22 November, 2024
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Una legge rimasta lettera morta per cinque anni, portata all’attenzione della Giunta regionale ad aprile di quest’anno, e che oggi potrà finalmente tradursi in azioni concrete di prevenzione per tutti i cittadini della Sardegna. L’Assessorato della Sanità ha emesso il decreto di Costituzione del Tavolo Permanente di monitoraggio per la prevenzione della fetopatia alcolica e dei problemi alcol correlati.

Un risultato storico, raggiunto grazie al lavoro della consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Carla Cuccu, segretaria della VI Commissione Sanità. La consigliera, sin dal suo insediamento sui banchi di via Roma ha presentato una mozione (sottoscritta da tutto il Gruppo del Movimento 5 Stelle e approvata con 47 voti a favore 2 astenuti) sulla mancata attuazione della legge regionale n° 12 del 2014 “Interventi regionali per la prevenzione della fetopatia alcolica”, la più grave disabilità permanente che si manifesta nel feto esposto all’assunzione di alcol durante la gravidanza.

La fetopatia alcolica (FAS – Fetal Alcohol Syndrome) è una malattia che determina molteplici anomalie strutturali e disturbi dello sviluppo neurologico dei bambini, oltre che una serie di problematiche ricomprese nel termine FASD. Un fenomeno che in Sardegna non tende a diminuire: secondo i dati Istat e Istituto superiore di Sanità, aggiornati al 2017, i sardi under 30 sono in testa nella classifica nazionale del cosiddetto “Binge drinking”. Il fenomeno in voga tra i giovanissimi che prevede l’utilizzo smodato di alcolici e superalcolici in un intervallo di tempo breve, con il solo intento di raggiungere l’ubriacatura per sballarsi. Una vera intossicazione da alcol.

Il Tavolo permanente di monitoraggio sarà costituito da: direttore del Servizio promozione della salute e osservatorio epidemiologico o suo delegato; Direttore del Servizio Promozione e governo delle reti di cura o suo delegato; dr.ssa Graziella Boi, direttore del Centro per il Trattamento dei Disturbi Psichiatrici Alcol-Correlati – ATS; dr.ssa Alessandra Aste, responsabile Laboratorio Analisi Chimico Cliniche e Microbiologiche del Presidio Ospedaliero SS Trinità – ATS; prof.ssa Anna Maria Paoletti, Dipartimento Materno Infantile – AOU Cagliari; dr.ssa Chiara Mannazzu – TIN Sassari; dr. Gianfranco Pitzalis, direttore del Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze; dr. Guido Sanna, Medico di Assistenza Primaria; dr.ssa Margherita Serra, Ginecologa Consultoriale – ATS; un rappresentante Associazione regionale club alcologici territoriali (ARCAT); un rappresentante dell’Associazione Centro di accoglienza don Vito Sguotti; un rappresentante dell’Associazione amici della vita; un rappresentante dell’Associazione Alcolisti anonimi; un rappresentante dell’Associazione Cui Prodest Onlus.

«Siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto. Garantendo l’applicazione della legge per la prevenzione della fetopatia alcolica – commenta Carla Cuccu – abbiamo restituito autorevolezza al Parlamento sardo e, soprattutto, abbiamo finalmente potuto contribuire al miglioramento della qualità della vita dei cittadini. Prevenire la fetopatia alcolica significa aiutare tutte quelle donne in difficoltà che spesso non hanno la possibilità di poter accedere ad adeguate cure, aiutare i loro figli a crescere in salute e razionalizzare la spesa pubblica sanitaria. Siamo davvero soddisfatti. Adesso, raggiunto un primo traguardo, faremo in modo che l’attenzione per il problema resti alta, e auspichiamo che il Tavolo Permanente di monitoraggio della Fas inizi a lavorare al più presto.»

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Stefano Angioni.

Importante riconoscimento per la chirurgia ginecologica del Policlinico: il professor Stefano Angioni ed il dottor Michele Peiretti sono stati protagonisti in sala operatoria dell’Aristotle University  e nel Congresso «Oncological & Endoscopic Concerns in Daily Gynecological Practice, Questions & Answers», che si è svolto a Salonicco.

