22 December, 2024
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Domenica 26 febbraio, alle ore 17.30, al Teatro delle Saline, l’Akròama porta in scena “Pinocchio”. Con lo spettacolo “Pinocchio” si apre la Rassegna B di “Famiglie a Teatro”. La manifestazione si suddivide in due rassegne A e B, che si svolgono a domeniche alternate con quattro spettacoli ciascuna.

«Ho conosciuto una famiglia intera di Pinocchi: Pinocchio il padre, Pinocchia la madre e Pinocchi i ragazzi, e tutti se la passavano bene. Il più ricco di loro chiedeva l’elemosina.» Questo dice Geppetto mentre pensa al nome che darà al burattino che ricaverà intagliando un ceppo di legno donatogli dall’amico mastro Ciliegia.

Il povero Geppetto, per amore di quel suo inaspettato figliuolo fatto di legno, sarà disposto a sacrificare tutto se stesso. L’ingenuo burattino infatti, avventato nelle sua bramosia di assaporare la vita, inizierà un viaggio fra mille avventure.

Lo spettacolo, rispettando fedelmente il linguaggio di Collodi, mettere in scena un adattamento dei momenti più salienti dei 35 capitoli di cui si compone il romanzo in una trama che offre due chiavi di lettura parallele: il “Pinocchio” come “fiaba per bambini” e l’allegoria che esso rappresenta della società moderna con i suoi contrasti tra rispettabilità e libero istinto.

Interpretano “Pinocchio”: Stefania Ambroggi, Antonello Foddis, Giuseppe Ligios, Daniela Simula. Costumi e scene sono di Marco Velli, musiche originali di Daniele Barbato Boe, disegno Luci di Lele Dentoni e tecnico audio: Giovanna Morra.

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“La bella addormentata nel bosco” è di certo una delle fiabe più antiche conosciute dalla storia, e di fatto le sue origini e le sue fonti risalgono intorno all’anno 1000, e prima di arrivare alla storia che tutti conosciamo, ha subito innumerevoli varianti e nelle sue prime stesure certi elementi, lasciati nell’ultima versione, contenevano riferimenti diretti ad argomenti tutt’altro che fiabeschi che tralasciamo completamente e che forse andrebbero analizzati in un altro tipo di messa in scena che non certo sarebbe adatta ai più piccoli. In ogni caso è sicuramente la fiaba tra le più conosciute ma tra le meno adattate ad una drammaturgia teatrale.

La messa in scena, si riferirà, completamente alla storia che tutti conoscono.

Al battesimo della bimba, di un Re e una Regina, tanto attesa, vengono invitate le tre fate del regno per farle da madrina. Ognuna di loro le farà dono : chi della bellezza, chi la saggezza chi del talento musicale. Subentra la fata cattiva che offesa per il mancato invito dona alla bimba una terribile maledizione. Al suo sedicesimo compleanno si pungerà il dito con l’ago di un fuso e morirà. Ma una delle tre fatine buone, cerca di mitigare il maleficio, trasformandolo in un sonno di cento anni la morte profetizzata dalla strega. Potrà svegliarsi solo col bacio di un principe. Le tre fatine nascondono la principessa in un luogo sicuro. Ma il caso vuole che la strega cattiva cercandola, la troverà nel giorno del suo sedicesimo compleanno e trasformandosi in una vecchietta che tesse, inevitabilmente il maleficio si compie.

Le fatine, per preservare dal dispiacere il regno, addormenteranno l’intero castello. Dopo 100 anni un principe arriva al castello si innamorerà della principessa addormentata e con un bacio la risveglierà.

La lotta eterna del bene e del male, che in forma realistica si presenta tutti i giorni nel quotidiano.

L’idea della regista sottolinea questa lotta espressa nella storia della favola, ma cerca di riportare ogni tanto alla realtà con dei Flash che scoprono gli attori mentre preparano la messa in scena della favola. Il concetto pirandelliano del teatro nel teatro che non sminuisce la magia della favola ma, anzi, cerca di valutare la magia del teatro in una atmosfera favolistica spezzata da incursioni nel reale allo scopo non di pura speculazione ma nell’intento di stimolare il senso critico dei ragazzi costretti a vivere in una società e in una scuola sempre più povera di stimoli e di idee.

