2 November, 2024
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«L’ennesimo licenziamento da parte dell’Aias di un lavoratore sindacalista, Michele Serra, è un fatto molto grave che non può non obbligare la Regione ad una verifica seria sullo stato di applicazione di un servizio erogato in regime di convenzione con il sistema pubblico che deve garantire assistenza sanitaria e riabilitativa dei pazienti.»

Lo scrive, in una nota, Pietro Cocco, capogruppo del Partito democratico in Consiglio regionale.

«Non si può continuare a rimanere insensibili di fronte a fatti così gravi e va definitivamente trovata una soluzione per garantire stipendi arretrati e diritti che paiono sempre più messi in discussione con gravi ripercussioni anche sull’erogazione dei servizi – aggiunge Pietro Cocco -. Non serve granché continuare a fare comunicati di solidarietà nei confronti dell’ennesimo lavoratore licenziato, a cui evidentemente rivolgo un forte attestato di vicinanza, se non si prendono le necessarie contromisure.»

«Il licenziamento di oggi del rappresentante sindacale Michele Serra si aggiunge a quelli già effettuati nei confronti di Roberto Fallo Fp Cisl, Armando Ciosci USB ed Antonello Repetto, fatti gravi su cui la politica regionale ha il dovere di intervenire per ristabilire le condizioni di tutela per i lavoratori. Per questa ragione chiedo non solo che venga rispettato l’ordine del giorno approvato dal Consiglio regionale, di cui sono primo firmatario – conclude Pietro Cocco -, ma che immediatamente sia condotta da parte dell’assessorato della sanità un’adeguata verifica sullo stato della convenzione con l’Aias per decidere se ci sono ancora le condizioni per continuare con l’affidamento dei servizi.»

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L’Aias ha licenziato Michele Serra, sindacalista della Cgil. E’ stato lo stesso lavoratore ad annunciarlo questa mattina con un post pubblicato nel suo profilo facebook.

«Questa mattina ho ricevuto la lettera di LICENZIAMENTO – ha scritto Michele Serra -. In tutti questi anni, quasi 26, penso di aver fatto sempre bene il mio lavoro, mai un richiamo, sono sempre stato considerato un lavoratore da prendere da esempio. Ma in questa azienda non serve la meritocrazia – ha aggiunto Michele Serra – sono stato licenziato per la mia attività sindacale, per aver rivendicato per me e per i miei colleghi il diritto fondamentale dello STIPENDIO pagato regolarmente.»
Quello di Michele Serra è il quarto caso di un lavoratore-sindacalista licenziato dall’Aias. Prima di lui era toccato, nell’ordine, a Roberto Fallo della Cisl, Armando Ciosci dell’Usb ed Antonello Repetto della Cisnal).

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Il nuovo licenziamento deciso due giorni fa dall’Aias, questa volta per Antonello Repetto, il lavoratore protagonista negli ultimi mesi di diverse clamorose manifestazioni di protesta per rivendicare il pagamento degli stipendi arretrati, con incatenamenti e imbavagliamenti davanti alle sedi Aias di Cagliari e Cortoghiana, per «dichiarazioni lesive dell’immagine, degli interessi e dell’economia dell’associazione», continua a provocare reazioni e commenti. Oggi interviene sul caso Graziano Lebiu, presidente del Collegio Ipasvi Carbonia Iglesias. «La Libertà di Stampa e di Opinione sono valori irrinunciabili – dice Graziano Lebiu -. Si narrano i fatti, si commentano le diverse considerazioni, si fanno editoriali di sintesi o approfondimento, ma da qui a negare oggi a Repetto di dialogare con la stampa e domani alla stampa di dialogare con Repetto, la trovo una cosa pericolosa. Non può passare l’assunto – conclude Graziano Lebiu – che pubblicare una dichiarazione da parte della stampa sia attività lesiva dell’immagine Aias, nel caso in specie.»

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Il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Pietro Cocco, esprime solidarietà ad Antonello Repetto, uno dei più combattivi operatori socio sanitari di Cortoghiana, licenziato dall’Aias, in quanto resosi protagonista di uno sciopero della fame contro l’azienda.

