21 November, 2024
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La richiesta di riapertura immediata di un tavolo tecnico presso il ministero dello Sviluppo economico con lo scopo di valutare le proposte per la riattivazione del ciclo produttivo della Keller. E’ questo l’elemento caratterizzante del vertice voluto dal presidente della Regione Christian Solinas per fare il punto sull’azienda del Medio Campidano. All’incontro, svoltosi all’assessorato regionale dell’Industria, hanno preso parte, per la Regione, l’assessore Anita Pili, l’assessore del lavoro Alessandra Zedda, il titolare dei trasporti Giorgio Todde e il responsabile della difesa dell’ambiente Gianni Lampis; per il consorzio industriale del Medio Campidano, il presidente Luca Argiolas; per le sigle sindacali erano presenti al tavolo i segretari regionali della Fiom-Cgil e della Fsm-Cisl Roberto Forresu e Marco Angioni e Edoardo Bizzarro, nonché il segretario della Uilm-Uil del Medio Campidano Andrea Farris.

Dopo gli interventi del presidente del consorzio industriale e dei vertici sindacali, che si sono detti soddisfatti per la tempestiva convocazione della riunione, l’assessore del lavoro Alessandra Zedda ha comunicato l’imminente approvazione da parte della giunta regionale del ddl che consentirà di meglio specificare l’articolo della legge di stabilità che di fatto rendeva inapplicabili sia le misure dei  progetti Lavoras, sia l’indennità una tantum.

«A tal proposito – ha specificato Alessandra Zedda – tutti i lavoratori della Keller sono già stati inseriti negli elenchi dei beneficiari profilati dall’agenzia regionale per il lavoro.»

L’assessore della Difesa dell’ambiente Gianni Lampis ha sottolineato “la straordinaria attenzione che l’esecutivo regionale ha da subito voluto riservare alla “questione Keller”, vista la sua rilevanza sociale ancor prima che economica nella prospettiva di una parziale mitigazione della crisi economica che da anni relega il Medio Campidano, per troppi anni ignorato dalla politica, a fanalino di coda in tutte le classifiche nazionali come area più povera d’Italia”. “In quest’ottica – gli ha fatto eco il titolare dei trasporti Giorgio Todde – deve essere letta la forte volontà della giunta guidata da Christian Solinas  di operare in maniera sinergica tra assessorati per salvaguardare l’occupazione e assicurare uno sviluppo concreto al territorio”.

In conclusione, l’assessore dell’industria Anita Pili ha voluto riaffermare l’esigenza, condivisa dai colleghi di giunta e in accordo con i rappresentanti dei lavoratori e con il consorzio industriale, della veloce riapertura di un tavolo tecnico presso il ministero dello Sviluppo economico per «valutare le due proposte in campo per la riattivazione del ciclo produttivo dell’industria di Villacidro: quella di un consorzio di imprese sarde e quella di un gruppo di interesse iraniano. Non è esclusa tra le altre, la valutazione di ipotesi alternative, come quelle già avviate nel territorio regionale siciliano e che ha consentito lo spostamento del personale ex Keller presso l’azienda del trasporto ferroviario».

La sollecitazione al Ministero – è stato concordato al termine dell’incontro – sarà condotta dall’assessorato dell’industria di concerto con gli altri assessorati coinvolti, con il consorzio industriale provinciale del Medio Campidano e con le parti sindacali.

 

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Mercoledì 22 maggio il consigliere regionale della Lega eletto nel Sulcis Iglesiente Michele Ennas ha visitato lo stabilimento RUSAL-Eurallumina. Il consigliere regionale ha prima incontrato la RSU di stabilimento che ha illustrato le criticità ancora esistenti per la realizzazione del piano di ripresa produttiva, nello specifico il completamento degli iter autorizzativi per VIA e AIA, poi i dirigenti della multinazionale, il presidente ing. Vincenzo Rosino, l’amministratore delegato, ing. Luca Vincenzi, ed il direttore delle risorse umane, dott. Simone Angius.

