22 November, 2024
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Il vicepresidente del Consiglio regionale Antonello Peru (Forza Italia) è il promotote di una mozione che imprgna la Giunta regionale alla sospensione della revoca per la convenzione con il Policlinico sassarese.

«La priorità è la tutela dei lavoratori della casa di cura – spiega Antonello Peru -. L’unica cosa da evitare sono i processi eterni. La Regione sopprima subito la cancellazione dell’accreditamento, rimettendo in pista l’attività del presidio sanitario». Un messaggio che è stato ribadito nel corso del sit in che si è tenuto oggi a Sassari, ai piedi della struttura: «E’ urgente garantire la salvaguardia dei posti di lavoro degli operatori all’interno della casa di cura e i livelli di assistenza per i pazienti. Non si illudano di poter toccare i posti letto e il budget. Viale Italia, un tempo cuore pulsante del capoluogo tra commercio e servizi, vive oggi una situazione sospesa tra degrado e desertificazione. L’epilogo del presidio sanitario decreterebbe una catastrofe». Serve una svolta decisa e immediata: «Un nuovo partner, che la classe dirigente aveva trovato». La società Habilita (del gruppo Rusconi) sarebbe pronta ad acquisire il complesso. «L’intenzione è quella di mantenere la vocazione della struttura in regime di convenzione con il sistema sanitario regionale. Ecco perché è assolutamente necessario sospendere la revoca della convenzione – aggiunge Antonello Peru -. Non si comprende l’atteggiamento della Regione dal momento che è stata individuata una compagine affidabile e sicura, tra i leader in Italia della sanità privata». L’ipotesi di salvataggio del Policlinico consentirebbe di assicurare un futuro anche ai duecento lavoratori, garantendo così il mantenimento delle prestazioni: «Si tenga conto – conclude Antonello Peru – che la società ha già il piano per la riqualificazione della struttura, con un intervento di messa in sicurezza e organizzazione interna del complesso. Senza accreditamento, però, la clinica non sarebbe più appetibile. Ecco perché la giunta regionale deve cancellare la revoca della convenzione».

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«La Regione con la revoca dell’accreditamento e, conseguentemente, della convenzione, sospende l’erogazione delle risorse per le prestazioni. Un colpo durissimo per il presidio sanitario.»

Il vicepresidente del Consiglio regionale Antonello Peru (Forza Italia) conferma la situazione di crisi per il Policlinico Sassarese. «Chiederò all’assessore Arru che riferisca urgentemente in aula – rimarca Antonello Peru -. La revoca della convenzione con l’Ats determina l’interruzione delle attività all’interno della clinica. La Regione non ha tenuto conto che il presidio sanitario non solo è una delle eccellenze del territorio, ma occupa diversi specialisti nei diversi settori della medicina».

«E’ una situazione drammatica per i lavoratori della clinica sul viale Italia, con un destino ormai appeso ad un filo – aggiunge Antonello Peru -. La cancellazione dell’accreditamento si tradurrà nel capolinea per le risorse umane presenti nei diversi reparti, con un posto di lavoro preziosissimo che sta per svanire, con tutte le conseguenze del caso, in un territorio, quello della provincia di Sassari, dove trovare una nuova occupazione è un’impresa disperata. Il Policlinico sassarese costituisce un’eccellenza per il Nord Sardegna. Porteremo avanti una battaglia perché i posti letto rimangano sul territorio. E’ chiaro che la Giunta e i consiglieri regionali che rappresentano il territorio di Sassari e non solo, debbano intervenire con forza e far sentire la propria voce – conclude Antonello Peru -. Occorre in tutti i modi evitare il collasso dei servizi sanitari e territoriali e, soprattutto, la nuova perdita dei posti di lavoro.»

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Il vicepresidente del Consiglio regionale Antonello Peru (Forza Italia) rilancia sull’istituzione della Città Metropolitana di Sassari che, a suo parere, non può attendere. O meglio, il Nord Ovest della Sardegna vuole giocarsi bene la partita e sale sul treno in corsa del nuovo disegno proposto per la provincia della Gallura, rivendicando pari dignità rispetto agli altri territori.

