verso i nuovi mercati, puntando sulle caratteristiche e peculiarità della Sardegna, per produzioni e regione, Milo Campagni, responsabile della Jb che fornisce il supporto all’iniziativa.
«Ci sarà un coinvolgimento  dei partecipanti – ha detto – ed una comunicazione costante su attività e opportunità». Particolare attenzione sarà data alla commercializzazione. Che, come ha rimarcato Andrea Maffini Hqi, guarda alla Cina per enogastronomia.
Che la strada da seguire per «trovare nuovi prodotti e nuovi mercati» sia quella della cooperazione l’ha rimarcato il presidente regionale di Legacoop Claudio Atzori. «E’ il secondo nostro progetto – ha detto – e con il nuovo progetto siamo convinti di migliorare la nostra azione, perché siamo uno dei principali settori della Sardegna capaci di fare innovazione».
Quanto al primo progetto di “SardINia beyond the sea”, nel 2018 ha coinvolto 13 imprese Cooperative dei settori agroalimentare, culturale e turistico. Iniziativa ha previsto  dopo una presentazione del progetto, si sono sviluppati gli incontri B2B tra i buyers e le Cooperative, successivamente sono partiti i tre “Tours” del formaggio, vino e turismo che hanno visitato le diverse realtà cooperative. Al programma hanno preso parte buyers provenienti da Svezia, Inghilterra, Repubblica Ceca, Estonia, Francia, Belgio, Germania, Irlanda e Stati Uniti.

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La commissione Attività produttive ha affrontato in tre audizioni la vertenza dei lavoratori Aras e l’assessore del Lavoro e i Sindacati sulla situazione di Insar Spa.

Nella prima audizione la commissione presieduta da Piero Maieli (Psd’Az) ha ascoltato una ampia delegazione di rappresentanti sindacali ed autonomi sul problema riguardante il passaggio dei lavoratori Aras all’agenzia Laore.

Il mondo sindacale, che contiene al suo interno posizioni differenziate che anche nell’audizione sono state riproposte, ha espresso però apprezzamento per la sensibilità bipartisan manifestata concretamente in più occasioni dal Consiglio regionale, in particolare con legge 47/2018 approvata all’unanimità e frutto di un serrato confronto di merito col Governo nazionale ed i tre Ministeri interessati (Funzione pubblica, Sviluppo economico e Lavoro).

A fronte del largo consenso parlamentare che ha caratterizzato il dibattito e l’approvazione della legge 47, tuttavia, i sindacati hanno espresso preoccupazione per alcune difficoltà applicative e lamentato i ritardi nell’adozione di una delibera di Giunta necessaria per aprire la strada alla pubblicazione dei bandi di concorso. Sotto questo profilo, sono state poi rinnovate le critiche all’assessore dell’Agricoltura, ritenuta per certi aspetti responsabile degli stessi ritardi, motivati (strumentalmente, a giudizio dei sindacalisti) in parte dalla opportunità di una riflessione sulla riforma complessiva degli enti agricoli ed in parte dalla necessità di allineare le posizioni contrattuali dei dipendenti regionali del settore.

Nel dibattito hanno preso la parola i consiglieri regionali: Francesco Mura di Fdi, Michele Cossa dei Riformatori sardied Eugenio Lai di Leu.

La commissione si è poi occupata della complessa vicenda della Sices Srl di Porto Torres, ora in liquidazione, azienda metalmeccanica specializzata nella realizzazione di macchinari pesanti destinati in gran parte al mercato internazionale. Alla riunione ha partecipato l’assessore dell’Industria Anita Pili che ha riferito di recenti contatti con il liquidatore dai quali è emersa la possibilità di individuare nuovi acquirenti od investitori. Ancora non abbiamo aperto formalmente un tavolo di confronto, ha dichiarato l’assessore, «e ci prendiamo ancora qualche giorno in attesa di sviluppi più concreti; da parte nostra c’è comunque la volontà di esaminare tutte le opzioni possibili per consentire all’azienda di tornare sul mercato».

