22 December, 2024
HomePosts Tagged "Anna Cau"

Suor Silvia Carboni, responsabile della comunità alloggio per minori Casa Emmaus che attualmente accoglie 6 minori con diagnosi psichiatrica inserite su richiesta dell’UONPIA territoriale di riferimento, ha inviato una nota al dott. Massimo Temussi Commissario Straordinario dell’ATS, al dott. Giorgio Carboni Direttore Sanitario, al dott. Paolo Tecleme responsabile della Programmazione sanitaria e strategica ATS Sardegna, alla dott.ssa Anna Cau della Procura Minori presso il Tribunale per i Minorenni di Cagliari e al dott. Guido Pala, Presidente Tribunale per i Minorenni di Cagliari Ufficio Garante per l’Infanzia, nella quale comunica che se entro 48 ore l’ATS non provvederà alla vaccinazione immediata degli operatori non ancora vaccinati, nonché all’immediata vaccinazione di tutti i minori accolti in tutte le comunità per minori della Sardegna, tali minori verranno dimessi, con conseguente intasamento della Clinica di Neuropsichiatria infantile.

«Questa decisione, seppur dolorosa, arriva dopo mesi in cui con diverse note l’ente scrivente congiuntamente ad altri enti, ha chiesto ripetutamente di inserire le comunità per minori nel piano vaccinazione. Solo 2 settimane fa abbiamo appreso che minori e personale di molte delle comunità per minori sono stati vaccinati e solo alcune comunità minori risultano escluse dal piano vaccinale. Al momento non è dato sapere in base a quale criterio “molte comunità” sono state incluse nel piano vaccinale, e altre, soprattutto nel sud Sardegna, sono state escluse da tale piano, né comprese in nessuna programmazione. Venerdì 6 giugno l’ente scrivente ha prenotato le minori accolte tramite piattaforma: ebbene, sono stati dati 14 appuntamenti tutti in orari diversi: ciò significa che per 14 volte un operatore dovrà accompagnare le minori a fare il vaccino, pur avendo evidenziato che si trattava di minori di una comunità alloggio. Ci sembra inaccettabile il “trattamento” riservato alle comunità per minori, agli operatori e ai loro assistiti. Considerando che nella maggior parte delle Regioni d’Italia gli operatori delle comunità per minori sono stati vaccinati contemporaneamente agli operatori delle RSA e considerando che in diverse regioni d’Italia sono state riservate delle corsie ad hoc per la vaccinazione dei minori delle comunità, ci si chiede come mai la Regione Sardegna non abbia riconosciuto agli operatori e ai minori accolti in comunità la loro peculiarità. Eppure durante il lock down le comunità per minori non solo hanno proseguito nell’erogazione del loro servizio, seppur in condizioni ad alto rischio, non solo non sono andate in smart working, ma i minori delle comunità sono stati ulteriormente danneggiati perché fino al 31 maggio 2020 il TM di Cagliari (come i Tm di tutta Italia) ha “chiuso” le comunità: vietando di fatto ai minori la visita in famiglia dal 10 marzo al 31 maggio 2020 (quando il resto d‘Italia il 4 maggio poteva muoversi liberamente almeno dentro il proprio territorio). Ci preme sottolineare in questa sede che i minori delle comunità sono stati privati della loro libertà e di tutta la socializzazione in misura maggiore rispetto ai loro coetanei. Una positività in comunità significa quarantena per i minori e per tutti i dipendenti: un dramma. Nel nostro caso, con i due centri, ha significato per ben due volte da ottobre ad oggi, 60 persone in quarantena. Rischio focolaio? Altissimo. Ma nonostante in più sedi e in più occasioni sia stata evidenziata a chi di dovere la peculiarità della condizione delle comunità per minori, i vari organi istituzionali non hanno saputo dare una risposta efficace a tale problema. E in questo momento ci troviamo ad assistere impotenti al “grido di dolore” della Responsabile della Comunità per minori di Aritzo che ha indetto lo sciopero della fame per sollevare l’attenzione delle Istituzioni e degli organi di stampa su tale realtà. Si tratta pertanto di una tipologia di servizio ad alto rischio di contagio considerata anche che la “prossimità relazionale” è parte integrante del progetto educativo.»