«Abbiamo proposto già nel dibattito sul riordino degli enti locali nel 2016 di dare una veste istituzionale all’area vasta di Sassari, assegnando la cornice di Città metropolitana – spiega Antonello Peru -. I consiglieri del centrosinistra, inclusi i rappresentanti del territorio, si sono tirati indietro da questo disegno. E’ mancato il peso politico per riconoscere un ruolo centrale a Sassari e provincia. Questa correzione di rotta dimostra che la nostra visione era giusta.»

«La priorità è riequilibrare la disparità con la Città metropolitana di Cagliari. L’area vasta di Sassari – spiega Antonello Peru – può vantare un tessuto produttivo ed economico che poggia su due aeroporti con quasi 4 milioni di passeggeri, uno scalo portuale di grande importanza dal punto di vista commerciale e turistico. Abbiamo tutti i requisiti per ambire ad un ruolo più importante. Ecco perché sono convinto che non si possa più aspettare. La Città metropolitana potrebbe inoltre consentire di drenare risorse importanti per il territorio. La priorità è correggere le storture della legge sul riordino degli enti locali – conclude Antonello Peru -. Il nuovo impianto istituzionale non solo perfezionerebbe la geografia delle autonomie, ma avrebbe un impatto positivo su progetti di grande respiro per le infrastrutture e l’assetto produttivo del territorio.»

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Botta e risposta tra il vicepresidente del Consiglio regionale, Antonello Peru, e l’assessore della Sanità. Luigi Arru, sull’assistenza ai pazienti affetti da Sla a Sassari. 

«La sclerosi laterale amiotriofica è una patologia complessa che richiede un’assistenza dignitosa e continua ai pazienti, supportando così le famiglie nella gestione delle emergenze. In provincia di Sassari sono stati purtroppo ridotti i percorsi di assistenza, con la sforbiciata dei servizi domiciliari e il rischio di ricoveri ospedalieri inappropriati. Un quadro preoccupante per i malati, con un impatto devastante per i nuclei familiari», ha denunciato oggi il vicepresidente del Consiglio regionale Antonello Peru, che ha presentato un’interrogazione urgente all’assessore della Sanità Luigi Arru sull’insostenibile situazione vissuta dai pazienti colpiti da Sla. Una malattia che determina la progressiva perdita di autosufficienza, per cui si rivela importante la presenza nel team della figura, medica e infermieristica, che valuta i bisogni del paziente e si adopera per progettare un piano assistenziale che possa soddisfare un percorso di supporto.

«La criticità scaturisce dal fatto che l’Ats assicura sei ore di assistenza giornaliera, dalle 8.00 alle 14.00, mediante interventi domiciliari prestati dal personale medico del team e dall’ADI – ha aggiunto Antonello Peru -. Dopo le 14.00 il paziente è in balia del solo 118 con le famiglie che finiscono nella sindrome del tramonto. Un calvario che si traduce nell’ansia da abbandono. Una condizione drammatica per i pazienti e le famiglie che, per certe ore della giornata, restano senza l’assistenza continua, necessaria e fondamentale per questa patologia. Sarebbe necessario prevedere la reperibilità del già competente personale medico e infermieristico per tutta la giornata, senza sottrarre le risorse del budget dell’esternalizzata assistenza domiciliare integrata – ha concluso Antonello Peru –. Occorre scongiurare il trasporto in ospedale ed il possibile ricovero dei pazienti nei presidi sanitari, garantendo invece un’assistenza domiciliare con un percorso che consolidi il rapporto tra malati, famiglie e operatori sanitari assicurando un sostegno più adeguato per i pazienti.»

La risposta dell’assessore della Sanità Luigi Arru è arrivata subito dopo la diffusione della nota stampa dell’on. Antonello Peru.