Sulla situazione della Sices si è soffermato poi il segretario provinciale della Fiom Cgil del Nord Sardegna Gavino Doppiu. Il sindacalista ha ripercorso sinteticamente la storia della società, che ha sempre puntato molto sul suo capitale umano in un clima di buone relazioni sindacali e con una forte vocazione all’export. La crisi, ha spiegato, è nata per ragioni prevalentemente finanziarie dovute alla difficoltà nei rapporti col mondo del credito. A suo giudizio, in definitiva, esistono le condizioni, anche di mercato, per consentire all’azienda di tornare alla ripresa produttiva.

Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri Stefano Tunis (Sardegna 20/20) e Gian Franco Satta (Progressisti).

«Nel quadro della riorganizzazione e del rafforzamento degli strumenti operativi pubblici che operano nelle politiche attive per il lavoro, la Giunta ha ritenuto opportuno emanare un atto di indirizzo per la messa in liquidazione di Insar Spa (della quale la Regione è azionista di maggioranza con il 55%), assicurando nello stesso tempo la prosecuzione delle attività, il coinvolgimento dei sindacati e la salvaguardia delle professionalità presenti nella società.»

Lo ha annunciato l’assessore del Lavoro Alessandra Zedda nel corso di una audizione davanti alla commissione Attività produttive presieduta da Piero Maieli, aggiungendo che da alcuni anni «Insar non svolge in modo positivo organico ed organico la sua missione aziendale di facilitare l’incontro fra domanda ed offerta di lavoro anche attraverso una rete di relazioni con il sistema delle imprese».

Un capitolo a parte, ha proseguito Alessandra Zedda, riguarda i conti della società che «ha una storia recente di bilanci negativi fatta eccezione per l’ultimo che presenta un utile di esercizio positivo di 30.000 euro, una goccia nel deserto ed un motivo in più per vederci chiaro». Se poi, ha concluso l’esponente della Giunta, «si dovesse verificare che ci sono le condizioni per rimetterla sulla strada giusta non c’è niente che lo vieti».

La scelta del governo regionale è stata criticata dai rappresentanti dei sindacati, ascoltati successivamente dalla commissione. Il segretario della Cgil Michele Carrus, dopo aver lamentato di non aver potuto conoscere il contenuto della delibera della Giunta ha affermato che, «a fronte di errori gestionali oggetto di numerose iniziative dello stesso Consiglio regionale, il ruolo di Insar resta centrale nelle politiche attive del lavoro e non vorremmo che la messa in liquidazione nascondesse il tentativo di mettere le mani sui 46 milioni del piano Lavoras (messo a punto con il contributo delle parti sociali) e su altre consistenti risorse».

Per Roberto Demontis della Cisl «la delibera sembra prefigurare un trasferimento ad Aspal (la nuova Agenzia regionale del lavoro) delle attività di Insar ma si tratta di soggetti diversi con competenze non sovrapponibili, ferma restando la necessità di valutare anche il ruolo di Anpal (l’Agenzia nazionale) che ha propri uffici in Sardegna».

Riversare tutte le attività su Aspal sarebbe sbagliato che secondo la segretaria regionale della Uil Francesca Ticca, «perché verrebbe meno l’attenzione sulla specificità del mondo del lavoro regionale accrescendo la preoccupazione sulle modalità di gestione di crisi economiche ed occupazionali complesse purtroppo molto diffuse in Sardegna».

A nome del sindacato Sindirigenti, anche Giuseppe Matolo ha espresso perplessità, ricordando che «la scelta dell’azionista è legittima ma non appare necessaria e va spiegata, senza dimenticare che Insar è stata costituita a suo tempo con una legge regionale che non può essere modificata da una delibera di Giunta».

Nel dibattito, hanno preso la parola i consiglieri regionali Desirè Manca (M5S), Gianluigi Piano del Pd e Gian Franco Satta dei Progressisti.

 

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Su proposta dell’assessore dell’Industria Anita Pili, la Giunta ha deciso di riconoscere l’incentivo all’esodo alle lavoratrici della Carbosulcis che decidano di accedere all’“Opzione Donna”, così come introdotta dal decreto legge 28 gennaio 2019, n. 4 e di riconoscere l’incentivo all’esodo alle lavoratrici che, pur potendo usufruire della “Opzione Donna”, optino per proseguire il rapporto di lavoro, e conseguano il diritto alla pensione secondo il regime ordinario ovvero secondo quanto previsto dall’art. 14 del D.L. n.4/2019 3/3 (“quota 100”), nonché di applicare alle due fattispecie indicate i criteri di ammissibilità agli incentivi all’esodo previsti dalla DGR 35/40 del 18.07.2017.

