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Torna in Sardegna l’appuntamento con il grande cinema: da martedì 9 a domenica 14 ottobre, con anteprima sabato 6, sarà di nuovo Carbonia Film Festival, per una IX edizione dal respiro internazionale con ospiti e storie in arrivo da tutto il mondo. La rassegna è organizzata dal Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria – Fabbrica del Cinema e Cineteca Sarda, insieme alla Regione Autonoma della Sardegna e al comune di Carbonia, con il sostegno di Fondazione Sardegna Film Commission e la direzione artistica di Francesco Giai Via.
Due i temi che da sempre contraddistinguono il festival, legandolo a doppio filo con il territorio: migrazioni e lavoro, assi portanti su cui si regge la storia della città di Carbonia ed elementi centrali del dibattito pubblico contemporaneo. Senza dimenticare però la formazione dei giovani, vocazione primaria della Fabbrica del cinema, con masterclass aperte al pubblico e incontri dedicati alle ragazze e ai ragazzi delle scuole secondarie della città.
Tra i molti registi e ospiti dell’edizione di quest’anno, ci sono grandi autori come Laurent Cantet e Pedro Pinho, che hanno ottenuto i più prestigiosi riconoscimenti internazionali e che hanno fatto del loro essere cineasti un modo per posizionarsi con responsabilità di fronte al presente. Ma nel ricco cartellone del festival sono presenti anche giovani registi e talenti emergenti, che con il loro lavoro si stanno imponendo sulla scena mondiale. Dal greco Marios Piperides alla giovane francese Manon Ott, dal newyorkese Khalik Allah alla svedese Gabriela Pichler, dalla tunisina Mariam Al Ferjani alla danese Julie Walenciack sino all’italiano Ciro D’Emilio.
Una settimana densa di contenuti di qualità quella del Carbonia Film Festival, con proiezioni, incontri, dibattiti, masterclass e musica, dal mattino sino a tarda sera, in piazza e al cinema, nei bar e negli spazi recuperati all’ombra della Grande miniera di Serbariu. Carbonia sarà dunque ancora una volta un punto di incontro, una comunità che con orgoglio ritiene che isola non significhi isolamento, quanto piuttosto crocevia di viaggi, narrazioni, vissuti, luogo al quale approdare per poi partire ancora.
Doppio appuntamento sabato 6 ottobre con una mostra e un concerto che per la prima volta vengono proposti al pubblico isolano.
Si comincia, negli spazi espositivi della Fabbrica del Cinema, con l’inaugurazione della mostra Exodos – rotte migratorie, storie di persone, arrivi, inclusione, una fotografica realizzata dall’Associazione Allievi del Master in Giornalismo “Giorgio Bocca” e dalla Regione Piemonte. Taglio del nastro alle 18.00, insieme al curatore Claudio Zingarelli. Il percorso di Exodos racconta le origini e le cause delle migrazioni contemporanee verso l’Europa, le difficoltà del viaggio, la concretizzazione di una speranza e di un sogno nel territorio italiano.
Grande attesa poi per il primo concerto in Sardegna dei Coma_Cose, duo milanese composto da Fausto Lama, già musicista e produttore, e Francesca alias California, voce e DJ. Attivi dal 2016, in poco tempo sono riusciti a farsi spazio nel panorama della musica italiana per la loro voce forte, riconoscibile, capace di raccontare questi tempi fragili, tra cinismo e malinconia. Si esibiranno, con ingresso gratuito, a partire dalle 22,30 presso La Fabbrica del Cinema.
Sono due le sezioni competitive del Carbonia film festival, dedicate a lungometraggi e cortometraggi, aperte a tutte le opere di fiction e documentario sui temi delle migrazioni e del lavoro.
