25 November, 2024
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Le regole sul distanziamento dei tavoli avevano portato ad un’idea di partenza non positiva a chi si occupa di ristorazione ed accoglienza. Nella realtà, la situazione si è rivelata differente e i locali sono spesso pieni, nonostante tutto, tanto che per le prenotazioni è talvolta consigliabile chiamare con largo anticipo.
Ma per chi si occupa di pescaturismo non è altrettanto semplice. Le barche dispongono di spazi ristretti ed i posti a tavola, a causa del distanziamento, non consentono di poter ospitare un numero di persone tale da riuscire a rifarsi nemmeno delle spese d’uscita. Non tutti, quest’estate, riaccenderanno i motori.
«Quest’anno, per quel che mi riguarda, sarà un anno in stand byafferma Mauro Pintus, comandante della “Alessandro P.” -. Io difficilmente farò pescaturismo. Le disposizioni non sono ancora abbastanza chiare. Soprattutto per quanto riguarda la ristorazione a bordo. Penso che sarà difficile tenere le persone distanti. Si dovrebbe magari rinunciare alla metà delle presenze. Quindi, sono più orientato sulla pesca, rispetto alla pescaturismo. Speriamo nell’anno prossimo.»
C’è anche chi, però, quando lo spettro del Covid non era ancora all’orizzonte, ha deciso di investire in una barca nuova. Come Antonello Vadilonga, comandante della “Nuova Antonina”. «Non si sa ancora nulla. Non sappiamo come comportarci. Se dobbiamo rispettare un metro di distanza, tanto vale che la barca rimanga ormeggiata. Abbiamo pochi posti già in partenza. Non abbiamo speranze per questa stagione.»
Di diverso avviso, Alessio Serra, della barca da pesca “I due Fratelli“, che ha deciso comunque di provarci, nonostante le limitazioni legate al Covid condizionino le scelte di tutti. «Di solito partiamo dal 15 giugno. Quest’anno siamo un po’ in ritardo. Comunque, siamo pronti a partire. Metteremo in atto il distanziamento a bordo, anche se sarà un problema tenere tutti a distanza di un metro gli uni dagli altri. Di solito ospitiamo 12 persone, quest’anno non avremo questa opportunità. Cerchiamo comunque di salvare il salvabile e recuperare il terreno perso.»
Il rischio c’è ma la stagione non appare terribile come si prospettava in primavera. Il numero di presenze nelle località di mare è molto inferiore rispetto a quello degli anni scorsi ma si spera in luglio ed agosto. Dopotutto, l’estate è appena agli inizi.
Federica Selis