«Dopo i provvedimenti adottati dal Consiglio regionale con l’approvazione dell’ordine del giorno n. 67 del 11 aprile scorso e recepito da una delibera della Giunta, ritengo che l’Amministrazione regionale – sostiene Pietro Cocco – debba intervenire per far desistere l’Aias da questo provvedimento che rischia di far degenerare una vertenza che la politica regionale ha tentato di riportare nell’ambito della cornice normativa di riferimento e nel rispetto dei diritti e doveri degli operatori che svolgono un ruolo delicato ed insostituibile svolto in regime di convenzione con il servizio pubblico. L’ordinamento riconosce in capo al Governo della Regione il controllo e la vigilanza sull’amministrazione e sulla gestione delle fondazioni.»

«La questione dei licenziamenti dei rappresentanti sindacali (Roberto Fallo Fp Cisl, Armando Ciosci USB e oggi di Antonello Repetto) – conclude Pietro Cocco – è un fatto grave su cui la politica regionale deve intervenire per ristabilire le basilari condizioni di tutela per i lavoratori.»

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Il gruppo di Articolo 1 – Sinistra per la Democrazia e il Progresso in Consiglio regionale interviene sul licenziamento di Antonello Repetto deciso dall’Aias.

«Apprendiamo dalla stampa dell’ultimo licenziamento, in ordine di tempo, di Antonello Repetto, un lavoratore che legittimamente lottava per il proprio diritto al futuro – si legge in una nota -. Avremmo auspicato, da parte di Aias, comportamenti nuovi e differenti, tesi a creare un clima di serenità e cooperazione. Purtroppo, i segnali che vediamo sono esattamente opposti. Per quel che ci riguarda, come gruppo consiliare Articolo 1 SDP, manifestiamo solidarietà e affetto verso Antonello Repetto e la sua famiglia.»

«In questi giorni, nella commissione Sanità in Regione si discute della riorganizzazione della rete ospedaliera: per noi sarà fondamentale fare in modo che in Sardegna si aprano dei reparti di lungodegenza e riabilitazione pubblici. La nostra lotta in difesa del lavoro e dei lavoratori continua – conclude il gruppo consiliare di Art. 1 – Sdp -, la qualità dei servizi sanitari si misura anche dal modo in cui vengono trattati i lavoratori e le lavoratrici.»

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L’Aias ha licenziato Antonello Repetto, il dipendente protagonista di diverse clamorose azioni di protesta con ripetuti scioperi della fame davanti alle sedi di Cagliari e Cortoghiana. Nei mesi scorsi Antonello Repetto, 63 anni, originario di Carloforte, era arrivato ad incatenarsi e ad imbavagliarsi per rivendicare il pagamento degli stipendi arretrati, manifestando con alcuni cartelli, in uno dei quali chiedeva alla Regione di togliere la convenzione all’Aias. Il mese scorso Antonello Repetto aveva ricevuto una seconda contestazione disciplinare con sospensione cautelativa dal servizio, per dichiarazioni lesive dell’immagine, degli interessi e dell’economia dell’associazione. Antonello Repetto si è sempre difeso ribadendo di aver sempre agito per difendere i propri diritti e quelli dei colleghi.

La direzione dell’Aias ha notificato il licenziamento ad Antonello Repetto con la seguente motivazione: «Le giustificazioni da Ella fornite nella nota del 22/05/2017, pervenutaci in data 23/05/2017, appaiono inidonee a diminuire la gravità degli addebiti e ad escludere l’imputabilità delle condotte che Le sono state contestate, e pertanto Le intimiamo il LICENZIAMENTO, senza preavviso ai sensi dell’art, 2119 c.c. e del CCNL applicato al suo rapporto di lavoro, per giusta causa con effetto dal 30 Giugno 2017.

Ci riserviamo di agire in tutte le competenti sedi giudiziarie a tutela dell’immagine della scrivente associazione.»

