18 December, 2024
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Ironia tra parole e note con l’originale “S-CONCERTO di Mezza Estate” firmato Teatro dall’armadio che questa sera, alle 21.45, chiuderà il trittico delle “Notti Colorate” al Museo Archeologico di Cagliari organizzate dal CeDAC in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia della Sardegna: sotto i riflettori un istrionico Fabio Marceddu in duo con il regista e musicista Antonello Murgia per un recital dichiaratamente “A tinte Arancioni” che indaga i molti e diversi modi di vivere e immaginare la stagione più calda.

Monologhi e canzoni per una “Notte Arancione” che viaggia tra le pagine di scrittori come Milena Agus e Giorgio Todde, Bruno Tognolini, Raymond Queneau,  Achille Campanile e altri autori contemporanei, impreziosite dalle melodie inventate e interpretate da Antonello Murgia e da citazioni, rivisitazioni  e variazioni sul tema di celebri brani “da ombrellone” se non di veri e propri “tormentoni”.

Un raffinato divertissement teatral musicale per rinfrescare lo spirito e le idee con una intrigante miscellanea di testi fra prosa e poesia: storie frizzanti e allegre, solari e tenere, buffe e malinconiche, con tutte le sfumature e per tutti i gusti, per raccontare dei riflessi scintillanti del sole e del mare, o dell’afa spezzata da una brezza improvvisa, tra l’animazione delle spiagge e la solitudine di un’estate in città, con qualche pennellata di noir.

Un inedito “S-CONCERTO di Mezza Estate” per concludere in bellezza (dopo il successo della “Notte Azzurra” con Massimo Zordan e l’itinerario alla scoperta della commedia dell’arte del suo “Una Notte con i Commedianti” e il fascino della musica brasiliana per la “Notte Bianca” con la cantante Silvia Piras accompagnata dalla chitarra di Giuseppe Baldino nel recital “Lua Branca” ) il programma delle “Notti Colorate” al Museo fra teatro e musica e il fascino degli antichi reperti.

teatro dallarmadio

Brillanti risultati degli atleti della ASD Sulcis Atletica Carbonia al Trofeo Bravin di Roma.

«Siamo molto soddisfatti della partecipazione dei nostri atleti delle categorie giovanili al trofeo Bravin tenutosi a Roma il 6 giugno nello stadio della Farnesina – spiega il tecnico Antonello Murgia -, l’impegno di tutti i partecipanti ha consentito ai nostri colori di ben figurare e, perché no, anche una bella figura per l’atletica sarda; in particolare si sono realizzate le vittorie di Veronica Steri nei 100 hs allieve col tempo di 16”02, di Daniele Marangoni nel salto in lungo cadetti con la misura di 5,80 e di Beatrice Porcu nei 300 hs. Cadette col tempo di 48”36 inoltre Veronica Steri si è classificata anche al terzo posto nella gara dei 100 mt. piani col tempo di 13”07 (p.p.) e Daniele Marangoni al terzo posto negli 80 piani cadetti anche lui al primato personale.

«Spiace – aggiunge Murgia – che Veronica non abbia potuto realizzare la prestazione cronometrica che i tempi in allenamento facevano presagire a causa del disturbo causato dalla caduta di una atleta, che in quel momento la precedeva, che l’ha costretta a tagliare i passi e cambiare la gamba d’attacco con conseguente rallentamento; siamo comunque fiduciosi che Veronica saprà dimostrare le sue qualità nel corso dei prossimi campionati italiani allievi a Milano dove il 21 giugno sarà impegnata sempre nella gara dei 100 hs. Per quanto riguarda le prestazioni di Daniele Marangoni e Beatrice Porcu (allenata da Amedeo Avanzato) si tratta di due atleti molto promettenti e in graduale ma costante crescita che ambiscono entrambi a realizzare le prestazioni che gli consentano di partecipare ai campionati nazionali di categoria; l’impegno, la determinazione e il sostegno della società non gli mancano per raggiungere tale importante obiettivo.»

Sono state positive anche le prestazioni degli altri partecipanti alla trasferta i quali hanno tutti migliorato i tempi e le misure di accredito (a parte un’atleta che ha avuto problemi di salute nella settimana precedente) nelle gare a cui hanno partecipato; Camilla Garau (al primo anno di categoria) si è classificata al 6° posto nel salto in lungo cadette con la misura di 4,38 (primato personale), Roberto Calia 12° nei 300 cadetti col tempo di 41”18 (primato personale), Luca Serra 9° negli 80 cadetti col tempo di 10”16 (primato personale) e Moran Chirigu 13ª negli 80 cadette col tempo di 11”43.