Sempre su proposta dell’assessore Anita Pili, l’Esecutivo ha deciso di prorogare l’incarico di commissario liquidatore del Consorzio ZIR di Siniscola.

Su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, la Giunta regionale ha approvato lo schema di convenzione tra la Regione Sardegna e la Regione Piemonte per l’impiego di un contingente di tre automezzi antincendi boschivi della colonna mobile della Regione Piemonte a favore della campagna antincendi boschivi estiva della Regione Sardegna. E’ stato deciso di incaricare l’Agenzia Forestas di dare attuazione alla convenzione attraverso il ritiro, l’utilizzo e la riconsegna a conclusione della campagna AIB 2019 degli automezzi della Regione Piemonte.

L’Esecutivo ha quindi deliberato la ripartizione fra le Province delle somme destinate al controllo e lotta contro gli insetti nocivi ed i parassiti dell’uomo, degli animali e delle piante e per la lotta ai roditori per un totale di 6 milioni 618 mila euro.

Su proposta dell’assessore dell’Agricoltura Gabriella Murgia, la Giunta ha dato il via libera al bilancio di previsione dell’Agenzia Laore per il triennio 2019/2021.

Su proposta dell’assessore Alessandra Zedda, l’Esecutivo ha dato il via libera al rendiconto consuntivo dell’esercizio 2018 dell’ASPAL

Su proposta dell’assessore della Pubblica istruzione Andrea Biancareddu, l’Esecutivo ha approvato la relazione sull’attività svolta dall’Istituto Superiore Regionale Etnografico di Nuoro nell’anno 2018. Verrà ora trasmessa al Consiglio regionale. Dopo il via libera da parte della Commissione consiliare competente per materia, sarà poi approvata nuovamente, in via definitiva, da parte della Giunta.

Via libera anche allo stanziamento di 500mila euro destinato all’approfondimento della lingua inglese da parte degli studenti universitari. Sarà ora la direzione generale della Pubblica Istruzione a predisporre l’Avviso pubblico, con l’individuazione dei soggetti attuatori.

Finanziati anche i programmi di mobilità studentesca internazionale, attivati su base Erasmus Plus. L’importo totale stanziato è di 3.020.000 euro. 1.545.417 euro andranno all’Università di Cagliari; 1.440.308 euro sono destinati all’ateneo sassarese; all’Accademia di belle arti di Sassari 9.140 euro; al Conservatorio di Cagliari 17.518 euro, mentre a quello di Sassari andranno 7mila 617 euro.

Su proposta dell’assessore della Sanità Mario Nieddu, sono state approvate le modifiche alle “Disposizioni alle Aziende sanitarie in materia di contenimento della spesa per il personale. Blocco del turnover” contenute nella DGR n. 43/9 del 2015. Misura che permetterà l’apertura di nuovi bandi per l’aumento delle ore di specialistica ambulatoriale e per ricoprire i turni vacanti.



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Lunedì 8 luglio alle ore 11.00, presso la sede di Legacoop, in via E. Loni 4 , Selargius (Su Planu), a Cagliari, verrà presentato il progetto di internazionalizzazione, “SardINia Beyond the sea”, a valere sul secondo Avviso del POR Fesr 2014-20, Azione 3.4.1. “Promozione nei mercati esteri in favore dei partenariati misti”, pubblicato dall’assessorato regionale dell’Industria.
Presenteranno il progetto Anita Pili, assessore regionale dell’Industria; Claudio Atzori, presidente Legacoop Sardegna;
Gianni Locci, responsabile del progetto.

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Sabato 13 luglio, con inizio alle ore 10,15, presso l’hotel Regina Margherita di Cagliari, la CNA Sardegna presenterà la ricerca dal titolo Sanato 13 luglio verrà presentata.

La ricerca offre un inquadramento della realtà socio-economica della Sardegna nel contesto europeo con particolare riguardo alle regioni più simili sotto il profilo della vocazione economica, delle dimensioni e degli obiettivi strategici.

