18 July, 2024
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Elvio Daniele Curreli è il nuovo presidente della Cantina Santadi, ha ricevuto il testimone il 14 luglio da Antonello Pilloni, storico presidente da 48 anni, nel corso della cerimonia svoltasi nella sala convegni della Cantina. L’evento “Terroir Sulcis – Il Sulcis festeggia il suo re, il Carignano”, organizzato anche per la presentazione della strategia, dei risultati e delle opportunità del progetto Enotria, realizzato con il GAL Sulcis Iglesiente, Capoterra e Campidano di Cagliari, ha visto la partecipazione di numerosi ospiti, tra i quali c’erano il presidente del Consiglio regionale Piero Comandini, gli assessori regionali della Cultura Ilaria Portas e dell’Industria Emanuele Cani e il capo di gabinetto dell’assessorato regionale del Turismo Carla Medau,
I lavori sono stati aperti dal moderatore Anthony Muroni, scrittore, giornalista e presidente della Fondazione Mont’e Prama e dai saluti istituzionali del presidente della Cantina Santadi Antonello Pilloni, del sindaco di Santadi Massimo Impera, del presidente del GAL Cristoforo Luciano Piras, degli assessori regionali della Cultura Ilaria Portas e dell’Industria Emanuele Cani e del capo di gabinetto dell’assessorato del Turismo Carla Medau.
Anthony Muroni ha presentato il docufilm che racconta la storia della Cantina Santadi, dal 1960 quando venne costituita la cooperativa, attraverso le difficoltà iniziali e la svolta, arrivata il 13 luglio 1976, quando assunse la presidenza Antonello Pilloni su esplicito invito di Peppino Sais, e conobbe subito dopo Giacomo Tachis, enologo di fama internazionale, che sposò il progetto e contribuì in misura determinante alla crescita e all’affermazione a livello mondiale del Carignano e dei vini prodotti dalla Cantina Santadi. Il docufilm racconta mirabilmente la splendida realtà attuale della Cantina Santadi.
I lavori sono proseguiti con gli interventi sul progetto Enotria, di Maria Giuseppina Cireddu, dirigente della Regione Sardegna; Nicoletta Piras, direttrice del GAL Sulcis Iglesiente, Capoterra e Campidano di Cagliari; Massimo Podda, direttore della Cantina Santadi; Andrea Capelli, autore del libro Terroir Sulcis.
E’ seguita una tavola rotonda che ha visto gli interventi di Donatella Cinelli Colombini, ideatrice del Movimento Turismo del Vino; Gaddo della Gherardesca, rappresentante della tenuta di Castagneto Carducci; Lorenzo Olivero, presidente della Strada del Barolo e dei Grandi Vini di Langa; Alessio Re, segretario generale della Fondazione Santagata per l’Economia della Cultura; Italo Bussa, giornalista e scrittore; Gianluca Cadeddu, coordinatore del gruppo di lavoro strumenti finanziari e progetti speciali Csdel Centro Regionale di Programmazione della Regione Autonoma della Sardegna e Programme Manager e.INS Sardegna; Cristian Galbiati, responsabile scientifico della Fondazione ARIA.
E’ intervenuto, infine, Luca Saba, direttore di Coldiretti Sardegna, che ha portato il suo saluto al presidente Antonello Pilloni.
Le conclusioni sono state affidata a Piero Comandini, presidente del Consiglio regionale della Sardegna.
Antonello Pilloni ha portato i saluti finali e ha presentato il suo successore alla presidenza della Cantina Santadi, Elvio Daniele Curreli, un momento particolarmente carico di emozione.
Giampaolo Cirronis
 

Domenica 14 luglio 2024 negli spazi della Cantina Santadi si terrà “Terroir Sulcis”, l’evento di promozione del Carignano del Sulcis Doc e della sua filiera, organizzato nell’ambito del progetto “Enotria: percorsi e paesaggi del vino” e della strategia di sviluppo enoturistico del territorio.

L’evento, dal sottotitolo “il Sulcis festeggia il suo Re: il Carignano”, è promosso dal GAL Sulcis Iglesiente in collaborazione con la Cantina Santadi. Si aprirà con un convegno nel quale saranno presentati i risultati del progetto Enotria e verrà approfondito il tema dell’enoturismo quale elemento di valorizzazione del territorio del Carignano Sulcis Doc (anche attraverso le attività realizzate e in corso di realizzazione con le risorse del Piano Sulcis). 

Al termine del convegno spazio ai saluti dello storico presidente Antonello Pilloni. Seguiranno un buffet nella barricaia della Cantina e un concerto.

L’evento è riservato ai partecipanti al progetto Enotria, il progetto di cooperazione che punta a promuovere i territori attraverso la valorizzazione del prodotto turistico enologico. Il progetto vede il GAL Sulcis in partenariato con i GAL Gallura Alta Gallura (capofila), Ogliastra e Barbagia. Tra le azioni è prevista la realizzazione di un evento in ognuno dei territori coinvolti: “Terroir Sulcis” è l’evento locale del Sud Ovest della Sardegna e ha l’obiettivo di promuovere il Carignano e raccontarne la filiera. Il progetto è finanziato dal Programma di Sviluppo Rurale 2014-2022.

Di seguito il programma dettagliato del convegno.

Saluti istituzionali

  • Antonello Pilloni | Presidente Cantina Santadi
  • Massimo Impera | Sindaco di Santadi
  • Cristoforo Luciano Piras | Presidente GAL Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari
  • Ilaria Portas | Assessora della Pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport Regione Sardegna
  • Emanuele Cani | Assessore dell’Industria Regione Sardegna

Presentazione docufilm 

  • Anthony Muroni | Scrittore, giornalista e presidente Fondazione Mont’e Prama

Progetto Enotria: strategia, risultati, opportunità

  • Maria Giuseppina Cireddu | Dirigente Regione Sardegna
  • Nicoletta Piras | Direttrice GAL Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari
  • Massimo Podda | Direttore Cantina Santadi
  • Andrea Capelli | Autore libro Terroir Sulcis
  • Tavola rotonda
    • Donatella Cinelli Colombini | Ideatrice Movimento Turismo del Vino
    • Gaddo della Gherardesca | Tenuta di Castagneto Carducci
    • Lorenzo Olivero | Presidente Strada del Barolo
    • Alessio Re | Segretario generale Fondazione Santagata per l’Economia della Cultura
    • Italo Bussa | Giornalista e scrittore
    • Gianluca Cadeddu | Coordinatore gruppo di lavoro strumenti finanziari e progetti speciali  CRP RAS e Programme Manager e.INS Sardegna
    • Cristian Galbiati | Responsabile scientifico Fondazione ARIA

    Conclusioni 

    • Piero Comandini | Presidente Consiglio regionale della Sardegna

    Saluti finali

    • Antonello Pilloni | Presidente Cantina Santadi

Antonello Pilloni ha raggiunto ieri il traguardo dei 90 anni, 48 dei quali vissuti alla presidenza della Cantina Santadi. Per festeggiarlo si sono ritrovati in tanti, oltre 360, prima nella sala conferenze della Cantina, poi nel ristorante l’Antico Borgo di Narcao. Nell’occasione è stato presentato il libro “Terroir Sulcis”, un’opera editoriale straordinaria che in quasi 700 pagine di grande formato ricostruisce oltre sessant’anni di storia della cooperativa, i difficili esordi, la trasformazione, i successi, ma anche la realtà di un territorio meraviglioso nel quale s’è affermata: il Sulcis.

