19 November, 2024
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Si conclude sabato mattina, nella sala riunioni dell’AUSI di Monteponi, a Iglesias, “paesaggiminerari, progetti per Monteponi” III laboratorio internazionale di Architettura e Paesaggio, organizzato dall’AUSI, Consorzio per la promozione delle attività universitarie del Sulcis Iglesiente; dal DICAAR, Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura dell’Università di Cagliari; e dal CESA, Centro di Eccellenza perla Sostenibilità Ambientale.

Il programma della quinta ed ultima giornata (inaugurazione il 28 febbraio), prevede la presentazione dei lavori e delle critiche finali, con interventi di: Francesco Mola, prorettore dell’Università di Cagliari; Salvatore Cherchi, coordinatore del Piano Sulcis; Nicola Di Battista, direttore della rivista di architettura Domus; Emilio Agostino Gariazzo, sindaco di Iglesias e presidente dell’AUSI; Giorgio Massacci e Piercarlo Manca, esponenti del DICAAR-CESA, Centro di eccellenza per la sostenibilità ambientale; e, infine, Antonello Sanna, direttore del DICAAR.

 

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Maria Del Zompo 1 copia

Domani, venerdì 4 novembre, dalle 9 alle 17.30, l’aula magna della facoltà di Ingegneria e architettura – via Marengo, n. 2, Cagliari – ospita il seminario che ha per cornice “L’alluvione le alluvioni, memoria e azione”. I lavori, curati da Roberto Deidda, ordinario di Costruzioni idrauliche e idrologia, sono aperti dal rettore Maria Del Zompo.

Firenze, 4 novembre 1966. La ricorrenza delle alluvioni del 4 novembre 1966 offre un’occasione di memoria e di progettualità. La comunità degli ingegneri idraulici italiani ha proposto il 4 novembre “Giornata della memoria per le vittime delle alluvioni”. Il Comitato Firenze 2016, il Consorzio interuniversitario idrologia (Cinid, https://cinid.it/) e il Gruppo italiano idraulica (GII, http://www.gii-idraulica.net/) organizzano un seminario “diffuso” con tavole rotonde coordinate domani in contemporanea in varie sedi universitarie ed enti di ricerca nazionali.

L’evento organizzato dall’Università di Cagliari affronta gli aspetti legati a previsione, gestione e mitigazione degli eventi alluvionali e approfondisce le problematiche relative alla determinazione delle precipitazioni estreme. Prevista la presentazione delle curve di possibilità pluviometrica per la Sardegna, sviluppate nell’ambito di un accordo di collaborazione fra Agenzia del distretto idrografico regionale e Dicaar (Dipartimento ingegneria civile, ambientale e architettura).

La scaletta dell’evento prevede in chiusura la cerimonia di consegna delle pergamene ai primi corsisti che hanno concluso il Master in rischio Idraulico istituito dall’Università di Cagliari in collaborazione con il Cinid e cofinanziato dalla Regione Sardegna.

Ospiti e relatori. Con la professoressa Del Zompo partecipano all’avvio del seminario Paolo Maninchedda (assessore regionale lavori pubblici), Massimo Zedda (sindaco Cagliari), Corrado Zoppi (presidente facoltà ingegneria e architettura), Antonello Sanna (direttore Dicaar) e Gaetano  Nastasi (presidente Ordine ingegneri provincia Cagliari). Previsto il collegamento streaming con Firenze. A seguire, Giuseppe Bianco (direttore dipartimento Meteoclimatico Arpas), Paolo Botti (direttore regionale Previsione rischi-Protezione civile), Alberto Piras (direttore regionale Opere idriche e idrogeologiche), Gianluigi Mancosu (responsabile regionale Pianificazione e gestione rischio idrogeologico; Adis). Tra i docenti, relazioni di Roberto Deidda e Nicola Montaldo. Alla tavola rotonda “Alluvioni: memoria e azione” prendono parte Roberto Silvano (Adis), Sebastiano Bussalai (direttore area tecnica consorzio bonifica Sardegna centrale), Roberto Meloni (direttore generale consorzio bonifica Sardegna meridionale), Gianbattista Novella (responsabile Opere idrauliche e assetto idrogeologico; assessorato regionale Lavori pubblici), Giovanni Sistu (amministratore unico Enas), Giorgio Bravin (Ordine ingegneri, Oristano), Lorenzo Corda (Ordine  ingegneri, Sassari), Maria Teresa Melis (Ordine geologi regionale). Interviene anche Giovanni Puligheddu (Previsione rischi, Protezione civile regionale).