Dopo l’apertura dei lavori da parte del presidente regionale della CNA Pierpaolo Piras e l’esposizione della ricerca a cura di Antonio Mura (Cresme), le risultanze dell’indagine saranno al centro di una tavola rotonda moderata dal giornalista Nicola Scano dal titolo: “La Sardegna nel contesto europeo: declino irreversibile? Scenari e prospettive”, alla quale parteciperanno gli assessori regionali Giuseppe Fasolino (Programmazione, Bilancio, Credito ed Assetto del territorio), Roberto Frongia (Lavori Pubblici), Anita Pili (Industria) ed il segretario regionale della CNA Francesco Porcu.

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Candidare la Sardegna a essere la California d’Europa dal punto di vista energetico e ambientale. È la proposta lanciata nel corso di Ener.Loc. dal presidente di Promo PA Fondazione, Gaetano Scognamiglio e da Gavino Sini, Presidente della Camera di Commercio del Nord Sardegna, partner storico dell’evento, svoltosi ieri a Sassari, arrivato quest’anno alla tredicesima edizione.
«Gli elementi ci sono tutti – spiega Gaetano Scognamiglio -: un territorio ancora sostanzialmente intatto con un patrimonio naturale incomparabile, una vocazione turistica consolidata e un grande potenziale nelle zone interne, che si coniugano perfettamente con un forte progetto di sostenibilità ambientale, non perdendo ovviamente di vista le esigenze industriali e valorizzandone le risorse anche a vantaggio delle future generazioni dei sardi».

«Teniamo anche conto della circostanza del Piano Energetico Regionale Ambientale della Sardegna che si avvia al secondo report di monitoraggio – aggiunge Gavino Sini – e dell’impegno del nuovo governo regionale di considerare l’efficientamento energetico un obiettivo strategico. Con queste premesse raggiungere l’obiettivo non è impossibile, se si riescono a coinvolgere nella visione privati, enti locali e tutte le istituzioni regionali fino ai semplici cittadini. L’importante è andare oltre le mode e lavorare seriamente, tenendo conto dell’equa distribuzione degli oneri del cambiamento, che va accompagnato da un sistema di incentivi per i comportamenti virtuosi.»
A Ener.Loc., definito un appuntamento «prioritario nell’analisi degli scenari del mercato in continua evoluzione» dall’assessora regionale dell’Industria Anita Pili, che ha garantito la massima attenzione sui temi energetici ed ambientali, sono intervenuti professionisti, pubbliche amministrazioni e tecnici per un confronto con gli attori principali dell’economia smart in Italia e moderato da Romano Giglioli, docente di Sistemi elettrici per l’energia all’Università di Pisa. Tra i protagonisti il presidente di ENEA, Federico Testa, che ha parlato dell’efficienza energetica come di «una leva molto efficace per ridurre i consumi e la spesa per l’energia, ma anche per la crescita dell’economia e dell’occupazione. Come Agenzia Nazionale per l’efficienza energetica l’ENEA è impegnata nella diffusione di best practices – ha detto Federico Testa -, nel promuovere e facilitare l’utilizzo di strumenti come le diagnosi energetiche, e di incentivi come l’ecobonus condomini, il sismabonus e la cessione del credito che offrono opportunità molto interessanti per gli immobili pubblici e privati».
Sullo stesso tema è intervenuto Alessandro Riello di EnelX, presentando il progetto ViviMeglio che, nell’ambito del sistema di incentivi Ecobonus e Sismabonus, prevede la cessione del credito derivante dalle detrazioni fiscali direttamente ad Enel X come corrispettivo per le opere svolte, riducendo così il costo dei lavori senza dover anticipare la cifra piena anche a vantaggio dei cosiddetti “incapienti fiscali” che non possono sfruttare le detrazioni.
Tra i partner della giornata anche la Fondazione di Sardegna: «Ener.Loc. rappresenta un momento di riflessione e di approfondimento nonché di scambio di esperienze e di nuove opportunità – ha spiegato Angela Mameli, vicepresidente della Fondazione – utile per chi deve programmare, come enti e istituzioni, ma anche strumento di divulgazione e sensibilizzazione sui fondamentali temi della sostenibilità e dell’efficientamento energetico». Proprio in quest’ottica, Ener.Loc., come evento formativo accreditato, ha visto la partecipazione di numerosi professionisti tra architetti, ingegneri, geometri, agronomi e periti industriali che nella sessione pomeridiana sono intervenuti al seminario di aggiornamento presieduto dalla professoressa Cervino, docente dell’università di Pisa e coordinatrice dello Sportello Energia della Camera di Commercio, che sta curando l’aggiornamento professionale della comunità di professionisti e operatori del settore nel Nord Sardegna.