La giornata di festa è stata carica di emozioni, impreziosita dal conferimento della cittadinanza onoraria ad Antonello Pilloni da parte di tutti i Comuni dell’Unione dei Comuni del Sulcis annunciata dal presidente Andrea Pisanu alla presenza dei Sindaci, e il dono di una maglia del Cagliari Calcio con il numero 90, alla presenza di tre rappresentanti della società rossoblù, con la quale la Cantina Santadi collabora.

La presentazione del libro, curata dal giornalista Anthony Muroni che al termine ha presentato anche il filmato realizzato per celebrare i 90 anni di Antonello Pilloni, si è sviluppata con gli interventi degli ospiti, aperti dal direttore della Cantina Massimo Podda e da quello degli autori dell’opera editoriale. Tra gli intervenuti, Massimo Impera, sindaco di Santadi; Gianluca Cadeddu, Direttore del Centro regionale di Programmazione; Fabio Onnis, presidente Confcooperative provinciale Cagliari; Cristiano Erriu, Segretario Generale della Camera di Commercio di Cagliari-Oristano; Luca Saba, direttore regionale di Coldiretti; Cristoforo Luciano Piras, presidente del Gal Sulcis Iglesiente; Salvatore Cherchi, già parlamentare, sindaco di Carbonia e presidente della provincia di Carbonia Iglesias; Federico Palomba, già presidente della Regione Sardegna.

Antonello Pilloni ha concluso gli interventi, ricostruendo la sua pluridecennale esperienza, in 20 minuti carichi di emozione.

L’artista DeRita, infine, ha presentato l’opera che raffigura Antonello Pilloni in Cantina, e i rappresentanti del Cagliari Calcio hanno donato al festeggiato la maglia rossoblù.

La storia della Cantina Santadi è iniziata il 24 ottobre 1960 nello studio del notaio Francesco Vacca di Cagliari, dove venne firmato l’atto costitutivo della Cantina Sociale della Riforma Agraria di Santadi, per volontà di 27 produttori, guidati dal patriarca Peppino Sais e coordinati dall’Ente per la Trasformazione Fondiaria e Agraria in Sardegna con l’intento di trasformare le uve in forma associata e vendere il vino ottenuto.

Nel 1963 l’Enopolio sociale lavorò per intero le uve conferite per 5.900 quintali e si concluse il primo affare con la Penisola, con l’esportazione di 450 ettolitri di vino.

I primi 15 anni furono difficili e a metà degli anni Settanta la Cantina si ritrovò sull’orlo del fallimento e Peppino Sais decise di puntare sulla presidenza di un brillante giovane sindaco-vignaiolo, il sardista Antonello Pilloni da Nuxis, che accettò dopo non poche insistenze.

La storia dal 1976 ad oggi, nella quale spicca la figura del grande Giacomo Tachis, l’ha ricostruita Antonello Pilloni nel suo intervento.

La giornata dei festeggiamenti per i 90 anni di Antonello Pilloni è proseguita e si è conclusa al ristorante l’Antico Borgo di Narcao.

Giampaolo Cirronis

   

Una cena di gala con le eccellenze dell’enogastronomia sarda. Così il 27 novembre al Renaissance Chelsea Hotel di New York si sono promosse le eccellenze isolane nel mercato nordamericano celebrando il rientro a casa del Gigante Manneddu. Dopo sei mesi di esposizione al Metropolitan Museum di New York, infatti, il pugilatore di Mont’e Prama è partito per tornare al Museo Civico Marongiu di Cabras.
«Avere avuto Manneddu in uno dei più grandi e importanti musei degli Stati Unitiha sottolineato Anthony Muroni, direttore della Fondazione Mont’e Prama – è stato un evento di portata storica per la nostra isola e non è che il primo di una serie di eventi culturali, scientifici e promozionali che la nostra Fondazione intende organizzare con i partner nordamericani».
La cena di gala – ideale prosecuzione di due eventi omologhi tenutisi a settembre – ha rappresentato un’importante vetrina per le eccellenze del settore enogastronomico sardo che hanno attraversato l’Atlantico per trovare nuovi canali commerciali e rafforzare quelli già esistenti. Un viaggio compiuto per accompagnare simbolicamente il ritorno a casa del pugilatore “Manneddu”, che è stato esposto al MET (Metropolitan Museum of Art) di New York all’ingresso dell’area classica greco-romana, una sezione che conta tre milioni di visitatori all’anno.
I prodotti tipici sardi presentati sono una selezione delle eccellenze dei territori dei quattro GAL (Gruppi di azione locale) sardi partecipanti, ovvero il GAL Sinis, il GAL Sulcis Iglesiente, il GAL Barbagia e il GAL Barbagia Mandrolisai Gennargentu. Questi i prodotti: il vino della Cantina di Santadi, della Cantina Contini di Oristano, della Cantina Puddu di Oliena, dei Garagisti e della Cantina del Mandrolisai di Sorgono; l’olio dell’azienda Sinis Agricola; il pane dei panifici di Ovodda e il pane e i biscotti sardi del panificio Sunalle di Fonni; la bottarga Oro di Cabras dei F.lli Manca; le paste di Sardo Sole di Cabras; i sottoli di Bon’ora di Sant’Antioco; il miele dell’azienda apistica Monte Tamara di Nuxis; il torrone Pruneddu di Tonata; i formaggi del caseificio Erkiles di Olzai e Brau farm di Orotelli; il tonno rosso delle Tonnare Sulcitane.
L’evento – finalizzato all’internazionalizzazione delle imprese – è stato organizzato alla Fondazione Mont’e Prama, con il supporto finanziario dell’assessorato dell’Industria della Regione Sardegna, in collaborazione con il Centro Regionale di Programmazione, quattro importanti gruppi di azione locale (GAL), tante aziende sarde e la squadra di basket della Dinamo Sassari. Ha visto la partecipazione di autorità italiane, giornalisti, professionisti del settore food & wine e del mondo della cultura, rappresentanti dei Circoli dei Sardi, oltre ai rappresentanti degli enti organizzatori. Numerosi e significativi gli scambi tra i produttori presenti e i professionisti del settore, per la creazione e il rafforzamento delle importazioni dei prodotti isolani negli USA.
«Si è trattato di un’esperienza e di un palcoscenico unici per i produttori dei nostri territorihanno dichiarato i direttori dei quattro GAL presenti a New Yorke siamo grati alla Fondazione Mont’e Prama e al CRP della Regione Sardegna per il grande lavoro fatto. Manneddu è stato un ambasciatore d’eccezione per far conoscere la nostra isola nel mondo e siamo certi che le aziende dei nostri territori sapranno cogliere quest’occasione per trovare nuovi e interessanti mercati per i loro prodotti d’eccellenza.»