«Se entro 48 ore l’ATS non comunicherà tempi e modalità (urgenti) per l’inoculazione del vaccino a minori e operatori di tutte le comunità per minori della Sardegna, si procederà alla dimissione delle minori attualmente in carico 2. Non verrà accolto nessun minore, se non precedentemente vaccinato (prima era previsto il tampone, ora pretendiamo il vaccino prima dell’ingresso in struttura) Per gli stessi motivi la scrivente, responsabile anche del centro semiresidenziale BorgoTreMani, comunica che da domani 8 giugno il BorgoTreMani, che attualmente accoglie 20 minori, di cui 10 con diagnosi psichiatrica, interromperà le attività in presenza e i minori verranno seguiti in DAD, onde evitare il rischio focolaio (questo vuol dire che i ragazzi dovranno stare a casa con conseguente disagio per i minori stessi e per i loro familiari). Ciò, fino a quando tutti i minori e gli operatori di tutte le comunità per minori della Sardegna non verranno vaccinati.»

Nella giornata odierna il Procuratore Capo presso la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Cagliari, dott.ssa Anna Cau, è stata invitata presso la sede della Scuola allievi carabinieri di Iglesias per tenere un’interessantissima conferenza in materia di “Devianza minorile” agli allievi del 1° ciclo semestrale del 140° Corso formativo per carabinieri effettivi, intitolato quest’anno alla memoria del Car. M.O.V.M. Alberto La Rocca.
La conferenza illustrata dalla dott.ssa Anna Cau, in questo periodo particolare caratterizzato dai problemi legati alla pandemia, è la prima che si organizza presso la Scuola allievi
carabinieri di Iglesias e fa parte di un più ampio programma di incontri, dibattiti, conferenze tenute da magistrati, avvocati, professionisti del Diritto, personalità del mondo giuridico e istituzionale su diversi temi di rilevanza professionale per gli allievi.
Il comandante della Scuola allievi carabinieri, colonnello Andrea Desideri, non appena le condizioni legate alla pandemia lo hanno reso possibile, ha voluto fortemente organizzare questi incontri allo scopo di integrare la preparazione degli allievi invitando ed ospitando presso la Scuola le personalità del mondo giudiziario che hanno accettato con entusiasmo di aiutare e completare la preparazione dei giovani carabinieri del domani.
In questo specifico incontro gli allievi della Scuola carabinieri di Iglesias hanno avuto l’opportunità di interloquire su aspetti che riguardano l’universo dei minori, con un focus specifico sul processo minorile, sulla devianza dei soggetti minorenni e sui reati connessi a determinate categorie “vulnerabili” quali appunto i minori.
La dott.ssa Anna Cau si è soffermata particolarmente su aspetti che riguardano la specificità nel sistema giurisdizionale italiano delle Procure per i minorenni che hanno, appunto, una
competenza specifica sui reati commessi dai minori degli anni 18. Questi ultimi sono considerati dalla società come soggetti particolarmente vulnerabili e che, quindi, devono
essere tutelati dallo Stato. Lo Stato, ma ancor di più la famiglia, hanno un obbligo specifico nell’aiutare i minori e, soprattutto la famiglia, nell’educarli ai principi di libertà, rispetto della
legge e del prossimo.
Al termine dell’incontro il Comandante della Scuola allievi carabinieri di Iglesias, colonnello Andrea Desideri, ha ringraziato la dott.ssa Anna Cau per la disponibilità e la vicinanza all’Arma.