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«L’assessorato dell’Industria sarà presente all’appuntamento annuale con Ener.Loc, riconoscendo il ruolo prioritario che l’evento assume nella analisi degli scenari del mercato in continua evoluzione». La comunicazione arriva direttamente dagli uffici della neo assessora regionale Anita Pili, invitata ad aprire domani 27 giugno il convegno Ener.Loc, in programma dalle ore 9.00, nella sede della Camera di commercio del nord Sardegna a Sassari in via Roma 74.

«L’attenzione del governo regionale sul tema energia e ambiente è altissima, in ragione delle nostre peculiarità industriali e della necessità di riconvertire un comparto in crisi con le nuove opportunità esistenti – scrive l’assessore dell’Industria -. L’efficientamento energetico è uno degli obiettivi strategici del nostro programma di governo, sul quale l’assessorato all’Industria garantisce mezzi finanziari e tecnici al fine di consentire attraverso la messa a bando di risorse e l’assistenza delle risorse umane, l’efficientamento degli enti pubblici locali».
L’incontro, organizzato dalla Fondazione Promo P.A. con il supporto dell’ente camerale, storico e fondamentale partner dell’evento – sarà incentrato su edilizia, mobilità ed economia circolare. Esperti, tecnici e professionisti si confronteranno per cogliere le nuove occasioni di lavoro collegate alle novità tecnologiche e alle incentivazioni su efficientamento energetico e rinnovabili.
I partecipanti potranno avere un confronto diretto, tra gli altri, con il presidente di Enea Federico Testa; Pietro Menga, numero uno della Commissione italiana veicoli elettrici; Marcello Capra della Direzione generale per il mercato elettrico e le rinnovabili del MISE; il dirigente del Servizio energia ed economia verde della Regione Stefano Piras. È prevista inoltre la partecipazione di operatori del settore quali Anaci, Area, Enel-X e Bankitalia.
Nel pomeriggio interverranno, il presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Sassari e Olbia-Tempio Lorenzo Costantino Corda; Teresa Cervino, responsabile dello Sportello Energia promosso dalla Camera di Commercio di Sassari e Carmine Battipaglia, del Comitato elettrotecnico italiano.
La partecipazione al convegno è gratuita, ma è necessaria l’iscrizione via internet attraverso il sito dedicato (https://www.promopa.it/evento/ener-loc-2019/).
La presenza consentirà l’attribuzione di crediti formativi per gli iscritti agli ordini professionali degli Architetti, Ingegneri, Geometri, Agronomi e Dottori forestali, Periti industriali.

 

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«Per garantire nel medio termine la stabile occupazione dei lavoratori del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, nell’ambito dei cantieri previsti dal ‘Piano per la ricollocazione occupazionale’, sono previste attività lavorative integrate con interventi di politica attiva del lavoro.»

Lo ha spiegato l’assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda, presentando la delibera, predisposta d’intesa con l’assessore dell’Industria Anita Pili, ed approvata durante la seduta odierna della Giunta regionale, che ha affidato all’Aspal le procedure per l’attuazione del Piano riguardante i 377 lavoratori già impegnati negli interventi del Parco Geominerario.

L’Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro, quindi, procederà con una gara ad evidenza pubblica per affidare l’esecuzione del “Piano per i lavoratori del Parco Geominerario”, da realizzarsi nel biennio 2020-21: «E’ necessario – ha aggiunto l’assessore Anita Pili – individuare percorsi che possano portare alla valorizzazione, tutela e sviluppo degli enti e alla conseguente autonomia economica e gestionale del Parco Geominerario, attraverso un’attività di analisi delle prospettive di sviluppo futuro dei progetti messi in atto dagli enti e dal territorio. Attività nella quale la realizzazione dell’affidamento esterno rappresenta un’ulteriore opportunità in termini di collaborazioni progettuali e di salvaguardia dell’occupazione».