Musica, libri, festival, teatro, escursioni, cinema, incontri: un ricco calendario denso di attività pronte ad animare l’estate gonnesina per la seconda edizione di Luci d’Estate: dal centro storico del paese al Villaggio Normann, passando per il Nuraghe Seruci e Nuraxi Figus. Il tutto all’interno del percorso di destinazione sostenibile e responsabile iniziato nel 2020 e che vede gli operatori turistici gonnesini in prima linea per offrire esperienze culturali, paesaggistiche ed enogastronomiche e contribuire a rendere Gonnesa un viaggio e una vacanza indimenticabile.

«Dopo un anno difficilissimocommenta il sindaco di Gonnesa, Hansel Cristian Cabiddusiamo pronti a ripartire in sicurezza. Gonnesa, con il suo importante patrimonio paesaggistico, archeologico, storico minerario e culturale vuole contribuire ad arricchire l’offerta turistica del sud ovest sardo, attraverso un sistema di eventi, prodotti, esperienze, attrattori di grande interesse.»

Dai concerti dedicati ai giovani nel centro del paese, agli eventi culturali al Nuraghe Seruci e al Villaggio Normann, senza dimenticare gli spettacoli per i più piccoli e il cinema sotto le stelle. Il tutto con una grande voglia di normalità e sicurezza (tutti gli eventi si svolgeranno nel rispetto delle normative anticovid).

Anche quest’anno il Nuraghe Seruci, con i suoi tramonti mozzafiato, ospiterà diversi appuntamenti culturali e musicali. Quattro appuntamenti del Festival Culturale Liberevento: il giornalista Toni Capuzzo, la criminologa Roberta Bruzzone, lo storico dell’arte Jacopo Veneziani e lo psichiatra-sociologo Paolo Crepet.
La bellezza del parco archeologico di Seruci ospiterà anche due concerti di ARTango&jazz Festival e due appuntamenti di Connessioni, Festival delle idee 2021: gli scrittori Piergiorgio Pulixi e Massimo Carlotto. Il calendario di  Connessioni prevede anche un appuntamento con il giornalista Francesco Abate nello splendido scenario di Normann e due appuntamenti nel Parco S’Olivariu: il primo con le scrittrici Milly Barba e Debora Serra, il secondo con lo scrittore Wu Ming 1. Sempre al Nuraghe Seruci, il giornalista Anthony Muroni presenterà il suo libro “Mario Melis. Il presidente dei sardi”, il genetista Guido Barbujani terrà una conferenza dal titolo “Migranti pallidi. Come sono arrivate le pelli bianche in Europa”.

Una serie di appuntamenti di grande qualità e interesse saranno ospitati nel Villaggio Normann, grazie alla sinergia con l’Associazione del villaggio. Si partirà, sabato 17 luglio con gli “Zirichiltaggia – Tributo a De André” in concerto che saranno un preludio all’evento di domenica 18 luglio dedicato alla grande Fernanda Pivano, nel giorno del suo compleanno. Gli eventi a Normann proseguono lunedì 19 con la Conferenza: “Algoritmi e Intelligenza Artificiale: Quale futuro”. A cura del prof. Giuseppe Italiano, docente di Computer Science presso la Luiss. Questo primo blocco di eventi si concluderà con il reading teatrale – “Era partito per fare la guerra” di e con Paolo Floris, a cura dell’Associazione Radici e ali in programma martedì 20 luglio.

Ritorna anche il Cinema sotto le stelle nel Parco S’Olivariu, curato dall’Arci Iglesias APS. Sempre il Parco urbano S’Olivariu ospiterà, nel pieno rispetto delle normative anticovid, un calendario di concerti musicali che vedranno sul palco “I Tamurita”, la cantante Claudia Aru con il suo nuovo spettacolo, The Soul Kitchen, i “Non soul funky” e Gabriella Cambarau con il progetto “Brebus”.
Il centro storico del paese, per due serate, diventerà una grande isola pedonale che ospiterà musica e animazione. Il 2 settembre, grazie all’impegno dei giovani del paese, si svolgerà una giornata intera di iniziative dal titolo #pertesamuele.

Novità di questa seconda edizione di Luci d’estate sono le escursioni alla scoperta del territorio curate da Janas Escursioni. Jana Loredana e Jana Francesca ci porteranno sulla via delle cernitrici alle laverie di Seddas Moddizzi, nella zona umida di Sa Masa, negli splendidi villaggi minerari Asproni e Normann, e nelle domus del Janas di Serra Maverru.

Il calendario è stato realizzato in collaborazione con la Pro Loco Gonnesa, con la collaborazione degli uffici comunali e di tutte le associazioni del paese. Il calendario completo delle attività è disponibile sui canali social del comune di Gonnesa (F: @comunegonnesa – IG @comunegonnesa) e, nei prossimi giorni, lo sarà anche sul portale visitgonnesa.it.

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La II commissione del Consiglio regionale, presieduta da Alfonso Marras (Riformatori sardi), a conclusione dell’audizione dell’assessore regionale della Cultura, Andrea Biancareddu (Udc), ha espresso, a maggioranza (5 consiglieri a favore e 4 astensioni dalla minoranza), parere favorevole alla deliberazione n. 39/31 del 3 ottobre 2019 (modificativa della delibera n. 32/50 dell’8 agosto 2019) che programma le risorse nazionali e quelle regionali finalizzate alla tutela della lingua e della cultura delle minoranze linguistiche.