[bing_translator]

Alla MEM di Cagliari, venerdì 24 gennaio, dalle 14.00 alle 17.00, si terrà il corso dal titolo “Raccontare il crimine minorile: tra tutela della persona e responsabilizzazione”. La criminalità minorile desta spesso preoccupazioni maggiori rispetto a quella degli adulti: un crimine efferato di soggetto minore inquieta e suscita spesso reazioni fortemente repressive che mettono in discussione la necessità di un sistema di responsabilità differenziato fra minori e adulti. Vi sono in realtà ragioni forti che oggi ci portano ad affermarne la persistente ragionevolezza, unitamente all’esigenza di prestare cura ed attenzione al modo in cui, in sede giornalistica, si racconta della vicenda e dei minori coinvolti. L’evento sarà condotto da Federico Bacco, cagliaritano, dottore di ricerca in Diritto penale e Criminologia nell’Università degli Studi di Milano-Bicocca e autore della monografia “Tra sentimenti ed eguale rispetto. Problemi di legittimazione della tutela penale” (Giappichelli, 2018). Intervengono: prof. Adolfo Ceretti (ordinario di Criminologia – Università degli Studi di Milano-Bicocca), prof.ssa Cristina Cabras (associato di Psicologia giuridica, criminologa clinica – Università degli Studi di Cagliari), dott.ssa Anna Cau (procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Cagliari), avv. Stefania Bandinelli (avvocato del Foro di Cagliari), prof.ssa Grazia Maria De Matteis (garante regionale della Sardegna per l’infanzia e l’adolescenza), dott. Francesco Birocchi (presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Sardegna), PhD. Federico Bacco.

Ai giornalisti che parteciperanno all’evento verranno assegnati 5 crediti formativi deontologici.

[bing_translator]

Un confronto in occasione del Mese dei diritti umani e nel giorno del 71esimo anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani dell’Onu: ASARP presenta la Conferenza Nazionale “Il diritto di avere diritti”, che si terrà il 10 dicembre presso l’Aula Magna della Corte d’Appello di Cagliari, dalle 9.00 alle 19.00.

«Questi nostri anni, sono caratterizzati da pesanti e inaccettabili disuguaglianze sociali e territoriali – spiega Gisella Trincas, presidente nazionale dell’UNASAM – che determinano, in una sempre maggiore fascia di persone, la violazione dei più essenziali diritti umani.»

Quattro momenti di dibattito, quattro occasioni di incontro per mettere a fuoco le criticità esistenti e indicare nuove strade da percorrere per il benessere di una collettività solidale. Giovanna Del Giudice presidente Conferenza Basaglia, portavoce Campagna Nazionale “E tu slegalo subito”, coordinerà la prima sessione dal tema “Salute mentale, dipendenze e autodeterminazione, Antonello Murgia, medico e portavoce del Mese dei Diritti Umani, invece coordinerà la seconda sessione dal tema “Stato Sociale, Uguaglianza, Democrazia e Partecipazione”. Nella terza sessione relatori e relatrici si confronteranno sulla questione delle “Persone private della libertà e percorsi alternativi alla detenzione”, coordinati da Stefano Cecconi portavoce nazionale dell’Osservatorio Nazionale OPG/REMS. L’ultima sessione, coordinata da Roberto Loddo ASARP, verterà su “Migrazioni, cittadinanza, questione minorile”.

Saranno presenti in veste di relatori: Mauro Carta, Vito D’Anza, Alessandro Coni, Gilberto Ganassi, Maria Mura, Giangiacomo Pisotti, Nerina Dirindin, Marco Espa, Don Marco Lai, Lilli Pruna, Caterina Cocco, Gavino Carta, Maria Francesca Ticca, Cristina Ornano, Dario Sarigu, Angela Lai, Lucia Mastino, Riccardo Curreli, Ettore Cannavera, Antonella Calcaterra, Ilham Mounssif, Antonello D’Elia, Silvana Tilocca, Valentina Brinis, Giorgio Altieri, Anna Cau. L’apertura dei lavori sarà presieduta da Gisella Trincas presidente nazionale dell’UNASAM e da Maria Grazia Giannichedda presidente della Fondazione Franca e Franco Basaglia. Sono stati invitati per i saluti istituzionali Gemma Cucca presidente della Corte d’Appello di Cagliari, Mauro Grandesso Silvestri presidente del Tribunale di Cagliari, Maria Alessandra Pelegatti procuratore Capo della Repubblica di Cagliari, Mario Nieddu assessore regionale della Sanità Regione Sardegna, Paolo Truzzu sindaco di Cagliari e Aldo Luchi presidente dell’Ordine degli Avvocati di Cagliari.

