21 November, 2024
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Medea, società del Gruppo Italgas attiva nella distribuzione del metano in Sardegna, ha inaugurato, in via Cagliari, 41, l’ottavo “Medea Info Point” dell’isola alla presenza dell’Amministrazione comunale e dell’Amministratore delegato della società Ruggero Bimbatti.
L’Info Point sarà aperto il mercoledì e il venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle 14.00 alle 16.00.
Si tratta dell’ottavo punto di contatto territoriale inaugurato nella regione allo scopo di supportare i clienti finali e le Società di Vendita nella gestione delle pratiche relative alservizio di distribuzione del gas, come l’allacciamento alla rete e l’attivazione della fornitura. Il personale Medea sarà inoltre a disposizione dei residenti anche per fornire informazioni e dettagli in merito agli incentivi e alle promozioni commerciali attive che, nella maggior parte dei casi, consentiranno di ridurre drasticamente le spese di allacciamento.
Più nello specifico, per i nuovi allacci alla rete, Medea ha attivato la promozione “GaSmart”, rivolta ai clienti finali, che prevede il rimborso dei costi di allacciamento e l’attivazione gratuita della fornitura. Il contributo massimo richiesto per allacciarsi è pari a 200 euro, rimborsato a seguito dell’attivazione del servizio.
«Questo progetto rappresenta un passo fondamentale verso il miglioramento della qualità della vita nel nostro comune, garantendo a tutti noi un nuovo servizio più efficiente, sicuro ed ecologico ha detto il sindaco di Narcao Antonello Cani -. L’attivazione della rete del gas è il risultato di un impegno congiunto tra l’amministrazione comunale, Medea e tutti coloro che hanno lavorato instancabilmente per realizzare questa infrastruttura. La nuova rete non solo ridurrà i costi energetici per le famiglie e le imprese, ma contribuirà anche a un ambiente più pulito, favorendo l’uso di un’energia meno inquinante. Voglio esprimere un sentito ringraziamento a tutti i cittadini per la loro pazienza e collaborazione durante i lavori di installazione della rete. Siamo consapevoli che ogni cambiamento porta con sé delle sfide, ma siamo certi che i benefici derivanti da questa innovazione supereranno di gran lunga i disagi temporanei. Insieme, continuiamo a costruire un futuro migliore per il nostro Comune, basato su sostenibilità, innovazione e progresso.»
«Dopo le inaugurazioni degli Info Point effettuate nei mesi scorsi sul territorio regionaleha sottolineato l’amministratore delegato della società Ruggero Bimbattiampliamo ora i nostri canali di contatto anche a Narcao. Il nostro personale è a disposizione per accogliere e supportare i clienti nella scelta delle soluzioni di allacciamento più idonee che consentiranno loro di beneficiare di una fonte energetica più economica, con risparmi fino al 30% in bolletta, sicura e sostenibile rispetto alle altre in uso sull’isola.»

 

Sabato 7 settembre è stata inaugurata a Narcao la Sala del Regno dei Testimoni di Geova. Il luogo di culto, costruito a metà degli anni ‘90, negli ultimi mesi è stato oggetto di una profonda ristrutturazione che ha reso l’edificio più accogliente e funzionale.
L’edificio è stato realizzato in parte da Ditte locali e in parte da 250 volontari Testimoni di Geova provenienti non solo dalla Sardegna ma anche da Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Umbria e Inghilterra, che hanno messo a disposizione gratuitamente la loro professionalità e competenza.
Tra i volontari ci sono state anche molte donne. Tra queste, Marta, 23 anni, che grazie a questo progetto ha imparato a svolgere lavori come cartongessista e piastrellista. Marta ha commentato: «È stata la prima volta che partecipavo ad un progetto di questo tipo seguendolo dall’inizio alla fine. Le istruzioni che mi sono state date sono state molto utili, mi hanno aiutata non solo a imparare a svolgere alcune lavorazioni, ma farlo anche in sicurezza. Ho avuto l’opportunità di conoscere persone che altrimenti non avrei incontrato al di fuori del cantiere e di stringere buone amicizie. Sono contenta di aver partecipato al progetto perché mi ha permesso di crescere a livello emotivo e personale e di dare un maggiore contributo alla comunità».
La sicurezza è stata una priorità assoluta nel cantiere. Sebbene il rischio di incidenti e infortuni sia reale, nei cantieri dei luoghi di culto dei Testimoni di Geova questi si verificano di rado. I Testimoni di Geova danno infatti grande importanza alla sicurezza nel cantiere e alla protezione della vita stabilendo l’obiettivo di avere “zero incidenti”.