Al convegno erano presenti esperti provenienti da diversi Paesi per confrontarsi sulle più attuali evidenze scientifiche. In particolare, i due specialisti  hanno eseguito in diretta due  interventi chirurgici per adenomiosi e per tumore maligno dell’utero con le tecniche di chirurgia laparoscopica più avanzata. Hanno inoltre tenuto due relazioni scientifiche sul tema appunto delle tecniche chirurgiche più moderne nel tumore dell’ ovaio e sul trattamento del tumore della cervice nelle donne in età fertile.

La struttura di Ginecologia del Policlinico dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari diretta dalla prof. Anna Maria Paoletti, dove ogni anno vengono eseguiti numerosi interventi di chirurgia ginecologica maggiore, è un riferimento sia nazionale che internazionale, frequentato costantemente da medici provenienti da diverse parti del mondo per apprendere gli approcci chirurgici meno invasivi attualmente a disposizione per la cura delle patologie femminili. La laparoscopia è un approccio chirurgico che permette l’esecuzione di trattamenti ginecologici senza l’apertura della parete addominale utilizzando solo piccole incisioni sulla cute inferiori ad un centimetro.

La chirurgia laparoscopica è diventato un approccio molto diffuso tra i centri nazionali ed internazionali per il trattamento della patologia benigna ginecologica; nel corso degli ultimi 10 anni, nei centri di alta specialità le indicazione all’ uso della laparoscopia si sono spostate verso il trattamento di patologie più complesse.   In particolare, lo sviluppo tecnologico come l’utilizzo di telecamere 3D e la grande esperienza del team cagliaritano ha consentito di trattare in maniera mini-invasiva i tumori ginecologici. Per esempio la stadiazione dei tumori ovarici che prevedeva l’asportazione dei linfonodi para-aortici con ampie laparotomie e lunghe degenze è possibile attualmente affrontarla nel reparto dell’AOU con la laparoscopia, degenza di pochi giorni e rapido recupero delle normali attività.

Un’altro importante traguardo raggiunto dall’equipe del Policlinico è l’uso del linfonodo sentinella con il verde di Indocianina per il trattamento del tumore dell’utero. Tale approccio nel quale i chirurghi cagliaritani hanno raggiunto una notorietà a livello internazionale permette di ridurre al minimo l’aggressività chirurgica e di ottenere dati molto importanti sulla necessità di terapie ulteriori oltre la chirurgia e sul futuro delle pazienti.  Il team è in costante contatto con diversi centri oncologici di livello internazionale: lo IEO di Milano con cui si ha una continua e stretta collaborazione, l’Università di Pisa, l’Ospedale San Gerardo di Monza, il Goustave Roussy di Parigi e la Mayo Clinic di Rochester. Questo permette di confrontarsi costantemente con le cure più moderne da offrire alle pazienti sarde e ha consentito di sviluppare collaborazioni scientifiche internazionali pubblicate sulle più importanti riviste scientifiche come JAMA Surgery, American Journal of Obstetrics and Gynecology e Gynecological Oncoloy.

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Guardare oltre, pensare diverso. Le nuove frontiere della Ginecologia e Ostetricia, sarà questo il tema del congresso “Settime giornate sarde di Scienze ostetriche e ginecologiche” che dal 15 al 18 maggio si svolgerà all’Hotel Catalunya di Alghero.

Oltre 160 relatori che per tre giorni si confronteranno in aula sulle più recenti scoperte scientifiche e tecnologiche nel campo della Ginecologia ed Ostetricia, sulle strategie migliori per incidere in maniera determinante sulla qualità delle prestazioni sanitarie e contestualmente sul contenimento della spesa sanitaria. Tema, quest’ultimo, di crescente rilievo dato che nel nostro Paese sono in atto profonde trasformazioni demografiche, sia in termini di riduzione della natalità che di aumento della vita media, con condizioni di invecchiamento più veloce e marcato rispetto ad altri Paesi, tutti elementi che concorrono ad un forte aumento delle spese sanitarie.

«Il ginecologo oggi più che maiaffermano i presidenti del congresso Salvatore Dessole, Gian Benedetto Melis, Pier Luigi Cherchi, Anna Maria Paolettiè chiamato a trovare quotidianamente il giusto equilibrio nella cura della donna, tra l’applicazione di linee guida e la personalizzazione degli approcci diagnostico terapeutici. Questo richiede l’acquisizione nella nostra categoria di nuove abilità tra cui in primo luogo la capacità di guardare oltre lo stato dell’arte e pensare diverso rispetto agli schemi predefiniti

A dare il via ai lavori, alle 15.00 mercoledì, dopo i saluti delle autorità, saranno due letture magistrali. La prima “Umanizzazione delle cure e progresso tecnologico nella Ginecologia e Ostetricia: guardare oltre”, a cura del professore Gian Benedetto Melis della Clinica di Ostetricia e Ginecologia di Cagliari, quindi “La Ginecologia e Ostetricia: la formazione professionale del medico specializzando alla luce delle nuove disposizioni di legge”, curata dal professore Fulvio Zullo, docente di Ginecologia e Ostetricia all’Università di Catanzaro.

