22 November, 2024
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Dopo la rescissione del contratto tra Regione Sardegna ed AIAS annunciata oggi in una conferenza stampa dall’assessore regionale della Sanità Luigi Arru e del direttore generale dell’ATS Sardegna Fulvio Moirano, ora è attesa la reazione dell’AIAS.

Ieri, presso la struttura AIAS di Cortoghiana, si è tenuta l’assemblea dei dipendenti organizzata dai sindacati CSS – UGL – FIALS – ISA – CONFINTESA, e dal Comitato spontaneo dipendenti AIAS, firmatari dell’accordo del 24 luglio scorso, che – si legge in una nota -, «dopo essere stato illustrato e a lungo dibattuto con moltissimi interventi è stato approvato con voto unanime dai lavoratori e collaboratori AIAS presenti.

L’Assemblea ha sottolineato che ora la vertenza si deve focalizzare sui due punti principali dell’accordo:

– Proroga della convenzione ATS/AIAS almeno fino al 31 dicembre 2018;

– Rispetto degli impegni assunti dall’Assessore on. Arru e dal Direttore Generale ATS dr. Moirano con la delegazione dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali il 19/07/2018 su:

– pagamenti delle quote sociali dovute dai comuni;

– pagamento quote relative alle prestazioni già effettuate dai lavoratori e dovute dall’Azienda Tutela Salute, che sbloccherebbero di fatto il pagamento degli stipendi di tutti i dipendenti AIAS attualmente senza retribuzione da circa 9 mesi.

L’Assemblea ha votato all’unanimità la partecipazione alla manifestazione che si è tenuta a partire dalle ore 9.00 ad oltranza fino alla certezza delle determine richieste – sotto il palazzo della direzione ATS-Sardegna in Via Pier della Francesca, 1 Selargius»

Il 27 luglio i segretari regionali di FP CGIL Roberta Gessa, CISL FP Davide Pateri e UIL FPL Fulvia Murru, hanno inviato una lettera-diffida al presidente dell’AIAS di Cagliari, Anna Paola Randazzo, invitandola a non applicare l’accordo sottoscritto dalla stessa AIAS con le organizzazioni sindacali autonome.

Lunedì, 30 luglio, la presidente dell’AIAS di Cagliari, Anna Paola Randazzo, ha inviato una contro-diffida alle stesse organizzazioni sindacali, pubblicata ieri nel sito aziendale.

«Riscontriamo la Vs. del 27 luglio u.s.. Ne contestiamo integralmente il contenuto. L’accordo sindacale del 24 Luglio 2018 è legittimo, valido ed efficace – scrive Anna Paola Randazzo -. Con riferimento alla Vs. pseudo diffida inviataci in data 28/07/2018, si ricorda ai Firmatari della Stessa che l’AIAS Cagliari è libera di portare avanti consultazioni, trattative e di sottoscrivere accordi con qualsiasi Sigla Sindacale, ancor più se firmataria del CCNL vigente AIAS, quando ritiene, secondo coscienza e conoscenza della propria disponibilità economica, di compiere qualsiasi azione a tutela, salvaguardia e a favore dei propri dipendenti.
Per quanto riguarda le OO.SS. CISL e UIL, abbiamo conferito specifica delega  all’AIAS Nazionale di coinvolgere le Segreterie Nazionali delle Stesse per la “FIRMA PER ADESIONE” dell’Accordo siglato in data 24/07/2018 dalla scrivente Associazione e dalle OO.SS. firmatarie del Contratto (UGL, FIALS e ISA) e da altre OO.SS. autonome, ma che hanno iscritti tra i dipendenti, oltre ai Rappresentanti del Comitato Spontaneo dei Dipendenti a seguito di Loro specifica richiesta di incontro.
Ricordiamo alle OO.SS. in indirizzo e all’AIAS Nazionale, che l’adesione al CCNL vigente AIAS da parte della CISL è avvenuta in costanza di un procedimento ex art. 28, legge n. 300/70 promosso dalla stessa O.S. in Sardegna, conclusosi per Essa negativamente. 
Per quanto riguarda la CGIL non possiamo non rimarcare che quest’ultima Organizzazione Sindacale non è firmataria del CCNL, e, quindi Essa può chiedere un confronto solo su espressa delega del singolo dipendente.
La firma dell’accordo del 24 luglio è solo l’ultimo atto che segue una serie di incontri tra l’AIAS e le OO.SS, comprese CGIL CISL e UIL, che qui ci preme riepilogare.  
Come a Voi ben noto, già in data 06/06/2018, la scrivente Associazione nell’incontro presso l’Hotel Panorama, non solo Vi ha sensibilizzato per trovare una soluzione concreta alla situazione venutasi a creare a causa del “gravissimo” inadempimento della ATS ed, in generale, dell’Amministrazione Sanitaria Regionale,  ma Vi ha anche informato sulla situazione creatasi a seguito delle Vostre richieste alla ATS di revoca delle Convenzioni, datate 10 Aprile e 10 Maggio u.s., e ha proposto, quindi, come a tutti gli altri Sindacati presenti, di concordare insieme un eventuale PIANO DI RIENTRO DELLE MENSILITA’ ARRETRATE con modalità e tempi compatibili con le allora disponibilità finanziarie. 
Al contrario, le Vs. OO.SS. hanno perseverato in un’azione sindacale sostanzialmente priva di contenuti e totalmente scollegata alla realtà dei fatti, che volutamente non avete mai rappresentato in maniera corretta e veritiera anche agli organi di stampa.
Vi ricordiamo di avervi invitato a partecipare all’incontro tenutosi in data 11/06/2018 con le altre OO.SS. firmatarie del CCNL per informarVi di un ipotesi da Noi predisposta per il rientro delle mensilità arretrate,  al quale non avete partecipato e non avete fatto sapere il motivo della Vs. assenza.