Al riguardo Diego Beretta, responsabile del cantiere, ha detto: «Ogni giorno prima di iniziare la giornata lavorativa vengono tenuti brevi briefing nei quali si forniscono indicazioni utili in merito alla sicurezza con tutti i volontari e poi, per elevare ancora di più lo standard di sicurezza, vengono esaminati per gruppi i rischi che i volontari potrebbero incontrare nella specifica lavorazione. Ogni settimana vengono anche trattate con i volontari informazioni sulla sicurezza alternando vari argomenti. L’obiettivo zero incidenti si è potuto raggiungere sensibilizzando tutti verso la sicurezza. Durante tutto il progetto l’obiettivo è stato quello di non sacrificare la sicurezza per velocizzare i tempi o per risparmiare denaro. Durante i lavori ogni volontario aveva l’incarico di tenere pulita la propria area di lavoro e ogni giorno a fine giornata si dedicava l’ultima mezz’ora per sistemare e ritirare le attrezzature».
Il nuovo luogo di culto ospiterà i circa 80 Testimoni di Geova della zona. Sarà aperto a tutti e permetterà lo svolgimento delle attività religiose in un ambiente moderno e accogliente.
Il sindaco, avv. Antonello Cani, spiega il valore sociale e culturale di una tale opera per tutta la collettività: «Abbiamo una comunità nutrita di Testimoni di Geova e ritengo che la loro presenza sia un valore aggiunto per il nostro territorio, così come lo è l’opera inauguranda: tutti sono rimasti colpiti dalla cura e dall’organizzazione dei lavori edili necessari», e aggiunge: «Conosco, a vario titolo, diverse persone del mio paese appartenenti alla Comunità dei Testimoni di Geova. Abbiamo un ottimo rapporto; ciò che mi colpisce è la loro educazione e lo spirito di solidarietà».

