19 November, 2024
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Il progetto di accorpamento delle associazioni provinciali degli allevatori deciso a livello nazionale deve essere portato a termine assicurando il mantenimento dei livelli occupazionali e garantendo l’efficienza del sistema dei controlli e della selezione genetica nelle aziende zootecniche.

E’ l’obiettivo della commissione “Attività Produttive” del Consiglio regionale che in mattinata ha sentito i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil e una delegazione dei lavoratori delle ex Apa. «Per avere un quadro completo della situazione avremmo voluto sentire anche i commissari di Apa e Aipa – ha detto il presidente della Commissione Piero Maieli – ma oggi, per impegni improrogabili, non hanno potuto assicurare la loro presenza. Contiamo di sentirli al più presto. Magari già dalla prossima settimana».

In audizione i sindacati hanno ripercorso le principali tappe che hanno portato al commissariamento delle associazioni provinciali degli allevatori: «Il progetto voluto da Aia (Associazione nazionale degli allevatori) ha avuto effetti devastanti in tutta Italia – hanno detto i rappresentanti di Cgil Cisl e Uil – in Sardegna sono state liquidate le associazioni di Cagliari e Sassari e accorpate quelle di Oristano e Nuoro. Il piano di riorganizzazione ha lasciato fuori molti dipendenti: 37, dei 93 in organico, sono stati licenziati. Gli ex dipendenti di Cagliari e Oristano lamentano inoltre il pagamento di oltre un anno di stipendi arretrati».

«In questi mesi non abbiamo avuto nessuno confronto con i Commissari delle Apa – ha detto la segretaria della Uila Gaia Garau – la crisi finanziaria è derivata da una cattiva gestione delle associazioni. Il prezzo di questa triste vicenda è tutto sulle spalle dei lavoratori. Serve una soluzione in tempi rapidi per porre rimedio a una situazione drammatica.»

«L’assessorato aveva individuato insieme a noi un percorso per garantire il riassorbimento del personale in esubero – ha ricordato Bruno Olivieri della Fai-Cisl – chiediamo che quel percorso non venga interrotto. Le Apa sono destinatarie di un importante intervento pubblico, 2/3 delle risorse provengono dalla Regione.»

Tre le richieste avanzate dal segretario regionale della Flai-Cgil, Anna Rita Poddesu: riassorbimento delle 37 unità licenziate, pagamento degli stipendi arretrati, ripristino del governo delle Apa. Su quest’ultimo punto ha insistito il rappresentante del sindacato: «Sta mancando l’assistenza al patrimonio zootecnico della Sardegna – ha detto Anna Rita Poddesu – serve una posizione molto forte. Occorre cambiare il sistema e ridimensionare il ruolo preponderante assunto da alcune associazioni di categoria all’interno delle Apa. L’interesse da tutelare è quello degli allevatori e dell’intero comparto zootecnico».

All’audizione dei sindacati ha partecipato anche l’assessore dell’Agricoltura Gabriella Murgia che ha assicurato il massimo impegno della Regione: «C’è un protocollo d’intesa firmato nel febbraio del 2019 tra Regione e l’Associazione regionale degli allevatori (AARS) che deve essere attuato – ha detto Gabriella Murgia – oltre al problema dei lavoratori c’è un altro aspetto importante da sottolineare: il settore zootecnico sardo ha una sua specificità che merita di essere seguita con attenzione».

Dai lavoratori è arrivata una proposta operativa: approvare un piano aggiuntivo di intervento che preveda l’aumento delle giornate di controllo nelle aziende: «Questo – hanno detto – garantirebbe il reintegro dei lavoratori licenziati. Un altro aspetto da valutare è la decisione di indirizzare i finanziamenti regionale a un sistema, svincolato da Aia, che abbia davvero a cuore la selezione genetica delle razze sarde ».

«C’è bisogno di una valutazione attenta di tutte le problematiche del settore – ha detto il presidente Piero Maieli al temine dell’audizione – per questo, oltre ai commissari, sentiremo nei prossimi giorni anche i rappresentanti delle associazioni di categoria.»

La Commissione riprenderà i lavori ne pomeriggio. In programma le audizioni  dei rappresentanti sindacali di Filtcem CGIL, Femca CISL, Flaei CISL e Uiltec UIL sulle questioni relative alla produzione di energia elettrica e termica in Sardegna e una delegazione di amministratori locali sui danni provocati nei loro territori dall’invasione di cavallette.

 

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Spano e Spanu al convegno Cgil su opportunità della legge forestale

Gli assessori dell’Ambiente Spano e degli Affari generali Spanu hanno partecipato al convegno Cgil sulle opportunità della legge forestale, “Legge Forestale: una opportunità da cogliere”. Ai lavori sono intervenuti il segretario regionale Michele Carrus, la segretaria regionale Flai Cgil Anna Rita Poddesu, il presidente della IV Commissione in Consiglio regionale (Governo del territorio, ambiente, infrastrutture, mobilità) Antonio Solinas, il presidente della Cooperativa “Su Niu de S’Achili” Luigi Erriu e, per la segreteria nazionale del sindacato, Ivano Galli.