In applicazione della norma italiana (legge n. 482) sono state assegnate, per l’anno in corso, 698.773 euro, di cui 667.782 euro per la lingua sarda e 30.991 euro per il catalano di Alghero. A valere sui capitoli del bilancio regionale (legge n. 6/2012 “Integrazione regionale dei contributi statali erogati agli Enti locali”) si sono rese, invece, disponibili 500.000 euro da ripartire tra la lingua sarda e le minoranze linguistiche del gallurese, del sassarese e del tabarchino. L’assessore, sollecitato anche dagli interventi dei consiglieri Francesco Stara e Laura Caddeo (Progressisti), Desirè Manca (M5S) e Piero Comandini (Pd) ha assicurato l’efficace integrazione tra le risorse statali e quelle regionali, prevista dalla normativa regionale in materia di lingua sarda (legge regionale n. 22/2018), «attraverso l’applicazione dei medesimi criteri di assegnazione delle risorse indipendentemente dai fondi utilizzati».

I soggetti che potranno partecipare all’avviso pubblico sono gli Enti locali, le Camere di commercio e l’Ats ed i progetti devono essere finalizzati all’attivazione degli sportelli linguistici, la realizzazione di attività di formazione e altre attività di carattere culturale. Premialità sono previste per chi presenta progetti che attivino collaborazioni con scuole, musei e università; con attività commerciali o artigianali e per coloro che adotteranno la denominazione ufficiale bilingue dell’ente proponente e delle sue articolazioni (sia su supporto cartaceo che informatico).

A seguire la II commissione ha proceduto con l’audizione dei responsabili del progetto Fri.Sa.Li. World, Raffaele Franzese (coordinatore nazionale della rete delle istituzioni scolastiche) e Anthony Muroni (coordinatore del comitato tecnico scientifico costituito presso la biblioteca del Senato), per l’illustrazione dell’iniziativa che coinvolge una rete di scuole sarde nella realizzazione del progetto triennale di ricerca internazionale “Le ragioni dell’emigrazione nel secondo dopoguerra”, condotto in collaborazione con la commissione biblioteca e l’Archivio storico del Senato, unitamente a network scolastici costituiti in Australia, Canada, Usa ed Argentina.

Una proposta apprezzata e salutata con favore sia dai consiglieri della maggioranza che da quelli dell’opposizione che hanno evidenziato l’opportunità del coinvolgimento del Consiglio regionale per una partnership istituzionale, in considerazione anche del consistente numero di studenti sardi (circa 80) e degli istituti scolastici (8) coinvolti. In conclusione dei lavori, il presidente della commissione, Alfonso Marras, ha dunque assunto l’impegno per garantire, in sede di discussione della finanziaria, il contributo utile per la realizzazione del progetto internazionale Fri.Sa.Li World.

 

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Forse non è un caso se, tra i quattro affermati professionisti che hanno ricordato la figura di Manlio Brigaglia al Salone del libro di Torino, due siano stati, orgogliosamente suoi allievi. A rendere omaggio alla memoria del grande intellettuale sassarese, per uno degli eventi più attesi del calendario AES al Lingotto, c’erano l’editrice e presidente Simonetta Castia, il giornalista Costantino Cossu, il docente universitario Guido Melis e lo scrittore Flavio Soriga.

Un tributo che suona come un atto non solo dovuto a un anno esatto dalla scomparsa, ma estremamente sentito da parte di tutti gli editori sardi, e celebrarne la memoria nelle testimonianze di chi ha avuto modo di conoscerlo e apprezzarlo attraverso l’esperienza umana e quella professionale.

Il profilo eclettica di Manlio Brigaglia è stato ben tratteggiato dalla presidente Simonetta Castia, che ne ha paragonato la figura a quella di Enrico Costa, del quale con il “professore” aveva curato la biografia per Mediando. La stessa casa editrice per la qualeManlio Brigaglia avrebbe poi accettato di far redigere la biografia, pubblicata postuma. Durante il suo intervento, Simonetta Castia ha annunciato la futura pubblicazione di un nuovo lavoro ispirato alla “Memorie sassaresi”.

Scrittore, docente, storico, giornalista, Manlio Brigaglia amava definirsi “facitore di libri”. Un editor, si direbbe oggi.

Ma anche uomo di grande profondità culturale, al punto che Flavio Soriga, ha espresso rammarico per il fatto che un uomo di tale levatura non fosse abbastanza conosciuto nel resto dell’Italia. Flavio Soriga ne ha ricordato la grande autorevolezza priva di presunzione e inoltre, una grande dote spesso non comune tra i sardi, quell’ironia e dell’autoironia.

Costantino Cossu ha invece manifestato apprezzamento per la posizione di convinto antifascista, specie negli anni difficili di “rivoluzione” culturale in cui era professore all’Azuni. Cossu ha ricordato il tentativo di aggressione subito da Manlio Brigaglia ad opera di un gruppo di estrema destra solo per aver firmato, unico professore del liceo, un appello contro un episodio di violenza fascista. Tentativo per fortuna sventato da un gruppo di studenti.

Persino Guido Melis non ha potuto esimersi dal ricordare quegli anni di profonda trasformazione culturale, in cui Manlio Brigaglia era diventato per gli studenti un punto di riferimento, anche quando si trovava su posizioni opposte. Un punto di riferimento perché aveva saputo infondere ai suoi studenti l’utilizzo della capacità di critica, la capacità di lettura, la capacità di scrittura e la distinzione tra gli autori. Guido Melis ha anche indicato l’Enciclopedia della Sardegna come la sua più grande opera, pubblicata dall’editore Della Torre.

Molto gradita è stata la proiezione di un estratto della video-intervista realizzata dal giornalista Tonino Oppes in occasione degli ottant’anni del compianto intellettuale. Intervista che è stata proiettata integralmente in serata in occasione del secondo momento commemorativo al Padiglione off extra-Lingotto.

Nel pomeriggio lo stand AES è stato al centro di due interessanti presentazioni. La prima dell’autore cagliaritano Giampaolo Manca, che ha proposto al pubblico del Salone “Le cose che sono nell’aria” assieme all’editore Alessandro Cocco di La Zattera. Il romanzo racconta il viaggio interiore di un giudice sulle tracce delle proprie origini, afflitto dalla tormentata ricerca della verità nel suo ultimo processo, e dalla tentazione di usare i poteri del suo ufficio per rendere giustizia a una vittima lontana.

La seconda è “Il viaggio. Fra intrighi, amori e misteri, il racconto dei protagonisti della Sarda”. Il dialogo dell’autore olbiese Giovanni Sanna Laina con l’editore Dario Maiore della Taphros, ha evidenziato un affascinante quadro dell’isola di fine Settecento, attraverso le vicissitudini del barracello Francisco Sanna che a Cagliari ebbe l’occasione di conoscere il mondo della nobiltà sardo piemontese, per poi divenire testimone dei momenti “rivoluzionari” del 1794.