Ricordiamo inoltre che dopo tale vostra mancata partecipazione avete continuato le Vs. “interlocuzioni” dirette ed unilaterali con l’assessore alla Sanità e l’ATS senza coinvolgere l’AIAS e le OO.SS. firmatarie del CCNL, UGL FIALS e ISA, ed affermando falsamente di rappresentare tutti i lavoratori per reiterare specifiche richieste di revoca delle convenzioni;  atteggiamento questo che prefigura una chiara e manifesta volontà di “ingerire nella gestione delle attività” dell’AIAS di Cagliari.
Pertanto,
a) Nel frattempo, procederemo, a seconda dei pagamenti che verranno effettuati dai Comuni e dall’ATS, a rispettare il piano di rientro previsto nell’accordo del 24/07/2018.
b) Restiamo in attesa di ricevere Vostre eventuali proposte alternative concrete e attuabili;
nel mentre Vi diffidiamo
– dal portare avanti la Vostra volontà di chiedere la revoca dei Contratti tra l’AIAS e l’ATS;
– di avere interlocuzioni che abbiano quale oggetto l’attività dell’AIAS con qualsiasi Amministrazione Pubblica senza la presenza dei rappresentanti dell’AIAS.»
Oggi nella vertenza si è inserita l’iniziativa dell’ATS Sardegna che ha annunciato la rescissione del contratto tra Regione Sardegna e AIAS. Lo scontro è sempre più duro.

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«Si preannuncia un’altra estate calda, non solo per motivi atmosferici, per i lavoratori AIAS. Almeno per quelli che rappresenta il Sindacato confederale. Perché gli altri, quelli che il “caro leader” Anna Paola Randazzo abbraccia virtualmente e definisce “colleghi” sono appagati così. Soddisfatti dei roboanti annunci, degli accordi patacca. Con le pance e le tasche vuote sì, e pure con le bollette da pagare, ma pieni di orgoglio. Perché sentirsi additare come “colleghi” sazia.»

Lo scrivono, in una nota, i segretari generali FP CGIL Giovanni Zedde, CISL FP Claudio Nuscis e UIL FPL Efisio Aresti.