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Hakka-Tulou-Fujian-square shibam_square Agadez minar-square

Domani, martedì 11 ottobre, dalle 10.45 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 17.30, l’aula magna del dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e architettura (Dicaar) – via Corte d’Appello, Cagliari – ospita la giornata di studio su “Analisi e progettazione statica e sismica delle costruzioni in terra cruda”.

Nel mondo vivono in costruzioni in terra cruda oltre 1,5 miliardi di persone. Gran parte di esse è in zone sismiche (Arabia Meridionale, Persia, Himalaya, Ande). Vari centri abitati in terra cruda situati in zona sismica sono stati colpiti da terremoti che hanno causato decine di migliaia di morti (Bam, in Iran, distrutta nel 2003, 30mila morti). Ma in alcune zone sismiche edifici plurisecolari hanno invece resistito a vari sismi (la “Manhattan del deserto”, dieci piani a Shibam in Yemen; le case Hakka, Fujian in Cina). «Si deve indagare – spiega Luigi Fenu, curatore dei lavori – sulle costruzioni in terra cruda con le metodologie dell’ingegneria sismica partendo dalle conoscenze sui comportamenti dinamico del materiale e sismico degli edifici». Ma non solo. «La normativa italiana prevede che il territorio nazionale sia da considerarsi sismico, Sardegna inclusa, con edifici da sottoporre in fase di progetto alle verifiche di resistenza al sisma» precisa il docente al Dicaar. I passaggi da completare non mancano. «Le norme di paesi quali Germania e Nuova Zelanda comprendono le costruzioni in terra cruda ma in Italia non la si include fra i materiali da costruzione, tagliando le gambe, specie nell’isola, allo sviluppo di queste costruzioni». Questi edifici resistono a terremoti di media entità se progettati e realizzati a regola d’arte con, se necessario a seconda dell’azione sismica, adeguati rinforzi rispettosi della eco-sostenibilità di queste costruzioni. La scarsa resistenza del materiale si supera con un adeguato dimensionamento dei muri, mentre rispetto ad altre murature, la tenacità e l’elevata duttilità della terra rinforzata con paglia e/o altre fibre vegetali (vero e proprio materiale composito, il primo concepito dall’uomo) rende gli edifici in muratura più deformabili, ovvero più resistenti al sisma.

Gli studiosi insistono sull’aggiornamento del quadro normativo delle costruzioni in terra cruda. «Avremmo opportunità di sviluppo e occupazione nell’edilizia e non solo, da un settore delle costruzioni intrinsecamente “bio” e massimamente ecosostenibile, le cui case offrono altissimi livelli di confort. Va fornito – rilancia il professor Fenu – l’apporto necessario di ricerca scientifica, specie sul comportamento sismico, come richiesto dalla peculiarità del territorio e dalle norme». Con un progetto finanziato dalla Regione Sardegna il Dicaar di Cagliari ha coordinato un team che ha coinvolto le Università Federico II di Napoli e la Sipsi di Lugano. Gli studi degli specialisti cagliaritani si sono svolti con la collaborazione dei colleghi del dipartimento di Ingegneria meccanica e chimica dei materiali. È stato studiato il comportamento a frattura e la tenacità della terra cruda in condizione statica e dinamica: in questa fase si è affiancato il laboratorio DynaMat della Supsi di Lugano, in grado di testare il materiale a velocità di deformazione anche al di là di quelle sismiche. L’unità locale ha indagato su come modellare numericamente il comportamento sismico degli edifici in terra cruda facendo i confronti con i risultati di prove sperimentali eseguite su piastra vibrante su modelli fisici di edifici rinforzati e no. L’effetto dei vari tipi di rinforzo anti-sismico degli edifici in terra cruda (da realizzarsi anch’essi in modo ecosostenibile, per esempio con catene, reti di canapa ecc., in accordo con i principi della bio-edilizia, da anni oggetto di studio al Dicaar) è stato indagato dagli studiosi cagliaritani con quelli della Federico II. Di pregio, peraltro, il coordinamento nel modellare numericamente il comportamento sismico di alcuni edifici in terra cruda realizzati secondo la tradizione della Sardegna meridionale, portando avanti una campagna di prove su pannelli murari sollecitati e rinforzati, e sulla parete di un edificio intestata sui muri di controvento e sollecitata da carichi ciclici. In breve, un bel gol anche sul piano di relazioni scientifiche nazionali e internazionali di pregio, con esperienze nella sperimentazione sismica delle strutture e nelle prove dinamiche sui materiali.

