22 November, 2024
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Gli assessori degli Affari Generali Filippo Spanu e degli Enti Locali Cristiano Erriu hanno affrontato con l’amministratore delegato di Infratel Salvo Lombardo e con Chicco Porcu, componente del Cda della società in house del ministero dello Sviluppo economico, questioni specifiche che riguardano l’attuale programma di interventi in 313 comuni, in fase di attuazione, e il piano appena finanziato con 83 milioni di euro per il progetto di diffusione della rete in fibra ottica nel territorio regionale.
«Sulla base delle indicazioni del presidente Pigliaru – ha dichiarato Filippo Spanu – vogliamo dare ulteriore slancio al progetto della banda ultralarga e rendere così operativi in tempi rapidi i nuovi servizi di connettività che rappresentano per i territori un sicuro fattore di sviluppo e di crescita sociale ed economica.»
Tre i punti esaminati nel corso in tre distinti tavoli tematici: il ruolo delle imprese sarde nelle procedure di gara, l’iter autorizzativo per le opere da realizzare nei comuni e il cablaggio delle aree industriali.
Per dare impulso all’iter dei permessi amministrativi che in alcuni casi stanno frenando i lavori nei comuni delle aree rurali sono state analizzate tutte le criticità esistenti. Al tavolo hanno preso parte, oltre agli assessori, i direttori degli Affari Generali e dell’Urbanistica Antonello Pellegrino ed Elisabetta Neroni, i rappresentanti dell’Anci, delle Province e degli enti che devono rilasciare nulla osta e autorizzazioni. In particolare verrà convocata una conferenza di servizi e saranno attuate, laddove sia consentito, procedure semplificate.

«Vogliamo ricondurre a una governance unitaria, che farà perno sulla direzione dell’assessorato dell’Urbanistica, tutto il processo autorizzativo. I problemi vanno risolti in modo coordinato per raggiungere l’importante traguardo di dotare i comuni di infrastrutture fondamentali per il loro sviluppo», ha spiegato l’assessore Erriu -. I principi di semplificazione amministrativa, recepiti in pieno anche dalla Regione, prevedono un percorso con tempi più stretti per le autorizzazioni relative alle reti del sottosuolo. Con questo sistema i lavori per la posa delle reti in fibra ottica potranno subire una netta accelerazione.»
L’assessore Spanu ha voluto dare immediata risposta alle piccole e medie imprese sarde che avevano chiesto di essere messe nelle condizioni di partecipare alle procedure di selezione per i lavori nei comuni (in totale 77) non inclusi negli interventi di infrastrutturazione in corso dal 2016.
Dai vertici di Infratel sono giunte ampie rassicurazioni. In particolare, l’amministratore delegato della società in house del Mise ha chiarito ai rappresentanti del mondo produttivo che, per le imprese isolane, si aprono tre strade in vista del nuovo bando: la partecipazione, in forma aggregata, alla selezione; la partecipazione alla gara promossa dal soggetto concessionario che deve riservare uno spazio adeguato ad altre imprese; la realizzazione dei lavori nella fase di sub-appalto su cui Infratel eserciterà un controllo stringente per contrastare eventuali violazioni delle norme.
Nelle prossime settimane saranno organizzati momenti di approfondimento per informare, in modo puntuale, il sistema delle imprese sui contenuti e sulle modalità del nuovo bando per lo sviluppo della banda ultralarga.
24 comuni sono stati raggiunti, grazie al progetto promosso dalla Giunta Pigliaru, dalla nuova rete in fibra ottica. In altri 110 i lavori sono in una fase molto avanzata. In tutti gli altri, dopo aver fatto chiarezza su permessi e autorizzazioni, i tempi di realizzazione delle opere potrebbero sensibilmente ridursi con l’obiettivo di chiudere tutti i cantieri nei primi mesi del 2018.