Tra gli otto titoli del Concorso Internazionale Lungometraggi, tutti in anteprima italiana, anche il film diretto da Marios Piperides, vincitore del Best International Narrative Feature al Tribeca Film Festival 2018, dal titolo Torna a casa, Jimi! 10 cose da non fare quando perdi il tuo cane a Cipro. Il film racconta la storia di Yannis, un musicista che sta per lasciare Cipro sperando in un futuro migliore, i cui piani vengono stravolti quando il suo cane attraversa la zona cuscinetto dell’ONU che divide il lato greco da quello turco. Una commedia sull’assurdità e il paradosso dei confini, che arriverà in Italia distribuita da Tucker Film.
E poi ancora, il documentario di Robert Greene Bisbee ‘17 sulla comunità mineraria al confine tra Arizona e Messico che commemora la deportazione di 1.200 lavoratori immigrati lasciati a morire nel deserto; il racconto della più grande discarica elettronica del mondo con Welcome to Sodom di Florian Weigensamer e Christian Krönes, e il ritratto dell’identità giamaicana realizzato dall’acclamato fotografo Khalik Allah in Black Mother. A completare la griglia dei lungometraggi in concorso il ritratto poetico e politico di una periferia operaia parigina con De cendre et de braise di Manon Ott, il racconto delle tensioni di classe e razziali presenti in Svezia con Amateurs di Gabriela Pichler, passando per Arábia di João Dumans e Affonso Uchoa: ovvero l’epopea degli ultimi anni di vita di Cristiano, un operaio immigrato in cui gioie e sofferenze raccontano il recente sviluppo sociale ed economico del Brasile. E, infine, la storia di una migrazione di ritorno dalla Danimarca e alla Corea del Sud, con una forte riflessione sull’identità, in The Return di Malene Choi.
Occhi puntati sui cortometraggi, invece, nella giornata di mercoledì 10 ottobre, con proiezioni a partire dalle 16 al Cine-Teatro Centrale. Una maratona in cui si affronteranno molti temi: distopie inquietanti (A December Journey, Third Kind), riflessioni sul ruolo del potere (Cops are Actors), esperimenti surreali (Joy in People), testimonianze sentite (Optimism, Here there is no earth), ma anche rielaborazioni animate (Untravel) e sguardi fiduciosi sul futuro (Skip Day). Una selezione di otto corti, composita e sorprendente, che dimostra come anche nel nostro presente poco rassicurante il cinema di qualità resti un porto sicuro.
Presidente della giuria del Concorso Internazionale Lungometraggi sarà Laurent Cantet, regista francese pluripremiato in tutto il mondo, già Palma d’oro a Cannes per “La Classe”. Insieme a lui, per una commissione dal grande valore internazionale, anche Mariam Al Ferjani, attrice e regista tunisina, apprezzatissima protagonista del film di Ben Hania “La bella e le bestie”, in concorso al Festival di Cannes del 2017; e Hugo Rosak, operatore culturale molto attivo in Europa centrale e orientale e in Medio Oriente con la sua piattaforma KVIFF Eastern Promises, e numero uno dell’Industry Office del Karlovy Vary International Film Festival.
Sarà questo autorevole giurì ad assegnare il Premio Miglior Film dal valore di 4 mila euro. Mentre il Premio Giuria Circoli del Cinema, assegnato dalla rete dei Circoli del Cinema, e il Premio del Pubblico, assegnato dagli spettatori in sala, avranno un valore di mille euro ciascuno.
Per quel che riguarda invece il Concorso Internazionale Cortometraggi, la giuria è composta dai selezionatori e organizzatori dei festival della Sardegna dedicati al cortometraggio: Alice Deledda (Passaggi d’Autore – Intrecci Mediterranei), Marta Manconi (Sardinia Film Festival), Elisa Meloni (Notorius Film Festival), Silvia Saba (USN|expo Sardinia Queer Short Film Festival), Sergio Stagno (Skepto International Film Festival). Una commissione di addetti ai lavori che assegnerà il Premio Concorso Internazionale Cortometraggidal valore di mille euro. Sempre per i corti, due premi speciali saranno assegnati dalla Giuria Giovani, composta dagli under 30 selezioni dal Bando Progetto Cinema Giovani, e dalla Giuria Scuole, con gli studenti delle scuole secondarie della città. Entrambi i riconoscimenti avranno un valore in denaro di 500 euro, per un ammontare complessivo dei premi del festival che si attesta sugli 8 mila e 500 euro.