«L’onorevole Peru non conosce il modello assistenziale delle persone affette da Sclerosi Laterale Amiotrofica in Sardegna – ha detto Luigi Arru -. Una volta fatta la diagnosi, nelle forme avanzate che richiedono assistenza respiratoria e nutrizionale specializzate, si inizia un percorso con i servizi di rianimazione. Una volta che il paziente è stabile e può essere dimesso, viene assistito a domicilio, sempre in collaborazione con i rianimatori. Grazie al progetto ‘Ritornare a Casa’, la Regione Sardegna mette a disposizione risorse finanziarie fino a 65mila euro per far sì che si possano avere garantiti tre collaboratori nelle 24 ore. Per favorire una proficua collaborazione tra i professionisti sanitari e i caregivers, è stato completato con l’assessorato del Lavoro il primo corso di qualificazione dei caregivers. Inoltre, nel rispetto delle disposizioni della Conferenza Stato-Regione, è stato attivato un percorso anche con ADI di III livello. Il servizio di ADI è in fase di riprogrammazione e potenziamento con la destinazione di risorse infermieristiche dedicate, che saranno a breve individuate. In questo modo – ha concluso l’assessore regionale della Sanità – sarà assicurato agli utenti un servizio migliore e più efficiente.»

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Questa mattina, a Roma, il Comitato Promotore per l’insularità ha tenuto una conferenza stampa per presentare la proposta di legge di iniziativa popolare. Per la prima volta in Italia, è stata promossa la sottoscrizione di una proposta di legge di iniziativa popolare di modifica costituzionale che punta ad introdurre nella nostra Carta il principio di insularità.
«Grazie all’impegno generoso di decine e decine di volontari – si legge in una nota del Comitato promotore – è stato sfondato lo straordinario traguardo di centomila firme, oltre settantamila delle quali sono state raccolte in Sardegna. Un risultato quasi incredibile, ottenuto grazie a tutti i sardi, finalmente uniti sulla «madre di tutte le nostre battaglie» e a tutte le forze politiche, nessuna esclusa, che hanno sostenuto la proposta di legge.»
Le firme di sottoscrizione non sono state raccolte soltanto in Sardegna, ma in tutta Italia: con il sostegno della FASI e dell’ANCIM (associazione dei comuni delle isole minori), abbiamo voluto in questo modo sottolineare come la garanzia delle pari opportunità e dei pari diritti dei cittadini isolani sia un problema dell’intera comunità nazionale, la cui soluzione spetta a tutti gli italiani!

Questa mattina alla conferenza stampa, a Roma, hanno partecipato Pierpaolo Vargiu, Michele Cossa, Emilio Floris, Luciano Uras, Christian Solinas, Giannina Usai e Gemma Azuni in rappresentanza del Comitato promotore, mentre la capogruppo di Forza Italia al Senato Anna Maria Bernini che, da emiliana, ha fatto un appassionato intervento a sostegno delle ragioni della insularità, ha garantito, insieme ad altri senatori presenti, il massimo impegno per la rapida discussione della legge.
Il Comitato sardo per l’insularità, la FASI e l’ANCIM, da un lato, sono convinti della oggettiva centralità della “questione insularità” in tutta la progettualità dello sviluppo futuro delle Isole, dall’altro, sono consapevoli di quanto sia importante il riconoscimento del gap che produce ritardo di sviluppo sociale ed economico che spesso rende gli isolani cittadini con diritti ridotti ed affievoliti rispetto ai cittadini della terraferma.