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«I Comuni sono al centro della strategia dell’Agenda Digitale promossa dalla Giunta per dare impulso allo sviluppo della fibra ottica nelle aree rurali ed al miglioramento dei servizi digitali offerti dalla pubblica amministrazione regionale.»
Lo ha detto l’assessore degli Affari generali Filippo Spanu nel suo intervento all’appuntamento conclusivo sull’Agenda Digitale Sardegna, che si è tenuto all’Hotel Regina Margherita di Cagliari. Dopo l’introduzione del direttore generale Antonello Pellegrino, l’assessore Spanu ha ricordato a dirigenti e funzionari comunali le priorità della Regione, a cominciare dal rafforzamento della funzione di tutti gli enti locali.
Spanu ha rimarcato il buon trend di spesa al 31 dicembre 2016: «In base ai primi dati in nostro possesso la Sardegna è al terzo posto nella graduatoria nazionale, stilata dal ministero dello Sviluppo economico, sull’utilizzo dei fondi europei per l’Agenda Digitale. Con una spesa superiore al 35%, l’isola si pone largamente sopra la media italiana che si attesta al 10%».
«Molto resta da fare per portare a termine ciò che la Regione si è proposta di realizzare nell’ambito dell’Agenda Digitale – ha sottolineato l’assessore Spanu – e per questo vogliamo ragionare insieme all’Anci Sardegna per capire come accelerare ulteriormente la spesa, rendendo i progetti approvabili in tempi ancora più rapidi.»
Uno degli interventi più rilevanti è sicuramente quello che riguarda la realizzazione della rete in fibra ottica nelle cosiddette aree “a fallimento di mercato”, in cui gli operatori privati hanno deciso di non intervenire.
«Dobbiamo superare il digital divide tra i territori. La nostra attenzione si rivolge in modo particolare alle zone rurali, perché le imprese agricole e quelle di trasformazione devono potersi confrontare con il mercato globale e hanno bisogno del supporto tecnologico necessario.»
L’assessore degli Affari generali ha poi sottolineato che «la Regione deve garantire a cittadini e imprese servizi migliori, guardando in particolare alla semplificazione. La rimodulazione del sistema dei portali della Regione, per esempio, va in questa direzione. Abbiamo stanziato ingenti risorse, 312 milioni di euro per l’Agenda Digitale Sardegna, e cominciamo a vedere i primi risultati. Ora è giunto il momento di accelerare e chiudere la prima fase dell’intervento. Di particolare rilievo anche il progetto che riguarda la videosorveglianza. Abbiamo deciso di ampliare l’intervento e estenderlo ad altri comuni. Con l’Anci dobbiamo aprire subito un confronto per decidere in quale direzione muoverci, anche per evitare che troppi progetti risultino non in linea con gli standard richiesti dai bandi».

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La Giunta regionale investirà un milione e mezzo di euro, inseriti nel Por Fesr 2014-2020, per sostenere ulteriormente il processo di informatizzazione nei tribunali sardi con nuovi strumenti telematici e dotazioni tecnologiche. Lo ha annunciato l’assessore regionale degli Affari Generali, Gianmario Demuro, nel corso dell’incontro con i rappresentanti degli organi giudiziari e dell’ordine forense della Sardegna che si è svolto nella sala riunioni della Presidenza della Regione, a Cagliari.

Si è discusso dei nuovi lotti, programmati nell’ambito del progetto “Giustizia Digitale”, tra i quali l’acquisto e l’installazione dei punti wi-fi e del centro di controllo degli accessi e la realizzazione di un sistema di videoconferenza per le comunicazioni tra le sedi giudiziarie del territorio regionale e di un sistema informativo per la gestione dei dibattimenti in aula in grado di informare i cittadini sullo svolgimento delle attività in corso.

L’assessore Demuro, nell’illustrare le finalità dell’incontro ha chiarito che la Regione «è pronta ad accogliere, compatibilmente con le risorse disponibili e in un clima di reciproca collaborazione, le esigenze formulate da magistrati e avvocati nell’ottica di un miglioramento dei servizi che possa rappresentare un aiuto concreto per i cittadini».

«Tutti gli interventi saranno definiti nella delibera che porterò all’attenzione della Giunta, nel giro di poche settimane, alla conclusione del confronto con i rappresentanti del mondo giudiziario. Per ulteriori azioni, ugualmente importanti e urgenti, sono convinto – ha aggiunto Gianmario Demuro – che si possano trovare altre fonti di finanziamento.»