L’azienda ha fornito i dettagli del lavoro svolto dal 2009, anno della fermata degli impianti, ad oggi, e le difficoltà che ancora permangono per arrivare al raggiungimento dell’obiettivo di riprendere le produzioni. Allo scopo di conservare l’impianto sono stati portati a termine importanti investimenti in manutenzioni ordinarie e straordinarie, con una spesa di circa 20 milioni all’anno. Attualmente i lavoratori si avvicendano in turni a rotazione, alternando periodi di lavoro a periodi coperti dagli ammortizzatori sociali che andranno in scadenza al 31/12/19. In questo momento tra lavoratori diretti, ditte esterne, mensa e servizi, giornalmente sono impegnati circa 130 dipendenti. Il piano industriale prevede a regime 342 lavoratori diretti (complessivamente ci saranno circa 100 le nuove assunzioni), circa 200 gli addetti esterni nelle manutenzioni e servizi , 270 gli addetti per le opere necessarie per il riavvio che opereranno per circa 18 mesi. Sono previsti investimenti per circa 170 milioni di euro. L’Eurallumina-RUSAL rappresenta uno dei più importanti investimenti di una multinazionale russa nel territorio italiano.

«La RUSAL – ha detto l’on. Michele Ennas – ha finora sempre mantenuto tutti gli impegni sottoscritti con i vari governi che si sono succeduti, con le organizzazioni sindacali e i lavoratori. Nell’incontro è stata ribadita con determinazione la volontà di riprendere le produzioni e mantenere l’investimento in Sardegna che per la multinazionale è strategico anche in funzione del proprio mercato interno. Ovviamente più trascorre il tempo più questa strategicità, non potendo dare garanzie, diminuisce. Ci siamo confrontati per quanto attiene gli aspetti di competenza regionale e c’è un’interlocuzione continua con gli assessorati coinvolti, in particolare con quello alla sanità. Stiamo lavorando per completare l’iter lasciato in sospeso dal precedente governo regionale.»

Il destino della vertenza è anche fortemente legato al proseguo della marcia della centrale elettrica ENEL di Portovesme “Grazia Deledda”. Nel piano industriale è infatti previsto che l’Eurallumina riceva dalla centrale il vapore necessario per il suo processo di lavorazione.

«Sul fronte energia – aggiunge Michele Ennas – il presidente Christian Solinas ha preso in carico la forte richiesta espressa dai sindacati e dei lavoratori, affinché vengano discussi i termini del phase-out.»

«Un’unica vertenza coinvolge tutte le realtà del polo industriale e come tale deve basarsi sulle sinergie tra le rappresentanze delle varie aziende – aggiunge Michele Ennas -. A prescindere dal fatto che, come ho avuto già occasione di dichiarare, è necessario dare maggiore sostegno e capacità di sviluppo ai settori economici alternativi all’industria, l’assenza di certezze sul tema energia e in generale sul futuro del polo industriale è un freno per tutto il territorio e per questo auspico a supporto della nostra azione regionale un forte sostegno anche dagli amministratori locali.»

Il consigliere ha preannunciato anche la prossima visita dell’assessore dell’iIndustria Anita Pili.

Sull’avvenuta registrazione alla Corte dei Conti del decreto di ripartizione delle risorse destinate gli ammortizzatori sociali in deroga, Michele Ennas ha detto: «Da quando si è insediata la Giunta con l’assessore Zedda abbiamo interloquito con le rappresentanze sindacali per monitorare lo stato di avanzamento della pratica e operare nel più breve tempo possibile con il SIL appena ci fossero le condizioni. Il giorno del vertice romano al MISE la questione sembrava definitivamente risolta salvo dover attendere ancora dei lunghi giorni. Con questo stanziamento tanti padri e madri di famiglia potranno avere quel minimo di sostegno che manca da mesi. E’ sicuramente un risultato positivo ma il vero obiettivo per tutti è la ripartenza dell’attività produttiva».