Gli interventi, che partiranno il 1° gennaio 2020 e dovranno concludersi entro il 31 dicembre 2021, coinvolgeranno i lavoratori individuati con un monitoraggio eseguito dall’Assessorato del Lavoro, grazie ad uno stanziamento di 39.660.966 euro. Le attività correlate ai cantieri cosiddetti ‘a catalogo’ e gli interventi in svolgimento a cura dell’Igea, invece, saranno conclusi entro l’anno in corso: complessivamente gli importi disponibili per l’esecuzione del Piano ammontano a 45.380.000 euro.

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Il Consiglio regionale ha approvato il disegno di legge per interventi a favore dei lavoratori ex Sardinia Green Island. Keller, Vesuvius, Ottana Polimeri, Ottana Energia e S&B Olmedo. La seduta è stata aperta dal presidente Michele Pais. Dopo le formalità di rito il presidente ha comunicato la costituzione della Giunta per il Regolamento. Completata inoltre la composizione della Giunta per le elezioni, che sarà presieduta dal vice presidente del Consiglio Giovanni Antonio Satta, e della commissione per la Biblioteca, che sarà guidata dall’altro vice presidente dell’Assemblea Piero Comandini.

Prendendo la parola sull’ordine dei lavori, il consigliere Ignazio Manca ha brevemente ricordato la figura dell’avvocato sassarese Dino Milia recentemente scomparso, ex consigliere regionale e parlamentare, oltre che presidente della Dinamo Basket di Sassari. Il presidente Michele Pais ha poi annunciato per la prossima settimana una commemorazione formale del Consiglio, alla presenza della famiglia dell’avv. Dino Milia.

Sempre sull’ordine dei lavori, il consigliere Piero Comandini (Pd) ha ribadito la sua richiesta della presenza in Aula del presidente della Regione Christian Solinas per riferire sulla vertenza del porto canale, sulla quale è in programma proprio domani un importante incontro a Roma.

Ancora sull’ordine dei lavori il consigliere dei Progressisti Francesco Agus si è associato alla richiesta, sollecitando inoltre la nomina del vice presidente della Regione prevista dallo Statuto. Il consigliere ha lamentato inoltre che, in occasione delle recenti designazioni disposte dal presidente, non tutti i capigruppo sono stati avvisati con la necessaria tempestività.

In riferimento alla presenza in Aula del presidente della Regione il presidente Michele Pais ha chiarito che il governatore, trattenuto da improrogabili impegni istituzionali, ha delegato la trattazione dell’argomento all’assessore del Lavoro Alessandra Zedda.

Successivamente il Consiglio ha iniziato l’esame dell’ordine del giorno con il disegno di legge 17/A – Giunta regionale che, modificando una parte della Legge Finanziaria 2019, prevede interventi a favore dei lavoratori ex Sardinian Green Island, Keller, Vesuvius, Ottana Polimeri, Ottana Energia ed Sardabauxiti di Olmedo.

Illustrando il provvedimento il presidente della commissione Alfonso Marras (Riformatori) ha affermato che, fra le finalità condivise, ci sono quella di indennizzare i lavoratori destinatari di procedure di licenziamento favorendone la rioccupazione, garantire quanti non hanno trovato opportunità di reimpiego al termine del periodo di blocco aziendale ed infine, come nel caso di Ottana Energia, proteggere i lavoratori con ammortizzatori sociali in scadenza.

Per la Giunta l’assessore del Lavoro Alessandra Zedda ha ricordato che, con la normativa vigente, ci sarebbe stato un blocco delle risorse disponibili ed un periodo di azione troppo limitato, per cui si sono introdotti elementi correttivi che consentiranno in alcuni casi di proteggere quote di lavoratori fino al 2020, rideterminando inoltre la stessa definizione giuridica dello stato di disoccupazione. Nella seconda parte della legge, ha aggiunto, c’è la novità di misure adeguata per gli ex Ila ed ex Alcoa che non avevano alcuna forma di sostegno, a testimonianza del fatto che crediamo in una politica non di assistenza ma di mantenimento di un legame con mondo del lavoro in attesa di progetto di rilancio. Il provvedimento interessa complessivamente 630 unità.