Pierpaolo Vargiu ha ricordato che «nelle isole tutti i servizi sono più costosi a causa del “fattore trasporti”, mentre la salute diventa un elemento di spesa maggiore, da ridimensionare con conseguente taglio dei servizi. Anche i settori che potrebbero produrre eccellenza come l’ambiente, il risparmio energetico e le fonti alternative sono frenati dalle tendenze allo spopolamento. E’ per questo – ha concluso Pierpaolo Vargiu – che chiediamo che il “principio di insularità” diventi un principio costituzionale in grado di certificare la volontà dello Stato di riconoscere le peculiarità e misurare gli svantaggi delle sue Isole e degli italiani che ci vivono».
«Gli isolani, ma anche tanti italiani del continente, hanno fatto sentire la loro voce, sottoscrivendo in modo travolgente la proposta – ha detto Michele Cossa – ora tocca all’intero Parlamento di fare la sua parte, modificando l’art. 119, comma 5 della Costituzione. Da parte nostra il Comitato continuerà a lavorare insieme nella convinzione che sia arrivato il momento di proporre in Italia una vera e propria “rivoluzione copernicana” che ribalti filosofie superate, legate al vecchio concetto di “assistenza che compensa gli svantaggi” per i residenti nelle Isole, per arrivare invece ad una corretta misurazione del complesso delle opportunità – ha concluso Michele Cossa -, puntando a rimuovere le condizioni che impediscono agli isolani di confrontarsi alla pari con tutti gli italiani.»
Accanto al comitato promotore (presidente Roberto Frongia, Gianfranco Ganau, presidente del Consiglio regionale, Michele Cossa, Pierpaolo Vargiu, Alessandra Zedda, Emilio Floris, Luciano Uras, Piergiorgio Massidda, Roberto Deriu, Cecilia Cherchi, Piero Comandini, Luigi Crisponi, Attilio Dedoni, il sindaco di Nuxis Pier Andrea Deias, il coordinatore dei giovani, Matteo Rocca, Pietro Pittalis, Antonello Peru, Franco Sabatini, Stefano Tunis, Giannina Usai segretaria generale dell’Ancim, Romina Mura, il sindaco di Buggerru Laura Cappelli), è nato un comitato scientifico, coordinato dalla prof.ssa Maria Antonietta Mongiu, a cui hanno dato il loro contributo:

Il prof. Paolo Savona, il dr. Gavino Sanna, il prof. Massimo Carpinelli, rettore dell’Università di Sassari, la professoressa Maria Del Zompo, la prima donna ad essere eletta Rettore nella storia dell’Università di Cagliari, il prof. Pasquale Mistretta, già rettore dell’Università di Cagliari, il dr. Ettore Angioni, già procuratore generale della Repubblica, dr.ssa Simonetta Sotgiu, Giudice della Corte di Cassazione, il prof. Gianluigi Gessa, il Giudice dott. Federico Palomba, prof. Giovanni Lobrano, ordinario di Diritto romano presso l’università di Sassari, il prof. Francesco Sitzia, Dipartimento di Giurisprudenza di Cagliari, docente di Diritto Romano e diritti dell’Antichità (è stato preside della facoltà di giurisprudenza per 5 mandati – dal 1985 al 1994 e dal 2000 al 2006), prof. Gavino Faa (medico, università di Cagliari), il dr. Paolo Fadda, storico, l’editore Carlo Delfino, il giudice dr. Enrico Altieri, il prof. Mario Sanna fondatore e direttore del Gruppo Otologico, centro riconosciuto a livello mondiale per l’Otologia, l’Implantologia uditiva e la Chirurgia della Base Cranica, punto di riferimento nel suo campo, riconosciuto a livello internazionale, il dr. Francesco Manca, già direttore generale dell’Osservatorio industriale della Sardegna, il dr. Paolo Figus, già direttore de L’Unione Sarda, l’avv. Francesca Curreli, l’avv. Rita Dedola, già presidente del Consiglio dell’Ordine Forense di Cagliari, l’avv. Stefano Altea. 

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«Nessuna cementificazione selvaggia sulle coste.»