Ai lavori partecipano Antonello Sanna, Maddalena Achenza e Luigi Fenu, (Dicaar), Fabio Tore (Centro programmazione regionale), Andrea Prota, Fulvio Parisi e Domenico Asprone, (Università Napoli), Ezio Cadoni, (Supsi- Lugano), Daniela Ducato (imprenditrice).

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Il professor Antonello Sanna è il nuovo presidente onorario dell’associazione culturale S’Ischiglia Onlus, Università Popolare del Sulcis. Professore ordinario di Architettura Tecnica, Antonello Sanna è Direttore del Dipartimento di Architettura presso la Facoltà di Architettura di Cagliari. È docente di Architettura Tecnica e Laboratorio di Progettazione 1 nel Corso della Laurea in Architettura presso l’Università di Cagliari; insegna inoltre Caratteri costruttivi e distributivi degli edifici.

Il professor Antonello Sanna ha accolto con entusiasmo la proposta ricevuta dal presidente dell’associazione, Nino Dejosso, con una breve nota.

«Mi sento onorato di questa vostra proposta e, nei limiti di impegno che mi sono consentiti dal lavoro di direzione del mio Dipartimento (sempre più impegnativo… causa burocrazia) la accetto – ha scritto Antonello Sanna -. In questo modo mi sembra anche di costituirmi un impegno a ricominciare a frequentare Carbonia, per cui nutro sempre un profondo senso di appartenenza. Dio sa quanto la Sardegna abbia bisogno di iniziative come la vostra! Solo crescendo in cultura e consapevolezza possiamo sperare di non essere travolti nella sfida che la crisi e il cambiamento pongono a tutti noi. Buon lavoro e auguri. Cordialmente, Antonello Sanna.»

Antonello Sanna copia

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La sala conferenze del Palazzo Bellavista, nella miniera di Monteponi, ospita da domani 1 a sabato 5 dicembre, la seconda edizione di “Paesaggi minerari”, progetti per il Parco Geominerario del Sulcis Iglesiente, laboratorio internazionale di architettura e paesaggio.

Alle 11.00, il laboratorio verrà presentato con introduzioni del sindaco di Iglesias, Emilio Gariazzo; di Antonello Sanna, direttore del dipartimento Dicaar e Giorgio Peghin, coordinatore del laboratorio. Interverranno Antonio Angelillo, Paolo Ceccon, Pierpaolo Manca, Giorgio Massacci, Ippolita Nicotera, Fausto Pani e Laura Zampieri. Verranno poi formati i gruppi di lavoro e nel pomeriggio avrà inizio l’attività di laboratorio. Alle 18.00 conferenza di Palo Ceccon e Laura Zampieri.

Mercoledì, al mattino è prevista una visita ai luoghi del progetto, al pomeriggio attività di laboratorio e, alle 18.00, conferenza di Ippolita Nicotera.

Giovedì attività di laboratorio sia al mattino sia al pomeriggio e, alle 18.00, tavola rotonda sul tema “Il Cesa e la prospettiva ambientale e sociale del paesaggio bonificato”, con interventi di Salvatore Cherchi, Pierpaolo Manca, Giorgio Massacci, Markus Otto, Giorgio Peghin, Gianluigi Pillola e Antonello Sanna.

Venerdì, ancora attività di laboratorio al mattino e al pomeriggio e, alle 18.00, conferenza di Vincenzo Melluso e Nicola Di Battista.