Interpretano “La bella addormentata nel bosco”, Stefania Ambroggi, Lucia Dore, Zeppe Salaris, Antonello Foddis, Daniela Simula,  Carlo Valle. Il testo è la regia sono di Lucia Dore. L’appuntamento è al Teatro delle Saline, alle 17.30 di domenica 18 dicembre 2016.

“Famiglie a Teatro” chiuderà poi la rassegna autunnale con l’ormai abituale  spettacolo di Natale, che quest’anno vedrà in scena “Alice nel paese delle meraviglie” dal 25 al 30 dicembre  sempre al Teatro delle Saline.

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Domani, domenica 13 novembre, la Bottega dei Teatranti presenterà al Teatro delle Saline, a Cagliari, nell’ambito della rassegna “Famiglie a teatro”, “La rivolta delle fiabe” di Lucia Dore, regia di Rosario Morra, con Lucia Dore, Antonello Foddis e Zeppe Salaris; musiche di Lucia Dore, scenografie di Roberta Sotgiu, tecnico audio/luci di Stella Iodice, costumi di Franca Galli. Una produzione Akròama T.L.S.

“La rivolta delle fiabe” la si può sintetizzare, definendola un tentativo di proporre ai bambini quello che una volta era normale fare, di leggere le fiabe.

La scena è ambientata in una libreria che è costretta a chiudere, poiché oggi i bambini non comprano più i libri scritti per loro. All’improvviso, il libraio, si imbatte nei personaggi delle fiabe che solo momentaneamente hanno lasciato i loro racconti, per dar vita ad una protesta sulla mancanza di interesse che i bambini mostrano per la lettura delle fiabe.

Sono i bambini che rendono vivi i personaggi delle fiabe. Infatti essi stanno morendo perché i bambini non le leggono più. Dice la fata turchina, in un dialogo con il libraio, «i bambini non sognano più ad occhi aperti, non sperano più in un mondo incantato, dove l’immaginazione diventa cosciente».

La soluzione la rivela lo specchio magico al grillo parlante che insieme ai bambini rimetterà tutto al proprio posto.

la_rivolta_delle_fiabe

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Si conclude giovedì 13 agosto, la rassegna di Teatro Ragazzi “E-stiamo al parco”, ideata da Il Crogiuolo, con il patrocinio della provincia di Cagliari, per rallegrare i pomeriggi estivi dei più piccoli, in scena, nel teatrino ragazzi del parco di Monte Claro, ore 17.30, lo spettacolo “Over the rainbow: in viaggio per Oz”, prodotto dalla compagnia Teatro d’Inverno. Adattamento del testo e regia sono di Giuseppe Ligios, musiche originali di Claudio Gabriel Sanna, video: Vincenzo Ligios, interpreti: Lucia Dore, Antonello Foddis, Giuseppe Ligios, Roberto Bilardi.

Vengono narrate le avventure di una ragazzina (Dorothy) alla ricerca della felicità. Nel suo vagare in un mondo popolato da strani personaggi, incontra sul suo cammino uno Spaventapasseri, un Uomo di Latta e un Leone anche loro alla ricerca di conferme e di una propria identità. Incalzati dalla perfida strega dell’Ovest, decisa ad appropriarsi delle scarpette d’argento che Dorothy si è guadagnata dopo aver fortuitamente annientato la strega dell’Est, i quattro amici riusciranno sotto lo sguardo protettivo della buona strega Glinda a raggiungere la città di Smeraldo. Qui un grande e potente mago “Oz” dovrebbe aiutarli ad esaudire i loro desideri… ma non tutto è come appare. Lo spettacolo della durata di circa 55 minuti, adatto dai 5 anni d’età,èe un classico tra le fiabe per bambini. Ripreso sia dal cinema che dal teatro, il Mago di Oz trasporta lo spettatore in un mondo surreale e pericoloso in cui ha la meglio l’unione e l’amicizia dei protagonisti. Proposto dal teatro d’Inverno per la prima volta nel 2005, lo spettacolo è sempre stato soggetto a rivisitazioni fino alla forma attuale in cui quattro attori vengono affiancati sulle scene da personaggi che appaiono in una serie di video.

Lo spettacolo dura 50 minuti ed è adatto dai 6 anni d’età. Biglietto d’ingresso euro 3,00.