15 November, 2024
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Mentre la data prevista per l’apertura del Mater Olbia con i primi ambulatori, metà giugno, almeno secondo le garanzie fornite dall’ambasciatore del Qatar, crescono le preoccupazioni per i ritardi che si registrano nel rilascio delle autorizzazioni. 

«Il problema sembrerebbe legato ad una questione nazionale ma la Regione non può restare indifferente.» È quanto hanno dichiarato il segretario regionale confederale dell’UGL Sandro Pilleri, e la segretaria territoriale di Sassari Ugl Sanità Antonella Tedde, incontrando i Lavoratori.

«L’avvio dell’importante struttura sanitaria, atteso dal 2015, avrebbe ripercussioni importanti non solo per la Gallura ma anche per tutta la Sardegna – hanno sottolineato Sandro Pilleri ed Antonella Tedde – I posti di lavoro diretti nel campo sanitario, circa 1.000 dipendenti fra medici, infermieri, tecnici, ricercatori, esperti in biotecnologie e informatici a quelli dell’indotto che arriverebbero con la costruzione dell’albergo per l’accoglienza dei pazienti e dei loro familiari e dalle altre infrastrutture, rappresentano un importante traguardo che non può essere più rimandato.»

«Chiediamo che la Regione Sardegna intervenga per accelerare le pratiche di avvio per dare il via libera ad un struttura che per l’alta professionalità degli operatori e con un supporto fondamentale per i piccoli ospedali isolani – concludono Sandro Pilleri ed Antonella Tedde – consenta di ridurre notevolmente i viaggi della speranza dei pazienti Sardi e benefici in termini occupazionali.»

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L’UGL ha indetto un’assemblea dei lavoratori della Comunità integrata, ex Casa Protetta “Clemenza e Giuseppe Pietri” di Ozieri.

«Abbiano chiesto un incontro con il sindaco di Ozieri Marco Murgia, per chiarire quale sia la situazione relativa all’assegnazione dell’appalto per l’esternalizzazione della Comunità integrata, ex Casa Protetta “Clemenza e Giuseppe Pietri”– spiega Antonella Tedde, segretaria territoriale Ugl sanità –; teniamo a mente che è uno dei servizi amministrato dalla società in house del Comune, la “Prometeo srl”.»

«Abbiamo convocato per venerdì prossimo,  27 ottobre, l’assemblea delle lavoratrici per discutere della pesante incertezza dovuta alla mancanza assoluta di informazioni, l’apertura delle buste con le offerte risale al 19 settembre, quasi la cosa non riguardasse i dipendenti che, invece, si sentono sospesi nel vuoto, senza sapere di fatto cosa li aspetta – aggiunge Antonella Tedde -. Dipendenti che ormai sono giunti ben oltre i limiti dello stato di agitazione dichiarato da alcuni mesi e, in base alla risposta o non risposta del sindaco, hanno deciso pertanto di aggiornare il loro incontro a venerdì 27 ottobre con, all’ordine del giorno: «Casa Protetta, quale futuro?»

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Le due sarte-stiliste di Macomer, Barbara Pala e Antonella Tedde, titolari del laboratorio sartoriale “LABPLATDD”, sono arrivate prime al “Young Italian Taylors”, il contest nazionale per le giovani sartorie emergenti di Confartigianato Moda, svolto nel fine settimana al Milano Fashion Week.

Questa affermazione le porterà, già dall’inizio di ottobre, a esporre e presentare i pezzi presentati a Milano in un evento a Dubai e, successivamente, a essere ospitate nello show-room di Alto italiano a Los Angeles.

«Siamo contente e, allo stesso tempo, incredule per questo riconoscimento ma piacevolmente sorprese e onorate – affermano le due stiliste – perché in questi giorni abbiamo sentito il popolo sardo veramente vicino con telefonate, messaggi e incoraggiamenti. I premi e le vittorie sono effimeri ciò che conta davvero è il lavoro e l’impegno quotidiano che ogni artigiano sardo mette nelle sue creazioni: a Milano questo valore è stato riconosciuto. Ci auguriamo che possa essere riconosciuto anche nei prossimi appuntamenti a Dubai e negli Stati Uniti.»

«In ogni caso rimaniamo con i piedi bene per terra perché in questi momenti ripensiamo ai sacrifici fatti per studiare e lavorare lontano dalla nostra terra – aggiungono Barbara Pala e Antonella Tedde ma anche all’idea di rientrare a Macomer con la voglia di costruire qualche cosa di positivo in un territorio e in una regione con enormi potenzialità ma anche tanti ostacoli da scavalcare. Non sappiamo dove ci porterà questa esperienza e quali opportunità potrà offrirci – concludono le due sarte-stiliste – ma di sicuro sarà la spinta per crescere, migliorarci, confrontarci e, magari, creare anche opportunità di lavoro e collaborazioni con altri sarti o produttori della Sardegna”.