Tra i grandi autori del cinema contemporaneo, Laurent Cantet sarà omaggiato con la proiezione di alcuni dei suoi lavori più significativi, cui seguiranno altrettanti incontri con il pubblico (venerdì 12 e domenica 14 ottobre alle 21 al Cine-Teatro Centrale). Il regista francese sarà inoltre coinvolto in una masterclassche lo vedrà salire in cattedra di fronte a una platea di giovani e giovanissimi.
Tra i grandi ospiti che il festival intende omaggiare c’è anche Pedro Pinho, vincitore di numerosi festival internazionali fra i quali il premio FIPRESCI al Festival di Cannes 2017. Un autore che, soprattutto in A Fábrica de nada, ha saputo affrontare i temi del lavoro e dello sfruttamento su cui il festival da sempre si concentra. Al regista portoghese, che sarà protagonista di masterclass e incontri con il pubblico, sarà dedicata una retrospettiva nelle giornate di martedì 9 e giovedì 11 ottobre.
Fuori concorso, il Carbonia Film Festival offre al pubblico anche due eventi speciali. A partire dall’incontro con Ciro D’Emilio, regista e sceneggiatore, una delle voci più interessanti nel panorama dei giovani autori italiani, e dalla proiezione del suo primo lungometraggio Un giorno all’improvviso (alle 21.00, al Cine-Teatro Centrale, sabato 13 ottobre), che ha concorso quest’anno in Orizzonti alla 75ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Insieme a lui l’attore Giampiero De Concilio.
In programma poi un focus sul cinema sardo (nel pomeriggio di domenica 14 ottobre con inizio alle 16 al Cine-Teatro Centrale) dedicato alla formazione e alla produzione cinematografica come possibilità di sviluppo del territorio. Un incontro dal titolo Spazio Sardegna. Fabbrichiamo sogni: raccontiamo la realtà, con la proiezione di teaser e corti di Peter Marcias, Giuseppe Casu, Manuela Tempesta e Alberto Diana. In sala anche il coordinatore del Celcam – Centro per l’educazione ai linguaggi del cinema, degli audiovisivi e della multimedialità Antioco Floris, e il produttore Alessandro Bonifazi.
Attraverso il Bando Programma Cinema Giovani 2018, il festival ha selezionato un gruppo di giovani under 30 tra studiosi di cinema, studenti delle università italiane, critici, filmmaker e operatori culturaliche, oltre a comporre la Giuria Giovani del Concorso Internazionale Cortometraggi, saranno ospiti dell’organizzazione della manifestazione, partecipando gratuitamente con un ruolo da protagonisti a tutte le attività del Carbonia Film Festival. A loro si rivolgono in particolare le masterclass, un’occasione unica per confrontarsi con i prestigiosi registi ospiti di questa edizione.
Gli appuntamenti, in programma da giovedì a domenica negli spazi della Fabbrica del cinema, vedranno coinvolti Pedro Pinho; Mariam Al Ferjani, attrice e regista tunisina protagonista del film “La bella e le bestie”, molto apprezzato a Cannes nel 2017, nella sezione Un Certain Regard, Khalik Allah, giovane e talentuoso regista e fotografo newyorkese di madre giamaicana e padre iraniano; e Laurent Cantet. Tutte le masterclass saranno inoltre aperte al pubblico sino a esaurimento posti e si terranno in lingua inglese con traduzione.