Il vicepresidente del Consiglio regionale e relatore di minoranza del disegno di legge sul governo del territorio, Antonello Peru, ha una posizione netta sulla riforma targata centrosinistra e lancia una stoccata al candidato governatore dei 5 Stelle, Mario Puddu. «Prese di posizione come la sua – attacca Antonello Peru – non aiutano a trovare un giusto equilibrio tra le giuste esigenze di tutela paesaggistica e lo sviluppo sostenibile del territorio isolano. Il nodo dei trecento metri dalla fascia costiera è stato scandagliato in modo dettagliato dalla commissione. Di più: abbiamo contribuito a rafforzare i principi di salvaguardia del paesaggio, indirizzando l’articolo 29 verso una riqualificazione, valorizzazione, riconversione e rigenerazione delle strutture ricettive già esistenti, non più funzionali alle seconde case, che possa rendere gli edifici competitivi e adeguati per l’appeal turistico, senza ulteriore consumo del suolo. Queste regole andrebbero allargate alle zone interne, per unire la costa con il centro della Sardegna, fronteggiando così lo spopolamento dei paesi. Non siamo disposti ad accettare lezioni di chi attacca senza argomenti, ideologizzando un tema complesso come l’urbanistica.»

«Ricostruzioni del tutto fantasiose – conclude Antonello Peru, che auspica un ripensamento sull’approdo in Aula del disegno – perché la norma ha fissato i paletti sul futuro della fascia costiera, con una riforma che non contiene fattori integralisti e si proietta verso una crescita dell’economia, coerentemente con le esigenze della Sardegna di oggi.»

 

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I consiglieri regionali Antonello Peru, Oscar Cherchi e Stefano Coinu (Forza Italia) sollecitano l’esame in Aula entro ottobre della nuova legge per i lavoratori forestali.

«Il testo portato davanti all’organismo – spiegano i rappresentanti degli azzurri – prevede lo stanziamento di ulteriori risorse per accorpare il personale di Forestas dentro il sistema regionale, mettendo così fine ad una diseguaglianza illogica nei confronti dei dipendenti. E’ una rivendicazione che gran parte degli operatori portano avanti da tempo per l’inserimento dell’ente in un’intelaiatura più adeguata. Pensiamo che uno dei temi centrali entro la fine della legislatura sia il varo di una normativa che rimuova le contraddizioni dell’attuale cornice, armonizzando il contratto dei dipendenti con il resto del sistema regionale. L’attuale quadro dell’agenzia è infatti un mostro giuridico, che ha messo in piedi un ente senza il riconoscimento dei necessari diritti ai dipendenti.»

«Si tratta di accelerare i tempi per l’approvazione del nuovo inquadramento. Entro settembre si dovrebbe esprimere la commissione, poi il testo potrebbe essere licenziato dall’aula di via Roma – concludono Antonello Peru, Oscar Cherchi e Stefano Coinu -. Unico punto critico è il pezzo della disposizione riguardante i lavoratori stagionali che, per ora, resterebbero fuori dalle innovazioni, ma per cui dobbiamo assicurare il massimo impegno per porre fine alla precarietà.»

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Il Pronto soccorso Santissima Annunziata di Sassari è al collasso, con la  situazione che continua a precipitare. E’ quanto denuncia il vicepresidente del Consiglio regionale Antonello Peru (FI). «Il reparto emergenze del presidio sanitario del capoluogo turritano – spiega il Antonello Peru – sta registrando tempi di attesa da record, sino a dieci ore di aspettativa per i codici gialli. Nella sala d’attesa della struttura confusione tra i pazienti e gentilezza degli operatori. Molti pazienti sono costretti a lunghissime ore di attesa prima di essere curati al Santissima Annunziata, se non addirittura messi nelle condizioni di andarsene, stanchi e snervati. La ristrettezza dell’organico nella front line dell’emergenza – aggiunge Antonello Peru -. E’ impensabile lasciare solo due medici a gestire le urgenze, valutare gli interventi e dover smistare le degenze. Gli operatori che ci lavorano stanno stringendo i denti, sperando in un’adeguata riorganizzazione del sistema sanitario».