Il congresso, che tra i vari enti ha ottenuto anche il patrocinio dell’Aou di Sassari, è accreditato Ecm per medici chirurghi specialisti in: Ginecologia e Ostetricia, Chirurgia Generale, Endocrinologia, Oncologia, Urologia, Anestesia e Rianimazione, Medicina Generale, Infermiere, Tecnico sanitario di laboratorio biomedico e Ostetrica/o.

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Il direttore generale dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, Giorgio Sorrentino, ha nominato i cinque nuovi capi dipartimento sanitari dell’Aou di Cagliari. I responsabili dei Dipartimenti ad attività integrata (Dai) sono: la professoressa Anna Maria Paoletti (Materno-Infantile), la dottoressa Rosanna Laconi (Emergenze), il professor Roberto Puxeddu (Chirurgia), il professor Francesco Marongiu (Medicina), il dottor Ferdinando Coghe (Servizi). Dei cinque dipartimenti, tre sono a direzione universitaria (Chirurgia, Medicina e Materno-Infantile) e due a direzione ospedaliera (Emergenze e Servizi). Come prevede la legge, le nomine dei capi dipartimento a direzione universitaria sono state fatte di concerto con la Rettrice dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo.

«Con la nomina dei capi dipartimento – dice il direttore generale dell’Aou di Cagliari, Giorgio Sorrentino – si porta a compimento un pezzo importante dell’organizzazione interna della nostra azienda. I Dipartimenti sono delle strutture fondamentali nel governo clinico e hanno il fine di assicurare l’esercizio integrato delle attività di assistenza, di formazione e di ricerca. Aggregano una pluralità di strutture e di funzioni omogenee e complementari, con lo scopo di garantire una gestione unitaria delle risorse, nel rispetto dei principi di efficienza, di efficacia, nonché l’ottimale coordinamento delle attività di assistenza, di formazione e di ricerca.»

Chi sono i capi dipartimento. 

Anna Maria Paoletti. È professore ordinario dell’Università di Cagliari. Medico e studiosa molto nota, da pochi mesi ha assunto la direzione della Struttura complessa di Ostetricia e Ginecologia del Policlinico Duilio Casula.

Rosanna Laconi. Direttrice del Pronto Soccorso del Policlinico, è stata consulente dell’assessorato della Sanità dal 1996 al 2000, responsabile delle attività formative del 118 di Cagliari e della fase sperimentale dell’elisoccorso. 

Roberto Puxeddu. Professore ordinario dell’Università di Cagliari, chirurgo di fama internazionale, è primario del reparto di Otorino del Policlinico Duilio Casula. Di recente è stato nominato consigliere dell’Associazione italiana di Oncologia testa e collo.

Francesco Marongiu. Prorettore e professore ordinario dell’Università di Cagliari, dirige la struttura complessa di Medicina Interna del Policlinico Duilio Casula. Insegna Medicina Interna in diversi Corsi di laurea della Facoltà di Medicina.

Ferdinando Coghe. Direttore del Laboratorio centrale dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, dirige il laboratorio di riferimento regionale per la diagnostica del West Nile Virus. Ha diretto il dipartimento di Patologia clinica della Asl di Carbonia. 

Giorgio Sorrentino.

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Cagliari 17 Ottobre 2017. Open day al Policlinico Duilio Casula per la giornata mondiale della menopausa che si terrà sabato 21 ottobre, con un programma ricco di eventi. La mattina sarà dedicata a un approfondimento sul tema: nella sala congressi della “Spina Didattica”, in Cittadella alle 9.30, si terrà un convegno dal titolo “La donna dai 45 in poi: parliamone”. Dopo il saluto dei vertici aziendali, interverranno i medici della Azienda Ospedaliero Universitaria di Cagliari: il professor Gian Benedetto Melis, la professoressa Anna Maria Paoletti, professor Quirico Mela, le dottoresse Monica Pilloni, M. Francesca Marotto, Manuela Neri, Elena Giancane, Valentina Corda, Alessandra Saba, M. Elena Malune, Paola Abis, Roberta Piras.