«Dobbiamo considerare – sottolinea Antonello Murgia – che si tratta di atleti ancora molto giovani impegnati in un percorso di crescita fisico e tecnico che deve essere graduale e ottenuto utilizzando mezzi e metodi di allenamento adatti senza ricercare effimere prestazioni in età giovanile ma finalizzando il tutto a realizzare le prestazioni nelle categorie superiori ed è in questa ottica l’utilità di partecipare a queste trasferte che consentono agli atleti di misurarsi con i coetanei delle altre regioni; diceva una bravissima maestra della scuola primaria… ”non tutti i frutti maturano nello stesso tempo, a volte le primizie sono acerbe e durano poco mentre i frutti tardivi sono spesso più gustosi…”»

Il prossimo impegno per gli atleti di queste categorie (a parte i già citati campionati italiani allievi di Milano) sarà il meeting giovanile di Aosta, organizzato da Luana Calvesi, incentrato sulle gare di velocità e ostacoli dove avranno modo di migliorare le migliori prestazioni sin qui realizzate.

Marangoni 1Veronica Steri  Beatrice Porcu

Grande successo, a Carbonia, per la VII edizione del Mediterraneo Film Festival, organizzato dal Centro Servizi Culturali di Carbonia Iglesias e dalla Cineteca Sarda della Società Umanitaria, in collaborazione con il Comune di Carbonia e la Regione Sardegna, sotto la direzione artistica di Stefano Obino.

Sono stati più di 1.800 gli spettatori intervenuti nelle 6 serate (dal mercoledì 8 a domenica 12 ottobre con l’anteprima del 4 ottobre) al Teatro centrale, a cui si sommano i circa 500 ragazzi delle scuole cittadine che hanno partecipato alla quinta edizione del concorso CINEMA/LAVORO/MIGRAZIONE. Questi numeri testimoniano il gradimento che il Festival ha registrato tra i tanti cittadini di Carbonia e del territorio.

Il cartellone, che ha offerto agli spettatori la possibilità di osservare, da diversi punti di vista, tematiche di grande attualità come la migrazione, il lavoro e le lotte sociali, ha portato a Carbonia, tra gli altri: l’attrice Claudia Gerini e la regista Marina Spada per il film “Il mio Domani”; l’attore Libero De Rienzo, protagonista di “Smetto quando voglio”; il regista Antonio Augugliaro e Alaa Bjermi e Mc Manar protagonisti del film evento “Io sto con la sposa”; l’attore Francesco Pannofino e il regista Felice Farina con il film “Patria”; il regista Bonifacio Angius e gli attori Stefano Deffenu e Noemi Medas per il film “Perfidia”, il montatore del grande François Truffaut, Yann Dedet; i registi iraniani Arash e Arman Riahi con il film documentario Everyday Rebellion; Ivano Marescotti e Angelo Pasquini, componenti della giuria tecnica del concorso CINEMA/LAVORO/MIGRAZIONE e la Band musicale “Calibro 35” per il concerto di fine Festival.

Sono stati molto apprezzati anche i documentari e le fiction in concorso, in particolare: “Destination de Dieu” di Andrea Gadaletta Caldarola (premiato dalla giuria tecnica per la sezione documentari e dalla giuria dei circoli del cinema); “Zacharie ya no vive aqui” di Alberto Segre e “Beep” di Antonello Murgia (premiati a pari merito dalla giuria tecnica per la sezione fiction); “Va Pensiero. Storie Ambulanti” di Dagmawi Yimer (premiato dalla giuria dei ragazzi).

Durante la settima edizione del Festival sono state consegnate dal Comune di Carbonia, alla Società Umanitaria, le chiavi della palazzina dell’ex Direzione mineraria della Grande Miniera di Serbariu, avviando così il progetto “ExDi Memorie in movimento – La Fabbrica del Cinema”. Il nuovo progetto permetterà di rendere visitabile la sede dell’ex Direzione Mineraria, che diventerà “museo di sé stessa” e diventerà luogo legato alle arti audiovisive e cinematografiche, anche con la creazione di veri e propri percorsi multimediali interni alla struttura e di uno spazio culturale, artistico, scientifico e didattico di grande rilievo socio-culturale e turistico.