Il licenziamento di Antonello Repetto segue quelli di due sindacalisti, Roberto Fallo (Cisl) ed Armando Ciosci (Usb), decisi rispettivamente a inizio febbraio e a inizio aprile.

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Il pacifista Antonello Repetto, aderente di Pax Christi, già protagonista di alcune manifestazioni di protesta nell’ambito della vertenza Aias (di cui è dipendente), ha inviato una nota al Prefetto di Cagliari, Giuliana Perrotta, con la quale comunica che il 25 maggio prossimo farà un sit-in nei pressi della fabbrica della RWM di Domusnovas, per protestare – scrive – «contro la produzione di morte di questa fabbrica». «Civili inermi, soprattutto bambini, continuano a morire nello Yemen a causa delle bombe fabbricate a Domusnovas – aggiunge Antonello Repetto -. Esporrò dei cartelli, reciterò il rosario e, nell’eventualità, nel caso transitasse un convoglio con le bombe, mi sdraierò per terra bloccando la strada. Osserverò un giorno di digiuno. La informò, altresì, che, tutti i mesi, almeno un giorno al mese, metterò in atto questa protesta. La mia coscienza di cristiano – conclude Antonello Repetto – mi impone di farlo!»

Antonello Repetto durante una delle manifestazioni davanti alla fabbrica della RWM a Domusnovas.

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Concluso lo sciopero della fame al presidio di Cortoghiana, oggi Antonello Repetto, uno dei dipendenti Aias che da mesi rivendicano il pagamento degli stipendi arretrati e il rispetto dei diritti dei lavoratori, si è reso protagonista di una nuova clamorosa manifestazione di protesta davanti alla sede Aias di viale Poetto, a Cagliari, dove si è incatenato, imbavagliato ed ha iniziato lo sciopero del silenzio.

«Oggi sono qui incatenato ed imbavagliato – ha scritto Antonello Repetto in un manifesto – in quanto sulla vertenza Aias è calato, di nuovo, il silenzio. Nel contempo chiedo che anche i vertici dei sindacati facciano, anche loro, diano l’esempio, lo sciopero della fame. E’ troppo facile – ha aggiunto – gestire la vertenza dalle “posizioni alte”! Auspico che i vertici del sindacato chiedano, altresì, alla Regione, di togliere la convenzione all’Aias, da anni e anni sempre inadempiente per quanto riguarda il pagamento degli stipendi! Non si può andare avanti così! Non si può pagare sempre gli stipendi in ritardo! E’ ora di dire basta!!!»

«I dipendenti dell’Aias – ha concluso Antonello Repetto – non vivono di aria!!! Che si cerchino soluzioni alternative valide!!! Perché, senz’altro, ci sono!»

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Da domani a venerdì 12 maggio il dipendente dell’Aias Antonello Repetto attuerà un nuovo sciopero della fame per denunciare la condizione di stallo in cui versa la vertenza dei circa 1.400 lavoratori delle decine di centri operanti in Sardegna. Antonello Repetto non è nuovo ad azioni di protesta simili. Come si ricorderà, un paio di mesi fa manifestò con uno sciopero della fame davanti al centro Aias di viale Poetto, a Cagliari, e alcune settimane fa, dopo alcuni giorni di sciopero della fame, è stato colto da un malore nel presidio di Cortoghiana ed è stato trasferito al Pronto Soccorso dell’ospedale Sirai di Carbonia per accertamenti.

Antonello Repetto manifesterà con due grandi cartelli, in uno dei quali chiede alla Regione di togliere la convenzione all’Aias.

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La vertenza dell’Aias non si sblocca, i lavoratori proseguono il presidio davanti all’ingresso del centro di Cortoghiana e martedì Antonello Repetto, uno dei dipendenti già protagonista di clamorose forme di protesta quale quella messa in atto due mesi fa, con lo sciopero della fame, davanti al centro di viale Poetto, riprenderà lo sciopero della fame e dormirà all’interno della propria auto fino alla mezzanotte del 12 maggio, per denunciare lo stallo di una vertenza interminabile.