Innovazione e imprenditorialità: l’Università di Cagliari corre verso il futuro. Con il supporto per dieci startup decolla il Centro di servizi d’ateneo.
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È all’opera dallo scorso settembre, è finanziato con fondi ministeriali, ha sede negli uffici di via Ospedale: il Centro di servizi di ateneo per l’innovazione e imprenditorialità marcia senza pause. Sorto per promuove la cultura dell’imprenditorialità e dell’innovazione fra gli studenti, i laureati e i docenti, sostiene lo sviluppo di imprese innovative, ponendo cultura, legalità e scienza come base fondamentale per il rinnovamento e la crescita economica e morale della Sardegna e del Paese. Una mission di pregio, maturata nell’ambito dei progetti fondamentali dell’ateneo guidato dal rettore Maria Del Zompo.
Chiara di Guardo (ordinario di organizzazione aziendale, già responsabile scientifico del ContaminationLab, Università Cagliari) è il direttore del Centro. Fanno parte del direttivo Annalisa Bonfiglio (pro rettore Innovazione, Università Cagliari), Raffaele Paci (assessore regionale programmazione), Massimo Zedda (sindaco di Cagliari), Aldo Urru (direttore generale università Cagliari).
Con l’attivazione del Centro l’Università del capoluogo intende creare le condizioni di sistema favorevoli alla nascita e allo sviluppo di startup innovative per fornire un contributo alla crescita economica e all’occupazione, specie quella giovanile, facilitando un’ampia diffusione della conoscenza su tutto il tessuto imprenditoriale regionale e nazionale. L’Università, inoltre, attraverso il sostegno dell’imprenditorialità innovativa, intende favorire una maggiore equità e mobilità sociale, contribuire al contrasto dell’illegalità, rafforzare il legame tra università e impresa e promuovere una maggiore propensione all’assunzione di rischio imprenditoriale. Il Centro svolge le attività del Contamination Lab UniCa e di promozione di impresa, la gestione dell’Incubatore universitario di Cagliari. Un insieme finalizzato alla valorizzazione economica della ricerca.
Le attività del centro hanno avuto inizio lo scorso settembre con la pubblicazione del bando sul progetto del Contamination Up che ha selezionato dieci startup nate all’interno del percorso del Contamination Lab UniCa. L’obiettivo? Accompagnarle nel mercato con un supporto di mentoring e tutoraggio personalizzato, studiato ad hoc sulla base delle esigenze dei singoli gruppi di lavoro affinché possano accedere a fondi pubblici e privati. Le startup necessitano non solo di un forte sostegno economico e finanziario, ma anche di consulenze e, soprattutto, di esperti che siano in grado di mettere il progetto nel mercato. A differenza degli acceleratori e incubatori di impresa che generalmente forniscono alle startup selezionate spazi di lavoro condivisi, questo progetto fornirà alle startup consulenza e assistenza per: 1) formazione imprenditoriale; 2) definizione di un valido business plan; 3) test con il mercato; 4) individuazione forma di finanziamento coerente al proprio business; 5) networking con altre aziende; 6) marketing e comunicazione. Il progetto è finanziato dal Miur (ministero università – art. 11 “Ulteriori interventi”, decreto 8 giugno 2015, n°335) per l’attuazione del “Progetto di valorizzazione dei risultati della ricerca e di accompagnamento delle imprese innovative verso il mercato e gli investitori”.