«Il riconoscimento nazionale a queste imprenditrici ci dice, ancora una volta, che anche in Sardegna “si più fare” – afferma Maria Carmela Folchetti, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – che le nostre imprese non sono seconde a nessuno e che le opportunità ci sono anche se, spesso, non siamo troppo bravi a sfruttarle”. “Dobbiamo crescere, confrontarci, studiare, vedere ciò che fanno gli altri e migliorarci – continua la Presidente – abbiamo tanto da imparare ma, ripeto, non siamo secondi a nessuno. L’augurio che posso fare a loro, e a tutti coloro che fanno impresa, è quello di sfruttare tutte le opportunità che potranno arrivare e di moltiplicarle per far crescere tutto il territorio.»

«Barbara e Paola sono il tangibile esempio dell’impegno artigiano sardo e nuorese – afferma Giuseppe Pireddu, presidente di Confartigianato Nuoro-Ogliastra – sono le artigiane e gli artigiani come loro che portano avanti l’economia di tutta l’isola. Sono queste imprese che portano in giro per l’Italia e per il mondo il saper fare delle piccole imprese del nuorese per queste chiediamo soltanto che venga data l’opportunità di lavorare, di fare il proprio mestiere, che nel tempo ha dato da vivere a tante persone e a tante famiglie. E’ necessario rimuovere ostacoli che talora paiono insuperabili, quali l’eccessivo costo del lavoro, l’elevato prezzo dell’energia, la fiscalità che ha raggiunto livelli insostenibili e in fine, ma non certo da ultimo, il peso della burocrazia – conclude il presidente di Confartigianato Nuoro-Ogliastra . dobbiamo aiutare queste realtà. Chiediamo un impegno forte da parte delle Istituzioni e della politica per cominciare a risolvere tali questioni perché gli artigiani, solo a queste condizioni, potranno essere uno degli elementi decisivi del territorio.»

Il laboratorio di sartoria creativa “LABPLATDD”, è stato aperto nel 2009 da Barbara Pala, fashion designer, e Antonella Tedde, modellista. Opera rielaborando tessuti creando abiti e oggetti nuovi, intuitivi e originali, valorizzando le lavorazioni tessili locali, siano queste legate all’utilizzo delle tessiture tradizionali, all’applicazione dei bellissimi ricami o all’inserimento di tecniche di intervento decorativo e pittorico.

Nel laboratorio di Macomer viene realizzato tutto: dallo studio, al disegno fino al confezionamento. Quindi nascono prodotti d’abbigliamento classico e tradizionale, complementi d’arredo, ricami, quadri in tessuto ma anche t-shirt ed espadrillas dipinte a mano e stampate. Qualunque tessuto, dal cotone fino all’orbace (questo rigorosamente sardo), si trasforma così in una produzione di oggetti unici e carismatici che appare un privilegio possedere.

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01-BARBARA PALA E ANTONELLA TEDDE-SARTORIA LABPLATDD MACOMER-min02-min 03-min

Barbara Pala e Antonella Tedde sono le due titolari del laboratorio di moda sartoriale “LABPLATDD” di Macomer che ha vinto il concorso nazionale “Young Italian Taylors” organizzato da Confartigianato Moda e destinato alle sartorie under 40. Con le loro creazioni, parteciperanno a Milano alla “Fashion Week” in programma dal 23 al 25 settembre, manifestazione di livello mondiale che ogni anno ospita 30mila visitatori e compratori con un giro d’affari di oltre 50 milioni di euro.

Le due stiliste sarde, esporranno all’interno di APART, una “tre giorni” di eventi che offrirà a stampa e buyer una selezione di brand di ricerca, lusso ed alto artigianato, selezionati da un gruppo di professionisti esperti di moda.

Alla fine della kermesse milanese una giuria selezionerà alcune sartorie che potranno partecipare a un evento a Dubai, all’inizio di ottobre, e successivamente a Los Angeles, ospiti nello show-room di Alto italiano.

«Il riconoscimento a queste due artigiane ha un valore triplo – afferma Maria Carmela Folchetti, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – perché operano in un contesto economico molto difficile, perché hanno scelto di tornare in Sardegna quando in tanti vorrebbero andare via e perché essendo donne imprenditrici devono moltiplicare le loro forze per conciliare lavoro e famiglia.»

«Questo premio è la dimostrazione tangibile che, nonostante tutte le difficoltà che la Sardegna affronta, la voglia di fare impresa e di confrontarsi con il mondo e i mercati, è ancora fortissima – commenta Giuseppe Pireddu, presidente di Confartigianato Nuoro-Ogliastra – c’è un tessuto produttivo che lavora ogni giorno tra tante difficoltà e non ha alcuna intenzione di arrendersi.»