Antonello Congiu (CGIL): «Alla nuova Giunta regionale chiediamo di affrontare con urgenza i temi che riteniamo fondamentali, primo fra tutti il lavoro».
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Le elezioni del 24 febbraio scorso ci hanno restituito un quadro politico regionale decisamente modificato rispetto al precedente. A questo nuovo quadro politico, con la stessa determinazione con la quale lo abbiamo fatto alla precedente Giunta regionale, chiediamo che da subito, attraverso la pratica del dialogo sociale, vengano affrontati con urgenza i temi che riteniamo fondamentali: il lavoro, prima di tutto, con il consolidamento e potenziamento del piano del lavoro “Lavoras”, chiesto con forza della CGIL e che tanti buoni risultati ha prodotto l’anno scorso ed altri anche più importanti potrebbe produrre in futuro; la realizzazione del piano di metanizzazione, quale fonte indispensabile per garantire la transizione verso la dismissioni dei combustibili fossili, con la conferma della dorsale, unico strumento che possa garantire funzionalità, controllo pubblico della risorsa per quanto attiene sicurezza dell’approvvigionamento, distribuzione e prezzo; da esso, fondamentalmente, possono dipendere la ripartenza delle realtà industriali e con essa le sorti del territorio.
L’adozione di una politica industriale, complessivamente intesa, diventa essenziale per il rilancio della Sardegna così come per converso rischia di diventare esiziale la sua mancanza per la sopravvivenza del territorio.
In questo quadro si inseriscono le iniziative che unitariamente le categorie dei lavoratori edili CGIL CISL e UIL hanno intrapreso ai fini del rilancio del settore delle Costruzioni che sfoceranno in uno sciopero generale nazionale del settore con manifestazione a Roma il giorno 15 marzo 2019 e, nella fase preparatoria, un sit-in Assemblea davanti alla Prefettura di Cagliari il prossimo 8 marzo.
Dal settore delle costruzioni sono stati espulsi, in questi ultimi anni, 30mila lavoratori e dimezzato il numero delle imprese attive. Occorre favorire la ripartenza delle Opere Pubbliche attraverso politiche virtuose capaci di favorire la gestione trasparente delle risorse pubbliche che peraltro risultano disponibili ma non si trasformano in apertura di cantieri e quindi lavoro.
La ripartenza del sistema delle costruzioni può essere al tempo stesso sintomo e motore dello sviluppo dell’isola. Occorre per questo un piano integrato di iniziativa pubblica per: la riqualificazione del patrimonio abitativo, con iniziative concrete per il recupero dei centri urbani e delle periferie; la riconversione architettonica delle aree industriali e delle servitù militari; l’edilizia scolastica, le reti ospedaliere e gli edifici pubblici.
Antonello Congiu
Segretario Generale Camera del Lavoro