Per gli eventi al Salone Off extra-Lingotto, il calendario AES ha proposto un interessante appuntamento  nella Sala San Massimo dell’Hotel NH Carlina, lo stesso edificio in cui dimorò Antonio Gramsci dal 1914 al 1922. L’iniziativa, che ha goduto dell’Alto patrocinio del Senato della Repubblica, è stata occasione per presentare “Printzipàles e pastori sardi. Origine e trasformazione di un allevamento ovino”, un volume dell’autore corso Jean Christophe Paoli che tratta lo spinoso e complesso tema del pastoralismo in Sardegna. L’appuntamento realizzato da Condaghes con AES e l’associazione dei sardi in Torino Antonio Gramsci, ha accolto gli interventi dell’editore Giovanni Manca, del senatore Gianni Marilotti e del giornalista Anthony Muroni. Il volume accoglie un importante lavoro di ricerca che va a colmare un vuoto di oltre cinquant’anni sull’argomento, a partire dalla pietra miliare che fu la pubblicazione del Maurice Le Lannou del 1941.

Lo Stand AES alle 11.00 ha ospitato Marina Moncelsi che, assieme ad Annamaria Baldussi, ha presentato la sua opera “Michele e gli altri. Un sindaco tra i caduti della prima guerra mondiale” (Aipsa), incentrata sul tema della proiezione forzata e dolorosa della Sardegna nel terribile “gioco” della guerra. Sono intervenuti gli alunni della terza A del liceo Linguistico Eleonora d’Arborea di Cagliari nell’ambito del progetto Alternanza scuola lavoro “A lezione di Storia”.

Alle 12.00 Maria Vittoria Spissu ha introdotto “La via dei retabli. Le frontiere europee degli altari dipinti nella Sardegna del Quattro e Cinquecento” (Carlo Delfino Ed.), uno straordinario lavoro di ricerca realizzato insieme a Caterina Virdis Limentani su questi tesori d’arte, testimonianze storiche del passato catalano-aragonese della Sardegna. Assieme all’autrice sono intervenuti gli storici dell’arte Valerio Mosso e Stefano Manavella.

Alle 15.30 allo Stand AES arriva “Io rido perché ho paura. Vico Mossa, architettura sarda tra ruralità e modernità” (Poliedro), in collaborazione con il comune di Serramanna. Daranno il loro contributo Guido Carcangiu (Comune di Serramana), Enrico Pusceddu (presidente associazione internazionale “Città della Terra Cruda”), Alessandra Mocci (Archivio d’Architettura Vico Mossa), Roberto Podda (Curatore della mostra che si tiene al Politecnico di Milano e del libro, Alceo Vado (architetto), Enrico Pinna (giornalista e fotografo), Paola Gambero (curatrice della mostra) e Marco Biraghi (storico dell’architettura).

Alle 17.00bsarà presentato il volume “La spada e la gloria dalla Sardegna all’America. Storia del viceré don Baltasar de Zuñiga fondatore nel 1718 di San Antonio nel Texas” (Carlo Delfino ed.). Con l’autore Umberto Oppus (Direttore generale dell’ANCI Sardegna) dialogano Serafina Mascia (presidente FASI) ed il giornalista Massimo Boccaletti. Don Baltasar fu allo stesso tempo spettatore e protagonista di un mondo globale che contribuì, nel suo piccolo, a costruire con la sua azione politica e amministrativa.

Alle 18.30, teatro delle manifestazioni sarà il Bar letterario “Da Pietro”, in via San Domenico 34, dove Flavio Soriga presenta, in prima nazionale, la sua ultima fatica letteraria “Nelle mie vene” (Bompiani), in compagnia di Emilia Zazza, Alberto Urgu e Nicola Muscas.

Alla Libreria Il Ponte sulla Dora, alle 19.00 Giulio Concu presenta “Cadono dal cielo” (Maestrale) assieme alla sindaca di Fonni Daniela Falconi. I due appuntamenti sono realizzati in collaborazione con l’Associazione dei Sardi in Torino “Antonio Gramsci”.

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Una valigia come una scatola dei sogni è partita nei giorni scorsi dalla Sardegna per la più importante manifestazione italiana nel campo dell’editoria. La valigia AES di “Noi e il mondo”. Spezzato il sigillo, questo scrigno misterioso ha mostrato i suoi tesori d’arte e letteratura. I tesori di un’isola che – ispirandosi alla celebre operazione dell’artista Maria Lai, nel centenario dalla nascita – vuole rivolgere al mondo un forte messaggio di pace e di coesione.

Così l’Associazione Editori Sardi il 9 maggio ha dato il via al ricco calendario in programma per la 32ª edizione del Salone internazionale del libro di Torino, mostrando il cuore di una Sardegna capace di tessere una rete altamente propositiva di relazioni culturali.

In fase di inaugurazione, l’evento d’arte realizzato dall’AES assieme a Casa Falconieri, ha fatto emergere libri, colori, stoffe e infine un lungo e articolato nastro di tela, decorato e corredato di alcuni dei passi più significativi della storia della letteratura sarda.

Parole tratte dalle opere di Grazia Deledda, Antonio Gramsci, Francesco Masala e altri grandi scrittori che, nel momento di forte carica emozionale, sono sembrate quasi riecheggiare nel cuore del Lingotto.

Il nastro è stato srotolato dalle mani della presidente AES Simonetta Castia e dell’artista Gabriella Locci, coadiuvate dal direttore artistico Dario Piludu, per circoscrivere con oltre cento metri di stoffa l’intera Sala Avorio. Si è ripetuto così un gesto altamente simbolico già compiuto in un modo simile da Maria Lai, di cui è stato mostrato un video d’epoca del 1981, mentre legava simbolicamente le case e il monte del paese di Ulassai con un lungo nastro azzurro, come segnale contro la “disamistade”.

Ma il momento più emozionante dell’esperienza artistica si è avuto in serata attraverso una performance partecipata nei più ampi spazi del Padiglione Oval, dove l’AES ha trovato casa mettendo in vetrina ben tremila libri e oltre ottocento titoli al fianco dei grandi marchi dell’editoria libraria internazionale.

Così gli Editori Sardi hanno per così dire “invaso” il Lingotto, adornando con il lunghissimo nastro gli spazi circostanti il proprio stand, stimolando curiosità, interazioni e voglia di coinvolgimento dei presenti. E se da un lato le stoffe ricche di fregi hanno portato in dote il patrimonio inestimabile dell’isola, al loro fianco sono stati distesi dei teli bianchi, rivolti al mondo del Salone per aprirsi al contributo di chiunque, interagendo con i visitatori chiamati a personalizzarli con la propria testimonianza.