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L’ennesimo intervento in pochi anni ed una richiesta di incontro col nuovo Governo regionale: così il sindaco di Muros, Federico Tolu, cerca di risolvere lo stato di emergenza ormai costante nella zona industriale alle porte del paese. L’area, che si estende a valle del centro abitato parallelamente alla S.S. 131 sino all’ex cementificio di Scala di Giocca, è costituita da circa 11 comparti sui quali insistono circa 40 aziende e sarà interessata nei prossimi giorni da una serie di operazioni urgenti per 40mila euro: pulizia di canali e pozzetti interrati, realizzazione di banchine e cunette, taglio della porzione di pavimentazione danneggiata e contestuale ricostruzione degli strati superficiali sono solo alcuni degli interventi che serviranno a rendere migliore la viabilità. La situazione in cui si trova la zona, che si affaccia sulla 131, punto strategico d’arrivo e di partenza delle merci del nord Sardegna, non è ormai più tollerabile: «La necessità dei nuovi lavori – spiega il primo cittadino – dimostra da un lato il costante impegno dell’amministrazione nel voler intervenire prontamente per rimediare a situazioni di criticità contingenti, dall’altro l’oggettiva impossibilità di poter programmare interventi strutturali e risolutivi a causa delle esigue risorse finanziarie, su un’area tanto vasta quanto problematica, sulla quale insistono questioni sedimentate nel tempo e, purtroppo, mai opportunamente affrontate».
Ecco perché il sindaco ha preso carta e penna per indirizzare al neopresidente della Giunta regionale Christian Solinas, all’assessora dell’Industria Anita Pili e al presidente del Consiglio regionale Michele Pais una richiesta di aiuto: «A causa della mancanza di un consorzio e di politiche poco lungimiranti che non hanno saputo cogliere le potenzialità insite in questo territorio – scrive Federico Tolu – mancano totalmente le infrastrutture, la viabilità è pericolosamente compromessa dal continuo passaggio di mezzi di ogni genere e stazza, sono assenti i sotto servizi, manca l’acqua pubblica. Ad oggi l’area è sede di numerose aziende ed è solo grazie alla tenacia degli imprenditori che hanno deciso di stare in loco, nonostante le innumerevoli difficoltà, che molte persone hanno potuto trovare un’occupazione stabile e un indotto importante è costantemente tenuto in vita. Ma i tempi sono sempre più difficili – conclude il sindaco -: la crisi generale e la pressoché assenza di interventi seri e costanti stanno gettando le basi per un futuro tutt’altro che roseo», auspicando un incontro per approfondire il tema e trovare soluzioni a lungo termine per rilanciare l’importante area.

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Come associazione Coordinamento 3 Donne di Sardegna formuliamo le più vive congratulazioni e auguri di proficuo lavoro alle 4 assessore regionali che sono entrate a far parte della Giunta guidata da Christian Solinas, Alessandra Zedda, Gabriella Murgia, Valeria Satta ed Anita Pili: quello della partecipazione paritaria delle donne in tutti i contesti di tipo istituzionale e pubblico, di competenza della Regione, resta un obiettivo prioritario, da perseguire sistematicamente e che rappresenta uno dei cinque punti fondamentali della “Carta di Impegni per la Parità“, sottoscritta dal presidente Christian Solinas nella Convention del 26 gennaio scorso, promossa dal Coordinamento 3 Donne di Sardegna.

Non ci pare, tuttavia, che si stia andando in questa direzione, al di là della doverosa e legittima nomina di 4 donne nella compagine del governo regionale, che rappresenta la soglia minima e necessaria per la rappresentanza di genere.

Esprimiamo, infatti, la nostra preoccupazione per l’assenza nelle dichiarazioni programmatiche del presidente Christian Solinas di riferimenti alle politiche per le pari opportunità, a differenza di quanto da lui stesso dichiarato, in varie occasioni all’indomani del voto e alla luce della sottoscrizione della Carta di Impegni per la Parità: sull’attuazione della Carta abbiamo inviato formalmente il 16 aprile scorso la richiesta di un incontro, che si rende necessario e ineludibile.

Abbiamo già avuto modo, infatti, di esprimere il nostro sconcerto per l’assenza di donne nell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale della Sardegna, composto da soli uomini, 7 su 7, pur essendo state elette 8 consigliere regionali, il doppio della passata legislatura, anche grazie alla norma sulla doppia preferenza di genere.

A questo  fatto davvero inaccettabile e antistorico si è aggiunta la presenza di sole tre donne  u un totale di 24 componenti degli Uffici di Presidenza delle 6 Commissioni Consiliari.

Questi primi atti della XVI legislatura ci paiono quindi un grave e pericoloso balzo all’indietro, un ritorno ad un passato improponibile, che ha visto le donne di fatto escluse dal governo della cosa pubblica, in netto contrasto con quanto previsto dalla nostra stessa Costituzione, da tutta la normativa nazionale nel tempo acquisita e da tutte le raccomandazioni e normative della UE in materia di diritti e pari opportunità e contro le discriminazioni di genere.