Centrale il ruolo dell’agenzia Forestas per raggiungere gli obiettivi della nuova normativa approvata in Consiglio regionale nell’aprile dello scorso anno, la numero 8 del 2016. «Una legge dal testo fortemente innovativo – ha ricordato l’assessore dell’Ambiente, Donatella Spano -. Nello schema di decreto nazionale in materia di foreste, sul quale abbiamo ancora possibilità di intervento come coordinatori della Commissione Ambiente ed Energia in Conferenza delle Regioni, si ritrovano elementi di grande similitudine con i contenuti nella nostra legge. Tra questi, il punto cardine della valorizzazione del capitale naturale e la necessità di considerare congiuntamente gli aspetti ambientali e quelli produttivi nella gestione forestale. La materia forestale ha effetti profondi nel tessuto economico attraverso la valorizzazione dei servizi forniti dalla natura, i cosiddetti ‘servizi ecosistemici’, cioè quelli legati al turismo, alla cultura e alla valorizzazione del paesaggio. Un aspetto recepito già nel primo titolo della nostra legge, con l’inserimento del concetto di capitale naturale; tematiche contenute anche nella legge nazionale. Va riconosciuto alla legge anche l’introduzione degli strumenti di pianificazione e programmazione quali elementi importanti per la valorizzazione e la razionalizzazione delle risorse ambientali. Valorizzare, creare economia significa mettere assieme parte pubblica e privata, nell’ottica di far crescere le aziende forestali. In tale ottica, la legge prevede un albo delle imprese forestali e si sta lavorando anche su questo oltre che sul programma triennale nei diversi tavoli di lavoro previsti per rendere attuative le disposizioni contenute nella legge.»

«Il prossimo 20 dicembre, insieme all’assessora Spano e ai vertici dell’Agenzia Forestas, incontreremo il Coran per dare corso alle norme sulla contrattazione approvate all’unanimità dal Consiglio regionale. Voglio ribadire – ha sottolineato l’assessore degli Affari generali Filippo Spanu – che i lavoratori di Forestas hanno un contratto pienamente in vigore sia nella parte economica che in quella giuridica. È un punto fermo, un aspetto che non può essere negato. La Giunta, convinta delle sue buone ragioni, ha condotto un lungo e proficuo confronto con il dipartimento della Funzione Pubblica e della Ragioneria Generale dello Stato per dare effettività al contratto collettivo nazionale 2010-2012 mai attuato a causa del sopraggiunto blocco contrattuale. Era un passaggio necessario per rimettere la nave in linea di galleggiamento e assicurare, a tutti i dipendenti, un contratto realmente applicabile e le conseguenti gratificazioni economiche attese da molto tempo. Ma non vogliamo fermarci. L’esecutivo vuole dialogare con tutti sui temi più sensibili per una prospettiva contrattuale che possa supportare le stabilizzazioni degli operai stagionali, la riqualificazione del personale e il riconoscimento delle mansioni. Siamo pronti al dialogo con tutti gli attori sindacali ma chiediamo agli stessi analoga disponibilità a un confronto sereno e costruttivo nell’esclusivo interesse della totalità dei lavoratori. Parallelamente – ha concluso l’assessore degli Affari Generali – discuteremo con la maggioranza consiliare circa gli strumenti contrattuali più ­­adeguati e sostenibili per il futuro dell’agenzia Forestas.»

Donatella Spano ha sottolineato che l’Esecutivo ha approvato le linee guida per la realizzazione dei Piani forestali particolareggiati, intervento che ha permesso di accedere al bando di finanziamento del Piano di Sviluppo Rurale per la stesura dei piani. Inoltre l’Agenzia si è dotata di statuto e regolamento. «Nel bilancio regionale abbiamo aumentato le risorse per Forestas, arrivando a 168 milioni di euro e abbiamo previsto altri 7 milioni per l’adeguamento contrattuale, oltre che previsto – tramite lo strumento del leasing – i fondi per l’acquisto di nuovi mezzi per tutto il Sistema di Protezione civile di cui anche l’agenzia fa parte: l’attenzione della Giunta è quindi molto forte – ha precisato Donatella Spano, che ha voluto soffermarsi anche sulle priorità strategiche date all’Agenzia, comprese la riqualificazione del personale e la valorizzazione delle competenze -. Ma si tenga conto che uno dei punti promossi dall’Esecutivo è la valutazione dei risultati, cioè la verifica di cosa è stato fatto in termini di efficacia, efficienza ed economicità della macchina e per questo abbiamo chiesto all’Agenzia di sviluppare, con un progetto pilota, un sistema di contabilità ambientale che permetta di quantificare il valore del capitale forestale e valutare le politiche forestali realizzate. Uno dei punti innovativi della legge regionale e di quella nazionale, come abbiamo visto – ha concluso invitando al dialogo costruttivo affinché – per il bene di tutti, non venga deteriorato il grande messaggio della legge 8 di portare al centro delle politiche la materia forestale».