Questa operazione prevede la prosecuzione a Cagliari in autunno. L’idea è quello di legare simbolicamente  Castello, che spesso dà l’idea di un’isola dentro la città, alla parte bassa di Cagliari.

La performance d’arte partecipata “Noi e il mondo”, a cura di AES e Casa Falconieri, va in replica alle 11.00 nel Padiglione Oval, mentre alle 13.30 la Sala Avorio accoglierà uno dei momenti più attesi tra le iniziative in cartellone: “Nel ricordo di Manlio Brigaglia”, a cura di AES e “Sulla Terra leggeri”. Interverranno Simonetta Castia, Costantino Cossu, Simonetta Fiori, Guido Melis e Flavio Soriga.

L’appuntamento con le novità librarie per la sezione “Tra Isola e mondo”, alle 17.00, allo stand AES accoglie Giampaolo Manca, che assieme ad Alessandro Cocco presenta il suo “Le cose che sono nell’aria” (La Zattera ed.), un viaggio interiore sull’attitudine a ritornare nei luoghi delle origini e della memoria per trovare serenità e pace.

Alle 18.00, Giovanni Sanna Laina, in compagnia di Dario Maiore illustrerà il suo romanzo “Il viaggio” (Taphros ed.) tra intrighi, amori e misteri e dei protagonisti della Sarda Rivoluzione del 1794. Alle 19.00, al Salone Off, Jean Christophe Paoli presenta “Printizipàles e pastori sardi. Origine e trasformazione di un allevamento ovino mediterraneo”, un approfondito lavoro di ricerca sull’allevamento sardo alla luce della lunga evoluzione degli ultimi due secoli. Interverranno il senatore Gianni Marilotti e l’editore Giovanni Manca con la moderazione di Anthony Muroni. L’iniziativa, che gode dell’Alto Patrocinio del Senato della Repubblica, è realizzata a cura di Condaghes, AES ed Associazione dei Sardi in Torino.

Alle 20.00, sarà ricordata ancora una volta la figura di Manlio Brigaglia, nella Sala San Massimo dell’Hotel NH Carlina, in piazza Carlo Emanuele II. Interverranno Simonetta Castia, Costantino Cossu, Simonetta Fiori e Guido Melis. Nel corso dell’appuntamento, realizzato da AES e Associazione dei Sardi in Torino “Antonio Gramsci”, sarà proiettato il documentario RAI “Manlio Brigaglia. 80 anni di storia”, a cura di Tonino Oppes.

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Cinque giornate per testimoniare la profondità e il valore dell’editoria libraria sarda, raccontare l’insularità come superamento dei confini ispirandosi a una celebre idea di Maria Lai, e manifestare il ricordo di due grandi intellettuali come Manlio Brigaglia e Paolo Pillonca. La partecipazione degli Editori sardi alla 32esima edizione del Salone internazionale del libro di Torino sembra calzare a pennello con il tema proposto quest’anno dalla più importante manifestazione italiana nel campo dell’editoria.

Dal 9 al 13 maggio l’AES mette in campo una squadra compatta, formata dalle trenta aziende isolane più importanti e titolate – associate e non – forti dell’apporto di ben tremila libri e ottocento titoli. Gli editori troveranno casa nel Padiglione Oval, uno dei più frequentati del Lingotto, al fianco di case come Mondadori, Adelphi, E/O, Sellerio e Feltrinelli e in totale autonomia rispetto allo stand della Regione.

L’iniziativa è svolta in partenariato con l’Associazione dei sardi in Torino “Antonio Gramsci”, il festival “Sulla terra leggeri” e la Sardegna Film Commission, e con il patrocinio e parziale sostegno della Fondazione di Sardegna. Numerosi eventi sono in programma nelle sale Ciano e Avorio e negli spazi extra-Lingotto del Salone off, in prestigiose location del capoluogo piemontese.

Se il tema generale della manifestazione ruota intorno a “Il gioco del mondo” (titolo dell’iper-romanzo di Julio Cortàzar) come invito a oltrepassare le barriere e a superare le divisioni, nella proposta dell’AES la Sardegna si inserisce perfettamente in questa direzione, in quanto isola tra più continenti, esito e strumento di meticciati linguistici, identitari e culturali, che si creano e definiscono all’interno della vasta rete di relazioni e legami con il mondo. Un’isola che, nell’offrirsi agli altri, attraversa l’esperienza del mare e dell’ignoto verso e oltre il Mediterraneo, utilizzando i legami tra “Noi e il mondo” in luogo delle divisioni, cogliendo l’ulteriore suggestione proveniente da una delle copertine dell’omonima rivista dei primi del Novecento; dove in cima al pianeta, illuminato dalla luce sfolgorante del Sole, una fila di lettori proietta la propria ombra terrena per disegnare il titolo della testata. Come a dire dei legami che la cultura crea nel mondo.

L’intero programma AES avrà così per filrouge “Noi e il mondo”, traendo spunto da un evento d’arte performativa che intende mettere in relazione il concept del Salone con la straordinaria operazione realizzata nel 1981 da Maria Lai, l’artista internazionale che condivise con gli abitanti di Ulassai l’azione di legare tra di loro, con un nastro celeste, le case e il monte del paese, quale esortazione a superare le divisioni interne della comunità.

L’idea è quella di replicare questa fortunata esperienza a Torino il 9 maggio, come evento illustrato in sede inaugurale in Sala Avorio, e messo in atto a partire dalla sera, nel Padiglione OVAL. La proposta dell’AES e di Casa Falconieri, cui si aggiunge come partner il Comune di Cagliari, si lega all’idea di un’Isola che si offre al mondo attraverso pagine di stoffa, arricchite e personalizzate da passi letterari. L’operazione di pura creatività artistica e relazionale, potrà così “invadere” così gli spazi del Lingotto, creando contaminazioni inaspettate.

Questa edizione sarà segnata dal ricordo commosso di due grandi personalità del mondo intellettuale sardo, scomparse lo scorso anno. La figura di storico, scrittore, giornalista e “editore” quale è stato Manlio Brigaglia, sarà commemorata il 10 maggio in Sala Avorio, in occasione del primo anniversario dalla morte, attraverso il ricordo di amici, collaboratori e persone a lui vicine. Agli interventi di Simonetta Castia, Costantino Cossu, Simonetta Fiori, Guido Melis e Flavio Soriga. La replica serale nel Salone OFF vedrà la proiezione del film-intervista realizzato da Tonino Oppes per Rai Sardegna.