Tutta la Sardegna piange Michele Murenu, il giovane agente del Corpo forestale morto ieri in un incidente stradale verificatosi a Santadi con l’auto di servizio, mentre si recava nelle campagne di Villaperuccio per  contribuire a spegnere un incendio.
Nono numerose le manifestazioni di cordoglio, tra queste quelle dei sindaci di diversi Comuni.
«A nome dell’ Amministrazione comunale e di tutta la comunità di Santadi esprimo cordoglio e profonda vicinanza alla famiglia dell’ Agente Forestale Michele Murenu che ha perso la vita in un tragico incidente stradale, mentre si adoperava a svolgere con onore e diligenza il suo servizioha scritto in un post su Facebook Massimo Impera, sindaco di Santadi -. Ci stringiamo con forza ai suoi cari e a tutti i colleghi del Corpo forestale.»
«L’ Amministrazione comunale e tutta la cittadinanza di Villaperuccio si uniscono con profondo dolore alla famiglia dell’Agente forestale Michele Murenu, rimasto vittima di un tragico incidente stradale mentre assieme ad una collega svolgeva il suo servizioha scritto Marcellino Piras, sindaco di Villaperuccio -. Sentite condoglianze alla famiglia e ai colleghi del Corpo forestale.»
«Anche l’Amministrazione comunale di Masainas, a nome di tutta la comunità, esprime profondo cordoglio per la tragica scomparsa del giovane agente della Forestale Michele Murenu, che questo pomeriggio ha perso la vita in un drammatico incidente mentre si recava con una collega verso un incendio nel territorio di Villaperuccio ha aggiunto Gian Luca Pittoni, sindaco di Masainas -. Sentite condoglianze alla mamma Cristina, al papà Marco, al fratello Simone, alla sua cara Rachele, ai colleghi del Corpo forestale e a tutti i suoi amici. Riposa in pace Michele!»
«L‘Amministrazione comunale di Siliqua si unisce al dolore della famiglia di Michele Murenu, giovane forestale morto ieri in un incidente stradale mentre andava a spegnere un incendio tra Santadi e Villaperuccio. Esprime solidarietà e vicinanza alle donne e agli uomini del Corpo forestale della Sardegna, impegnati anche quest’estate nella lotta contro il fuoco, per la difesa del nostro territorio.»
«A nome della Amministrazione comunale e di tutta la comunità di Narcao, esprimo il mio profondo cordoglio e le mie più sentite condoglianze alla famiglia del giovane agente forestale Michele Murenuha scritto il sindaco Antonello Cani -. Ha perso la vita mentre era al servizio della nostra Terra; Terra che ancora una volta bruciava per colpa di una mano incendiaria. Anche per questo, esprimo profonda vicinanza e gratitudine a tutto il Corpo forestale di Vigilanza ambientale e un augurio di pronta guarigione all’Agente coinvolta nell’incidente.»
«Anche l’Amministrazione comunale di Tratalias, a nome di tutta la comunità, esprime profondo cordoglio per la tragica scomparsa del giovane agente della forestale Michele Murenu, che ieri ha perso la vita in un drammatico incidente mentre si recava con una collega verso un incendio nel territorio di Villaperuccioha sottolineato il sindaco Emanuele Pes -. Perdere la vita in questo modo e così giovani è tristissimo, il dolore che in questo momento sta colpendo la famiglia, gli amici e colleghi sarà enorme, sappiamo che non sarà un post ad alleviare tale sofferenza, ma la nostra vicinanza rappresenta un segno di riconoscimento per lui e per tutti quegli eroi che ogni anno danno anima e corpo per combattere la piaga degli incendi che come sempre colpisce la Sardegna.»
«L’Amministrazione comunale e l’intera Comunità di Nuxis, appresa la notizia del tragico incidente avvenuto a Santadi che ha portato alla prematura scomparsa di un giovanissimo agente della Forestale, impegnato nella tutela del nostro territorio ha scritto in un post su Facebook il sindaco Romeo Ghilleri -, esprimo profondo cordoglio e le più sentite condoglianze alla famiglia, all’intero Corpo forestale della Sardegna, e a tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e apprezzarne il servizio. All’altra agente coinvolta nell’incidente, un augurio di pronta guarigione.»

Martedì 16 luglio 2024, nella Piazza Europa di Narcao, Tony Capuozzo ha parlato della guerra, della pace e della natura umana. Lo scrittore ha portato sul palco la sua esperienza intellettuale e umana maturata dall’aver visto la guerra, per decenni, durante la sua attività di giornalista su più fronti, dall’America Latina – ai tempi della tensione fra l’Argentina e la Gran Bretagna per le Isole Falkland (Malvine), negli anni ’80 – ai Balcani – per la guerra civile tra Serbi e Bosniaci, negli anni ’90; dal Vicino Oriente – per il pluridecennale conflitto arabo-israeliano – al Medio Oriente – dall’invasione del Kuwait negli anni ‘90, fino ai conflitti più recenti.
Cos’è la guerra? I conflitti spiegati ai ragazzi (con il contributo del generale Francesco Ippoliti e le illustrazioni di Armando Miron Polacco), Signs Books, Vignate (Mi), 2024 – è l’ultimo libro di Tony Capuozzo ed è con il chiedergli il perché abbia scritto questo testo che il moderatore Claudio Moica ha avviato l’intervista. Sono state due ore di domande, narrazioni e riflessioni intense, nelle quali l’autore ha catalizzato l’attenzione del vasto pubblico.
L’incontro fa parte del Festival Culturale LiberEvento al quale, da quest’anno, partecipa anche il comune di Narcao, per iniziativa del sindaco Antonello Cani e dell’assessore della cultura Giovanni Lai e grazie alla disponibilità della Project Manager del Festival, Maura Porru.
Il Festival Letterario LiberEvento, nato nel 2012, unisce magistralmente cultura, svago e promozione del territorio; i prossimi appuntamenti a Narcao saranno:
– il 28 luglio, ospite il giornalista Sigfrido Ranucci, presso la miniera di Rosas;
– il 2 agosto, ospite lo scrittore Giancarlo De Cataldo, presso Piazza Europa.
Per partecipare è necessaria la prenotazione.