Parteciperanno studentesse, studenti e insegnanti dell’Istituto Professionale Sandro Pertini di Cagliari. Saranno riconosciuti i crediti formativi dall’Ordine degli Avvocati di Cagliari e sarà rilasciato attestato di partecipazione.

 

[bing_translator]

“Stop Bullying Around” è il titolo dello spettacolo organizzato dalla Compagnia dei Ragazzini di Cagliari, diretta da Monica Zuncheddu, in collaborazione con Fondazione di Sardegna, Corecom Sardegna e con il patrocinio del Rettore dell’Università degli Studi di Cagliari, che si terrà il 17 aprile, alle 10.00, al Teatro Massimo di Cagliari. L’evento, ideato per sensibilizzare gli studenti contro i fenomeni di bullismo e cyberbullismo vedrà in scena circa venticinque giovanissimi attori (tra i 12 e i 17 anni) confrontarsi con i coetanei in platea. Al termine dello spettacolo seguiranno gli interventi di Anna Cau (Procuratore della Repubblica Tribunale dei Minorenni di Cagliari), Grazia Maria De Matteis (Garante Regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza), Francesco Greco (Dirigente Polizia Postale e delle Comunicazioni della Sardegna), coordinati da Mario Cabasino (Presidente Corecom – Comitato Media e Minori del Mise). L’evento, ideato appositamente per le scuole, è gratuito.

[bing_translator]

Grande successo di partecipazione alla prima edizione del Premio Gianni Massa dedicato al rapporto tra media e parità di genere, promosso da Corecom presieduto da Mario Cabasino e Giulia giornaliste Sardegna, guidata da Susi Ronchi. Centosedici le proposte dei lavori pervenute al Corecom per le tre sezioni in concorso Università, Scuola e Giornalismo. La cerimonia ufficiale di premiazione si terrà venerdì 8 marzo a partire, dalle ore 18.00, all’Auditorium del Conservatorio di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina”, in piazza Ennio Porrino 1, a Cagliari. L’ingresso è libero e gratuito fino a esaurimento posti. Una serata speciale ricca di interventi, momenti musicali e spassose gags, in cui saranno presenti esponenti del mondo dell’università, della scuola, del giornalismo, della magistratura e della politica, oltre alle irriverenti Tanya e Mara (Lucido Sottile: Tiziana Troja e Michela Sale Musio). Ai vincitori saranno assegnati premi in denaro. In particolare gli elaborati delle scuole sono il risultato della partecipazione allo spettacolo “La conosci Giulia?”, promosso da Corecom e dall’associazione Giulia Giornaliste Sardegna, e ai diversi seminari tenuti in alcuni Istituti superiori dalle “Giulie” che hanno posto l’attenzione sul difficile rapporto tra media, linguaggio e discriminazioni di genere.

Conducono la serata di premiazione Incoronata Boccia, giornalista RAI e Valeria Aresti, avvocata. Introducono il programma di iniziative sulla parità di genere Mario Cabasino e Susi Ronchi. Tra gli ospiti: Antonio Martusciello, Commissario AGCOM, interverrà sulle politiche per la parità di genere; Filippo Lucci, presidente Coordinamento nazionale del Corecom; Federica Zanella, deputata Forza Italia già presidente Corecom Lombardia e Romina Mura, deputata PD, saranno protagoniste di un confronto sulla parità di genere; Anna Cau, procuratrice della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Cagliari; Romilda Tafuri, prefetta di Cagliari, e Cristina Deidda, direttrice regionale INPS, porteranno il loro contributo sulle conquiste femminili nell’ambito delle carriere tradizionalmente maschili. A ricordare le figure di Gianni Massa e di Piera Mossa cui è dedicato il premio interverranno rispettivamente il figlio Dandy Massa ed il giornalista RAI Mario Mossa. Tra gli altri partecipanti il prorettore dell’Università di Cagliari Francesco Mola ed il prof. Giuseppe Antonio Tidore, Università di Sassari; Antonello Cabras, presidente Fondazione di Sardegna; Alessandra Zedda, decana delle consigliere regionali (FI); Francesco Birocchi, presidente Ordine dei Giornalisti Sardegna e la vice-presidente Assostampa Simonetta Selloni; la direttrice generale del gruppo L’Unione Sarda, Lia Serreli; il presidente di Videolina Carlo Ignazio Fantola; il capo della politica de L’Unione Sarda Giulio Zasso; la capocronista di Sassari Daniela Scano, coordinatrice del progetto La Nuov@Scuola; Anna Piras, direttrice TGR Rai Sardegna; Roberta Celot, responsabile Ansa Sardegna; Roberta Secci, Agi; la giornalista Maria Paola Masala; la garante regionale per l’infanzia Grazia Maria De Matteis; Gabriella Murgia, presidente Commissione regionale Pari Opportunità.