Siamo di fronte al rischio conclamato di un regresso di valori come la democrazia paritaria, frutto di decenni di impegni e battaglie unitarie delle donne e degli uomini consapevoli, le cui conseguenze possono tradursi in un arretramento  della società sarda nel suo insieme, il cui sviluppo dipende proprio dal pieno coinvolgimento delle donne a tutti i livelli, per il prezioso e insostituibile contributo che possono dare.

A tale proposito, esprimiamo la piena fiducia nel contributo che può venire dalle 4 assessore regionali e dalle 8 consigliere regionali alla comune ed irrinunciabile battaglia per le pari opportunità e per la valorizzazione delle donne a tutti i livelli della vita civile, sociale e istituzionale della nostra isola.

Carmina Conte

Presidente Coordinamento3 Donne di Sardegna

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Nessuna sorpresa, questo pomeriggio, in Consiglio regionale. In apertura di seduta, prima del dibattito sulle dichiarazioni programmatiche presentate dal presidente della Giunta regionale Christian Solinas, hanno prestato giuramento i sette nuovi assessori, sei già annunciati nel corso della precedente seduta, la settima annunciata oggi, Anita Pili, sindaco di Siamaggiore, indicata dal movimento Sardegna 20Venti, che si occuperà di Industria. Gli altri assessori che hanno prestato giuramento sono Roberto Frongia (Riformatori Sardi) ai Lavori pubblici; Quirico Sanna (PSd’Az) all’Urbanistica ed Enti locali; Gabriella Murgia (indicata dal presidente Solinas) all’Agricoltura; Valeria Satta (Lega) agli Affari generali; Giorgio Todde (Lega) ai Trasporti. Andrea Biancareddu (Udc), neo assessore della Pubblica istruzione e Cultura, aveva già giurato il 4 aprile scorso da consigliere eletto.

I primi cinque assessori, già in carica dalla riunione d’insediamento del 4 aprile, sono: Giuseppe Fasolino (Forza Italia); Alessandra Zedda (Forza Italia) al Lavoro; Mario Nieddu (Lega) alla Sanità, Gianni Lampis (Fratelli d’Italia) all’Ambiente, Gianni Chessa (PSd’Az) al Turismo.

Subito dopo il giuramento dei nuovi assessori, è iniziato il dibattito sulle dichiarazioni problematiche del presidente della Giunta Christian Solinas, dirette dal presidente del Consiglio Michele Pais.

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Da questa mattina si moltiplicano gli attestati di solidarietà nei confronti di Mauro Usai, il 29enne sindaco di Iglesias vittima di una gravissimo atto intimidatorio a poco più di 48 ore dalla sua elezione.

«Solidarietà senza se e senza ma a Mauro Usai», ha scritto sul suo profilo Facebook Valentina Pistis, candidata sindaco sconfitta di misura da Mauro Usai nel ballottaggio di domenica 24 giugno.

«Il mio primo intervento pubblico di questa nuova consiliatura è quello di manifestare totale solidarietà al sindaco Mauro Usai per l’ignobile gesto subito», ha scritto sempre su Facebook Luigi Biggio, capolista di Forza Italia.

«Il Movimento 5 Stelle esprime piena solidarietà e vicinanza al neo sindaco Mauro Usai – si legge nella pagina Facebook del Movimento 5 Stelle -. Situazioni del genere sono veramente inaccettabili e non meritano altri commenti. Oltre ogni rivalità politica, in casi come questi non si può far altro che stare dalla stessa parte per cercare di combattere e contrastare certi comportamenti ed atteggiamenti non degni di appartenere ad una città come Iglesias.»

«Il Coordinamento regionale ANCI Giovani, esprime piena solidarietà nei confronti del collega Mauro Usai, sindaco di Iglesias e componente del Coordinamento regionale dei Giovani amministratori, e di tutti gli amministratori vittime di attentati – scrivono i componenti dell’Ufficio di presidenza Francesco Piludu, Anita Pili ed Antonio Pasquale Belloi -. Nell’ultimo periodo la Sardegna è di frequente luogo di atti intimidatori, a volte coperti dal segreto istruttorio, nei confronti degli amministratori che con dedizione e spirito di abnegazione prestano la loro opera per guidare lo sviluppo dei propri territori. Chi opera nell’ombra e nell’anonimato non deve essere sostenuto, ma fortemente squalificato. L’ANCI Giovani Sardegna supporta i colleghi vittime di attentati e li invita a voler proseguire il proprio mandato con onestà e trasparenza.» 