«L’ospedale scoppia, con i posti letto che si saturano nelle corsie dei principali reparti del nosocomio con la spia rossa delle barelle che si accende all’interno dei corridoi. Ecco perché temiamo che, dopo la bocciatura della rete ospedaliera, si apra lo scenario di una riduzione dei posti letto per i ricoveri nei presidi sanitari di Sassari e dintorni. Occorre evitare che gli ospedali del Nord Sardegna diventino come dei gironi infernali – conclude Antonello Peru –, nonostante lo sforzo che il personale medico e infermieristico deve sopperire ogni giorno.»

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Non si placano le polemiche sul mancato esame della legge urbanistica da parte del Consiglio regionale. I gruppi di minoranza tornano all’attacco del presidente Francesco Pigliaru e del centrosinistra.

«La decisione di rinviare la legge in Commissione certifica lo sfascio di questa maggioranza – afferma il capogruppo di Forza Italia Alessandra Zedda – nessuna delle promesse fatte in campagna elettorale è stata mantenuta, questo provvedimento rappresentava l’ultima possibilità della Giunta Pigliaru di lasciare il segno.»

Secondo il capogruppo dell’Udc Gianluigi Rubiu «quanto accaduto ieri in aula dimostra che questa maggioranza non ha a cuore gli interessi della Sardegna, il centrosinistra è ormai diviso per bande che perseguono interessi di parte e si preoccupano di mantenere le poltrone».

Il capogruppo dei Riformatori Attilio Dedoni ha invece puntato l’indice contro il presidente del Consiglio regionale e il Pd: «Gianfranco Ganau ha deciso di calendarizzare il provvedimento forzando la mano nonostante le nostre perplessità – ha detto Attilio Dedoni – il capogruppo del Pd voleva addirittura anticipare la discussione al 18 settembre. Come si fa poi a dire che non si è pronti?».

Anche per Michele Cossa (Riformatori sardi) «c’è uno scollamento evidente nella maggioranza, già certificato dalla presentazione di una mozione di censura nei confronti dell’assessore della sanità Luigi Arru – ha sottolineato Michele Cossa – è un’agonia senza fine, diamo però atto all’assessore Cristiano Erriu di aver agito onestamente: meglio nessuna legge che una cattiva legge».

Duro anche il giudizio del capogruppo del Psd’Az-La Base Gaetano Ledda: «Questa Giunta ha fallito su tutti i fronti: sanità, trasporti, riforma degli enti locali, agricoltura e, adesso, sull’urbanistica – ha detto Gaetano Ledda – tutto questo per i giochi interni alla maggioranza».

Il capogruppo di Fratelli d’Italia, Paolo Truzzu, ha invece accusato la Giunta di aver impedito il dibattito in Consiglio su un tema decisivo per lo sviluppo dell’Isola: «Dopo un’infinità di incontri sul territorio – ha detto Paolo Truzzu – si è deciso di mettere il bavaglio all’Assemblea sarda. Un presidente che dichiara di non avere più la maggioranza ha il dovere di dimettersi. Pigliaru non l’ha fatto perché il centrosinistra non ha ancora deciso la leadership per le prossime elezioni regionali che, in ogni caso, segneranno la sconfitta della sua coalizione».

Diverso, rispetto ai colleghi del centrodestra, il giudizio di Antonello Peru, consigliere di Forza Italia e relatore di minoranza: «La Sardegna attendeva da tempo una nuova legge urbanistica – ha detto Antonello Peru – il centrosinistra ha perso una grande occasione. Il provvedimento era stato completamente stravolto in commissione anche grazie al contributo della minoranza sul fronte della semplificazione, dell’attuazione dei puc e della riqualificazione del territorio senza consumo di suolo. Ormai la legge è morta, il centrodestra prenda l’impegno di approvarne una nuova come primo atto della prossima legislatura».