Simona Pirosu

 

I 23 sindaci del Sulcis Iglesiente fanno fronte comune per affrontare la situazione del polo industriale di Portovesme che vede in difficoltà le aziende Sider Alloys, Portovesme Srl, Eurallumina e le imprese d’appalto del settore Enel produzione e tutto l’indotto.

«Il polo industriale è stato e rimane un pilastro portante dell’economia del Sulcis anche se da anni subisce attacchi che ne mettono a dura prova la tenuta. Molti lavoratori, la maggior parte provenienti da tutto il Sulcis, attendono di rientrare a lavorare dopo anni di sofferenza e promesse non mantenute. Si attende che la politica regionale e ministeriale dia risposte alle tante domande riguardanti la incertezza dei lavoratori che si aspettano un intervento strutturato e sviluppato con tempi certi.

Il Piano Sulcis, nato dopo tante lotte operaie, ancora oggi, dopo 12 anni, non vede risposte occupazionali accettabili. Stesso destino sta subendo il programma Jtf anch’esso in attesa di uno sviluppo temporale certo e funzionale ai bisogni del territorio del Sulcis Iglesiente. Noi siamo al fianco dei lavori e delle loro famiglie e chiediamo che ci sia una nuova linea che contempli la ripartenza di tante attività. Come Comuni del Sulcis abbiamo tante difficoltà nel dare risposte ai nostri cittadini.

Siamo uniti e determinati a partecipare a qualsiasi iniziativa per il bene del nostro Sulcis Iglesiente e del nostro polo industriale, fonte di reddito per i nostri cittadini. Abbiamo necessità di tutte le risorse necessarie per consentire che i nostri giovani non vadano in altre realtà a cercare fortuna. Dobbiamo onorare il grande lavoro fatto in passato riprendendo in mano le sorti del nostro territorio. Siamo al fianco dei lavoratori tutti e delle loro famiglie.»

I 23 sindaci del Sulcis Iglesiente.

Pietro Morittu Carbonia

Mauro Usai Iglesias

Pietro Cocco Gonnesa

Elvira Usai San Giovanni Suergiu

Ignazio Locci Sant’Antioco

Claudia Mura Calasetta

Stefano Rombi Carloforte

Ignazio Atzori Portoscuso

Sasha Sais Musei

Paolo Sanna Fluminimaggiore

Laura Cappelli Buggerru

Isangela Mascia Domusnovas

Debora Porrà Villamassargia

Romeo Ghilleri Nuxis

Antonello Cani Narcao

Gianluigi Loru Perdaxius

Massimo Impera Santadi

Marcellino Piras Villaperuccio

Emanuele Pes Tratalias

Andrea Pisanu Giba

Gian Luca Pittoni Masainas

Maria Teresa Diana Sant’Anna Arresi

Mariano Cogotti Piscinas

I 22 sindaci dei Comuni del Sulcis Iglesiente che non hanno partecipato alla conferenza socio sanitaria convocata dal direttore generale della ASL Sulcis Iglesiente, Giuliana Campus, e svoltasi venerdì 28 luglio nella sede dell’ARES Sardegna, a Cagliari (era presente solo Debora Porrà, sindaca del comune di Villamassargia), hanno chiesto allo stesso direttore generale della ASL Sulcis Iglesiente Giuliana Campus e al direttore generale di ARES Sardegna Annamaria Tommasella, una nuova convocazione della stessa conferenza socio sanitaria presso la sede della Direzione Generale Carbonia.

«La tematica è ritenuta particolarmente importante e sentita da parte di ognuno dei 22 Sindaci, rappresentanti di un territorio che continua a non avere una struttura adeguata a soddisfare le esigenze della sanità del luogo – si legge nella nota di richiesta di convocazione -. La scelta dell’ubicazione di un nuovo presidio ospedaliero è particolarmente delicata dovendo rispettare determinati requisiti nonché tener conto di un territorio esteso e frastagliato, che coinvolge circa 120.000 abitanti. La scelta è strategica e, pertanto, deve essere attentamente ponderata. Così come accade per qualsiasi altro territorio, quello del Sulcis Iglesiente ha necessità di essere preso in considerazione anche dal punto di vista dell’immagine e delle modalità di interazione da parte degli interlocutori Regionali di qualsivoglia natura.»