La serata si arricchisce anche con alcuni contributi di spettacolo con Ambra Pintore, tra le protagoniste della pièce teatrale “La conosci Giulia?”, che porterà il suo brano “Be enough”, e con il trio femminile della classe di musica d’insieme fiati sotto la guida del prof. Luigi Muscio del Conservatorio Pierluigi da Palestrina, costituito da Selene Gaviano al flauto, Giulia Marongiu al clarinetto e Consuelo Anedda al fagotto. Le tre musiciste eseguiranno Minuetto e Trio e Rondò finale dal Divertimento n. 3 di W.A. Mozart.

Chiuderà la serata il duo cult delle Lucido Sottile, anche loro protagoniste dello spettacolo “La conosci Giulia?” che ha visto il sold out in tutte e tre le date in Sardegna, di cui hanno curato anche la regia (Tiziana Troja) e la produzione. In chiusura della cerimonia di premiazione porteranno tante risate con i loro esilaranti personaggi, Tanya e Mara, tra colorito slang e irresistibile ironia, sempre sul tema delle discriminazioni di genere.

L’iniziativa del Premio Gianni Massa rientra nel programma di attività del Corecom (Comitato regionale per le comunicazioni della Regione Autonoma della Sardegna) per promuovere, insieme a Giulia giornaliste Sardegna (l’associazione coordinata da Susi Ronchi che raccoglie n. 50 giornaliste dell’isola appartenenti alle diverse realtà editoriali, free lance, uffici stampa, media online), la parità di genere e contrastare la cultura delle diseguaglianze che sempre più spesso si traduce in forme di violenza.

[bing_translator]

I Figli d’Arte Medas presentano l’XI edizione de “Il Festival della Storia”, in programma a Iglesias, dal 22 al 24 luglio. Un evento straordinario che per tre giorni trasformerà la centralissima Piazza Municipio in un centro di cultura e storia internazionale, con l’intervento di ospiti illustri di levatura internazionale. Coraggiosi protagonisti della storia del loro Paese, del loro lavoro e della missione nei luoghi dove hanno operato e sofferto.

“Migrazioni e Mediterraneo” è il titolo scelto dai direttori del festival: Giampaolo Manca per la parte scientifica, Gianluca Medas per la parte artistica e Annalisa Zedde per quella organizzativa. Presidente onorario del festival sarà Gianni Andrea Deligia, già funzionario dell’ONU, nominato nel 1984 dal presidente Sandro Pertini Cavaliere all’Ordine del Merito della Repubblica Italiana “per meriti acquisiti nella protezione dei cittadini italiani e dei loro beni nella guerra civile in Ciad dal 1979 al 1982″. Nel 2001 gli è stato consegnato il Nobel della Pace come Membro del Dipartimento del Mantenimento della Pace dell’ONU.