Sabato, infine, alle 11.00 presentazione dei lavori e alle 12.00, critiche finali con interventi di Antonio Angelillo, Nicola Di Battista, Salvatore Cherchi, Giorgio Massacci, Vincenzo Melluso e Gianluigi Pillola, commissario straordinario del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna.

Ausi 2011 7 copia

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Dieci milioni in più per la realizzazione del nuovo ponte di Sant’Antioco. E’ uno degli interventi inseriti nella rimodulazione degli interventi infrastrutturali sulla viabilità di competenza dell’assessorato dei Lavori Pubblici nell’ambito del “Piano Sulcis”, approvata oggi dalla Giunta regionale, presieduta dal presidente, Francesco Pigliaru. Ora le risorse disponibili per la realizzazione del progetto ammontano a 25 milioni. La somma aggiuntiva era già stata programmata nel Piano Regionale delle Infrastrutture. Il ponte, più alto, verrà realizzato affianco a quello attuale che verrà abbattuto una volta ultimati i lavori di costruzione.
Alla circonvallazione di Sant’Antioco (Statale 126), inoltre, sono stati destinati 5 milioni in più rispetto ai 10 originariamente previsti: la copertura finanziaria è assicurata dallo spostamento dell’importo destinato alla messa in sicurezza della tratta fra Sant’Antioco e Calasetta, che ha richiesto un importo di 5 milioni e 600mila euro invece che 10 e 600 come stimato in un primo momento.
Sempre su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, la Giunta ha dato il via libera alla ricostituzione dell’Unità Tecnica Regionale per i lavori pubblici. Quella senza diritto di voto è così composta: Giovanni Maria Sechi, Andrea Saba e Maurizio Meloni (Acque pubbliche, Dighe, Opere idrauliche, Opere idriche e di bonifiche); Gian Paolo Ritossa (Opere marittime); Antonello Sanna, Giovanni Antonio Mura, Clara Pusceddu, Franco Niffoi (Edilizia, Urbanistica, Beni culturali e archittetonici); Italo Meloni e Francesca Maltinti (Viabilità); Pietro Francesco Cadoni e Emilio Ghiani (Impianti tecnologici e industriali, Elettrotecnica); Mauro Pompei e Paolo Roggero (Scienze geologiche e Scienza Agrarie e forestali); Francesco Caput (Discipline giuridiche e amministrative). Dell’Unità tecnica regionale con diritto di voto fanno invece parte: Edoardo Balzarini, Roberto Silvano, Marco Dario Cherchi, Salvatore Mereu, Valeria Sechi, Alberto Piras, Elisabetta Neroni, Alessandro Pusceddu, Giuseppe Biggio, Giuseppe Maria Sechi.
La Giunta regionale riunita in viale Trento con il presidente Francesco Pigliaru ha approvato, su proposta dell’assessore del Lavoro, Virginia Mura, la ripartizione della dotazione finanziaria complessiva di 444 milioni e 800mila euro del Por FSE 2014-2020 destinandole alle diverse azioni da esso previste, quale primo atto nell’ambito del processo di programmazione unitaria. Alle politiche per l’occupazione sono assegnati 171.248.000 euro; alle Politiche di inclusione sociale 88.960.000; alle politiche per l’istruzione e la formazione 155.680.000; per la Capacità istituzionale arrivano 15.568.000 e, infine, 13.344.000 euro sono assegnati al Miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza della programmazione regionale.
Su proposta del presidente Pigliaru è stato nominato, nella persona del dottor Mario Pingerna, il componente effettivo il collegio sindacale dell’Azienda regionale per l’edilizia abitativa (AREA), con funzioni di presidente del collegio.
La delibera illustrata dall’assessore della Sanità Luigi Arru e approvata dall’Esecutivo modifica e integra i requisiti minimi organizzativi, strutturali e tecnologici relativi alle attività sanitarie di Unità Farmaci Antitumorali e Day Hospital Oncologico, così come richiesto dalle circolari ministeriali del 7 settembre 2007 e del 14 ottobre 2008, e i requisiti relativi al Centro Dialisi di Riferimento e al Centro Dialisi ad Assistenza Decentrata. Con lo stesso provvedimento la Giunta ha approvato i requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi della Sala Autoptica.
La Giunta ha autorizzato la proposta dell’assessore Gianmario Demuro, di concerto con l’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi, alla stipula delle intese tra ARGEA e gli enti interessati per le assegnazioni temporanee finalizzate all’istruttoria delle domande di pagamento a valere sul PSR 2007/2013 per il periodo settembre – dicembre 2015. Le intese consentiranno di evitare il disimpegno delle somme e di far fronte agli impegni assunti dalle imprese agricole, dagli enti locali e dai GAL.
Proposta dall’assessore Cristiano Erriu, la delibera approvata quest’oggi revoca la precedente, la n. 32/60 del 15 settembre 2010, a seguito dell’intesa in sede di Conferenza Regione – Enti locali che eroga, a valere sul Fondo unico Enti locali 2015, 212 milioni di euro e garantisce anche le esigenze degli enti per le quali la delibera del 2010 era stata adottata.
Via libera dalla Giunta, infine, su proposta dell’assessore Raffaele Paci, agli indirizzi per l’ampliamento dei beneficiari e delle operazioni eleggibili nell’ambito del Fondo regionale di garanzia per le PMI operanti in Sardegna. L’Esecutivo ha, di fatto, allineato la normativa regionale a quella europea, in modo da includere tutti i soggetti aventi diritto.
Ponte di Sant'Antioco 1 copia Papazzo della Regione 1