Il Festival prosegue il suo impegno sulla formazione attraverso il coinvolgimento delle scuole secondarie di secondo grado della città. Ancora una volta il mondo della scuola, le sue ragazze e i suoi ragazzi, sono protagonisti attraverso la partecipazione alla Giuria delle Scuole, che assegnerà un premio per il miglior film della sezione “Concorso Internazionale Cortometraggi”, e gli incontri mattutini con gli ospiti del Festival.
Appuntamenti in programma nelle mattine di martedì 9 e mercoledì 10 ottobre con il documentarista e studioso Pietro Cingolani, e nei giorni seguenti durante gli incontri previsti per il Programma Cinema Giovani con Pedro Pinho e Mariam Al Ferjani.
Ancora la musica protagonista sabato 13 settembre a partire dalle 23.00: in consolle Rachele Bastreghi, personalità tra le più riconosciute e ammalianti della scena pop-rock italiana, cantante, compositrice ed anima femminile dei Baustelle. Al GSG concept store darà vita a una selezione musicale dal titolo Gli anni in tasca, un viaggio tra canzoni, pathos e ritmo fortemente incentrato sulle grandi colonne sonore della storia del cinema.
Carbonia Film Festival è anche un luogo di confronto e scambio, spazio informale in cui condividere impressioni sui contenuti della rassegna ma anche momenti di leggerezza. Da giovedì 11 a sabato 13 ottobre, con appuntamento alle 19,30, gli “Aperitivi sonori” saranno un’occasione di incontro tra gli ospiti, il pubblico e lo staff, sempre accompagnati da una serie di dj-set d’autore. Tre appuntamenti in collaborazione con i locali del centro (Neb Cafè, Centrale 38, Suzie Q) e alcuni dei migliori selezionatori in circolazione (Zeta Tilt, Vanvera, Progetto Mayhem).
Piazza Roma, sulla quale si affaccia il Cine-Teatro Centrale, cuore nevralgico del Festival, ospiterà la seconda edizione del Festival Village, sabato 13 e domenica 14 ottobre, dalle 10.30 alle 21.00. Espositori, artigiani, artisti, piccoli produttori dell’agro-alimentare, laboratori e giochi gratuiti, per bambini e adulti. Un modo per coinvolgere la città e offrire al pubblico del festival un momento colorato di svago e incontro. Un’occasione per promuovere le professionalità e le risorse del territorio. Per provare a gustare il Festival da un’altra prospettiva, in maniera inclusiva e popolare.
Dichiarazione dell’assessore della Pubblica istruzione, Beni culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna
Giuseppe Dessena
Il Carbonia Film Festival, arriva alla sua IX edizione. Siamo orgogliosi del fatto che questo progetto sia riproposto negli anni, con originalità e profondità nei temi trattati, a conferma di quanto sia un prodotto valido e di qualità, amato, atteso e soprattutto legato al suo territorio, oltre che vanto per l’intera isola.
Come assessore della Cultura ho promosso e voluto, insieme alla giunta, grandi investimenti nel settore, auspico dunque che il Festival abbia seguito e cresca e che iniziative di questa portata siano fonte di ispirazione anche per altri territori.
Sono grato inoltre agli organizzatori e tutti coloro che ogni anno rendono possibile che questo piccolo-grande miracolo culturale vada in scena.
La Sardegna si è distinta in questi anni nel settore cinematografico ricevendo moltissimi premi e riconoscimenti a livello nazionale e internazionale. In un territorio come quello del Sulcis Iglesiente che, con coraggio, affronta la sua personale sfida a uscire da una difficoltà profonda, un Festival di questo genere è già di per sé un premio che ripaga di moltissimi sforzi.
Dichiarazione dell’assessore alla Cultura, Spettacolo, Turismo del comune di Carbonia
Sabrina Sabiu
Carbonia Film Festival rappresenta uno degli eventi più importanti nel panorama culturale della Città e del territorio ed in particolare per questa edizione 2018, dentro l’Anno europeo del Patrimonio e in concomitanza con le celebrazioni dell’80° anno dall’inaugurazione dell’ultima città del decennio di fondazione, durante il regime fascista.