Il Mediterraneo, un mare di storie, di partenze e di arrivi. Un mare di fughe, di migrazioni, di battaglie e di tragedie. Ma anche di proficui scambi commerciali. Su questo mare Zeus, come in una profezia ha incontrato Europa, suggellando quella che è la vocazione di questo spazio liquido: l’incontro fra alterità, popoli, lingue, costumi, generando un sincretismo che porta cultura. Con uno sguardo al passato e uno al futuro, il Festival della Storia cercherà di aprire una finestra sulla coscienza umana, senza preconcetti né pregiudizi, cercando di capire se questo mare viene percepito come un confine che rende straniere le persone o una strada che porta verso la speranza e l’accoglienza. E poi la Primavera araba, con il racconto della rivoluzione dei Gelsomini, e la faticosa conquista della libertà, il coraggio di rimanere, denunciare e lottare contro le torture agli oppositori del regime tunisino raccontate da una straordinaria donna, l’avv. Radhia Nasraoui.

Il delegato dalla Commissione europea per le Migrazioni Marc Arno racconterà, invece, cosa fa l’Europa per aiutare l’Italia nella gestione dei flussi migratori e cosa si prospetta in futuro. E poi il destino dei minori stranieri non accompagnati giunti in Italia senza genitori o di quelli che li hanno persi durante le traversate con i barconi. Ma il Festival sarà anche una particolare occasione per ricordare, attraverso le narrazioni di Gianluca Medas sul tema della solidarietà, un dramma che toccò profondamente la Sardegna durante il secondo conflitto mondiale. I devastanti bombardamenti su Cagliari da parte delle forze aeree anglo-americane del 1943, con l’80 percento degli edifici rasi al suolo, nei quali perirono oltre 2.000 persone, e migliaia furono gli sfollati che abbandonarono la città.

Il Festival della Storia attraverso le immagini, le musiche, le suggestioni del teatro e i dialoghi tra i principali protagonisti, si trasformerà in un poliedrico contenitore, un viaggio immaginario che per tre giorni vedrà Iglesias centro e capitale del Mediterraneo.

Il programma completo

22 luglio 2017 ore 21,00

Saluti e presentazione dell’XI edizione del Festival, avv. Giampaolo Manca

LA PRIMAVERA ARABA E LA “RIVOLUZIONE DEI GELSOMINI”

La rivoluzione del popolo tunisino e la faticosa conquista della libertà. Come un popolo che si affaccia sul Mediterraneo ha evitato la guerra civile e la migrazione delle sue genti.  Video e narrazione di Gianluca Medas

Dialogano con l’avv. Mauro Sollai:

Avv. Radhia Nasraoui, fondatrice dell’Associazione contro le torture in Tunisia e attivista leader per la libertà e tutela dei diritti nella Primavera Araba.

Dott. Gianni Andrea Deligia, già Funzionario dell’ONU e beneficiario del Nobel della Pace nel 2001 come Membro del Dipartimento del Mantenimento della Pace dell’ONU.

Marc Arno Hartwig, Rappresentante della Commissione Europea per la Migrazione in Italia e Grecia.

Proiezione delle immagini tratte dal Reportage del fotografo Andrea Cocco “OUMAR e la sua giornata in un centro di accoglienza per migranti in Sardegna”.

23 luglio 2017 ore 21,00

LE SENTINELLE DEL MARE

Spettacolo teatrale scritto e diretto da Gianluca Medas con l’esibizione dei ragazzi stranieri ospiti della Coop. Sociale La vela blu di Aritzo.

ACCOGLIENZA, SISTEMAZIONE, DESTINO DEI MIGRANTI MINORI NON ACCOMPAGNATI”.

Intervistati dall’avv. Mauro Sollai intervengono:

Dott.ssa Anna Cau, procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei Minori di Cagliari.

Anna Melis, presidente della Cooperativa Sociale “La vela Blu”.

24 luglio 2017 ore 21,00

CAGLIARI, I BOMBARDAMENTI DEL 1943 E GLI SFOLLATI.

Narrazione di Gianluca Medas

MEDITERRANEO E SOLIDARIETA’

Intervistati dal giornalista Ottavio Olita intervengono:

Don Ettore Cannavera, responsabile e fondatore della Comunità La Collina.

Mimmia Fresi, coordinatore dei servizi per l’immigrazione della Cooperativa Il Seme.