 

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Il progetto Iscol@ è stato al centro di un dibattito svoltosi questa mattina nell’Aula magna della Facoltà di Ingegneria di Cagliari, con la partecipazione di numerosissimi amministratori locali, ingegneri ed architetti. Protagonisti del workshop sono stati i tecnici della Struttura di missione regionale sull’edilizia scolastica, insieme a specialisti delle Università di Cagliari e Sassari e la responsabile della Struttura di missione sulla riqualificazione dell’edilizia scolastica della Presidenza del Consiglio dei ministri, Laura Galimberti. «Oggi è il primo giorno di scuola, e il modo migliore per fare gli auguri ai nostri ragazzi è passare questa giornata lavorando per loro», ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru, intervenuto dopo i saluti di apertura del direttore di dipartimento della facoltà, Antonello Sanna.
«Siamo ben consapevoli dei problemi della scuola, ma sappiamo anche che stiamo lavorando tutti insieme, con serietà e impegno, per combattere la dispersione e migliorare l’apprendimento. Serve una nuova didattica, che a sua volta ha bisogno di edifici adeguati. Con Iscol@ sono già stati fatti 150 interventi di manutenzione straordinaria e altri 500 seguiranno a breve; 44 milioni sono pronti per finanziare 14 scuole nuove o profondamente rinnovate, e 9 milioni sosterranno la progettazione di scuole migliori in tutta la Sardegna. Il vostro apporto è e sarà fondamentale», ha concluso il presidente Pigliaru rivolgendosi agli amministratori locali. «E’ attraverso i progetti seri e la collaborazione tra territori che si ottengono le risorse e si raggiungono risultati concreti».
Molto positivo il commento della responsabile della Struttura di missione della Presidenza del Consiglio dei ministri, Laura Galimberti, per la quale la sinergia tra Governo e Regione è un valore aggiunto che permetterà di raggiungere più efficacemente l’obiettivo di valorizzare la scuola e l’iter formativo delle nuove generazioni.
Di unico quadro strategico regionale, in cui si compenetrano edilizia, progettazione e didattica, finalizzato a diminuire la dispersione e aumentare le competenze ha parlato il direttore generale dell’assessorato della Pubblica Istruzione, Elisabetta Schirru, sottolineando l’approccio integrato del progetto, di cui fanno parte anche, a differenza di quanto accaduto in precedenza, monitoraggio e valutazione.
Nel merito dei contenuti dell’Asse I di Iscol@, definendolo il progetto più innovativo sull’edilizia scolastica che prevede la costruzioni di nuovi edifici per valorizzare al meglio l’apprendimento e le esigenze di socializzazione degli alunni, hanno parlato Alessandra Berry e Matteo Frate, della struttura di missione regionale, che hanno sottolineato l’importanza della collaborazione tra i sindaci per ragionare in maniera sovraterritoriale sui nuovi spazi, come per i 14 progetti che fungeranno da apripista, per i quali si procederà con un concorso di progettazione.
Iscol@

 

Nino Dejosso 1

Unisulky S’Ischiglia Onlus ha reso noto il calendario dei seminari del mese di ottobre e quello dei concerti fino a gennaio 2016, inseriti nel programma del nuovo anno sociale 2015/2016.