Nello scorso Maggio Carbonia è entrata a far parte di un importante organismo culturale internazionale, la Rotta Culturale ATRIUM (Architecture of Totalitarian Regims in Urban Management), riconosciuta dal Consiglio d’Europa nel 2014, che si occupa di indagare storicamente e culturalmente il patrimonio dissonante, espressione di un progetto politico totalitario. Il progetto culturale ATRIUM parte dal presupposto che la ricerca e la conoscenza di tutti gli aspetti della vita nei regimi non democratici costituiscono il baluardo di difesa delle democrazie contemporanee.
Per quanto riguarda Carbonia, le architetture, funzionali ad un’organizzazione gerarchica della società e del lavoro, fungono anche da strumento di propaganda del regime, a cui si aggiungono altre forme più dirette ed invasive che incidono pesantemente sulla vita delle persone. Carbonia nasce come città del lavoro minerario, a bocca di miniera, e diventa anche emblema e modello contrastante all’interno di un radicato contesto rurale: contadini e pastori trasmutano in minatori e costruttori per la nuova città arrivano da ogni dove. Il gigantesco cantiere Carbonia è una fucina di mestieri, provenienze ed usanze che devono essere imbrigliate e governate con efficienza ed organizzazione militaresca.
La propaganda di regime promuove questa nuova opera come esito dell’efficientismo e del macchinismo fascista attraverso il prodotto visuale dei vari simboli del regime, presenti negli edifici più rappresentativi, e del film documentario. Il cinema assume il ruolo di grande strumento di formazione popolare e di costruzione del consenso.
A distanza di diversi decenni dalla sua nascita, Carbonia, oggetto del prodotto cinematografico fascista, diventa la città del cinema, grazie ad un interessante percorso culturale e di collaborazione con la Cineteca sarda della Società Umanitaria, che con impegno e rigore professionale realizza presso la Direzione della Grande Miniera di Serbariu La Fabbrica del Cinema, fucina di idee e progetti.
La scelta logistica non è casuale: la città e la miniera trovano una sintesi perfetta, simbolica e concettuale, dove il prodotto cinematografico diventa lo strumento di divulgazione e celebrazione degli elementi che hanno determinato la vita di Carbonia e della comunità che l’ha costruita e vissuta: il lavoro e la migrazione.
Dichiarazione Direttrice Fondazione Sardegna Film Commission della Regione Autonoma della Sardegna
Nevina Satta
Sono frammenti di visione e scaglie di mondo quelle che a Carbonia invaderanno gli schermi, le piazze, i cuori, nelle giornate del Festival. Ritmo di vite raccolte e racconti dei testimoni del fare cinema che sono sempre più essenziali tessitori della memoria sociale condivisa. Proprio nell’urgenza di condivisione, nella certezza che la formazione dei nuovi talenti sia il migliore investimento per un futuro ricco, nella sfida dell’accoglienza del nuovo e del diverso che è risorsa e sviluppo – è in tutte queste polifoniche prospettive che la melodia del mondo si arricchisce. Mai come in questo tempo il cinema si fa impegno dello sguardo, apertura ad arditezze che riportano la comunità al cuore della sua essenza, abbandonando cinismo e riscoprendo l’urgenza dell’investimento sostenibile, nella ricerca della Verità. Diverse generazioni, sensibilità non facilmente commensurabili, forme e ricerche produttive eretiche, consolidati maestri e trepidanti nuovi talenti vivono l’esperienza della residenza condivisa alla Fabbrica del Cinema che è insieme Fucina dei Sogni e Telaio del Futuro. Passo dopo passo, in tanti in Sardegna crediamo e abbiamo creduto in questa possibilità: seminare per il domani, saldando lacerazioni, ricucendo inossidabili rotture, donando gocce di fiducia per far crescere le competenze e rivitalizzare i pensieri liberi. Non è un caso che si confluisca anche questa volta tutti nel Sulcis, magnifica isola contraddittoria nell’isola del bello, all’albeggiare dell’autunno, per rovesciare aspettative e convenzioni e farsi trasportare magicamente nella esperienza dell’arte del racconto per immagini. In questo viaggio alla scoperta del mondo, con gratitudine per l’opportunità donata, come diceva la grande Maria Lai, «lasciamo che l’arte ci prenda per mano».