«La settima edizione del Mediterraneo Film Festival – hanno detto Giuseppe Casti, sindaco di Carbonia, e l’assessore della Cultura, Loriana Pitzalis – ha dimostrato quanto sia importante scommettere sugli avvenimenti a carattere culturale, che permettono non soltanto di far assistere il pubblico ad eventi di indiscutibile livello, ma anche di conoscere e apprezzare la città di Carbonia. Per questo motivo l’Amministrazione comunale si impegna, già da oggi, a svolgere il proprio ruolo per la prossima edizione. Un particolare ringraziamento al Centro Servizi Culturali di Carbonia Iglesias – Società Umanitaria per il grande lavoro svolto, ai ragazzi che hanno investito il loro tempo partecipando al concorso CINEMA/LAVORO/MIGRAZIONE, e a tutti coloro, in particolare i più giovani, che a vario titolo hanno dato il proprio contributo per assicurare la buona riuscita dell’evento.»

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Domenica 5 gennaio, alle ore 18.00, al Teatro Electra di Iglesias, si terrà un concerto in ricordo del musicista iglesiente Antonello Murgia, scomparso improvvisamente la scorsa primavera.
Sul palco si esibiranno i gruppi “Sardigna R&B Band” e “Becc’s Band Friends”, entrambi fondati e diretti da Antonello Murgia.
La serata musicale è organizzata dall’associazione culturale “Prospettive”, con il patrocinio del comune di Iglesias.

Antonello Murgia

Domenica 5 gennaio il Teatro Electra di Iglesias si riempirà per ricordare Antonello Murgia, uno dei più apprezzati musicisti iglesienti scomparso prematuramente alcuni mesi fa. La serata musicale è stata organizzata dalle due band guidate per anni da Antonello Murgia, la Sarrigna R&B Band e i Becc’s Band Friends. L’inizio è fissato alle 18.00, l’ingresso sarà gratuito.

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Nell’ambito della 9ª edizione della Rassegna Internazionale di Cortometraggi “Passaggi d’Autore: intrecci mediterranei”, stasera, 7 dicembre 2013 si viaggia in Libano, Tunisia, Croazia, Francia, Palestina e due film dall’Italia, tra cui l’ultimo lavoro di Peter Marcias che racconta una Cagliari inedita, da non perdere!

L’edizione 2013, organizzata come sempre dal Circolo del Cinema “Immagini” di Sant’Antioco, ha in cartellone numerosi film di altissima qualità e numerosi incontri con i registi provenienti da diversi Paesi del Mediterraneo. Cinque giorni che renderanno la cittadina sulcitana un importante centro di scambio culturale. Il confronto con tutte le sponde del Mare nostrum è ormai necessario e il cinema può rappresentare un’ottima chiave di accesso a culture spesso ignorate o evitate per incapacità di andare oltre i soliti stereotipi o la classica dicotomia tra oriente-occidente. Film di registi emergenti incontreranno lavori di registi già affermati che si cimentano nel cortometraggio. Alcuni saranno in sala a presentare i loro lavori e discuterne con il pubblico.

Intrecci mediterranei, il cuore della rassegna, è un contenitore di storie, uno spazio d’incontro tra culture, una pluralità di suoni e immagini che raccontano il Mediterraneo contemporaneo. Ancora una volta, cortometraggi provenienti dalla Spagna, Francia, Tunisia, Egitto, Palestina, Israele, Libano, Kosovo, Croazia, Marocco, Algeria, Turchia, Italia sbarcano sull’isola sulcitana insieme ai loro registi. Si apre così una finestra sui Paesi bagnati dal Mar Mediterraneo, in un abbraccio fraterno tra culture e tradizioni differenti. Il cinema, quindi, potente mezzo di condivisione di idee e punti di vista: arte capace di superare le barriere invisibili che impediscono di apprezzare e conoscere ciò che è così vicino e così lontano. La rassegna, nata e cresciuta in Sardegna, ha permesso negli anni di avviare relazioni tra persone provenienti dai diversi Paesi del Mediterraneo.

Ventitré i cortometraggi proiettati, tredici i Paesi rappresentati, molti i film che hanno vinto nei festival internazionali. Un vero melting pot cinematografico.

