21 November, 2024
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«Le priorità della Regione nella partita della riconversione industriale e della transizione energetica sono, e restano, lo sviluppo sociale e occupazionale.»

Lo ha detto l’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili, a margine del tavolo con i rappresentanti di Enel, e dei sindacati, che si è tenuto questa mattina nella sede dell’Assessorato dell’Industria, riguardante il futuro della Centrale Enel “Grazia Deledda” di Portovesme.

Transizione energetica, innovazione, territorio, ma anche riqualificazione, aggiornamento e formazione delle forza lavoro: questi i principali argomenti di discussione.

«In passatoha aggiunto l’assessore Anita Piliil Sulcis ha pagato costi elevati nella deindustrializzazione: questo non deve ripetersi. Si tratta di un territorio che versa in condizioni difficili: vogliamo salvaguardarlo, insieme ai presidi industriali e alle forze lavorative, mediante iniziative che portino sviluppo sul piano occupazionale e sul piano sociale in senso lato. Al tavolo odierno Enel ha garantito il mantenimento dei livelli occupazionali diretti e indiretti: in particolare modo l’incontro di oggi era destinato all’anello debole della catena, i lavoratori degli appalti: per loro, la società ha garantito un percorso di formazione adeguato.»

«Abbiamo affrontato positivamente e con spirito condiviso diverse tematiche correlate tra loro ha concluso l’assessore dell’Industria tra cui la più ampia riconversione energetica, essenziale nel cammino verso la transizione. Occorrono tavoli tecnici specifici, sulla politica energetica regionale e il Just Transition Fund, per dare risposte alle diverse vertenze che interessano i nostri territori.»
Nelle prossime settimane, il tavolo con Enel verrà aggiornato con le misure più specifiche per i lavoratori.

Si è svolto questa mattina a Vallermosa, nella Sala Teatro in Piazza Don Aldo Piga, il seminario regionale “Le Comunità Energetiche Rinnovabili: il ruolo degli Enti Locali”, organizzato dall’assessorato dell’Industria, l’Anci Sardegna ed il CAL Sardegna.

L’evento, che segue la firma del protocollo d’intesa mirato all’aggiornamento del Piano Energetico e Ambientale Regionale della Sardegna (PEARS), sottoscritto dall’assessorato dell’Industria insieme all’assessorato della Difesa dell’Ambiente, Anci, Cal e alle Università di Cagliari e Sassari lo scorso 20 dicembre, fa da apripista ad una serie di iniziative, dedicate ai temi della transizione energetica,  promosse dall’assessorato dell’Industria della Regione.

“Il seminario di oggi afferma l’assessore dell’Industria, Anita Pili inaugura una serie di incontri sul tema delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) che verrà seguito da altri incontri informativi, rivolti agli alunni delle scuole elementari e medie, dedicati a diffondere e promuovere la cultura della sostenibilità e dell’autonomia energetica. Le Comunità rappresentano un tassello fondamentale della transizione energetica, che è a sua volta un percorso da intraprendere in maniera sistemica per consentire alle nostre  comunità di coglierne tutte le opportunità”.

Le comunità energetiche rappresentano oggi uno strumento indispensabile per permettere ai comuni di dotarsi autonomamente di energia autoprodotta e metterla a disposizione del proprio territorio, delle attività produttive e dei cittadini. «La Regionericorda l’assessore dell’Industria ha già investito e metterà in campo nuove risorse per questo strumento che sta già dando notevoli risultati e che rappresenta un’opportunità importante anche in termini di sviluppo futuro.»

Al seminario, cui sono intervenuti il sindaco di Vallermosa Francesco Spiga, il presidente di Anci Emiliano Deiana, la presidente del Cal Paola Secci, insieme ai rappresentanti del Gestore dei Servizi Energetici-GSE SpA, sono stati affrontati tutti i temi relativi alla pianificazione e programmazione delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), dagli aspetti cogenti alla specificità delle comunità. È stata inoltre discussa la centralità degli enti locali per la nascita delle comunità energetiche e sono stati indagati i possibili strumenti di finanziamento e incentivi.