I seminari si svolgeranno dalle 16.30 alle 17.30, con possibilità di breve, eventuale dibattito, presso la nuova sede del CSC della Società Umanitaria, sita nella Grande Miniera di Serbariu.

Lunedì 5 ottobre – Sabrina Sabiu – Storica e ricercatrice

«La bonifica idraulica del Basso Sulcis.»

Mercoledì 7 ottobre – Ignazio Macchiarella – Università di Cagliari

«La musica in scatola. Una discussione su musica e disco/radio/tv, insomma sulle nostre abitudini di ascolto musicale quotidiano.»

Lunedì 12 ottobre – Francesco Capuzzi.

«In Sarda poesia. La poesia estemporanea in Sardegna: protagonisti, modi di esecuzione e forme di accompagnamento.»

Mercoledì 14 ottobre – Antonello Sanna – Preside della Facoltà di Architettura dell’Università di Cagliari.

«Il recupero della Grande Miniera di Serbariu e degli spazi pubblici della città di fondazione»

Lunedì 19 ottobre – Roberto Curreli

«Il carsismo e le grotte del Basso Sulcis.»

Mercoledì 21 ottobre – Silvano Tagliagambe, professore odinario di Filosofia della Scienza presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università La Sapienza di Roma.

«Il tramonto della verità. Come nel corso del tempo si sia passati da una concezione statica della verità a una concezione dinamica, vista come processo di accrescimento e di approssimazione al vero.»

Martedì 27 ottobre – Cinzia Grussu – Segretaria cittadina del PD.

«Il codice morale non scritto nella lettura di Antonio Pigliaru. Attualità di uno dei più lucidi intellettuali sardi del Novecento a 46 anni dalla morte.»

Mercoledì 28 ottobre – Sergio Naitza (?)

Calendarizzeremo a settembre perché in questo momento non conosce ancora i suoi impegni.

Francesco Capuzzi – Secondo incontro, data da definirsi:

«Cantu de sei: l’improvvisazione poetica nel Sulcis e nel Campidano.»

Programma di concerti fino a gennaio 2016.

5 ottobre 

Concerto inaugurale del nuovo anno sociale 

(Ancora da decidere. Sicuramente il chitarrista classico Davide Mocci, la flautista Marina Figus e il chitarrista flamenco Roberto Olla. Piú tanti altri)

24 ottobre 

Arpista Paloma Tironi, del Conservatorio “Luigi Canepa” di Sassari, e il tenore Mauro Secci.

15 novembre

“In CANTIGAS”- Ensemble vocale formato da artisti del Coro del Teatro Lirico di Cagliari.

27 dicembre

Concerto di Natale con l’Ensemble Porrino di Elmas, diretto dal maestro Ignazio Perra.

23 gennaio

Duo femminile di arpe del Conservatorio “Luigi Canepa” di Sassari.

A seguire:

1- Le canzoni popolari di G. Lorca, con il mezzosoprano Elisa Pais, del Teatro Lirico di Cagliari.

2- Da Piazzolla a Borges e Neruda, con la chitarra di Roberto Bernardini e la voce di Manuela Doris.

3- Recital di un nuovo gruppo vocale e strumentale capeggiato da Marina Figus.

4- Grandi classici napoletani e operetta, con il cantante lirico dell’Opera di Roma Alessandro Scanu.