Per dichiarazione di voto, il consigliere Piero Comandini del Pd ha ringraziato sia l’assessore Alessandra Zedda che la Giunta per primi provvedimenti, legati al lavoro fatto nella precedente legislatura, sia in materia di urbanistica con la proroga del cosiddetto Piano casa che ora con una legge sul lavoro. Alla legge sono state apportate significative modifiche tecniche per proteggere alcune aliquote di lavoratori, ha sottolineato Piero Comandini, ma questo è avvenuto all’interno di un impianto comunque molto solido e di un indirizzo generale finalizzato alla ricerca di possibili acquirenti, un punto sul quale chiediamo alla Giunta un impegno preciso.

Successivamente il Consiglio ha approvato con 53 voti il passaggio della legge agli articoli.

Intervenendo sull’art 1 per dichiarazione di voto, il consigliere dei Progressisti Massimo Zedda ha messo l’accento sul fatto che si tratta di interventi di qualità decisi dalla precedente amministrazione. Sul piano procedurale, ha però osservato, non va taciuto che il provvedimento è arrivato in commissione Bilancio senza copertura finanziaria, fatto segnalato dagli uffici che ne hanno chiesto anzi la riscrittura. Il problema è stato poi risolto dall’assessore Alessandra Zedda, ha detto ancora il consigliere, che ha fatto le opportune correzioni aumentando anche la dotazione finanziaria: tuttavia è una prassi sbagliata, se di prassi si tratta, contraria alla Costituzione.

Il presidente della commissione Bilancio Paolo Truzzu, chiarendo di volersi rivolgere “a chi non vuol capire”, ha parlato di un episodio accaduto tante altre al volte risolto correttamente dalla commissione con un parere condizionato. Oggi, ha concluso, la legge ha piena copertura e, questo è vero, segna una continuità con il lavoro portato avanti dal centro sinistra nella precedente legislatura.

Successivamente il Consiglio ha approvato all’unanimità tutti i 4 articoli della legge.

Prima del voto finale, il consigliere del Pd ha presentato con altri un ordine del giorno nel quale si impegna la Giunta a favorire e sostenere le azioni di rilancio delle aziende in crisi, valorizzando conoscenze esperienze e professionalità maturate dai lavoratori.

Il capogruppo del Psd’Az Franco Mula ha chiesto una breve sospensione dei lavori per verificare la possibilità di arrivare ad un ordine del giorno unitario.

Alla ripresa dei lavori, esprimendo il parere della Giunta, l’assessore dell’Industria Anita Pili ha dichiarato che, sulle vertenze all’attenzione del Consiglio, è in corso il lavoro congiunto di diversi assessorati per rilanciare le attività in crisi. L’assessore ha poi fornito alcune informazioni di dettaglio, sia sulla Keller, per la quale è stato chiesto la riapertura del tavolo tecnico presso il ministero in modo da poter valutare le due proposte pervenute, che su Ottana e Porto Torres per il rispetto degli accordi di programma, e Portovesme dove il discorso è ancora aperto perché i Sindaci dei Comuni interessati hanno lamentato di non essere stati adeguatamente coinvolti nei programmi di rilancio. L’esponente dell’Esecutivo si è dichiarata infine a favore dell’ordine del giorno.

Per l’assessore del Lavoro Alessandra Zedda l’azione qualificante che si sta portando avanti riguarda il potenziamento delle politiche attive del lavoro, con le quali si sta cercando di attrarre nuovi investitori ed accelerare i tempi del recupero di molte aziende in crisi, anche con altre misure di supporto che saranno attivate a breve.

Per dichiarazione di voto, il consigliere dell’Udc Giorgio Oppi ha auspicato che l’ordine del giorno sia sottoscritto da tutto il Consiglio, puntualizzando che nel caso di Portovesme le comunità hanno ragione a sentirsi escluse perché sono stati messi da parte quanti hanno veramente lottato per far ripartire Alcoa.

La seduta è stata nuovamente sospesa.

Alla ripresa dei lavori, l’ordine del giorno Piero Comandini e più è stato integrato con un riferimento più specifico alla salvaguardia delle esperienze professionali maurati dai lavoratori delle aziende in crisi.

Il consigliere Piero Comandini, come primo firmatario, ha detto di accogliere le integrazioni proposte.