Il programma completo.
Sabato 6 ottobre – Anteprima
Ore 18.00 – Fabbrica del Cinema
Inaugurazione della mostra Exodos – rotte migratorie, storie di persone, arrivi, inclusione
Ore 22.30 – Fabbrica del Cinema
Coma_Cose live
Martedì 9 ottobre
Ore 10.00 – Fabbrica del Cinema
Cff scuole
Incontro con Pietro Cingolani (Fieri)
Proiezione di When Paul came over the sea di Jakob Preuss (Germania, 2017, 97’)
Paul è un migrante che viene dal Camerun, Jakob un regista tedesco: storia di una grande amicizia in un contesto politico turbolento.
Ore 17.00 – Cine-Teatro Centrale
Omaggio a Pedro Pinho
Proiezione di As Cidades e as Trocas di Luísa Homem e Pedro Pinho (Portogallo, 2014, 139′)
Un viaggio su un’inattesa rotta atlantica per scoprire le trasformazioni fisiche e sociali del territorio prodotte dall’industria del turismo di Capo Verde.
Incontro con il regista Pedro Pinho
Ore 21.00 – Cine-Teatro Centrale
Inaugurazione
Concorso Internazionale Lungometraggi
Proiezione di Torna a casa Jimi! Dieci cose da non fare se perdi il tuo cane a Ciprodi Marios Piperides (Cipro, 2018, 93’)
Yiannis vuole lasciare Cipro per cercare fortuna come musicista all’estero, ma quando il suo cane Jimi (Hendrix) scappa passando dalla zona di amministrazione greca a quella turca dell’isola comincia per lui un’avventura comica e surreale che lo costringe a confrontarsi con l’assurdità dei confini, reali e immaginari.
Incontro con il regista Marios Piperides
Mercoledì 10 ottobre
Ore 10.00 – Fabbrica del Cinema
Cff scuole
Incontro con Pietro Cingolani (Fieri)
Proiezione di Io, la mia famiglia Rom e Woody Allen di Laura Halilovic (Italia, 2009, 50’)
La vita di una ragazza Rom che abita in un quartiere popolare alla periferia di Torino: le difficoltà della nuova vita stanziale, lo scontro quotidiano con i pregiudizi della società e il sogno di diventare regista raccontati in prima persona.
Ore 16.00 – Cine-Teatro Centrale
Concorso Internazionale Cortometraggi
Distopie inquietanti (A December Journey, Third Kind), riflessioni sul ruolo del potere (Cops are Actors), esperimenti surreali (Joy in People), testimonianze sentite (Optimism, Here there is no earth), ma anche rielaborazioni animate (Untravel) e sguardi fiduciosi sul futuro (Skip Day): una selezione di otto corti, composita e sorprendente, che dimostra come anche nel nostro presente poco rassicurante il cinema di qualità resti un porto sicuro.
Ore 18.00 – Cine-Teatro Centrale
Concorso Internazionale Lungometraggi
Proiezione di De cendre et de braisedi Manon Ott(Francia, 2018, 70′)
Un ritratto poetico e politico di una periferia operaia in cambiamentoci fa ascoltare le voci degli abitanti di Les Mureaux, quartiere della periferia di Parigi, e del loro rapporto indissolubile con la fabbrica Renault-Flins.