I 22 Sindaci (Laura Cappelli – Buggerru, Claudia Mura – Calasetta, Pietro Morittu – Carbonia, Stefano Rombi – Carloforte, Isangela Mascia – Domusnovas, Paolo Sanna – Fluminimaggiore, Andrea Pisanu – Giba, Pietro Cocco – Gonnesa, Mauro Usai – Iglesias, Gian Luca Pittoni – Masainas, Sasha Sais – Musei, Antonello Cani – Narcao, Romeo Ghilleri – Nuxis, Gianluigi Loru – Perdaxius, Mariano Cogotti – Piscinas, Ignazio Atzori – Portoscuso, Elvira Usai – San Giovanni Suergiu, Massimo Impera – Santadi, Ignazio Locci – Sant’Antioco, Maria Teresa Diana – Sant’Anna Arresi, Emanuele Pes – Tratalias, Marcellino Piras – Villaperuccio) hanno chiesto, pertanto, che la riunione relativa alla realizzazione di un nuovo presidio ospedaliero territoriale nel Sulcis Iglesiente, abbia luogo nel territorio in cui esso dovrà essere costruito, anche alla luce delle molteplici richieste di presenza fisica dell’assessore di competenza e alla stessa è stato invitato a partecipare, presso la sede della Direzione ASL di Carbonia, l’assessore regionale della Sanità, Carlo Doria.

«Il Commissario del Sud Sardegna ritiri immediatamente le indicazioni dei rappresentanti dei Comuni da lui espresse in seno al Comitato di Sorveglianza del Just Transition Fund: in maniera del tutto arbitraria, e senza alcuna consultazione preventiva con i 23 sindaci del Sulcis Iglesiente, il vertice della Provincia ha indicato i Comuni di Iglesias, Carbonia e Portoscuso. Un’informazione che abbiamo peraltro appreso in via informale dalla “Segreteria Tecnica Start dell’Agenzia di Coesione”.»

La richiesta perentoria al Commissario della Provincia arriva dai sindaci di 13 Comuni del Sulcis Iglesiente: Sant’Antioco Ignazio Locci, San Giovanni Suergiu Elvira Usai, Perdaxius Gianluigi Loru, Tratalias Emanuele Pes, Giba Andrea Pisanu, Masainas Gian Luca Pittoni, Piscinas Mariano Cogotti, Villaperuccio Marcellino Piras, Santadi Massimo Impera, Nuxis Romeo Ghilleri, Narcao Antonello Cani, Domusnovas Isangela Mascia, Sant’Anna Arresi Maria Teresa Diana.

«Inaccettabile. Quali sono i criteri? A voler essere maliziosi, verrebbe da pensare che il criterio di “indicazione” potrebbe essere l’appartenenza partitica: tutti, infatti, militano sotto la stessa insegnaaggiungono i 13 Sindaci -. Ma tant’è. Ci sembra un metodo talmente anacronistico, che intendiamo escluderlo a priori. Ci saranno sicuramente altre motivazioni che comunque non possono essere accettate, in quanto non è stato scelto un metodo di lavoro e di indicazione, non si è discusso, non sono stati coinvolti i Sindaci.»

«Lo consideriamo uno sfregio a tutto il territorio del Sulcis: pretendiamo di essere rappresentati, senza se e senza maconcludono i 13 Sindaci -. Auspichiamo, dunque, che le indicazioni fornite dalla Provincia vengano rimesse in discussione: occorre rappresentanza del territorio, il coinvolgimento di tutti gli enti locali. Diversamente, sarebbe una partenza con il piede sbagliato.»

E’ cambiata la composizione dell’esecutivo che, guidato dal sindaco Antonello Cani, amministra il comune di Narcao. Da qualche settimana, infatti, Giovanni Maria Lai, noto Gianni, eletto come consigliere nella lista di maggioranza “UniAmo Narcao”, è il nuovo assessore ad Attività produttive, Associazionismo, Sviluppo del territorio e Turismo.