«I famosi due stipendi pomposamente annunciati lo scorso 19 luglio nell’assemblea improvvisata sotto il palazzo del Consiglio regionale non sono arrivati – aggiungono Giovanni Zedde, Claudio Nuscis ed Efisio Aresti -. In compenso però, grazie al “raggiungimento di obiettivi fino a qualche giorno fa insperati”, è arrivato l’accordo davvero innovativo siglato da un’associazione temporanea di amici e precari del “caro Leader” che potrebbe sinteticamente tradursi così: “Lavori oggi e ti pago gli stipendi del 2018 in comode rate mensili senza interessi”. Insomma, come direbbe Roberto Carlino, “qui in AIAS non si vendono sogni ma solide realtà.»

«E le mensilità pregresse? Ma dai! Immaginiamo che il prossimo passo degli amici del “caro Leader” sia quello di chiedere agli orgogliosi e stimatissimi “colleghi” un atto di rinuncia degli stipendi arretrati per dare una mano a risollevare le sorti della “ditta di famiglia” – sottolineano ancora Giovanni Zedde, Claudio Nuscis ed Efisio Aresti -. Ma noi “Pseudo chi o pseudo qualcosa” non ci stiano. Siamo preoccupati perché le Banche non concedono più fidi a una società come AIAS che fattura mediamente 40 milioni di euro all’anno. Siamo preoccupati che AIAS per incassare i soldi dell’ennesimo decreto ingiuntivo milionario (anche se provvisorio come tutti gli altri) sia costretta a presentare come garanzia ad ATS la fideussione di una società finanziaria a dir poco chiacchierata. Serve chiarezza e subito. Se AIAS vuole tranquillizzarci, noi e i dipendenti nostri associati. deve presentare pubblicamente i propri bilanci. Certificati da societò specializzate. Altrimenti non ci si spiega che fine hanno fatto i circa 170 milioni di euro incassati da AIAS negli ultimi quattro anni. C’è che stima che l’esposizione debitoria di AIAS verso banche, lavoratori, fornitori, sia stimata in diverse decine di milioni di euro.»

«Nel settore di attività di AIAS non manca certo il lavoro né gli imprenditori capaci. Con questa consapevolezza – concludono i segretari generali FP CGIL Giovanni Zedde, CISL FP Claudio Nuscis e UIL FPL Efisio Aresti – chiediamo ancora una volta alla parte più responsabile della politica regionale e all’ATS, un segno di discontinuità con il passato e con il presente ma nel segno della salvaguardia dei servizi e dei livelli occupazionali.»

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Si fa sempre più duro lo scontro tra le organizzazioni sindacali confederali CGIL, CISL e UIL e la direzione dell’AIAS, dopo la sottoscrizione dell’accordo, avvenuta martedì 24 luglio tra l’AIAS, le organizzazioni sindacali CSS, UGL, ISA, CONFINTESA ed il Comitato spontaneo dei dipendenti, sul pagamento degli stipendi arretrati, contenente una proposta di rateizzazione degli stipendi arretrati dei lavoratori.

I segretari regionali di FP CGIL Roberta Gessa, CISL FP Davide Pateri e UIL FPL Fulvia Murru, hanno inviato una lettera-diffida al presidente dell’AIAS di Cagliari, Anna Paola Randazzo, invitandola a non applicare l’accordo sottoscritto dalla stessa AIAS con le organizzazioni sindacali autonome.

«Le scriventi segreterie regionali di FP CGIL, CISL FP e UIL FPL – si legge nella lettera-diffida – hanno appreso che in data 24 luglio u.s., presso la sede dell’associazione da lei presieduta, si è tenuto un incontro con alcune sigle sindacali autonome ed uno pseudo “comitato spontaneo dei dipendenti”. Al termine della riunione è stato stilato un verbale di accordo che prevede: “Le OO.SS: e AIAS, concordano che l’Associazione provvederà a pagare gli stipendi della 13ª mensilità 2017, di Maggio e Giugno 2018 con le seguenti modalità: – il pagamento di quanto dovuto avverrà in 10 rate consecutive di pari importo a partire dalla mensilità di agosto 2018 assieme allo stipendio corrente”.»

«Tale verbale – prosegue la lettera-diffida delle segreterie FP CGIL, CISL FP e UIL FPL – contiene a nostro giudizio profili di illegittimità, la cui adozione è gravemente lesiva dei diritti dei lavoratori da noi rappresentati. E’ inoltre un accordo del tutto rinunciatario, al ribasso e per niente legato alla possibilità di sblocco delle numerose mensilità arretrate. I lavoratori AIAS non meritano l’ennesimo segnale negativo.»