Incontro con la regista Manon Ott
Ore 21.00 – Cine-Teatro Centrale
Concorso Internazionale Lungometraggi
Proiezione di Bisbee ‘17 di Robert Greene (USA, 2018, 112′)
Tra documentario, western e musical, una cittadina dell’Arizona fa i conti con la pagina più buia della sua storia locale: la deportazione nel deserto messicano di circa duemila minatori immigrati in sciopero, abbandonati a morire di fame nel 1917.
Giovedì 11 ottobre
Ore 10.00 – Fabbrica del Cinema
Omaggio a Pedro Pinho
Proiezione di Bab Sebta di Pedro Pinho e Frederico Lobo (Portogallo, 2008, 110′)
Bab Sebta, in arabo, indica la Porta di Ceuta, il nome di una delle due enclave spagnole del nord del Marocco. È proprio qui, attraverso questa porta, che molti di coloro che migrano dall’Africa all’Europa si trovano a passare.
Carbonia Film Festival scuole
Masterclass e incontro con il registaPedro Pinho
Ore 16.00 – Cine-Teatro Centrale
Omaggio a Pedro Pinho
Proiezione di A Fábrica de nada di Pedro Pinho (Portogallo, 2017, 178’)
Un gruppo di operai decide di occupare una fabbrica per opporsi alla sua chiusura. I dirigenti spariscono nel nulla, lasciandoli soli a decidere come gestire una fabbrica mezza vuota, in un mondo dove la crisi sta riscrivendo le regole dell’economia del lavoro.
> Incontro con il regista Pedro Pinho
Ore 19.30 – Neb Caffè
Aperitivi Sonori
Zeta Tilt dj-set
Ore 21.00 – Cine-Teatro Centrale
Concorso Internazionale Lungometraggi
Proiezione diAmateursdi Gabriela Pichler(Svezia, 2018, 102′)
Per convincere una catena tedesca ad aprire una filiale a Lafors offrendo nuovi posti di lavoro, un impiegato dell’amministrazione locale si incarica di girare un video promozionale della comunità. Ma anche due adolescenti partecipano, rivolgendo i loro smartphone verso tutto quello che non andrebbe mostrato…
> Incontro con la regista Gabriela Pichler
Venerdì 12 ottobre
Ore 10.00 – Fabbrica del Cinema
Carbonia Film Festival Scuole/masterclass
Proiezione di La bella e le bestiedi Kaouther Ben Hania e Khaled Walid Barsaoui
(Tunisia/Francia/Svezia/Norvegia/Libano/Qatar/Svizzera, 2017,100′)
Durante una festa studentesca, Mariam, una giovane donna tunisina, incontra il misterioso Youssef ed esce con lui. Inizia una lunga notte, durante la quale dovrà combattere per i suoi diritti e la sua dignità. Ma come può avere giustizia quando si trova dallo stesso lato dei suoi aggressori?
> Incontro con l’attrice protagonista Mariam Al Ferjani
Ore 16.00 – Cine-Teatro Centrale
Concorso Internazionale Lungometraggi
Proiezione di Welcome to Sodomdi Florian Weigensamer, Christian Krönes
(Austria, 2018, 90′)
Agbogbloshie, Accra, in Ghana, è uno dei luoghi più tossici del pianeta: la più grande discarica di rifiuti elettronici al mondo. Circa 6000 tra donne, uomini e bambini vivono e lavorano qui. La chiamano Sodom. Volti, corpi, voci e musiche per raccontare uno spazio di resilienza e umanità.
Ore 18.00 – Cine-Teatro Centrale
Concorso Internazionale Lungometraggi
Proiezione di The Returndi Malene Choi (Danimarca, 2018, 84′)
Due ragazzi adottati in Danimarca fanno ritorno in Corea del Sud, dove sono nati. Intrigati dallo spirito della loro terra natia, Karoline e Thomas sono catapultati in un viaggio emotivamente disorientante che li porta a farsi domande sulla loro identità e il loro destino.