«Le Comunità Energetiche Rinnovabilispiega ancora l’assessore Anita Pili sono lo strumento che permette di produrre, consumare e condividere energia da fonte rinnovabile. A livello nazionale il recepimento della Direttiva europea 2018/2001 e l’introduzione di un sistema incentivante, oggetto di decreti attuativi, aprono la strada a un rapido sviluppo di queste configurazioni. La CER attua quindi un modello virtuoso di gestione dell’energia che, come abbiamo sempre sottolineato,  non può tuttavia prescindere da un processo di valorizzazione del territorio, attraverso il perseguimento di opportuni obiettivi condivisi dai partecipanti alla Comunità. In questo contesto i Comuni dotati di adeguata progettualità possono accedere ai fondi del PNRR e/o intercettare allo stesso tempo risorse dai fondi regionali.»

«Il processo di costituzione di una comunità energeticaconclude l’assessore dell’Industriarappresenta un’importante opportunità sotto differenti profili e per i soggetti che andranno a costruirla. Dall’altro lato si tratta di un processo complesso e articolato in cui le amministrazioni locali giocano un ruolo fondamentale, che si esplicita in azioni che afferiscono alla sfera tecnica, sociale ed economica. L’incontro di oggi è stato dedicato a fornire ai Comuni della Sardegna una visione sul tema delle CER e sul ruolo centrale che gli Enti locali ricoprono proprio nella costituzione e nella gestione delle stesse comunità.»

Unità d’intenti e impegno congiunto tra Regione, Azienda, parti sociali per il rilancio della Portovesme srl  e la definizione di un accordo bilaterale con il Governo per l’abbattimento dei costi energetici. E’ quanto emerso dall’incontro svoltosi, questa mattina, nella Sala Anfiteatro della Regione, convocato dal presidente della Regione Christian Solinas, con gli assessori coinvolti per competenza, Industria, Lavoro e Ambiente, Anita Pili, Ada Lai e Marco Porcu, le rappresentanze della Portovesme srl, dei sindacati e di Confindustria.

«La Regione Sardegna ha un interesse diretto a mantenere nel Sulcis Iglesiente la filiera della metallurgia non ferrosaha detto il presidente della Regione, Christian Solinase siamo disponibili a fare qualsiasi intervento di nostra competenza per il mantenimento del sito. Prendendo atto della decisione dell’azienda di riqualificare la produzione con un ambizioso progetto di riconversione degli impianti, ribadiamo il nostro impegno ad  accompagnare l’azienda e i suoi lavoratori nella fase di transizione. A tal fine è necessario valutare insieme all’azienda la soglia di costo energetico che consentirebbe all’azienda un percorso che preveda una soluzione di continuità fino al momento della riconversione e porti alla definizione di un accordo bilaterale con il Governo per l’abbattimento dei costi energetici. Sulla base di questa indicazione -avvierò immediatamente una trattativa con il Governo.»

«Le interlocuzioni con il ministero dell’Ambiente per definire l’iter autorizzativo proseguono – ha affermato l’assessore della Difesa dell’Ambiente, Marco Porcu -. Siamo convinti che la valutazione e autorizzazione ambientale spetti al Ministero, ma qualora sia di competenza regionale, l’assessorato dell’Ambiente farà tutto il possibile, nel perimetro delle regole, per facilitare la procedura.»

«Nessun lavoratore sarà lasciato soloha assicurato l’assessore del Lavoro, Ada Lai -. La Regione tutela i lavoratori e le loro famiglie, con uno sguardo allo sviluppo futuro del territorio. L’Assessorato del Lavoro metterà in campo tutti gli strumenti necessari per supportare le maestranze nella fase di riconversione industriale.»

«La vertenza ha due dimensioni, quella politica e quella relativa alle decisioni aziendaliha sottolineato l’assessore dell’Industria, Anita Pili -. Da parte della Regione c’è stata la disponibilità a proseguire le interlocuzioni con i Ministri competenti in materia, ora chiediamo maggiore chiarezza all’azienda sulle prospettive di crescita previste nel business plan. Vogliamo capire quanti lavoratori rimarranno in azienda e quali attività saranno portate avanti. Intanto, manteniamo la massima allerta sullo sviluppo delle trattative con il Governo e le aziende interessate affinché la tutela dei lavoratori abbia la massima priorità.»

In serata, alle 19.00, il presidente della Regione, Christian Solinas, vedrà i vertici aziendali per concordare una proposta tecnica da presentare ai Ministeri competenti nei prossimi giorni.

