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Le due sarte-stiliste di Macomer, Barbara Pala e Antonella Tedde, titolari del laboratorio sartoriale “LABPLATDD”, sono arrivate prime al “Young Italian Taylors”, il contest nazionale per le giovani sartorie emergenti di Confartigianato Moda, svolto nel fine settimana al Milano Fashion Week.
Questa affermazione le porterà, già dall’inizio di ottobre, a esporre e presentare i pezzi presentati a Milano in un evento a Dubai e, successivamente, a essere ospitate nello show-room di Alto italiano a Los Angeles.
«Siamo contente e, allo stesso tempo, incredule per questo riconoscimento ma piacevolmente sorprese e onorate – affermano le due stiliste – perché in questi giorni abbiamo sentito il popolo sardo veramente vicino con telefonate, messaggi e incoraggiamenti. I premi e le vittorie sono effimeri ciò che conta davvero è il lavoro e l’impegno quotidiano che ogni artigiano sardo mette nelle sue creazioni: a Milano questo valore è stato riconosciuto. Ci auguriamo che possa essere riconosciuto anche nei prossimi appuntamenti a Dubai e negli Stati Uniti.»
«In ogni caso rimaniamo con i piedi bene per terra perché in questi momenti ripensiamo ai sacrifici fatti per studiare e lavorare lontano dalla nostra terra – aggiungono Barbara Pala e Antonella Tedde – ma anche all’idea di rientrare a Macomer con la voglia di costruire qualche cosa di positivo in un territorio e in una regione con enormi potenzialità ma anche tanti ostacoli da scavalcare. Non sappiamo dove ci porterà questa esperienza e quali opportunità potrà offrirci – concludono le due sarte-stiliste – ma di sicuro sarà la spinta per crescere, migliorarci, confrontarci e, magari, creare anche opportunità di lavoro e collaborazioni con altri sarti o produttori della Sardegna”.
«Il riconoscimento nazionale a queste imprenditrici ci dice, ancora una volta, che anche in Sardegna “si più fare” – afferma Maria Carmela Folchetti, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – che le nostre imprese non sono seconde a nessuno e che le opportunità ci sono anche se, spesso, non siamo troppo bravi a sfruttarle”. “Dobbiamo crescere, confrontarci, studiare, vedere ciò che fanno gli altri e migliorarci – continua la Presidente – abbiamo tanto da imparare ma, ripeto, non siamo secondi a nessuno. L’augurio che posso fare a loro, e a tutti coloro che fanno impresa, è quello di sfruttare tutte le opportunità che potranno arrivare e di moltiplicarle per far crescere tutto il territorio.»
«Barbara e Paola sono il tangibile esempio dell’impegno artigiano sardo e nuorese – afferma Giuseppe Pireddu, presidente di Confartigianato Nuoro-Ogliastra – sono le artigiane e gli artigiani come loro che portano avanti l’economia di tutta l’isola. Sono queste imprese che portano in giro per l’Italia e per il mondo il saper fare delle piccole imprese del nuorese per queste chiediamo soltanto che venga data l’opportunità di lavorare, di fare il proprio mestiere, che nel tempo ha dato da vivere a tante persone e a tante famiglie. E’ necessario rimuovere ostacoli che talora paiono insuperabili, quali l’eccessivo costo del lavoro, l’elevato prezzo dell’energia, la fiscalità che ha raggiunto livelli insostenibili e in fine, ma non certo da ultimo, il peso della burocrazia – conclude il presidente di Confartigianato Nuoro-Ogliastra . dobbiamo aiutare queste realtà. Chiediamo un impegno forte da parte delle Istituzioni e della politica per cominciare a risolvere tali questioni perché gli artigiani, solo a queste condizioni, potranno essere uno degli elementi decisivi del territorio.»
Il laboratorio di sartoria creativa “LABPLATDD”, è stato aperto nel 2009 da Barbara Pala, fashion designer, e Antonella Tedde, modellista. Opera rielaborando tessuti creando abiti e oggetti nuovi, intuitivi e originali, valorizzando le lavorazioni tessili locali, siano queste legate all’utilizzo delle tessiture tradizionali, all’applicazione dei bellissimi ricami o all’inserimento di tecniche di intervento decorativo e pittorico.
Nel laboratorio di Macomer viene realizzato tutto: dallo studio, al disegno fino al confezionamento. Quindi nascono prodotti d’abbigliamento classico e tradizionale, complementi d’arredo, ricami, quadri in tessuto ma anche t-shirt ed espadrillas dipinte a mano e stampate. Qualunque tessuto, dal cotone fino all’orbace (questo rigorosamente sardo), si trasforma così in una produzione di oggetti unici e carismatici che appare un privilegio possedere.