> Incontro con la produttrice Julie Walenciack
Ore 19.30 – Centrale 38
Aperitivi Sonori
Vanvera DjSet
Ore 21.00 – Cine-Teatro Centrale
Omaggio a Laurent Cantet
Proiezione di Risorse umane di Laurent Cantet (Francia, 1999, 100’)
Un giovane laureato ritorna nella sua città natale in Normandia per fare uno stage manageriale nel reparto risorse umane della fabbrica in cui il padre lavora come saldatore da 23 anni. Una storia in cui il lavoro porta a galla orgoglio familiare e rivalità.
> Incontro con il regista Laurent Cantet
Sabato 13 ottobre
ore 10.30 – piazza Roma
Apertura Festival Village
ore 11.00 – Fabbrica del Cinema
Masterclass – Khalik Allah
ore 16.00 – Cine-Teatro Centrale
Concorso Internazionale Lungometraggi
Proiezione di Arábia di João Dumans e Affonso Uchoa (Brasile, 2017, 96’)
L’epopea degli ultimi anni di vita di Cristiano, un operaio immigrato in cui gioie e sofferenze raccontano il recente sviluppo sociale ed economico del Brasile. Un esordio sorprendente, intenso come una ballata di Springsteen.
ore 18.00 – Cine-Teatro Centrale
Concorso Internazionale Lungometraggi
Proiezione di Black Motherdi Khalik Allah (USA, 2018, 77′)
Immersa nel sacro, nel profano, e in tutto ciò che vi sta in mezzo, un’esplorazione e insieme un’ode personale e sentita della Giamaica odierna e del suo turbolento passato. Il nuovo lavoro di uno dei fotografi e registi più importanti della new wave americana.
> Incontro con il regista Khalik Allah
ore 19.30 – Suzie Q
Aperitivi Sonori
Progetto Mayhem DjSet
ore 21.00 – Cine-Teatro Centrale
Evento Speciale
Proiezione diUn giorno all’improvviso di Ciro D’Emilio (Italia, 2018, 88’)
Antonio, diciassette anni, ha una situazione familiare complessa e vive in una cittadina della provincia campana, una terra in cui cavarsela non è sempre così facile. Ma per fortuna ha un sogno: diventare un calciatore.
> Incontro con il regista Carlo D’Emilio e l’attore Giampiero De Concilio
ore 23.00 – GSG Concept Store
Rachele Bastreghi in Gli anni in tasca, un viaggio tra canzoni, pathos e ritmo
Selezioni Musicali
Domenica 14 ottobre
ore 10.30 – piazza Roma
Apertura Festival Village
ore 11.00 – Fabbrica del Cinema
Masterclass – Laurent Cantet
ore 16.00 – Cine-Teatro Centrale
Spazio Sardegna: Fabbrichiamo sogni: raccontiamo la realtà – Formazione e produzione cinematografica per lo sviluppo del territorio
presentazione clip del film FANGO ROSSO di Alberto Diana
presentazione del teaser del film RITRATTI DI FAMIGLIA di Manuela Tempesta
presentazione del cortometraggio “Tre uomini e una troupe” di AA.VV.
presentazione del cortometraggio L’UNICA LEZIONE di Peter Marcias
presentazione del teaser del film BALLATA IN MINORE di Giuseppe Casu
lancio del concorso CARBONIA INDISCRETA
ore 18.30 – Cine-Teatro Centrale
Premiazione dei film vincitori
> a seguire
Proiezione di L’atelier di Laurent Cantet (Francia, 2017, 113′)
Olivia, affermata autrice di gialli, deve tenere un laboratorio di scrittura in una città del sud della Francia nota un tempo per i cantieri navali ma ormai in piena crisi economica. Tra i suoi allievi spicca Antoine, ragazzo introverso e di talento, spesso in rotta con gli altri sulle questioni politiche per le sue posizioni razziste e aggressive.
Incontro con il regista Laurent Cantet e l’attore Matthieu Lucci.