«Esprimiamo, a nome di tutta Giunta e dell’intera Amministrazione comunale di Carbonia, solidarietà al nuovo sindaco di Iglesias, Mauro Usai, per il grave atto intimidatorio subito.» Con queste parole il sindaco Paola Massidda e l’Amministrazione comunale manifestano vicinanza al nuovo sindaco di Iglesias, con il quale desiderano anche congratularsi per il nuovo incarico ottenuto in seguito alla vittoria nel ballottaggio di domenica 24 giugno.

«L’atto subito da Mauro Usai colpisce per la sua vigliaccheria e meschinità. Purtroppo, negli ultimi tempi, diversi amministratori locali sono stati presi di mira e hanno subito un’escalation di atti intimidatori cui dobbiamo, con l’aiuto delle forze dell’ordine e della Prefettura, cercare di porre fine – conclude Paola Massidda -. Ci stringiamo al collega Mauro Usai in un forte abbraccio.»

«A nome del Partito Democratico di Carbonia Iglesias esprimo pieno sostegno e solidarietà al sindaco di Iglesias Mauro Usai destinatario di minacce inaccettabili – scrive in una nota Daniele Reginali, segretario del Partito democratico di Carbonia Iglesias e consigliere comunale nella città mineraria -. La politica non può mai sconfinare in un terreno violento. La democrazia è confronto, contrapposizione e rispetto. Non violenza, né verbale né fisica.»

«Apprendiamo dalla stampa del grave atto intimidatorio ai danni del neo eletto sindaco Mauro Usai – ascrive in una nota la segreteria di Sinistra Sarda -. Un gesto inqualificabile che Sinistra Sarda Iglesias condanna con fermezza. Non è accettabile che nella nostra città il livello dello scontro vada oltre il piano del civile confronto politico.»

«Come coalizione Sinistra Sarda, i suoi militanti e i candidati che l’hanno sostenuta, assieme alla candidata sindaco Asmaa Oug, siamo sgomenti ed esprimiamo piena solidarietà al sindaco Mauro Usai. Aggiungiamo, infine, che le elezioni democratiche hanno decretato chi è il sindaco di Iglesias e quale maggioranza lo sostiene. È tempo che tutti accettino serenamente il risultato – conclude la segreteria di Sinistra Sarda – e che ci si metta a lavorare per la città, ognuno secondo le proprie competenze ed il proprio ruolo.»

«Esprimo la vicinanza mia e del gruppo che rappresento al giovane neo eletto sindaco di Iglesias Mauro Usai per lo sconcerto dovuto al grave gesto di intimidazione di cui è stato destinatario.» Lo scrive in una nota Pietro Cocco, capogruppo del Partito democratico in Consiglio regionale.

«Assistiamo con preoccupazione all’ennesimo attacco alle istituzioni, atti gravi, da condannare con fermezza, tanto più – conclude Pietro Cocco – perché colpiscono la sfera privata dell’individuo, con la consapevolezza che, nonostante tutto, il lavoro dei rappresentanti delle istituzioni nel territorio non potrà essere ostacolato.»

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Le donne impegnate negli enti locali si mobilitano per l’approvazione dalla legge sulla doppia preferenza di genere.

«Apprendiamo con grande sconcerto che l’iter per l’approvazione dell’introduzione della doppia preferenza di genere nella legge elettorale regionale ha subito un’ulteriore battuta d’arresto – si legge in una nota diffusa questa sera corredata da 46 firme – . Come donne e come amministratrici dei Comuni della Sardegna siamo consapevoli che questa non é la soluzione perfetta, ma crediamo anche che sia attualmente l’unica possibilità per ricostituire quella parità effettiva necessaria per la composizione dell’assemblea legislativa regionale.»

«Auspichiamo che i consiglieri possano ritrovare il giusto equilibrio e che si tenga conto delle istanze di cambiamento proposte in questi mesi anche dai comitati spontanei. Occorre, come in tutti casi in cui si amministra la “cosa pubblica” – concludono le donne amministratrici -, avere il coraggio di manifestare liberamente e palesemente il proprio pensiero e il proprio voto. No al voto segreto, Si alla doppia preferenza di genere.»