La rassegna cinematografica è stata preceduta da due laboratori di formazione nel campo delle attività cinematografiche. Il primo, “La traduzione audiovisiva: i sottotitoli per il cinema e la televisione”, ha permesso ad un gruppo di studenti universitari e liceali di cimentarsi nella traduzione del dialogo cinematografico e consentirà al pubblico di poter godere di film in lingua originale con i dialoghi sottotitolati in italiano. Il secondo, “Critica il corto”, dedicato alla critica cinematografica, dopo il workshop tenuto in collaborazione con il Celcam dell’Università di Cagliari dal critico cinematografico Alessandro Stellino, permetterà ai partecipanti di cimentarsi nella recensione cinematografica dei cortomet, Alessandro Falco, Abdurrahamraggi proiettati nella rassegna “Passaggi d’Autore: intrecci mediterranei”.

Ieri serata di forti emozioni nella prima serata di Intrecci mediterranei. Ognuno dei film proiettati apre una discussione profonda sulla cultura del paese che descrive. La sala gremita partecipava con risate o silenzi attoniti alle scene di tutti i corti. Si viaggia e si conoscono situazioni e culture altrimenti invisibili al grande pubblico delle multisale, eleganti e comode ma che raramente trasmettono film di grande valore culturale. Si comincia dal Maroco rurale di The curse, la maledizione di essere donne in una cultura difficile per la loro libertà. Dove anche un bambino può determinare per sempre la reputazione di una ragazza: lo specchio di una situazione che riguarda un po’ tutti i paesi del Mediterraneo. Il secondo corto, Atlantic Avenue di Laure de Clermont, girato in una periferia di Brooklyn, racconta con coraggio il rapporto sessuale tra una disabile e un prostituto. La realtà dei “ragazzi di vita” di pasolianiana memoria. Nel mare dove sono nata iodi Isabel Achaval e Chiara Bondì, presenti in sala per rispondere alle tante domande, è il bellissimo racconto di una bambina eritrea, nata durante una delle migliaia di traversate in mare da parte di donne che vogliono raggiungere l’Italia. Una storia un viaggio della speranza descritto con gli occhi di una bambina che vede solo amore, racconta la sua bella storia alla sorellina che sta per nascere. Un esempio di integrazione fortissima: saper raccontare l’avventura con altri mezzi che non sia la cronaca quotidiana. Da Roma si viaggia per Milano con Beep, il corto del regista sardo Antonello Murgia. Raccontare nel 2013 la perfetta macchina da guerra della catena di montaggio di certi lavori è quantomai essenziale, ci dimentichiamo in questo periodo di crisi economica che esistono anche i sogni da realizzare, le ambizioni, il talento, la voglia di farcela. Beep è il suono della merce che passa nelle casse di tutti i supermercati.

«Chi ci lavora deve sopportare mediamente 7 mila beep al giorno», così dice Antonello Murgia, accompagnato dal produttore Fabio Marceddu, attore tra i migliori nel panorama sardo, che con entusiasmo racconta l’avventura della costruzione del progetto a cui credono molto, ed essendo il primo film di attori di teatro, si può dire che il risultato è eccellente. Un film divertente e pieno di speranza per il futuro.

Si viaggia nell’Africa della guerra e della realtà dei bambini soldato, con il durissimo Aquel no era yo, di Esteban Crespo. Cosa sappiamo davvero di cosa succede in quelle situazioni? Immagini sparse senza senso nelle brevi dei tg, argomento praticamente inesistente nel cinema italiano, tanto meno nella televisione che ha rinunciato a raccontare gli esteri. Il film è di grande qualità tecnica, frutto della grande esperienza del regista e bravura degli attori.

Un racconto per immagini, quasi uno spot pubblicitario della nuova Tunisia il lavoro di Ahmed Hermassi, Wall asks: okay? è la rappresentazione visiva attraverso la scritta di graffiti su una parete delle opinioni della gente. Chi ha vinto, chi dovrebbe vincere, chi ha ragione? Il muro alla fine risponde…

Una Napoli di degrado e normale disperazione ne La strada di Rafael, di Alessandro Falco. Bambini che vivono in un contesto dove resistere alla delinquenza è già un’impresa, famiglie abbandonate, senza casa, senza nulla da sperare, se non imparare un mestiere nei periodi in riformatorio.

Da Napoli alla Turchia con Buhar, di Abdurrahman Öner. In una casa modesta la televisione accesa propone un programma di incontri per matrimoni andati male, durante la trasmissione si consuma lo stesso dramma nella casa durante il pranzo. Il marito decide che la colpa del non avere figli è della moglie e gli comunica di voler sposare un’altra, lei non ci sta e lo elimina…Il dramma di matrimoni senza futuro, ancora imposti dalle famiglie, senza nessuna passione o amore non funzionano più, fortunatamente.

L'esecuzione_Enrico IannaconeThe Cup Reader_01