All’incontro ha partecipato il direttore degli Affari generali e della società dell’Informazione, Antonello Pellegrino, che ha illustrato il quadro degli interventi che saranno attuati.

Nei prossimi giorni sono previsti incontri tecnici con l’obiettivo di esaminare, per aree territoriali, aspetti specifici legati alla realizzazione dei progetti.

Gianmario Demuro 55

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L’assessore regionale degli Affari Generali, Gianmario Demuro, ha presentato il nuovo progetto per un’accelerazione dei procedimenti amministrativi, nel corso dell’incontro a cui hanno partecipato dirigenti e funzionari regionali. Antonello Pellegrino, direttore generale della società dell’informazione e Graziano Boi, che guida l’ufficio del controllo interno di gestione, si sono soffermati sulle modalità applicative del nuovo modello. I procedimenti amministrativi saranno 5 volte più veloci, 4 milioni fogli di carta risparmiati ogni anno, oltre 40mila procedimenti digitalizzati ogni anno. Sono i vantaggi della determina elettronica contabile che viene introdotta nel sistema Regione.
«La determina elettronica contabile – ha detto Demuro – è il primo passo nel percorso di completa dematerializzazione dei procedimenti amministrativi e riguarda esclusivamente gli atti dirigenziali a rilevanza contabile. L’attuale gestione del procedimento amministrativo cartaceo provoca sprechi e tempi lunghi non più tollerabili. La Dec ci consente di avere chiaro il flusso dei costi e delle spese attraverso un procedimento standard, basato su un documento elettronico, più facile da controllare nelle sue diverse fasi rispetto al lungo e tortuoso iter di oggi. È un ottimo strumento per migliorare l’efficienza dei servizi offerti dalla pubblica amministrazione regionale.»
Gianmario Demuro ha poi sottolineato un altro aspetto di grande rilevanza all’introduzione della determina elettronica contabile: «Con questa piattaforma, grazie al trasferimento digitale dei documenti, gli uffici regionali riducono i tempi di pagamento per le prestazioni offerte da cittadini e imprese con positive ripercussioni per l’intero sistema economico».

Gianmario Demuro 2 copia

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Realizzare reti per la videosorveglianza in tempi brevi in tutti i Comuni della Sardegna e portare la copertura della banda ultra-larga in tutte le zone rurali. Questi gli obiettivi illustrati questa mattina, nella Sala del Centro Congressi Losa ad Abbasanta, dal presidente Francesco Pigliaru insieme all’assessore degli Affari generali Gianmario Demuro nel corso del seminario sulle infrastrutture per la banda ultra-larga nelle aree rurali e sulla rete di videosorveglianza. L’appuntamento, al quale ha partecipato il presidente dell’Anci Sardegna Pier Sandro Scano, era promosso dalla Regione Sardegna insieme all’Associazione nazionale dei Comuni ed era rivolto a sindaci e assessori comunali.

La Sardegna, all’avanguardia tra le regioni italiane, ha avviato le azioni per portare la banda ultra-larga in 313 comuni per una spesa di 56 milioni di euro. L’impegno di 7 milioni e 150 mila euro, invece, è per realizzare le reti che daranno vita a un articolato sistema di videosorveglianza per la tutela della legalità e della sicurezza pubblica. Nel dialogo con gli amministratori locali, il presidente Pigliaru ha ribadito la scelta di ampliare la realizzazione del progetto a tutti territori dell’Isola, sottolineandone l’urgenza in un periodo in cui si moltiplicano gli attentati agli amministratori.