Paola Casula sindaca Guasila

Ilaria Portas vicesindaca Masainas

Debora Porrà sindaca Villamassargia

Sabrina Schirru vice sindaca Escolca

Elvira Usai sindaca San Giovanni Suergiu

Laura Cappelli sindaca Buggerru

Loredana La Barbera assessora Carbonia

Lucia Lobina assessora Masainas

Daniela Farci assessora Sant’Anna Arresi

Daniela Uccheddu assessora Tratalias

Orietta Mura assessora Portoscuso

Loredana Frau assessora Piscinas

Marianna Gambula consigliera Masainas

Vanessa Piria consigliera Masainas

Emanuela Pilloni consigliera Sant’Anna Arresi

Annita Tatti consigliera Arbus

Alice Pisano consigliera Masainas

Maddalena Garau assessora Sant’Anna Arresi

Anita Pili sindaca Siamaggiore

Paola Secci sindaca Sestu

Chirra Marcella sindaca Lei

Silvia Cadeddu sindaca Birori

Anna Paola Marongiu sindaca Decimomannu

Daniela Falconi sindaca Fonni

Ester Tatti sindaca Ruinas

Lucia Catte sindaca Romana

Mariassunta Pisano sindaca Nuraminis

Rita Pireddu sindaca Soleminis

Annalisa Motzo sindaca Bolotana

Francesca Piredda sindaca Tramatza

Carla Medau sindaca Pula

Silvia Soru consigliera Guasila

Lucia Cirroni sindaca Uri

Manuela Pintus sindaca Arborea

Romina Mura sindaca Sadali

Francesca Atzori sindaca Siliqua

Silvia Dessì Assessora Villamassargia

Noemi Fadda Consigliera Villamassargia

Silvia Vacca Consigliera Villamassargia

Marina Madeddu sindaca Villa San Pietro

Donatella Dessì Sindaca Armungia

Stefania Piras sindaca Oniferi

Anna Maria Dore Sindaca Uras

Eleonora Cera consigliera Carbonia

Silvia Pinna consigliera Carbonia

Daniela Marras consigliera Carbonia

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Il Partito democratico ha ritrovato l’unità lunedì scorso, ad Arborea, nella prima Assemblea regionale che ha proclamato il segretario regionale Giuseppe Luigi Cucca e i 160 delegati, eletti alle primarie del 30 aprile.

Nella sala Congressi dell’Horse Country, oltre agli eletti, era presente una folta delegazione di rappresentanti del partito nelle istituzioni locali e nazionali, ex dirigenti, esponenti del Consiglio e della Giunta regionale.

«Il Pd – ha detto il neo segretario – deve ritrovare lo spirito di coesione per essere più forte e competitivo nello scenario politico. E’ necessario aprire il partito, di renderlo più inclusivo, favorendo il dialogo nei territori e potenziando la presenza dei Circoli. Solo in questo modo possiamo recuperare la distanza con l’elettorato e contrastare le derive populiste.»

«Il Pd ha dimostrato di essere l’unico partito in grado di favorire una reale partecipazione alla vita democratica ma – ha aggiunto Giuseppe Luigi Cucca – deve ritrovare la sua vocazione popolare rivolgendosi innanzitutto ai giovani, a quella fascia di elettori che negli ultimi anni si sono allontanati e a chi è distante perché non ha fiducia nel PD e non crede nella politica.»

L’Assemblea all’unanimità ha eletto presidente Laura Pulga, ex sindaco di Quartucciu ed ex assessore del Bilancio e Personale della provincia di Cagliari, e vicepresidenti l’ex sindaco di Oristano Guido Tendas e l’ex consigliere regionale Dino Pusceddu.