Giovanna Grillo, responsabile della struttura Casa Emmaus.

Interventi musicali di Andrea Andrillo

Quando la solidarietà vince il terrore internazionale e costruisce un ponte di pace e speranza”.

Testimonianza dell’avv. Donatella Pau, presidente dell’Ordine degli avvocati di Oristano.

La manifestazione è realizzata col contributo del Comune di Iglesias, Fondazione Sardegna, Portovesme srl, Ordini degli avvocati di Oristano e Cagliari e associazione Fotografi di Sardegna.

L’evento è accreditato dall’Ordine degli Avvocati di Cagliari nell’ambito dell’aggiornamento professionale – 10 crediti formativi – iscrizioni le sere del Festival.

[bing_translator]

«Con il disegno di legge di riforma della giustizia, all’ordine del giorno della Commissione Giustizia in Senato, che prevede l’abolizione dei Tribunali per i Minorenni e l’istituzione delle Sezioni specializzate per la famiglia presso i Tribunali ordinari, si rischia di perdere di vista quelli che sono i diritti per i minori e la famiglia, così come previsto anche dalla Convenzione ONU sui diritti dei minori.»

A sostenerlo è Piero Comandini, consigliere regionale del Partito democratico.

Nei mesi scorsi si è creato un movimento, sia a livello nazionale che regionale, contro la riforma per l’abolizione dei tribunali per i minorenni ma, nonostante tutti gli addetti ai lavori, dai magistrati alle associazioni di educatori operanti nel settore socio – educativo si siano espressi contrari, la commissione Giustizia al Senato sta continuando senza prendere in considerazione l’opportunità di creare un momento di confronto aperto a tutte le parti interessate.

Stamattina anche Cagliari ha deciso di far sentire la propria voce e, presso il Seminario Arcivescovile, il momento di confronto è stato forte e deciso, all’unisono, magistrati, educatori, famiglie, assistenti sociali, il Presidente del Tribunale per i Minori di Cagliari Marina Polo e il Procuratore della Repubblica dello stesso tribunale Anna Cau, nonché altre autorevoli presenze, hanno detto NO all’annullamento dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

Piero Comandini è il primo firmatario di un’interpellanza che verrà discussa in Consiglio regionale in tempi brevissimi, presentata insieme agli esponenti del gruppo del Partito democratico della maggioranza in Consiglio regionale.

«Nonostante la riforma della giustizia sia necessaria – si legge nell’interpellanza – non si può prevedere, per la specificità e autonomia che i Tribunali per i Minorenni hanno, l’accorpamento presso i Tribunali Ordinari, che dovrebbero occuparsi di tutte le controversie in materia civile, perché, così facendo, il minore perderebbe quella posizione centrale che oggi gli viene riconosciuta perdendo la titolarità dei diritti prioritari.»

«Inoltre – prosegue Piero Comandini – si perderebbe la figura del Giudice Onorario, una perdita importante in quanto, per la sua specifica professionalità nel campo minorile, è in grado di garantire un giudizio multidisciplinare, si perderebbe anche il ruolo importantissimo dei servizi sociali, che appare chiara l’intenzione di volergli attribuire un ruolo di mero controllo. Le situazioni, molteplici e varie, vanno valutate per la loro specificità, e il contributo dei servizi sociali è spesso basilare per aiutare il Giudice a coniugare l’esigenza di aiuto e sostegno alla crescita del minore con quella di giustizia e sicurezza sociale. I rischi dell’applicazione di tale riforma sarebbero devastanti per il settore minorile, perciò chiediamo al presidente Pigliaru e, ai parlamentari che rappresentano la Sardegna nelle istituzioni capitoline – conclude Piero Comandini -, di intervenire in Commissione Giustizia, non solo per evitare l’abolizione dei Tribunali per i Minorenni ma anzi rafforzare il loro ruolo e autonomia, in parallelo si auspica la costituzione di un gruppo di lavoro per studiare e superare le criticità ed eventualmente elaborare un disegno di legge di riforma della Giustizia Minorile che tenga conto delle specificità del settore.»