Gianni Lai, entrato in Consiglio con ben 103 preferenze alle scorse consultazioni amministrative, prende il posto di Paola Gambula a cui il primo cittadino, con un apposito decreto del 22 luglio, ha revocato le deleghe ad Attività produttive, Ambiente, Sviluppo del territorio e Turismo che le erano state assegnate all’indomani della composizione della Giunta. Pare che ad originare la decisione sia stato il venir meno del “rapporto di fiducia” tra l’ormai ex assessore, il sindaco ed il resto dell’esecutivo. L’attuale Giunta, oltre al nuovo ingresso di Lai, può contare sugli assessori Maurizio Portas, Simone Valleri e Ilaria Crobeddu.

I sindaci di 12 Comuni del Sulcis (Andrea Pisanu di Giba, Pietro Morittu di Carbonia, Anna Maria Teresa Diana di Sant’Anna Arresi, Gian Luca Pittoni di Masainas, Mariano Cogotti di Piscinas, Piero Andrea Deias di Nuxis, Massimo Impera di Santadi, Marcellino Piras di Villaperuccio, Emanuele Pes di Tratalias, Giorgio Alimonda di Portoscuso, Gian Luigi Loru di Perdaxius ed Antonello Cani di Narcao) hanno inviato una durissima nota di protesta alla direzione dell’ANAS, all’assessorato regionale dei Lavori pubblici e al prefetto di Cagliari, con richiesta di immediato intervento per la sistemazione delle strade statali 293, 195 e 126, le cui precarie condizioni mettono in pericolo l’incolumità pubblica.

«Noi sindaci dell’Unione dei Comuni del Sulcis, unitamente al collega del comune di Narcao, lamentiamo la grave situazione di pericolo nella quale incorrono i cittadini del territorio che quotidianamente percorrono le strade statali 293, 195 e 126 si legge nella nota -. In particolare, segnaliamo che nella giornata odierna – all’altezza del km. 40.000 circa della SS 293 sul lato destro da Nuxis con direzione Siliqua – la ditta incaricata da ANAS ha installato un guardrail proprio al centro della carreggiata, restringendo la sede stradale in un pericoloso tratto curvilineo.
Anziché redigere un progetto per un rapido ripristino del piano viario, interessato da un cedimento strutturale da circa tre anni, si è preferito dare sfoggio ad una soluzione che, per la sua realizzazione, necessita di una fantasia fuori dal comune.
Che la manutenzione delle strade statali del territorio non sia il pezzo forte di ANAS S.p.A., lo abbiamo compreso ormai da parecchio tempo. Basti ricordare l’infinito cantiere aperto lungo la SS 126 all’altezza del ponte sul Rio Mannu nella località Is Gannaus in Carbonia, lo stato di dissesto in cui versano le traverse urbane delle SS 195 e 293 (che vantano la presenza di buche di tutto rispetto) nonché i tratti extraurbani delle medesime strade.»

«E’ veramente assurdoaggiungono i dodici sindaciche i cittadini del Sulcis che percorrono quotidianamente le strade statali, debbano rischiare la loro incolumità ogni volta che salgono in auto per recarsi a lavoro o presso i presidi medici siti a Carbonia, a Cagliari e nel suo hinterland. Attendiamo non ansia che i Funzionari ANAS vengano sul territorio, non con l’auto di servizio, ma con la loro auto privata e percorrano le strade statali 293, 195 e 126 che noi ed i nostri concittadini utilizziamo ogni giorno.»

«Questa voltaconcludono i dodici sindacinon chiediamo risposta del tipo “Abbiate pazienza, stiamo lavorando per Voi”, bensì pretendiamo da ANAS S.p.A. fatti concreti!»

Il geologo Roberto Curreli, presidente dello Speleo Club Nuxis, è il nuovo presidente della Miniera Rosas. Lo ha annunciato il sindaco di Narcao, Antonello Cani.
«Non potevi che essere tu a prendere in mano le redini di questa, attuale, complicata situazioneha scritto su Facebook il primo cittadino di Narcao -. Ma sono sicuro che saprai gestirla al meglio, perché la tua passione, la tua preparazione, la tua professionalità, la tua voglia di risollevare il nostro territorio e di favorirne le condizioni di sviluppo, prevarranno su tuttoha concluso Antonello Cani -. Buon lavoro Roberto Curreli, buon lavoro Presidente.»