Oggi sono stati ufficializzati i 70 componenti eletti nella nuova Direzione regionale: Claudio Atzori, Francesca Barracciu, Antonio Biancu, Gino Cadeddu, Verdiana Canu, Gianni Carbini, Orlando Carcangiu, Carlo Carta, Luciano Casula, Aldo Deiana, Caterina Deidda, Patrizia Desole, Paolo Fanni, Tonino Loi, Annamaria Manca, Luigi Mastino, Luca Mereu, Nicola Montaldo, Giovanni Moro, Michela Mura, Rosanna Mura, Chicco Porcu, Giovanni Maria Sciretti, Monica Spanedda, Mirko Vacca, Lino Zedda, Gavino Zirattu, Carlo Balloi, Alessandro Bianchi, Alma Cardi, Maddalena Corda, Salvatore Corona, Franco Corosu, Alessandro D’Avanzo, Monica Fois, Carla Fundoni, Alberta Grudina, Tatiana Isoni, Giovanni Ligios, Marina Madeddu, Pietro Morittu, Domenico Murgioni, Antonio Orgiana, Laura Picasso Pisano, Anita Pili, Roberto Pili, Cinzia Porceddu, Antonio Spano, Claudio Trogu, Stefania Atzei, Barbara Cadeddu, Giulio Calvisi, Davide Carta, Licia Cau, Nino Cogoni, Sabina Contu, Massimo Cossu, Giuseppina Demurtas, Marinella Grosso, Sandra Mancosu, Giusy Marrosu, Roberto Martani, Carla Medau, Francesco Melis, Stefano Piras, Fabrizio Rodin, Renato Soru, Giuseppe Tinnirello, Rossano Vacca, Andrea Viola.

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Gianfranco Ganau Q

Domani, alle 11.00, nell’aula del Consiglio regionale si insedierà il Consiglio delle autonomie locali. Una volta insediato, si procederà con l’elezione del nuovo presidente.

Ricordiamo che i 28 componenti del Consiglio sono stati eletti un mese e mezzo fa. Tra gli eletti ci sono anche i presidenti degli enti locali sovra comunali di rilievo costituzionale, qualora in carica; il sindaco di Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano e alternativamente i primi cittadini dei comuni di Carbonia o Iglesias , Sanluri o Villacidro, Lanusei o Tortolì; Olbia o Tempio (così come da modifiche intervenute con la legge n. 15 del 29 giugno 2016).

Sono entrati a fare parte dell’organismo istituito con la legge n. 1 del 17 gennaio 2005, per garantire la partecipazione degli enti locali ai processi decisionali regionali di loro diretto interesse, quattro sindaci eletti nel collegio unico regionale per i comuni con popolazione superiore ai 10mila abitanti: Stefano Delunas (Quartu), Giuseppe Morghen (Sorso), Tomaso Locci (Monserrato) e Pietro Paolo Piras (Terralba) e 24 sindaci eletti nei rispettivi collegi di appartenenza.

Nel collegio di Sassari gli eletti per i comuni al di sotto dei tremila abitanti sono: Gianfranco Satta (Tergu) e Sabrina Sassu (Cossoine) mentre per i comuni con popolazione compresa tra i 3.001 e 10mila abitanti l’eletto è Gianfranco Soletta (Thiesi).

Collegio Carbonia Iglesias: gli eletti per i comuni sotto i 3mila abitanti sono Laura Cappelli (Buggerru) e Mariano Cogotti (Piscinas) mentre per i comuni tra i 3.001 e 10mila abitanti l’eletto è Giorgio Alimonda (Portoscuso).

Collegio di Nuoro: gli eletti per i comuni sotto i 3mila abitanti Franco Saba (Ottana) e Gianluigi Littarru (Desulo) mentre per i comuni tra i 3.001 e 10mila abitanti l’eletta è Daniela Falconi (Fonni).

Collegio di Lanusei-Tortolì: gli eletti per i comuni sotto i 3mila abitanti sono Roberto Uda (Loceri) e Franco Tegas (Talana) mentre per i comuni tra i 3.001 e 10mila abitanti l’eletto è Salvatore Corrias (Baunei).

Collegio Sanluri-Villacidro: gli eletti per i comuni sotto i 3mila abitanti sono Francesco Cotza (Villasalto) e Fernando Cuccu (Villamar) mentre per i comuni tra i 3.001 e 10mila abitanti l’eletto è Roberto Montisci (Sardara).

Collegio di Oristano: gli eletti per i comuni sotto i 3mila abitanti sono Anita Pili (Siamaggiore) e Lino Zedda (Baradili) mentre per i comuni tra i 3.001 e 10mila abitanti l’eletta è Manuela Pintus (Arborea).