«Sulla visione siamo tutti d’accordo, ora si tratta di lavorare sull’operatività», ha detto Francesco Pigliaru intervenendo al termine della riunione, dopo aver ascoltato le richieste e i punti di vista dei partecipanti. «Lo sviluppo delle zone interne è la nostra grande sfida e questi strumenti possono darci un aiuto concreto. Per combattere lo spopolamento non è sufficiente trasferire fondi ai Comuni, serve una strategia che dobbiamo costruire tutti insieme. Avere una videosorveglianza che funziona significa avere maggior sicurezza: sappiamo che non è la soluzione al problema di vandalismo e attentati, ma è un deterrente. Lo dicono i dati di altri territori: dove sono state realizzate buone reti, la criminalità è crollata. D’altro canto, però, la sicurezza non basta», ha sottolineato il presidente della Regione.
«I cittadini restano in un luogo se ci sono sviluppo, lavoro, buoni servizi, buone scuole. E siccome il grande potenziale delle zone interne è l’agroalimentare, la banda ultra-larga è una importantissima alleata per far arrivare sui grandi mercati i nostri prodotti di altissima qualità. Vuol dire che se mettiamo insieme le opportunità possiamo crescere molto e in fretta», ha concluso Francesco Pigliaru -. Noi siamo pronti a trovare i fondi per vincere, insieme a voi, ogni scommessa di sviluppo nei territori, chiedendo allo Stato di fare la sua parte.» 
«Le reti per la videosorveglianza e le infrastrutture per la banda ultralarga – ha detto l’assessore Gianmario Demuro – rientrano nella strategia dell’agenda digitale: un piano di sviluppo, basato sull’innovazione, che l’esecutivo considera fondamentale per il futuro della Sardegna, una grande risorsa a disposizione di cittadini e imprese. La Giunta vuole confrontarsi costantemente con i sindaci per capire le loro reali esigenze. Dal dialogo scaturiscono utili indicazioni operative che consentono di affinare e migliorare gli interventi.»

All’incontro sono intervenuti anche il direttore degli Affari generali Antonello Pellegrino e i dirigenti Piero Berritta e Alessandro Corrias che hanno illustrato ai sindaci gli aspetti tecnici dei due progetti.Abbasanta 18 aprile 2016 – Realizzare reti per la videosorveglianza in tempi brevi in tutti i Comuni della Sardegna e portare la copertura della banda ultra-larga in tutte le zone rurali. Questi gli obiettivi illustrati questa mattina, nella Sala del Centro Congressi Losa ad Abbasanta, dal presidente Francesco Pigliaru insieme all’assessore degli Affari generali Gianmario Demuro nel corso del seminario sulle infrastrutture per la banda ultra-larga nelle aree rurali e sulla rete di videosorveglianza. L’appuntamento, al quale ha partecipato il presidente dell’Anci Sardegna Pier Sandro Scano, era promosso dalla Regione Sardegna insieme all’Associazione nazionale dei Comuni ed era rivolto a sindaci e assessori comunali.
La Sardegna, all’avanguardia tra le regioni italiane, ha avviato le azioni per portare la banda ultra-larga in 313 comuni per una spesa di 56 milioni di euro. L’impegno di 7 milioni e 150 mila euro, invece, è per realizzare le reti che daranno vita a un articolato sistema di videosorveglianza per la tutela della legalità e della sicurezza pubblica. Nel dialogo con gli amministratori locali, il presidente Pigliaru ha ribadito la scelta di ampliare la realizzazione del progetto a tutti territori dell’Isola, sottolineandone l’urgenza in un periodo in cui si moltiplicano gli attentati agli amministratori.
«Sulla visione siamo tutti d’accordo, ora si tratta di lavorare sull’operatività”, ha detto Francesco Pigliaru intervenendo al termine della riunione, dopo aver ascoltato le richieste e i punti di vista dei partecipanti. “Lo sviluppo delle zone interne è la nostra grande sfida e questi strumenti possono darci un aiuto concreto. Per combattere lo spopolamento non è sufficiente trasferire fondi ai Comuni, serve una strategia che dobbiamo costruire tutti insieme. Avere una videosorveglianza che funziona significa avere maggior sicurezza: sappiamo che non è la soluzione al problema di vandalismo e attentati, ma è un deterrente. Lo dicono i dati di altri territori: dove sono state realizzate buone reti, la criminalità è crollata. D’altro canto, però, la sicurezza non basta”, ha sottolineato il Presidente della Regione.”I cittadini restano in un luogo se ci sono sviluppo, lavoro, buoni servizi, buone scuole. E siccome il grande potenziale delle zone interne è l’agroalimentare, la banda ultra-larga è una importantissima alleata per far arrivare sui grandi mercati i nostri prodotti di altissima qualità. Vuol dire che se mettiamo insieme le opportunità possiamo crescere molto e in fretta”, ha concluso Francesco Pigliaru. “Noi siamo pronti a trovare i fondi per vincere, insieme a voi, ogni scommessa di sviluppo nei territori, chiedendo allo Stato di fare la sua parte.”