Domani, martedì 7 luglio, dalle 17.30, l’aula magna del rettorato – via Università 40 – ospita l’incontro su “Enrico Mandolesi a Cagliari (1955-70)”. I lavori sono aperti dal rettore Maria Del Zompo, da Alessandra Carucci, prorettore e preside della facoltà di Ingegneria e architettura, Antonello Sanna, direttore Dicaar (dipartimento Ingegneria civile, ambientale e architettura) ateneo di Cagliari. I lavori sono curati da Dicaar, corso di laurea Scienze dell’architettura e scuola di dottorato in Ingegneria civile, ambientale e architettura.

Alla sessione “Mandolesi e la scuola” intervengono i professori Pasquale Mistretta, Gianfranco Carrara, Carlo Aymerich, Enrico Corti, Vinicio Demontis e Antonio Tramontin. L’aula magna ospita anche “Mandolesi e il progetto”, rassegna di architettura e urbanistica.

Sabato mattina il complesso di Sahta Chiara, Aula VII dei Bastioni Pigafetta, ad Alghero, ospiterà il dibattito pubblico “il DADU è tratto?”, organizzato da INU Sardegna, sul futuro del Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica (DADU) dell’Università di Sassari.

L’Istituto Nazionale di Urbanistica ha lo scopo di promuovere e coordinare gli studi di urbanistica e di edilizia, diffonderne e valorizzarne i principi e favorirne l’applicazione. Per questi motivi preoccupa la notizia che il Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica (DADU) dell’Università di Sassari potrebbe avviarsi a concludere la sua felice esperienza, che per la Sardegna possa venir meno un presidio di cultura territoriale, che possa scomparire la qualità dell’architettura e del paesaggio in Sardegna come presupposto per uno sviluppo sostenibile.

Per onorare i propri scopi fondativi, oltre che sostenere con forza il progetto di futuro che Architettura ad Alghero rappresenta, INU Sardegna ha scelto di associare il Dipartimento in forma pubblica, in un momento di dibattito sul futuro dell’urbanistica, dell’architettura, del territorio e del paesaggio in Sardegna.

All’incontro parteciperanno le federazioni e gli Ordini professionali, i sindaci di Sassari, Alghero, Villanova Monteleone, Olmedo, Castelsardo, i rappresentanti di dell’INU, dell’Università di Cagliari, di ANCI Sardegna, dell’Amministrazione provinciale gallurese, del Comune e della Stazione dell’Arte di Ulassai, delle Amministrazioni comunali di Cagliari, Uri, Ittiri, Bosa, dei lavoratori della miniera di Olmedo. Al pomeriggio la solidarietà al territorio si estenderà infatti alla miniera di Olmedo, i cui lavoratori sono stati licenziati tutti dalla multinazionale che l’ha acquisita.

Questo il programma completo della giornata:

9.30 Saluti di apertura: Mario Bruno, Sindaco di Alghero; Nicola Sechi, decano del Dipartimento; Roberta Porcu, presidente INU Sardegna

10.00 Seminario: Quale territorio senza cultura? coordinano Alessandra Casu, DADU e Vincenzo Cossu, INU Sardegna

Non ho imparato a leggere i manuali, Alessio Bellu e Fausto Cuboni, INU Sardegna

L’acqua, un elefante senza giungla, Fausto Pani, INU Sardegna e Sergio Vacca, DADU

L’industria non ha i cassonetti della differenziata, Chiara Rosnati, UniSS

Ci siamo inventati le regole mentre giocavamo a Monopoli, Gianni Mura, INU Sardegna

Cosa succede in città?, Francesco Indovina, DADU

12.00 Prèsidi e presidi di cultura del territorio, Arnaldo Cecchini, direttore DADU e Antonello Sanna, direttore DICAAR (UniCA)

12.30 Interventi a sostegno del Dipartimento da parte di Sindaci, Ordini professionali, altre Istituzioni.

In contemporanea: DADU impara a leggere e scrivere, DADU insegna a leggere e scrivere, videostoria a cura di studenti, docenti, dottorandi, assegnisti, collaboratori e personale DADU

13.00 Cerimonia di iscrizione onoraria del DADU a INU Sardegna

13.15 Prima presentazione pubblica del premio “Legarsi al territorio – Maria Lai”, Roberto Barracu, INU Sardegna ed Enrica Caire, Ordine APPC Nuoro e Ogliastra

13.30 Chiusura dei lavori.

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