Il pomeriggio, dalle 15.00 alle 18.00, al Blocco Q, i medici della Clinica Ostetrica e Ginecologica della Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari incontreranno le donne che desiderano ulteriori informazioni sulla menopausa, sulla perimenopausa e sulla salute della donna con colloqui personalizzati e/o visite.

Per gli incontri e visite del pomeriggio è necessaria l’iscrizione delle persone che volessero partecipare, telefonando la mattina dalle 10.00 alle ore 12.30 al seguente numero: 07051093251 (Roberta Collu) o per email all’indirizzo gineca.rcollu@tiscali.it .

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Da mercoledì 13 a sabato 16 luglio il centro congressi del T-Hotel, Cagliari – ospita il congresso nazionale “Dalla cura all’aver cura della donna nell’universo tecnologico della ginecologia e ostetricia”. Il “Corso teorico pratico sul ricorso al taglio cesareo, classificazione di Robson e analisi dati” si tiene il 13 luglio dalle 9.00 alle 12.30, nell’aula della direzione sanitaria del Policlinico “Duilio Casula” di Monserrato, precede i lavori congressuali.

Al corso – teso a fornire presupposti clinici, metodologici e interpretativi della classificazione in 10 gruppi dei tagli cesarei di Robson – prende parte lo specialista chi li ha ideati, Michael Robson. Docente e ricercatore di fama mondiale, il professor Robson – Consultant obstetrician and gynaecologist al National maternity hospital di Dublino, riferimento clinico e scientifico per l’Organizzazione mondiale per la Sanità – tiene una lectio magistralis. Tra i relatori anche Piera Poletti (responsabile Centro ricerca formazione, Padova; docente Master universitari; collaboratrice ministero Salute) e Antonello Antonelli (coordinatore “Qualità dei servizi sanitari”, direzione generale assessorato regionale Sanità). Il corso – max. 50 partecipanti – è dedicato a medici, ostetriche, personale amministrativo e rappresentanti dei media. Le iscrizioni si effettuano su scheda scaricabile da www.kassiopeagroup.com, da inviare per e-mail a barbarapanico@kassiopeagroup.com. I lavori, moderati dagli specialisti Salvatore Dessole e Alessandra Meloni, sono introdotti da Gian Benedetto Melis.

Da giovedì 14 a sabato 16 luglio al T-Hotel si dibatte di “Umanizzazione, scienza e tecnologia: un legame vincente nei diversi scenari della ginecologia e ostetricia” ad “Aver cura e curare il dolore al femminile”, “Dallo screening alla terapia dei tumori ginecologici” fino a “La donna tra tradizione ed innovazione: la veduta dell’antropologo e dell’artista di teatro” sono fra le tematiche del congresso nazionale “Dalla cura all’aver cura della donna nell’universo tecnologico della ginecologia e ostetricia”. I lavori curati dallo staff di Gian Benedetto Melis, ordinario ginecologia e ostetricia ateneo di Cagliari. Tra i temi al centro del congresso “La salute dell’individuo dalla vita intrauterina”, “Il travaglio di parto senza dolore. Che mezzi abbiamo? Quali risultati?”, “L’allattamento al seno: risvolti sulla salute psico-fisica della madre e del bambino”, “L’endometriosi: patologia dai mille volti clinici e personali. Dall’impatto emotivo della diagnosi alla cura e all’aver cura del dolore”, “Patologie benigne e maligne dell’apparato genitale”, “La diagnosi ecografica e radiologica preventiva e di supporto per le cure mediche e chirurgiche”, “Fertilità e Sterilità: dalla Fivet alle tecniche attuali” fino a “La cinquantenne di oggi: quanto la carenza ormonale incide sulla salute e sul dolore della donna. Quali i mezzi per curarla e averne cura”.

Il congresso è presieduto, oltre che dal professor Melis, da Salvatore Dessole (Sassari). I vice presidenti sono Pier Luigi Cherchi (Sassari), Antonio Macciò (Cagliari) e Bruno Piras (Cagliari). La segreteria scientifica è composta da Anna Maria Paoletti (Cagliari) e Giampiero Capobianco (Sassari).

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