“Le reti per la videosorveglianza e le infrastrutture per la banda ultralarga – ha detto l’assessore Demuro – rientrano nella strategia dell’agenda digitale: un piano di sviluppo, basato sull’innovazione, che l’esecutivo considera fondamentale per il futuro della Sardegna, una grande risorsa a disposizione di cittadini e imprese. La Giunta – ha rimarcato il titolare degli Affari generali – vuole confrontarsi costantemente con i sindaci per capire le loro reali esigenze. Dal dialogo scaturiscono utili indicazioni operative che consentono di affinare e migliorare gli interventi». All’incontro sono intervenuti anche il direttore degli Affari generali Antonello Pellegrino e i dirigenti Piero Berritta e Alessandro Corrias che hanno illustrato ai sindaci gli aspetti tecnici dei due progetti.

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Gianmario Demuro 2

Un gruppo di lavoro costituito da dirigenti regionali e rappresentanti degli organi giudiziari e degli ordini degli avvocati dovrà mettere a punto nuovi progetti nell’ambito della giustizia digitale.
E’ la novità scaturita dall’incontro che si è svolto a Cagliari, nella sede dell’assessorato degli Affari generali, tra l’assessore Gianmario Demuro e una rappresentanza di magistrati e avvocati che svolgono la loro attività nei tribunali sardi. E’ stato lo stesso Demuro a lanciare la proposta di unire le forze per elaborare azioni che diano ulteriore impulso al processo di digitalizzazione della giustizia.
Magistrati e avvocati hanno espresso apprezzamento per i risultati sinora raggiunti grazie al sostegno dell’amministrazione regionale che, nell’ampio quadro dell’Agenda Digitale, ha agevolato l’informatizzazione di atti e procedimenti civili e penali.
Le iniziative, già attuate, hanno riguardato l’ambito delle infrastrutture con azioni finalizzate a garantire una maggiore connettività a banda larga ai tribunali e forniture hardware.
Per il futuro sono disponibili fondi europei con i quali sarà possibile sviluppare applicativi, far fronte alla formazione del personale e garantire ulteriori forniture hardware.
«Restano da risolvere alcuni problemi legati alla completa digitalizzazione delle procedure nell’ambito dei processi civili e penali», hanno sottolineato i rappresentanti del mondo giudiziario.
Il capo della Procura della Repubblica di Cagliari, Mauro Mura, ha messo in evidenza l’urgenza di dotare la polizia giudiziaria, impegnata nel campo dei reati informatici, di supporti hardware necessari a svolgere in modo più efficace l’attività di indagine. La spesa stimata è di circa 20mila euro.
C’è la piena disponibilità della Regione a risolvere il problema con le risorse già inserite nell’Agenda Digitale.
All’incontro ha preso parte il direttore degli Affari generali e della società dell’Informazione Antonello Pellegrino che ha illustrato tutte le iniziative sinora attuate per lo sviluppo dei sistemi tecnologici degli uffici dei tribunali.