Risalta, nel quadro degli eventi, la presentazione dell’opera “Printizipàles e pastori sardi. Origine e trasformazione di un allevamento ovino mediterraneo”, sempre il 10 maggio, nel Salone OFF, sotto l’Alto Patrocinio del Senato della Repubblica e a cura di Condaghes, AES e Associazione dei sardi in Torino “A. Gramsci”. Sarà occasione di un dibattito animato dai contributi del senatore Gianni Marilotti, dell’autore Jean Christophe Paoli e dell’editore Giovanni Manca.

Domenica sera, all’Oratorio San Filippo Neri, si terrà l’“Omaggio a Paolo Pillonca”. Attraverso gli interventi del figlio Pier Sandro, di Bachisio Bandinu e di Franco Siddi, verranno tracciati i tratti di fine poeta e scrittore, giornalista attento, grande conoscitore della lingua e letteratura sarda, nonché direttore di una delle riviste più lette in Sardegna. Seguirà il tributo offerto da Peter Marcias, che proporrà, in anteprima nazionale e in collaborazione con la Sardegna Film Commission, la proiezione degli estratti-intervista a Manlio Brigaglia durante le riprese di “Uno sguardo alla terra”.

Tra gli appuntamenti più interessanti sul piano delle potenzialità delle nuove tecnologie, in Sala Ciano domenica si terrà la presentazione di Books in Sardinia, una piattaforma di interscambio culturale e professionale che ospita un catalogo collettivo di circa seimila titoli, e un’area riservata per gli editori e le agenzie di diritti. È l’esito del progetto di internazionalizzazione “Liber y Liber” curato dall’AES nell’ambito della Programmazione Unitaria 2014-2020.

Il ricco patrimonio culturale dell’isola sarà messo a disposizione del pubblico attraverso la presentazione di volumi che attraversano i più diversi settori, storia paesaggi, società e tradizioni, arte, narrativa e poesia. Sono previsti oltre venti appuntamenti tra presentazioni di libri, dibattiti e incontri.

Programma dettagliato.

Giovedì 9 maggio

Alle 12 nella Sala Avorio si terrà “Noi e il mondo” come evento inaugurale della partecipazione della Sardegna al Salone di Torino, a cura di AES e Casa Falconieri, al quale presenzieranno la presidente Simonetta Castia con Efisio Carbone (Direttore del MACC di Calasetta), Gabriella Locci e Dario Piludu (Casa Falconieri). L’iniziativa vera e propria si terrà a partire dalle 17.00, nello stand AES, all’interno del Padiglione Oval.

Alle 19 nel Salone off, l’Associazione dei Sardi in Torino “A. Gramsci” presenta il volume “La valle delle anime” (Europa ed.) di Danilo Scanu, che dialogherà con Enzo Cugusi. Un libro nel quale storie di straziante violenza e di amore sensuale si fondono in una Sardegna afflitta dalla tragedia del fascismo.

Venerdì 10 maggio

Alle 11 nello stand AES va in replica la performance d’arte partecipata “Noi e il mondo”, a cura di AES e Casa Falconieri. Alle 13.30 la Sala Avorio accoglierà uno dei momenti più attesi tra le iniziative in cartellone, “Nel ricordo di Manlio Brigaglia”, a cura di AES e “Sulla Terra leggeri”. Interverranno Simonetta Castia, Costantino Cossu, Simonetta Fiori, Guido Melis e Flavio Soriga.

L’appuntamento con le novità librarie per la sezione “Tra Isola e mondo”, è per le 17.00, allo stand AES in compagnia di Giampaolo Manca, che presenta il suo “Le cose che sono nell’aria” (La Zattera ed.) assieme ad Alessandro Cocco. È un viaggio interiore sull’attitudine a ritornare nei luoghi delle origini e della memoria per trovare serenità e pace.

Alle 18.00, Giovanni Sanna Laina, in compagnia di Dario Maiore illustrerà il suo romanzo “Il viaggio” (Taphros ed.) tra intrighi, amori e misteri e dei protagonisti della Sarda Rivoluzione del 1794. Alle 19.00, al Salone Off Jean Christophe Paoli presenta “Printizipàles e pastori sardi. Origine e trasformazione di un allevamento ovino mediterraneo”, un approfondito lavoro di ricerca sull’allevamento sardo alla luce della lunga evoluzione degli ultimi due secoli. Interverranno il senatore Gianni Marilotti e l’editore Giovanni Manca con la moderazione di Anthony Muroni. L’iniziativa, che gode dell’Alto Patrocinio del Senato della Repubblica, è realizzata a cura di Condaghes, AES e Associazione dei Sardi in Torino.

Alle 20 sarà ricordata ancora una volta la figura di Manlio Brigaglia, nella Sala San Massimo dell’Hotel NH Carlina, in piazza Carlo Emanuele II. Interverranno Simonetta Castia, Costantino Cossu, Simonetta Fiori e Guido Melis. Nel corso dell’appuntamento, realizzato da AES e Associazione dei Sardi in Torino “Antonio Gramsci”, sarà proiettato il documentario RAI “Manlio Brigaglia. 80 anni di storia”, a cura di Tonino Oppes.

Sabato 11 maggio

Lo Stand AES, alle 11.00, ospita Marina Moncelsi che, assieme ad Annamaria Baldussi, presenta la sua opera “Michele e gli altri. Un sindaco tra i caduti della prima guerra mondiale” (Aipsa), incentrata sul tema della proiezione forzata e dolorosa della Sardegna nel terribile “gioco” della guerra. Intervengono gli alunni della terza A del liceo Linguistico Eleonora d’Arborea di Cagliari nell’ambito del progetto Alternanza scuola lavoro “A lezione di Storia”.

Alle 12.00, Maria Vittoria Spissu introdurrà “La via dei retabli. Le frontiere europee degli altari dipinti nella Sardegna del Quattro e Cinquecento” (Carlo Delfino Ed.), uno straordinario lavoro di ricerca realizzato insieme a Caterina Virdis Limentani su questi tesori d’arte, testimonianze storiche del passato catalano-aragonese della Sardegna. Assieme all’autrice interverranno gli storici dell’arte Valerio Mosso e Stefano Manavella.

Alle 15.30, allo Stand AES arriva “Io rido perché ho paura. Vico Mossa, architettura sarda tra ruralità e modernità” (Poliedro). Daranno il loro contributo Guido Carcangiu (Comune di Serramanna), Enrico Pusceddu (presidente Associazione Internazionale “Città della Terra Cruda”), Alessandra Mocci (Archivio d’Architettura Vico Mossa), Roberto Podda (Curatore della mostra che si tiene al Politecnico di Milano e del libro, Alceo Vado (architetto), Enrico Pinna (giornalista e fotografo) e Paola Gambero (curatrice della mostra).