«Ieri, con nota della Presidenza, è stato confermato l’incontro convocato dal Presidente della Giunta Regionale Cristian Solinas come definito nel verbale dello scorso 21 dicembre con l’assessore dell’Industria Anita Pili.»
Lo scrivono, in una nota, le segreterie territoriali Filctem CGIL, Femca CISL, Uiltec UIL.
«Il rispetto degli impegni assunti rappresenta un buon viatico, tuttavia occorre essere altrettanto consapevoli che l’azienda, al momento, prosegue il suo percorso annunciando che nei prossimi giorni depositerà la procedura per la Cassa Integrazione con decorrenza 1 febbraio e riguarderà la quasi totalità delle lavoratrici e dei lavoratori – aggiungono le segreterie sindacali -. Questo è quanto emerso mercoledì 3 gennaio durante l’incontro settimanale che, come organizzazioni sindacali, teniamo con l’azienda; così come l’azienda ha confermato la volontà di modificare tali procedure e riprendere le attività ordinarie e garantire la normale transizione verso le nuove produzioni al litio di fronte ad un prezzo calmierato.»
«Al momento non è emersa nessuna novità sul fronte politico nazionale nonostante la sua rilevanza; la finanziaria non ha tenuto conto di nessun emendamento che potesse riguardare le isole sul tema energivoro ed il tema insularità; così pure i buoni propositi emersi nella riunione svoltasi a Portovesme dell’intergruppo sardo si sono sciolti come neve al sole. La vertenza Portovesme è quello che per il Paese è la vertenza Ilva, oggetto di appositi emendamenti in finanziaria, o Priolo; chiediamo lo stesso livello di attenzione concludono Filctem CGIL, Femca CISL, Uiltec UIL –. Nonostante l’impegno e le promesse ancora non ci sono soluzioni per il futuro della Portovesme srl, o meglio soluzioni alle problematiche relative alla questione energetica e il 31 gennaio si avvicina sempre più. Al termine dell’incontro come OO.SS. e Rsu valuteremo come proseguire la vertenza con ulteriori iniziative fuori Sardegna.»

«La Regione conferma il suo impegno al fianco dei lavoratori e ha deciso di convocare una riunione con l’azienda per ottenere risposte adeguate sulle scelte future e richiamarla al rispetto degli impegni assunti.»

Lo ha detto l’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili, al termine dell’incontro sulla ‘vertenza Portovesme srl’ coi rappresentanti dei sindacati, annunciando la convocazione di un tavolo di confronto per lunedì 9 gennaio. L’assessore dell’Industria, a breve, invierà una nota anche ai ministri delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, per chiedere l’attivazione del tavolo nazionale di crisi con la partecipazione di Regione, Ministeri, azienda e parti sindacali.

«Rispetto ai precedenti incontri, il quadro nazionale è certamente modificatoha aggiunto l’assessore Anita Pili -. Perciò, è necessario conoscere le intenzioni dell’azienda, fermo restando le nostre richieste di mantenimento dei presidi industriali e di salvaguardia dei livelli occupazionali.»

Prima dell’incontro su Portovesme, l’assessore Anita Pili, insieme all’assessore della Difesa dell’ambiente, Marco Porcu, ha partecipato (in videoconferenza) alla riunione della Commissione Sviluppo economico della Conferenza Stato-Regioni, durante la quale è intervenuto il ministro Adolfo Urso: «Abbiamo affrontato alcuni temi di estrema importanza anche per la nostra Isola, come la definizione di una strategia di politica industriale coerente con le previsioni comunitarie e di una politica energetica comune mediante la previsione di misure urgenti e a lungo termine», hanno evidenziato i due assessori della Giunta Solinas.

Ieri i segretari territoriali di Filctem Cgil Emanuele Madeddu, Femca Cisl Vincenzo Lai e Uiltec Uil Pierluigi Loi, hanno denunciato il silenzio assordante di Regione e Governo sulla vertenza della Portovesme srl, annunciando una nuova mobilitazione, oggi è arrivata la replica dell’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili.