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Ospedale Brotzu Cagliari2

Addio al cartaceo nella sanità, entro il 2020 tutte le cartelle cliniche degli ospedali sardi verranno informatizzate. Un cambiamento radicale nel quadro dei servizi offerti ai cittadini. Il nuovo scenario, che presuppone l’addio ai documenti cartacei e l’utilizzo nei reparti dei tablet con i quali acquisire e trasmettere informazioni sulla salute dei pazienti, è stato delineato, a Nuoro, nel corso della terza tappa del ciclo di incontri per presentare i contenuti dell’Agenda Digitale della Sardegna promossa dalla Giunta regionale. L’Agenda prevede proprio un rapido processo di “dematerializzazione” dei procedimenti nel settore sanitario, uno degli ambiti maggiormente interessati alla trasformazione digitale dell’Isola. 
La Giunta crede molto nelle opportunità legate all’utilizzo dei nuovi strumenti informatici ma, per sfruttarli in pieno, dobbiamo essere tutti convinti delle loro potenzialità. I nuovi orizzonti, che cominciano a delinearsi nel campo sanitario, sono la ricetta dematerializzata, la telemedicina, il fascicolo sanitario elettronico. Un piano di razionalizzazione dei servizi di grande rilievo che consentirà, alla fine del percorso, ad ogni cittadino di far confluire su una pennina Usb tutte le informazioni relative alla sua salute. C’è la concreta possibilità di creare una rete di saperi ed esperienze attraverso una moderna governance fondata su un rapporto più stretto tra centro e periferia”, ha detto l’assessore della Sanità Luigi Arru.
All’incontro hanno preso parte Antonella Casula, dello staff dell’assessore degli Affari generali, e Antonello Cesare, dell’Ufficio di Gabinetto dell’assessore del Lavoro, che si è soffermato sull’evoluzione del sistema che raccoglie le informazioni sulla storia lavorativa del cittadino.
I dirigenti regionali Antonello Pellegrino, Piero Berritta, Paola Pau e Federica Loi hanno illustrato gli interventi più significativi che l’Agenda Digitale prevede nel campo delle politiche sociali e sul fronte delle infrastrutture necessarie per rendere più veloci le connessioni a internet.
Il 27 novembre il tour di presentazione dell’Agenda approda a Sassari. L’incontro si svolgerà nella sala convegni della Camera di Commercio a partire dalle 9.30.

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Gli assessori degli Affari generali Gianmario Demuro e del Turismo Francesco Morandi hanno partecipato oggi alla prima tappa del ciclo di incontri programmato dalla Giunta regionale per illustrare gli interventi realizzati e quelli ancora da realizzare nell’ambito del processo di informatizzazione dell’Isola. «L’Agenda Digitale è un’opportunità straordinaria per lo sviluppo tecnologico della Sardegna», hanno detto Gianmario Demuro e Francesco Morandi. L’assessore Demuro, dopo aver ricordato il tragico anniversario dell’alluvione che, due anni fa, ha provocato lutti e distruzione a Olbia e in Gallura, ha delineato i contenuti dell’Agenda: «Si tratta di un grande investimento sulle infrastrutture immateriali. Vogliamo portare i benefici della banda larga anche nelle aree più svantaggiate. Una connessione più veloce a internet accresce le potenzialità della rete e assicura, a cittadini e imprese, maggiori strumenti di conoscenza e servizi più efficaci. Nella pubblica amministrazione saranno rafforzati i servizi on line per “dematerializzare” le pratiche e rendere più facile la vita al cittadino-utente».

Francesco Morandi, nel dibattito moderato da Alex Giordano, ha sottolineato «l’importanza di far partire da Olbia, città con una forte vocazione turistica, il tour di presentazione della strategia dell’Agenda Digitale, considerata la stretta connessione tra sviluppo digitale e crescita dell’industria dell’accoglienza. La sfida tecnologica va affrontata per migliorare l’offerta e presentarsi con maggiore convinzione ed efficacia nei mercati stranieri. L’orizzonte ideale per la Sardegna è uno scenario che riesca a coniugare qualità ambientale ed efficienza tecnologica».
Al confronto hanno preso parte il sindaco di Olbia Gianni Giovannelli, il direttore degli Affari generali e della Società della Comunicazione Antonello Pellegrino e Viviana Maxia del Servizio Comunicazione Istituzionale della Regione. Dagli imprenditori turistici, presenti in platea, sono giunti stimoli al dibattito e concrete indicazioni per gli assessori. Domani nuovo incontro a Oristano per ulteriori chiarimenti sulla strategia dell’Agenda Digitale. Nei giorni successivi sono previsti altri appuntamenti a Sassari, Nuoro e Cagliari. Per partecipare c’è l’hashtag #agendadigitalesardegna. E’ possibile seguire gli eventi in diretta streaming attraverso il sito www.sardegnaprogrammazione.it.