L’ordine del giorno è stato quindi approvato all’unanimità con 54 voti e, subito dopo, il Consiglio ha espresso il voto finale sulla legge, con 52 voti.

Il parlamento sardo è poi passato all’esame della proposta di istituzione di una Commissione d’inchiesta sullo stato di insolvenza dell’Aias, ai sensi dell’articolo 125 del Regolamento del Consiglio regionale. L’on. Eugenio Lai (Leu) ha illustrato a nome di tutta l’opposizione la proposta e ha detto: «I diritti dei lavoratori sono negati in questo momento per quanto riguarda gli stipendi mensili ed è ancora più importante andare a verificare la situazione a seguito del tavolo attivato in Prefettura e delle dichiarazioni dell’assessore Mario Nieddu in commissione Sanità. Vogliamo certezza sui crediti che Aias ha verso la Regione e vogliamo sapere se è vero che l’Aias ha presentato soltanto il bilancio 2017. Vogliamo poi chiarezza sui servizi offerti e sulla situazione dei lavoratori, diretti e indotti. Non è dignitoso nemmeno che la nostra classe politica si trovi in questa condizione: dimostriamo che noi stiamo tra la gente e la difendiamo».

Per l’on. Annalisa Mele (Lega), di parere opposto, «è stupefacente che si chieda di istituire una commissione di inchiesta. Dove eravate in questi anni? E cosa facevate? Perché dovremmo verificare noi quel che dovevate verificare voi? E’ davvero incredibile».

L’on. Giorgio Oppi (Udc) è intervenuto: «Più volte in questi anni abbiamo chiesto all’assessore Luigi Arru di fare chiarezza e farci conoscere l’esatta situazione e questo non è mai accaduto. Non dobbiamo dimenticare che in più di una circostanza l’Aias ha sostituito il servizio sanitario pubblico ed è per questo che non si può svolgere un’indagine su un soggetto privato come l’Aias. Noi possiamo invece indagare in questa commissione sui rapporti tra Aias e l’assessorato alla Sanità».

Ha preso poi la parola, rafforzando il concetto appena espresso, l’on. Valerio De Giorgi (Fortza Paris), secondo cui «non è possibile attuare parti della richiesta e in particolare non è possibile verificare atti privati perché il Consiglio non ne ha il potere. Chiedo pertanto un parere sulla legittimità della istituzione di questa commissione d’inchiesta».

Per Leu ha preso la parola l’on. Daniele Cocco, che ha affermato la necessità di «andare a fondo e chiarire tutto. Dobbiamo intervenire per chiarire qual è la prospettiva di vita e quali sono i diritti dei lavoratori Aias. A nulla serve recriminare verso il passato e guardarsi sempre indietro: dobbiamo chiudere in maniera positiva questa vertenza e la commissione di inchiesta dovremmo chiuderla tutti, non per istituire un tribunale ma per conoscere i dati. Se in passato non sono arrivate le risposte questo non significa che non possano arrivare ora».

Il presidente Michele Pais ha messo in votazione la richiesta di sospensione avanzata dall’on. Valerio De Giorgi della proposta di istituzione della commissione di inchiesta.

Prima di procedere al voto, su richiesta di alcuni consiglieri la seduta è stata sospesa per alcuni minuti.

Alla ripresa dei lavori il presidente Michele Pais, ha concesso la parola al consigliere Valerio De Giorgi (Misto) che ha ritirato la richiesta di sospensiva con l’introduzione della specifica che l’istituenda commissione d’inchiesta potesse richiedere documentazione e quant’altro necessario, soltanto in riferimento ai fondi pubblici introitati dall’Aias.

Il capogruppo dei Riformatori sardi, Michele Cossa, ha avanzato quindi la richiesta di interruzione dei lavori dell’Aula che dopo una breve discussione, alla quale hanno preso parte i consiglieri Agus, Piu, Lai, Corrias e Mula, è stata approvata  a maggioranza.

Il presidente Michele Pais ha quindi comunicato il rinvio a domani della convocazione dell’ufficio di presidenza in programma alle 16.00; confermato la convocazione delle commissioni Sesta e Seconda in seduta congiunta alle 15.00 per svolgere alcune audizioni, ed ha dichiarato sospesi i lavori del Consiglio fino alle 16.00.