«Con la presente si diffida formalmente codesta associazione a dare applicazione all’accordo sottoscritto con le sigle sindacali UGL, ISA, CSS, CONFINTESA ed il Comitato spontaneo dei lavoratori. Si chiede inoltre che la tredicesima mensilità del 2017 e le retribuzioni relative ai medi di maggio e giugno 2018 vengano erogare, nei modi ordinariamente previsti dal CCNL – concludono FP CGIL, CISL FP e UIL FPL -. Le scriventi OO.SS: la informano sin da ora, che, in caso di vostro inadempimento, conferiranno incarico, senza ulteriore indugio, ai rispettivi legali al fine di tutelare nelle sedi competenti i diritti dei lavoratori che rappresentiamo.»

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La presidente dell’AIAS, Anna Paola Randazzo, ha inviato un comunicato a tutti i dipendenti, a tutti i collaboratori e ai Centri AIAS, nel quale scrive che «l’Associazione, in questi giorni, ha seguito con attenzione le manifestazioni di protesta tenutesi sotto il Consiglio Regionale in via Roma, a Cagliari, da parte di più di 300 dipendenti che si sono alternati nei giorni del 17 e del 19 luglio».

«Con la presente – aggiunge Anna Paola Randazzo – desideriamo ringraziare ed abbracciare virtualmente, uno ad uno, tutti coloro, dipendenti e consulenti, che hanno partecipato personalmente e allo stesso modo tutti coloro che pur partecipando idealmente, hanno dovuto continuare, con la consueta abnegazione, il proprio lavoro.

Siete una risorsa importante per questa Associazione e grazie al Vostro apporto l’AIAS trova vigore e forza per continuare a lottare contro un gruppo di pseudo-ignoti e pseudo-rappresentanti sindacali che vorrebbe la nostra disfatta e la Vostra disoccupazione. Non indietreggeremo di un passo: questa è la nostra promessa.»

«Un sentito ringraziamento va dato al Comitato Spontaneo dei dipendenti e consulenti dell’AIAS ed alle Organizzazioni Sindacali UGL, ISA, FIALS, CONFINTESA e CSS, che con la loro passione, determinazione e professionalità hanno contribuito al raggiungimento di obiettivi fino a qualche giorno fa insperati.

Vi informeremo immediatamente dell’arrivo delle somme annunciate nella giornata di ieri – conclude la presidente dell’AIAS Anna Paola Randazzo -, legate ai Decreti Ingiuntivi resi esecutivi dai Giudici, con l’impegno da parte nostra di utilizzare tali somme per il pagamento delle retribuzioni.»

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Il presidente dell’AIAS Anna Paola Randazzo ha inviato una lettera aperta al presidente della Regione Autonoma della Sardegna, Francesco Pigliaru, con «la richiesta di intervenire personalmente per cercare di affrontare, si spera definitivamente, la vertenza che vede l’AIAS creditrice di ingenti somme nei confronti della Regione/ATS/Comuni».
«La informiamo che sono in atto interlocuzioni tra i nostri Legali e gli Avvocati dell’ATS per favorire eventuali chiusure transattive dei Contenziosi in essere da cui dipende il recupero dei Nostri crediti – ha aggiunto Anna Paola Randazzo -. Lo stesso Servizio Legale della Presidenza della Regione Autonoma della Sardegna, in risposta alla nostra Nota, prot. n°1237 del 29 gennaio 2018, ha richiamato alla Sua attenzione, con propria Nota prot. n°1925 del 22 febbraio 2018, la richiesta dell’AIAS di attivazione di un Tavolo tra i rispettivi Legali e Tecnici che affronti nella sua totalità la verifica e corrispondenza dei crediti vantati dall’Associazione.»
«L’attività di tale Tavolo Tecnico è indispensabile affinché l’Associazione possa pianificare il pagamento degli stipendi arretrati ai propri dipendenti – ha concluso Anna Paola Randazzo -. Le chiediamo di farsi Garante tra le parti, nella sua veste Istituzionale, per l’urgente attivazione del sopraindicato Tavolo Tecnico.»