Alle 17.00, sarà presentato il volume “La spada e la gloria dalla Sardegna all’America. Storia del viceré don Baltasar de Zuñiga fondatore nel 1718 di San Antonio nel Texas” (Carlo Delfino ed.). Con l’autore Umberto Oppus (Direttore generale dell’ANCI Sardegna) dialogano Serafina Mascia (presidente FASI) ed il giornalista Massimo Boccaletti. Don Baltasar fu allo stesso tempo spettatore e protagonista di un mondo globale che contribuì, nel suo piccolo, a costruire con la sua azione politica e amministrativa.

Alle 18.30, teatro delle manifestazioni sarà il Bar letterario “Da Pietro”, in via San Domenico 34, dove Flavio Soriga presenta, in prima nazionale, la sua ultima fatica letteraria “Nelle mie vene” (Bompiani), in compagnia di Emilia Zazza, Alberto Urgu e Nicola Muscas.

Alla Libreria Il Ponte sulla Dora, alle 19.00, Giulio Concu presenta “Cadono dal cielo” (Maestrale) assieme alla sindaca di Fonni, Daniela Falconi. I due appuntamenti sono realizzati in collaborazione con l’Associazione dei Sardi in Torino “Antonio Gramsci”.

Domenica 12 maggio

La Sala Ciano alle 10.30 accoglie la presentazione di Books of Sardinia, piattaforma di marketplace e interscambio culturale e professionale. Partecipano Simonetta Castia, Anita Molino, Ana Urrestarazu, Marian Val e Marco Zapparoli.

La sezione “Tra Isola e mondo” alle 11 propone allo stand AES “Luce degli addii” (Condaghes), con l’autore Eliano Cau. È offerto uno sguardo sulla Sardegna remota fra il Barigadu e la “Mandra Olisày”, sullo sfondo del XVIII secolo, in cui si consumano le drammatiche vicende di padre Benedetto Loy e Cipriana Podda.

Alle 12.00, Claudia Desogus dialoga con Giovanni Fara del suo “Il viaggio incantato. Racconti di janas, surbiles e altre figure leggendarie della tradizione sarda” (Catartica). Alle 13.00, l’autore Giulio Concu incontra i lettori per presentare “Maschere e carnevali della Sardegna” (Imago multimedia) e, alle 16, Flavio Passi presenta “Nel regno di Xij” (Effetto Ed.) in un aperto confronto con l’autore Bernardo De Muro.

Alle 19.00, all’Oratorio San Filippo Neri un altro momento molto atteso, l’“Omaggio a Paolo Pillonca” a cura di AES e dell’Associazione dei Sardi in Torino “Antonio Gramsci”. Intervengono Bachisio Bandinu, Franco Siddi e Pier Paolo Pillonca.

Alle 20.00, a conclusione del programma, seguirà “Uno sguardo alla terra. Omaggio a Manlio, 2018”, con la proiezione degli estratti-intervista a Manlio Brigaglia durante le riprese di “Uno sguardo alla terra”, a cura dell’AES, dell’Associazione dei Sardi in Torino “Antonio Gramsci” e della Sardegna Film Commission. Interverrà il regista Peter Marcias.

Case editrici presenti a Torino

ABBÀ Edizioni – Cagliari

AIPSA Edizioni – Cagliari

ALFA Editrice – Quartu Sant’Elena (Ca)

AM&D Edizioni – Cagliari

ARKADIA Editore – Cagliari

CARLO DELFINO Editore – Sassari

CATARTICA Edizioni

CONDAGHES Edizioni – Cagliari

CUEC Editrice – Cagliari

DOMUS DE JANAS Editore – Sestu

EDES – Sassari

EDIZIONI DELLA TORRE – Cagliari

EDIZIONI ENRICO SPANU – Cagliari

GC Edizioni – Quartu S. Elena (Ca)

GRAFICA DEL PARTEOLLA – Dolianova (Ca)

ILISSO Edizioni – Nuoro

IMAGO MULTIMEDIA – Nuoro

Edizioni IL MAESTRALE – Nuoro

ISKRA Edizioni – Ghilarza

LA ZATTERA Edizioni – Cagliari

LOGUS MONDI INTERATTIVI – Cagliari

MAGNUM Edizioni – Sassari

MEDIANDO Edizioni – Sassari

Edizioni NOR – Ghilarza (Or)

PAOLO SORBA Editore – La Maddalena (OT)

PAPIROS – Nuoro

POLIEDRO Edizioni – Nuoro

PTM – Mogoro (Or)

SOTER Editrice – Villanova Monteleone (SS)

Editrice TAPHROS – Olbia.

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Riprende il programma della formazione continua per i giornalisti iscritti all’Ordine della Sardegna. Venerdì prossimo, 11 gennaio, a Sassari, dalle 15.30 alle 18.30 presso l’Aula magna del Dipartimento di Storia dell’Università, in via Zanfarino 62, si svolgerà in seminario dal titolo “Aldo Moro, un caso italiano”. Interverranno Gero Grassi, relatore di maggioranza nell’ultima commissione parlamentare di inchiesta sul “caso Moro”, Anthony Muroni, giornalista ed Emiliano Deiana, presidente dell’Anci Sardegna.

Aldo Moro è stato uno dei politici italiani più incisivi dal dopoguerra sino alla fine degli anni ’70. Fu tra i fondatori della Democrazia Cristiana e suo rappresentante alla Costituente, ne divenne segretario e presidente. Fu più volte ministro; cinque volte presidente del Consiglio, guidò governi di centro-sinistra, promuovendo nel periodo 1974-76 la cosiddetta strategia dell’attenzione verso il Partito Comunista. Fu rapito il 16 marzo 1978 e ucciso il 9 maggio successivo dalle Brigate Rosse.

Gero Grassi uno dei più impegnati studiosi delle vicende dello statista, da deputato fu promotore della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul rapimento e sulla morte di Aldo Moro e autore e coautore di numerosi volumi sullo stesso argomento. Anthony Muroni, giornalista, ex direttore de L’Unione Sarda, è autore di alcuni importanti saggi sulla politica italiana. Infine Emiliano Deiana, presidente dell’Anci Sardegna, già sindaco di Bortigiadas, ha partecipato ad alcune ricerche sulla figura di Aldo Moro e sul periodo storico che lo vide fra i protagonisti della politica italiana.