Collegio Olbia-Tempio: gli eletti per i Comuni sotto i 3mila abitanti Antonio Tirotto (Aglientu) e Antonio Satta (Padru) mentre per i comuni tra i 3.001 e 10mila abitanti l’eletto è Pietro Sircana (Oschiri).

Collegio di Cagliari: gli eletti per i Comuni sotto i 3mila abitanti sono Stefano Soro (San Nicolò Gerrei) e Alessandra Corongiu (Villa San Pietro) mentre per i comuni tra i 3.001 e 10mila abitanti l’eletto è Salvatore Mattana (Sarroch).

Il presidente uscente è l’ex sindaco di Carbonia Giuseppe Casti, dimessosi contestualmente all’elezione del nuovo Consiglio.

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Gianfranco Ganau Q

Sono stati eletti i 28 componenti del Consiglio delle autonomie locali (Cal). Il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, al termine delle operazioni di voto e di scrutinio, ha proclamato in Aula gli eletti in rappresentanza dei sindaci, tra i quali ci sono anche i presidenti degli enti locali sovra comunali di rilievo costituzionale, qualora in carica; il sindaco di Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano e alternativamente i primi cittadini dei comuni di Carbonia o Iglesias, Sanluri o Villacidro, Lanusei o Tortolì; Olbia o Tempio (così come da modifiche intervenute con la legge n. 15 del 29 giugno 2016).

Entrano a fare parte dell’organismo istituito con la legge n. 1 del 17 gennaio 2005, per garantire la partecipazione degli enti locali ai processi decisionali regionali di loro diretto interesse, quattro sindaci eletti nel collegio unico regionale per i comuni con popolazione superiore ai 10mila abitanti: Stefano Delunas (Quartu), Giuseppe Morghen (Sorso), Tomaso Locci (Monserrato) e Pietro Paolo Piras (Terralba) e 24 sindaci eletti nei rispettivi collegi di appartenenza.

Nel collegio di Sassari gli eletti per i comuni al di sotto dei tremila abitanti sono: Gianfranco Satta (Tergu) e Sabrina Sassu (Cossoine) mentre per i comuni con popolazione compresa tra i 3.001 e 10mila abitanti l’eletto è Gianfranco Soletta (Thiesi).

Collegio Carbonia Iglesias: gli eletti per i comuni sotto i 3mila abitanti sono Laura Cappelli (Buggerru) e Mariano Cogotti (Piscinas) mentre per i comuni tra i 3.001 e 10mila abitanti l’eletto è Giorgio Alimonda (Portoscuso).

Collegio di Nuoro: gli eletti per i comuni sotto i 3mila abitanti Franco Saba (Ottana) e Gianluigi Littarru (Desulo) mentre per i comuni tra i 3.001 e 10mila abitanti l’eletta è Daniela Falconi (Fonni).

Collegio di Lanusei-Tortolì: gli eletti per i comuni sotto i 3mila abitanti sono Roberto Uda (Loceri) e Franco Tegas (Talana) mentre per i comuni tra i 3.001 e 10mila abitanti l’eletto è Salvatore Corrias (Baunei).

Collegio Sanluri-Villacidro: gli eletti per i comuni sotto i 3mila abitanti sono Francesco Cotza (Villasalto) e Fernando Cuccu (Villamar) mentre per i comuni tra i 3.001 e 10mila abitanti l’eletto è Roberto Montisci (Sardara).

Collegio di Oristano: gli eletti per i comuni sotto i 3mila abitanti sono Anita Pili (Siamaggiore) e Lino Zedda (Baradili) mentre per i comuni tra i 3.001 e 10mila abitanti l’eletta è Manuela Pintus (Arborea).

Collegio Olbia-Tempio: gli eletti per i Comuni sotto i 3mila abitanti Antonio Tirotto (Aglientu) e Antonio Satta (Padru) mentre per i comuni tra i 3.001 e 10mila abitanti l’eletto è Pietro Sircana (Oschiri).

Collegio di Cagliari: gli eletti per i Comuni sotto i 3mila abitanti sono Stefano Soro (San Nicolò Gerrei) e Alessandra Corongiu (Villa San Pietro) mentre per i comuni tra i 3.001 e 10mila abitanti l’eletto è Salvatore Mattana (Sarroch).