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E’ in programma venerdì 6 settembre, a Jesolo, la finale di Miss Italia 2019. In diretta su RAI 1, sarà condotta per la prima volta da Alessandro Greco. Tra le 80 finaliste vi sono tre sarde: Benedetta Casciano, 18 anni, cagliaritana – Miss Sardegna, n° 21; Gaia Marini, 18 anni, cagliaritana – Miss Sorriso Sardegna; Valentina Mura, 24 anni, quartese – Miss Sport Sardegna. Quest’ultima è figlia di Giuseppe Mura, ex calciatore del Carbonia.
Saranno ospiti della finale, 10 Miss Italia del passato che sceglieranno la “Miss tra le Miss”: Roberta Capua, Federica Moro, Martina Colombari, Eleonora Pedron, Manila Nazzaro, Edelfa Chiara Masciotta, Giulia Arena, Claudia Trieste e Tania Zamparo.
Per la prima volta nella storia del Concorso, tutte le fasi di votazione che porteranno all’elezione di Miss Italia 2019 saranno affidate esclusivamente al televoto.
Le fasi di votazione saranno quattro: si passerà dal numero di 80 miss a 40, poi a venti, a dieci, quindi a due. Prevista infine un’ulteriore fase di votazione, che coinvolgerà le ultime due miss in gara e una terza ragazza, recuperata da una giuria di esperti tra le 78 escluse.
Il numero massimo di voti effettuabili da ciascuna utenza telefonica è di cinque per ogni sessione di voto.
I numeri del televoto sono i seguenti: 894.424 da fisso e 475.475.0 da mobile.
L’albo d’oro delle reginette vincitrici dal 1939:
Isabella Verney, 1939; Gianna Maranesi, 1940; Adriana Serra, 1941; Rossana Martini, 1946; Lucia Bosè, 1947; Fulvia Franco, 1948; Mariella Giampieri, 1949; Annamaria Bulgari, 1950; Isabella Valdettaro, 1951; Eloisa Cianni, 1952; Marcella Mariani, 1953; Eugenia Bonino, 1954; Brunella Tocci, 1955; Nives Zegna, 1956; Beatrice Faccioli, 1957, Paola Falchi, 1958; Marisa Jossa, 1959; Layla Rigazzi, 1960; Franca Cattaneo Ferrucci, 1961; Raffaella De Carolis Matacena, 1962; Franca Dallolio, 1963; Mirka Sartori Conte, 1964; Alba Rigazzi, 1965; Daniela Giordano, 1966; Cristina Businari, 1967; Graziella Chiappalone, 1968; Anna Zamboni, 1969; Alda Balestra, 1970; Maria Pinnone, 1971; Adonella Modestini, 1972; Margareta Veroni, 1973; Loredana Piazza, 1974; Livia Jannoni, 1975; Paola Bresciano, 1976; Anna Kanakis, 1977; Cristina Loren Mai, 1978; Cinzia Fiordeponti, 1979; Cinzia Lenzi, 1980; Patrizia Nanetti, 1981; Federica Moro, 1982; Raffaella Baracchi, 1983; Susanna Huckstep, 1984; Eleonora Resta, 1985; Roberta Capua, 1986; Michela Rocco Di Torrepadula, 1987; Nadia Bengala, 1988; Eleonora Benfatto, 1989; Rosangela Bessi, 1990; Martina Colombari, 1991; Gloria Zanin, 1992; Arianna David, 1993; Alessandra Meloni, 1994; Anna Valle, 1995; Denny Mendez, 1996; Claudia Trieste, 1997; Gloria Bellicchi, 1998; Manila Nazzaro, 1999; Tania Zamparo, 2000; Daniela Ferolla, 2001; Eleonora Pedron, 2002; Francesca Chillemi, 2003; Cristina Chiabotto, 2004; Edelfa Chiara Masciotta, 2005; Claudia Andreatti, 2006; Silvia Battisti, 2007; Miriam Leone, 2008; Maria Perrusi, 2009; Francesca Testasecca, 2010; Stefania Bivone, 2011; Giusy Buscemi, 2012; Giulia Arena, 2013; Clarissa Marchese, 2014; Alice Sabatini, 2015; Rachele Risaliti, 2016; Alice Rachele Arlanch, 2017; Carlotta Maggiorana, 2018.
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Expo Milano 2015 celebra la giornata dedicata a Save the Children con il rilancio della campagna internazionale “Every One” contro la mortalità infantile. Ad aprire la giornata una parata di volontari di Save the Children, con oltre 100 alunni delle scuole elementari di Torino, che hanno percorso il Decumano, per l’occasione addobbato da bandiere e palloncini colorati, fino a raggiungere il Villaggio Save the Children. All’Open Plaza sono poi intervenuti, tra gli altri, Claudio Tesauro, presidente Save the Children Italia, Valerio Neri, Direttore generale Save the Children, e Giuseppe Sala, commissario unico delegato del Governo per Expo Milano 2015.
«Tra i padiglioni del sito espositivo, Save the Children è senza dubbio uno di quelli che meglio ha interpretato il tema Nutrire il Pianeta, Energia per la vita – ha dichiarato Giuseppe Sala -. Save the Children è riuscita a permeare la sua presenza di tematiche sociali connesse al cibo, con un obiettivo ben preciso: educare la gente, soprattutto le giovani generazioni.»
«Abbiamo lavorato per consentire a milioni di bambini nelle aree più difficili del mondo di sopravvivere ma c’è ancora tanto da fare e noi non molliamo», ha aggiunto Claudio Tesauro, ricordando l’impegno profuso dagli oltre 300 volontari che durante i sei mesi dell’Esposizione Universale hanno animato l’attività all’interno del padiglione.
«Se prepari gli operatori, come fa Save the Children, fermare la mortalità infantile è meno difficile», ha concluso Valerio Neri, ricordando «i 4 milioni di bambini tra 0 e 5 anni che ogni anno muoiono nel mondo per il freddo, la dissenteria e tante altre cause: una vera e propria strage degli innocenti».»
La giornata, che ha visto la partecipazione e gli interventi, tra gli altri, di Erasmo Palazzotto, vicepresidente della commissione Affari esteri e comunitari della Camera dei deputati, Pierfrancesco Maiorino, assessore delle Politiche sociali del comune di Milano, e Daniele Pradè, Direttore sportivo della Fiorentina, si è conclusa con il saluto dei testimonial della campagna “Every One”: le attrici Anna Valle, Irene Ferri e Randi Ingerman, nonché il gruppo musicale PlanetFunk.
Come è stato ricordato in occasione del Save the Children Day, sono 39 milioni i bambini che in 5 anni sono stati raggiunti dagli interventi dell’associazione e da programmi di nutrizione; 95 milioni le mamme e i bambini che hanno beneficiato di interventi di salute. Purtroppo, i dati rimangono allarmanti, visto che 69 milioni di bambini rischiano di morire entro il 2030 se non si agirà adeguatamente ed in maniera repentina.