Diverso il pensiero di Giuseppe Fasolino, consigliere di Forza Italia e sindaco di Golfo Aranci: «Questo provvedimento, per come è arrivato in aula, non poteva essere approvato – ha rimarcato Giuseppe Fasolino – la legge toglieva ai comuni la possibilità di incidere nella pianificazione territoriale e non fissava alcun obiettivo. Prima di legiferare occorre sapere quale direzione si vuole prendere, Nel caso della legge urbanistica bisognava capire dove sta andando il turismo e quali risposte dare alle richieste dl mercato».

Il consigliere dell’Uds, Giovanni Satta, dopo aver ricordato il voto contrario della minoranza in commissione urbanistica, ha accusato il centrosinistra di aver accettato supinamente le indicazioni della Giunta: «La legge è stata approvata in Commissione senza il parere del Cal – ha affermato Giovanni Satta – questo Consiglio si è piegato ancora una volta al diktat della Giunta dei tecnici, come già avvenuto per la riforma delle rete ospedaliera. Mi auguro che questa vicenda serva da monito per il futuro».

Per Marco Tedde (Forza Italia) la vera ragione del fallimento è rappresentata dal PPR approvato dalla Giunta Soru, “un macigno” per qualsiasi ipotesi di pianificazione territoriale. «In campagna elettorale Francesco Pigliaru aveva promesso di modificarlo, non lo ha fatto ed è stato costretto a modellare la legge urbanistica sul Piano Paesaggistico di Soru fondato sui vincoli e poco attento allo sviluppo».

Alfonso Marras (Udc) ha parlato di “pagina ingloriosa” per la maggioranza di centrosinistra: «Si sono sottratti al confronto. Noi aspettavamo di misurarci sul merito del provvedimento. Molti di noi avevano lavorato agli emendamenti per tentare di migliorare la legge. Sarà compito della nuova maggioranza, che uscirà dalle elezioni di febbraio, approvare un nuovo testo in materia urbanistica»

Urgenza condivisa da Gianni Lampis (FdI): «Dieci anni fa gli occupati del settore edile erano 51mila, oggi se ne contano circa 27mila. Questa legge poteva dare risposte importanti alla crisi del settore. La maggioranza ha perso un’altra occasione. Sarà compito del centrodestra cancellare il Ppr di Soru che ha musealizzato l’ambiente sardo ed impedito ai comuni costieri di offrire servizi di qualità».

Da quasi tutti i partiti è, infine, arrivata la richiesta di dimissioni per il presidente Francesco Pigliaru, eccezion fatta per i capigruppo di Forza Italia e Riformatori Alessandera Zedda e Attilio Dedoni convinti che gli ultimi mesi della legislatura contribuiranno ad evidenziare ancora di più le pecche del centrosinistra. «Il re è mezzo nudo – ha affermato Attilio Dedoni – va spogliato del tutto per scongiurare ogni possibilità di rielezione».

 

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«Questo stop alla legge sul governo del territorio rappresenta il fallimento di questa esperienza di governo targata centrosinistra, ormai arrivata al capolinea. Non bastano i disastri della sanità, la mancanza di strategie sui trasporti, ora si inabissano anche le politiche sull’urbanistica.»

A dirlo è Antonello Peru (Forza Italia), vicepresidente del Consiglio regionale e relatore di minoranza del disegno di leggeIl rappresentante di Forza Italia puntualizza: «La Sardegna ha necessità di certezze, non di confusione o pasticci. Questo disegno di legge in realtà è stato migliorato in commissione grazie all’apporto dell’opposizione – contribuendo a perfezionare l’impostazione originaria dell’esecutivo».

Per il vicepresidente dell’assemblea di via Roma, la legge urbanistica avrebbe potuto rappresentare una svolta epocale: «Per questo si tratta di un’occasione persa dalla maggioranza – rimarca Antonello Peru – per il varo di un disegno incardinato sulla valorizzazione e sulla trasformazione del territorio. Di certo una normativa sull’urbanistica darebbe ossigeno allo sviluppo armonico della Sardegna – conclude Antonello Peru -. A questo punto solo il centrodestra potrebbe dare una legge sul governo del territorio per creare valore economico, sociale e ambientale per tutta l’Isola».