«Nessun silenzio e nessuna trascuratezza da parte della Regione, ma la conferma di un impegno costante per assicurare la salvaguardia dei posti di lavoro e, nell’immediato, degli ammortizzatori sociali, e una serie di appuntamenti con il Governo già in agenda per la prossima settimana», ha detto Anita Pili, che il prossimo 15 dicembre incontrerà a Roma i ministri delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, per confrontarsi sulle tematiche energetiche e le vertenze industriali della Sardegna, ed in particolare quella di Portovesme srl.

Ai sindacati, giustamente preoccupati per il futuro della Portovesme Srl e dei 1.300 lavoratori che ancora non hanno certezze sul futuro dello stabilimento, l’assessora Anita Pili chiarisce che «l’impegno della Regione non è certo venuto meno. Continuiamo ad essere al fianco degli operai e delle loro famiglie, assicura. Porterò ai tavoli la richiesta di un intervento urgente, da parte del governo, per assicurare la salvaguardia dei posti di lavoro ma anche per ottenere certezze per un polo di importanza strategica per l’economia del Sulcis e dell’intera Sardegna».

Sette consiglieri regionali, Fabio Usai, Francesco Paolo Mula, Stefano Schirru, Gianfranco Mariano Lancioni, Alfonso Marras, Domenico Gallus, Piero Maieli, hanno presentato un’interrogazione con richiesta di risposta scritta, all’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili, sull’adeguamento degli statuti dei consorzi industriali provinciali sardi e sulla conferibilità e compatibilità, negli stessi, degli incarichi nei C.D.A. 

Onde evitare un utilizzo scorretto di risorse pubbliche tale da poter configurare danno erariale; rilevato che ancora oggi gli enti non hanno ottemperato a quanto urgentemente richiesto dall’Amministrazione regionale, poiché previsto dalla vigente legge, per cui sussisterebbero le condizioni per un eventuale commissariamento degli stessi; i sette consiglieri regionali chiedono di interrogare l’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili, affinché illustri le iniziative amministrative adottate (e ancora da adottare) dal suo Assessorato, allo scopo di ripristinare le condizioni di legittimità e operatività, con l’adeguamento degli statuti ed il rispetto della normativa vigente in merito alla conferibilità e compatibilità degli incarichi di componente nei C.D.A., nei consorzi industriali provinciali della Sardegna.

Si è svolta questa mattina la Cabina di regia sulla risorsa idrica alla presenza dell’assessore Aldo Salaris, dell’assessore dell’Industria Anita Pili (in collegamento) e di tutti i soggetti che a vario titolo si occupano dello stato della risorsa idrica in Sardegna.

Al centro dell’incontro la necessità più volte richiamata dall’Assessore di attivare tutte quelle leve capaci di operare una gestione ottimale della risorsa idrica. Sebbene il sistema idrico multisettoriale regionale registri un ulteriore calo del volume utile invasato, passato dai 1.133,183 milioni di  metri cubi di acqua invasata a 982,215 Mmc (-150.968), grazie all’attivazione di una serie di misure tecniche da parte di tutti i soggetti coinvolti non sono state rafforzate le misure restrittive sull’uso irriguo e nessuna restrizione è prevista per quanto riguarda l’uso potabile, quindi l’acqua che arriva nelle case. Massima attenzione è rivolta anche alla situazione attuale che grazie alle precipitazioni delle ultime ore sta migliorando la capienza d’acqua in alcuni invasi (gli invasi che alimentano la Nurra hanno per esempio registrato 4 milioni di metri cubi d’acqua in una sola notte).

«Grazie all’importante lavoro fin qui svolto stiamo gestendo in maniera responsabile e ottimale la risorsa idrica ha spiegato l’assessore Aldo Salaris -. Abbiamo preso atto dell’efficientamento di alcune infrastrutture portato avanti da Enas e Abbanoa ognuno per le proprie competenze e della oculata politica di utilizzo della risorsa da parte dei Consorzi di bonifica. Stiamo cercando di lavorare su tutte le leve che ci permettono di razionalizzare la risorsa per accumulare quanta più acqua possibile e per gestirla correttamente, portando a sistema tutti quegli accorgimenti capaci di garantire risultati soprattutto sul settore irriguo, quindi per l’acqua impiegata in agricoltura. Chiedo a tutti di proseguire in questo lavoro virtuoso, lavoriamo già oggi per avere più acqua domani.»

Nel corso della Cabina di regia finalizzata a monitorare lo stato della risorsa negli invasi hanno partecipato, oltre All’Autorità del distretto idrografico (Adis), i Consorzi di bonifica del Nord Sardegna, della Nurra e della Sardegna centrale, l’Ente acque della Sardegna (Enas), il gestore del servizio idrico integrato (Abbanoa), l’Ente d’ambito della Sardegna (Egas) ed i rappresentanti tecnici degli assessorati maggiormente coinvolti (Agricoltura, Ambiente e Industria).

Per quanto riguarda il sistema Nord-Occidentale (invasi Alto temo – Cuga – Surigheddu – Bidighinzu), fino al 31 dicembre non si prevedono restrizioni al comparto irriguo con la garanzia da parte del Consorzio di Bonifica della Nurra di continuare ad assicurare il massimo risparmio di risorsa dal sistema regionale attraverso l’attivazione di risorse locali dai pozzi che, insieme al già attivato pozzo di Sella & Mosca consentono di sgravare l’erogazione dal Cuga di circa 200-220 litri al secondo.

Per quanto riguarda l’invaso di Monte Lerno, sempre fino al 31 dicembre non si prevedono restrizioni al comparto irriguo. Sull’invaso di Maccheronis, sempre fino alla fine dell’anno, sono confermate le restrizioni al comparto irriguo che prevedono la chiusura dell’irrigazione.

Per quanto riguarda invece l’invaso di Pedra ‘e Othoni (Cedrino) nel corso della Cabina di regia si è deciso di arrivare a fine dicembre senza restrizioni al comparto irriguo.

«Esclusa la situazione del Maccheronis, si possono quindi garantire le quote assegnate per il 2022 senza modifiche peggiorative della situazione attuale, mantenendo però per tutti i soggetti le prescrizioni relative a una gestione ottimale della risorsa», ha concluso l’assessore Aldo Salaris.

Alla Cabina di regia che verrà riaggiornata tra una ventina di giorni, seguirà, nel pomeriggio, il Comitato istituzionale dell’Autorità di bacino chiamato ad approvare le soluzioni proposte dai soggetti riuniti nel corso della mattinata e a predisporre la relativa delibera.

 

«A breve sarà convocato un incontro al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, per confrontarci sulle priorità in materia energetica della Sardegna. La viceministra Vannia Gava, mi ha garantito e confermato quanto già preannunciato dal ministro Picchetto Fratin.»

Lo ha annunciato l’assessore regionale dell’Industria, con delega all’energia, Anita Pili, intervenendo in videoconferenza, all’incontro dibattito “Per non fermare l’industria del Sulcis”, svoltosi a Portovesme due giorni fa.

«Il Polo industriale di Portovesme ha un’importanza strategica a livello nazionaleha ribadito Anita Pili -. Per questo è necessario un lavoro congiunto tra tutte le istituzioni coinvolte per tutelare le esigenze dei territori. Con il nuovo Governo affronteremo tutti  gli aspetti legati alla competitività delle aziende sarde, che subiscono il gap infrastrutturale ed insulare. Il sostegno della Regione non è mai mancato, l’azienda garantisca l’occupazione e il mantenimento del presidio industriale, evitando la fermata della linea produttiva di San Gavino.»

Lunedì 14 novembre, alle 10,00, presso lo stabilimento della Portovesme srl, si terrà un confronto tra parlamentari sardi, consiglieri ed esponenti della Giunta regionale, rappresentanti delle imprese e del sindacato, sul tema: “Per non spegnere l’industria del Sulcis”, sulle misure urgenti ed i provvedimenti da varare per assicurare il mantenimento e la ripresa delle attività produttive della Portovesme srl e del relativo indotto.

Apriranno i lavori, alle 10.00, i saluti del presidente del Consiglio regionale Michele Pais, e del presidente di Confindustria Sardegna Meridionale Antonello Argiolas. Alle 10.20 interverrà l’ingegner Davide Garofalo, amministratore delegato della Portovesme srl. Seguiranno gli interventi di rappresentanti sindacali, di parlamentari e consiglieri regionali. Chiuderà i lavori, alle 12.45, l’intervento dell’assessore regionale dell’Industria Anita Pili.

L’incontro dibattito è stato organizzato dalla Confindustria Sardegna Meridionale – Cagliari, Carbonia-Iglesias e Medio Campidano.